I napoletani non devono viaggiare

Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato.

L’errore, in realtà, è ancora più grave. Non sono andato ad “un estero qualunque”. Ho fatto tre ore di aereo e sono sbarcato a Stoccolma.

Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock.

Lì non buttano i televisori guasti per strada. Non ci sono materassi dismessi sui marciapiedi. Non ho visto lavatrici arrugginite lungo gli assi stradali. Non c’erano cartacce, cicche, cartoni, supersantos negli alberi. Non c’erano banchetti di sigarette, dvd falsi, mercanzia varia. Non c’era merce esposta per strada che ti costringe a camminare tra le auto. Non c’erano auto parcheggiate sui marciapiedi.

Non ho visto un solo vigile urbano. Non ce n’era bisogno. Ho visto le piste ciclabili. Quelle vere, non quelle disegnate.

Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà. Entro e trovo un tabellone luminoso. Numeri, orari, linee. Poi panchine, poltrone, reception e biglietterie. Trovo la mia notizia, chiara, in inglese, su un tabellone e faccio per uscire. Io, che quando a Roma o a Napoli vedo una pensilina, mi emoziono, ero convinto che assunta l’informazione, dovessi andarmi a trovare il mio pullman all’esterno.

No.

Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman.

Che, ovviamente, è partito in orario perfetto.

E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio.

Ho visto la gente stare insieme senza disturbare gli altri. Ho visto le persone dirsi le cose sussurrando, a bassa voce, senza sbracciarsi. Ho visto file ordinate e pazienti. Ho visto tutti i tassisti col Pos, e tutti i negozi chiederti di pagare con carta di credito, please. Ho visto un barista inseguirmi per darmi lo scontrino. Ho visto una città quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, con fonti rinnovabili e alternative. Una città con i riscaldamenti sempre accesi, e alimentati quasi per intero dalla termodistruzione di 300mila tonnellate di rifiuti l’anno in centro, e niente tumori o comitati popolari con il teschio sugli striscioni, con biomasse e biogas usati anche per far viaggiare gli autobus.

Ho visto la città più ecologica al mondo. Non ho visto cassonetti, netturbini, discariche, isole ecologiche, depositi di ecoballe, e nemmeno orrende campane per la differenziata. Non c’è bisogno. Si raccoglie palazzo per palazzo. Differenziare conviene. Le imprese fanno a gara a comprare plastica, carta, vetro, e danno molti soldi ai condomini, che vendendo i materiali si pagano i costi di gestione.

Gli scarichi, per lo più, finiscono in enormi cisterne nel sottosuolo, dove vengono trattati e poi riutilizzati come energia per cucine a gas. Quelli depurati e limpidi alimentano il mare.

Ho visto pannelli solari su ogni palazzo, in una città senza sole, ed enormi vetrate senza tende, per raccogliere tutta la luce, e farne energia. Ho visto recuperare l’acqua piovana e fare irrigazione anche solo per le piante di finestra.

Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.

Ho visto una città rilassata, pacifica, organizzata, mite. Ho visto un altrove dove le cose diventano possibili.

Poi sono tornato in Italia. Prima a Roma, assediato dai filippini che mi volevano vendere un ombrello alla stazione Termini, dove l’autobus mi ha lasciato a duecento metri dal terminal, che ho fatto sotto la pioggia, scivolando sui sanpietrini sconnessi, schivando gli ambulanti, rischiando di finire sotto una macchina perchè sono sceso dal marciapiede dov’era parcheggiata un’altra macchina.

Poi, a notte quasi fonda, sono arrivato a Napoli. Ho preso un taxi. Ho tenuto gli occhi chiusi. Sono salito a casa.

Da quel momento non sono più uscito.

Non ho il coraggio.

Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o cazzo al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava.

Di più non ho voluto sapere.

865 risposte a “I napoletani non devono viaggiare”

  1. Ho letto questo brano e, per un attimo, mi sono detto: «queste sono le cose che, nella città in cui hanno le radici, le mie figlie devono cercare di costruire insieme ad altri bambini», ma poi ho visto i nostri politici al telegiornale che parlano…parlano…parlano… e mi sono chiesto: «ma nel Paese in cui le mie figlie (e tantissimi altri bambini) hanno le radici (e tanti sogni da far avverare) avranno mai l’occasione di cambiare lo stato delle cose?».

    1. L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
      Antonio Gramsci

    2. purtroppo no, non ci sono più occasioni per nesuno grazie a questi politici…e i nuovi hanno solo parolone ma sono solo fumo

      1. Cara Margherita, non concordo, la colpa e` dei Napoletani che non hanno a cuore la propria citta` ( chiaro che non tutti) , poi di conseguenza il politico ci mette del suo, tanto perche` fare qualcosa per la collettivita` , quando la stessa collettivita` non fa nulla per loro stessi…??? Io a 32 anni ho lasciato Napoli con la morte nel cuore 10 anni di esilio al nord-Italia e poi via lall`estero , oggi vivo la mia vita dignitosamente, anche se a distanza combattendo per una Napoli migliore, trasmettendo la mia esperienza a chi sta ancora in quella bellissima citta`, ma non AMATA. Un forte abbraccio da un Napoletano in esilio (voluto)

      2. …I “politici” non sono nient’altro che lo specchio della popolazione…la colpa è nostra non solo dei “politici”…

      3. Vincenzo, comincia ad imparare l’ italiano se ami la tua città.

      4. …finché le colpe saranno di “altri”: politici, amministratori, burocrazie varie, non andremo da nessuna parte. Chi compra le sigarette di contrabbando? I politici? Chi butta le cartacce per terra? Gli amministratori? Io vivo a Torino, e l’altra sera mentre guardavo le stelle a prendere il fresco sul balcone ho visto il volo di una cicca da un piano alto…
        Allora: assumiamoci le nostre responsabilità, l’illegalità è dentro di noi, nelle piccole cose quotidiane, quando non chiediamo lo scontrino, quando passiamo col rosso, quando ce ne fottiamo del prossimo perché il “prossimo” non è un altro come noi, ma solo quello che viene dopo!

      5. Daniele, indipendentemente dal fatto che l’italiano di Vincenzo sia più o meno forbito, la realtà è che ha perfettamente ragione.

      6. Non sono solo i politici, quelle persone che buttano carta plastica o altro per strada? dove la mettiamo…..
        siamo i primi noi con la nostra ignoranza a rovinare la terra dove viviamo e poi in aggiunta tutte le ruberie e la corruzzione e la mafia, insomma un paese di merda.

      7. Ecco lo attendevo ansiosamente, è arrivato L’ITALIOTA:

        “daniele scrive:
        19 agosto 2013 alle 20:57
        Vincenzo, comincia ad imparare l’ italiano se ami la tua città.”

      8. …..sempre a prendercela coi politici!!!! Bella scusa……mai la colpa a noi italiani che facciamo schifo!!!!

    3. loro non devono cambiare niente, devono vivere quello che noi gli lasciamo, se sono cose belle ci ringrazieranno. IMPEGNAMOCI DI PIU’ PER UN MONDO MIGLIORE. Grazie Gesu’.

      1. Grazie Gesù? O_o
        Ma sei serio?

      2. loro non devono cambiare niente, belle cose gli insegni, come noi, come tutti dobbiamo combattere per avere una vita dignitosa e un vivere civile in un contesto ed ambiente civile

    4. è colpa sì dei politici, ma anche del senso civico quasi o totalmente assente di moltissimi italiani. La colpa sta al 50 e 50… se poi quegli stessi politici in tanti li rivotano…………..

      1. 50 e 50 per quanto mi riguarda si può tardurre in 100 e 100, non è una mezza colpa a testa, ma la completa di entrambi.
        In quest’ottica ovviamente si salva chi ci prova, ma non chi sta li a guardare senza far nulla.

      2. Avatar barbara bianchini
        barbara bianchini

        i politici del sud, sono gli stessi del nord, sono dACCORDO con chi dice che la colpa è nostra, dei napoletani che non hanno il senso di appartenenza per la propria terra, permettendo così di non rispettarla anche per chi viene a visitarla, perché ormai è IDEA COMUNE NEL MONDO CHE A NAPOLI TUTTO SI PUO’.. SE NO SI CAMBIA IL MODO DI PENSARE E LA CULTURA, PER NAPOLI NON CI SARA’ SPERANZA DI MIGLIORARE.. LA COSA PIU’ GRAVE E’ CHE NESSUNO SEMBRA RENDERSENE CONTO .. SI VIVE ORAMAI NELLA RASSEGNAZIONE IN TUTTI I SENSI………

    5. Vivo all’estero. A Parigi per la precisione, da ormai un anno quindi credo di essermi fatto un’idea abbastanza chiara.
      La città è splendida, ci sono tutte le cose che elenchi. Anzi potrei aggiungerne ancora mille per le quali l’Italia è un po’indietro.
      Ma trovare i cartelli con le vie ad un incrocio è spesso ardua impresa.
      La burocrazia è peggio della nostra.
      La raccolta differenziata non sanno cosa sia.
      Sui mezzi pubblici parlano a bassa voce o non parlan ma sono delle BESTIE.
      Ci sono senzatetto ubriaconi ad ogni angolo.
      Insomma… Sparare a zero cosi’ è troppo facile.
      Quando poi mi parli del discutere agitando le braccia come se fosse una cosa negativa francamente a me manca molto vederlo.
      Sono milanese di nascita.
      Non conosco Napoli ma non baratterei neanche per 5 secondi il calore ed il sole che c’è nella gente el Sud Italia con l’incapcità cronica a divertirsi che hanno quasi ovunque in Europa, fuori dal nostro meraviglioso Paese.
      MAI. Da quando vivo all’estero sono ancora piu’ orgoglioso di essere italiano.

      1. Il Suo commento mi riempie il cuore di gioia! Se la pensassero tutti come Lei saremmo un Paese molto più bello e soprattutto unito!

      2. bellissimo il tuo commento….napoli e’ da secoli in contraddizione con se’ stessa….ma forse per questo unica….un conto e’ passarci e restarci un po’ in citta’ nordiche,un conto e’ viverci.La vita nn e’ fatta solo di regole…orari….schemi….andate andate….poi ne riparliamo o voi napoletani che amate tanto il nordeuropa…..vedrete che poi dopo un po’ cambierete idea!!!

      3. chi parla male ‘e napule ,nun ha capit nient

      4. Condivido, Oscar! E, se me lo permettete, chiedete ad un italiano (di Novara per esempio), che ha sposato una svedese ed abita da trent’anni ad Uppsala, se va tutto così bene come è capitato ad Antonio-da-perfetto-turista…e poi ditemi!
        Mauro

      5. sei un grande! e vero italiano! ribadisco vero
        italiano!

      6. GRANDE. IO DEL SUD CONCORDO CON UN MILANESE , Città IN CUI GIà NON VIVREI . FIGURIAMOCI OLTRE.

      7. Avatar Francesca Darici
        Francesca Darici

        Sì, consoliamoci con la solita vecchia stucchevole baggianata: vivamo im un inferno ma siamo tanto simpatici… Guardi, io vengo volentieri a fare la settimana di vacanze in Italia, ma poi come qualità della vita e dei servizi offerti (tralasciando il trattamento economico) me ne torno tanto volentieri a lavorare e vivere a Berlino… Comunque sì, siamo più simpatici…

      8. Concordo pienamente Oscar

      9. La risposta tipica dell’italiano medio(cre): “che importa se tutto va male, almeno noi siamo calorosi”.
        Sai che me ne frega, a parte che non siamo calorosi ma rumorosi e che spesso ci trattiamo a pesci in faccia a seconda del quartiere in cui abitiamo, il calore umano sarebbe un valore aggiunto in un paese civile non il motore trainante di un carrozzone che ormai nemmeno fa finta di tirare avanti. Io vorrei avere la certezza di poter lavorare, avere una casa, costruirmi una famiglia, poter uscire di casa senza dover camminare tra gli scarafaggi… il calore italiano ve lo potete tenere, vi servirà quando vi venderanno la prossima patacca con un bel sorriso.

      10. il sole della gente del sud, è un sole che ormai non riscalda più ma brucia… sono di Castellammare di stabia, provincia di napoli, versante costiera sorrentina…la mia città è stata depauperata, straziata, dall’ignoranza dei cittadini, dalla vigliaccheria dei politici, e distrutta dal tumore più grande del mondo che si chiama”CAMORRA”… Era una città piena di risorse naturali, 28 sorgenti di acque diverse, mare, montagna…nelle mani di una civiltà diversa superava Montecarlo, nelle mani di gente ingrata ed ignorate è una città fallita sommersa dall’inquinamento e con tasso molto alto di malati e morti di tumore di tutte l’età.
        Sono falliti i cantieri navali, perchè le ditte subappaltatrici erano gestite da gente di merda, la stessa gente che è riuscita ad entrare nell’organico dei cantieri…quindi su 100 dipendenti, solo 30 lavoravano, gli altri facevano la ricotta, (come si dice qui), perchè o appartenevano a uno, o appartenevano ad un’altro ecc.. così si è arrivata alla chiusura, per lavori sbagliati, commesse consegnate in ritardo, materiale che veniva rubato ecc…Per le terme il discorso è uguale, il più grande scandalo? è che quelli che erano addetti alle pulizie te li ritrovavi dopo un pò come terapista nella sala fanghi…… Penso in nessun’altra parte del mondo ci sia così tanta ingratitudine ed ignoranza. E’ finita l’epoca della pizza bella e mandolino, sole e gente di cuore…qui siamo nella forte Apache che racconta Siani negli anni ottanta, questo è il risultato degli anni ottanta! La gente vive nella rabbia e non ha più rispetto nè per se stessi nè per gli altri.

      11. ….. è bello parlare senza conoscere i fatti…… vieni a Napoli….. oppure in Sicilia (sono caduto dalla padella alla brace)…… dopo 30 minuti scapperai con le lacrime agli occhi e prenderai il primo aereo per scappare dalle persone che reputi bestie o cercherai gli ubriaconi all’angolo della strada…. ho paura per i miei figli. Cerco di fargli capire il senso civico e l’amore per il posto in cui vivi….. ma è una causa persa perchè mentre stai spiegando la civiltà a tuo figlio quello davanti a te ha appena lanciato un pannolino o una bottiglia di vetro dal finestrino dell’auto in movimento. Le bestie sono al Sud!!!!! Civicamente parlando…… ma il vero paradosso è che queste stesse bestie quando vanno a Torino o Como….. diventano pulitoni….. e pure schizzinosi…. QUESTI PORCI!!!!!

      12. Non sono Napoletano, e posso anche essere d’accordo su tutto quello che hai scritto Oscar… Napoli è una bella città, la gente che la popola è simpatica, divertente, cordiale… direi anche chiassosa delle volte, ma fa parte dello spirito della città! Ma pensa, immagina una Napoli simpatica e viva, come ora, ma pulita come la Stoccolma del nostro amico che l’ha visitata.. Diverrebbe un gioiello, per l’italia, e per il mondo intero.
        Mi sembra che un fattore non escluda l’altro, quindi perché non darci da fare per migliorare la bella Napoli? Lo si può fare già dal piccolo, dalla sigaretta buttata in giro, dai sacchi buttati a caso, dal cercare di rispettare le regole e gli altri.
        Napoletani! Non accontentatevi!

      13. Dalla mia esperienza concordo. Però credo che ognuno debba riuscire a trovare le proprie amicizie nel luogo in cui si sposta. Io vivo all’ estero, in Danimarca per la precisione… Lavorando e trovandomi in una città piccola, trovo difficoltà ad uscire la sera e farmi eventuali amici nativi… ma ho precedentemente consciuto vari danesi e credimi, si divertono pure loro e sono molto cordiali.

      14. Io vivo a Bruxelles da più di due anni e stavo per scrivere il tuo stesso commento, grazie!

        Terrone di nascita, mi sono trasferito a Brx per lavoro, e ci vivo bene per carità: molte le cose che funzionano, abbastanza anche quelle che non vanno.

        Aggiungo 2 cose al tuo commento:
        1- Odio letteralmente quelli che, in Italia, quando scoprono che vivo all’estero mi dicono: “Eh, si là è tutta un’altra cosa,la le cose funzionano blablabla..” questa è una rozzissima approssimazione! Io mi limito a dire “Ne meglio ne peggio, diverso” ma in cuor mio penso “appunto….. L’Italia è nata cosa”.

        2- Brx conta un numero spropositato di italiani e ogni volta che sono in un supermercato imprecando perché non trovo la ricotta salata o qualche prodotto italiano c’è sempre qualcuno che con gli occhi pieni di malinconia mi dice “Bello mio, noi stiamo lontani ci dobbiamo accontentare…”
        ..e tipicamente chiedo da “quanto è che stai qua?” e lui “da 35 anni ormai”.
        Dopo 35 anni dice ancora “noi stiamo lontani”.

        Sì noi italiani che viviamo all’estero siamo quelli che difendono più di tutti l’Italia, e non lo facciamo perché siamo convinti che sia il miglior posto al mondo… ma perché alla fine “noi che stiamo lontani” vediamo più chiaramente che la nostra cara Italia con tutti i sui difetti…. tanto male non è.

        Gian, orgoglioso di essere italiano.

      15. torna in italia allora.

      16. Vivo a Parigi da 23 anni, e non la vedo cosi’.
        La burocrazia e’ stata inventata qui, da Napoleone. E’ pesante, lenta, ma efficace. Dopo un mese dalla mia domanda (via mail) mi hanno ridato i soldi delle tasse pagate in piu’ 3 anni prima, per un mio errore. Senza interessi, si sono quasi scusati. Ma li ho avuti indietro.
        Ci sono senzatetto ubriaconi e tutto un mondo di umani da aiutare perché su 2,2 milioni di abitanti ( intramuros) ci sono 400mila volontari per aiutarli, dalla distribuzione dei pasti caldi ( gratuiti) all’aiuto per i compiti per i bambini. Nel mio quartiere, si usano alcuni spazi della scuola elementare la sera per insegnare francese alle famiglie di immigrati che non lo parlano.
        Qui esiste la CMU, la Copertura Medica Universale, e la RSA, 500 euro mensili per chi non ha nessuna risorsa.
        Le mie esperienze in ospedale sono sempre state umanamente e medicalmente ineccepibili, per me come per mio figlio di 7 anni.
        Il sindaco Delanoe ha fatto dei piccoli miracoli a misura di cittadino con le piste ciclabili, il potenziamento dei mezzi pubblici, del verde cittadino, rinnovo di spazi come Place de la Rpublique e Les Halles, l’acqua pubblica di nuovo distribuita dal comune e non in gestione a privati, e i soldi guadagnati hanno permesso di non aumentare alcune tasse locali.

        Io sono orgogliosa di essere Italiana per la cltura del mio paese, la sua storia, le sue bellezze e la sua cucina che condividiamo con il resto del mondo. E’ facile pero’ essere orgogliosi di essere Italiani vivendo all’estero.

      17. Sei una gran persona Oscar. Mi spiace che non sia mai venuto dalle ns. parti ma sono sicuro che non te ne pentiresti, Con tutti i problemi che viviamo quotidianamente, ti assicuro che la gioia e il calore che trasmette il sud non lo troverai da nessun’altra parte nel mondo, eccetto alcune zone del sudamerica. E poi, la cosa tra le più belle? Che anche se viaggi da solo dalle nostre parti, non sei mai solo…

      18. Mi viene da chiedere “perchè sei a Parigi allora?” come mai, il tuo paese non offre possibilità di lavoro? ti sei innamorato e hai lasciato la tua cara Italia per amore di una donna (o di un uomo)? La tua famiglia si è trasferita? Perchè non sei rimasto in questa FANTASTICA NAZIONE dove si va avanti solo se si è raccomandati o se si è figli di “qualcuno”? visto che apprezzi così tanto l’Italia è molto nobile che tu l’abbia lasciata e stia da un anno in Francia…te ne sei andato aspettando che le cose cambino? la coerenza delle persone è meravigliosa… ma di che mi meraviglio in fondo? certo che a tutti manca casa quando si è lontani, indubbiamente, ma il nostro paese, così com’è, fa veramente SCHIFO! non si può aprire un attività se si è giovani a meno che non si abbiano le spalle coperte, vuoi perchè non si hanno le risorse necessarie, vuoi perchè la burocrazia è talmente una montagna insormontabile! (sicuramente anche in francia sarà così, ma non lo so). per mettere da parte un po’ di soldi devi ammazzarti di lavoro per una vita, senza riuscire probabilmente a realizzarti, per favore, siamo onesti con noi stessi, il nostro problema è che non VOGLIAMO assolutamente muovere il culo per fare qualcosa (ma in fondo cosa fare?) tanto NESSUNO ci ascolterà mai, lo STATO (o chi per lui) è troppo occupato a cercare di salvare la compagnia di bandiera nazionale, o la FIAT, o peggio!!! una MPS in bancarotta!!! (4 miliardi, se non erro, sono stati “finanziati”) STIAMO SCHERZANDO? le piccole imprese, gli artigiani ecc? chi salverà loro? vabbè ma chi se ne frega…I lavoratori dipendenti? chi li salverà? chi darà loro lavoro?di chi è la colpa se le aziende non assumono più a tempo indeterminato? i ricercatori? l’università? la Sanità? i trasporti pubblici? continuiamo????
        In giappone il ministro dei trasporti pubblici anni fa fece le sue scuse alla nazione perchè IL TOTALE DEL RITARDO DEI TRENI IN UN ANNO ERA PARI 6 MINUTI?? possibile? se il disastro di Fukushima fosse accaduto qua da noi, adesso staremo ancora piangendoci addosso!!! Siamo un popolo sottomesso allo stato, alla polizia, alle leggi, ALLE BANCHE!!!!!! tutti vorrebbero una vita migliore, di conseguenza EMIGRANO!! in qualsiasi altro stato c’è almeno una cosa che funziona! poi esempi quali Stoccolma, Tokyo, Sydney, Oslo sono gli estremi da cui bisognerebbe prendere spunto!!
        Ok abbiamo il Sole, la gente è cordiale, divertente….. ma stiamo veramente bene???
        mi spiace ma da Popolo di Poeti e Navigatori siamo diventati il popolo dei giullari, sfaticati e grassi mai sazi, le menti più brillanti scappano e chi è senza scrupoli con un po’ di intelligenza governa il gregge rimasto in italia….Anch’io sono orgoglioso di essere Italiano, sia molto chiaro questo, ma lo sono SOLO finchè parlo con uno straniero…mi dispiace ma a 29 anni penso che l’italia stia sprofondando in un baratro, senza luce e senza possibilità di risalita. Non c’è NESSUNO con onestà, potere e amor di patria tali da salire al governo e prenderne le redini e anche se mai un arrivasse gli taglierebbero le gambe molto prima che possa essere anche solo un problema marginale… chi ci salverà? noi? “NOI” non siamo in grado di UNIRCI, siamo bravi solo a chiacchierare e a lamentarci!! e questo mio post ne è un’altra dimostrazione! L’odio che molti di noi hanno dentro viene sfogato solo così, sul web, in un blog, in un video su Youtube, con gli amici al bar, a tavola con la famiglia…. il giorno dopo, ci si alza alle 5, si va a prendere il treno (che al 90% sarà in ritardo e affollatissimo di persone) e si va a lavorare a 200 km da casa per tornare la sera e trovarsi, moglie, figli, bollette, mutuo, assicurazione, bollo (nel migliore dei casi) sul tavolino e, insieme alla cena, ci si fa un bel bicchiere di vino.
        bella per voi….

      19. Anch’io la penso come Oscar, tutto molto preciso si ma il cuore italiano è sempre il più onesto non c’è niente da dire 1/1 palla al centro ridiamoci su va’!!!

      20. Oscar,hai ragione!

      21. In questo momento sono ad Uppsala (70 km a nord di Stoccolma) ed è la mia seconda volta in Scandinavia, da 2 anni vivo felicemente a Napoli. è vero che ad un primo sguardo superficiale sembra che tutto funzioni, ma non è esattamente così, ovvero a quale “prezzo”? io ora sto in un hotel dove per 100 euro al notte ho una stanza singola, che è più piccola del ripostiglio di casa dei miei in Puglia, dormirò una settimana in meno di 6 metri quadri, senza finestra e compreso il bagno! Naturalmente avevo kiesto una stanza con finestra, non vista Vesuvio, ma almeno vera. Ho reclamato e mi è stato risposto che un ablò sigillato sulla porta per loro è una finestra sul corridoio, e siccome gli svedesi sono pignoli, non mi cambieranno stanza anche se sono disposta a pagare di più. ho pagato una bottiglietta d’acqua 29 corone, cioè 3,34 euro, le scritte nelle stazioni ferroviarie, ad esempio, non sn in inglese e lo svedese non è proprio una lingua di cui masticare facilmente i termini base. A Napoli alla stessa cifra avrei avuto una stanza tra le 3 e le 4 stelle e Napoli è una delle città più belle del mondo, una capitale, Uppsala non proprio.
        il treno aeroporto – Uppsala, 18 minuti di viaggio è venuto 38 euro (perché ho approfittato dello sconto a/r!!!) preferisco i ritardi di trenitalia e pagare Foggia-Bari 125 km 8,40 euro.
        Insomma sarà pure che un turista si sente un po’ spaesato sull’alibus di Capodichino, però male che vada ha speso 3 euro…
        viaggio molto per lavoro e vivo a Napoli per scelta (al centro storico) e ormai qualche idea chiara ce l’ho.
        A Bruxelles hai tutti i servizi che desideri (a parte che a giugno ho trovato piramidi di buste di immondizia in ogni dove) ,a hanno una tassazione elevatissima, noi saremmo disposti?
        A Parigi anche il biglietto dell’autobus lo paghi con il bancomat e se offri dei contanti ti guardano come un malavitoso, ma noi riusciremmo a fare a meno del “se me li dai in contanti ti faccio lo sconto”?
        il problema non è Napoli o o sedicenti paesi-paradiso, ma gli uomini.
        Napoli esiste da sempre e con tutte le anomalie non è mai implosa, perché vive di vita propria, basterebbe non peggiorarle la vita con ztl senza criterio, piste ciclabili su pavimentazioni pericolose già con le scarpe da trekking ecc.

      22. gli italiani hanno quello che si meritano infatti. Contenti voi

      23. Io sono messicano e abito a Guadalajara, ma quando ero al liceo, ho fatto un anno sabatico in Italia, precisamente al nord, tra Milano e la Svizzera, ma ho conosciuto tanto il vostro paese. Da quel tempo, torno ogni due anni per fare le vacanze, per ricordare gli amici e vedere il bel paese.
        Conosco bene la Spagna, la Francia, la Svizzera e conosco molti tedeschi…. Di tutto quello che ho conosciuto, Io amo l’Italia, così bella, la gente così gentile. L’Italia #1 !!!! Poi la Spagna!! E poi il resto… 😉
        Purtroppo in Messico abbiamo i nostri problemi che paragonandoli con quelli dell’Italia, mi sembra che siamo quasi fratelli, abbiamo gli stessi problemi e in qualche posti, la violenza è uguale.
        Comunque, io amo l’Italia e dovresti essere orgogliosi per il vostro modo di essere (non parlo della violenza, e della mafia). Le ragioni per le quali torno in Italia ogni due anni e per il calore della gente, la vostra cultura latina è bellissima!!! Lo dice uno straniero 😉

      24. Condivido le sue idee, io napoletana in “esilio” in Belgio da 10 anni!!

      25. Parigi credo sia un caso a parte, soprattutto viverla da italiano. Li non siamo ben visti e l’accoglienza parigina non è che sia al top, è una città multietnica con una grande influenza africana. MA se partiamo dalla svizzera e andiamo verso nord europa la situazione cambia. Si è vero abbiamo un clima invidiabile, ma quando si torna da questi viaggi non si può che provare un rammarico enorme! Civiltà, questa sconosciuta… e chi prende le difese di Napoli non ha capito il senso del racconto e non ha mai provato quello di cui lui parla. Andate a Stoccolma, Goteborg, ma anche in Norvegia, Germania, Belgio ecc… poi mi dite!
        (PS: Ti invito a farti dei giri un pò più a sud Italia)

      26. Sei un grande!

      27. Sono in parte d’accordo con il tuo commento. Per scelte personali risiedo anch’io all’estero e, mi capita di viaggiare, sempre per lavoro. Fuori non è tutto oro quel luccica come si suole dire, anche se conosco Stoccolma e posso dirti che effettivamente è una città meravigliosa ma ti fa rabbia pensare che basterebbe poco, davvero poco per cominciare a migliorare un Paese ricco di potenzialità quale è il nostro. Invece alla fine vedo un popolo a cui non interessa più essere un popolo e a cui frega ancora meno della propria Nazione. I politici, che sono lo specchio del paese, sono miopi, del tutto incapaci a fronteggiare la situazione in cui attualmente l’Italia si trova e non credo nemmeno che abbiano bene capito cosa sta succedendo. Ci sono delle eccezioni, tra la popolazione e voglio sperare anche in qualche politico ma allo stato attuale delle cose? Sono pieno di amarezza e rabbia… ma sempre orgoglioso di essere Italiano.

      28. Abito da più di un anno all’estero anch’io e ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto è bella la mia Napoli!

      29. In europa non sanno divertirsi? ragazzo mio ma dove vivi… tu non vivi a parigi.. al massimo ti guardi la tv…

      30. Oscar ….., tutta questa manfrina, tutto questo orgoglio italiano e poi vivi all’estero ? Ti piace vincere facile eh ? Torna a giocare in Italia e poi ci risentiamo …..

      31. Incapacita’ cronica di divertirsi??? Io vivo all’estero da 11 anni e ho viaggiato molto e ti garantisco che in genere la gente di altre nazioni si diverte MOLTO di piu’ che noi italiani e a TUTTE le eta’. In Italia tanta gente sembra avere la puzza sotto il naso pure per divertirsi e per quanto riguarda il ‘calore’ italiano, boh, io trovo invece molto menefreghismo. Adoro l’Italia ma non so se tornerei, ormai stare all’estero mi ha viziato: gente che fa la coda in riga, come si deve, gente che ti aiuta a portare le valige, SEMPRE, sconosciuti che ti salutano, strade pulite, vicini rispettosi, automobilisti che si fermano a far passare la gente sulle strisce pedonali, rispetto delle cose altrui…..potrei continuare per ore…

      32. Oscar per quello che hai detto meriti l’oscar!Anche io ho viaggiato tantissimo e soltanto NAPOLI mi ha trasmesso calore ed emozione!

      33. un Oscar per Oscar !

      34. Io non farei alcun paragone… semplicemente inviterei al senso civico e civile del bene pubblico e privato e porterei rispetto. Dando esempio positivo tutti possiamo cambiare… E ora di non stare più a guardare!

      35. Vivo da 12 anni a Francoforte ma vengo dalla provincia di Varese, so bene cosa manchi a chi proviene dall’area del Mediterraneo. Ma ad essere sincero, preferisco una burocrazia affidabile, la differenziata che si fa da noi, i mezzi pubblici che salvo situazioni particolari funzionano decisamente bene. Preferisco avere un lavoro retribuito in maniera conforme alle mie competenze. Preferisco un Paese dove c’é spazio per gli stranieri se sanno darsi da fare, e dove non servono particolari entrature o contatti per ottenere il dovuto. L’Europa è varia, ci sono tante sfumature, l’Italia è un Paese incivile, almeno nelle grandi città. Rinuncio al sole di Napoli, di Roma, di Palermo, e al calore della gente del sud, perché il calore a cercarlo lo riesco a trovare tranquillamente pure qui, anche se manifestato diversamente. E non posso sentirmi orgoglioso di essere italiano, perché non ha nessun senso essere orgogliosi di appartanere ad un Paese piuttosto che ad un altro: è un puro caso. Sono orgoglioso di essere però uno straniero molto apprezzato che è riuscito a trovare la sua strada, senza troppe nostalgie, ma con una identità che va al di là del luogo di provenienza.

      36. Talmente fiero di esserlo che sei fuggito all’estero…. Notevole esempio di quanto ami il tuo paese,bravo!

      37. “l’incapacità cronica a divertirsi che hanno quasi ovunque in Europa”
        Vai in Spagna.. poi mi dici se non sono capaci di divertirsi.
        Hanno anche il Pos nei taxi, e tante cose come a Stoccolma oltre al il Sole il mare, la bella gente.. il sapersi divertire.
        Ballano e mangiano. Noi solo mangiamo.
        E non te ne venire con la storia che in Spagna c’e la crisi.. perchè quella fa paura piú in Italia che in altri paesi d’Europa

      38. Parigi non è Stoccolma, quindi il confronto è del tutto inappropriato. Bisogna guardare al meglio perchè il peggio ci sarà sempre…

      39. 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹 Un vero ITALIANO 😉 😘

      40. Caro Oscar lei manca dall’Italia da 20 anni e non da un anno.

      41. è vero…… ma il sole e il calore non bastano per una vita civile …….

      42. In un anno sei riuscito a capire ed esprimere in poche righe l’essenza di essere un italiano emigrato.

      43. Concordo pienamente. Vedere gente che non parla, o che sussurra, o che sta seduta come delle mummie, fa venire i brividi. Sembra gente senz’anima. Anch’io ho vissuto a Parigi (93-94) e sono scappato per le stesse ragioni che dice lei.

      44. Tu non sei stato en la Spagna vero? per divertirse? Per sole? Per gente felice? Per gente aperta? Tu sei a Parigi, la gente di lla è così, se chiama diversità.

    6. da emigrante non posso non essere daccordo,me ne sono andato da Napoli per questo, però mi pare che Antonio sia stato troppo poco a Stoccolma e dunque che non abbia visto la quantitá di giovani ubriachi e molesti nel fne settimana che non ti permettono di avere una qualsiasi altra forma di socialità, che non conoscono nessuna modalità di vera comunicazione con l’altro, né tanto meno che abbia letto le statistiche sui suicidi nei paesi scandinavi …. insomma non sono tutte rose …

      1. ….. sicuramente in tre giorni avrà visto solo rose e fiori…… io Stoccolma non la conosco ma conosco la realtà di Napoli e di una buona parte del sud…… ripeto pur non conoscendo Stoccolma mi permetto di dire che sicuramente è più civile di Napoli e di tutto il resto da Roma in giù……

      2. …………..IL PROBLEMA E’ DELL’ ITALIA INTERA,NON SOLO NAPOLETANO.

      3. Dici la verità, sono d’accordo ma non si può negare che il primo impatto con la Svezia, ed in particolare con Stoccolma non possa che lasciare stupite le persone che vengono da contesti diversi. Certo, l’Eden non lo posseggono nemmeno loro e tutti i problemi citati sono veri ma il punto è che al di là dei problemi sociali di cui possono soffrire, esiste anche un’amministrazione efficiente, ben organizzata, non perfetta ma capace comunque di erogare servizi di alto livello. Anche da noi in Italia ci sono i giovani molesti, tra cui l’uso di alcool e droghe è in continua crescita, direi che c’è anche un generale abbassamento dell’educazione e del rispetto delle nuove generazioni, che appaiono piuttosto disinteressate alle conseguenze che le loro azioni possono avere sugli altri. Da noi c’è chi si suicida perché ha paura di non riuscire più a pagare gli operai della propria azienda o il mutuo di casa. Non sono tutte rose in Svezia ma non significa che non abbiamo da imparare da loro o tanto meno che sia del tutto ingiustificato lo stupore che l’autore dell’articolo ha provato recandovisi.

      4. sono stato a Parigi quest’anno e un po’ mi sono vergognato di essere italiano, ammirando l’alto livello di ricettività e l’organizzazione dei francesi. è anche vero però che…è difficile ‘fare confronti’ tra città e nazioni. l’italia è italia, stoccolma è stoccolma, napoli è napoli. il disagio, l’insoddisfazione che proviamo è dovuta non alle differenze con gli altri popoli europei ma la verità è: STIAMO ESAGERANDO!! tutta la corruzione che volete ma… come può un cittadino di un qualsiasi popolo civile e quindi multietcnico europeo concepire che un ministro possa chiamare orango un altro ministro di colore, senza dimettersi dopo averlo fatto??? ma stiamo scherzando?? ho visto alcuni sketch di un comico francese che parlava degli italiani… decisamente la nostra immagine è un po’ ..sbiadita (e non per colpa di uno solo)

    7. I politici li votiamo noi , caro Gianni. E disertiamo pure le urne! Oltre a questo un Paese è fatto dai cittadini e dal senso civico che questi hanno , i politici sono la conseguenza. Ti ricordi Wanna Marchi ? dicevano che fosse – e non v’è dubbio alcuno – una truffatrice. Vendeva i sassi del Po come amuleti scacciasfiga.
      Ora chiediti una cosa : come ha fatto a truffarne tanti ? Ecco , i politici stanno a Wanna Marchi , come gli Italiani stanno ai clienti della Marchi . Siamo lì sempre ad attendere un Superuomo salvifico e che metta tutto a posto. Noi stiamo sempre ad attendere , capito il problema qual’è? E ci guardiamo bene dal cercare di fare pulizia e rendere le cose migliori nel nostro piccolo. Siamo pigri mentalmente e dei miserabili nell’animo. Tutti allo stadio! Tutti per le strade ad esultare se vince la nazionale ai mondiali!
      …e poi? Dov’è che siamo? Dov’è tutto quell’orgoglio nazionale lì ? Dove va a finire ? Nel pensare di essere i più furbi passando davanti a tutte le file che troviamo ? ( in auto , in posta , al mercato ) Nel farci corrompere in ogni livello della società civile ? Nel buttare cartacce e bottiglie in PET dall’auto in corsa ?
      Perchè caro Gianni , siamo quelli lì sai? Siamo quelli che il Mondo termina con il nostro culo e non ci fotte niente del prossimo a meno che quel prossimo lì , ci debba qualcosa.
      Politici , dici? Certo , ma è solo il 50% del problema.

      1. Hai ragione da vendere Emanuele e mi piacerebbe sapere che sei giovane e non, come me ormai vecchio e deluso. Mi piacerebbe scoprire che di persone giovani in possesso di capacità critica e voglia di mettersi in gioco ne siano restate un numero sufficiente per non considerarli specie in via di estinzione.
        Guardarsi in giro è e rimane comunque un esercizio da non sottovalutare.
        Nella nostra epoca è meglio considerarsi figli di una cultura piuttosto che di una regione geografica: chi se ne frega se i confini non coincidono più con le definizioni?

      2. Assolutamente d accordo. E facciamola un po’ di sana autocritica ! E ricominciamo da li!

      3. mai stata cosi’ in sintonia di pensiero con qualc’uno hai ragione manuele io sono di napoli, ci vivo e ci lavoro ma la mencanza di senso civico di questo paese che amo, mi fa’ desiderare di scappare……mai visto un popolo amarsi cosi’ poco.

      4. per me tu hai centrato il problema! E’ vero che all’estero , in molte cose, sono organizzati meglio, ma è anche perchè è il popolo,in primis, ad essere più accorto e attento alle regole!!!!! Qui il Comune in primavera mette i fiori per le aiuole nelle strade, le fioriere davanti ai negozi, per non far parcheggiare le macchine, ma dopo un pò ,sono tutte secche, perchè neanche il negozio, che ce l’ha davanti , si prende la briga di innaffiare, e così diventa un cestino per la spazzatura……….quindi credo, che la colpa dell’ Italia caotica, prima di tutto siamo noi……..

      5. Hai scritto proprio bene Manuele! Ci lamentiamo di tutto e di tutti ma quando abbiamo la possibilità di cambiare le cose partendo dalle più piccole e le più fattibili, come chiedere lo scontrino, la ricevuta e non pagare in nero!! Ci trasformiamo e vogliamo essere i furbetti di turno anche noi! Cominciamo a spostare le piccole pietre se vogliamo spostare la montagna! Diceva un vecchio proverbio cinese ! E cominciamo a dare noi per prima l’esempio! Rispettando le regole, rispettando il prossimo, rispettando il nostro paese!! Senza omertà e demagogia!

      6. Condivido pienamente con te bravo

      7. Vedo che condividiamo un pensiero di fondo comune: non si può puntare sempre il dito contro la classe dirigente; la classe dirigente, fino a prova contraria, la legittimiamo noi. La corruzione ad ogni livello della società Italiana che denunci è il grande male del nostro Paese. Ci siamo venduti l’anima per il nostro piccolo torna conto, perché ci sentivamo tutti più furbi degli altri ed in culo a quello che succede al tuo vicino. Il gioco però dopo un po’ ti si ritorce contro è la dimostrazione è quanto sta accadendo in questi giorni in Patria.

    8. Lo stesso pensiero che ho io pensando al figlio che tra poco nascerà.. ed è tutto molto sconfortante.

    9. penso che potrebbero cambiare, le cose, delegando i politici giusti. infatti la colpa non è dei politici, ma dei cittadini che li eleggono.

      1. Avatar Giovanni De Vita
        Giovanni De Vita

        e dimmi come li scegli senza le preferenze ? e’ una presa in giro per i cittadini ? se poi ti riferisci ” nella scelta ” alla lista che ti piace……e’ questo il dilemma……ogni testa e’ un tribunale

      2. …vero, ma…stavo facendo una riflessione. Le tre figure più potenti in Italia sono 3: Il presidente della Repubblica (Napolitano), il presidente del consiglio del ministri (Letta) e il governatore di Banca d’Italia (Visco). …io non ho avuto modo di eleggerne alcuno di essi…voi?

    10. il problema dei napoletani, che la maggior parte è felice di come stanno le cose, forse hanno capito l’essenza della vita, a loro gli basta poco per essere felici. Infatti coloro che criticano la loro città sono le persone con più cultura che hanno perso questa semplicità e sono pesci fuori d’acqua.

      1. Un conto è la semplicità, un conto è l’inciviltà.

        Se per te è “semplicità” parcheggiare sui marciapiedi o far si che le strade sembrino un’unica, grande discarica..beh, te la lascio volentieri sinceramente.

      2. “Di ogni città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad ogni tua domanda”!
        ITALO CALVINO

      3. Guarda che se una persona sia più colta non significa che debba per forza perdere la semplicità, anzi… la perdita della semplicità la vedo di più nelle persone che hanno tanti soldi.

    11. A cosa serve dare la colpa ai politici quando TU per primo non ti metti a cercare di cambiare le cose?
      Questi politici sono una merda? Tu sei migliore? Fantastico: allora inizia TU a lavorare per cambiare le cose. Entraci in politica, preni il posto di quei maiali che NOI abbiamo eletto per mancanza di meglio e CAMBIA le cose.
      Altrimenti tieniti i meterassi per strada.

    12. bastava fermarsi in Scozia… lì ho visto covare una oystercatcher/gallinella di mare le sue uova al sicuro in un parcheggio all’ingresso del castello di Fyvie: era il 2007 e sotto casa mia, Anzio,imperava la monnezza…

    13. Avatar marco naponiello
      marco naponiello

      PURTROPPO NOI ITALIANI,IN PARTICOLAR MODO MERIDIONALI,INCOLPIAMO COME ALIBI SUPREMOI POLITICI…MA ESSI NON VENGONO DA MARTE,SONO FIGLI DELLE NOSTRE TERRE E NOI CORREI DELLE LORO COLPE..”ogni popolo ha i governanti che si merita,il karma negativo delle nostre omissioni!!!”

    14. Lo stato delle cose cambia..quando iniziamo noi a cambiare….quando nonostante tutto..non ci si arrende..solo perchè lo fanno tutti….Io lo spero con tutto il cuore che questa umanità..si possa riprendere !!..E tutto vero quello che ho letto….ma guarda caso lì esiste il tasso più alto di suicidi.. e di depressi.allora..cosa è che manca ‘..Ilcuore…Evviva la nostra terra ..riportiamola a galla..facciamola rspirare..ossigeno per le nuove generazioni ! Maria

    15. purtroppo ne le tue figlie e nemmeno i miei nipoti riusciranno a cambiare qualcosa…………………almeno ke incominciamo noi a ………menar le mani

    16. Sì, ce la faremo! Ma i bambini, tali atteggiamenti corretti, li devono imparare dagli adulti.
      “Si chacun fais un pas tout le monde avancera”, “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.”(Gandhi)

    17. Ciao Gianni,
      C’è un’iniziativa bellissima che potrai prendere per aiutare le tue filgie: insegnare, educare, insistere ed insistere sempre di più a mentalizzarle che esistono cose migliori di quello che ci offre il nostro sistema corrotto.
      La raccolta differenziata, una guida in auto coscenziosa, il rispetto per gli altri e per i luoghi che necessitano di quiete, gli spazi liberi dal fumo. La pratica di uno sport sano e salutare, amare il verde ecc… Tutto questo puoi farlo tu in ogni luogo. Liberarle dall’ignoranza è una cosa che puoi fare tu e che ti renderà orgoglioso nei loro confronti.
      Non aspettate che siano “gli altri”, l’iniziativa deve essere presa già dal nucleo familiare!

    18. E’ vero. E’ tutto vero. Ma io trovo Napoli …. Napoli. I Napoletani invece dovrebbero viaggiare di piu’ . rendersi un po’ piu’ conto. . . e forse qualche piccola cosuccia va rivista per carita’ .

    19. Trovo post un trionfo di luoghi comuni. Vivo a Londra, dove da ex residente in Italia apprezzo moltissimo la qualità dei servizi e il fatto che tutto funzioni (e immagino che a Stoccolma sia ancora meglio). Detto questo sono stato a Napoli per lavoro un week end di Luglio. Ovviamente non ho visto che il centro storico e poco altro. Me ne sono innamorato! Voglio tornare. Ho preso un taxi la sera, ed ho pagato con carta. Mi hanno fatto lo scontrino ovunque, senza che lo chiedessi. Se lasciavo la mancia, mi offrivano il caffè (che é molto più buono di quello londinese a un terzo del prezzo). Quando avevo bisogno di un’informazione, chiedevo, ottenendo uno scambio di battute che mi ha regalato sempre un sorriso. Paradossalmente, il colore dell’ultimo paragrafo (quello delle “mabboro”) é proprio la ricchezza e la bellezza della sua città. Quanti, pensando a Napoli oggi, pensano alla Cappella di San Severo o al Monastero di Santa Chiara (che mi hanno tolto il respiro) e quanti, invece, alla monnezza? Le differenze fra gli Italiani tutti (basta con questo razzismo verso i Napoletani) e i popoli scandinavi sono culturali, quindi abissali, e non le colmeranno certo leggi ad hoc. La presa di coscienza individuale, quando e se avverrà a un livello tale da cambiare la realtà, sarà un bel regalo verso noi stessi. Certo. Ma fossi in lei avrei anche un po’ di amore per quello che sono qui ed ora, per il colore e il genio partenopeo, per il patrimonio culturale immenso e dimenticato a fronte dei luoghi comuni di cui sopra. A Napoli c’é la camorra. In Norvegia Breivik ha ammazzato 69 ragazzi e gli hanno dato 20 anni di carcere. Cose per noi inspiegabili: siamo molto diversi. La nostra bellezza risiede (anche) in questo.

      1. Mi scusi ma i luoghi comuni sono tutti nel suo commento.

      2. Caro Rosario Morabito, quello che scrive lei è per me l’esempio del motivo per cui questo paese non ce la farà mai. Pieno zeppo di gente che come lei vive all’estero ma poi a parole dice di amare Napoli. Già caro Morabito, molti andrebbero Napoli se come lei ci venissero a fare un week end all’anno. Anzi, a fare da turista un paio di giorni creda a me sono belle le città di mezzo mondo. Trovo anch’io come l’autore del blog che sia il suo commento l’apoteosi del luogo comune e – ahimè – dell’italianità. Di quel male tutto nostro che azzera l’umiltà e il senso del dovere. Di quell’ipocrisia per cui Stoccolma è bella ma troppi suicidi (che non centrano una minchia con l’organizzazione sociale ma con alti elementi climatici e antropologici qui troppo lunghi da argomentare). Londra bella (c’ho vissuto ma non lo rifarei se potessi…) ma troppi ubriachi nei pub, mentre i nostri giovani qui in Veneto li vedo tutti sobri il sabato sera giocare a carte in veranda… Ma diamine finiamola! Siamo il peggior paese d’Europa per evasione fiscale, il peggiore d’Europa per classe dirigente, il peggiore d’Europa per prospettive economiche, il peggiore in Europa (e secondo al mondo forse) per debito pubblico… Non parliamo dell’inquinamento, della gestione rifiuti di Napoli andata in mondovisione, di un presidente del consiglio che va con le minorenni e lo sanno anche al polo sud ormai… Io personalmente provo solo tanta vergogna. Altro che la tipica boria italiana… 😦

      3. Ma Daniele, mi scusi, é così grave subire il fascino culturale ed estetico di un luogo? A Napoli c’é una street art pazzesca. Qualcuno ne parla? non mi pare. Io non ho menzionato alcun suicidio, ne alcun ubriaco nei pub inglesi, tantomeno i giovani in Veneto. Mi confonde con altri discorsi da bar che ha sentito, o forse era distratto nel leggermi. Fossi in lei cercherei altrove “il motivo per cui questo paese non ce la farà mai”. Io ho scritto questo, se ha orecchie per intendere: “La presa di coscienza individuale, quando e se avverrà a un livello tale da cambiare la realtà, sarà un bel regalo verso noi stessi. Certo. Ma fossi in lei avrei anche un po’ di amore per quello che sono qui ed ora”. Cordialità.

    20. Quindi il problema è lo Stato non chi lo compone è chi vota i politici. L’uovo e la gallina.. Se voglio un uovo sono la gallina ma se voglio la gallina sono l’uovo. Peccato che comprendendo che la gallina viene dall’uovo e viceversa le cose andarebbero a posto da sole

    21. Vi scrivo da San Benedetto del Tronto,dove molti di voi sono in vacanza…. Ho un bambino piccolo che un giorno non ha piu’ trovato la sua busta a pois con tutti i suoi giochi ,roba di poco sicuramente. La borsa era custodita in una cabina insieme ai giochi di altri bambini . Quella borsa non c’e’ piu’… perché ,come ha detto il bagnino, l’hanno presa i Napoletani,quelli sono fatti cosi’….condividere ci mancherebbe,ma rubare a un bimbo .Mentre passeggiavo sentivo una donna milanese che diceva: e purtroppo sono vicina ai napoletani…questi prima erano 2,poi 5,poi 20…e se non sto attenta mi prendono pure il mio ombrellone…eh ma ieri gliel’ho dette quattro a questi signori!!! Ecco questa e’ la Vs. immagine…che peccato!! Non e’ solo colpa dei politici…la colpa e’ dei genitori,della scuola , della tv…E non solo per “i napoletani” che ti passano avanti nelle file con scuse “inventate” solo per poi andarsi a fumar una sigaretta…

    22. Purtroppo Napoli è una città martoriata da sempre. Una grande speculazione per camorra e politica. Lo stato delle cose può cambiare quando sarà annientata l’attuale classe politica ed i suoi agganci camorristici. Per questo ci vuole solo un nuovo diluvio universale.

    23. Sono daccordo con il tuo stupore,ma credo che nessun italiano possa permettersi il lusso di viaggiare anche se alcuni si riempiono la bocca della loro civilta proprio mentre sputano cattiverie addosso agli altri(DI SOLITO addosso ai NAPOLETANI).

    24. Perchè scaricare il dovere di costruire qualcosa sulle tue figlie e gli altri bambini? Comincia a farlo tu per loro! Se ogni generazione non ci mette del suo e aspetta che sia la successiva a muoversi siamo messi proprio male..

    25. …e vabbe hai visto un po di cose che abbiamo visto un po tutti noi napoletani (e cittadini del sud italia) che siamo andati fuori napoli, anche solo al centro nord. Cosa vuoi dirci di nuovo con questa pagina del tuo blog ?

    26. Ancora la corsa a dare la colpa agli altri ( allo stato, ai politici, alla camorra ecc ecc. )
      ANCORA NON ABBIAMO CAPITO CHE E’ PROPRIO QUESTA MENTALITA’ DI MERDA che fa si che “mi faccio i cazzi miei” o “io sono piu furbo” o “aggio a campà” ecc. la vera causa del degrado??
      Vogliamo o no darci da fare e incazzarci con chi è disonesto e ipocrita?
      Se non si agisce e ci si lamenta sempre degli “altri” , da questa FOGNA chiamata italia non se ne uscirà mai . E per colpa vostra!!

    27. Politici? i politici c’entrano poco. E’ la mentalità di merda che abbiamo quì che è sbagliata.
      Ogni popolo ha i politici che si merita e questa monnezza al potere è un estratto della società spazzatura in cui viviamo.

    28. è solo un altra realta alla fine son educati come noi ma vivendo una vita diversa son diversi , ma credo che in fondo in fondo non ci sia differenza cercano ed inseguono il sogno di tutti ! una vita degna di essere vissuta indipendentemente dall’estrazione sociale o scuola ……………..

  2. he dire? E’ tutto vero, scritto magistralmente, da par suo, dal bravo Antonio Menna Ma la cosa più tragica è che se ne parli ai noivecentomila e rotti abitanti di Napoli troverai due milioni di persone che sono d’accordo con te, ma il giorno dopo tutti quanti continueranno a comportarsi allo stesso modo di prima, se non peggio! Non c’è proprio speranza per Napoli?

    1. La speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità.
      Alfred Nobel

    2. No, non c’è.

    3. ……………..non solo per napoli…….per l’itaglia intera……Vi sta bene cosi’…appunto io da circa 5 anni sono scappato…..

      1. bravo, prima di scappare hai imparato l’itaGLIano o ti sei portato dietro l’ignoranza di borgata per farci fare brutta figura? Ciao Max..

      2. Scappi dall’ itaglia ?!? Ne son felice. Non posso tollerare chi vuol cambiare il Mondo ma non sa nemmeno scrivere il nome del proprio Paese.

      3. ..a Lele sparo nun te mica passato per la capa che magari ha scritto itaglia di proposito… magari per far invidia a un vero itagliano come te… frtatello d’itaglia…

      4. Questi itagliani non capiscono neanche quando li si prende in giro
        http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Itagliano

      5. vi sta bene? beh io almeno provo a fare qualcosa te sei scappato, bello dire che nn cambia se nemmeno ci si prova!! forse quando avrò 40 anni scapperò anche io ma per i prossimi 15anni voglio provare a cambiare qualcosa xke i miei figli li voglio far nascere nel paese più bello del mondo e non sarà ne la mafia ne lo stato a impedirmelo

      6. caro Max, per gli itaglioti è più importante scrivere correttamente l’itagliano che guardare in faccia la realtà. Anchio sono scappato 5 anni fa, magari ora l’itaglano l’ho scrivo male ma parlo col mondo intero in Inglish

      7. Sei appena scappato dall’Italia e già la scrivi con la <>?
        Teniamo presente che noi siamo invasi da extra comunitari che “aiutano” a sporcare, ad urlare, a deturpare…mentre il Nord Europa non li vuole e non li ha!

      8. Scusate ma Max non è ignorante. Ha scritto a proposito “itaglia” in minuscolo e con la gl. Termine esistente nella “Nonenciclopedia” usato nel linguaggio sopratutto di anticonformisti. Sapevo già di questa parola da quando andavo all’elementari… che ho fatto in una scuola sperduta di Marano… Non a Milano, Bologna o Padova…

      9. Eh si, scrivere itaGlia è un vezzo che hanno molti nostri compatrioti all’estero quando, in qualche modo vogliono mettere alla berlina, spinti spesso dal risentimento e dalla delusione, i vizi del Bel Paese. Confesso che a me, nei momenti di maggior amarezza, scappa un “la solita italietta di mmmerda”, con tre m a sottolineare lo scorno 🙂 Però non odio l’Italia e non posso odiare i miei compatrioti anche se certi loro atteggiamenti mi feriscono.
        Ciao Alessandro, fai bene a lottare. Non so in quali modi o ambiti però rispetto la tua decisione. Io faccio parte di quel gruppo di persone che ad un certo punto si è arreso e se ne è andato. Capisco che per qualcuno io possa essere un codardo e forse lo sono ma più guardo la situazione e più mi dico che l’Italia, quella con la I maiuscola, quella di generazioni a cui furono chiesti veramente in sacrificio lacrime e sangue, quella sul cui altere sono state immolate intere famiglie pur di permetterne l’esistenza oggi è morta e in avanzato stato di decomposizione. La putrescenza è arrivata ovunque, corrompendo qualsiasi cosa e quanto rimane è l’eco di un’agonia frutto di problemi che ci portiamo dietro da anni prima che si attuasse l’unità del Paese. C’è chi ha provato, utilizzando le proprie capacità intellettive e la propria passione, a correggere questi problemi ma l’effetto non è mai stato quello sperato. La nostra classe dirigente si è sempre rivelata essere miope, poco attenta al contesto geo-politico e con un senso della storia molto limitato, o quanto meno nella maggior parte dei casi e nel maggior numero degli individui che la compongono. Per varie ragioni il livello di competenze degli amministratori nei vari settori della vita pubblica è andata scemando, così come la nostra capacità di far fronte ai problemi e a situazioni critiche. Come popolo siamo lo spettro di quello che eravamo e soprattutto di quello che avremmo dovuto essere. A tuo figlio auguro di cuore ogni bene. Gli auguro di realizzare nella vita i suoi desideri ed i suoi sogni. Gli auguro un futuro migliore di quello che attualmente si prospetta. A te auguro di non perdere mai la speranza, qualunque sia la decisione che prenderai in futuro.

      10. si però si scrive Italia, non Itaglia……caz, tutto il mondo è paese, ma in certi paesi manca la scuola a quanto pare, ah scusa la squola cosi ci intendiamo

    4. Ma come vi permettete? l’unica speranza che ha Napoli è che gente come voi la smetta di vituperarla, diffamarla e considerarla peggio del terzo mondo!! Gl’incivili purtroppo vivono in ogni dove, non solo a Napoli, con la differenza però che questa città è tra le più belle al mondo e non merita di essere trattata in questo modo e con questi toni compassionevoli e denigratori e soprattutto che voi facciate di tutta l’erba un fascio!

      1. Avatar Quagliarella's Tony
        Quagliarella’s Tony

        ecco brava, continua così … Napule tre cose tene belle, o sole a pizza e e sfuglietelle… ncoppe jamme jà.
        Guardarsi attorno per capire dove si vive e fare dei raffronti, al netto dei luoghi comuni, è solo utile.
        Ma forse hai ragione: alla fine va tutto bene no? Tanto Forza Napoli che vincendo lo scudetto e diventa la città più importante d’ Italia!!! Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

      2. considerarla peggio del terzo mondo???cara signora, Napoli e’ terzo,quarto,quinto mondo!Ho vissuto per 60 anni a Napoli,sono napoletano, ora vivo in Canada e ho viaggiato tanto, e ho visto citta’ bellissime “E “civili.Se proprio vuole difenderla questa Napoli, dica che siamo stanchi di combattere ogni minuto con l’arroganza,l’incivilta’,la violenza soprattutto di quelli che vendono le mabboro dal balcone di casa.Siamo stanchi di politici corrotti e ladri, di promesse,di belle parole che restano tali.Siamo stanchi anche della pizza e della sfogliatella (che fanno altrettanto bene in tanti posti del mondo) e anche della sua “bellezza” che ormai si intuisce solamente,qualche voltaqua e la’. .Siamo stanchi di combattere,e cerchiamo solo di sopravvivere.Sono 65 anni che sento le stesse cose e non vedo niente di cambiato.Ho cercato,mi sono sforzato,ho insegnato a Scampia volutamente,ho fatto volontariato,lotte sociali,e compagnia bella,ma hanno vinto loro,quelli delle mabboro.E me ne sono andato e sono contento.

      3. Allora si dessero da fare per risolvere i problemi della monnezza e del degrado….sono decenni che non vengono risolti ….

      4. finche’ ci saranno persone come te che si sentono offese xke viene denigrata la propria citta’ e nn si aprono gli occhi …. l’italia farà sempre + schifo …. !!! Mi vuoi dire che Napoli è una città vivibile se non abiti in centro o non sei un “protetto”? ….. per favore….!!

      5. Cara Mary Lei non è di Napoli, oppure non abita a Napoli, o ancora, Lei vede Napoli solo da una cartolina. Io abito e lavoro in periferia di Napoli e mi confronto ogni giorno con questa città. Per amor di dio, ci sono tante persone dal profondo senso civico che lottano per affermare un principio di civiltà, ma non possiamo nascondere che ce ne sono altrettanti che ogni giorno si impegnano per il perfetto opposto.

      6. Tra le più belle al mondo? Questo giudizio non può basarsi solo sulla bellezza dei tanti monumenti (chiusi) esistenti, perché la città, oltre ad essere sporca e poco efficiente, è di uno squallore tale che mi viene voglia di emigrare ogni volta che ci passeggio

      7. Meno male Mary,che tristezza leggere di questi “concittadini”schifati della loro città..Io sono orgogliosamente napoetana.e sono stata anch’io a Stoccolma. Non solo…ho viaggiato in Europa in lungo e in largo e anche fuori dal continente,e nonostante i meravigliosi posti che ho visto ,mi è sempre mancata la mia Napoli..i colori ,le voci,l’umanità..uscire di casa e immergersi nella vitalità di una città in cui non ti senti mai solo..Bella Stoccolma,bella anche Helsinki..ma non ci andrei a vivere non lo sopporterei..per cui mio caro signore,come vede non siamo tutti uguali noi napoletani,molti di noi conoscono il resto del mondo e nonostante ciò continuano ad amare la propria terra e soprattutto la Storia di questa…mi chiedo perchè ,invece di chiudersi in casa per non vedere , non si trasferisce,magari nella “civile”scandinavia..però stia attento:non tutto ciò che luccica(almeno quando c’è la luce)è oro.

      8. basta con questa frase “la citta piu bella del mondo” ci sono altre migliaia di cose piu importanti che guardare una foto con il vesuvio sullo sfondo. E bastaaaa

      9. ma finiscila tu di dire ste cavolate. Le persone di Napoli purtroppo hanno poco chiaro il concetto di civiltà e quindi la città ne risente. Sistemate i cervelli e magari la smetteranno di prendervi smepre di mira come esempio negativo!

      10. scusa…io non sono di Napoli ma mi permetto una riflessione che non vuole essere un giudizio. Che c’entra la bellezza di una citta’ con quello che puo’ esserci invece di marcio al suo interno? e’ come dire che non bisogna permettersi di giudicare uno spacciatore se ha un aspetto fisico da modello…

      11. Napoli sarà anche la più bella città del mondo, ma ricoperta di monnezza perde parecchio, credimi. Invece di offendersi ogni volta sarebbe il caso invece di chiedersi: PERCHE’ ALL’ESTERO RIESCONO AD ESSERE CIVILI E DA NOI NO? Cosa abbiamo/facciamo di sbagliato? Mettiamoci un pò in discussione e piantiamola ogni volta di fare gli offesi e di dire: “La mia città è la più bella e guai a chi la tocca!”. Questi moti di orgoglio italico stanno a zero. Facciamo pena come paese, è ora di ammetterlo anche a noi stessi.

      12. Mary, l’estate scorsa sono andato in vacanza in Sicilia, e sono passato per Napoli, dove mi sono fermato un pomeriggio. Come puoi dire che questo post vitupera e diffama Napoli, quando non fa altro che descrivere la realtà dei fatti? Il punto è che probabilmente la maggior parte delle persone che vivono a Napoli si è assuefatta a Napoli, e non si rende più conto di qual è l’impressione che ne ha uno che capita là per caso. Non ho pregiudizi, e, avendo vissuto per due mesi in Scandinavia, non credo che Stoccolma sia l’unica alternativa sensata a Napoli – ma la città che ho trovato è… terrificante! E fino a che non iniziamo a dirlo senza paura di essere considerati retrogradi, razzisti, leghisti, i problemi di Napoli non verranno mai risolti! Tutto quello che nelle altre città è considerato folle, o almeno sbagliato, a Napoli è diventato una regola perfettamente accettata…

      13. mary, o tu non vivi a napoli o vendi le mabboro

      14. TI do ragione fino a un certo punto: io ho viaggiato parecchio e sono stata anche in Finlandia per la quale potrei fare la stessa descrizione qui proposta per Stoccolma. Hai ragione, è brutto e triste denigrare una bellissima città come Napoli (specie se è la tua città natale) in questo modo, ma è anche vero che questa è la realtà che viviamo tutti i giorni (e io sono della zona Pignasecca dove l’altro giorno, tanto per fare un esempio fra tanti, delle bambine hanno cercato di dare un’ombrellata in testa ad una mia amica, alle dieci e mezza di sera, mentre erano su un motorino. Due undicenni senza casco..). Napoli è bella, ricca di cultura e di luoghi di una magia e un fascino incredibili ma quello che è descritto in questo articolo è tristemente vero e io personalmente da napoletana quale sono, cerco di fare del bene nel mio piccolo a partire dalle cose più semplici; quello che voglio dire è che questo articolo va preso anche in modo “positivo” nel senso che, per quanto possa essere denigratorio, mostra altri esempi di civiltà e deve aiutare a far rendere conto a chi non vede altra realtà se non quella che vive qui, che esiste anche altro e che si può migliorare, senza scappare! Oppure andare via e tornare per portare delle migliorie in un secondo momento… E inoltre, è anche diciamo naturale, volersi esprimere in questo modo dopo aver passato un pò di tempo in un posto totalmente diverso… e posso dire che per me fu lo stesso perciò non lo biasimo totalmente.

      15. Napoli è la città più bella del mondo: ma a un uomo sulla soglia dei 50, che ha visto progressivamente peggiorare le condizioni della città pur impegnandosi a migliorarle con un lodevole senso civico, quanta voglia viene di continuare a “lottare coi mulini a vento” che ben “conosciamo”?

      16. Hai ragione May, perchè in realtà il problema di Napoli (e dell’Italia intera)… è il traffico. 😉

      17. guarda che tutto il sud e’ cosi. Anzi tutta l’Italia e’ cosi. Te lo dice uno che ha vissuto:
        – 16 anni vicino Como
        – 3 anni a pescara
        – 3 anni Lecce
        – 1 Anno Lucca
        – 5 anni Amsterdam.

        Fidati, quello che si dice qui e’ TUTTO VERO. In tutta Italia.

        E smettetela di fare quelli che si scandalizzano. Muovete il sedere e cercate di cambiare il mondo in cui vivete.
        Ipocriti!

      18. Ma bella che? Io a Napoli ci vengo una volta a settimana per lavoro, e sono felicissimo quando vado via. Come dico sempre a mia moglie, Napoli è bellissima, di notte. Via Toledo, il cuore di Napoli, è un letamaio, la piazzetta appena costruita, quella su cui affaccia la BNL di Via Toledo, è più sporca di un porcile, cicche, mozziconi, cartacce, tutte lì, a fare bella mostra di se. Dire che Napoli è la città più bella del mondo, dimenticando che tantissimi napoletani mancano totalmente di senso civico, è una bestemmia. C’è tanto lavoro da fare, e bisogna farlo, senza crogiolarsi su ciò che resta dei fasti di un passato che non esiste più.

      19. e bbasta con questa retorica della città piu’ bella del mondo ! Lo era forse ai tempi di Ghoete ! Ora è stata rovinata dalla mafia con la complicita’ dei Napoletani che si voltano (giustamente) dall’altra parte… perche’ hanno paura, perche’ non vogliono problemi, perche’ lo Stato che dovrebbe difenderli e’ infiltrato di camorristi e mafiosi ai massimi livelli istituzionali. Ci vogliono Duecento anni di istruzione forzata per far capire ai Napoletani come si campa. O due anni di Stato vero, non di camorristi vestiti da politici.

      20. Non mi sembra ci sia nulla di offensivo nell’articolo, è solo una lucida analisi dei fatti e un raffronto tra le due città.
        Una cosa al volo, veloce: vai a Stoccolma e trovami una buca nell’asfalto. Buona ricerca

      21. Concordo in pieno, sembra che tutto il marcio dell’Italia sia a Napoli, quando dovunque si vive più o meno allo stesso modo…parla una che si è trasferita dalla Campania alla Lombardia e vi assicuro che nessuna delle cose scritte in questo articolo e riferite a Stoccolma, esiste qui…a Milano (e, invece, moltissime cose attribuite solo alla città di Napoli, esistono anche qui!).

      22. Napoli è bella- nessuno può dire il contrario- ma i napoletani sono da quarto mondo perchè il terzo ci ha già superati da tempo-ci sono interi quartieri che andrebbero circondati dal filo spinato- usare toni compassionevoli non aiuta e nemmeno quelli denigratori….occorre solo tempo ….forse fra 400-500 anni Napoli ed i napoletani cambieranno- AUGURI!

      23. a mary , io da napoletano ti dico, altrettanto, che c’è gente come te che crede ancora alle favole e alla bellezza, lo diciamo a voce alta che Napoli come Roma e per certi versi anche Milano è invivibile, non so il tuo caso, ma spesso chi parla come te è perchè non ha mai messo il naso fuori dal proprio circondariato.
        Ovvio che non si fa di tutta un’erba un fascio, ma le percentuali sono da migliorare un bel po’.
        Se la gente avesse a che fare con qualche svedese e/o norvegese e/o tedesco e/o svizzero e/o un qualsiasi europeo della UE capirebbe cos’è la vera civiltà, che per molti è una perfetta sconosciuta.
        Saluti

      24. No mi dispiace, gli incivili vivono in ogni dove ma Napoli è un altro mondo. Non può essere negato, il problema è esattamente questo vostro orgoglio: E’ bello che siate fieri della vostra città ma è ipocrita che lo dimostriate sempre e solo sparando le solite quattro frasi es. “Napoli è la più bella, non come voi polentoni che vivete al freddo” “la gente è ospitale e gioviale” ecc. ecc.
        Napoli è stupenda, io la adoro ma vi comportate come poveri babbuini incivili, non tutti ma una grossa maggioranza.

      25. Cara Mary, svegliati anche tu con noi.
        Finche’ si continua a giustificare tutto non ne usciremo vivi.

      26. certo…povera napoli vituperata da tutti…Napoli l’ho visitata e vissuta tante volte…e per un turista, da fuori, non c’è niente a Napoli che valga la pena di vedere, se sull’altro piatto della bilancia c’è la paura di girare soli, di essere scippati, di vedere, ovunque malcostume, maleducazione e inciviltà…

      27. Senti, gli incivili sono dappertutto, vero. E’ questione di numeri e di civiltà e cultura. Sta di fatto che qui (varesotto) di merda in giro per strada se ne vede “un po’”, ma tutte le volte che scendo a Caserta (e Napoli) per lavoro, mi sembra di stare in una cazzo di bidonville. tanta è la merda che voi buttate in giro distruggendo frutteti, viali e quant’altro.

      28. Brava, continua a foderarti gli ochi di prosciutto e a far finta che tutto vada bene e che certe cose di napoli “son tutte invenzioni” e non cambierà mai nulla….
        Un po’ di obiettività non farebbe male…
        Ricordatevi che i mille luoghi comuni su Napoli sono nati per un motivo, non così…. e quando tutti i napoletani cominceranno a riconoscerlo magari cambierà qualcosa

      29. Mary, pur rispettando la tua opinione, e pur riconoscendo a Napoli una bellezza fuori dal comune ed una ricchezza culturale e storica che ha ben pochi paragoni nel mondo, ammetterai che quanto meno accadono cose bizzarre entro i suoi confini, e nei suoi dintorni. Che ogni città del mondo ed ogni Nazione soffra della sua buona dose di problemi nessuno lo mette in dubbio ma ci deve essere un motivo, o quanto meno un fondo di verità, se non c’è una persona in Italia, e tante altre all’estero, che non considerano Napoli un modello di efficienza o tanto meno la città più sicura del mondo. Io sono originario di Roma, ci ho vissuto anni meravigliosi e credimi, la amo follemente ma pur considerandola una delle città più belle del mondo, con tanti meravigliosi aspetti positivi, non posso inalberarmi se qualcuno mi venisse a dire che è una città divenuta “invivibile”. La mia città ormai è allo sbando, passata di mano in mano ad uomini incapaci di amministrarla degnamente ed i miei concittadini sono decisamente incapaci di riprendere in mano la situazione.
        M dispiace, Mary. Napoli ha condiviso lo stesso fato della mia città. Tutte quelle storie sulla criminalità, gli ambulanti ed il malcostume dei suoi abitanti sono vere, senza nulla togliere alle tante e brave oneste persone che la abitano o alla sua bellezza.

    5. Chi gli dà ragione è perchè crede in queste parole e il giorno dopo si comporterà come sempre:da persona CIVILE!!!Ci siamo anche noi civili qui a Napoli e credimi ne siamo la maggioranza e ci fa veramente tanto male leggere queste cose,tristi ma purtroppo vere.Beh speranze per Napoli io non ne vedo ma mi auguro che le persone possano col tempo capire che hanno una ricchezza enorme e che devono saperla sfruttare.Napoli…quanto sei bella,ma quanto sei abbandonata dal mondo.Tutti ti insultano,nessuno però ti aiuta.Ai media conviene far vedere il peggio di Napoli….il cosi chiamato ‘terzo mondo’…Napoli è fascino,maleducazione,inciviltà,è saper vivere,è saper accogliere gli altri,è delinquenza,è la pizza,la sfogliatella,è anche ‘munnezza’…Napoli è come altre città.Non ha nulla in più,nulla in meno!!!

    6. Purtroppo penso che la tua domanda riferita solo a Napoli sia da estendere all’intero Paese Italia..ci sarà speranza per l’Italia e gli Italiani che sperano, ancora e sempre, in un futuro VERAMENTE migliore..e che avrebbero tante proposte e idee da portare avanti e condividere anche con la rappresentanza politica di oggi..

  3. Anche io domenica sono tornata da Stoccolma dopo una decina di giorni là. Dall’aeroporto di Napoli ho corso sotto la pioggia per prendere l’Alibus che mi ha lasciato nel mezzo del degrado più totale di Piazza Garibaldi, a 200 pericolosissimi metri dalla stazione. Come al solito ho preso a cuore la sorte di turisti pieni di trolley fatti sbarcare in mezzo alla strada, tra bancarelle abusivi, cartelloni abusivi, giocatori di tre carte e cumuli di spazzatura senza riuscire a capire in che direzione sia la stazione. Sono scesa alla stazione della Vesuviana, ho fatto storie con quello della biglietteria perché non aveva il cambio di 20 e io ero tenuta a pagare il biglietto con “moneta contata”. Ho aspettato 45 l’arrivo della Vesuviana e quando è arrivata ho pensato che in fondo ero stata fortunata. E mi sono chiesta perché fossi tornata….
    La risposta è che vorrei continuare a lavorare qui. Ma fanno di tutto per rendermelo quanto più complicato possibile…

  4. pensa tu quando il viaggio lo fanno loro e vengono da noi .. :)))

  5. Forse proprio per questo dovremmo viaggiare di più

  6. Se ti può essere di conforto, Stoccolma ha dato le stesse sensazioni a me e non sono napoletano, sono di Bari

    (scherzi a parte, è una città che mi ha “illuminato” e mi ha resto molto triste tornare a casa)

    1. Idem. Io ci andai nel 2004, in moto, da solo. Splendida.

      E poi se ci mettiamo di mezzo l’argomento “bellezza femminile” c’è da andar fuori di testa, anche se a mio avviso Napoli è un posto pieno di donne bellissime (se solo non fossero così napoletane…)

      1. che commento idiota…scusa

  7. Che devo dire io che sono cresciuta all’estero poco lontano da Napoli.. eh perchè Stoccolma è lontano ma la Svizzera è vicina … un tiro di schioppo, anche se è la Svizzera tedesca, e dove sono cresciuta io ero a 15 minuti dalla Germania. Eppure già 40 anni fa gli italiani e anche i napoletani si comportavano in modo civile in questa terra straniera .. come ancora oggi. Non si chiassava negli autobus, nei locali, nei condimini ne tantomeno alle feste. Mai si gettava una carta a terra, non dal finestrino della macchina, mai la spazzatura fuori orario e le bottiglie di vetro si lavavano prima di portarle nei punti di raccolta. Chissà per quale beffardo motivo, gli stessi italiani e napoletani appena tornato sul luogo natio, riprendono a comportarsi da selvaggi. Aggiungo i NAPOLETANI, perchè nello specifico mi da immenso dolore vedere come in particolare a Napoli (città che amo profondamente) è tutto un ….tu levi il quadro e io levo il chiodo…. e questo ad iniziare dalle Amministrazioni per finire al popolo ecc.ecc… Ma stiamo compiendo un enorme sacrilegio che Napoli non merita.. e non capisco perchè nessuno, ma proprio nessuno si riesca ad attivare per sensibilizzare lo sviluppo di questo nostro patrimonio che è Napoli… e non si faccia una vera campagna di educazione civica per il rispetto della nostra città e dei suoi cittadini.

    1. La campagna di sensibilizzazione non servirebbe a molto.Purtroppo se leggi la storia di Napoli ti accorgerai che non c’è differenza tra le epoche e le persone:non importa chi sia,francesi,spagnoli,Berlusconi,Savoia,monarchia,repubblica;siamo sempre stati trattati come animali e adesso questo siamo ANIMALI.Il cambiamento deve partire dall’alto.Qualcuno deve darmi la possibilità di vivere da “cristiano” e io mi trasformerò in una persona civile.Ovviamente è un’utopia.Fatti un pò il conto di quanti secoli avrebbe bisogno questo processo contro tutti i secoli in cui ci hanno trattato male e continuano a farlo.Io vivo a Londra e sto bene qui,ma qualcosa dentro di me è morto da quando me ne sono andata.Quella è la mia casa,la mia terra,la mia gente e la mia lingua.Non c’è soluzione a tutto ciò perchè è troppo radicato in noi:la sfiducia e il pensare che non ci meritiamo niente,perchè niente ci hanno mai dato affinchè potessimo comportarci bene,ci porta ad essere bestie.E questo è un processo che riguarda tutti i popoli sottomessi.Un esempio a caso sono i sudamericani,con una terra favolosa ma che non hanno nè cielo da vedere,nè terra da camminare e quindi si appigliano a calcio,rituali,santi e madonne varie.E non sono tutti uno stinco di santo!Proprio come noi.E’ un destino comune a tutti i popoli maltrattati.

      1. cara marianna credo che il senso giusto sia nelle tue parole anche io vivo tra bologna e la spagna e la penso cosi’, ma i tre anni che ho passato a napoli dal 2008 al 2011m avevano ridato a me stesso, il vero Gerry con le sue radici amicizie fine settimana ad ischia ed ebbene si anche schivare tutto cio’ che trovi per strada, o il palcoscenico in cui ti vieni a trovare vivendo tutti i gg in una citta’ che e’ unica al mondo anche per questo….ma alla fine se stessi e gli eventi ti portano a rotornare lontano, se hai voglia di realizzare qualcosa che purtroppo nella nostra citta’ non ci e’ permesso….

      2. concordo in pieno con te Marianna io vivo a Manchester (England} da 27 anni e ti capisco perfettamente.

      3. il Cambiamento parte sempre dal basso…non dall’alto. Purtoppo l’ingoranza che c’è non permette un cambiamento di massa.

      4. Finché si pensa che la soluzione debba arrivare dall’alto, e non dai singoli cittadini, il problema di Napoli non verrà mai risolto – perché il problema di Napoli è proprio continuare a credere nell’alibi che la colpa è degli altri! Il senso civico, il rispetto e l’amore per la città in cui si vive… si deve partire da là.

      5. Finalmente, una risposta decente!!! Di una città bisogna conoscerne la storia, le dominazioni. E’ assurdo leggersi la descrizione di Stoccolma, Berlino Praga o chi per esso, anche perché oggi viaggiamo tutti. Il senso civico il napoletano lo ha, tant’è che si adegua appena mette piede fuori casa. Personalmente ogni paio di giorni, sono costretta a fare pulizia nella borsa, non butto una carta a terra neanche se circondata da “munnezza” ,rimango io, sia all’estero che nella mia città, cosa che non fanno loro quando vengono a farci visita, e giuro, l’ho visto con i miei occhi. Non sono d’accordo sul fatto che non basterebbero secoli, per far cambiare le cose, Le solite lagnanze rivolte ai politici, è vero sono peggio della “munnezza” ma li eleggiamo noi!!! e poi… l’esagerazione nel descrivere in maniera negativa la propria città, questa è la vera vergogna, (non vedo un contrabbandiere di sigarette da almeno 10 anni). Perciò, facciamo meno chiacchiere, e più fatti, il napoletano, non ha nulla da invidiare e chiunque di noi si allontana, ne avverte continuamente la mancanza.

      6. sbagliato , il cambiamento deve partire dal basso , dignita ed amor proprio non si impongono , cominciamo tutti a non buttare spazzatura per le strade ,a non pretendere sempre che siano gli altri a fare . Se ognuno di noi (nel nostro piccolo ) si comporta civilmente potremo anche dire al nostro vicino di fare altrettanto. Non aspettiamo la manna dal cielo , non aspettiamo che siano sempre gli altri a dirci o a fare cio’ che potremmo fare noi. Non vi pare ??????????????

    2. permettetemi di lasciarvi la mia piccola e personale esperienza: io vivo a Scampia e quello che piu mi sconvolge non è la guerra camorristica (perchè quella bene o male se la fanno tra di loro, lotte di comando su un territorio o per lo spaccio e tanto altro ancora, purtroppo), bensì mi sconvolge il fatto che la gente (che pur deve fare i conti con questa realtà camorristica che è sempre in agguato, vedi i poveri commercianti che devono pagare il pizzo ecc), non dico tutti ma è la maggioranza, vuole rimanere immersa nella propria mediocrità, nella propria ignoranza, immersa nei propri turpiloqui, nella loro impresentabilità, cioè li riconosci subito che il livello è basso, bassissimo. Ho frequentato l’oratorio del rione Don Guanella e posso raccontarvi scene aberranti di ragazzine che prendevano per i capelli le compagne e le prendevano a ginocchiate sulla bocca…ebbi i brividi quel giorno! Ragazzine la cui massma aspirazione è farsi mettere incinte a 13 anni e campare con gli assegni sociali per ragazze madri….ho visto fare tantissimi gruppi estivi (grest) sulla legalità, sull’ambiente, sull’educazione civica…i bambini si scocciano proprio di applicarsi, sono inghiottiti dalla loro realtà familiare, che la domenica pomeriggio li porta al parco giochi e dai finestrini si vedono sti bambini lanciare di tutto, dai fazzoletti per soffiarsi il naso alle carte dei gelati….purtroppo possiamo difenderci Napoli come vogliamo, ma io vedo che nessuno vuole fare niente per migliorarsi, ovviamente e per fortuna non siamo tutti cosi…ma l’erba cattiva a Napoli non muore mai…spesso ho pensato a cosa si potesse fare, ma gli sforzi di educare le nuove generazioni sono sempre risultati vani!Purtroppo è un cane che si morde la coda, è un vortice da cui difficilmente usciremo mai

  8. A Stoccolma ci sono andato nel periodo di Natale e ad ogni finestra ho visto una specie di candelabro e non ho capito cos’era…

    1. Ogni domenica di Avvento si accende una candela alla finestra. Le 4 candele dell’ Avvento vengono anche inserite nella corona dell’ Avvento che decora le tavole natalizie, é una tradizione molto viva nei paesi nordici, ma che fa parte della cultura cattolica, anche se dalle nostre parti é andata un pò in disuso…. http://www.parrocchie.it/calenzano/santamariadellegrazie/Avvento.htm

    2. Credo che sia la consuetudine tipicamente nordica di mettere sul davanzale il candelabro dell’avvento (che sostituisce o completa il calendario dell’avvento, quello che vendono anche qui alla Lidl e che contiene i cioccolatini per i bambini). Le candele del candelabro vengono accese 1 per ogni settimana che precede il Natale. Una volta erano candele vere ora spesso si tratta di candelabri con lampadine a forma di fiammella in cima a finte candele che si accendono con una normale presa elettrica.

  9. Hai ragione,complimenti per il racconto,quanti anni hai??potrebbe valere la pena di lasciare per sempre questa città ??tanti auguri

  10. Io abito a Salerno ed in occasione del Giffoni Film Festival la scorsa estate ho ospitato a casa mia una ragazza svedese per dieci giorni,la durata del festival.Notai subito che era sbalordita guardandosi attorno quando camminavamo per la città,certo,le piaceva perchè era molto diversa da Stoccolma e dalle tipiche città svedesi,il clima caldo e le mattine soleggiate con mare blu la affascinavano ma era sorpresa ogni volta che vedeva delle persone sul motorino senza casco,le macchine sui marciapiedi e quando salivamo in macchina le veniva automatico allacciare immediatamente la cintura.Okay,si faceva non so quante canne e non riusciva a capire metà di quello che dicevo per questo,ma era civile.Addirittura la ragazza bielorussa che ospitai due anni fa era disgustata dall’odore sgradevole che a volte si sentiva lungo la strada dove abito(è il centro storico e invece di valorizzarlo lo mettono da parte,lo rendono ancora peggiore,a partire da chi ci abita.ci sono strade sconnesse,la gente butta per terra le cose senza curarsene,non raccolgono i rifiuti dei cani ed inoltre le macchine sono anche qui!!dove le strade sono strettissime e fanno sfigurare tantissimo queste strade antiche già rovinate..)Qui facciamo la raccolta differenziata tutti quanti il problema,almeno nel mio quartiere è che l’immondizia si lascia sotto il portone fino a quando non la vengono a ritirare e quindi puzza,sporca ed è brutta da vedere,per non parlare degli stranieri che vanno a buttare la loro immondizia accanto ai contenitori dei nostri condomini e resta lì perchè mica loro fanno la differenziata ed i netturbini mica la raccolgono.
    Hai completamente ragione..io più che mettermi una giornata a pulire tutta la mia strada non so cosa potrei fare,il sindaco sembra sordo e la gente non cambia mica mentalità..

  11. …al supermercato le bottiglie di birre, di vetro e di plastica trasformarsi in bollini da scaricare dalla spesa…

  12. Da Milano un ammirato: SONO D’ACCORDO!!! Perché quello che hai (ti do del tu, son sicuramente più vecchio) scritto si applica anche a Milano! E sono disposto a prendere per un orecchio chiunque dica il contrario, e a fargli fare un tour guidato!
    Grazie
    max

    1. sono milanese, trasferita nei boschi a 80 km da Milano, e concordo pienamente con Max: Milano sarà un po’ (ma poco) meglio di Napoli (che peraltro è splendida), ma in quanto a civiltà siamo lontanissimi anche noi, ne è lontano l’intero Paese e purtroppo non vedo luce alla fine del tunnel…

      1. anche io abito a Milano, e sono di Cagliari. Per molte cose la riflessione è applicabile anche alla mia isola… ma Milano, non dimentichiamolo, è strapiena di meridionali che si sono trasferiti negli ultimi decenni. E i milanesi doc che conosco, che hanno una certa età, non certo adolescenti, ricordano Milano come Stoccolma, prima dell’invasioneòòò

    2. bisogna dire però che un sacco di “milanesi” ora fa di cognome Esposito, Gargiulo ecc.. o si chiama Salvatore, Ciro ecc…

  13. 12 anni fa ho fatto un viaggio di lavoro in Canada a cui ne sono seguiti molti altri. Quando i viaggi sono finiti non ce l’ho fatta a restare in Italia. Sono quasi 7 anni che vivo a Toronto e credo sia stato il più bel regalo che ho fatto a me stesso in tutta la mia vita. Capisco benissimo la meraviglia provocata da una città che funziona. La prima volta che ho visto fare la fila a una fermata dell’autobus sono rimasto a bocca aperta. Forse Toronto non è perfetta come Stoccolma, ma per me è ormai CASA.

    1. Premetto di essere Beneventano. Non vogliamo proprio accettare la realtà. Sono stato semplicemente in Trentino e passeggiavo per strada con i miei bambini. Mi avvicino (mi avvicino soltanto) alle strisce pedonali per attraversare e le macchine si sono fermate. I miei bambini, incuriositi: “Papà, perché le macchine si sono fermate?”

  14. Io continuo ad incontrare gente che mi accusa di essere un vigliacco perché sono andato via, di essere un esterofilo quando vanto la normalità di un posto nel nord della Francia… Credo che invece il napoletano dovrebbe viaggiare per rendersi conto che la normalità non è quella che si vive a Napoli, anzi… e smetterla con l’alibi del “tanto è dappertutto cosi”.
    Non lo è.
    Grazie per l’articolo e a presto!

  15. E’ dal 2006 che visito periodicamente la Svezia. Quando la gente incredula mi chiede “ma che ci vai a fare ogni volta?!” la mia risposta è sempre la stessa: vado a respirare una boccata di civiltà. Ogni volta (ci torno una media di 2 volte l’anno) scopro cose nuove, cose belle e la voglia di far parte di quel mondo aumenta sempre di piu’.

  16. Reblogged this on Sabryx and commented:
    Bellissimo articolo di Antonio Menna che ha come scenario uno molto simile (oserei dire migliore) alla città in cui vivo: Reggio Calabria.

  17. io ho avuto la forza di andare via…
    era il 2 marzo del 2009.
    Il giorno piu’ importante della mia vita.
    Una scelta che rifarei tutti i giorni.
    Perche’ arrivi al punto che cominci a desiderare una normalita’ che non hai mai avuto.
    E quando la trovi,è da pazzi,da suicidio tornare indietro.
    Fatelo ragazzi.
    Fatelo se,come me,non vi rassegnate al compromesso.
    Si perche’ vivere a Napoli vuol dire accettare tutti i giorni compromessi su compromessi in nome di un quieto vivere che poi nemmeno hai.
    Credetemi: è dura ma tutti possono farcela.
    Un saluto a tutti
    Luca

  18. Avatar Filottete Manfredi
    Filottete Manfredi

    Pressoché impossibile far cambiare la natura dell’italiano casinista e disorganizzato

  19. Bellissimo articolo,ma vi siete mai chiesti come mai in Svezia ci sono molto ma mooolto più acoolisti che in Italia? Non tutti apprezzano la società per la sua civiltà e perché funziona. A qualcuno manca anche il sole, il calore. Questo ve lo dice una tedesca che da tanti anni vive (felice ma anche soffrendo) in Italia.

    1. certo più ubriaconi più sucidi ma vi rendete conto che sembrate la volpe con l’uva e’ bella si ma ci sono gli ubriachi in un paese che si puo chiamare civile nn potete pensare di trovare il degrado la rassegnazione ad essere usurpati da qullo più furbo di voi non si puo combattere per un paese che combatte contro di te e il problema non sono i politici il problema serio del nostro sgangherato paese e’ che siamo tutti ben lontani da quel concetto luminoso che e’ la legalita’ perché se oggi sei fregato domani sarai tu a fregare questo e’ l’italiano e non cambierà mai in fondo sta bene a tutti e i politici rispecchiano esattamente il popolo che li ha votati NOI SIAMO CAPRE governati da capre ……

    2. Vero, infatti, come dicevano i latini che erano molto più saggi di noi, in medio stat virtus

  20. Caro napoletano che viaggi, hai detto bene: a Stoccolma ognuno si prende cura di un tassello collettivo. Appresa la lezione scandinava, hai fatto lo stesso nella tua città? Hai per esempio denunciato la signora che vende Marlboro di contrabbando, la quale non aiuta l’interesse collettivo di Napoli?

    1. Ci sono tre tipi d’intelligenza: l’intelligenza umana, l’intelligenza animale e l’intelligenza militare.
      Aldous Huxley

    2. Ha detto che non voleva sapere altro, credo si sia dato all’omertà.
      Comunque bell’articolo.

    3. Bravo Corrado. Sono proprio quelli che piu’ si indignano e” raccontano” riempiendosi la bocca, a non fare altro! A questo punto, sai cosa dico? Se non avete voglia e coraggio , ogni giorno , di far qualcosa mettendo il vostro piccolo tassello,
      andatevene a…ll’estero; coloro che tentano di costruire anche poco poco , piano piano non sentiranno la vostra mancanza e soprattutto le vostre lamentele disfattiste !

      1. Fatti non parole……come si risolvono i problemi di Napoli e di Roma….? Soluzioni….non parole…..cosa proponi?…..
        Chi se ne va’ ha perso una battaglia ma contro i muri di gomma, i politici a tutti i livelli pensano solo al loro tornaconto, forse qualche eccezione ci sarà, e se ne fregano delle città del degrado etc… vedi i tanti batman che vengono fuori ogni giorno…non c’è stata pianificazione, lungimiranza il tutto viene gestito alla giornata….per ogni progetto e relativa realizzazione la prima domanda:
        quanto ce se magna???
        Per vostra informazione Tokyo circa 27 mln di abitanti con la periferia si sta congiungendo con Yokohama e supererà i 39 miln ….mi chiedo ma come fanno a gestire la monnezza di quasi 40 milioni ??????’

    4. bravo Corrado! E’ proprio questo il problema: tutti che guardano l’erba del vicino e non curano l’erba di casa propria! Tuttavia, ha ragione Menna quando sostiene che in Svezia é tutto perfetto…….sembra tutto perfetto! Sembra…….infatti, il tasso dei suicidi é molto ma molto più alto di quello in Italia, segno che la depressione in quelle latitudini impazza. E non parliamo degli alcolisti…….cominciano il venerdì sera e non sono sobri fino a domenica sera!!! Segno che a loro la loro perfezione non piace molto. Io sono cresciuta in Svizzera tedesca e posso confermare che tutto, quasi tutto , funziona alla perfezione……compreso i napoletani che abitano lì !!! Dunque , cosa é che fa la differenza?

      1. Cara Rina,
        leggendo la frase “””il tasso dei suicidi é molto ma molto più alto di quello in Italia, segno che la depressione in quelle latitudini impazza. E non parliamo degli alcolisti…….cominciano il venerdì sera e non sono sobri fino a domenica sera!!! Segno che a loro la loro perfezione non piace molto”””
        non posso che provare un po’ di tristezza. Se proprio vogliamo parlare di luoghi comuni e di guardare anche a casa propria, tutti questi OMICIDI che ci sono qua? A queste latitudini la gente non impazzisce? Ahh che cattivi i nordici che si suicidano, meglio uccidere gli altri come in Italia vero? 🙂 E i ragazzi che si ubriacano in discoteca ogni week-end e poi fanno gli incidenti? Ah no ma gli scandinavi son degli ubriaconi!!! Se sanno di alzare il gomito quella sera si mettono sicuramente in strada anche loro, ma coi TAXI.

    5. Mi piace, accusi lui di non aver denunciato la signora che vende le Malboro contrabbandate. Natualmente non hai pensato al fatto che essendo a Napoli la cosa potrebbe essere più controproducente che altro? No, certo, se denunci qualcosa di illegale non ti succede nulla, figuriamoci.

    6. Bene continuo io la storia: decide di denunciare la signora e va in polizia. Lì trova un sacco di gente indaffarata e già trovare qualcuno con cui parlare è difficile. Finalmente trova qualcuno e gli spiega la situazione, tuttavia si sente strano perché il poliziotto lo guarda come se fosse un alieno. Alla fine esce dal commissariato ma si sente ancora più nauseato: il poliziotto gli ha detto che hanno cose più importanti a cui pensare e che tanto anche se arrestano la signora ci sarà qualcun altro a prendere il suo posto.

      Benvenuti a Napoli, ipocriti, corrado primo su tutti!

      1. grande Pasquale! Mi sembra un film con Toto’ :-Curnuto e mazziato!- eheh! Per me andare a Napoli è come andare al cinema ed …entrare nel film. Ho la sensazione che, a Napoli, non ci si và, ma ci si entra. …e mi succede ogni volta che ci vado…FLOOOP… e ci entro. Divento un personaggio della città. vivo nel film. Punto!! — p.s.:-ipocrita a Corrado…non direi! Corrado stuzzica, incita, stimola, anima, e, sopratutto, alimenta la discussione.

    7. Ha mai provato a intervenire a Napoli durante uno scippo? se uno di questi delinquenti ti guarda e ti dice: co te facimme ‘e cunti n’ata vota…(con te facciamo i conti un’altra volta), lei interverrebbe di nuovo, ben sapendo che non sara’ piu’ tranquillo? o si aspetta che la polizia le metta un presidio sotto casa?o che la signora delle mabboro le dia la sua solidarieta’ o chiami il 113 se la vede in difficolta’ ?

      1. E CON TUTTO QUESTO,SI PUO’ ANCORA DIRE CHE A NAPOLI SI VIVE BENE? QUALCUNO ANCORA DICE CHE I NAPOLETANI ” SO’ GGENTE ‘E CORE”.

    8. Non fare il l professore…visto che non funziona nulla, tantomeno le istituzioni, si sarebbe trovato il figlio della signora fuori la porta con una pistola oppure le 4 ruote dell’auto bucate…svegliati fenomeno, non sei a wonderland….

  21. L’Italia… è il paese più avanzato… del terzo mondo. Lo è da anni e le cose stanno peggiorando. Purtroppo gli italiani sono campanilisti… l’Italia è bella, lì fa schifo, li si mangia male, li non ci sono opere d’arte, lì. Ma dove???

    Come chi dice che gli inglesi sono sporchi. Fatevi un giro nei bagni pubblici di Londra o di qualsiasi altra città inglese..la metrò, le stazioni. Poi guardatevi Roma, Milano o altre città italiane.

    Gli ospedali? Eh, ma da noi la sanità è gratis!!! Certo, gratis se puoi aspettare 6 mesi per una TAC che comunque ti viene a costare 40 euro di ticket.

  22. Non sono riuscito a leggere tutto l’articolo, sei offensivo verso le tue radici non cogliendo ciò che di speciale c’è nella tua cultura. Ti meriti un bel luogo comune che possa riassumere tutto quello che ho letto, l’erba del vicino è sempre più verde! Vivi all’estero per un po’ e forse, se avrai fortuna, capirai che in ogni posto ci sono i pro ed i contro.
    Ma tu vedi questo, bastano tre giorni a Stoccolma per insultare millenni di cultura, che manco coglie, pur essendo sua

      1. condivido tutto il cmmento di Luca bravo ..

    1. quale cultura?
      ancora questa storia che siamo il paese del sole, della pizza e del mandolino?

    2. ..io sono appena rientrato da Budapest…. la sensazione è stata la stessa!!! .. Il fatto è che ci consideriamo civili.. e magari ci offendiamo pure se ci dicono che facciamo SCHIFO!!!

    3. Luca concordo pienamente con te! ma putroppo l’italiano medio DEVE denigrare sempre delle sue origini e sputare continuamente nel piatto in cui mangia, senza però apportare il benchè minimo contributo positivo a ciò di cui tanto si lamenta!

      1. Chi ingenuamente sostiene che invece che lamentarsi basta dare il proprio piccolo contributo, probabilmente non ha mai provato e non sa di cosa parla.
        Io ho provato, e più di una volta, a denunciare problemi piccoli e non alle autorità; mai una volta è servito a nulla.
        Allora si può parlare di contributo, quando poi non c’è alcuna conseguenza?
        Magari scrivere un articolo come questo ha invece più effetto di cento frustranti chiacchierate coi carabinieri, magari apre gli occhi a qualcuno che non ha viaggiato, o non l’ha fatto nel modo giusto, magari qualcuno noterà un po’ di più le inciviltà che è abituato a vedere.
        Forse non sputiamo ancora abbastanza nel piatto in cui mangiamo, visto che gli altri continuano a mangiare.

      2. L’italiano medio mangia e rimangia lo stesso piatto anche se fa schifo, una minoranza di italiani sopra la media ci sputano in quel piatto perchè evidentemente hanno capito che fa schifo.

    4. Cosa c’entra insultare la cultura del proprio paese con lo stigmatizzare un problema? Che in Italia manchi il senso civico è un fatto. Perché dovete sempre offendervi e fingere che il problema non esista? Come mai da NApoli scappano tutti e si lamentano tutti? Vogliamo forse negarlo? Offenditi con chi trascura la città, con la giunta comunale che non riesce a risolvere i problemi…offenditi con chi la schiaccia di sporcizia e delinquenza. Invece no…ti stai ad incazzare con chi ne evidenzia i limiti. Tutto sommato ve la meritate una città così. contenti voi…

    5. Sono di Ct e vivo da 5 anni a Stoccolma…nessuna nostalgia stai sicuro!
      Dopo aver ricevuto una bella truffa da un lestofante della “Ct bene “e la seconda dallo stato che non protegge le persone oneste…avevo 2 scelte, o aspettare che il truffatore mi attraversasse davanti per stirarlo con la macchina (visto che legalmente non ho potuto fare valere le mie ragioni e questo fa ancora più male), o cercare un posto civile dove vivere. Ho aspettato un po’ di mesi con rabbia omicida nella speranza di poter schiacciare quella merda di persona, ma fortunatamente per entrambi non è successo. Una notte di gennaio ho caricato la macchina e sono partito per Stoccolma, all’arrivo avevom più o meno le ultime 300€ in tasca, ci sono arrivato al pelo. Mi sono reinventato un mestiere ed ho ricominciato a vivere, dopo 2 anni ho comprato la MIA CASA con alle spalle un bosco e di fronte un laghetto di acqua potabile, un auto nuova e conosciuto la vera civiltà.
      Non rinnego le mie origini, la mia cultura, i profumi, gli insegnamenti della mia famiglia, i miei amici più cari, il barocco ed il mare siciliano… preferisco farne tesoro e magari quando conosco qualche svedese o marocchino che vive qui o persone provenienti da altre parti del mondo che non mi dicono “aha Sicilia mafia” appena dico di essere siciliano, ne approfitto per iniziare un dialogo e raccontare loro quello che i telegiornali non raccontano.
      La vita è una sola, si può combattere per una causa persa rimanendo poveri e pazzi nella ragione o voltare pagina e decidere di vivere. I pro e contro ci sono anche qui come in tutto il mondo, in questo hai ragione, ma i contro che ci sono qui per me sono acqua fresca perché non toccano minimamente la mia persona…poi gli alcolizzati ci sono ovunque, i suicidi ed omicidi, la droga e le rapine anche, tutto il mondo è paese.
      Vivere in un paese Civile, dove i politici sono i primi a dare il buon esempio andando a lavorare con i mezzi pubblici o in bicicletta, dove la corruzione ed i furbi sono al minimo, caro Luca credimi, porta solo vantaggi, ti fa crescere e ti fa capire che gli italiani non siamo migliori di nessun altro, anzi abbiamo tantissimo da imparare.

      1. concordo tutto,soprattutto l’ultmo rigo

    6. già con il fatto che tu non sia riuscito a leggere tutto l’articolo ti meriti un bell’appellativo di italiano ignorante, pigro, saccente e parli anche a vanvera visto che commenti senza esserti prima informato…e purtroppo molti italiani sono come te!

    7. Millenni di cultura seppelliti sotto tonnellate di menefreghismo. Siamo il paese con più monumenti artistici al mondo, abbiamo luoghi stupendi dal punto di vista naturalistico, diversificati sia per clima che per altitudine, abbiamo una terra fertile e verde capace di sostenere colture di tipo diversissimo, sia al nord che al sud, abbiamo un tesoro tra le mani, e cosa facciamo? Lo distruggiamo. In continuazione. Lo diamo per scontato. Non facciamo altro che cercare modi nuovi per cancellare tutto ciò che di buono ha il nostro paese. Questo è quello che sta cercando di dire Antonio con il suo articolo. Se non lo hai capito, Luca, allora non hai capito proprio un cazzo.

    8. E’ solo onesto e obiettivo…
      Continua pure a vivere nella tua isola di spazzatura felice, i secoli di cultura non passano di certo a racogliere la tua monnezza…

  23. Bell’articolo. Mi hai fatto viaggiare con la mente, sono stato con te a Stoccolma e ho vissuto l’angoscia di dover rientrare in questa Italia che non va.

    Presto partirò per lande migliori. Non avevo mai considerato Stoccolma, ci darò un occhio. Grazie davvero.

    Buona fortuna! 🙂

  24. Il 22 Aprile 2011 ho portato via dal Italia il mio marito, siamo andati in Canada (io sono Russa). Tutti ci dicevano: ma dove andate, al estero italiani sono trattati peggio dei “negri” (scusate la parola), ma morirete bla-bla-bla. Marito era stressato per un mese intero prima della partenza: famiglia diceva: “e cosi che abbandoni la famiglia”, mi quasi odiavano. Ed adesso: viviamo nella citta’ bellissima (Vancouver), citta’ molto pulita e sistemata. Tutti 2 abbiamo lavori molto buoni, abbiamo messo soldi da parte, siamo sposati (prima di partire eravamo fidanzati). Va bene tutto: e’ come un paradiso. La sua famiglia sta trasferendo da noi piano-piano ^_^
    Si, abbiamo abbandonato l’Italia… ma purtroppo non si puo’ vivere piu’ li. Mi dispiace tanto… per noi, giovani, chi non ha la famiglia ricca, non c’e la speranza. Guardo le notizie e non posso nemmeno spiegare, quanto mi dispiace. 😦

    1. Salve Kat, il tuo commento mi ha incuriosito. Io sono anni che cerco di andarmene in America ma ho sempre trovato ostacoli, la famiglia…, gli amici…, i siti con versioni discordanti… ti chiedo.. “come è stato?”, è stato semplice trovare lavoro ?

      1. No, non e’ facile. Io sono arrivata a Chicago 17 anni fa con tanta voglia di studiare e tutti i miei documenti tradotti per iscrivermi allUniversita’. Non mi hanno voluto, ma io non ho mollato, ho trovato delle connessioni che mi hanno fatto accedere alla Loyola University a Chicago, ho lavorato come cameriera, domestica, bartender, e poi finalmente hocambiato il mio diploma da Infermiera italiana con la licenza di praticare americana. Non e’ facile assolutamente, ma non e’ pensando a chi lasci che ti costruisci il futuro. Io me ne sono andata che ancora in Italia non c’era l’e-mail, FB, o Skipe. Ora se lo fai, ma devi essere pronta a rimboccarti le maniche e a fare tanti sacrifici, senza vendere la tua dignita’ o il tuo corpo. Gli amici e la famiglia se non hai una vita non possono aiutarti, la tua vita te la devi fare da sola. Io l’ho fatto, e’ stata dura, ma sono felice e quando vengo in Italia mi vergogno e non ho piu’ sensi di colpa!

  25. Inutile negarlo, i problemi elencati a Napoli ci sono. Chi ci vive e si sta a tutto è corresponsabile, no?

  26. Forse una voce fuori dal coro……però prima un paio di premesse. È tutto reale quanto detto di Stoccolma, tanto è vero che oramai da anni penso che se dessimo “in gestione” la Regione Campania ad una giunta svedese, norvegese o danese funzionerebbe benissimo. E poi dopo l’esperimento darei in gestione il governo dell’Italia tutta. Ovviamente è un sogno, ma funzionerebbe di certo anche perché l’italiano in generale e il meridionale in particolare se gestito funziona bene. Basti pensare ai tanti meridionali che al nord o all’estero si distinguono in meglio rispetto alla media. Fatte le premesse e ritornando alla cronaca dei tre giorni a Stoccolma, direi che per trovare qualcosa di molto diverso da Napoli bastano meno ore di aereo o poche ore di auto. All’estero é certamente meglio. Noi ci adagiamo, siamo mediamente menefreghisti e sopratutto siamo abituati a fregare il prossimo. Con queste abitudini potremmo avere anche tutte le leggi del mondo e tutto rimarrebbe uguale. È dalla base che dobbiamo cambiare, dai nostri bambini, e ci vorranno comunque anni. Ma è dalle piccole cose che dobbiamo partire. I nostri politici non sono altro che i nostri rappresentanti e come noi tendono ad approfittare, a fregare il prossimo ecc. ecc. Giusto per consolarci infine voglio sottolineare che nei paesi scandinavi c’è il più alto tasso di suicidi, vorrà dire qualcosa? Provate ad aver bisogno di una mano lì o in Germania ad esempio, rischiate di restare delusi. In sostanza abbiamo veramente delle potenzialità immense e un cuore grande, dobbiamo solo cambiare qualcosina giorno per giorno. Io ci sto provando e resto speso deluso, ma da solo non ce la posso fare!

    1. A chiunque ho chiesto aiuto a Stoccolma è stato ben felice di darmelo. Avrai beccato qualche stronzo.

    2. Anche la Regione Calabria andrebbe data in appalto non agli svedesi, ma semplicemente ai gestori della Riviera Romagnola: farebbe turismo a più non posso per 12 mesi all’anno! Clima stupendo, mare stupendo, ottima cucina, gente cordiale, ma……il massimo che sanno fare è il canovaccio “laurea umanistica-concorso pubblico-e via ad insegnare da qualche altra parte”…..non c’è iniziativa, tutto lasciato andare in malora (ad eccezione della bellissima Soverato) e soprattutto “attendendo che tutto piova dal cielo”. Passività ASSOLUTA. E poi, la colpa è sempre della ‘drangheta, dei “nordisti cattivi”, etc. Al paese di mia moglie (Amantea, tirreno) la “stagione turistica” dura un pao di settimane in Agosto. Ma vi pare possibile?

    3. Hai scritto con il cuore…dovrebbe essere come dici tu….iniziare ognuno per conto proprio senza lasciarsi scoraggiare…del resto che scelta c’è? mica tutti possiamo lasciare e andare all’estero.

  27. HO MIA FIGLIA CHE VIVE A VIENNA,HA UN NEGOZIO DI ARTICOLI PER LA DANZA,HA GIRATO MEZZO MONDO DALLA RUSSIA ALL AMERICA ,PARLA E SCRIVE CINQUE LINGUE..MAAAAAAAAAAAAAAAA OGNI QUATTRO MESI VIENE COLTA DA NAPOLITANETA ACUTA..COSE ..BHE NON SI SA ANCORA è QUALCOSA CHE LA SPINGE A MIGRARE VERSO LA CITTA DOVE è NATA E VISSUTA PER SOLI 18 ANNI.OGNI VOLTA CHE TORNA DALLA CITTA PIU VIVIBILE DEL MONDO VIENNA DOVE NON CI SONO CINESI DOVE TUTTO è PERFETTO…………..MI DICE ….MA NAPULE E NATA COSA…PERCHE MI CHIEDO MA ALLORA NON BASTA LA PERFEZIONE.E CONCLUDO CARO MENNA NON BASTANO TRE GIORNI, PER FARE UN QUADRO COSI NERO. PS IO HO ANCHE UN NEGOZIO NEI QUARTIERI SPAGNOLI IN VIA NARDONES, LA SIGNORA SOPRA IL MIO NEGOZIO CONTINUA DA QUATTRO ANNI AD OSCURARCI CON LENZUOLI E COPERTE …IO FACCIO FINTA CHEè NA COSA CARATERISTICA…. FAI PURE TU COSI…BRUNO

    1. allora ti vengo a rapinare il negozio, però devi fare finta che è una cosa “CARATERISTICA” LOL

      1. AHAHAHAHAH sei un mito ;D

    2. Non c’è bisogno di urlare….e di scrivere così male.

  28. Allora non sono solo. Credevo di essere il diverso, quello che non gli sta mai bene niente. Scusate se mi è rimasto l’unico gettone per potermi giocare la partita della vita e non voglio sprecarlo. Scusate se anche io. come quest’uomo. “purtroppo” ho visto di meglio e non riesco a farmene una ragione.E’ un sollievo iniziare la giornata così.

    1. “FAI PURE TU COSI…BRUNO” … è per fare così che ci troviamo… “così”.

  29. I Napoletani non devono viaggiare???
    Dovrebbero viaggiare tutti gli Italiani, dal primo all ultimo! XD

    1. Hai ragione gli italiani dovrebbero viaggiare di piu. Sono una napoletana da 40 anni in australia ogni 2 anni sono in italia ( napoletana come me con le radici Ben piantate nel partenopeo sono poche) ero a napoli a luglio e non vi nascondo oggi ho detto basta le mie vacanze le faro’ non in europa piu’ ma in altre nazioni diamo la colpa al governo quellli li abbiamo eletti noi!! .la colpa e nostra . tante le volte che ho visto imondizia per le strade e nessuno ha fatto niente nei negozi si spinge per le strade non si rispetta il traffico napoletani non leccatevi le ferite muovetevi a fare di napoli la citta di40 anni fa Bella ridente e piena di vita non sono arrabiata con nessuno solo cercate di mandare via gli stranieri che lavorano da voi e mandano I soldi nelle loro terre

  30. Ma bastava andare a Ferrara,Vicenza,Bolzano,Trento,Parma,Pistoia…senza scomodare la Svezia

    1. Cara Elisa si vede che in Svezia non ci sei mai stata, neanch’io se per questo, ma ho vissuto in Svizzera, in Germania, in Austria, e sono stata in Olanda, in Ungheria e in Thailandia e ti posso assicurare che i paesi nordici sono decisamente meglio organizzati che Ferrara, Vicenza, Bolzano, Trento, Parma, Pistoia (io vivo a Trento dove ci sono tantissime cose che non vanno e di cui non si parla quasi mai). L’Italia è davvero un vero schifo, soprattutto la giustizia lo è, dove stiamo tornando indietro peggio che al Medioevo. Forse sei una delle poche fortunate che vivono ancora nella bambagia e quindi non vivi sulla tua pelle i disagi, i disordini, le continue ingiustizie, la povertà, la discriminazione, ma secondo me l’ Italia è veramente tutta da rifare…..

    2. Sono di Ferrara e ti assicuro che non è la stessa cosa.

    3. Sono d’accordo con ELISA…le città che ha citato, e potrei aggiungerne altre, che pur non essendo all’altezza di Stoccolma, Oslo, Copenaghen o altre del nord Europa, offrono al turista e ai suoi abitanti un modus vivendi molto più civile che non altre parti del paese! E’ questione di cultura. E non se la prendano coloro che si battono per migliorare le loro città, non ce la possono fare da soli! Se un padre parcheggia il suo SUV sul marciapiede o lascia l’immondizia sulla spiaggia, i figli a loro volta si comporteranno così. Al nord se lordi le spiagge, e cito Jesolo o Riccione, qualcuno di sicuro ti rincorre e ti redarguisce con forza! Nelle località che ho citato il mare non è certo bello, ma si può sdrairsi sulla sabbia senza timore di sporcarsi con l’avanzo di cibarie! E’ un peccato che il meraviglioso mare del sud, patrimonio di tutti, venga oltraggiato da consuetudini aberranti!

  31. se la normalità è un miraggio è colpa delle persone normali.
    Antonio, ogni volta che ti leggo vorrei averlo scritto io il tuo pezzo. Grande

  32. Francamente abitando a Bolzano non ho bisogno di andare in Svezia per vedere quando descritto sopra,posso rimanere in Italia,nella mia cittá.

    1. Avatar napoletano, ma no emigrante
      napoletano, ma no emigrante

      ma Bolzano è quella simpatica provincia autonoma il cui presidente Aloisi Durnwalder è indagato per peculato, ovvero per essersi chiavato nelle tasche un milione e trecentomila euro di soldi pubblici? di’ piuttosto che non hai bisogno di andare a Napoli, visto che fetenti e gente di sfaccimma stanno pure dalle tue parti…

  33. Risposta a Bruno: ti sminuisci Bruno. Tua figlia viene a ritrovare la famiglia e non necessariamente Napoli, se voi viveste a Bergamo avrebbe la bergamite acute, se voi viveste a Firenze, la firenzite acuta. Gli mancate voi….i suoi amici…il calore della sua famiglia. Provate a togliere tutto questo da Napoli, e col cavolo che ci viene!

  34. Stoccolma effettivamente è scioccante; quelle volte che ci sono stato, anche la Germania mi pareva un monnezzaio.

  35. da loro sicuramente nn c’e’ mafia camorra ndrangheta radicata da secoli noi purtroppo soffiamo di questo cancro da secoli una brutta eredita’ non trovi?che fare ?bhe come molti sanno, combattere con omerta’ ed ignoranza viene difficile, quindi vediamo una bombetta nucleare potrebbe essere un idea? non mi piace molto,oppure ognuno di noi sa come fare ma non fa abbastanza per cambiare. basta arrivare a telese terme dove differenziata etc etc funzionano perche’ messe come priorita’ da parte delle istituzioni le nostre vanno a rilento portiamo un po’ di pazienza.

    1. C’è tutto non manca neanche quella, ma fa meno rumore ed ormai è legalizzata.

  36. Emiliana nel pezzo non si parla di giustizia e di povertá ma di educazione,piste ciclabili,pannnelli solari,niente sigarette di contrabbando etc etc.. Per questo basta l’Alto Adige,e se é per questo io ho girato tutta Europa e ti assicuro che ad esempio in Gran Bretagna su molti aspetti stan molto peggio di noi.Poi non ho la follia di dire che la Svezia non ci é superiore ma francamente non ne rimasi cosí stupita quando ci andai..forse perché vengo da un posto che pur ampiamente migliorabile é giá civile.
    Nella bambagia? Mah..lavoro in un hotel,non sto male ma mi faccio il mazzo.
    P.s. Quando andai a Napoli negli anni 90 mi sembró Calcutta..

    1. la giustizia e la povertà sono estramemente connesse con quello che dici tu. Non si tratta di compartimenti stagni, o credi veramente che la gente nasca cattiva solo perchè gli piace esserlo ? Ci saranno anche quelli, non dico di no. Ma l’underground è importante. La dove ci sono infrastrutture che funzionano bene c’è meno ingiustizia e meno povertà, non lo sai ?
      In Gran Bretagna non sono mai stata quindi vado sulla fiducia, idem per Napoli. Anche se i napoletani mi stanno tanto simpatici. Ho amici nel Galles e nella Scozia che quindi mi danno una certa idea antibritannica. Scusa per la bambagia….visto che ti fai il mazzo.
      Ma l’ultima volta che sono stata a Bolzano ho dovuto rispondere in tedesco per non farmi gratuitamente insultare da un commerciante cittadino. Quindi tanto moderni e multiculti non sono.

      1. Sig Emiliana non è che i trentini sianno sempre tutti simpatici sopratutto quelli di lingua tedesca, ma deve sapere che nella nostra mania di italianità o nel nome del popolo italiano che io non approvo molto come modo di fare e di aver gestito la nascita di questo paese ,questo popolo ha subito molti torti ed angherie da questo paese per cui non bisogna parlar loro di multiculturalità quando questo paese di principio non lo e stato nei loro confronti e tanto meno nei confronti di tutti gli altri popoli italiani. perquanto riguarda il popolo svedese non vi è nulla da dire ,se non che sono un unico popolo un unico modo di pensare ed agire, ciò che noi non siamo e mai saremo, proprio per come la nascita del nostro paese ,a castrato i propri popoli che costituivano questo paese riducendoli in una specie di schiavitu per creare quello che è ora il popolo italiano privo spesso di ogni senso civile arraffone qualunquista non rispettoso delle leggi ecc ecc tutto ciò in modo variabile da nord a sud meno male che le buone qualità in parte si sono salvate e sono diverse bisognerebbe sapersele gestire in modo profiquo. Io non penso mai di essere meglio di un’altro o di essere inferiore semmai ponso solo di migliorare mè stesso per far fare bella figura al mio paese cio che molto spesso girando per ilmondo non ho notato in molti italiani

  37. Umbra ma vissuta in Svizzera…ma che avremo noi italiani da essere cosi caotici….e atipici……ma sappiamo imparare e di conseguenza anche mettere in pratica …tutto quello che ci scuote in fondo è dentro di noi….

  38. ….napoli è anche questo, se non ci sta’ bene basta fare un biglietto di sola andata……………………………

    1. Quelli che dicono “Napoli è anche questo, se non ci sta’ bene basta fare un biglietto di sola andata” non amano la citta’; bisogna essere critici, altrimenti vuol dire che vi sta bene la camorra e tutti i mali. Beh, io a malincuore il biglietto me lo son fatto e adesso dopo tre anni sono felice nel paese meno corrotto del mondo: la Finlandia.

      1. Vivo anche io in Finlandia, da soli tre mesi però! 🙂

        complimenti all’autore dell’articolo, assolutamente condivisibile!

  39. E’ proprio una concezione, anche culturale, diversa di “bene/luogo pubblico”. Nei paesi nordici tale concezione tende a identificare un luogo pubblico (da una strada a una piazza ecc) come un “bene di tutti”. In Italia la percezione di luogo pubblico assomiglia, secondo me, di piu’ a qualcosa che “non e’ di nessuno”. Pensateci, cambia totalmente il modo di comportarsi nei confronti di tale bene o luogo. Se identifico il parchetto sotto casa come un bene di tutti, e’ anche mio e cosi’ come non butto una lattina vuota nel salone di casa mia non lo faccio nemmeno nel parco. Me ne prendo cura quindi. Ma se identifico un luogo pubblico come “di nessuno” automaticamente non me ne frega niente. Butto a terra le cose, sporco e cosi’ via, non e’ affar mio. E questa percezione, poi, la si trasferisce ai propri figli.
    La domanda e’, come si fa a cambiare tale concezione?
    Non aspettiamoci un intervento da parte dello Stato, il cui Parlamento per il momento sembra piu’ una sala ricreazione di un asilo. Il cambiamento deve partire da noi.
    Io ci provo, voi?

    1. facevo l’insegnante (a Napoli).Durante una visita al centro storico un ragazzino (scuola media) butta a terra la lattina della coca cola. Lo riprendo e gli chiedo:ma a casa tua fai cosi? e lui mi risponde: No, mamma’ mi piglia a schiaffi…ma questa non e’ casa mia,che me ne importa?Forse uno schiaffone a volte ci vorrebbe….ma chi lo da? lo Stato?

  40. Giustissimo Giulia

  41. Invece di scrivere le solite ovvietà sarebbe bello scrivere progetti di cambiamenti. E poi il 90% del mondo funziona pure peggio di Napoli, la maggior parte delle persone del mondo muore di fame. La civiltà svedese è una meta, rimboccatevi le maniche e benvenuti nel mondo

    1. La solita storia di sempre. Ovvietà, certo, ma comunque vere. Napoli è una città invivibile, speciale, piena di storia, piena di persone meravigliose (la mia intera, meravigliosa famiglia) ma invivibile, dove si è schiavi del compromesso, dove chi SOGNA un futuro migliore è costretto a restare nel basso. Una città senza opportunità, dove ogni due e tre si affaccia l’ennesimo genio del laboratorio culturale per far risalire la città, ignorando che è inutile qualunque tentativo di emancipazione delle nuove generazioni se mancano soldi, lavoro e diritti. Ma queste sono chiacchiere inutili, perché vediamo sempre i soliti, i pessimi galli che dicono che Napoli è il meglio alla fine, o che tutto il mondo ha problemi, o che chi emigra è un vigliacco.

      Eppure, seppure ora io stia soggiornando all’estero per un lasso di tempo finito, non ho intenzione di continuare a stare nella bellissima città che lentamente cerca di ucciderti, non ho intenzione di continuare a farmi il sangue amaro per combattere i mulini a vento. E se non potete capire questo sentimento di rabbia che si prova, questo senso di impotenza nato dal sognare semplicemente una vita dignitosa, abbiate la decenza di stare zitti. Io di sentirmi chiamare vigliacco ne ho le scatole piene, se vado via è anche per poter tornare quel paio di volte l’anno per poterla amare senza pensieri. Beati voi che sopportate, io proprio non ci riesco. Però sono napoletano nel sangue e nulla lo potrà cambiare.

      1. bravo, concordo appieno

      2. Chi chiama vigliacco un emigrante è davvero stupido e tanto tanto! 😉 andare a vivere all’estero non è facile, ricominciare da zero altrove, col peso dei pregiudizi che ci portiamo dietro grazie alla fama dei connazionali è davvero dura, altro che vigliacchi, meritiamo la medaglia al valor civile -.-

  42. ANTO.. MI HAI CONVINTO,..VENDO TUTTI I MIE NEGOZI E VADO VIA MA TU DICO TU MI PUOI ASSICURARE CHE SE VADO IN ..SVEZIA…LA TUTTO OK…NO PERCHE SAI TRE GIORNI SON POCHINI PER UN GIUDIZIO …… E SE POI MI SENTO UN VIGLIACCO ,PERCHE HO LASCIATO TUTTO E TUTTI..AIUTAMI BY BRUNO

  43. ma qui ci sta il sole e il mare e la pizza e i mandolini e i pullicinella.
    eh?
    a stoccolma c’erano?(tono ironico, se non si fosse capito)

  44. la butto giù così..ma non è che nel 2013 è un po obsoleto parlare di regioni, di nazioni, in un contesto di convergenza verso ogni cosa e di globalizzazione?? io mi sento cittadino d’europa e anche del mondo..è un limite dal mio punto di vista vivere ancora nell’ottica di confini così piccoli, molto stile retrò anni 50

    1. Beh, si, viviamo ormai in un mondo globalizzato. Siamo nell’UE, dalla quale recepiamo le direttive (beh….oddio…sapete quante sanzioni paghiamo per il ritardo nel recepire le direttive dell’UE?? vabeh…)…i confini si sono ampliati cosi’ come parte delle legislazioni nazionali. Siamo cittadini italiani e cittadini dell’Unione Europea…per carita’, ma qual e` il link tra questo discorso e cio’ che ha scritto l’autore di questo blog? Le singole culture permangono, gli stili di vita permangono, il nostro Governo e’ solo il nostro…

      1. volevo solo esprimere il mio disappunto per chi nei commenti precedenti parlava – nel 2013 – di tradimento della propria città se uno si sposta da un’altra parte,addirittura anche nell’ambito della stessa nazione 🙂

  45. Vivo a Stoccolma da quattro anni e mezzo e tutto ciö che l’autore descrive nel suo articolo é vero, verissimo. Mi ci sono trasferito a Stoccolma per lo stesso motivo. Peró non é tutto oro quel che luccica. Certo rimane un bel metallo luccicoso, ma anche Stoccolma e la Svezia hanno i loro problemi, che sono diversi da quelli di Napoli, ma che pur sempre esistono.

    1. nessun posto e’ perfetto,ma……tra il pessimo ed il discreto c’e’ qualche differenza….o no?

  46. ma perchè tutto questo disfattismo,perchè non dici che alla stazione centrale ci sono i lavori in corso per la linea 1,e quando saranno terminati ( a breve tempo 2013 ) sarà il fiore all’occhiello della città. altra bugia l’alibus ferma sotto la pensilinea dell’aereoporto e non devi farti il bagno per prenderlo,altra bugia ci sono le biglietterie automatiche dove ti danno pure il resto. vero che napoli è una città tanto bella quanto difficile ,ma non ha bisogno dei commenti negativi di pseudo napoletani.

    1. Non dico che devi capire quello che ho scritto perché per te sarebbe troppo, ma almeno leggi prima di commentare: si parla dell’aeroporto di Roma e della stazione Termini.

  47. Sono tornata poco più di 2 mesi fa da Stoccolma e mi sono venuti i brividi e il magone leggendo. Non vedo l’ora di partire ..e non tornare più.

  48. Avendo avuto ben modo di osservare altre realtà (sono di origine inglese), alla fine posso dire che quando si dice che, aldilà del sole, del mare, del cibo, ecc. in Italia, per molte cose, si continua a vivere meglio… certo, si lavora peggio, si guadagna meno, i servizi sono quello che sono, la politica è uno schifo, ecc. ma nel momento in cui si ignora l’aspetto “pubblico” e ci si concentra sulla sfera privata, allora lì le cose cambiano: in Inghilterra, ad esempio, è vero che la famiglia non conta, come è vero che si è fondamentalmente da soli e non si può davvero contare su una comunità che ti aiuta (si sposta tutto l’onere allo Stato, con pro e contro), inoltre in generale la vita in Inghilterra si sviluppa in modo diverso, il commercio è tutto improntato verso la grande distribuzione e la “catena”, si è circondati da pubblicità… insomma, davvero come si dice, non è tutto oro quel che luccica, e se è vero che, come ho detto, si lavora peggio e si guadagna meno, e i servizi fanno schifo e così via, è anche vero che è una cosa alla quale ci si adatta (lavoro, soldi e servizi non sono tutto nella vita, del resto…). Altrimenti non si spiega perchè molti inglesi (di mezza età) decidono di venirsene in Italia, comprano tipicamente una casa in campagna o in un piccolo centro (a prezzi MOLTO più bassi… perchè il costo della vita, in Inghilterra come a Stoccolma, è, ehm, “rilevante”), se la ristrutturano, magari aprono un b&b e finiscono per stabilirsi qua: proprio l’altro giorno ne stavo parlando con questi inglesi di Manchester che hanno fatto PRECISAMENTE tutto ciò, e perchè l’hanno fatto? “il tempo, il cibo, ma anche perchè in Inghilterra le cose vanno sempre peggio, e si vive meglio qua”. OK, qui si parlava di Stoccolma, ma molte delle cose che son state dette (ad es. sulla puntualità, la qualità dei servizi) si possono benissimo applicare alla Gran Bretagna. Un’ultima cosa: nei paesi nordici mi è parso che si tenda ad avere molta cura del pubblico… ma si finisce ad avere ben poca cura del privato (andate in molte case inglesi…), qua tende ad essere il contrario e ciò non fa altro che sottolineare che, semplicemente, per vivere bene in Italia devi vivere come un italiano (poche speranze nel pubblico, molta “famiglia”, molto arrangiarsi, molto fare da sè, anche molto orticello purtroppo).

    Alla fine comunque, per come è impostata la cultura globale odierna, è pure naturale che ci sia un certo “rimescolamento”, quindi bene così, l’italiano, specie giovane, che vuole affermarsi e vuole sicurezza si trasferirà in Svezia lontano da casa, lo svedese o l’inglese che uno stile di vita più rilassato, e in un certo senso più “inclusivo”, verrà in Italia, poi chiaro che se sia uno che l’altro si spostano senza minimamente integrarsi nella cultura di destinazione, è un altro paio di maniche…

    Chiaramente, la cosa migliore sarebbe riuscire a coniugare i due stili di vita, ma si capisce anche che è qualcosa di difficile, se non impossibile, e ci vuole comunque tempo… dopo anni di “scambi globali”, si spera, un po’ del buono che si vede altrove si potrà importare qui.

    PS: la cultura dell’orticello e della famiglia che impera in Italia a me NON piace, la trovo personalmente limitante, anzi, anche opprimente, ma semplicemente io sono destinato a trovare ciò che cerco altrove, e la cosa mi sta bene (anche se so che per molte cose mi ritroverò scontento)… trovo stupido lamentarsi, quando si ha la possibilità di emigrare, oppure al contrario, di cercare di migliorare attivamente ciò che c’è qua, piuttosto che lamentarsi e scrivere articoli di blog polemici.

    PS2: poi uno comunque vede che l’America, lo stato più potente del mondo – per adesso, e probabilmente non per molto ancora 😉 – su molti aspetti è messa molto peggio di qualsiasi stato dell’Europa Occidentale, anche da un punto di vista sociale e di mentalità, e ci si rincuora nel fatto che c’è chi sta peggio di noi 😀

    1. Mi piace quello che hai scritto. Io sono genovese, e il nostro Centro Storico è quasi dappertutto civile, cerchiamo di far funzionare la città meglio che sia possibile, non sempre ci riusciamo, ma ci proviamo sempre. Io adoro Genova. Sono europea, certo, ma adoro la laicità di Genova.

    2. Penso non si possa assolutamente paragonare un inglese che compra una casa in campagna per godersi la vecchiaia con un italiano che nasce in una città dove viene derubato, truffato, dove lo stato protegge i delinquenti e non le vittime, dove ti strozzano con tasse e burocrazia se apri un’ attività in proprio, dove ognuno fa disonestamente i propri comodi danneggiando i pochi onesti che rispettano le regole, dove il lavoro è un miraggio.

    3. Io sono stato negli USA, proprio nella Grande Mela, e l’impressione che ne ho ricavato è di “cose fatte al massimo tanti anni fa” ma poi lasciate decadere (tipo aeroporto JFK: una vera schifezza) e soprattutto di “Altissima tecnologia, cose stratosferiche…..ma solo per pochi” Ossia: i ricchi, veramente ricchi, godono di “chicche” impensabili, mentre la gente comune vive come e anzi peggio che da noi. Un esempio? Tempo fa, ho fatto consulenza per Balloon (la catena di negozi) e dovevamo provare l’assistenza remota con Tivoli Remote Control ai pc delle filiali in USA. Situate a Palm Beach ed a Tampa, ossia non propriamente “nella povera America rurale”. Ebbene, non c’è stato verso di avere l’ADSL, in quelle due località……….

    4. Io sono cresciuta tra Londra e Bruxelles e posso confermare quello che hai detto, tornando in Italia mi è sembrato di iniziare finalmente a vivere, niente più booze-up night per gli adolescenti che si ubriacavano il sabato sera fino a stordirsi, l’unico modo in quei paesi per sentirsi vivi. In quanto a Stoccolma non credo sia perfetta come sembra. Il turista vede il centro della città, ma anche chi viene a Napoli la trova vivibile e bellissima, visitando solo il centro. Ma mi chiedo se l’autore ha provato ad andare nei sobborghi dormitori di Stoccolma? https://www.youtube.com/watch?v=Pmf_YfJmnis

  49. Avatar Clorinda Scutari
    Clorinda Scutari

    Come capisco,io perfino quando sono tornata da Istambul ho visto come noi siamo anche più incivili dei “turchi”

  50. Fabio :
    volevo solo esprimere il mio disappunto per chi nei commenti precedenti parlava – nel 2013 – di tradimento della propria città se uno si sposta da un’altra parte,addirittura anche nell’ambito della stessa nazione

    ahhhhh, scusa 😉 Hai ragione, ma quale tradimento, si chiama “istinto di sopravvivenza” 😀 Anch’io mi trovo all’estero al momento, in verita’ questo e’ il mio ultimo giorno di internship e poi si ritorna in Italia, che nonostante tutto mi manca e dove, probabilmente, non trovero’ mai un lavoro. No scherzo, non siamo disfattisti. … … …
    Comunque, cittadini d’europa si, cittadini del mondo un po’ meno…prova a trasferirti in Australia, e’ un incubo…! Non gliene frega a nessuno se vuoi andare li’ a lavorare, sono molto chiusi, per ottenere il Visto ho sentito dire che devi fare mille peripezie e avere un po’ di fortuna. Per esempio, sei un medico e vuoi trasferirsti in Australia? Alla dogana ti fermano, ti chiedono, e se in quel momento a livello nazionale non hanno bisogno di medici non ti fanno entrare.

  51. Antonio, dai che se non ci fosse Napoli non potremmo giocare a “nota le differenze”! 😉 E poi che noia se anche qui fosse così, tutto preciso, tutto ordinato, tutto perfetto e tutto in silenzio…

  52. Anche io sono napoletano ed amo Napoli, vi racconto la mia storiella vera: lavoravo in una industria americana nei pressi di Napoli e mi capito’ di lavorare con uno svizzero, lavoravamo presso la ditta americana e lui aveva preso alloggio a Napoli e veniva in ditta con l’auto presa a noleggio. Per il pranzo lo portavo, essendo lui ospite, fuori e mangiavamo in qualche ristorante nei pressi della ditta. Si instaurò con lui un clima di amicizia oltre che di lavoro e ad un certo punto gli chiesi, con un pò di timore, come si trovasse a Napoli temendo sia la vita cittadina che il traffico caotico che ben conoscevo e lui “Benissimo, posso fare a Napoli tutto ciò che non posso fare in Svizzera: parcheggio in tripla fila, passo con il rosso, vado nei sensi unici contro mano, posso suonare il clacson quando voglio, da questo punto di vista è una città meravigliosa, mi sento libero!….”

  53. …come ti capisco! anche io provo la stessa sensazione ogni volta che torno da un viaggio all’estero,mi sembra di vivere nella giungla!
    Da anni ormai corteggio l’idea di trasferirmi all’estero,Londra mi attira tanto ma il suo meteo no…consigli?

  54. Beh che dire, siamo in un paese che va a pezzi, grazie però ai nostri politici e grazie anche ad alcuni concittadini nel caso di Napoli, siamo impotenti di fronte a tutto questo, nessuno vorrebbe andarsene da questa città e nemmeno da questo paese, ma abbiamo la consapevolezza che non facendolo non vivremmo mai in una civile comunità…
    Hai ragione, quando viaggi e torni a Napoli rimango sempre demoralizzato nel vedere una città stupendissima, ma con una gestione a dir poco a pezzi…

  55. Clorinda,scusa ma i turchi sono molto piú civili dei partenopei,e considera che Istanbul ha 6 volte gli abitanti di Napoli…

  56. TI CAPISCO BENE,30 ANNI Fà HO VISSUTO IN OLANDA PER 4 ANNI….!! OGNI VOLTA CHE VENIVO A NAPOLI…IMMAGINA UN PO’ TU…??

  57. Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato. Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock.Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman.
    Che, ovviamente, è partito in orario perfetto.
    E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio. Una tristezza infinita… non c’erano supersantos tra i rami degli alberi ne’ bancarelle che riempivano la strada di colori, non c’era quel viavai caotico e stupendo di persone di ogni razza, non si udivano voci di bambini in strada e sul pullman la gente non parlava fra loro dando spesso un finale divertente alla più banale delle corse in autobus e se pur seduti l’uno al fianco dell’altro erano distanti miglia e miglia e per strada non c’era l’odore del caffè, della pizza, del mare… e non c’erano monumenti importantissimi ogni dieci metri al centro storico e nemmeno voglio nominare il pesaggio… poi per fortuna sono tornato a Napoli!!!!

    1. Avatar Paolo D'Ammora
      Paolo D’Ammora

      Emiliano hai interpretato benissimo quello che avrei voluto dire anche io… Ho vissuto 14 anni nella civilissima, pulitissima, funzionantissima Londra, ci sono rimasto perche’ non avevo alternative di lavoro a Napoli, ma quando queste si sono presentate non mi e’ sembrato vero di lasciare quella terra dove non conoscono cosa sia il calore umano, dove la loro civilta’ ed educazione celano indifferenza e freddezza verso il prossimo, e’ tutto bello in facciata ma basta viverci per scoprirne la miseria che si cela alle spalle. Sono tre mesi che sono tornato a Napoli, sono rifiorito, il rumore? il gesticolare? le grida della gente? Vita, Vita , Vita!!!! Ho ritrovato il gusto della frutta e della verdura, del caffe’ si’ del caffe’!!! la pizza, il sole che ti scalda la pelle, il mare, il nostro mare… Se mai qualche pazzo dovesse offrirmi il triplo di stipendio e propormi di tornare a Londra gli direi… Avviat’ tu, je te raggiungo…

    2. E perchè mai il calore, la socievolezza, il mare e tutte le cose belle che descrivi devono sempre essere considerate “al posto di” civiltà, educazione, rispetto e legalità? Dove sta scritto che non si possano avere entrambe le cose? E’ con questa mentalità (eh ma qui abbiamo il mare e siamo simpatici) che non andremo da nessuna parte.

  58. paesaggio…

    1. come è antipatico quando uno evidenzia un errore ……..professore

  59. Bella Emilia’!

  60. Bravo! Ho vissuto per poco tempo in Svezia e la permanenza in quei luoghi pieni di civiltà ha risvegliato in me gli stessi sentimenti che anche tu hai provato. Per tutti coloro che hanno criticato questo intervento dico solo una cosa: andate in Svezia. Andate, vivete e vedete con i vostri occhi cosa significa un paese che funziona, cosa significa “vivere bene”. Finché non l’avrete fatto concedetevi il piacere del dubbio perché, credetemi, bastano anche meno di 3 giorni per rendersi conto delle differenze.
    Come tutti affermate in ogni luogo ci sono pro e contro. Questi pro e contro assumono importanza diversa in base al vostro carattere, ai vostri interessi e alle vostre attività: certamente non andrete in Svezia per cercare il mare, le spiagge e il sole! (anche se ho visto spiagge bellissime e un mare emozionante)
    La Svezia ha molti difetti: poca luce e tanto freddo, energia anche nucleare, distanze enormi, prezzi più alti ecc.., ma ha anche molti pregi: pulizia, ordine, tranquillità, disponibilità da parte delle persone (si, proprio come in italia, stupiti?), servizi gratuiti e all’avanguardia nelle tecnologie, burocrazia rapida ed efficiente ecc..
    A seconda del vostro carattere e delle vostre attività, una volta visitata la Svezia (o altri paesi con altri pregi e difetti che vi si confacciano), potreste rendervi conto di quanto lì voi potreste vivere meglio che in Italia. Quindi non giudicate un’offesa le affermazioni del caro Antonio, poiché potreste scoprirvi a pensare le stesse cose, una volta sperimentate le sensazioni di cui noi vi parliamo in prima persona. In Svezia o in un altro stato, quello che preferite voi, non fa differenza.
    La differenza la fa il riflettere su ciò che non va qui, a casa nostra, e, come giustamente dice qualcuno di voi, la più grande differenza la fa il NON girarsi dall’altra parte quando vediamo qualcosa che non va; e non nascondersi dietro la scusa “tanto fanno tutti così” perché, vi assicuriamo in tanti, che non è vero.
    Un saluto a tutti.

  61. Da polacca residente nella periferia di Roma vorrei aggiungere che gli unici motivi che mi trattengono qui sono: mio marito (e indirettamente il suo contratto di lavoro a tempo indeterminato), tempo e cibo. Un po’ anche l’enorme patrimonio culturale che voi italiani possedete, ma questa grandissima eredità purtroppo viene sempre più spesso trascurata, da voi stessi. Se non per queste “cose” sarei già partita a cercare dei posti migliori. Però, finché sto qui, cerco di fare tutto quello che posso per cambiare la mia piccola realtà quotidiana. Lo voglio fare per i nostri futuri figli che probabilmente dovranno crescere in Italia. Amare il proprio paese significa anche vedere tutti i suoi vizi senza accettarli, ma ciò non dovrebbe essere il punto d’arrivo ma di partenza! Accorgersi di questi difetti dovrebbe essere una spinta per far migliorare la situazione! C’è qualcosa che non ti piace nella tua città? cambialo perché puoi farlo! Certo, ci vuole coraggio e determinazione, ma è possibile! è un’ovvietà ma vale la pena ricordarla: se ognuno di noi facesse qualcosa, invece di lamentarsi/lasciar perdere/chiudere gli occhi/partire senza provarci, si starebbe ogni giorno meglio di prima!

    1. …e aggiungo: “lamentarsi è come stare sulla sedia a dondolo: ti da qualcosa da fare ma non ti porta da nessuna parte”.

  62. Grazie, ho riso leggendo il tuo articolo, poi……. ho pianto!

  63. olivietta (@olivietta) :
    Bravo! Ho vissuto per poco tempo in Svezia e la permanenza in quei luoghi pieni di civiltà ha risvegliato in me gli stessi sentimenti che anche tu hai provato. Per tutti coloro che hanno criticato questo intervento dico solo una cosa: andate in Svezia. Andate, vivete e vedete con i vostri occhi cosa significa un paese che funziona, cosa significa “vivere bene”. Finché non l’avrete fatto concedetevi il piacere del dubbio perché, credetemi, bastano anche meno di 3 giorni per rendersi conto delle differenze.
    Come tutti affermate in ogni luogo ci sono pro e contro. Questi pro e contro assumono importanza diversa in base al vostro carattere, ai vostri interessi e alle vostre attività: certamente non andrete in Svezia per cercare il mare, le spiagge e il sole! (anche se ho visto spiagge bellissime e un mare emozionante)
    La Svezia ha molti difetti: poca luce e tanto freddo, energia anche nucleare, distanze enormi, prezzi più alti ecc.., ma ha anche molti pregi: pulizia, ordine, tranquillità, disponibilità da parte delle persone (si, proprio come in italia, stupiti?), servizi gratuiti e all’avanguardia nelle tecnologie, burocrazia rapida ed efficiente ecc..
    A seconda del vostro carattere e delle vostre attività, una volta visitata la Svezia (o altri paesi con altri pregi e difetti che vi si confacciano), potreste rendervi conto di quanto lì voi potreste vivere meglio che in Italia. Quindi non giudicate un’offesa le affermazioni del caro Antonio, poiché potreste scoprirvi a pensare le stesse cose, una volta sperimentate le sensazioni di cui noi vi parliamo in prima persona. In Svezia o in un altro stato, quello che preferite voi, non fa differenza.
    La differenza la fa il riflettere su ciò che non va qui, a casa nostra, e, come giustamente dice qualcuno di voi, la più grande differenza la fa il NON girarsi dall’altra parte quando vediamo qualcosa che non va; e non nascondersi dietro la scusa “tanto fanno tutti così” perché, vi assicuriamo in tanti, che non è vero.
    Un saluto a tutti.

    credo proprio che tu abbia colto nel segno..ognuno di noi è più o meno diverso dagli altri, ed ognuno di noi da valore a certe cose piuttosto che ad altre, ed ovviamente ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro..non si può generalizzare dicendo “è meglio vivere qui piuttosto che qui”, dal momento che c’è chi ha come priorità vivere in una città all’avanguardia che gli permette di realizzarsi con più facilità nel lavoro,ecceccecc.. e chi invece non rinuncerebbe per niente al mondo ad altri aspetti unici o quasi di una città come Napoli, come ricordava Emiliano.. questione di priorità..e si può fare una classifica universale delle priorità? Credo proprio di no! Si potrà vedere un giorno una Napoli un pochetto più swedish su certi aspetti? Ad oggi non sbrocco di ottimismo 😀 ma spero di si, almeno per i miei pro-pronipoti.

  64. Hai scoperto l’acqua calda.
    Parli di cose legate ad una civiltà che non esiste in TUTTA Italia e non solo a Napoli.
    Invece dovremmo viaggiare molto di più per capire come si vive in una città che funziona e tornare alle nostre case consapevoli che la nostra è una sopravvivenza e fare qualcosa per migliorare la nostra vita. Napoletnai e non.
    Ma si sa, gli italiani tutti, sono un popolo di menefreghisti che lasciano correre su tante cose, governati da una classe politica che non permetterebba mai lo sviluppo civile ed economico delle altre città perchè significherebbe investire denaro pubblico in riqualificazione, strutture, servizi. Ma si sa, i soldi pubblici sono servono per ingrassare le tasche dei vari uomini di potere e lacchè annessi.

    1. maurizio :
      Hai scoperto l’acqua calda.
      Parli di cose legate ad una civiltà che non esiste in TUTTA Italia e non solo a Napoli.
      Invece dovremmo viaggiare molto di più per capire come si vive in una città che funziona e tornare alle nostre case consapevoli che la nostra è una sopravvivenza e fare qualcosa per migliorare la nostra vita. Napoletnai e non.
      Ma si sa, gli italiani tutti, sono un popolo di menefreghisti che lasciano correre su tante cose, governati da una classe politica che non permetterebba mai lo sviluppo civile ed economico delle altre città perchè significherebbe investire denaro pubblico in riqualificazione, strutture, servizi. Ma si sa, i soldi pubblici sono servono per ingrassare le tasche dei vari uomini di potere e lacchè annessi.

      mah..negare che c’è un abisso tra centro-nord e sud in qsto paese m sembra poco onesto (parlo di determinati aspetti che non c’è bisogno di ricordare).

  65. io ogni anno vado 10 giorni in Giappone per studiare le arti marziali e vivere 10 giorni di civiltà!!

    1. In quei 10 giorni all’anno hai conosciuto anche i giapponesi e tutto il loro background sociale? Quanto gli costa, in termini di personalità e carattere individuale, tutta la civiltà, tutto l’ordine e tutta la pulizia che hai visto?

  66. Bell’articolo. E quando si parla del fatto che l’Italia non abbia abbastanza tolleranza nei confronti degli immigrati clandestini, be….ne ha fin troppa! Per questo è l’unico paese dove nella grandi città non si riesce a fare 10 metri senza che immigrati ambulanti cerchino di venderti qualcosa con troppa insistenza.

    1. Caterina, il problema non sono gli immigrati, ma come lo Stato fronteggia la questione “immigrazione”. In Olanda, ad esempio, di immigrati clandestini se ne possono contare sulle dita di una mano. E ci sono tantissimi immigrati, ma proprio tanti.
      E, se una persona vive in Italia da clandestino, dimmi un po’ com’è che può lavorare onestamente senza cercare di rifilarti borse di dubbia provenienza per strada (borse che, tra l’altro, vengono comprate da tantissimi cittadini italiani)? E’ un po’ come lamentarsi della Cina che ci frega il lavoro con tutti i capi mal fatti e più economici. Però intanto una grande maggioranza preferisce spendere meno e si compra le maglie fabbricate in Cina. Il cane che si morde la coda.

      1. una volta ero a new york e improvvisamente si mise a piovere. ho comprato un ombrello da un venditore ambulante immigrato e dopo avergli detto di essere italiana, mi disse che anche lui un tempo aveva vissuto in italia come immigrato clandestino e mi disse “come stavo bene in italia, qui invece la polizia è troppo severa con me”. A ny di immigrati clandestini se ne vedono ben pochi, sicuramente meno che in italia. Penso quindi che l’Italia sia troppo concessiva con l’immigrazione.

      2. Esatto, il problema non è causato dal clandestino che ti vende borse per strada, ma dal fatto che in Italia non c’è alcuna regolamentazione seria a riguardo e tutti fanno i porci comodi. Ma poi, in fondo, sta bene un po’ a tutti. La gente si lamenta, ma comunque si compra l’ombrello dal venditore ambulante perché costa di meno. La gente si lamenta, ma comunque fanno lavorare loro, ovviamente a nero, perché sottopagati. Di nuovo, il cane che si morde la coda.

  67. Io viaggio per lavoro e comprendo molto bene il peso dele tue parole, ho imparato a vivere a Napoli a modo mio, frequentando solo parti pulite della città, creandomi quasi una realtà che non esiste, a volte provo a riderci quando mi trovo in situazioni che solo Napoli puo offrire, altre volte provo a evidenziare le cose belle, o le cose che solo un napoletano può offrirti come la calorosità, ma questo non basta per decidere di crearsi un futuro a napoli, io non so bene che ne sarà del mio futuro, ma una cosa è certa , non sarà in Italia.

  68. Antò visto il successo di questo post non è che mo ci fai su un libro del tipo: Se Antonio Menna fosse nato a Stoccolma….;)

  69. Non ho letto tutte le risposte, ma quelle che ho letto sono sufficienti per farmi un’idea.

    Sono Napoletana emigrata in Olanda. Contenta della scelta fatta? Si. L’Aja è una città migliore di Napoli? Per tanti aspetti si, ma per tanti altri no.
    Io consiglierei a tutti di vivere in un posto, prima di fare un paragone scontato.
    E’ vero, ci sono tanti aspetti dell’Europa del Nord che Napoli si sogna. Il governo copre economicamente i disoccupati, ci sono sussidi per gli asili alle famiglie con un certo reddito, l’educazione scolastica è permessa a TUTTI, pulizia, organizzazione, quasi totale legalità.
    Però Napoli ha un’anima che tanti Paesi si sognano. Cammini per strada e c’è storia, la gente sorride nonostante tutto ed il vicino è pronto a darti una mano anche se ha più problemi di te. Queste cose non le vedi facilmente in giro. Qui in Olanda no, almeno.

    Per fare una sintesi del mio pensiero, Napoli andrebbe cambiata. Ma da chi se non da noi? Perché in Olanda mi viene da buttare una cicca di sigaretta nel cestino e a Napoli no? Perché a Napoli siamo abituati così e difficilmente cambiamo quando “le cose vanno così, da sempre”.
    Quindi, prima di giudicare una città difficile come Napoli, facciamoci un bell’esamino di coscienza e sentiamoci responsabili. Tutti. In fondo Napoli sarebbe davvero la città più bella del mondo se non fosse vissuta e governata da Napoletani. Me inclusa.

    E, in merito alla risposta di Bruno Mazzola, ho la piena certezza che la figlia non vede l’ora di tornare a Napoli non solo per la famiglia e gli amici. Quello che ti dà Napoli solo poche città sanno dartelo. A me manca sempre da morire e, al di là della famiglia, degli amici, quando torno sono sempre felicissima perché rivedo lei, la città che chiamerò sempre casa.

    1. come e’ vero …

    2. Cara Valentina con tutta la bellezza di Napoli, con il calore della sua gente, con gli amici, coi familiari… Tu torneresti dall’Olanda a vivere a Napoli? A vivere eh! No a fare la turista o vivere di rendita… Perché allora tutte le città vanno bene. Io credo che non torneresti. E questa è la risposta più importante. Una due volte all’anno una settimana a trovare amici e parenti. Certo, bellissimo. Perché sai che dopo te ne torni in un paese “normale” come l’Olanda dove te e i tuoi figli avrete opportunità, un futuro, una pensione. Un saluto.
      Daniele (che si sta attrezzando per scappare dal un tempo ricco e opulento nord est).

  70. Napoli è cosi perchè ci sono persone che vogliono che sia cosi…le persone che ci dovrebberò governare e guidare nell’avere una città da favola non se ne fregano. Non c’è bisogno di andare a Stoccolma per trovare tutto bello e perfetto. A poco più di cento chilometri da Napoli c’e la provicia di Salerno e non parlo di solo Salerno città ma di tutta la provincia che è un sogno.

  71. Ho visto una persona che è andata a fare un viaggio e ha scoperto……l’acqua calda. Napoli è questa. Ma non è solo Napoli è la cultura italiana che è questa, non Napoli. La nostra città non c’entra niente. quello che vedi a nApoli sono le stesse cose che vedi altrove, magari in forma diversa.

  72. perdonami se scrivo un commento senza aver letto per intero l’articolo…
    ho dato una velocissima lettura, un rigo si ed un paio no… non è corretto farlo ma sopratutto non è corretto esprimere una considerazione su un testo non compreso.
    Sono diversi minuti che sto riflettendo se scrivere, se leggere o leggere i commenti, il problema è che sono infastidito (non me ne volere) non dal tuo articolo ma dai commenti e dall’idea che la maggioranza delle persone che leggerà, penserà solo che è giusto andarsene da questa città senza comprendere che la rovina di questa città sono proprio loro. Colpa loro perché non hanno la mente aperta (la mente si apre indipendentemente dalla possibilità/occasione di viaggiare) e sempre colpa loro perché alla prima occasione concreta, abbandonano la città per poi subito parlarne male ma sopratutto sentendosi “illuminati” rispetto a chi resta a Napoli perché loro ora “vivono e non sopravvivono”… beh, forse la soluzione ai problemi di Napoli si potrebbe trovare regalando viaggi all’estero a questi soggetti, che ne pensi? 🙂

    1. Gianluca, io non me ne sono mai andato. Continuo a vivere qui. Evidentemente il mio legame con l’Italia, e con Napoli, è profondo. Tuttavia mi resta la rabbia per le cose che vedo. E questa rabbia sale quando viaggio in certi Paesi. Sale perché mi accorgo che cose che qui sembrano impossibili, altrove si fanno facilmente. Vorrei una Napoli più civile. E quando la vedo sprofondare nel degrado, l’amarezza, e la rabbia, sono insopportabili.
      In fondo di questo si tratta.

      1. d’accordo con tutto quello che hai scritto (non vorrei che prima non fosse stato chiaro)… però, un’ultima domanda: “leggendo i commenti, un po’ di rabbia non ti viene in egual misura?”

      2. Ho imparato che i commenti che viaggiano sul web sono un mondo particolare. C’è gente di tutti i tipi. C’è chi capisce quello che scrivi, ed è d’accordo, e condivide; c’è chi capisce quello che scrivi ma non condivide, e lo spiega con educazione e con argomenti validi, forti, significativi.
        E poi c’è chi non capisce. Legge e non capisce. Non ce la fa. Non coglie proprio il senso di quello che scrivi. Capisce proprio una cosa per un’altra. In genere chi non capisce è anche molto maleducato, ed è esso stesso il male che dice di criticare, ma non se ne rende conto.
        Per fortuna, almeno tra i lettori di questo blog, sono una minoranza. Ma ci sono. Io li ignoro perché non c’è altro modo.

  73. Deve essere bellisima Stoccolma e vivibile come Berlino…

  74. Articoli del genere, pur scritti magistralmente, sono sempre fini a sé stessi.
    Mi fa pensare al “terronismo”, quella mentalità da complessati e “figli spuri” che non serve assolutamente a niente.
    Parlare dei problemi (gravi e noti) è una cosa.
    Comportarsi da “perdenti nati” è un’altra.

  75. Io non sono andato a Stoccolma nè a Parigi nè a Berlino e penso che non mi verrà mai il desiderio di andarci; io non sto bene qui ma non ce la farei mai a tornare ; ma qui ho tutti coloro che amo e non li potrei mai lasciare se non dimenticandoli e un napoletano non lo fa,
    Carlo

    1. Anche io sono stato per una settimana in olanda. Molto spesso penso di andarmene da questo paese, quando vedi che non funziona niente, quando esci da lavoro e trovi la macchina graffiata, quando aspetti ore ed ore i bus che non passano, quando vedi l’inciviltà di certa gente e l’indifferenza delle amministrazioni, quando per fare una qualsiasi banalità ad un ufficio pubblico devi perdere ore e se vuoi lavorare ti devi accontentare di essere sfruttato e di non avere nessuna tutela. Quando penso a tutto questo mi metterei in macchina e me ne andrei lontano, ma poi subentra quel qualcosa che questa città ti dà: quel clima di allegria e di felicità, la gente sempre positiva anche se subissata da problemi, i colori, la storia, le code nel traffico, i discorsi fatti nel pulman, il rumore, la confusione, le lenzuola stese 🙂 e la signora che chiama dal balcone la eagazza del panificio per farsi metttere il pane nel panaro.
      Ormai io la prendo così, quando c’è traffico colgo l’occasione per guardarmi intorno, la confusione e la “teatralità” della gente mi mettono allegria, quando ci vivi tutti i giorni ci fai l’abitudine e cerchi di cogliere solo il meglio di quello che la città puó darti.
      Napoli, come tutte le città, ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Logisticamente siamo ai limiti del vivibile ma tra tutte le cose che non vanno ci sono anche tante cose belle che ti trattengono qui.
      Da persona precisa e civile moltissime cose mi fanno rabbia ma ormai ho imparato a riderci sù(quando possibile) e a non farmi il sangue amaro.
      Da napoletano ammetto anche che certa gente è inqualificabile ma non è neanche giusto fare di tutta l’erba un fascio. Come organizzazione siamo mooolto indietro ma il “calore” che sento qui non riesco a sentirlo altrove anche se so che difficilmente questa città e questo paese mi darà un futuro dignitoso.

  76. Vengo anch’io da Napoli, sono stata 4 mesi in Svezia e sono sconvolta almeno quanto te. Quando ho raccontato a mia madre com’era fatta una scuola lei ha quasi pianto, e mi ha chiesto scusa per non avermi fatta nascere lì. Ma sai cosa? Un po’ sono grata a Napoli (e soprattutto alla sua università “L’Orientale”) perché, anche se me lo sarei risparmiato volentieri, ho imparato a cavarmela nelle situazioni più assurde, a gestire lo stress, il che mi aiuterà ad apprezzare meglio la calma e la tranquillità che mi aspettano in Svezia, dove la gente si stressa e si fa prendere dal panico se qualcuno non rispetta una coda! Credo che aver conosciuto Napoli mi farà solo sentire di più la pace dei sensi che ne ricaverò, senza scambiarla per noia. 🙂

  77. E’ tutto vero quello che hai scritto ma nonostante ciò io non cambierei Napoli con Stoccolma.

  78. Senti, è tutto bellissimo, una nazione all’insegna del pieno rispetto del prossimo. Ma, ce lo vedi un napoletano che entra in autobus e sussurra..

  79. Non serve andare in Norvegia per vedere un po di civilta´ , basta superare il confine italiano. Svizzera Austria Germania

  80. mah trovo questo commento molto banale e stereotipato,probabilmente in cerca di nuovo dell’effetto passaparola sulla rete e non. non c’è dubbio,Stoccolma è una città decisamente più organizzata e civile di Napoli e dell’Italia in generale,ma una cosa è andarci da turista,una cosa è viverci,magari a lungo.
    io non l’ho fatto a Stoccolma,ma vicino,e vi assicuro che poi con tutta la civiltà che vi può essere,piano piano si cambia idea,specialmente quando devi convivere con un inverno lungo 6 mesi,grigio e freddo (il sole non lo vedi quasi mai) quando il carattere e la socialità della gente è quella che c’è,quando l’alcolismo è una piaga sociale gravissima,quando i prodotti della tua terra te li sogni,o li paghi un occhio della testa,e tante altre piccole e grandi cose che ti fanno capire che poi vivere a Napoli può avere i suoi vantaggi,e anche belli grossi. infatti fateci caso,la gente della Scandinavia,Russia,nord europa in genere,da ottobre a marzo non fa altro che attendere il momento di prendere un aereo e andare al sud,Egitto Turchia Italia Spagna ecc. per riscaldarsi un pò

    comunque…..chi ama la propria città,e terra,non la denigra giusto per,ma la critica con spirito propositivo. chi dice agli altri “fujtevenne” non fa assolutamente il bene di Napoli,chi è già andato via e sa solo denigrare Napoli,dicendo di “aver fatto benissimo” è solo un egoista,e se Napoli va sempre peggio la colpa è anche un pò sua.
    anche io sono stato spesso fuori per lavoro,per costrizione e non per scelta,e ancora oggi passo 9 mesi fuori e 3 a Napoli,ma torno SEMPRE,non denigro la mia città,la critico in maniera costruttiva e cerco comunque di fare il mio dovere di cittadino per migliorarla,in vari modi
    non urlate “fujtevenne!” urlate piuttosto “facciamo qualcosa,tutti,per una Napoli migliore!”

  81. Sarebbe da dire che in Svezia sono una decina di milioni, ma poi trovandomi a Madrid per lavoro e che le cose sono come le descrivi a Stoccolma dico che non c’entra un bel niente.

  82. bella Stoccolma ,perfetta ,pulita .ecologica ma come ci si sente soli!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao viva Napoli e i quartieri spagnoli!!!!!!!!!!!!!!!!!

  83. salve. io sono napoletana e vivo ad arezzo e vi posso assicurare che noi abbiamo un cuore enorme non abbiamo solo immondizia qui salvando 2 0 3 persone sono freddissimi e razzisti . una volta sono caduta e nessuno mi a aiutata e con questo vi o detto tutto non guardate i nostri modi e vero ce qualcosa chew non và nel nostro paese mà cè di peggio ogni paese a le sue cose io quando scendo non salirei piu ….. x il calore che emaniamo e x la cattiveria che cè qui non cè paragone napoli e napoli

    1. @martina
      Se cadevi con l’acca forse qualcuno ti aiutava. No non ci hai detto tutto, manca sempre l’acca. Si c’è di peggio ma senz’acca è ancora peggio. Scusa Martina ma tu prendi la ascensore per andare a Napoli? Va tutto bene ma, anche io sono napoletano, e il calore lo emana solo la mia stufa… A Napoli, tanto calore, soprattutto quando ti scippano e strusci per terra sull’asfalto…

      1. @enzo mi hai fatto piangere dal ridere…comunque, non capisco i commenti “contro” il pezzo di Antonio, pura constatazione dei fatti, e soprattutto non capisco perché l’ordine e la civiltà dovrebbero essere in antitesi con il calore umano e la simpatia…dove sta scritto che si elidano l’un l’altro? si può benissimo essere spiritosi e godersi un’ottima pizza napoletana differenziando la spazzatura e rispettando le code…

      2. Grande Federica, la stessa cosa che ho scritto io praticamente 🙂
        Per alcune persone la “simpatia” italiana giustifica tutto… mah!

    2. A parte l’ estrema analfabetizzazione che già han sottolineato, vorrei farti notare che a Napoli fan finta di niente anche quando sparano in testa a una persona in mezzo alla strada!!

  84. Tutto vero. Questo è il primo impatto che si ha quando si arriva in Svezia e in generale in Nord Europa. Però non tutto ciò che luccica è oro. La Svezia ha il più alto tasso di suicidi e di divorzi d’Europa; l’alcolismo è una piaga spaventosa e la depressione colpisce migliaia di persone, con percentuale più elevate rispetto all’Italia. Hanno costruito una società sicuramente più funzionale e avanzata rispetto alla nostra, ma purtroppo anche loro vivono forti contraddizioni. Poi non credo che si possa trasformare Napoli, o l’Italia in generale, come la Svezia. Ogni nazione ha le sue peculiarità positive e negative che siano. Certo, possiamo sicuramente apprendere i lati positivi della loro cultura. Buona serata

  85. La realtà è che siamo un popolo di viziati, ogni periferia vive il disagio dell’abbandono, smettiamo di lamentarci e proponiamo un sistema serio, siate sempre da esempio per gli altri, diffondete il perbenismo e intromettiamoci meno nei fatti degli altri e più sulla cosa pubblica.

  86. Tutto vero, ma qualcuno mi spiega l’ alto numero di suicidi e disturbi psichiatrici che colpiscono queste perfette società?

  87. io vivo a Monte di Procida da noi si fa la differenziata da oltre 10 anni non c’è immondizia ci viene presa porta a porta immondizia per strada difficile i parcheggi ci sono ora ne hanno fatto anche un’altro nuovo nuovo 😀 il mare c’è il porto pure gli incivili poco e niente è rarissimo trovare immondizia per strada,poi da un paio di anni il paese e pieno di telecamere comunali e la criminalità si può dire che non esiste…i commerciarti ci tengono a darti lo scontrino e bhe sui i tetti ora stanno installando tutti pannelli solari c’è il verde e da un paio di anni abbiamo un palazzetto dello sport poi un ‘area all’aperto con campo di calcetto e campo di basket e parco giochi per i bambini tutto custodito e anche un laboratorio teatrale dove vengono fatte le recite di varie associazioni e infine tra qualche anno in costruzione ci sarà un piccolo alberghetto e un piccolo cinema e poi Monte di Procida è in provincia di Napoli precisamente nell’area flegrea di fronte vediamo tutte le isole Procida,Ischia,Capri ecc 🙂 ed è solo a mezz’ora di auto da te circa quando vuoi un pò di civiltà passa pure da noi 😀 😀 😀

  88. Il discorso di Roy Batty alla fine di Blade Runner è meno toccante di questo. E’ da tanto che penso che dovrei vivere in nord Europa e non è escluso che prima o poi lo faccia!

  89. se da un lato riconosco l’unicità della mia città e sono orgoglioso delle mie orgini, dall’altro non capisco come così parecchia gente non riesca proprio ad immaginare che ci possa essere ed accettare che c’è anche gente che baratterebbe tutta la vita quelo che ha qui, la solarità della gente, il mare e il clima, i botti e cenoni di natale/capodanno, il cibo ecc..
    con un posto dove è 500 volte più possibile realizzarsi, dove ad ogni ora del giorno può prendere mezzi che funzionano bene, dove la gente è meno ignorante e ci sono meno scimmie, dove una buona fetta della gente non parla sempre e solo del napoli e sta dalla mattina alla sera fuori al bar, dove tutto funziona bene, ci sono eventi belli tutti i giorni, vengono a suonare non solo cantanti neomelodici, c’è molta meno gente che la mattina si sveglia pensando a come fregarti, no parkeggiatori abusivi, molto più cosmopolita..
    e senza essere considerato un traditore solo perchè esprime onestamente il suo punto di vista. Ognuno va dove jepareeeeeee..ed è giusto che vada dove sta meglio, senza che per questo debba essere considerato un traditore della patria come molti di voi dite..senz’altro non sono questi la rovina d napoli, ma ben altro

  90. Avatar Don Pedro de Toledo
    Don Pedro de Toledo

    Antonio Menna, sarcasticamente e amaramente, ci inviti a non viaggiare per non soffrire torvandoci costretti a far confronti .. Io aggiungo: a quale tipo di napoletano rivolgi l’invito ? – La maggioranza dei naponapo, se li vuoi punire , li mandi a Stoccolma o a Singapore, ma anche a Roma… I napoletani, purtroppo, viaggiano e molto pure, ma senza spirito di apprendimento e di edificazione civica o morale. Se son borghesi eticamente puliti ( una minoranza), soffrono come te e ‘shkiàttano ‘ncuorp’ per la frustrazione, aspettano inermi, derelitti dalla società e rassegati la fine di tutto chiudendosi nell’hortus conclusus della cuTTura, della familia, del vagheggiamento di sani principii politici ed etici mai visti applicati in tutta la loro vita [ ogni tanto si illudono con certi personaggi politici bluff cui affidano le loro misere vite napoletane]..o scappano, coltivandosi all’estero per non esser fatti fuori in patria dai conterranei nel lavoro ecc. Se sono borghesi laidi, come, credo,la massa della categoria, specialmente se hanno ruoli di potere politico amministrativo in città o sono professionisti, se ne fottono di quanto vedono all’estero, ne godono come si può godere di una giostra mirabolante al luna park Disneyworld convinti intimamente che l’unica vera realtà non sia quella del paese e città esteri visitati ma la nostra e quindi fanno spallucce. Se sono della plebe sanguinaria, devastatrice e cammurrista sbeffeggiano e cercano di scassare quel che vedono o ridurre l’habitat estero all ‘habitat di cui vanno fieri da secoli ..cioè quel che si vede a Porta Capuana, la Veterinaria, la Sanità, i Quartieri, Secondigliano , Pianura e Soccavo e chi piu ne ha piu ne metta ..ne combinano tali e tante in una quantità e qualità sufficiente da metterci ‘o scuorno ‘ncuoll a tuttu quant per il resto dei nostri secoli e farci portare ‘a mala annummenata. I Napoletani possono pur viaggiare, tanto resteranno sempre rinchiusi dentro se stessi, nella la loro mentalità tribale — > http://it.wikipedia.org/wiki/Familismo_amorale

    Non ti preoccupà , Anto’, il 99% dei Napoletani non soffrono quando vanno oltre il Garigliano, se no non si sarebbero ridotti nello stato in cui sono …soffri tu e pochi altri, ma LORO, no.

    ***
    ” Napoli è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e, così, di lasciarsi morire»

    ” Io so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. È un rifiuto sorto dal cuore della collettività contro cui non c’è niente da fare. Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all’ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili ed incorruttibili alla modernità ”

    Pier Paolo Pasolini, 1975

  91. faccaimo così andiamo tutti a stoccolma loro schifati scapperanno e verranno qui al sud, si rimettono le cose apposto e poi rifacciamo al contrario che ne dite potrebbe funzionare?

    1. You are a fucking genius!!!
      M’ hai fatto ridere 😀

  92. Io sono figlio di un italiano e di un’americana. Ho avuto modo di viaggiare in Europa e negli altri continenti, quasi sempre per lavoro.
    Anche io ho visto le città che funzionano, la gente in fila e il silenzio in metro o sul bus. Troppo silenzio a volte. E mi ci ero trasferito, a Londra, per vivere e respirare qualcosa di diverso, di pulito, di funzionante. Poi però non facevo altro che pensare a Napoli. La domenica la passavo su Skype con i miei parenti mentre cucinavano il ragù o si preparavano ad andare a vedere la partita. Io raccontavo di un sole sempre grigio e invece giù da loro era tutt’altra storia. E poi c’era il mare. Quello che quando hai la luna storta o la cosidetta “uallera” ti fa passare ogni male e ti accende da dentro semplicemente guardandolo. Napoli è imperfetta, è piena di cinesi e di extracomunitari, bancarelle e malavita, e a me non sta bene, ma un giorno, non troppo lontano questa città sarà come la tua stoccolma. Come Londra. Perchè altrimenti verrà rasa al suolo dai suoi stessi abitanti e non ci sarà scampo per nessuno. Napoli merita il nostro sostegno, cercando di essere persone per bene.
    Il resto verrà da sè.
    Il discorso lavoro è diverso. Visto che quanon ce n’è ho deciso proprio di andarmene a Londra. Sinceramente attendo le elezioni, voglio vedere che succede. Dopodichè deciderò.

    E poi… a Stoccolma non potresti mai sentire qualcuno dire: “agg vist nu rummor” 😀

  93. ho visto, ho fatto e ho detto … tutti bravi ma poi ? tutti, nessuno escluso, trovato il proprio orticello da coltivare lasciano che gli altri pensino al resto … tutti bravi a viaggiare e far notare ciò che non va bene … tutt vero, per carità … ma troppo facile …

  94. carlo… ma quelli se vengono a napoli stai tranquillo dopo per cacciarli …amma fa na guerra

  95. DENSITÀ DI POPOLAZIONE: Napoli: 8 157,79 ab./km²; Stoccolma: 3,9 ab./km²

    1. Sono 3900 abitanti per km quadrato. La metà circa rispetto a Napoli.

    2. Ma puo’ questa esser usata come scusante? Voglio dire: se una persona butta la cicca a terra dipende dalla densita’ di popolazione?

      1. assolutamente no, dipende solo dall’ignoranza…

  96. Secessione Napoli deve tornare Capitale.
    Pensate come stavamo nel 1861 (terza città D’Europa) e pensate come siamo ridotti adesso, lo Stato Italiano ha bisogno di aree degradate dove reperire Manodopera (per le aziende del Nord) rifornire Prodotti (su 100 euro di spesa di una famiglia merdidionale solo 6 restano al Meridione) Inviare scarti della lavorazione Industriale 8pensate rifuiti tossici).
    Quello che deve cambiare p la mentalità coloniale inculcata da 150 anni, la cultura assistenzialista etc etc.
    Per fare questo: CULTURA – CULTURA
    ricordate fanno più paura i libri che le armi

  97. Avrei voluto vedere stoccolma, me ne avevano parlato bene, dopo la tua descrizione mi è passata la voglia, preferisco stare a napoli, una delle città piú belle del mondo esattamente così come è invece di andare a visitare un rendering!

  98. Io invece penso che i napoletani … anzi tutti gli italiani dovrebbero viaggiare e vedere paesi come questi, vergognarsi e prendere esempio: insieme si possono raggiungere grandi obiettivi, anche quello di cambiare la mentalità a tutti!

  99. martina perchè se cadi qui a napoli qualcuno ti aiuta?? se sei sul bus e sei incinta o anziana qualcuno ti fa sedere?? Certo che i napoletani so forti… so peggio delle tre scimmiette quando stanno nella loro città, quando poi ne escono notano tutto e additano tutto e tutti. per non parlare poi di quando un tizio si presenta loro come un amico di quelli del sistema… anzichè schifarlo se lo fanno amico e magari lo invitano pure a pranzo.

  100. Bla bla bla,si parla sempre,si sa sempre e solo parlare ma poi quando è il momento di fare qualcosa si sta con le mani in mano. Stoccolma è bella,nessuno ti vieta d’andarci a vivere.
    Però poi a Napoli non tornarci quando ti mancherà del calore umano,a quel punto la città non avrà bisogno di te.

  101. …Anke io sono di NApoli (provincia però) e v assicuro ke nn c vuole ke andiamo a stoccolma o in giro per l’europa per notare questa differenza…Basta salire su di 800 km circa trento,Bolzano e dintorni e anke li sembra un’altro mondo al di fuori della realtà.Io sono stata li x 5 mesi e vi assicuro tornare a casa e abituarmi allo schifo (riguardo a tutto) che c’è qua..e stato difficile!!ed io ke a Napoli volevo attraversare sulle strisce pedonali con la convinzione che gli automobilisti si fermano,come succedeva a Bolzano…..siiiiiii qui se t vedono sulle strisce corrono ankora di piu!!!Quanto stiamo rovinati

  102. Apprezzabile relazione-commento; conosco abbastanza Stoccolma, e la Svezia in genere, per le mie frequenti viste ed esperienze professionali e concordo con quanto riportato, ma…,a fronte di tanto,profondo senso civico ed organizzazione funzionale,quanta mancanza di “calore umano”!!! Vedere i traghetti mastodontici,pieni in ogni ordine di cabine e posti,affollati di “Individui” che li utilizzano solo per ubriacarsi “liberamente” durante il week end (notoriamente proibito durante la settimana…) per “riempire” la devastante solitudine…,mi fa apprezzare ed amare il “vociare” dei tanti Napoletani che NON vivono solo di contrabbando o malaffare…Con rispetto e cordialità.Michele Morace

  103. io sono stata in olanda ed è la stessa civiltà……..oggi + che mai mi vergogno di essere ITALIANA………

  104. Insomma, vivo a Madrid da 10 anni e non la paragoneri in niante a Stoccolma

    salvatore :
    Sarebbe da dire che in Svezia sono una decina di milioni, ma poi trovandomi a Madrid per lavoro e che le cose sono come le descrivi a Stoccolma dico che non c’entra un bel niente.

  105. Ho fatto la tua stessa esperienza lo scorso settembre andando a trovare delgi amici a Oslo….

    http://alessandro-derinaldis.blogspot.it/2012/09/oslo.html

  106. Sono napoletano, zona Museo Nazionale, ed ho vissuto a Stoccolma 34 anni. Ora sono tornato in Italia, ma solo perché la Svezia mi paga la pensione…certo se avessi dovuto lavorare, allora sarei rimasto a Stoccolma oppure in un altro paese. Voi napoletani rimasti a Napoli, voi che mai avete lasciato la nostra bella cittá, voi non sapete dove siete! Voi semplicemente non sapete dove siete,…. ovvero sapete dove siete ma non sapete cosa vi state perdendo. Napoli é ancora nel medioevo. Come l’ho lasciata 40 anni fá cosí l’ho ritrovata, forse peggiorata dall’arrivo tra l’altro dei computer che negli uffici danno l’impressione di essere “aggiornati”, di essere moderni, al pari di altre nazioni! Quando sento che negli uffici pubblici ancora la gente si da ancora il “Voi” o il “Lei”, allora capisco che Napoli (o forse gli Italiani in genere) sono ancora nell’era “feudale”, …il concetto detona ancora… una differenza tra te e me….cosa che non esiste a Stoccolma. Se si mantiene in vita questa differenza, si mantine in vita tutto un sistema antiquato piramidale che solo danneggia la societá. La Svezia é un paese moderno ma non confondete il termine moderno con il termine “civile”. Sono due cose differenti. Il genere umano non é civile ed alcuni paesi sono moderni altri no. Gli svedesi non sono stupidi come gli italiani e gli italiani non sono efficienti come gli svedesi. Bisognerebbe mettere i politici svedesi a guidare l’Italia e i politici italiani a guidare la Svezia dove sarebbero costretti dai cittadini a non rubare. I napoletani non hanno la coscienza sociale…sono individualisti e per loro é una vergogna avere la stessa opinione di un altro e poi sono le persone piú fifone del mondo….il “…ma che ce ne fotte!” é il modo napoletano per dire: ” mi caco addosso dalla paura”…e se lo mette in c…ulo da solo!.

  107. ho vissuto in germania i primi 10 anni della mia vita, poi la famiglia è tornata alle origini a Napoli…..ho 38 anni e non sono mai cambiata, non ho mai gettato volontariamente o involontariamente un carta a terra, faccio da 10 anni la raccolta indifferenziata, fregandomene di chi mi dice- che la fai a fare tanto gettano tutto insieme – e prima che facessero la raccolta “porta a porta” facevo chilometri alla ricerca di un isola ecologica. ho fatto fatica a far cambiare atteggiamento ad amici e parenti ad educare i miei figli. il napoletano vuole che le cose cambino dall’alto, ha bisogno di sentirsi guidato da regole che poi non rispetta. Napoli è di chi ci vive!! il cambiamento dobbiamo iniziare a farlo noi e a coinvolgere gli altri, solo rispettandoci saremo rispettati. iniziamo dalle piccole cose, insegniamo ai ns figli il rispetto delle regole il senso civico e il miglioramento si vedrà!!!

  108. L’apoteosi dei luoghi comuni. Ma fatemi capire….anche se andate a Nuova Dehli, El Cairo, Singapore, Hong Kong, Tasmania, Vietnam, e in tutto il resto del mondo con reddito procapite inferiore ai 500000 euro/anno, vi lagnate? Piuttosto che non dover viaggiare. Non sapete..viaggiare. Le città non sono paragonabili così come è assurdo paragonare una città nordica di un territorio demograficamente spopolato e di recente comparsa a…..città con 2000 secoli di storia del bacino Mediterraneo. Si tratta di differenze antropologiche, culturali, storiche che la storia millenaria ha segnato. La civiltà non si costruisce con i confronti. Chi paragona, lo fa senza tener conto delle cause culturali che hanno determinato le differenze. E il classico “turista” che pretende il caffè e la pasta anche nel bel mezzo della foresta Amazzonica.

  109. Si ma non hai visto “nu rummor”!
    Scherzi a parte è tutto molto “tristemente” vero, ma noi possiamo fare molto

  110. Ciao
    Anche se non vi conosco lascio volentieri un commento. Abito a Stoccolma da 13 anni e accetto tutto quello che dite per quanto riguarda la notevole differenza della densita’ di popolazione, il fatto che anche qui ci sono problemi sociali come l’alcolismo, i divorzi, etc. e infine la “freddezza” delle persone. Ok. Pero’ soltanto il pensiero di poter lasciare “liberi” i bambini per la strada senza la paura che vengano messi sotto dalle macchine, molestati o addirittura portati via, il senso civico e responsabile della gente che dopo aver bevuto 2 bicchieri di vino prende il taxi o va a piedi, il fatto di vivere in mezzo a gente “comunque” onesta che non cerca di fregarti o aggirarti, e tante altre cose ( mi ci vorrebbe una giornata), beh’ sono disposta a dire arrivederci al sole e a mettermi la tuta da sci per 3 mesi, parlo meno sulla metropolitana e poi magari a casa metto Billy Idol e canto a tutto fiato con i miei figli, ma sopratutto pago le tasse felicemente perche’ so che i servizi funzionano e che i miei figli potranno vivere in una societa’ civile.
    Poi io l’ho sempre detto: va bene che qui fa freddo, perche’ se in Svezia ci fosse il clima del Sud Europa si trasferirebbero tutti qui e avremo gli stessi problemi di cui tutti si lamentano

  111. Tutto giusto e molto bello, ma le ottime cose di Stoccolma di cui parla, non solo mancano a Napoli ma a qualsiasi cittá d’Italia. Alcune così distanti dal nostro sistema incancrenito da mazzette e raccomandazioni e politici corrotti da sembrare quasi utopia. La verità è che certi paesi hanno cominciato a vivere e adottare certe soluzioni decine e decine di anni fa, non hanno deciso da un giorno all’altro come leggo, in molti vorrebbero fare o si aspetterebbero. Certo, prima o poi si dovrà pur cominciare, ma in questi paesi ci sono anche lati negativi a parte l’evidente civiltà nel gestire la cosa pubblica…. D’altra parte la Svezia è uno dei paesi con il più alto tasso di suicidi tra i giovani, al mondo. I’unica cosa che non mi è proprio piaciuta del pezzo, è il finale sul contrabbando in stile “Ieri, oggi, domani”. Onestamente non vedo una “bancarella” o una stecca di contrabbando a Napoli da anni.

  112. non ti do torto, ma ti suggerisco di trascorrere all’estero qualcosa in piu’ di 3 giorni: non e’ tutto oro quello che luccica, o almeno non sempre!

  113. Ho letto tutto di un fiato l’articolo..e non potevo esimermi dal lasciare un commento…mi sono trasferito a Londra da circa 3 mesi,una decisione presa tanto velocemente quanto con sicurezza…è da un pò che tutti mi chiedono:ma allora non torni più a Napoli?la mia risposta…è NO!ho letto TUTTI i commenti,con molti mi trovo assolutamente d’accordo(sopratutto con quello di Fabio(#136),con altri tutt’altro,e allora provo a dire la mia…io amo Napoli,con tutte le mie forze,non l’ho mai e mai la rinnegherò…pensate che ogni giorno nel ristorante dove lavoro sono costretto a spiegare a spagnoli,francesi,inglesi e tanti altri che la mia città non è pericolosa(pensano che possano spararti e rapinarti appena vi ci metti piede),ma che invece è una delle più meravigliose che esistano sulla faccia della terra..che mi ha forgiato,dato tanto,fatto crescere e donato la personale consapevolezza che abbiamo una marcia in più sotto tanti aspetti….detto questo cmq…ho letto di tradimenti,vigliaccheria,nostalgia di mare,sole,cibo,del “folklore” dei “vasci” e tanto altro… ma dico io….SVEGLIA!!!!!!!!Che razza di ragionamenti sono??Credo che non si viva di questo,non si può creare una famiglia e un futuro in una terra che sta andando allo sbando…popolata da politici che fanno la bella vita sulle spalle della povera gente e da persone che se FOTTONO letteralmente di tutto(ma che contemporaneamente si riempiono la bocca di retorica)…un giorno di cosa vivrò??del “calore” della gente di Napoli???per cortesia…ma che poi scusate..io ho visto soltanto maleducazione,ignoranza e voglia di mettertelo in quel posto in tanti anni passati lì…stando qui mi sono ricreduto sugli inglesi..magari saranno snob e freddini,ma perlomeno ti trattano con rispetto,cordialità e professionalità negli ambienti di lavoro….qui ci sono tanti problemi(la perfezione non esiste),ma almeno c’è la civiltà,possibilità di realizzarsi,tutto VA COME DOVREBBE ANDARE….la vita è una sola,e francamente non voglio sprecarla nella speranza che forse un giorno vedrò Napoli cambiata…lo spero dal profondo del mio cuore,ma intanto preferisco Londra,con il suo clima gelido,le metro affollate,la multietnicità(un punto di forza a mio avviso),il cibo a volte imbarazzante(anche questo è un punto abbastanza discutibile;certo qua la mozzarella di bufala non la trovo,e una vera pizza napoletana la pago 7£,ma pazienza);credo che parlare di oggettività sia sbagliato:come già detto da qualcuno nei commenti sopra,è tutta una questione di priorità e carattere…per ognuno la stessa cosa può essere negativa e stressante,per un altra persona invece qualcosa di appagante…dunque tutto è relazionato al modo di essere di ciascuno di noi…un ultima cosa:sono sempre più convinto che la maggior parte dei napoletani che ci accusano di…tradimento,non abbiano MAI viaggiato,e non hanno la minima idea di quello che c’è “là fuori”..quindi provassero l’esperienza di stare fuori prima di parlare e fare paragoni….

    1. consolati, anche a Milano una margherita costa l’equivalente di 7 pounds…:-(

  114. …sai quale e ‘ il fatto ? .. che mentre leggevo condividevo pure … pensavo allo schok inverso di uno straniero che arriva a Napoli .. mi arrabbio sempre perche’ nella mia testa vedo possibili per la citta’ cose che forse in realta’ non lo sono … non riesco a fare davvero i conti col degrado in cui versa … che e’ un degrado sociale profondo …
    pero’ mentre leggevo .. dentro avvertivo un dispiacere , e’ un dispiacere che avverto sempre quando sento tutte le considerazioni giustissime che si fanno su quella che io sento la mia citta’, mia nel senso che sono io stessa , me,…. ho vissuto a ny 7 anni a londra 3, vivo a milano e da oramai 23 anni non vivo a napoli …. ho attraversato varie fasi .. quando partiii ero una ragazza e non mi rendevo conto che non ci sarebbero mai piu’ state le condizioni per tornare … con gli occhi di fuori ho imparato ad adorarla ..lo so e’ invivibile , non ci si puo’ lavorare e sta pure peggiorando invece di migliorare .. ma tutto l’ ordine e l’ efficienza non compensano il modo in cui ti avvolge nonostante tutte le miserie ……..e’ vero moto che ognuno da’ piu’ o meno valore a certe cose …..

  115. ….ma se iniziassimo a cambiare noi non credete che di conseguenza anche il “politico” di turno non avrebbe spazio e modo per fare quello che fa?!

  116. Io vivo in Spagna da due anni…sono napoletano e sempre lo saro’ e credo che l’Andalusia dove vivo sia un giusto compromesso tra Stoccolma e Napoli..ordinata,pulita e civile pero allegra, viva e colorata allo stesso tempo…sono felicissimo qui’.

  117. P.s. L’articolo mi e’ piaciuto molto.

  118. Ciao,
    ho lasciato in precedenza un commento sintetico, ma rileggendolo mi sono reso conto che forse non è sufficientemente comprensibile. Premetto che ho provato una sensazione simile a quella descritta da te molte volte, tornando da Parigi, Barcellona, Valencia, Monaco, Berlino, Stoccolma, Milano, Budapest, Berna, Vienna e tante altre. Forse la frase più significativa del tuo post è proprio questa:

    “Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo”

    Cosa che noi napoletani sistematicamente non facciamo nella nostra vita quotidiana.
    Non lo facciamo quando parcheggiamo un attimo in seconda fila, passiamo col rosso, accettiamo l’estorsione del parcheggiatore abusivo, ottieniamo grazie ad un amico una cosa che ci spetta di diritto, ottiene grazie ad un amico una cosa che non ci spetta, compriamo le sigarette di contrabbando, accettiamo di non ricevere la ricevuta fiscale, prendiamo un mezzo pubblico senza biglietto, votiamo tizio per fare un favore o per sperare in un favore, non raccogliamo la cacca del cane, scavalchiamo la fila, buttiamo la cicca a terra, compriamo il dvd falso, usiamo un motorino alterato, o senza caso o in due o più, o comunque siamo conniventi con una forma di illegalità.
    Ogni volta che che un napoletano non si prende cura di un tassello di interesse collettivo, la distanza tra Napoli e Stoccolma aumenta un po’.

    Quindi, la responsabilià di questa distanza è almeno in parte del singolo, cioè di ciascuno di noi napoletani. E mi domando se tu, oltre che constatare e misurare questa distanza, condividi questo punto di vista e quindi ti ho provocatoriamente chiesto se hai denunciato la contrabbandiera.

    1. Scusatemi, ma che c’entrano i suicidi??? Perche’ cerchiamo in tutti i modi di trovare delle cose negative a casa degli altri? D’altronde chi si suicida e’ perche’ ha dei problemi molto seri con se stesso e non devono per forza essere rapportati alla societa’ nella quale vive…E poi i suicidi c’erano negli anni 70 e 80, ora il tasso e’ molto piu’ basso.

  119. Una domanda per tutti quelli che sono andati via da Napoli.
    Come avete fatto? tutto così all’improvviso? a che età?..,ho 20 anni e voglio andarevia da qua…

  120. Non si dovrebbero utilizzare esperienze soggettive per spiegare situazioni collettive e complesse, ci sta il giudizio personale ma va presentato per quello che è. Questo è il principale motivo per cui discorsi del genere nascono col piede sbagliato e spesso non portano a nulla di nuovo rispetto al classico scontro tra i “fuori si sta meglio” e i “dobbiamo amare la nostra terra comunque”.

  121. Avatar Daniele Bettinetti
    Daniele Bettinetti

    Antonio, piacere di conoscerti. Non te la faccio lunga, anch’io pur abitando più a Nord (Livorno) provo sensazioni simili alle tue lavorando col piede un po’ qui un po’ su (Londra). Oltremodo sentendomi a casa sia “qui” che “su”. Aggiungo solo, per mio modo di sentire, che il problema non è il casino e non sono le strade puzzolenti o sconnesse. Perchè basterebbe relativamente poco per rimetterle a posto. La sensazione vera di tristezza che mi prende ogni volta che rimetto piede sul suolo natio non è quello che vedo ma quello che percepisco. Cioè una sensazione di eterno adattamento, di compromesso al ribasso infinito che ti fa scivolare giù ma lentamente, senza farsene accorgere per chi non guarda fuori. Anzi, ti dirò, molti si rifiutano di guardare all’esterno di questo loro mondo, per non rischiare di percepire il movimento, come quando in treno aspetti di partire col tuo localino con 20 min di ritardo e accanto hai il Frecciarossa che si mette in moto con cortese beffardaggine. A Livorno alzano le spalle e dicono “Tanto ci s’ha il mare!” e tutto si sistema. Poi arriva la fame è si dà la colpa a Roma. E tutto si ri-sistema. A parte me. Il mare è la mia vita, ma a queste condizioni costa troppo. Poi ai bambini, che già stanno diventando ragazzini che dirò?

  122. Dal mio punto di vista una città come Stoccolma ed altre capitali del nord non possono essere paragonate alla realtà che viviamo qui al sud. Vado ogni anno a Stoccolma e so bene come si vive. Nel nostro piccolo, nei gesti quotidiani potremmo contribuire a far crescere una civiltà perduta.

    Inviato da iPhone

  123. Ho vissuto a Napoli per ben 25 anni, gran parte della mia vita. Non nasco lontana da lì , solo 70 km più a nord. Leggevo di tutti quelli che si lamentano del fatto che nessuno fa nulla per cambiare le cose: io nel mio piccolo ho tentato. Ho cominciato a fare la differenziata alla fine degli anni 90, non ho mai usato l’auto per gli spostamenti all’interno della città e nonostante la mia stazza (1,55 per poco più di 50 kg) ogni volta che mi accorgevo di qualche situazione losca (borseggio, razzissimo, molestie etc etc) sono sempre intervenuta. Risultato? Mi sono travata a dover sempre GIUSTIFICARE il mio comportamento. La prima cosa che si può pensare in questo caso è che io mi trovassi al cospetto delle persone definite più grette, invece no, si trattava del classico borghese medio, istruito (???) con tanto di bella casa e morale da sfoggiare. Ho dovuto ogni volta spiegare il perchè mi ostinassi con la raccolta differenziata senza però esser stata capace di far capire loro quanto sia importante.Ho cercato di far capire quanto fosse stupido usare l’auto per prima bloccarsi nel traffico e poi impazzire per trovare un parcheggio e quanto fosse dispendioso tutto ciò considerando, poi, che molto più velocemento e con un costo nettamente inferiore si potesse ottenere di giungere nello stesso luogo con i mezzi pubblici, peccato che questi siano considerati così poco cool! Non vi dico quando ho denunciato oppure ho preso le difese di qualcuno: ma tu i fatti tuoi nun ti sai fà? Questo la gente comune. Quando dei malviventi, invece, mi hanno minacciata , tipo su un autobus, dopo che avevo avvisato il soggetto in questione del tentato borseggio, vi posso assicurare che tutti i presenti si son girati dall’altra parte.
    Si troverà sempre spazzatura in ogni dove perchè nessuno vuole fare il proprio dovere, troppo impegno, si troveranno sempre macchine parcheggiate in ogni dove perchè fare qualche passo in più a piedi è troppo faticoso e poco chic(e poi si spendono fior di quattrini per andare in palestra), si comprerà sempre dagli abusivi perchè conviene o dai ricettatori perchè conviene ancor di più, si giocherà a far i furbi con le assicurazioni o altro perchè si è troppo figli di buona donna. Peccato che gran parte dei napoletani, della gente del sud, della gente italica non abbia mai capito che tutto ciò che ora par essere risparmio di tempo di fatica e di soldi ha un suo costo e che non solo si paga ma si paga con interessi amari.
    Non vivo più a Napoli da un anno, ci torno frequentemente, ci sono stata lunedì e sebbene lì ho vissuto i miei migliori anni, non mi manca neanche un pò. Ed è triste perchè una città come Napoli dovrebbe commuoverti solo a vederla avvicinarsi all’orizzonte.

  124. Imparate a fare qualcosa per Napoli e scoprite Napoli,prima di scoprire il Mondo e criticare la vostra città!

    1. non so se hai letto con attenzione l’articolo, ma chi l’ha scritto ci è nato e vissuto a Napoli quindi presumo che la conosca.

  125. non vedo dove sia il dramma delle malboro con la r o con la l, anche i giapponesi non hanno la r, infatti quando in italiano dicono parola, pronunciano palola . è nommale.. fuori dallo scherzo la verità è che Napoli ( ma ora tutta l’Italia) è da decenni fuori controllo, perché nessuno la controlla, e se uno ci pensa forse non esiste luogo al mondo, dove in quasi totale mancanza di controllo da parte delle istuzioni nazionali e locali si riesce a vivere uno straccio di convivenza civile.. vorrei vedere cosa accadrebbe se nella civilissima Stoccolma, impovvisamente i vigili urbani non multassero più chi sporca, che magari non vedono i parcheggiatori abusivi, dove il comune non prende provvedimenti contro chi lascia rifiuti ingombranti per strada, dove passare con il rosso è considerato normale, come lo è stato qui per decenni, e nessuno interviene. etc etc.. quanto tempo passerebbe prima che i civilissimi Svedesi risolverebbero le loro questioni con la violenza? E del resto se Napoli e l’Italia non diventa un paese civile non dipende anche da noi che ci siamo nati?

  126. Ho letto tra i commenti, “gli incivili si trovano ovunque”., e non posso che concordare al 100% !
    CARISSIMO Sign. Menna, lo sa cosa le dico? che ogni qualvolta mi reco all’estero non vedo l’ora di tornare a Napoli, vedere il Vesuvio e passeggiare sul lungomare. Sicuramente Napoli non è solo questo, esiste il fulcro nero, ma non per questo è da discriminare un popolo.
    Non so se lei ha mai avuto opportunità di andare a Barcellona, in Costa Azzurra, in Grecia, Francia,..e via dicendo…ma gli incivili ci sono anche lì…
    Purtroppo è il cattivo esempio che porta tutti a fare la stessa cosa: lanciare i rifiuti per strada
    Viaggiare allarga la mente.

  127. bello, bel post, coinvolgente, ma non sono d’accordo. Per avere quel cambiamento tanto desiderato bisogna dare l’esempio, uscire e fare qualcosa di buono per questa città tanto incivile, che però è la città di tutti, restare per creare, per innovare, per creare impresa, per creare lavoro, avendo tanta pazienza perché risultati si potranno vedere solo nel lungo termine e solo se ci sarà la volontà da parte dei “civili” di poter fare qualcosa per il proprio territorio. Non scrolliamoci sempre di responsabilità restando chiusi nelle nostre menti “civili” perché in questo modo non otterremo mai il paradiso che desideriamo. Forse dobbiamo iniziare a “combattere” per quello che vogliamo.

  128. NON AVEVO MAI LETTO ALCUN SUO SCRITTO!VERAMENTE BRAVISSIMO!SONO REALMENTE RITORNATO IN SVEZIA DA DOVE MANCO DA DIECI ANNI ASSIEME A CARISSIMI AMICI DI VIAGGIO CON UN ACCOMPAGNATORE MAGNIFICO!
    MI AUGURO CHE CON IL TEMPO E CON UNA SEMPRE MAGGIORE EFFICIENTE ORGANIZZAZIONE MUNICIPALE SI POSSANO CAMBIARE NOTEVOLMENTE LE CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA NOSTRA BELLA NAPOLI CHE SPERIAMO DIVENTI SEMPRE PIU’ VIVIBILE ED ACCOGLIENTE!MI SCRIVA SEMPRE CORTESEMENTE AL MIO IDIRIZZO DI POSTA ELETRONICA O SU FB, MI FARA’ SEMPRE PIACERE LEGGERLA!CORDIALMENTE, Gennaro Pierro.

  129. Avatar Wolfgang Achtner
    Wolfgang Achtner

    Complimenti Antonio,

    hai scritto in maniera straordinarimente chiara e comprensibile cio’ che da decenni tante persone come il sottoscritto, come Giorgio Bocca e innumerevoli altri, che amano o hanno amato Napoli, hanno cercato di spiegare e cioe’ che i problemi di Napoli dipendono in larga misura dai napletani e che le giustificazioni (che pure ci sono) come la disoccupazione e l’ignoranza sono soltanto delle aggravanti e non le cause principali dell’inaccettabile degrado di questa bellissima citta’.

    Ma proprio perche’ sono convinto che una parte dei napoletani sia responsabile della situazione attuale posso sperare e voler credere che sia possibile educarli e convincerli a comportarsi in modo diverso. Tuttavia, dato che Napoli si trova in Italia e che gli abitanti di questo paese siano abitualmente refrattari ai cambiamenti, temo che questo cambiamento non abbia a realizzarsi mai.

  130. Avatar Alessandro Regini
    Alessandro Regini

    Secondo me è un po’ da str***i questo pensiero (lo scritto qua sopra).
    Se si va all’estero e si vede che determinate cose ci sono e funzionano non ci si deve stupire ma lo si deve importare. Come si pensa di cambiare il nostro Paese se ci paragoniamo agli altri e poi diciamo “ma il nostra Paese è peggio”. Il nostro Paese lo facciamo noi, con sudore e sangue. Ci si deve lavorare. Se ognuno di noi facesse anche solo la differenziata invece di butttare tutto nel nero pensando “tanto non serve a un ca**o” già sarebbe un gran cambiamento xk a quel punto le aziende potrebbe sfruttare i nostri rifiuti reciclati. Xk se c’è anche solo un stron*o che nella plastica ci mette la carta le aziende perdono tutto il prodotto da reciclare ed è per questo che non pagano chi gli da il materiale. Cominciamo dal piccolo, ricicliamo, facciamoci sentire, teniamo puliti i luoghi pubblici, non facciamo i pescivendoli per parlare con una persona a 2m da noi.

    Il problema non è l’Italia ma ALCUNI Italiani.

  131. 😀 Ma mica devi per forza andare a Stoccolma. Altre citta, sparse sul Pianetahanno caratteristiche più o meno simili, Napoli è Napoli, L’Italia intera è l’Italia ed ai napoletani ed agli Italiano piace così com’è; Tant’è che in tantissimi si affanno a mantenerla così.
    Che vuoi fare, metterti contro tutti? Perderesti!

  132. è uno dei pezzi più belli che abbia letto di recente. ti faccioi miei complimenti!!! bravo!

  133. “Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”.
    Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.”
    Erri De Luca

  134. ma che bravo! voglio leggerti ancora

  135. Non mi piace, lo trovo riduttivo, così ovvio e mancante di una parte importante della vita che sono i sentimenti, le radici e il riconoscersi!! Le persone “fastidiose” che qui chiedono le sigarette di contrabbando li’ saranno gli ubriaconi alle sette del pomeriggio, e poi c’e’ la storia dell’invasione musulmana che non vuole condividere la cultura ma occupare un territorio mandando a quel paese centinaia di anni di tradizioni e cultura…e….altri problemini! Sappiamo che il napoletano e’ folcloristico (difetto che ha fatto nascere qui alcuni tra i piu’grandi artisti!!) ovvio che ci trasciniamo ogni giorno con una città sporca e senza mezzi pubblici in un Italia che sta cadendo a pezzi calpestando la dignità della persona, ma è riduttivo guardare soltanto quello che di meglio c’è in un altro paese chiudendo gli occhi e vergognandosi! Che discorso e’! Se non abbiamo il tasso di suicidi e di alcolismo e di aborti che hanno nel nord Europa forse e’ perché, nonostante tutti i nostri disservizi, alle nostre schifose fermate dell’autobus le persone sono proprio meno “silenziose e ordinate”(metafora!)….insomma non credo (parlando per esperienza vissuta!) che esista il posto perfetto, ma forse a volte bisogna guardare oltre e aggiungere…aggiungere e….aggiungere…e proprio in un momento in cui ce n’è più bisogno, perché abbiamo una grande storia alle spalle e l’età contemporanea non ci rende giustizia…quindi conquistiamola positivamente e attivamente questa giustizia negata!

  136. sono andato via e poi sono tornato …. e mi sono fatto un’ idea di Napoli :::
    Napoli è una bellissima donna distesa sulla costa , tra la penisola sorrentina e i campi flegrei . Molti l’ammirano e la desiderano, alcuni la stuprano , altri l’ amano in silenzio , certi voglio coprirle le parti intime ma solo i suoi figli i nativi napoletani l’accettano così come è , e godono quando Lei apre gli occhi al mattino mentre il sole appare da dietro il Vesuvio e accarezzano la morbidezza della sua pelle salata. E. M.

  137. Sicuramente storicamente i napoletani e la classe politica che hanno espresso specialmente in quest’ ultimo secolo hanno responsabilità enormi nello “scatafacio” e nella disorganizzazione totale di questa città “che nonostante tutto resta una città meravigliosa che attira visitatori e ammirazione da tutto mondo …e che tutti ci invidiano svedesi compresi.
    In ogni caso non mi sembra corretto paragonare l’ amministrazione di due città che hanno lo stesso numero di abitanti di cui una è la capitale di uno stato che è oggettivamente il migliore e storicamente il meglio organizzato del mondo occidentale.
    Pur avendo circa stesso circa lo stesso numero di abitanti in un kmq di Stoccolma vivono circa 307 abitanti contro 8157 che devono vivere a Napoli.
    Stoccolma è una città di concezione moderna fondata nel 1200. Napoli fu “ concepita “ nel VII secolo a.C. e il suo centro storica è sviluppato ancora su quelle tracce urbanistiche .
    In ogni caso pare che nonostante tutto…..i poveri napoletani siano più felici degli abitanti di Stoccolma se consideriamo l’alto grado di suicidi e di alcolizzati che esprime quella città.
    Certo per Napoli sarebbe meglio che i propri cittadini invece di andare all’ estero a fare paragoni assurdi si rimboccassero le maniche e operassero praticamente alla rinascita organizzativa della propria città , per il resto sono tutte chiacchiere….” ‘A vocca è ‘nu bello strumento: sape accurdà ‘u ‘bbuono e ‘u malamente”.
    Poi se Napoli è così invivibile perché non trasferite a Stoccolma……così su quel povero autobus sgangherato che passa forse saremo più comodi…..e meno oppressi.

  138. Tristemente vero. Purtroppo con il cuore in lacrime bisogna riconoscere che la mia Napoli oggi e purtroppo anche per l’immediato domani non ha le premesse per cambiare. Aggiungo però che l’Italia intera non si avvicina nemmeno lontanamente alla civiltà scandinava. L’arroganza, la prepotenza e quella non cultura di credere di essere più furbi quindi di fregare il prossimo è insita nel nostro DNA e ci vorranno generazioni intere e tanta buona volontà per arrivare a quel grado di civiltà che ci possa consentire di definirci persone intelligentemente civili

    1. Non so in quale parte di Napoli tu viva, ma tutta questa disperazione nel futuro non la vedo.Io vedo persone che stanno cambiando, una cultura che cresce e situazioni che migliorano… il tutto considerando una città da 1 milione di abitanti che fino a trenta anni fa vivevano ancora nel mito de “il cammorista”. Un pò di sano ottimismo è il primo passo per invertire la rotta. Basta con questi piagnistei, gli articoli che parlano male di Napoli oramai si sprecano. a furia di sputar nel pozzo prima o poi ci si trova l’acqua,Napoli è piena di brava gente. ed è bellissima. I mezzi pubblici fanno schifo pure a new York però gli americani se la difendono con i denti la loro città , noi invece le sputiamo sempre addosso.

  139. …è tutto tristemente vero!! quando ci si allontana da napoli,o ancor piu dall’italia ci si accorge di quanto lunga sia la differenza tra i paesi del nord e quest’italia x quanto amata!,la si è resa invivibile ! TRUFFATORI,GOVERNANTI LADRI E ARRIVISTI,imbroglioni della peggior specie!!!ma quale civiltàààààà!!!!!!!!!!! la MONNEZZA di napoli in “MANO ” a “chi” sta??? i napoletani onesti sono solo vittime,e per amor di “cittadinanza” sono pronti a difendere la propria città….certi che sia la piu bella del mondo!!!! il che è vero ma è INVIVIBILEEE….e purtroppo, ancora in tanti,credono di star bene,abituati alla sudditanza……

    sono napoletana e vivo in un altra città!gigliola

  140. Tutto molto bello e condivisibile, ancora più acuito dal confronto della situazione di Napoli a STOCCOLMA, una città meravigliosa ed esempio europeo su diversi campi.

    Ora mi chiedo se ci saranno su questo blog anche post che parlano di un giornalismo al quale interessa sempre mettere in evidenza i problemi, che fanno molta più notizia, rispetto al resto; che quando c’è un omicidio in Campania, diventa Napoli, quando c’è un eccellenza di qualche genere, diventa il paesino sconosciuto senza nemmeno nominare la provincia.

    Perché a me, pare, che Antonio come Saviano oramai aprano la bocca solo per spalare merda, e di muovere un dito se ne lavino abbastanza le mani. Le iniziative dei cittadini perbene, il lungomare liberato, il tentativo di esportare l’eccellenza culinaria ed altro, non contano, nevvero?

    Io, che faccio almeno 10 viaggi intercontinentali l’anno e ho visto posti ancora più belli di Stoccolma, la penso leggermente in maniera differente, e magari muovo il culo, nel mio piccolo, per fare qualcosa. Perché chi è innamorato davvero di una cosa, fa di tutto per farla sua e migliorarla, gli altri dovrebbero solo levarsi dalle palle (in fondo siamo un Mondo Globale) e magari, cortesemente, evitare di aprire la bocca.

    1. Roberto Saviano, Roberto De Simone, l’Espresso. Nel mio minuscolo, anche io. Tutti nemici della rivoluzione, tutti nemici del popolo, tutti nemici di Napoli. Ma fatemi il piacere. Dovremmo fare la par condicio dei temi. Un racconto buono e uno cattivo. Così pareggiamo. Ridicoli. Cose che non si sentono da nessuna parte al mondo. Napoli è bellissima non per merito nostro, ma nel degrado per colpa nostra. Rendetevene conto. I problemi non si risolvono nascondendoli ma parlandone. È il senso critico che fa crescere le comunità. Non l’omertà e le manipolazioni, e nemmeno la retorica del positivo. Io mi rimbocco le maniche tutti i giorni facendo il mio dovere di cittadino. Ed esercitando il senso critico penso di dare un contributo anche maggiore di chi propone stereotipi consumati, ad uso del potere. Del resto, dai tempi di Lauro, il potere in questa città non vuole ostacoli e considera chi critica un nemico. Ce ne faremo una ragione.

  141. purtroppo anche io che non son di Napoli provo lo stesso senso di vergongna per il mio (Bel) Paese ogni volta che vado all’estero. Ma, vi assicuro, non c’è bisogno di andare a Stoccolma. Basta anche Praga,Barcellona o Lisbona…

  142. In pratica lei in questo articolo dice che non dobbiamo viaggiare perché altrimenti ci rendiamo conto delle enormi differenze di vivibilità? Io penso che sia proprio questo il motivo per cui dobbiamo viaggiare. Si dice infastidito dal filippino che vende gli ombrelli a Roma Termini o dagli ambulanti di Piazza Garibaldi, come se non fossero solo esseri umani che cercano di sopravvivere. Io sono stato in Spagna e anche li nei centri storici trovi l’accattone che ti vuole vendere la “cerveza” (nel migliore dei casi) tutto il mondo è paese, tra l’altro Napoli sarà anche invivibile ma non è Bogotà, non è Caracas o tante altre città cinquanta volte più invivibili di Napoli. il problema della nostra città sono proprio persone come voi che sanno solo parlare male e screditare la propria terra ma fanno ben poco per cambiarla. Non ho mai visto un americano dire che gli americani non devono viaggiare perché altrimenti vedono la differenza tra Stoccolma e St. Louis o tra Vienna e New Orleans.

  143. Sono stato ad Amsterdam una delle cittadine più civilizzate in Europa, in una sola sera mi hanno fermato almeno 20 persone tra africani e indiani, mi volevano vendere Cocaina. Non saranno gli ombrelli dei filippini alla stazione di Roma, ma cazzo parliamodi coca non ombrelli. Ho visto sottrarre un portafoglio ad un mio amico in un negozio…ho visto un eccellente servizio tramviario, ma ho avuto paura delle biciclette per strada. Ho visto un topo in un mc donalds, ho visto i commessi non importarsene nemmeno quando è entrato nelle cucine, ho visto turisti sbalorditi fargli foto. Ho visto picchiare ubriaconi fuori ai locali. Ho riso vedendo il vigile mettere le multe alle bici in divieto di sosta XD. Sono NAPOLETANO e mi piace viaggiare. Posso dire che comprerò sempre in anticipo il biglietto di ritorno….

  144. È tutto bello e condivisibile ciò che hai scritto, ma non so se per un solo attimo hai riflettuto che una società così bene descritta da te, a conti fatti, potrebbe essere l’isola di Bengodi che ogni essere umano desidera, auspica e cerca nella propria vita. Al netto del funzionamento perfetto dei servizi, tutto il resto appare di un grigiore e di una tristezza senza fine.

  145. Ottimo articolo… ‘Foto’ straordinariamente realista, squarcio di una realtà ahimè risaputa…. i problemi ci sono e affondano le radici nella realtà storica, come qualcuno ha giustamente sottolineato…. Ma il popolo napoletano è unico, la filosofia del tarallucci e vino non è ne esportabile ne comparabile… Personalmente sono rimasto qua per un’unica ragione: semplicemente mi rifiuto di darla vinta a “sta maniàt è fetiènt” (manipolo di delinquenti, per chi non capisce il napoletano) e, per rispondere a qualcun’altro che sottovaluta la rilevanza del calcio a napoli, Fozza Napoli non è per gli undici che rincorrono una stupida sfera… è ‘quaccosa’ di piu… è per me(e w dio magari per me soltanto!!), la prova oggettiva che non siamo (solo)ANIMALI, che non sappiamo fare solo la pizza e le sfugliatelle… Insigne non mi verrà a togliere la munnezza da sotto casa, hmasik non creerà magicamente posti di lavoro, mazzarri non salverà napoli da sè stessa… Ma questa è l’unica cosa che funziona qua ed io, se permettete, me la tengo stretta….. Con la pazienza della formichina, ogni giorno, un cm alla volta questa citta cambierà faccia

  146. bellissimo pezzo, terribilmente vero e comune a tutte le città, non solo a napoli!

  147. la conoscenza é potere, la critica costruzione, il confronto crescita…menomale che esistono quelli come te, Antonio, significa che ancora un lumicino di speranza c’è, per noi Italioti…avrai sempre la mia stima.

  148. Stoccolma è una delle città più tristi del mondo, vi si trovano bene solo le persone tristi.

  149. Avatar Gianluca Panagia
    Gianluca Panagia

    Ho vissuto la stessa esperienza traumatica nel lontano 1987, sempllicemente spostandomi da Napoli a Perugia e Bologna per lavoro. Durante il viaggio di ritorno in treno, mentre vedevo il paesaggio cambiare sotto i miei occhi, piangevo di rabbia.Allora mi vennero alla mente le parole del grande Eduardo: “Fujitevenne a Napule!” “Fugggite da Napoli”. E così ho fatto.

  150. Mi è sembrato di leggere i miei pensieri trascritti da un altro…c’è poco da aggiungere!
    Leggo commenti di persone che si dicono in disaccordo e parlano di denunce ed omertà, di contributi personali, di coraggio…altri addirittura indignati, perché guai a chi gli tocca “a’ cartulina”!
    Ebbene, non conosco la storia personale degli altri, ma conosco la mia.
    Sono stato all’estero, in un paese più civile del nostro…inutile specificare quale, visto che poche città al mondo possono essere messe peggio della città della Pizza.
    Ho lasciato un ottimo lavoro (in realtà una cazzata, ma pagato immeritatamente bene)…..sarà stato il richiamo delle radici, la voglia di costruire qualcosa qui (perché è qui che sono nato ed in ogni caso qui verrò a morire), la voglia di dare quel famoso contributo, il ragionamento che se ce ne andiamo tutti come potrà mai rinascere….tant’è, ho deciso di tornare.
    Ci ho messo tre anni per capire quanto fosse stata disperatamente insensata la mia scelta, ma da quando l’ho realizzato ed ho avuto il coraggio di ammetterlo a me stesso, non ho più smesso di pentirmene…quindi, prima di tirare in ballo il coraggio, l’inattività ed i contributi è bene che ognuno si renda conto che questa città (e l’Italia intera di cui è la punta dell’iceberg) muore giorno dopo giorno in un’agonia che non finirà mai.
    P.S. il paragone con Stoccolma direi che è anche eccessivo…basta poco più di un’ora di volo: Barcelona.

  151. I napoletani devono viaggiare eccome! Soltanto con lo scambio reciproco fra i popoli si cresce ed evolve. Basta piangersi addosso: tutto è pensabile diversamente e migliorabile. Perciò rimbocchiamoci le maniche e smettiamola di fare i napoletani autolesionisti!

  152. Bel post, stessa esperienza nei molteplici viaggi.
    Aggiungo, che nei paesi nordici la maggioranza della popolazione si è lasciata dietro le divinità medioevali quali cristianesimo ed islam, e che la religione non influenza in nessun modo la politica, questo non è il fulcro della questione ma è un tassello fondamentale per un paese moderno e sociale.

    E`questione di razza, c`è poco da girarci intorno.
    I Vichinghi furono I primi a scoprire il continente Americano (non Colombo), e furono coloro che risollevarono l`Europa dopo la caduta dell`impero romano e le varie pesti medioevali.
    Un popolo forte, serio ed organizzato, con le sue credenze pagane come Odino, Thor etc.. che si è lasciato alle spalle in nome del progresso e del BENE COMUNE.

    Il popolo più simile a quello scandinavo è quello canadese, pacifico, perlopiù ateo, poi i giapponesi, in parte i cinesi, tedeschi, francesi ed olandesi e stati del nord degli US con varie eccezioni.

    I popoli di origini spagnole come Italiani, spagnoli e sudamericani sono un popolo violento, che ama fottere il prossimo per propria avidità, superstiziosissimo/bigotto e perlopiù scansafatiche, e lo dice la storia oltre ad essere evidente ad occhio critico.

    Più sale il livello di superstizione e religione e più il popolo vive male ed è ignorante e sottosviluppato.
    Bible Belt USA da Florida a New Mexico, Centro e Sud America, Europa del sud, Africa (loro malgrado) e manco a dirlo, I medioevali paesi islamici teocratici.

  153. Devo dire che sono sconcertato da tutto questo parlare, talvolta fine a se stesso, dei difetti, (sembra ci siano solo quelli), di Napoli.
    Penso che lo scritto con cui si apre questo post, sia confezionato molto bene. Ovviamente non dice tutta la verità. Come non la dicono tutti quelli che sono intervenuti. E, molto probabilmente, non vi riuscirò nemmeno io. Ognuno dice la sua dal suo punto di vista, più o meno rispettabile, verità.
    Però, la verità vera, a mio avviso, è che non esiste una società perfetta.
    Ci sono posti dove si vive meglio, per alcune caratteristiche, ed altri peggio.
    E’ una questione culturale che affonda le radici in epoche lontane.
    Ciò non vuol dire che non si possa migliorare, ma pretendere di cambiarla completamente vuol dire credere in una utopia.
    Quello che è certo, è che, se si vuole quanto meno, fare dei tentativi, val la pena di scriverne, senza per questo essere accusati di palarne solo, per l’appunto.
    Ognuno se può, deve fare il possibile per fare anche il più piccolo passo verso una società più civile. Anche solo parlarne, va bene.
    La mia Napoli io l’ho vissuta completamente, fino a 31 anni poi, mi sono spostato prima a Caserta, (certamente più vivibile), e poi vicino a Milano.
    Inutile dire quanto il cambiamento sia stato notevole, per me come per la mia famiglia.
    Ad oggi sono 17 anni che vivo in Lombardia e mi fa male sentir denigrare la mia bellissima città.
    Vorrei una volta tanto che ci fosse più obiettività e meno autolesionismo, riconoscendo le cose buone che pure a Napoli ci sono.
    Tanto per fare un piccolo esempio, saltando le bellezze naturali e monumentali, voglio citare il cuore e la grande generosità del popolo napoletano.
    Almeno nella sua stragrande maggioranza.
    Le mele marce, credetemi, sono poche.
    Armando

  154. Assolutamente niente da commentare.Solo tutto da condividere al 100%100..+1.000000000 di volte ancora.

  155. io solo dico una cosa reduce da 12 anni a Madrid, tutto questo solo e accaduto in spagna sono napoletano, appena arrivato mi aprono la macchina distrutta in 12 anni mi hanno aperto la macchina se non erro 15 volte 4 rapine tra cui una a mano armata, senza parlare dei servizi pubblici, e potrei dirne tante altre, e il divertente che mi dicevano a napoletano camorra ladri pericoloso, in 28 anni a napoli mai una rapina ne una macchina rubata ne moto quindi e bello fare il turista e giudicare in tre giorni in tutto il mondo ci sono problemi sociali quartieri brutti e belli……………poi ogni chiaramente dice la sua, ed io amo la spagna con tutto quello che mi hanno fatto quindi ………………..tutto e relativo un saluto

  156. Onestamente, e senza polemica, trovo il tutto retorico, stucchevole e scontato. Ah, anche inutile. Né più né meno che dire che tenimm o’ sole e o’ mandolino quindi chissenefrega dell’abusivo. Intanto il paragone con Stoccolma è di quelli da “grazie al …”. Penso che qualunque Newyorkese, Londinese, Milanese o Pechinese (bau) che torna da Stoccolma, dopo da le capate nel muro.
    Ho un po’ di difficoltà ad accettare questo tipo di critiche da chi, sopraffatto dallo sconforto, si chiude in casa per non vedere. Vogliamo anche metterci una mano sulla fronte e lasciarci svenire? Dopo tutto la teatralità è uno dei nostri tratti distintivi.
    Piangiamoci addosso un altro po’, ci ha fatto tanto bene fino ad ora…Ma non dovremmo essere noi, il cambiamento che vogliamo vedere avvenire nel mondo?

    1. Mah. Vedere i problemi é piangersi addosso? Per me vedere e segnalare i problemi è il primo passo per risolverli. Poi c’è chi preferisce dire che va tutto bene. Buon per lui. Mettete la testa sotto la sabbia e vivete felici, che ti devo dire?
      Stoccolma? Lì sono andato e di quella ho parlato. Appena vado a Madrid parlo di Madrid. Questo è un post, non un saggio di sociologia.

      1. caro antonio, io sono d accordo con certi concetti da te espressi…però io non vivendo lì e non conoscendo a fondo i problemi interni ai comuni ed alle province, non posso esprimermi oltre ad un certo punto…sicuro è che la città è in degrado totale nonstante le sue potenzialità siano abnormi e non vengano sfruttate….io penso( ripeto però è un pensiero senza prove non avendoci vissuto) che non è solamente colpa delle persone che vivono lì ma del paese stesso che non tutela una zona importantissima come quella…vdendo che le persone non sono in grado oppure semplicemente non sanno come fare per cambiare la situazione lo stato dovrebbe tassativamente intervenire e procedere con lapulizia delle città….negli altri stati europei non si sarebbe mai arrivati ad una situazione del genere perchè non gli sarebbe stato permesso….sono convinta che molte persone sono stufe di vivere in quelle condizioni, magari cercando nel loro piccolo di migliorarle….il problema più grave è che i vertici politici ne han parlato solamente quando la situazione era stata segnalata dall’europa…ma una volta calmate le acque, è caduto tutto nel dimenticatoio….sembra come se a nessuno importasse, come se ilproblema non ci fosse….e allora io ti chiedo, è colpa solamente del napoletano che continua a vivere inquele condizioni oppure è anche colpa del paese intero per non aver aiutato una parte del nostro stesso paese????a me sembra che tutti si limitino a parlarne ma i fatti????in ogni caso non si tratta si Napoli, l’intero paese ha una visione distorta su moltissime cose…perchè, parliamoci chiaro,non è che al nord italia le cose funzionino benissimo, le mele marce ci sono pure li ed anche tante….secondo me dovremmo aprire un pò dipiù le nostre menti, non giudicare sempre il prossimo in base alla provenienza o all orientamento politico o sessuale o cose simili, bisogna unire le forze per migliorare il paese dal nord al sud….perchè è tutta italia e merita la stessa attenzione ovunque…ed io credo che proprio viaggiando e vedendo che si puo fare diversamente che le nostre menti iniziano a vedere altre opzioni….non bisogna combattere solo ed esclusivamente per la prorpia città o regione….bisogna immedesimarsi anche in coloro che la vivono perggio e cercare di proporre soluzioni, come de si trattasse della nostra città…anche perchè a napoli ti fannosentire come se fossi a casa, nonstante vieni dal nord…

  157. Non cambieremo mai nulla!
    Vivo a Milano da 7 anni. Pochi giorni fa ho litigato con un autista di autobus, ad Avellino, mia città di origine.
    Gli ho fatto notare un disservizio, ma lui mi ha trattato come un rompicoglioni. Dopo dieci minuti di discussione, nonostante l’appoggio degli altri viaggiatori, non sono riuscito a convincere l’ottuso autista delle mie ragioni. Allora, spinto dallo sconforto, mi è scappato un “tutto questo, a Milano, non l’ho mai visto accadere”. La risposta dell’autista è stata: “allora tornatene a Milano”.
    E’ così… Non riusciremo mai a cambiare nulla! Chi vuole migliorare le cose viene visto come un rompiscatole ed un intruso, in uno stato di generale inciviltà che, purtroppo, a molti nostri concittadini piace e a comodo.

  158. Cè poco da commentare tutto questo mi fa piangere,ma scappare non serve cominciamo a dare esempio tutti quanti!

  159. Vivo in Lombardia da 12 anni dopo 28 anni di Napoli……Solo x i primi mesi sono stata depressa e mi mancava la mia città……ma da 5 anni non ci torno nemmeno più per Vacanze o Week end……quando vai via dal Sud xchè ti stanno strette le troppe cose che non funzionano è difficile che si possa tornare indietro…ma la maggior parte della gente del Sud sta bene come sta e si lamenta aspettando che qualcuno faccia qualcosa…..

  160. Indignarsi è gratis. Combattere per il cambiamento no.

  161. Avatar cristina barberis
    cristina barberis

    io a Napoli ci sono stata non più tardi di un mese fa e tutte ste tragedie non le ho viste. Ho visto la periferia malsana e insalubre che esistein tante altre città come Roma o Milano o Torino. Non è che se cammini per piazza del Plebiscito ci sono le lavatrici rotte ad ogni angolo e i napoletani sono persone come le altre, chi è onesto è onesto, chi non lo è, non lo è ma ciò prescinde da dove uno viva, basta pensare che se uno legge che a Roma i sorci bazzicano per strada perchè i rifiuti ristagnano giorni pensa alla peste del 1348 e invece non credo che sia così o almeno nn è così ovunque. Ci sono sempre dei distinguo da fare su questi sensazionalismi. Le cose non vanno bene non solo a Napoli ma in molte altre città. solo che se uno dice che a Napoli ci sono tonnellate di rifiuti per via, gli si crede subito. La verità ha sempre bisogno di essere onorata con un pizzico di onestà. Di certo lei sig Menna ha detto la sua opinione che rispetto. Mi rammento di quando vivevo a Brescia e la mia città, che è L’Aquila, mi sembrava il terzo mondo del quarto mondo. Oggi poi in cui tutti credono che a L’Aquila le cose siano belle e funzionino, post sisma, questa beffa è ancora più grade ma io non mi arrendo per cambiare questo stato di cose. E’ l’Italia che va rifatta da capo a piedi, ma sto parlando di mentalità non di posti. Perchè Napoli come Roma o come Torino o Brescia o Palermo sono posti assai belli. Ma sono i nostri luoghi, cambiare sta a noi

    1. hihihi….scusa se sorrido ma holasciato sopra un commento senza finire di leggerli tutti e notocon grande piacere che ci sono persone che la pensano sattamente come me….

  162. crudele ma puntuale. e soprattutto, realistica analisi. mi permetto di allargare il concetto: gli italiani non devono viaggiare..

  163. Avatar margherita saviano
    margherita saviano

    La Speranza c’e’ , sta’ nella consapevolezza, basta rileggere Matilde Serao o Annamaria Ortese, l’anarchico monarchico che e’ nel napoletano si sta’ autodistruggendo . Tutti i bambini di oggi sicuramente saranno adulti migliori, diamogli nu’ poco e tiempo a sti’ criature, a Cuba come al Cairo come in tutti i sud del mondo il caos e’ temperamento.il benessere nun se accatta al supermercato e non succede a caso bisogna impegnarsi nu poco perono.

  164. cristina barberis :
    io a Napoli ci sono stata non più tardi di un mese fa e tutte ste tragedie non le ho viste. Ho visto la periferia malsana e insalubre che esistein tante altre città come Roma o Milano o Torino. Non è che se cammini per piazza del Plebiscito ci sono le lavatrici rotte ad ogni angolo e i napoletani sono persone come le altre, chi è onesto è onesto, chi non lo è, non lo è ma ciò prescinde da dove uno viva, basta pensare che se uno legge che a Roma i sorci bazzicano per strada perchè i rifiuti ristagnano giorni pensa alla peste del 1348 e invece non credo che sia così o almeno nn è così ovunque. Ci sono sempre dei distinguo da fare su questi sensazionalismi. Le cose non vanno bene non solo a Napoli ma in molte altre città. solo che se uno dice che a Napoli ci sono tonnellate di rifiuti per via, gli si crede subito. La verità ha sempre bisogno di essere onorata con un pizzico di onestà. Di certo lei sig Menna ha detto la sua opinione che rispetto. Mi rammento di quando vivevo a Brescia e la mia città, che è L’Aquila, mi sembrava il terzo mondo del quarto mondo. Oggi poi in cui tutti credono che a L’Aquila le cose siano belle e funzionino, post sisma, questa beffa è ancora più grade ma io non mi arrendo per cambiare questo stato di cose. E’ l’Italia che va rifatta da capo a piedi, ma sto parlando di mentalità non di posti. Perchè Napoli come Roma o come Torino o Brescia o Palermo sono posti assai belli. Ma sono i nostri luoghi, cambiare sta a noi

    senza voler negare i problemi che affliggono un po tutta la nazione..mi sembra poco onesto non riconoscere che c’è una netta differenza tra sud e centro-nord in questo paese..insomma..ma che volete paragonare napoli a milano o roma? (non mi sembra giusto il paragone con l’quila o perugia, che sono paesotti a confronto)..ma ad oggi (e per vari motivi storici) non è possibile fare questo paragone, spiacente..forse napoli ci arriverà tra 50 anni a quello stato..addirittura ho sentito di gente che la paragona a madrid, barcellona.. facciamo i seri.. 😀

  165. la cosa più bella di di questa lettera è ” Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o cazzo al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava. “… finalmente vita !umanità !

    1. buonasera, per cortesia, gradirei la limitazione dei Vs.commenti che, pur essendo graditi, intasano notevolmente la mia posta elettronica utile per motivi diversi.Grazie e cordiali saluti.

  166. No, devono solo fuggire.

    Bellissimo post, ma Stoccolma è troppo disumana per chiunque. Meglio scendere di qualche parallelo.

  167. Avatar antonio bevilacqua
    antonio bevilacqua

    a napoli, ma anche in provincia, si dovrebbe pretendere di ottenere servizi ed infrastrutture pari a quelle che servono quelle città così da voi descritte e definite civili. pretendere termovalorizzatori o simili che siano il prodotto più recente della tecnologia moderna, mi limito solo a questo esempio, e domando : quanto costa un ecomostro come quello di acerra ? quanti ci hanno “mangiato”? quanto sarebbe costato quello sito nel centro di stoccolma, ma anche di monaco di baviera, che non produce tumori o rivolte di cittadini antimonnezza, ma addirittura ricchezza?

  168. DEPRESSIONE POST SCANDINAVIA
    La prima volta che visitai la Scandinavia al ritorno fu uno choc e i
    commenti furono:”La prossima volta sarebbe meglio visitare Il Cairo, così tutto ci apparirebbe perfetto e bellissimo quì a Napoli”.
    Vedo che nei commenti c’è qualcuno che se la prende come offesa personale verso Napoli, riguardo questo articolo.
    Napoli è e resterà per sempre una città bellissima, ma la vivibilità e la civiltà è un’altra cosa.
    Io sono innamorata dei paesi scandinavi, sin da piccola, e quando poi ho avuto la possibilità di visitarli l’impatto è stato fortissimo.
    E’ facile cadere nella retorica più stantia, ma penso fermamente che neppure tra mille anni quì sarà possibile raggiungere quei livelli. E’ qualcosa di profondo insito in ogni cittadino, sono quelle regole etiche e morali, che purtroppo molto spesso per noi appaiono ridicole, tanto noi abbiamo il sole e l’allegria!

    Ora tutte le volte che torno da un viaggio in Scandinavia, so quello che mi aspetta: io la chiamo Depressione Post Scandinavia, l’ultima volta mi è durata un mese, ma nonostante tutto non smetterò mai di desiderare di ritornarci.
    Comunque complimenti per il blog.

  169. sarebbe bello vedere da noi quello che ha visto Antonio Menna a Stoccolma, esaltato dal calore degli italiani….ma qui in Italia (non solo a Napoli) non si fa così….gli interessi personali non coincidono mai con quelli della collettività…..

  170. Mi viene dfa piangere, pensando anche al futuro dei miei figli, incredibilmente vero, poveri noi

  171. Napoletani, siamo un popolo di pirati all’arrembaggio! Siamo indisciplinati e insubordinati. Abbiamo saccheggiato le cabine telefoniche, abbiamo scritto sui cartelli stradali, imbrattiamo monumenti e mura, gettiamo nel mare e per le strade ogni genere di rifiuto, borseggiamo nei bus e nei tram, intasiamo le strade di auto che andrebbero demolite, facciamo a botte per un parcheggio auto, imitiamo e pezzottiamo le grandi firme, usiamo i caschi sui motorini solo per scippare le persone, ci fingiamo invalidi per rubare al “governo ladro”! Mi fermo qui per decenza e chiedo a voi se è ancora possibile fare qualcosa per cambiare noi stessi e diventare più responsabili prima per noi stessi e poi per gli altri.

  172. Io credo invece che tutti i Napoletani DEVONO viaggiare. “La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte”, scriveva un antico poeta persiano. Viaggiare apre la mente, ti migliora anche come persona perchè ogni volta è una nuova scoperta ed un accrescimento. E non intendo il semplice visitare musei o cattedrali quanto il contatto con nuove realtà, nuove tradizioni, nuove persone. Niente a che vedere con vacanze in villaggi turistici o similari. Intendo il viaggio come scoperta, come confronto, come stupore. “Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.” (Alexandra David-Néel)

  173. SONO NAPOLETANO E NE SONO FELICE(MA CON RISERVA)NON VOLER ACCETTARE I PROBLEMI DI NAPOLI,è FARE COME LO STRUZZO,METTERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA.LA NAPOLI STEREOTIPA E CARTOLINARA,O MARE,A PIZZA E A SFUGLIATELLA,MI HANNO SCOCCIATO.NAPOLI BELLA COME UNA MASSAIA CIALTRONA,CHE TIENE PULITA LA CASA NASCONDENDO LA POLVERE SOTTO I TAPPETI.AL MALCOSTUME DILAGANTE,SI UNISCE UNA CLASSE POLITICA DECISAMENTE RIDICOLA.SI SONO SUCCEDUTI SINDACI E GIUNTE DA PAURE.FUORI GLI ATTRIBUTI,E TOGLIAMOCI I VELI DAGLI OCCHI.FORZA NAPOLI,SPORTIVA E NO.

  174. “Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.”
    Noi cosa facciamo a questo riguardo a parte sospirare guardando città europee più evolute?

  175. Non commento, non ci riesco….. vorrei ma non posso illudermi, e forse neanche i nostri figli oggi giovani come lo eravamo noi prima di loro…..

  176. Gianluca :
    forse la soluzione ai problemi di Napoli si potrebbe trovare regalando viaggi all’estero

    come ho detto più su non è facile andarsene 😉 e non è facile prendere le distanze da chi è rimasto, qui all’estero siamo tutti italiani, casinisti e imbroglioni, non colgono affatto la mitica differenza nord-sud, né la diverse provenienze regionali, se glielo si spiega ti guardano come se fossi alieno, siamo solo italiani, uguali a voi che siete rimasti, dunque volete migliorare, invece di invitare altri a partire? 🙂

  177. Bakunin :
    Bla bla bla,si parla sempre,si sa sempre e solo parlare ma poi quando è il momento di fare qualcosa si sta con le mani in mano. Stoccolma è bella,nessuno ti vieta d’andarci a vivere.
    Però poi a Napoli non tornarci quando ti mancherà del calore umano,a quel punto la città non avrà bisogno di te.

    la fiera dell’ovvio :S

  178. diceva il grande Eduardo parlando della sua Napoli “o presep è bell’ so e pastor’ ca nun so buon’ “

  179. […] da Antonio Menna, il blog […]

  180. Complimenti per la lettera. La condivido in ogni sua parte, soprattutto quando descrivi il ritorno a Napoli. Un sarcasmo tutto partenopeo. Gli unici capaci di ridere sul tragico. Perché di tragedia si tratta quando l’illegalità diffusa e l’inciviltà regna sovrana. E’ da più di trent’anni che vivo in una città del Nord-Italia, non è Stoccolma, ma ti assicuro neanche Napoli e provincia. Ognuno di noi, nel suo piccolo, potrebbe fare la sua piccola parte imparando a rispettare l’altro, la cosa pubblica. Facendo valere le proprie ragioni, denunciando i soprusi ai media, alle autorità, almeno quelli più macroscopici .
    Insegnare ai propri figli il rispetto delle regole, ad amare la democrazia. In una parola ad essere dei cittadini e non più sudditi di un manipolo di politici corrotti e di luridi camorristi che hanno distrutto la nostra città e continuano a farlo indisturbati grazie alla negligenza dello Stato e al silenzio omertoso dei cosiddetti cittadini perbene. Quanto a me il lavoro mi ha portato via da quelle terre, ma non è riuscito a fare altrettanto con il mio accento che con orgoglio esibisco ai nordici, per dimostrare che Napoli è fatta anche e soprattutto da persone civili.

  181. Maurizio e che vuoi commentare dovremmo avere solo il coraggio di scappare, e solo assurdo queste realtà purtroppo li vivo ogni giorno . Ciao caro

  182. Credo che il Signor Silvio non abbia capito granchè del testo e che non abbia colto l’ironia delle parole. Complimenti all’autore… in poche righe ha fotografato la realtà. Il resto d’Europa vive ciò che per noi è un’utopia… Chi non vede è cieco, chi non ammette mente… L’Italia è il peggio dell’Europa e il Meridione è il peggio dell’Italia… S.O.S.

  183. Ma questa foto nessuno la ricorda? Lungi da me dal difendere Napoli a tutti i costi ma quando la vidi pensai “Ma come? La civile Stoccolma dov’è finita?”

    http://www.goal.com/it/news/171/europa-league/2012/11/22/3547769/vigilia-thrilling-di-aik-stoccolma-napoli-in-un-sottopasso-della-

  184. Io la amo anche così la mia Napoli,vorrei certo che il senso civico prendesse la meglio sulla diseducazione ma no,Napoli non la cambio e non invidio nessun altro.

  185. Ho condiviso il tuo articolo sulla mia bacheca facebook, perchè sono napoletana e mi trovo daccordo con il tuo punto di vista. Di contro però c’è da dire che,avendo diversi amici svedesi, uno di loro ha letto questo articolo e ha commentato ” Sounds like Stockholm is The Town to live in…
    Unfortunately we do need the police and the busses aren’t always on time (especially not now in the winter…).
    And I’ve been to Bella Napoli twice and I’d love to go back! ”
    Questo solo per dovere di cronaca 😉

  186. E invece, imperfetti come siamo, ci mettiamo pure un bel po’ di chilometri nelle gambe. Sopravviviamo a Brixton, al Bairro Alto, agli Hutong di Pechino, a Sukhumvit Road, all’incrocio di Shibuya, all’Escadaria Selarón. E forse torniamo pure, o forse no.

  187. Sono una signora di una certa eta’ che ha vissuto per quasi 40 anni in Italia, dagli anni ’60 in poi…. Vi dico come era Milano allora: come la Svizzera. Ci ero andata per lavoro verso fine anni ’60, venendo da una Roma caotica dove vivevo, ed ero stupefatta. Negli anni ’80 poi a Napoli mi hanno quasi ammazzata perché mi ero fermata ad un semaforo rosso!!!! E mi dicevo, prima o poi la cultura del Nord verra’ a Sud. E’ successo il contrario…. E quando 20 anni fa anche a Roma la gente iniziava a bruciare i semafori, una volta quasi travolgendomi, mi sono detta che era ora di andarmene. Io amo l’Italia, ho tantissimi amici carissimi, ma purtroppo vige la legge della piramide: la gente civile e’ solo la punta, per questo non cambiera’ niente per molto tempo. L’educazione deve venire dal basso, e data gia’ negli asili nido, ma il governo deve mettere a disposizione gli strumenti per invogliare il popolino a migliorare. Finché c’e’ gente al governo o vicino (!!!) che insegna come si fa a truffare, vedo poca possibilita’ di un cambiamento su larga scala. Sono sempre le iniziative di gente in gamba che fanno o farebbero la differenza…. Forse la generazione prossima, viaggiata, studiata all’estero, potrebbe essere la speranza. Forza, ragazzi!

  188. Giulio :
    Forse una voce fuori dal coro……però prima un paio di premesse. È tutto reale quanto detto di Stoccolma, tanto è vero che oramai da anni penso che se dessimo “in gestione” la Regione Campania ad una giunta svedese, norvegese o danese funzionerebbe benissimo…

    Eh no caro Giulio. E´proprio questo l´errore comune: il modello svedese funziona in Svezia. Andare a vivere all´estero non é proprio così facile, non basta comprare un biglietto di sola andata.
    Lo svedese ha un senso comune più forte di quello personale, prima di vedersi come individuo pensa a cosa sarebbe meglio per la società.
    Noi italiani siamo individualisti, opportunisti, egoisti, ma anche tanto intelligenti da saperci abituare a sistemi migliori, a diventare ruote di un meccanismo ben sincronizzato, siamo capaci di utilizzare quella spinta alla sopravvivenza cittadina in un sistema in cui ci é facile aver successo.
    Allora il mio consiglio é di smetterla di adulare ed idealizzare, ma non difendiamo un´Italia che non esiste. Siate CORAGGIOSI, espatriate!

  189. Leggo tutto questo…. e penso al momento in cui mi chiedono: “di dove sei?”; ed io non vedo l’ora di rispondere: NAPOLI!!!

    1. Sei un grandeeeeeeee!!!!!!

    2. e non te ne devi vergonare…io vengo dalla croazia,vivo in una città del nord italia…o visitato napoli e pompei e le ho trovate meravigliose comelo sono anche le persone…m hanno fatta sentire come se fossi a casa mia,,,ed io hossoggiornatosolamente due settimane…m hannoconsigliato dove andare, cosa visitare, dove andare a mangiare…sinceramente,non ho mai trovato persone cosi calorose al nord come al sud, sopratutto da roma in giu…e l italia non sarebbe italia senza il bellissimo sud on la sua storia le sue spiagge i suoi odori….io sono dell’ opinione che chi riesce dovrebbe restare giu u provare a migliorare la situazione…se poi non vede vie d uscita è libero d’espatrare…ma dove trovi tante meraviglie a pochissimi km le une dalle altre????un salutone al bellissimo sud

      1. ho visitato…m’ è sfuggita un’acca

  190. Questo articolo avrei potuto scriverlo io… mi ha fatto davvero impressione rispecchiarmi nelle tue parole. E soprattutto pensare che non c’è scampo.
    Ciao!

  191. la stessa cosa che ho provato io qualche anno fa di ritorno da Berlino…….. Napoli città splendida, è la mia città e le voglio bene ma come disse il Grande Eduardo: fujtevenne!!!!

  192. Antonio , ti capisco appieno, succede la stessa cosa anche a me. ed è una grande tristezza.

  193. La Svezia è lontanissima.Basterebbe venire su ,in prov. di Varese,e trovi tutti quei requisiti di cui ti sei meravigliato.Però concordo con altri:Napoli è unica e irripetibile e non cambierà mai.Venirci da turista è una grande emozione.Altra cosa è viverci

  194. Buongiorno Antonio, complimenti per il tuo blog. E se pubblicassi il tuo “I napoletani non devono viaggiare” sul mio blog. Ti do il link:
    http://www.mimmomirarchi.wordpress.com
    Resto in attesa di un tuo eventuale consenso.
    Cordialmente,
    mimmo mirarchi

  195. Paragonare Napoli a Stoccolma e trarne le conclusioni che ne ha tratte il blogger è da ignoranti…..allora che dovremmo pensare che gli africani sono peggiori di noi…? fatemi capire

    1. Non sono peggiori, stanno peggio.

    2. Avatar KillingPenelope
      KillingPenelope

      Paragonare Napoli a Stoccolma e trarne conclusioni è da persone coraggiose che si METTONO IN DISCUSSIONE. Cosa c’entra che in Africa stanno peggio o son peggiori? Perché Gigi sposti il problema da un’altra parte? Mi pare un modo un pò vigliacco di rispondere. Un pò come i nostri politici che se gli dici che hanno rubato ti rispondono: “Embè? lo fanno tutti e altri lo fanno di più”. Perché dobbiamo sempre guardare al peggio e non al meglio? Perché ogni volta dobbiamo fare spallucce e fare gli offesi invece di dire: potremmo raggiungere il livello degli Svedesi o dei tedeschi, potremo almeno PROVARCI? Sai perché? Perché non c’è il coraggio. Allora continuiamo a illuderci che Napoli/Roma…sono città perfette e le più belle nel mondo. Ma l’odore di merda si continuerà a sentire, statene certi.

  196. […] Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato. L’errore, in realtà, è ancora più grave. Non sono andato ad “un estero qualunque”. Ho fatto tre ore di aereo e sono sbarcato a Stoccolma. Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock. continua a leggere il post […]

  197. Studio ingegneria elettronica.
    A metà liceo, capii che Napoli è una città che non mi avrebbe dato un futuro.
    Non vedo l’ora di andarmene da Napoli per avere un lavoro che non sia “a nero”.

    P.S.:Napoli è una bella città. Sono i napoletani che sbagliano (nel bene e, soprattutto, nel male)

  198. Napoli ha una cosa bellissima il vesuvio……….

  199. Forse e’ stato un brutto sogno o quella citta e’ una di quelle extraterrestri? Purtroppo c’e’ ed e’ quel filone chiamato in questo caso “Stoccolma” che ogni cittadino intelligente dovrebbe seguire, ma dato che lassu’ al governo hanno altri interessi noi peggioreremo sempre piu’. Speriamo bene per i nostri figli o meglio per i nipoti. Saluti.

  200. Condivido in pieno le parole di Antonio, ciò che ha visto a Stoccolma è la realtà purtroppo per NOI che risulta esattamente il CONTRARIO di ciò che è l’Italia. Siamo indietro come civiltà e tutto il resto da loro circa 50 anni. Speriamo di avvicinarci a loro.

  201. Sono italiana, di Roma, sposata con svedese, ma abbiamo sempre abitato in provincia di Roma. Da 2 mesi sono qui in Svezia, stabile, e credetemi non ho voglia di tornare in Italia. Sto imparando la lingua, su internet, e funziona. Io abito al sud della Svezia, un piccolo posto, dove non manca nulla. Nevica? Passa lo spazzaneve e lo spargi ghiaia se ghiaccia. L´anno scorso e´nevicato a Roma e dintorni, siamo tutti rimasti bloccati.
    Qui e´una realta´diversa, anche se non mancano i loro problemi , ma sono civili! E c´e´il rispetto per la ” persona”, cosa che da noi si e´dimenticata.

  202. I napoletani che non amano la loro cittá, é meglio se si trasferiscono

    Ho fatto un errore madornale,leggere questo articolo. Non mi dilungherò nel commento perché non ho tempo e sinceramente perché dovrei scrivere cosí tante cose che non ho spazio a sufficienza. Ho visto una cittá che amo alla follia,gente solare,odore di mare,odore di serenitá,odore di vita. Ho visto una cittá in cui voglio vivere,una cittá che mi rende felice,una cittá dalla quale non riesco a star lontana. Una cittá che mi riempie il cuore,che mi da il sorriso e che malgrado i suoi difetti resta la piú bella in assoluto al mondo. Ho visto Napoli,ed ogni volta che sto lí é come se fosse la prima. Amo Napoli e amo i napoletani che ne vanno orgogliosi!!!!

    1. Siamo tutti orgogliosi delle cose belle. Ci fanno schifo quelle brutte. Che tu non vedi. Apri gli occhi. Se vuoi tenerli chiusi trasferisciti tu. Non ci serve la gente che non vuole cambiare.

  203. Io direi il contrario di ciò che è scritto nel titolo: dovrebbero viaggiare tutti i napoletani, nessuno escluso per potersi rendere conto di avere una coscienza individuale e collettiva…per percepire la differenza, per cominciare a trovare il senso del civico che è in ogni napoletano, nascosto da qualche parte ma c’è!!!
    A questo punto però sorge un problema: per quanto mi riguarda io ho acquisito il senso del civico, il senso dell’appartenenza grazie all’educazione ricevuta e forse è proprio per questo che a malincuore voglio andarmene da questa città…
    Flavia, 22 anni, Quarto (Na).

  204. grazie a tutti….ognuno mi ha arricchito a suo modo….:) volevo salutarvi con una citazione….”Il mondo cambia col tuo esempio, non con la tua opinione; siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo”

  205. Purtroppo questo è un paese morto… i pochi che nutrono ancora la speranza di un miglioramento sono solidi pilastri piantati nell’argilla…. non c’è via di scampo , l’italiano si crede il furbo della situazione , il più brillante , l’irreprensibile….. e ancora in tanti anni non ha capito che è questo che lo rende l’artefice della distruzione di una stupenda nazione, io ho viaggiato abbastanza, mi sono sempre scontrato con realtà diverse , ma sempre MIGLIORI della nostra… l’unico posto che mi ha fatto sentire a casa è stata città del messico, mi ricordo ancora oggi i brividi che ho provato nel vedere questa città lontana km e km che altro non è che la trasposizione in larga scala di una città come la mia , l’ho eliminata dalle mie mete future..
    Sono dell’idea che i pochi italiani che si sentono parte dell’Europa dovrebbero farsi forti e abbandonare questo paese, io spero di avere l’occasione e la forza per farlo.. A conti fatti questo paese non mi ha dato NIENTE , quello che ho ottenuto e che sto cercando di ottenere mi sta costando sudore , salute e lacrime… e mi si stanno consumando le dita per rimanerci attaccato e non perderlo per strada.

  206. ecco quello e’ il posto dove dovrei andare io….almeno non patirei il nervoso tutte le volte che vedo quello che non va….

  207. Napoletana che ha ripartito equamente gli anni della sua vita tra Napoli, Olanda, Milano, Napoli e ora di nuovo Olanda. Mi spiace tanto che alcuni napoletani (e non tutti, chiarisco) continuino a voler mettere la testa sotto la sabbia come struzzi, negando realtà, rassegnandosi al fato, perdendo in competitività, innovazione, civiltà, opportunità e quant’altro.

    Mi rivolgo a quei commentatori dell’articolo che si sono sentiti piccati ed offesi.

    Non è detto che per essere caldi, accoglienti, generosi e simpatici come sono i napoletani, bisogna anche essere incivili. Sono da poco tornata da Napoli dopo un soggiorno di quasi un anno (rientrandovi dopo 25 anni) e spesso ho visto sotto casa mia cassonetti della spazzatura vuoti mentre al loro fianco c’erano sacchetti aperti, tv, e quant’altro. Questo di mattina, non la sera quando i cassonetti sono stracolmi. Non ci si prende nemmeno la briga di alzare il braccio. A Napoli esiste l’ASIA per la raccolta di rifiuti di grosse dimensioni, ma non tutti ne fanno uso (pur essendo gratis!)

    Ho pulito con i miei figli giardinetti pubblici pieni di rifiuti di ogni genere. C’erano cestini per rifiuti ovunque, vuoti o semivuoti, ma il prato era disseminato di lattine vuote, cartacce, cibo per gatti, bottiglie di plastica. La gente ci ha visto raccogliere per ore tutti i rifiuti, ma nessuno si è alzato per dare una mano.

    Si cammina per la strada storditi da gente che si accanisce a suonare il clacson con tanta disinvoltura, senza rendersi conto che: 1. Non risolve nessun problema al traffico cittadino 2. Che è causa di un inquinamento acustico che va ad aggiungersi agli inquinamenti vivisi ed olfattivi che la città offre a profusione. 3. Che i rumori sono causa di forti stress!

    Si vive ancora di raccomandazione, dell’essere amico di… del ritardo agli appuntamenti, sella mancanza di rispetto per gli altri, dell’imbroglio, dell’aspirazione al posto fisso, perché se no che si fa?

    No, no, no, non tutto e sempre deve venire dall’alto, anche se capisco che alcuni problemi sono veramente di difficile soluzione, continuo a credere che la nostra volontà individuale e collettiva possa essere più forte dei tanti problemi che affliggono questa città. Problemi economici, politici ma anche etici e morali.

    Allora, cari miei concittadini, saremo anche affettuosi, avremo una buona cucina, sole, mare e sfogliatelle, ma occorre che ci si rimbocchi anche le maniche per il bene nostro bene, dei nostri figli e dei nostri concittadini.

    Noi che viviamo al Nord, dove tutto è perfetto, dal punto di vista sociale, organizzativo, politico, stiamo mesi al buio, con neve, vento e pioggia. Credetemi non è bello. Ci manca Napoli con la sua allegria, il mare e le isole e il calore dei napoletani, ci mancano il basilico fresco, i pomodori dolcissimi, il pesce appena pescato, il caffè e tutte le cose belle.

    Non gettate questa città, amatela, ma sul serio, come amate i vostri figli e la vostra casa. Datele lustro e dignità, tenetela pulita, non solo dai rifiuti e dall’inquinamento acustico, datele un futuro, rendetela competitiva ed attraente per i turisti. Siate onesti con loro, curate il luoghi di cui più andate fieri (musei, biblioteche, chiese, ecc.) con istruzioni chiare e in inglese, sorridete allo straniero che, oltre ad essere una fonte di guadagno, è una persona che si interessa a voi e alla vostra civiltà, trattatelo bene e vedrete che nessuno scriverà più cose negative sulla vostra (nostra) amata città.

  208. Ciao Antonio, sono napoletana ma ho vissuto 13 anni a Bergamo, 3 a Milano e ora vivo a Vienna. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto negli ultimi anni per lavoro, dalla Cina alla Russia, America e in tutta Europa e di realtà ne ho viste parecchie. Le differenze esistono anche in Italia senza andare all’estero! Confronta un pò Napoli con Bergamo, Trento o Bolzano! Io ho da poco avviato la mia attività e mi occupo di recruiting e placement di ingegneri italiani interessati a opportunità di lavoro all’estero e ti posso dire sto ricevendo davvero un sacco di application di giovani napoletani: profili brillanti di ragazzi in gamba alla ricerca di un futuro migliore. Non voglio favorire la fuga dei cervelli, ma i giovani hanno bisogno di vivere, di crescere, di mettersi in gioco, di sfide e opportunità e se l’Italia non è in grado di offrirle.. bene, le si cerca altrove, evviva la flessibilità! Magari con la speranza un giorno di tornare alle tanto amate origini..

  209. Anche se romano, e quindi “geneticamente” portato ad odiare napoli, ti dirò una cosa: è l’italiano medio il vero problema, e non solo il napoletano. e fare questa affermazione costa caro. Insultare Roma, la mia Roma, non mi è facile, ma il vero problema è in tutta l’Italia, da nord a sud. Certo, il sud sta messo peggio del nord, ma sono stato a Milano per mesi, a Genova, a Padova e a Verona, e lì, sebbene in forma minore, la monnezza è tanta, meno di Napoli, ma tanta comunque. Più di quanto un paese civile dovrebbe dimostrare.
    E ti ringrazio per il disegno che mi hai fatto di Stoccolma. Dovevo andarci, non ci son riuscito, ma ora farò di tutto per andarci.
    Grazie.

  210. Purtroppo e sempre quella minoranza ke rovina sempre tutto e ci mostra al mondo intero un popolo di m…. Attualmente sono in australia dall altra parte del mondo Le differnze ci sono ma cio ke vedo da lontano ke il mio popolo la mia gente ha smesso di credere nelle piccole cose anke in un futuro personale perche oramai quella piccola minoranza ci sta togliendo tutto anke la voglia di credere e di sperare, forse e inutile criticare e parlare di spazzatura o di carta a terra e di autobus ke nn arrivano
    dico solo torniamo a credere nelle cose e prendiamoci quello ke e’ nostro.

  211. […] dopo che ci siamo andati a pigliare il caffè insieme a Sodermam. Leggetevi il suo post “I napoletani non devono viaggiare” se già non l’avete fatto. Ma un po’ di cose ve le voglio […]

  212. Qualcuno prima di tutto mi spieaghi perchè ci sono persone che debbano essere GENETICAMENTE predisposte ad odiare Napoli. Detto ciò, sono napoletano ed il problema serio di questa città è la disorganizzazione imperante nella quale un quarto della cittadinanza sguazza senza ritegno, un altro quarto se ne è abituata ed un altro quarto quando può ne approfitta. LE persone che lavorano e provano a rendere normale una città che non lo è sono tante ma purtroppo ciò che salta all’occhio sono le assurdità quotidiane che una grande città come Napoli non dovrebbe vivere. Anche io ho viaggiato molto e non è per campanilismo che vi dico che la situazione è simile a Napoli anche in altre grandi città italiane. La differenza la senti a ragion veduta nel momento in cui passi il confine e ti trovi in altri stati… aver visitato città come Madrid, Dublino, Parigi, Londra, Liverpool e via discorrendo, mi ha fatto capire quanto stiamo indietro rispetto a tutto il resto dell’Europa. E non vi parlo delle cazzate che la tv ed i giornali ci propinano tutti i giorni ma del vivere quotidiano, di quelle piccole cose delle quali avrebbe bisogno un normale cittadino che la mattina si alza per andare al lavoro e che invece dalle mie parti, ma diciamo anche dalle nostre parti, è semplice utopia… Non parlate solo della monnezza (che tra l’altro ho vistro e stravisto in altre decine di città italiane) e di quello che volete sentirvi dire. Il marcio in Italia ed a Napoli sta nelle amministrazioni che per anni hanno stuprato un paese intero dalle potenzialità immense ma sempre inespresse…

  213. viene da piangere.

  214. Napoli è vera ed è viva…. poi è anche bellissima soprattutto vista dal mare . Noi rimarremo qui per cambiare le cose che vanno cambiate, non lasceremo che muoia come il resto del mondo.

  215. …ho avvertito spesso questa sensazione al ritorno di qualche viaggio.. e allora io direi che i Napoletani e anche tutto il resto del sud Italia DOVREBBE VIAGGIRE e magari fare visite guidate per far comprendere come si puo’ vivere ….CIVILMENTE. ma se soloun sogno.

  216. consiglio ad Antonio Menna di scrivere il prossimo blog dopo un bel viaggio a Calcutta…cosi’ ci tira un po’ su.

  217. Avatar Rosario terminio
    Rosario terminio

    Che ti devo dire andiamo tutti a vivere li??? Però ripensandoci a parte l’efficienza che vita piatta … Noi credo dopo un po’ ci annoieremmo !!!!!

  218. si è vero è stato esattamente quello che ho provato pure io. Napoletana che proprio per questi stessi motivi ha deciso di lasciare, con tanti sacrifici, la propria città per un’altra più civile ed educata. La mia scelta è stata Londra.
    L’ho amata per questo sin dal primo momento. Il massimo della civiltà e della libertà (che non significa “libertà di fregare il prossimo” ma di rispettare ogni tipo di diversità) . Anche qui non si urla mai, si discute, si aspetta il bus che al massimo può fare 10 minuti di ritardo e gli addetti si scusano per questo.
    Sono cinque anni che vivo a Londra, che non sono tantissimi ma nemmeno pochi, ma abbastanza da dire di conoscere questa società bene, vedendola con gli occhi di chi ci la vive da dentro, ma al tempo stesso ne è estranea. Ebbene, è una società di apparenze. Rispettano gli altri perchè non vogliono avere le rogne del confronto o di un litigio, sono civilissimi nel rispettare gli altri perchè alla fine non hanno una propria personalità, ma alla fine sono razzisti, vuoti e si attaccano alle tecnologie per essere più “felici”, ti parlano solo di money & lavoro, non sanno cosa significhi stare insieme agli amici o alla famiglia senza ubriacarsi, studiano a scuola come se fosse un quiz, non conoscono niente di storia, religione o filosofia, ma pensano di essere i migliori in tutto.
    Noi, invece, sappiamo vivere, mangiare, stare insieme, amare. Il nostro problema è la mentalità.
    Una mentalità purtroppo colpisce tanto le persone “per bene” quanto i delinquenti. Perchè se cambiassimo solo questo ameremmo di più la nostra città e non ci sconvolgeremmo cosi tanto quando viaggiamo. E’ il luogo comune più antico di questo mondo ma è vero: siamo noi napoletani a rovinare la nostra città.
    Io adoro Napoli, come non mai, ma ogni volta che torno ogni cosa mi innervosisce, il traffico, la gente che si lamenta, il menefreghismo più assoluto. E ogni volta vedo una città abbandonata a se stessa. E torno sempre più amareggiata e triste come non mi appartenesse più.
    Per questo quando qualcuno mi dice “come sei stata coraggiosa a partire tu sola soletta” io rispondo: “No, non sono io quella coraggiosa, sono quelli che rimangono ad essere i veri eroi”.

  219. Non è vero che sono solo i napoletani delle “Mabboro” ad essere la rovina della città, loro sono solo il risultato del permissivismo, che si ha quanto le istituzioni non svolgono il proprio lavoro.
    1) Se lo spazzino che ha la sua zona predefinita, la fa una volta a settimana (anche in svizzera vedremmo qualche carta a terra)

    2) Se i vigili urbani perdono solo tempo a dirigere il traffico, e sono iper permissivi con quelli che parcheggiano “5 minut” in doppia fila ( anche in Austria probabilmente si creerebbe un minimo di caos)

    3) Se il comune non vernicia più le strisce da anni e la gente è obbligata ad attraversare a cazzo di cane…….(anche nella Svezia del Nord ci sarebbero dei piccoli rallentamenti)

    4) Se la polizia municipale, la finanza e altri, al posto di combattere i venditori ambulanti (prendendosi i cd e le cinture per loro) oppure i parcheggiatori abusivi (parcheggiando gratis le loro auto) cosa fanno????? ( Anche i a Lussemburgo nascerebbe il parcheggiatore se nessuno gli dicesse nulla)

    5) Se ancora non esistono ovunque le campane del vetro, cassonetti per carta, e plastica , è normale che a qualcuno possa passare la voglia di gettare la plastica a 100 metri dalla carta e viceversa…..( Anche nel paese più civile del mondo ci sarebbe una cattiva funzionalità della differenziata)

    6) Se le linee degli autobus vengono soppresse perchè l’ANM non ha i soldi per pagare le scorte ogni giorno, sopprimendo la corsa alla prima assenza del titolare ( La colpa è dei napoletani? E di quelli delle Mabboro? non credo.)

    7) La gente che si droga e che fuma , sa sempre dove andare a prendere la droga……Adesso mi chiedo (porco CAZZO) è possibile che ci sono pattuglie della municipale , dei carabinieri , della finanza, che passano giornate intere (porco CAZZO) davanti ad un fosso che si è aperto a via Marina o in altre (fottutissime strade di merda)….perchè queste (fottutissime) volanti non fanno di piantone nelle piazze di spaccio?????????????????????? (Anche a città del vaticano senza un fottutissimo controllo FISSO (F I S S O) ci sarebbe una piazza di spaccio.

    8) Se le strade sono piene di fossi è colpa dei napoletani???? Napoli è una città collinare , quando piove si creano dei FIUMI…..se i nostri avi fossero ancora vivi, ci avrebbero pensato loro ad eliminare il pavè , i ciottoli e tante altre cazzate, (invece noi li manteniamo per non intaccare la storicità) maaaaaahhhhhhhhhhh………nel 2013 non dovrebbero proprio più esistere queste cosa inutili.

    Conclusioni…….
    Non vivo più a Napoli, proprio perchè ho viaggiato molto, ed ogni volta che ritornavo per me era un trauma. Napoli ogni giorno è una battaglia, e la vita già è una battaglia in se, anche se vivi in Svezia.
    Però è giusto sottolineare come tutti i problemi che esistono a Napoli siano solo e sempre colpa di chi dovrebbe controllare , vigilare, M A N U T E N E R E….
    Basta non aggiungo altro

    1. è proprio ciò che ho dettopure io….queste persone hanno bisogno di aiuto ma è come se tutti chiudessero gli occhi,,,,hanno bisogno delle istituzioni ma gli sta bene cosi….il mezzoggiorno è la parte più bella d’italia e lo stan facendo morire….

  220. Che dire, triste ma reale. Per questo sono nato all’estero. A voi italiani piace essere masochisti no? Vedete la differenza all’estero no? Allora perchè non fate niente? Vuol dire che vi piace

  221. Il Problema in tutto questo non e` Napoli, ma solo gli abitanti che l`hanno rovinata,bisognerebbe mandare tutti a vivere in un altro Paese, lasciarli li per un Anno e poi riportarli indietro( solo per vedere se funziona) :))Io amo Napoli, pero` mi piange il cuore vederla cosi combinata male! Ormai ho lasciato il mio Paese da tanti Anni, e la munnezza aumenta sempre di piu`( io parlo di gente munnezza!) Complimenti a quelli che sono rimasti, siete coraggiosi!

  222. Probabilmente tutti i Napoletani che hanno commentato indignati non hanno colto il messaggio dell’autore. Non è ne Napoli ne Roma (citata anch’essa) il problema, ma l’Italia.
    Gran parte di quanto scritto dall’autore vale anche per città del Nord o del Centro Italia.
    Nessuna regge il confronto perchè, semplicemente, siamo rimasti qualche decennio indietro rispetto a una parte dell’Europa. Forse un modello cosi “asettico” da noi è assolutamente impensabile, e concordo con alcuni … tutto sommato, chi lo vorrebbe? Ma tra la totale asetticità e la setticemia che c’è oggi in Italia (passatemi il paragone medico) ci dovrà pur essere una benedetta via di mezzo: o no?

    1. Grazie, Massimiliano. E’ esattamente quello che intendevo dire. Chi ha voluto capire ha capito. Per fortuna, tanti.

      1. Quindi voi dite che non esiste una differenza molto marcata tra la vivibilità di Benevento/Avellino/Salerno contro Rimini/Ravenna/Bologna?
        Con questo voglio dire che se anche una Bologna è rimasta un decennio dietro, Napoli è rimasta almeno 2 decenni dietro. ( il doppio). Saluti.

  223. Forse a Napoli e Roma la situazione è più evidente, forse lo è in tutte le grandi città, ma credo che il titolo del post non vada bene.. Lo correggerei in “Un Italiano non dovrebbe viaggiare”

  224. Per fortuna non vivo a Napoli, e per fortuna ho avuto il piacere di vivere in Estonia, dove le abitudini della popolazione sono molto molto simili a quelle che hai descritto.

  225. Ho letto prima questo articolo, poi quello dedicato ai commenti (Due o tre cose da dire). Che dire? Io sottoscrivo ogni tua singola parola. Sono napoletano e, nonostante il mio amore verso una città che potrebbe essere tra le migliori al mondo, non posso non notare il degrado. E chi continua a difenderla a spada tratta non fa altro che peggiorare la situazione: i problemi vanno affrontati e risolti, ognuno di noi si rimbocchi le maniche e contribuisca in qualche modo a rendere questa città migliore.
    Anche io ho vissuto un’esperienza simile alla tua: sono stato a Londra per ben tre volte. Neanche ti dico. La cosa più divertente è che noi napoletani rispettiamo le altre città come se fossero nostre e poi trattiamo Napoli come se fosse una cartaccia da bruciare. E’ per questo che ogni volta che compiamo un gesto che possa rovinare la nostra città dobbiamo pensare 3 secondi, a cosa faremmo se fossimo a Londra o Stoccolma, e poi agire di conseguenza. Non è normale che riusciamo altrove ad essere perfetti cittadini e poi non riusciamo a fare lo stesso a Napoli. Questo è quello che provo a fare io ogni giorno, sperando che tante altre persone la pensino in questo modo. Possiamo e dobbiamo cambiare.

  226. Avatar carlotta di lucci
    carlotta di lucci

    È vero, sicuramente all’estero tutto funziona meglio che da noi. anche in Svezia però non è tutto rose e fiori…io ho visto gente del posto lì buttare a terra scatole vuote di pop corn e lattine con la massima disinvoltura e, dopo un acquazzone improvviso togliere le scarpe bagnate e sedersi nei bus accavallando i piedi infangati sui sedili imbotiti che son rimasti sporchi nei giorni a seguire. vero è che c’è ordine al di là di questi episodi e molta civiltà dal punto di vista del riciclo e dell’ordine pubblico. La vera meraviglia è recarsi in città dell’est Europa, ritenuto inferiore rispetto al lato occidentale…lì ho visto ordine, pulizia, educazione ed efficienza dei servizi pubblici come non avrei nemmeno immaginato. Paesi come la Polonia ad esempio, sono molto più avanti di noi. Un cambiamento da noi è d’obbligo ma risulterà difficile finchè non si comincia dai piccoli gesti quotidiani da parte di ognuno di noi (io, nel mio piccolo faccio tutto quanto umanamente possibile)…ma occorre ci siano anche i dovuti controlli atti a far rispettare le regole perchè, purtroppo, non tutti hanno una coscienza sociale!

  227. Rispondete a questa domanda.
    Si possono mai paragonare Napoli e Stoccolma?
    No perchè io vedo un dato allarmante, che è un fortissimo indice in materia di tenore di vita.
    Ed è questo:
    Superfice
    Napoli 117 km2 – Stoccolma 216 km2 ( stoccolma è il doppio di Napoli)

    Abitanti
    Napoli 960mila – Stoccolma 843 mila ( Napoli è la metà di Stoccolma e ha più abitanti)

    Abitanti per km2 (questo è il dato più importante)
    Napoli 8 mila persone per km2 – Stoccolma 4 mila abitanti x km2

    E nonostante ciò c’è chi dice che a Stoccolma non sono tutte rose e fiori.

    Provate ad immaginare cosa sarebbe Stoccolma, con tutta l’educazione che possono avere gli svedesi, se vivessero tutti e 843mila in mezza città…..provate ad immaginare e fatemi sapere….sarebbe caos generale secondo me. Voi che dite?

    Non voglio criticare ne salvare nessuno, è solo un dato di fatto che fa riflettere.

    1. Napoli non sarà mai Stoccolma, è chiaro. Ma solo perché abbiamo il doppio degli abitanti sulla metà del territorio dobbiamo accettare di non avere la benzina negli autobus, di non avere un servizio di spazzamento decente delle strade, di guidare come nei rally, di vivere nel disordine e nel degrado? Non credo.

      1. No, infatti se vedi il mio primo post , sono il primo a vergognarmi dell’indecenza delle istituzioni. Però immaginate una Napoli con la metà della popolazione……eh eh…..allora?Come sarebbe? (Se a via marina ora ci sono 200 auto, ce ne sarebbero solo 100) ……Non voglio dare una giustificazione a tutto lo schifo che si vede a Napoli, ma voglio dire solo che se funzionasse tutto bene a Napoli, saremmo un esempio mondiale di buona gestione cittadina.
        Ricordo che questa densità di popolazione pari ad 8 mila persone per km2 è un dato davvero che dovrebbe far pensare, siccome tutti sanno che se metti 7 svizzeri in un mq pure finisce che si menano o si ammazzano.ed urlano.
        Faccio un esempio delle città che hanno la stessa densità, poi stà a voi fare le valutazioni
        Bangalore (india) 8.231
        Yokohama (japan) 8.414
        seguono la vivibilissima SAO PAOLO e l’emblema della vivibilità INSTANBUL……
        Se poi ci aggiungi la CAMORRA la frittata è bella che fatta. Andando via da Napoli facciamo un bene a noi stessi e alla città, questa è l’unica vera arma ( funzionante ) che abbiamo.

  228. Ho letto il vostro libro,mi è piaciuto molto…pero vorrei sapere se sarà il continuo di questa storia dei due giovanni ragazzi?

    1. Ciao, grazie. Non sarà proprio un continuo. Ci saranno le stesse atmosfere ma altri personaggi.

  229. Sono stata a Stoccolma un mese fa, e mi è venuto in mente il tuo post…Ho scritto le mie impressioni in questo post sul mio blog: https://www.derev.com/revolution/love-the-city/post/napoli-stoccolma-a-r-sottotitolo-i-napoletani-devono-viaggiare/

  230. Napoli, puttana, può vivere solo in un bordello….peccato che nessuno si è accorto che è anche regina e come tale dovrebbe vivere a palazzo!

  231. non è solo napoli, è l’ italia, forse sarebbe sufficiente dare in comodato per dieci anni la città a svedesi, la sistemerebbero e ci guadagnerebbero anche, vista la meraviglia che è. purtroppo ho la sensazione che sia una guerra persa

  232. Per mia “sfortuna” sono stato alcune volte in Scandinavia e per altra mia “sfortuna” non sono mai stato a Napoli. Vero tutto quello che volete. Io tirerei fuori delle questioni semplicemente fisiche, specificamente termodinamiche, per spiegare la cosa.

    Tutta questa differenza tra svedesi e italiani io la spiegherei semplicemente così: con la legge di Van Der Waals. Gli svedesi occupano un territorio con una densità abitativa di 20 abitanti/kmq, gli italiani sono messi a 202 abitanti/kmq, a Napoli probabilmente molto di più, forse la zona più densamente popolata d’Italia.
    In più considerate il fatto che gli italiani ricevono dall’esterno, prevalentemente dal sole, una quantità di calore molto superiore, quindi l’eccitazione subita delle molecole (del cervello) è decisamente superiore.

    Tutto il resto si spiega di conseguenza (caos, attriti, malumori, furberie, malcostume, scaltrezza, malavita, scarso amore, inciviltà e tutto quello che volete). Però tutta questa eccitazione molecolare che subiscono da sempre gli italici ha prodotto una quantità di talenti, di eccellenze, di patrimonio artistico e culturale che gli scandinavi se lo sognano. Ovviamente pagando il prezzo di tanta disonestà subita dalla maggioranza, dai più.

    Concludendo, con una vena un po’ polemica, per il livello di tecnologia che abbiamo (compresa l’energia nucleare), vivere probabilmente a latitudini scandinave con le densità abitative che hanno loro è l’optimum per l’umanità. Solo che gli scandinavi se ne guardano bene dal far entrare chiunque nel loro paese…

  233. Che paragone banale… Napoli-Stoccolma. sembra uscito da un film di Luciano Salce fine anni 70. Napoli è un capolavoro di storia e umanità. La cultura degradata e il paesaggio umano anomico che descrivi non sono propri solo di Napoli ma della doppia morale italiana. Il dialogo finale del tuo scritto, si potrebbe ascoltare, mutatis mutandis, nella toilette
    del Parlamento italiano.

  234. “E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio.” Posso essere d’accordo sul resto, ma personalmente amo i colori e i suoni di questa città, per non parlare dei profumi. In ogni angolo c’è odore di cibo, di buon cibo. Le voci non ti fanno sentire mai solo. In metro o in autobus preferivo ascoltare la gente piuttosto che mettere le cuffiette per sentire la musica. E poi il modo di parlare, il voler trovare qualcosa di positivo sempre e comunque, la teatralità innata di questo popolo… proprio la voce, a Napoli, non la toglierei mai, sai che tristezza!

  235. IO NON VOGLIO ANDARE VIA DA NAPOLI!
    Il problema principale a mio avviso è proprio questo che tenterò di spiegare con una metafora: una famiglia vive in una casa in affitto ma non vede l’ora di andare via perchè non gradisce il quartiere, il condominio, i condomini etc.. Sa quindi che un giorno alla prima occasione andrà via. Come tratterà secondo voi questa casa sapendo di dovere andare via? Si prenderà cura della casa? Tinteggerà le pareti ormai ingiallite? Sostituirà l’impianto elettrico in corto?
    Sicuramente no, lascerà che tutto si degradi in attesa di andare via. Ecco amici, il problema principale è proprio questo. Finchè tutti si lamenteranno perchè vorranno andare via da Napoli, nessuno si prenderà cura della propria città e tutto continuerà a peggiorare.
    Napoli va amata e trattata come la propria casa di proprietà di cui si è innamorati.
    Se tutte le persone che sono andate via fossero rimaste qui, con l’amore per la propria città forse oggi avremmo avuto insieme la forza di cambiare qualcosa, perchè alla fine ad andarsene via sono sempre quelli che avrebbero potuto avere qualcosa di importante da dare.

    1. Ricordati però che la famiglia che vuole andare via, un impianto elettrico nuovo l’ha avuto, una parete bella tinteggiata l’ha avuta….un auto nuova l’ha avuta….e di cose buone prima di pensare di andare via le avrà fatte….siccome non si nasce con questo pensiero…..e a cosa sono serviti? A far capire che è tutto inutile…..io lo ripeto da anni, ma non pendetemi per un traditore perché è un dati di fatto e non un mio pensiero…ovvero…..non ci sino riusciti i nostri nonni (gente con le palle) come possiamo riuscirci noi Nell era degli iphone e dei capelli fonati?

  236. bello, pungente e fai riflettere. Complimenti, lo sto rileggendo. NAPOLETANI, SVEGLIATEVI!!!! E VIAGGIATE….

    1. scusate, sostituisco la parola “NAPOLETANI” con “ITALIANI” …conoscere il Mondo per confrontarsi e migliorare è una cosa che devono fare tutti.

  237. Povera Napoli, poveri napoletani. Viaggiare e conoscere, bello, interessante, meraviglioso. Ma, conoscete i vostri genitori, i vostri fratelli e sorelle, ed i progenitori? Conoscete i vostri luoghi? Conoscete il prima, il durante, per poter comprendere compiutamente l’oggi e progettare il dopo? Dove e come vi documentate? Con gli spot, gli sceneggiati (fiction), con gli articoli del NYT, del Daily News, del Corriere e della Stampa? Vi siete mai posti il problema di cosa è la legalità e di cosa è la giustizia? Quali differenze vi sono tra questi due etimi? Per Napoli cosa scegliereste la legalità o la giustizia? Per voi ed i vostri affetti cosa scegliereste, di essere legali o giusti? Avete ottime e pregevoli qualità, all’estero “funzionate”, qui no, perchè? Migliaia, centinaia di migliaia di voi lavorano all’estero, bravi. Cosa siete? Come siete? Non m’interessa, quello che mi “stuzzica” è perchè lo siete? Perchè avete avuto genitori, nonni che vi hanno trasferito quelle qualità che oggi detenete. Perchè avete avuto insegnanti che vi hanno dato e voi avete preso. Perchè siete il risultato e la sedimentazione di quelle “mentalità” che vi fanno quello che siete, belle e preparate persone, ma non lo riconoscete, lo denigrate. Infamando le vostre origini, mortificate i sacrifici, i dolori, le gioie di chi vi ha preceduto, di chi imperterrito ha continuato a vivere in un ambiente “ostile”, volutamente reso tale. Non vi accorgete che siete un “capitale” formato e costruito qui, e che tanti sacrifici e risorse impegnate vanno a sviluppare e progredire “gratuitamente” altre realtà, che nulla hanno investito su di voi. Questi i fatti, il resto è un bel romanzo utile a perpetuare queste rapine. Donne e uomini di queste terre hanno realizzato giardini su montagne anguste, irte ed aspre, con i terrazzamenti. Lo si può fare ancora, di nuovo. Gli strumenti di oggi possono permettervi di lavorare e progredire da qui. Bisogna però che lo vogliate e crediate con forza e immaginazione. E’ la vostra mentalità a dover essere cambiata, prima ne prenderete consapevolezza e prima s’inizierà a risalire la china.

  238. Finché ci sono Napoletani come te, Napoli ha speranza.
    Certo… con la sola speranza non si fa molto…

  239. Dico solo questo….sono stato a Stoccolma 2 anni fa….e per la prima volta in quasi 40 anni di vita mi hanno rubato il portafogli…..40 anni vissuti interamente a Napoli!

  240. Avatar dsfkjlm@qsdfkdqsf.it
    dsfkjlm@qsdfkdqsf.it

    Prima di parlare viaggiate e vivete altre realtà…anche per mio padre Salerno é la città più bella del mondo…ma senza mai uscire da salerno…la conoscenza é libertà. Se conoscete altre realtà sarete in grado di fare delle scelte giuste.

  241. Caro Antonio,
    Il tuo racconto particolareggiato mi ha fatto venire la pelle d’oca e, mentre leggevo, immaginavo Stoccolma e la paragonavo involontariamente con Napoli e con molte altre città italiane.
    Ma non per l’immondizia o le mille altre cose che non funzionano, bensì per le emozioni, per il carattere della gente, per i paesaggi, per il sole.
    Credo che sforzandoci un po’, tutti insieme ed ognuno nel proprio piccolo, noi italiani possiamo fare grandi cose, anche più degli svedesi.
    E questo anche grazie ad un semplice ma toccante racconto come il tuo.

  242. Io penso che non si può mettere tutti d’accordo. Chi vuole andare lontano dalle proprie radici vada pure, ma non denigri chi resta. Chi resta è di gran lunga più coraggioso di chi parte e non merita di essere screditato.

    1. Restare non significa però chiudere gli occhi sui problemi. Restare non significa non fare nulla per cambiare la situazione.
      A parte il fatto che viaggiare non significa necessariamente voler “andare via per sempre”: io ho avuto la fortuna di aver viaggiato molto finora nella mia breve vita, eppure ciononostante non vedo l’ora ogni volta di tornare a Bergamo e vedere lo splendido (e sconosciuto ai più, aggiungerei con un pizzico di campanilismo) profilo della città che amo stagliato contro il cielo. Anzi: viaggiare permette di amare ancora di più le proprie radici. Io ogni volta che vado voglio anche tornare.
      Quello che però non capisco è come mai si prenda un dato di fatto – la disorganizzazione e la mala gestione italiane – come un insulto personale: se c’è il problema della spazzatura, se c’è il problema dei mezzi perennemente in ritardo (sì, confermo, sono problemi che ci sono anche in Lombardia) o dell’incuria del patrimonio storico e pubblico, mica posso offendermi se qualcuno lo dice. Né rifiutare l’idea nascondendosi dietro la retorica del “Tal dei Tali è la città più bella del mondo” elimina i problemi. Anzi.
      Sono convinta che l’Italia sia davvero il posto più bello del mondo: perché unisce alla storia e ai paesaggi un calore umano che non si trovano altrove nel mondo. E allora, perchè siamo noi italiani i primi a violentarne la bellezza? D’accordo, la colpa è anche dei politici, delle istituzioni, eccetera, ma perché non la finiamo di scaricare sempre la colpa su qualcun altro e iniziamo invece a darci da fare, ciascuno nel suo piccolo? Sarà anche una visione ingenua del mondo, ma a me le storie del “dovrebbero prima iniziare gli altri” e “anche a stoccolma buttano le carte per terra” sembrano solo una scusa. Iniziamo noi, non gettando la cartaccia, facendo quel piccolo sforzo di civiltà di fare la raccolta differenziata anche se è scomoda, magari imparando quei metodi di class action o reclamo comunitario contro i ritardi dei mezzi o i disservizi, eccetera, invece di restare sempre a guardare, pretendere e lagnarci ciascuno nel suo minuscolo e asfittico orticello egoista.

      1. Si vede che non sei mai stato a Napoli!

    2. Coraggioso?? Senza palle, altro che coraggioso!

      Ci vuole un coraggio così a mollare tutto, prendere le proprie cose e partire.
      Dire che è coraggioso avere la me*da al livello del collo e rimanerci volentieri prendendosela con quelli che, riusciti ad uscirne, ti guardano e ti dicono che stai messo male è ridicolo..aggiungiamoci che qui tanti si offendono se gli si fa notare la loro situazione(di “me*da fino al collo”, non solo metaforicamente).

      Svegliati.

  243. Ti dirò, sono andato ad Amsterdam e non ho rimpianto Napoli, sono andato ad Atene e non ho rimpianto Napoli….c’è sempre chi è piu terrone di te……!Fare i soldi parlando male della città in cui si vive senza fare nulla per migliorarla lo trovo alquanto facile.

    1. I camorristi hanno detto le stesse cose di Saviano (che ha fatto i soldi parlando male di Napoli). Antonio Menna, come Saviano, non ha parlato male di Napoli: ha descritto impietosamente la situazione reale. Se poi ci ha guadagnato qualcosa buon per lui: è uno scrittore il suo lavoro merita di essere ricompensato.

  244. non capirò mai la vostra mentalità, qualcuno almeno prova a fare un quadro oggettivo della situazione, primo passo per un cambiamento, e viene additato come un traditore, e poi la solita storia “ci hanno abbandonato”,” nessuno ci aiuta”, ma cosa siete infermi? chi dovrebbe aiutarvi? gli svedesi? tirate fuori un po’ di orgoglio e basta con sti luoghi comuni dietro cui nascondere le vostre mancanze

  245. e basta con questo sole e il mare e la pasta non si vive solo di quello e non possiamo continuare a rifugiarci dietro a queste 4 cose per dire che l’italia è bella!! xk la pasta la imparano a fare anche gli altri, e non siamo gli unici ad avere un bel mare nè il sole nè paesaggi mozzafiato e tantomeno storia.. non basta vivere di rendita il turismo insegna, bisogna iniziare a tutelare il nostro patrimonio e offrire qualcosa in piu, servizi, civiltà e anche cose innovative. ormai la spagna la francia e pure le città del nord ci superano xk sanno valorizzare quel poco che hanno e offrire servizi e innovazione!
    Cari difensori del clima mediterraneo e bla bla bla, vi potrete vantare del sole e del mare ma ripeto non siete gli unici ad averlo e soprattutto vanno bene per una vacanza, ma la felicità la serenità il benessere che mi hanno dato certe città del nord dipendono da tutt’altro!
    e per quanto mi riguarda chi lascia il paese non è vigliacco è solo furbo ha capito tutto! la vita è mia me la godo non la vado a rovinare in un posto che non dà futuro solo per vari patemi d’animo e sentimentalismi vari!

  246. una volta ho chiesto ad una nordica, il perchè si fosse trasferita a Napoli dall’ efficientissima Germania. Risposta: si tutto bene organizzato da noi, così tanto, che so già da oggi come vivrò i prossimi 50anni. A Napoli mi sento VIVA, esco la mattina e non so manco se e come ritorno a casa. Poi ognuno è libero di scegliere.

    1. Forse è la stessa tedesca che conosco io e che, dopo più di 20 anni a Napoli, se n’è tornata in Germania perché sotto il Vesuvio non riusciva più a campare.

  247. Mi spiace per altri, ma hai detto cose sacrosante. Chi va all’estero, vede sulla propria pelle cosa pensano in Spagna, Belgio ecc sugli italiani. Non sono visti bene, altro che ammirati! Caciaroni,volgari e maleducati, e esperienze come la tua ne danno la conferma. Purtroppo i maggior responsabili sono i cafoni che vengono dal sud che gettano m..da alla purtroppo minoranza civile. Mio padre di Napoli me lo dice sempre che quando salì al nord tramite un concorso si vergognava dei suoi stessi concittadini che gettavano fango alla città.

  248. Sono figlia di italiani all’estero… Sono tornata in Italia ogni 2-3 anni da quando ero piccola. Ho sposato un figlio di italiani. I miei figli (seconda generazione in Canada) parlano italiano. Tutto per dire che, per l’Italia, ci tengo.
    Abito adesso Montreal, sono anche vissuta per tanti anni a Vancouver. Sono considerate due citta’ “civili” secondo gli standard internazionali. Be’, vi diro’ che mai ci siamo sentiti accettati come “essere umani” che a Napoli, dopo averci passato due mesi per lavoro. Certo, Napoli e’ incasinatissima, e ha i suoi milioni di problemi, pero’ in questo casino, c’e’ un contatto umano che non abbiamo mai ritrovato da nessuna parte. In fatti, piu’ la citta’ e’ “civile”, piu’ e’ fredda. Certo, Vancouver e’ ordinata e pulita, ma mio figlio non poteva parlare ad alta voce nella strada perche’ le gente usciva di casa per dirmi che disturbava in pieno giorno; i ristoranti chiudono la sera alle dieci. E sapete, anche a Vancouver, nel 2009, non hanno raccolto l’immondizia per 4 mesi… e si, anche li! Certo, Montreal e’ civile, ma quando si invita la gente si riportano a casa il resto del cibo condiviso. Che se ne dica, anche se circa il 50% della popolazione della citta’ e’ straniera, c’e’ sempre una preferenza per i “locali” quando si deve dare un lavoro. E certo, il mio nome da figlia di immigrante non e’ “locale”… E che dire della storia… Montreal a quasi (non ancora) 400 anni e Vancouver solo circa 150…
    Ecco, i problemi, come i vantaggi, ci sono dapertutto… a Napoli, come altrove. Sono solo a livelli vari. Ognuno deve decidere che cosa puo’ accettare e che cosa deve lasciare…

  249. Io invece penso che ogni napoletano dovrebbe viaggiare. Deve imparare a vedere nuove realtà, nuovi modi d’essere. Deve vedere la civiltà per poi essere civile, deve vedere la pulizia per far scaturire in sé l’idea di non sporcare. Deve vedere…..

  250. I napoletani non dovrebbero viaggiare… proprio quello che ho pensato quando sono stato a Copenhagen. E per le stesse ragioni che hai esposto. Ognuno fa il proprio tassello di bene comune, mentre qui ognuno campa alla giornata ignorando che esiste anche un domani in cui sconterà tutto.

    1. Tu sei una persona per bene, della Napoli bene. Purtoppo io a Brescia ho incontrato sola la feccia che danno solo disonore alla città, gente che va in trasferta a rubare i rolex e i portafogli nelle sagre di paese, gente che ha il coltello a serramanico nelle scarpe. Non sai quante volte si sono meravigliati che la mia famiglia era per bene e che mio padre fosse un lavoratore stakanovista con il senso dello Stato. Speriamo che le nuove leve ne prendino esempio come ne prendino da te

  251. vivendo da 5 anni a nord ho invece moooolto rivalutato il sud!! La civiltà non è solo strade pulite, raccolta differenziata, auto ben posteggiate etc. è ance umanità, cultura popolare, tradizioni, vivacità mentale, straordinarie capacità artistiche e musicali, passione, altruismo, senso della famiglia, senso dell’amicizia, educazione, rispetto degli altri etc. mi dispiace ma io preferisco trovare un po’ di disordine e avere un po’ di calore ed umanità che tutte le cose elencate qui sopra. Ho salvato la vita a ben due vecchietti abbandonati a nord e sono rimasti di sasso (non pensavano potesse esistere gente così). Quindi ricordiamoci anche di queste cose anche se ora sembra che non vadano più tanto di moda.

  252. Avatar Haters Gonna Hate
    Haters Gonna Hate

    Napoletani che amano la loro città..BENE!! Basta che ve ne state lì a casa vostra e non provate a venire al nord!!

  253. Giusto. Però – a volte – anche la troppa precisione caca ‘o cazzo 😀 Bell’articolo!

  254. cambierei “napoletani” con “italiani”, per il resto tutto bene, tutto noto

  255. Che fastidio I commenti (mi riferisco a quello di mary) con I soliti luoghi comuni (e’ la piu bella citta al mondo come vi permettete!!), non vivere nascosta dietro le spalle dei tuoi antenati che hanno reso la citta’ bella perche gli italini contemporanei la bellezza delle citta’ italiane la stanno distruggeno, e visto che tutti parlano sempre di questa bellezza sarebbe anche ‘bello’ mantenerle belle e modernizzarle. Le critiche fanno solo bene, magari is prendessero idee dalle altre citta’ come stoccolma e magari queste idee fossere abbracciate da tutti. Ma il problema che is e’ cosi’ abituati all’illegalita’ e le cose fatte all’arrangiata, ci is nasconde dietro il folklore delle urla e della maleducazione, della superficialita’ e dell’illegalita’ giornaliera da borgata. Mi e’ piaciuto questo articolo, non per le critiche di roma e napoli, ma per le belle idee che portate da stoccolma. Chissa’ prima o poi… Non bisogna perdere la speranza e la forza di volonta’.

    1. Grazie, Ale. Era esattamente questo il senso che volevo dare. Fatte tutte le debite differenze di clima, densità, eccetera, se ci sono posti dove si può, perchè non si dovrebbe potere anche qui da noi? Questo è il senso. Non si vede cosa c’entri la bellezza, o il parlar male della propria città, o il fare soldi eccetera. Purtroppo alcuni, per fortuna non molti, sono avviluppati in una sorta di delirio da frustrazione, di permalosità sociale. Sono proprio quelli che, magari, la sera buttano la tv guasta per strada.

  256. Vivo a Copenhagen da due anni. Ho una fidanzata danese e conosco perfettamente lingua e cultura del posto.Sono stato negli USA un anno intero,a Boston. Vengo dal Sud e conosco dal vivo le problematiche di Napoli. Qui il concetto non è: Napoli è bella, Napoli fa schifo, Napoli si civilizzerà o no. Qui bisogna solo dire che il concetto di civiltà è un concetto oggettivo, e il fatto che le popolazioni nordiche lo applichino in maniera più efficiente degli italiani è, di conseguenza, un dato oggettivo. Ammetterlo non è sbagliato nè offensivo nei confronti di Napoli, è solo la realtà dei fatti. Detto questo, generalizzare il “napoletano” e denigrare l’Italia sono cose che mi fanno, scusate la parola, schifo. L’Italia può essere un posto migliore ed io darò la mia vita per migliorarla, anche solo un diecimillesimo di quello che è oggi. Siamo un grande popolo, e ce la faremo, ne sono certo. Per tutti coloro che non hanno speranza ma che soprattutto odiano l’Italia e gli italiani pur avendo la mia stessa nazionalità, vi prego, non dite in giro che siete italiani, dite direttamente che provenite dal vostro paese “adottivo” o che siete alieni venuti dallo spazio. Facendo quello che fate peggiorate solo la situazione, ma soprattutto date un’immagine all’estero del nostro popolo che non corrisponde a realtà. Gli italiani per chiamarsi così devono amare il nostro Paese e devono sentirsi in obbligo di renderlo un posto migliore, a prescindere da come appaia oggi. Non tornateci più, non dite al mondo che siete italiani, non parlate più la nostra lingua e non insegnate la nostra cultura. Di voi l’ITALIA e gli ITALIANI non ne hanno bisogno.

    1. Bravo, mi hai rubato le parole di bocca.

  257. …Trovo,per fortuna,anche molti commenti sensati ad es.(non ricordo chi lo ha scritto),quello in cui,chi scriveva non capiva perche’si tende a considerare antitetiche,le 2″virtu’”:la civilta’(..educazione,serieta’,lealta’,puntualita’,efficienza ecc.)con il “calore umano”(spesso da noi si traduce in invadenza,un vecchio detto recita “A cunferenza e’padrona da mala crianza!”(con le dovute eccezioni s’intende)..P.S:
    Beato quel lettore che riesce a trovare divertente stare in mezzo al traffico,lo invidio…

  258. Geometra partito da Napoli per il Canada nel 1967 e mai pentito di essere andato via! Oggi 2013 vedo tanti bravi ed intelligenti giovani seguire la stessa strada, sono napoletani, milanesi, genovesi, sardi. Pieni di talenti, pieni di educazione e pronti a fare qualsiasi lavoro purchè possano costruirsi un futuro. Nel guardarli per me è come rivivere quei giorni lontani quando da solo, lontano da Napoli tristemente tornavo a Via Caracciolo, a Posillipo sperando che un giorno sarei potuto tornare!
    Ma quando si mette da un lato di una bilancia il cielo, il mare e il sole e dall’altra l’orgoglio di avere un lavoro, la soddisfazione di poter creare una carriera ed il pane sulla tavola, allora la bilancia si inclina solo da un lato. I giovani continuano ad andare via dall’Italia in cerca di un futuro!!!

    1. E non è una bella cosa…ognuno dovrebbe avere la possibilità di lavorare nel posto dove è cresciuto…un paese che consente l’emigrazione ha seri problemi…adesso pure i milanesi e i settentrionali conoscono il dramma dell’emigrazione? Bene, se lo meritano, visto che per decenni il Nord Italia ha sfruttato il Sud in maniera criminale…

  259. calma ragazzi che quest’anno con benitez si risolve tutto……

  260. Noi abbiamo ciò che ci meritiamo , si parla tanto di meritocrazia, dunque è giusto così.!! I politici che ci governano sono quelli che abbiamo votato; E’ evidente che la maggior parte degli italiani governerebbero esattamente come quelli che sono al parlamento, altrimenti farebbero qualcosa per cambiare.In questo momento poi, noi Maranesi nello specifico siamo lo specchio dell’Italia,spero per noi che non si vada ancora più in basso!( anche se personalmente ho sempre constatato che al peggio non c’è mai limite)

  261. Io invece direi che DEVONO viaggiare eccome! Almeno così si renderanno conto della civiltà e la bellezza di altre città.

  262. Altra cosa da dire, i Napoletani amano, adorano, venerano la loro città, ma allora PERCHE’ non la mantengono anche pulita?? Con la spazzatura in giro, di bellezza se ne vede poca..

    1. La stessa cosa vale per le città del Nord Italia che non sono sicuramente tenute molto meglio…Milano, Venezia, Torino, Genova, non sono sicuramente città dove pullula la perfezione…scippi, rapine, omicidi, delinquenza, degrado, droga, alcool, evasione fiscali, prostituzione, mafia, camorra e ‘ndrangheta, le trovi anche lì in quantità industriale, solo vi fate forti del fatto che non fanno notizia le vostre schifose nefandezze…ipocriti!

  263. Avatar Raffaele Pezzella
    Raffaele Pezzella

    Un racconto semplicemente agghiacciante nella sua verità.

  264. Premetto che non sono napoletano ma conosco molto bene Napoli perché l’ho frequentata per lavoro . La cosa che disturba di più è la criminalità ma credo che in realtà Napoli è bella così . L’allegria che si respira per le strade ,il caos del traffico ,il chiasso della gente è vita , quello che tu trovi bello per me è un grigiore mortale !

  265. caro amico , mio malgrado devo fare una correzione al tuo riassunto , al quanto veritiero , innanzitutto cambiare il titolo, sarebbe più corretto (gli italiani non devono viaggiare) vedi tra tutti i passaggi che hai fatto ne hai dimenticato qualcuno importante , in Italia ci sono persone di 80 anni che vengono arrestate perchè rubano un pezzo di pane , li a stoccolma non ce ne bisogno , ci sono sussidi per tutti e insieme ai doveri anche tanti DIRITTI , quelli che oramai in Italia non ci sono più da decenni , arrestano le vecchiette che non possono mangiare , ma lasciano liberi personaggi come batman , robin e company che rubano miliardi di euro sotto gli occhi di tutti LIBERA-MENTE !

    1. Ragazzi oggi non esistono più i napoletani e gli italiani….siamo liberi di viaggiare e stabilirci dove meglio crediamo…Irlanda e Svezia o altro e saremo accolti sempre bene ovunque a Napoli molte cose non funzionano perché lo stato ci ha abbandonati…e accadrebbe lo stesso in qualsiasi paese….di napoletani che viaggiano ce ne sono miliardi….e ce ne saranno. Siamo in Europa ciò significa che possiamo andare dive vogliamo…tanto Napoli resterà sempre così , nn poniamoci il problema e viviamo dove meglio ci troviamo, ls vita è troppo breve

      1. Come ho scritto precedentemente, in tutta l’Italia c’è una realtà diversa da quella di Stoccolma (o anche di altre città estere)…Vivo a Milano, non ho visto edifici illuminati con all’interno le poltrone e i gate per gli autobus, che non sono puntuali, come non lo sono i treni della metropolitana…vedo spazzatura, mozziconi di sigarette e cartacce dovunque, auto parcheggiate sui marciapiedi, vigili e carabinieri che parcheggiano sulle strisce pedonali e vanno a prendersi il caffè…
        Perché scrivere che i napoletani non devono viaggiare? Allora non deve viaggiare nessun italiano…

  266. io per questo vivo in Irlanda…. la mia ragazza è svedese, a settembre la porterò a vedere napoli…. non so se essere felice o preoccupato di ciò….

    1. Preoccupato? Non esageriamo, se la tua ragazza si spaventerà di vedere da dove vieni in un mondo che è flagellato da guerre e paesi in piena crisi….significa che sono gli svedesi che non possono assolutamente viaggiare, se non nelle nazioni a loro confinanti.

      1. Avete davvero rotto col paragonare due città diverse….li ripeto…Stoccolma è il doppio di Napoli e ha la metà degli abitanti…..quindi….Stoccolma è. Napoli di domenica. Tutto funziona e c’è li spazio per fare tutto
        ..posti auto, vigili efficienti, no traffici. Autobus in orario…..immaginate il doppio della popolazione a Stoccolma, il doppio delle auto e il doppio insomma fi tutto…..avremmo…..disoccupazione…doppie file..inquinamento, corruzione e altro….s i a m o t r o p p i …e cmq ancora riusciamo a viverla bene o male….gli svedesi al nostro posto si sarebbero suicidati immediatamente…gente che se scoppia una guerra so e primm a muri

  267. per Haters Gonna Hate. Io personalmente non sono napoletano ma non mi serve di certo essere tale per difendere una splendida città e il grande popolo napoletano (non sono meschinamente campanilista come altri…). Rassegnati noi centro meridionali andiamo dove ci pare non abbiamo certo bisogno del tuo benestare chiaro? L’Italia è unita e continuerà ad esserlo solo pochi illusi leghisti non hanno ancora capito che la lega sfrutta questo loro desiderio irrealizzabile per avere solo i loro voti….poveri ingenui. Poi un consiglio a chi dice “ma perché non la tengono pulita” ebbene si vede che non conoscete la storia meridionale. La mafia detiene il controllo dell’immondizia essa è frutto della mancata accettazione dell’unità d’Italia da parte dei meridionali che infatti, da tale unione, ricevettero solo miseria e tasse (un po’ come sta succedendo all’Italia ora visto che siamo il sud dell’Europa) al sud mentre in centro e il nord fu incredibilmente favorito! Vi sembra giusto? Inoltre il nord è stato creato da quelli del sud che sono andati a lavorare nelle fabbriche. Chi ha il coraggio di mettersi contro la mafia? Solo lo stato può farlo ma spesso esso è assente!. Io se fossi in voi mi vergognerei 1) di parlare senza cognizione di causa (storica) 2) secondo di parlare solo secondo beceri stereotipi leghisti. Tempo al tempo….chi di spada ferisce di spada perisce ora anche il nord Italia è sotto scacco della Germania e anche voi siete ormai considerati sud Europa!

  268. 5 anni fa, per motivi lavorativi di mio padre, ci siamo trasferiti a Napoli da una cittadina in provincia di Venezia. Scherzosamente papè ci aveva detto che l’impatto sarebbe stato piuttosto forte ma non mi sarei mai aspettata un tale cambiamento. Oltre al fatto che non eravamo abituati a vivere in una città così grande, non sono mai riuscita ad ambientarmi. Non capivo la metà di quello che le persone dicevano, non solo gli anziani, ma anche i ragazzi con cui mi sono trovata a scuola.Anche al nord si parla dialetto, ma in ambiente scolastico si tende ad evitare! Nonostante le persone fossero molto più aperte e solari,cosa che sicuramente ho apprezzato, tendevano ad essere anche più volgari, gli insulti volavano come farfalle e risse erano all’ordine del giorno. Gli edifici scolastici erano sporchi e malridotti, i muri, i banchi e le sedie completamente rovinati e scritti. Ho passato due anni terribili, due anni in cui non sono riuscita a prendere la corriera in orario una sola volta, non ho mai ricevuto uno scontrino e sono stata scippata sette volte in pieno giorno. Il fetore d’immondizia è un’altra cosa a cui non sono riuscita ad abituarmi, soprattutto d’estate. L’inciviltà delle persone era massima e cosa più grave, nessuno si rendeva conto che sputare la cicca per terra, buttare i fazzoletti per strada e quant’altro era segno di cattiva educazione.
    Nel complesso la mia impressione è stata una delle più negative, quando sono tornata a casa ho perso un anno di scuola per recuperare tutto il programma non svolto. Neppure il mare mi manca, con le spiaggie sovraffollate e sporche, rumorose e piene di ambulanti. MI spiace solo per coloro che ci abitano da sempre e insistono a dire che Napoli è la città più bella del mondo. Napoli potrebbe tornare bella solo se ci abitasse un altro popolo!

  269. […] Dal blog di Antonio Menna: https://antoniomenna.wordpress.com Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un Napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato. L’errore, in realtà, è ancora più grave. Non sono andato ad “un estero qualunque”. Ho fatto tre ore di aereo e sono sbarcato a Stoccolma. • Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock. Lì non buttano i televisori guasti per strada. Non ci sono materassi dismessi sui marciapiedi. Non ho visto lavatrici arrugginite lungo gli assi stradali. Non c’erano cartacce, cicche, cartoni, supersantos negli alberi. Non c’erano banchetti di sigarette, dvd falsi, mercanzia varia. Non c’era merce esposta per strada che ti costringe a camminare tra le auto. Non c’erano auto parcheggiate sui marciapiedi. • Non ho visto un solo vigile urbano. Non ce n’era bisogno. Ho visto le piste ciclabili. Quelle vere, non quelle disegnate. Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà. Entro e trovo un tabellone luminoso. Numeri, orari, linee. Poi panchine, poltrone, reception e biglietterie. Trovo la mia notizia, chiara, in inglese, su un tabellone e faccio per uscire. Io, che quando a Roma o a Napoli vedo una pensilina, mi emoziono, ero convinto che assunta l’informazione, dovessi andarmi a trovare il mio pullman all’esterno. No. Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman. Che, ovviamente, è partito in orario perfetto. E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio. • Ho visto la gente stare insieme senza disturbare gli altri. • Ho visto le persone dirsi le cose sussurrando, a bassa voce, senza sbracciarsi • Ho visto file ordinate e pazienti • Ho visto tutti i tassisti col Pos, e tutti i negozi chiederti di pagare con carta di credito, please • Ho visto un barista inseguirmi per darmi lo scontrino. • Ho visto una città quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, con fonti rinnovabili e alternative. Una città con i riscaldamenti sempre accesi, e alimentati quasi per intero dalla termodistruzione di 300mila tonnellate di rifiuti l’anno in centro, e niente tumori o comitati popolari con il teschio sugli striscioni, con biomasse e biogas usati anche per far viaggiare gli autobus. • Ho visto la città più ecologica al mondo. Non ho visto cassonetti, netturbini, discariche, isole ecologiche, depositi di ecoballe, e nemmeno orrende campane per la differenziata. Non c’è bisogno. Si raccoglie palazzo per palazzo. Differenziare conviene. Le imprese fanno a gara a comprare plastica, carta, vetro, e danno molti soldi ai condomini, che vendendo i materiali si pagano i costi di gestione. Gli scarichi, per lo più, finiscono in enormi cisterne nel sottosuolo, dove vengono trattati e poi riutilizzati come energia per cucine a gas. Quelli depurati e limpidi alimentano il mare. • Ho visto pannelli solari su ogni palazzo, in una città senza sole, ed enormi vetrate senza tende, per raccogliere tutta la luce, e farne energia. Ho visto recuperare l’acqua piovana e fare irrigazione anche solo per le piante di finestra. • Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo. • Ho visto una città rilassata, pacifica, organizzata, mite • Ho visto un altrove dove le cose diventano possibili. Poi sono tornato in Italia. Prima a Roma, assediato dai filippini che mi volevano vendere un ombrello alla stazione Termini, dove l’autobus mi ha lasciato a duecento metri dal terminal, che ho fatto sotto la pioggia, scivolando sui sanpietrini sconnessi, schivando gli ambulanti, rischiando di finire sotto una macchina perchè sono sceso dal marciapiede dov’era parcheggiata un’altra macchina. Poi, a notte quasi fonda, sono arrivato a Napoli. Ho preso un taxi. Ho tenuto gli occhi chiusi. Sono salito a casa. Da quel momento non sono più uscito. Non ho il coraggio. Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o cazzo al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava. Di più non ho voluto sapere. Fonte: https://antoniomenna.wordpress.com/2013/01/14/i-napoletani-non-devono-viaggiare […]

  270. io ho girato il mondo e commenti e’ inutile farne.Ok la Svezia e’ quel che e’,ma c’e’ di peggio al mondo se si vuol fare un confronto tra Italia e Svezia. Una piccola nota pero !!! (che i delinquenti vivono bene sempre li dove c’e’ la buona gente )

  271. Magari valesse solo per Napoli. Qui è l’Italia intera che è “in vacca”…

  272. Innanzitutto mi preme dire che è un articolo veramente ben fatto e Vorrei dire la mia sul tema affrontato.Anzitutto premetto che sono Napoletano e me ne vanto(sia chiaro,mi vanto di essere nato in una città con un’importanza storico/culturale elevata nonchè paesaggi mozzafiato ma non delle persone che la abitano(almeno in larga parte).Qualcuno citava la differenza di densità demografica tra stoccolma e Napoli ma è solo una scusa per giustficare la totale mancanza di fondamentali da parte di una grossisima percentuale di napoletani visto che alla fine di tutto è quello il problema principale di questa tanto bella quanto vituperata città.Se ci fossero gli svedesi(nello stesso rapporto quantità/densità demografica)certamente Napoli sarebbe immanemente più vivibile visto che come previo detto è la cultura del rispetto per il prossimo,per se stessi e per la res pubblica a mancare inequivocabilmente al napoletano(che poi è il motivo per cui il napoletano è mal visto fuori dai confini cittadini).il problema non sono solo i cosiddetti “mabboro”,quanto più la mancanza di uno stato in grado di far rispettare le regole e mettere il cittadino nelle condizioni migliori per vivere la propria vita il più serenamente possibile(che poi è il motivo per cui esistono i famosi “mabboro”).Chi si è rifuggiato all’estero per avere l’opportunità di vivere una vita come si deve ha la stessa ammirazione da parte mia di chi è rimasto a lottare contro una malavita ed un menefreghismo resi sempre più forti da uno stato completamente assente(e questo discorso vale tanto per Napoli quanto per Roma o Milano).Purtroppo allo stato attuale delle cose la scelta è tra “bere” ed “affogare”,io non appena potrò sceglierò di “bere” in barba a tutti quelli che credono io sia un codardo e che così facendo spingo la mia amata Napoli ulteriormente nel baratro.
    Stefano

    1. Caro mio….dire che la densità di popolazione è solo una scusa è un grave errore….e lo è anche dire che se,Napoli fosse vissuta dagli svedesi sarebbe molto più vivibile….pensaci

    2. Peccato che gli svedesi in termini di cultura e storia rispetto a Napoli (sia chiaro la sola Napoli, nemmeno di tutta l’Italia parlo), non è che siano riusciti a produrre chissà cosa…se sposti gli svedesi a Napoli, non sarebbe più Napoli…e non è vero che tutti i napoletani sono gente disonesta, vi sono anche le persone oneste (per nulla aiutate dallo stato), e le persone coraggiose che si battono per il bene civile…non dirlo, scusami il termine, è da criminale. Ed è vero anche che abbandonando il tuo paese lo condanni vieppiù all’agonia…mi sa che lei non la ama tanto la sua città, altrimenti di tanto in tanto il senso di colpa le verrebbe in testa, come sarebbe normalissimo.

  273. Vorrei lasciare un mio commento su questo interessante articolo: prima di tutto volevo iniziare dicendo che prima di viaggiare i napoletani e gli italiani devono conoscere BENISSIMO la storia, la cultura, l’arte, le tradizioni, e così via delle loro città…altrimenti è inutile, e forse anche deleterio e da masochisti, VIAGGIARE. Conosciamo prima per filo e per segno TUTTE le potenzialità della nostra città, poi viaggiamo. Seconda cosa Napoli NON è Stoccolma, e Stoccomla NON è Napoli…sarebbe più produttivo mettere Napoli a confronto con New York, e allora le differenze tra le due città sarebbero ad un tratto molto meno lampanti. Con la differenza che New York non deve dar conto delle sue problematiche agli Stati Uniti, invece Napoli deve dar conto pure dei problemi che probabilmente non ha, solo perchè ha una cattiva nomea…l’Italia si comporta nei confronti del Meridione come una matrigna meretrice, senza capire che questo atteggiamento è del tutto lesivo per essa, in quanto all’estero sono portati ad associare l’Italia con Napoli e il Sud, con tutti i paesaggi marini, e non certo con Milano e con la Pianura padana. A parte ciò, se si confronta Stoccolma con Benevento, Avellino o Salerno, le differenze sarebbero sicuramente meno lampanti, forse Stoccolma è molto più organizzata rispetto a queste tre…ma per forza di cose! Stoccolma è capitale di uno degli stati più ricchi d’Europa, le altre tre capoluoghi di provincia di uno stato molto disorganizzato! Io ritengo alquanto deleteria anche una città organizzatissima e perfettissima…fino a quando tutti i diritti vengono garantiti, penso che sia sbagliato eccedere con la perfezione. Non c’è mica bisogno di una Città del Sole o di Utopia? Io non vorrei una Napoli come Stoccolma, non mi interessa! Voglio una Napoli più ordinata, pulita, rispettata, funzionale, efficiente, moderna, ma al punto giusto, senza questi paragoni! E’ sicuro poi che Stoccolma non avesse difetti? Sicuramente ne ha…solo che vengono nascosti dietro “paraventi” di seraiana memoria! Detto questo, le persone che se ne vanno da Napoli a mio parere sbagliano, capisco che vogliamo un futuro migliore, ma andarsene da Napoli significa accettare di aver fallito su tutta la linea! I veri eroi sono coloro che rimangono a Napoli, vivendo onestamente, dignitosamente, trovando un lavoro, riuscendo a fare cose che a loro piacciono, e aiutando anche la propria città…ve ne sono di persone del genere. E io sinceramente le rispetto, per le persone che se ne sono andate nutro comprensione, anche perchè comunque per Napoli non cambia un bel niente, indi è inutile fare troppe smancerie. Per quanto attiene la civiltà, cosa sarebbe la civiltà? Vorrei saperlo! Veramente non ci dovremmo proprio permettere di parlare di civiltà visto le tante come disumane che la “civiltà” occidentale ha fatto: caccia alle streghe, strage degli indios, tratta degli schiavi, decimazione degli indiani d’America, le foide, l’olocausto, i gulag sovietici, i bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno distrutto intere città europee, le bombe di Hiroshima e Nagasaki, la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, e tante altre cose di grande portata “civile” fatte dalla nostra civiltà “superiore”. E dai! Per favore!! Questa parola “civiltà” è ipocrita, classista e razzista, e anche inutile, deleteria, squallida e anacronistica. Anche perchè nella parola “civiltà” dovrebbero entrare cose che fanno parte del Sud e non del Nord, quali calore umano, solidarietà, senso dell’amicizia, senso della famiglia, e altre menate simili. Non esiste un popolo più civile dell’altro, è una cretinata, ogni popolo ha pregi e virtù. Detto questo parlerei di ordine, organizzazione, pulizia, manutezione, e via discorrendo, ma la parola della “civiltà” lasciamola ai leghisti senza cervello. I problemi di Napoli prima di tutto sono problemi di tutta l’Italia, problemi però acuiti da anni di malgoverno locale e centrale, e da uno stato di assoluto degrado e abbandono, favoriti dallo stato italiano che ha tutto l’interesse ad avere in queste condizioni le varie città. La colpa comunque non è solo delle amministrazioni e della mancanza totale di ordine, ma anche in egual misura del cittadini, non tanto per il non rispetto della cosa pubblica, ma soprattutto per la mancanza totale di orgoglio nei confronti della città, mancanza determinata dall’ignoranza, dalla depressione, dal senso di inferiorità, dall’ozio, e dal persistere di totale noncuranza verso ogni cosa. Purtroppo i napoletani amano la città solo per le cose che a loro fa comodo amare, e non per intero, perchè amare veramente una città, e conoscerla molto bene non è una cosa mentalmente parlando semplice. Ecco, le colpe per cui Napoli, come l’Italia, versa in uno stato comatoso, è un pò di tutti, anche di chi ha un ruolo neutro…gli unici che hanno dei meriti sono coloro che fanno qualcosa per migliorarla. Coloro che dicono la solita tiritera, Napoli ha il Vesuvio, il mare, il sole, forse non ha capito un bel niente della bellezza di questa città meravigliosa, e dovrebbe solo stare zitto! Napoli può essere guarita, basta solo volerlo, ma non certo raffrontandola a realtà che non hanno nulla in comune con essa, e nemmeno millantando i soliti cretini luoghi comuni sulla “bellezza” che si pensa di conoscere, ma in realtà si vede di sfuggita!

    1. Condivido. Napoli non la conosco, sono del Nord (Udine) ed ho girato gran parte delle città europee.
      Da nessuna parte ho trovato il Cielo in Terra ed ogni nazione ha i suoi bei problemi.
      Anche la Svezia poi, non è così perfetta come viene dipinta e tanto ordine sociale non impedisce di certo varie problematiche, evidenziate dai gravi problemi di alcolismo e dall’alta percentuale di suicidi che affliggono la società.

    2. D’accordissimo… comunque la visione dell’Italia all’estero e’ esattamente come descritta qui. Ben visto!

  274. bell’articolo, ma mi chiedo cosa scriverebbe nel proprio blog invece uno cittadino di Stoccolma che facesse il viaggio al contrario 🙂

  275. Quando il saggio indica la luna,lo stolto guarda il dito.

  276. Niente da fare, una triste ed innegabile verità

  277. ahahahah…quella delle sigarette nel…panaro…è troppo divertente!! Ma non te la prendere un certo modo di essere è in tutta italia ,non solo a Napoli,ricorda che però è altrettanto vero che le eccezioni sono ovunque ,,daltronde ,ce li vedresti mai gli italiani come…gli svedesi????

  278. Salve, sono una studentessa napoletana di 21 anni.
    Ho aperto questa pagina perchè dal titolo ho già capito di cosa trattasse e mi ha incuriosito leggerla.
    è strano come io sia scoppiata a piangere leggendo ogni singolo rigo che è stato scritto, ed è orrenda la sensazione di frustrazione che provo ogni giorno a contatto con una realtà che mi preoccupa. Anche io viaggio spesso, forse per evadere, forse per l’amore per il mondo .Quando rientro a Napoli mi sento un’estranea, quasi come se stessi tornando in una realtà che non mi è mai appartenuta. Mi fa male lo stomaco quando rientrando a casa dopo un meraviglioso viaggio a Bruxelles sento urlare ragazzi sul marciapiedi della fermata dell’autobus scambiandosi riprovevoli offese coinvolgendo e obbligando ad ascoltare con il tono alto della loro voce tutti i passanti.
    Poi, ogni mattina quando mi sveglio, apro la finestra e il sole mi bacia il viso. Sento il fruttivendolo che con l’altoparlante vende ancora la frutta in giro per il parco in cui vivo, mangio una pizza e mi sembra che la vita sia tutta li. E’ un amore folle e malato quello che ho per Napoli. La ami perchè ha tante cose a cui sei legato, e la odi perchè se hai visto il mondo, se hai valicato i confini della tua città, del tuo paese, ti accorgi che c’è di meglio, che la vita li non è stressante sin dalle prime ore del mattino, che non devi aspettare 60 minuti perchè il pullman arrivi. Bisogna fare delle scelte, credo che nella vita non si possa avere tutto nè tanto meno sia possibile vivere in una città utopica, perchè non esiste, perchè l’uomo sbaglia ovunque, a Napoli come in qualsiasi altra parte del mondo. Le regole, queste mancano nella mia città e questo mi fa arrabbiare molto.
    Forse o quasi sicuramente lascerò Napoli dopo essermi laureata perchè io non riesco ad accettare ancora tante arretratezze, ma credetemi, mi si spezza il cuore. Non so neanche descriverlo a parole. E’ comunque la mia città, è comunque un pezzo della mia vita e per quanto mi faccia sbraitare ogni giorno, spero davvero che cambi per poterci tornare ed apprezzarla di più.

    1. Grazie, Martina, condivido il 100% di quello che hai scritto. É il mio stesso sentimento.

  279. Sn un ragazzo di 24 anni e 2 anni fa andai a trovare un mio amico d’infanzia che adesso vive in Inghilterra; sono stato ospite da lui e dalla sua famiglia per 2 settimane e quando sono ritornato a Napoli, mi sono sentito oppresso, vuoto e scontento perchè vedevo degrado sotto ogni punto di vista. Io amo Napoli, ma purtroppo ci sono i napoletani. Ti capisco al 100%

  280. dovrebbe cambiare il cervello dei politici ………..fargli un trapianto di neuroni con sani principi e lampadine per illuminarli ….perchè se tutti i napoletani che viaggiano,osservano le regole che ci sono in ogni città del mondo,voi credete che non le rispetterebbero anche nella loro città?(quella parte della popolazione che vive senza regole ………..esiste anche in ogni parte del mondo).L’ho constatato a Parigi dove sono stata anni fà girando per tutta la città non nei luoghi comuni turistici da vedere, ma la città nel quotidiano.E anche lì ci sono quartieri malfamati e pieni di immondizia e gente che urla………..ma da noi basta ^-^nà jurnat e sol pè putè parlà e pè putè cantà^_^ tuto passa inosservato dai nostri cari amministratori senza coraggio…………..

  281. Napoli è una bella città ma come scritto da molti non amata dai suoi stessi abitanti. Io sono romagnolo e un po’ ho girato sia Italia che Europa e chiaramente non può confrontarsi con la Svezia, ma nemmeno Germania o Francia, al massimo con qualche città spagnola o turca perchè hanno poca coscenza ecologista e dell’ordine come a Napoli. Basta spostarsi a Benevento o Avellino e le cose migliorano molto, è proprio la mentalità generale della maggioranza dei napoletani che degradano la città e finchè la gente non imparerà a essere meno egoista le cose non cambieranno. La discarica non riescono a collocarla da nessuna parte, come mai? Ah, è la camorra che ci mette lo zampino, quindi? Dobbiamo sorbirci noi al nord l’immondizia? Se ognuno nel suo piccolo facesse il suo invece di dire ‘ o stato non c’aiuta le cose migliorerebbero. In Friuli c’è stato il terremoto, è regione a statuto speciale, quindi non ha ricevuto molti aiuti ma, dopo pochi anni, del sisma non è rimasta nessuna traccia. In Irpinia vivono ancora nei container, ok qualcuno s’è rubato i soldi degli aiuti ma è la mentalità che è diversa, in Friuli la gente si è rimboccata le maniche non hanno pianto tanto

  282. Sono stato molte volte in Austria e Germania ed ho provato le stesse identiche sensazioni. Purtroppo leggendo questo tuo bel post non mi è venuto da ridere, ma soltanto da piangere perché sono convinto che per noi non ci sia speranza.

  283. Avatar Gianluca Manfredelli
    Gianluca Manfredelli

    Si raccoglie sempre quel che si semina. SEMPRE, senza eccezioni. Non serve andare a Stoccolma per vedere l’efficienaza. Basta il nostro Nord Est. Anzi, no, è sufficiente il nostro Centro. Se Napoli è quel CESSO che è – e da napoletano posso ben dirlo – la colpa è dei NAPOLETANI che si vendono ai politici per interessi personali, che mai coincidono con quelli della città. Napoli ha solo ciò che si merita.

    1. Si semina quello che si raccoglie…infatti il Nord Italia, a cui è piaciuto sfruttare i meridionale per decenni, versa in condizioni molto critiche, con la differenza che, a differenza del meridionale, lì non sono capaci ad andare avanti e affrontare realmente le difficoltà, in quanto la pappa l’hanno sempre avuta senza troppi problemi…

  284. Ho fatto una cosa bellissima. Sono andata a Stoccolma. Ho visto una città dove tutto funziona perfettamente e le strade sono pulite. Perchè la gente è migliore che a Napoli? No. Perchè i servizi vengono puntualmente forniti, e se le persone imbrattano, vengono multate. E ho pensato….per noi è più difficile, da noi anche se puliamo e rispettiamo, i servizi ci vengono tolti…quindi noi lottiamo di più. E chi lotta non è più colpevole, è più coraggioso. Poi sono salita su di un pulman: nessuno gridava si…ma nessuno si parlava neanche. Nemmeno i bambini ridevano. Perchè son più civili? No, perchè sono meno solidali. E chi vive con gli altri comunica, non invade. Poi sono tornata a Napoli…Ho visto più caos, più disordine…ma ho visto anche panorami mozzafiato,storia, cultura, una bellezza millenaria, che neanche l’uomo “stuprante per interessi nordici” è riuscito a cancellare. E mi sono detta…Così tanta bellezza non è costruita e ripulita: è immortale. Infine, ho sentito la persona che vendeva le sigarette di contrabbando inveire contro la finanza…E ho sorriso pensando che le sigarette sono veleno, ma se le vende lo stato va bene, quei poveracci con la bancarella invece sono criminali….Che strano l’umano!! Non vedo i problemi di Napoli? Certo. Ma preferisco essere così minimamente intelligente da capire che i problemi sono dovunque,anche a Stoccolma. Magari diversi, ma ci sono di certo. E un posto per conoscerli non và visitato, ma vissuto. E che io preferisco spendere le mie energie a collaborare a risolvere i problemi della mia città, piuttosto che a denigrarla in favore di un posto che ho visto, ma che non conosco in realtà. E che per quello che ho visto, non è neanche più bello…è solo meno attaccato. Perchè? Perchè amo Napoli. E perchè la stupida solfa dell’autocommiserazione sterile, la lascio a chi passerà la vita a guardare il monolocale degli altri, trascurando la propria bellissima casa. Molto poco costruttivo. E per nulla intelligente.Ho visto Stocolma, e ho amato di più Napoli. Ecco il tuo racconto riveduto e corretto, con…gli occhi di una napoletana che ama e lotta, invece di lagnarsi e automortificarsi, e per questo…vede i problemi, ma al contrario di te, apprezza e gode anche della magnificenza di questa città. Alessandra Martinelli

    1. Apprezzo e godo anche io la magnificenza quando la vedo, fidati. Ma non chiamo l’inciviltà, umanità, né il silenzioso rispetto, aridità; e non penso che lo Stato sia criminale ma i contrabbandieri, brava gente. É questo vizio auto consolatorio che ci ha ridotti così. Oltre a questa irresistibile e rozza tentazione di esprimere giudizi personali su persone che non si conoscono. Parla di te, che ne sai di me?

      1. Ripeto la parola “civiltà” è anacronistica, razzista, classista e ha anche un che di demoniaco…perchè non parlare di mancanza di sicurezza, malaorganizzazione, degrado, abbandono, eccetera, invece di utilizzare questa parola veramente schifosa e causa dei maggiori mali della storia? I “civili” occidentali chiamavano “selvaggi” gli indios, e avevano pensato bene di trattarli come schiavi e ucciderli…ne risulta che secondo me la “civiltà” occidentale si è comportata verso il “selvaggio” in maniera veramente “incivile” al massimo grado. Ripeto, qui nessuno ha il diritto di parlare di “civiltà”, questo termine lo abbiamo sporcato da migliaia di anni, e ce lo siamo giocato. Forse a ben guardare la “civiltà” napoletana, così come quella italiana, rispetto a quella dei paesi nordici, ha dato contributi molto maggiori alla storia; la Svezia che cosa ha dato al mondo? Una beneamata mazza! La Svezia quando apriamo i libri di storia, arte, archeologia, letteratura, musica, filosofia, e così via, assume un ruolo veramente marginale! Invece l’Italia ha dato tanto a questi ambiti…indi ne consegue che addirittura l’Italia è più “civile” della Svezia, sotto molti altri aspetti. Se l’Italia fosse più ricca come paese, senza dubbio molti problemi che vengono ritenuti congeniti da persone razziste e senza cervello, non sarebbero presenti. Comunque mi rincresce dover dire ad alcuni mentecatti del nord-est, che loro sono molto più incivili di noi del sud, perchè la loro monnezza la smistano illegalmente qui, e accettano godendo come meretrici le infiltrazioni mafiose…ne ricavo che tutto il mondo è paese, al nord peggio che al sud, solo che lo si fa dietro paraventi dorati. Quindi ognuno si guardi la trave nel proprio occhio, invece di fare il maestrino. Il nord del mondo ha sempre e solo mangiato a discapito del sud del mondo, e questo è accertato da ogni tipo di documento e fonte storica, ufficiale. Come dicono in tanti, la civiltà significa anche avere un cuore, essere ospitali e solidali, essere buoni amici, amare la famiglia, essere creativi…la civiltà non è solo ordine, disciplina, pulizia, e tutte ste menate qua, dirò di più, sono importanti, ma a livello complessivo contano molto meno rispetto alle cose che ho elencato prima. Che me ne faccio di una città bellissima e tenuta meravigliosamente, se non posso avere alcun contatto umano con nessuno, se poi mi guardano storto? Secondo me non è una città “incivile”, è una città “diabolica”! L’uomo è un animale sociale…sicuramente alcuni comportamenti cattivi vanno ammoniti, ma certo una eccessiva cura per l’aspetto estetico a me fa vomitare sinceramente, e la trovo anche inutile! P.S.: lo sapete ai turisti cosa piace maggiormente di Napoli? Proprio il colore, il senso di storicità, l’atmosfera misteriosa, il pittoresco…quando vengono a Napoli i tedeschi, i giapponesi, gli americani, e così via, ci vengono con la curiosità di vedere Napoli, non certo Stoccolma! Infine, si parla di energie rinnovabili: non mi sembra che l’Italia del Sud per quanto riguarda le energie rinnovabili sia così indietro; ben l’ 88% dell’energia prodotta in Italia tramte l’eolico proviene dal Mezzogiorno e il 25% solo dalla Puglia…proprio arretrati non siamo su parecchie cose!

  285. Sono di Napoli, e vedo poche persone veramente civili. Abbiamo tanta cultura, storia, musei, Napoli ha una ricchezza immensa, ma deturpata dalla volgarità e dall’ignoranza. E il resto del paese non si salva. L’italiano ha l’Italia che si merita, purtroppo a discapito di chi veramente si impegna per migliorarla. Come me, tanti altri meditano e progettano di emigrare, anche perché la possibilità di costruirsi una vita dignitosa, qui è impensabile.

  286. Essendoci stato anche io a Stoccolma , devo dire che mi trovo in pieno su quanto hai detto …. adoro la città di Napoli , ma certe persone la stanno rovinando … sempre di piu’ …

  287. Devo dire che o io non mi esprimo bene, o tu sei un “tantino” sulla difensiva….!Dunque: Non ho mai detto che lo stato è criminale ed i contrabbandieri sono brava gente. Bensì che le sigarette sono veleno, e che quindi uno stato che ci guadagna non è migliore dei contrabbandieri. E’ cosa ben diversa! Criminali entrambi? Si. Strane pecore quelle dalla parte di uno stato che fa la stessa cosa che fanno dei criminali? Direi proprio di si…! Poi, io non ti conosco è vero. Ma tu Stoccolma l’hai visitata o ci hai vissuto? Non ho bisogno, scusami, di conoscerti per accorgermi della superficialità delle tue parole. Io ho vissuto in molti posti (vissuto, eh?Non visitato ti ri-sottolineo l’enorme differenza tra le due cose) compreso il nord italia (minuscola voluta!) . e la civilissima Svizzera. Ebbene si….! Il posto con maggiore inciviltà ed ignoranza e disonestà che abbia mai visto direi che è Milano. Ho lavorato ad alti livelli, con persone che “si ritengono” il top del top…Bhè….mai vista a Napoli tanta ignoranza, maleducazione ed incompetenza! Parliamo della Svizzera…? Che io adoro. Ci sono stata molto bene…ebbene…ti meraviglierà sapere, che per tutte le loro ispirazioni migliori…dal cibo, alle tecniche turistiche…prendono ispirazione ed esempio da Napoli. La tengono come punto di riferimento. E gli Elvetici, quelli veri non gli emigranti autolesionisti, sono esterefatti di fronte al comportamento di giornali e tv italiane. atti a denigrare il posto più ricco di cultura e bellezza che hanno.(Sempre Napoli,eh? Non Stoccolma!!) Parliamo di storia? Depraudati, invasi, uccisi, saccheggiati…No, no, non parlo degli ebrei di Hitler! Parlo dei tuoi appena…bisnonni! E tutto ciò continua, con lavaggio del cervello ad opera mediatica.Continui accordi stato/camorra (quest’ultima vive da noi, ma lavora per il nord…questo almeno lo sai giusto???Non devo consigliarti libri…vero???) Ma hai ragione….Napoli è rovinata soprattutto da alcuni napoletani….Quelli che superficialmente invece di approfondire, leggere, spegnere la tv e aprire gli occhi, e AGIRE pro e non contro, continuano a guardare e dire(scusami ma te lo devo dire:infantilmente!) il posto del viaggetto è più bello e civile di casa mia.Non serve che tu dica alla fine che ami Napoli, ma alcuni napoletani la rovinano… Se tu amassi Napoli, penseresti a come aggiustare ciò che non và, non a proclamare e (auto)denigrare, per poi accusare i soliti generici incivili…Comodo, brutto, e francamente….triste.

    1. In questo commento ci sono più insulti che ragionamenti. Mi colpisce sempre questo bisogno – soprattutto dietro il paravento di un monitor – di attaccare il punto di vista (oltre che la persona) altrui invece che proporre il proprio. Che bisogno c’è? Dì come la pensi senza inquinare il pensiero dell’altro, o insultarlo, o metterne in dubbio la persona, l’intelligenza, la profondità, l’amore o perfino la maturità.
      Non è solo debolezza dell’argomento, è soprattutto un impasto rozzo di inciviltà.
      In genere non pubblico insulti; quei pochissimi (per fortuna) che arrivano li cestino direttamente, com’è giusto che sia.
      Faccio un’eccezione e pubblico le tue poche righe di attacchi personali perchè mi sembrano la giusta sintesi di tutto quello che, a mio parere, fa male a questa città, e anche all’Italia. Una permalosità ottusa, una litigiosità costante, l’equiparazione folle tra legalità e illegalità, lo giustificazionismo simpatico di chi vive contro le regole, o la patina storiografica per cui siamo stati sfruttati e non è mai colpa nostra; e infine la retorica dell’agire a favore della città come atto d’amore, perchè chi ama non denigra, che poi vorrei vederle tutte queste azioni visto che siamo circondati di tanto amore per Napoli ma anche di tante, continue, malazioni su Napoli.
      Mi conforta sapere che il 90 % degli oltre 400 commenti a questo post ha, invece, capito senso, dimensione, racconto e tessuto, ed è pronto, quindi – lo spero davvero – ad alzare la testa dalla sabbia e a cambiare.
      Innanzitutto, mentalità.

    2. Ecco Alessandra, grazie a tuoi commenti capisco perfettamente che mentalità sta dietro alla gente che trascina indietro questo Paese. [Ma i puntini di sospensione te li vendono al chilo?]

  288. Trovo davvero ironiche più cose in questo tuo ultimo commento! La prima è che io non ti ho affatto insultato. Ti ho riportato esperienze personali, sottolineandoti il tuo (auto)lesionismo fatto di luoghi comuni. Singolare che tu chiami insulti le opinioni differenti dalle tue. Se ti riferisci al fatto che ti ho detto che la tua analisi è superficiale…bhè…se non lo fosse non salteresti sulla difensiva, (sempre con un demoralizzante uso di parole generiche)ma approfondiresti.Quindi: sei tu che ti insulti da solo, e che attacchi chi per il TUO interesse, te lo sottolinea. Classico….molto classico…Ma lasciati dire una cosa….E’ proprio perchè il 90% delle persone sono ferme a convincimenti automortificanti e poco costruttivi come il tuo, che le cose non cambiano. Dimmi un pò…se come dici ti consola che il 90% sia d’accordo con te…tutto questo parlare di come Napoli abbia la mentalità sbagliata, lo appoggi solo su di un 10%?? Ti contraddici…ma tanto!!! Vedi…in realtà è proprio questo ciò che và abbattuto. Quell’alta percentuale di persone che, come te, si auto-affossa. E che chiama insultanti quelle che invece vogliono liberarli dal lavaggio del cervello che non si accorgono nemmeno di aver ricevuto. Armi che ti invito ad usare, come cultura, informazione NON mediatica, e autocoscienza….Non sono insulti. Sono il mezzo che io, e chi come me (per fortuna aumentiamo ogni giorno) usiamo proprio per dire basta a questa mentalità come la tua che….guarda la realtà, l’hai detto tu stesso: è la più diffusa, ma non porta a niente di buono nè di costruttivo. E non sò a te, ma a me, interessa proprio questo: aiutare Napoli ma davvero. Non straparlare per avere consensi. Ti invito a riflettere su cos’è l’amore per una terra…..aiutarla concretamente, o raccogliere facili “mi piace”?Non voglio insultarti giuro….ma mi viene spontaneo dirti…che anche questo riportare la percentuale di consensi…permettimi dai…è superficiale ed infantile.! Ascolta: “I napoletani non devono viaggiare”: questo è un insulto! “Smettila di parlare in modo distruttivo di te stesso, della tua gente, e agisci per migliorare le cose”: questo invece è amichevole e costruttivo. Tutto qui.

  289. Anzitutto vorrei dire che(pur non avendoci vissuto sia chiaro)dire che stoccolma è migliore di Napoli non significa denigrarla ma far notare come con un po d’impegno da parte di tutti(istituzioni,cittadini,turisti)sia possibile arrivare ad un livello di eccellenza tale da non dover più considerare l’erba del vicino la più verde(ed è ciò che è stato fino a prima della fantomatica unità visto che Napoli era la capitale dell’arte,della cultura,del commercio marittimo,del progresso).Sulla questione stato/contrabbandieri in merito alla vendita delle sigarette è verissimo che sono entrambi colpevoli di vendere veleno,ma se lo fanno è perchè c’è qualcuno che lo acquista,o no?!!L’unica e vera grande differenza stà nel fatto che(almeno sulla carta dovrebbe essere così)i soldi che prende lo stato tramite i monopoli vanno a finire(anche se indirettamente)nelle tasche di ogni singolo cittadino visto che sono usati per migliorare la vita del cittadino tramite opere pubbliche,miglioramento dei servizi di trasporto,sanità,giustizia e quant’altro mentre il contrabbandiere i soldi li mette nella propria tasca e ne fruisce per il proprio comodo(arrecando un danno più che un beneficio al bene della collettività).Detto questo fosse per me abolirei il fumo,la droga,il gambling e riaprirei le case chiuse facendo pagare le tasse alle prostitute,ma tant’è,io conto poco o nulla quindi…
    Stefano

  290. fare un’analisi che non è altro che un confronto e vedere tante code di paglia mette un’enorme tristezza, avete mai sentito parlare di senso di appartenenza?! nella mia città non c’è il mare,non c’è la montagna ma c’è la nebbia, l’afa e lo smog, invivibile sia d’estate che d’inverno. Ciò nonostante per me resta una splendida città (Modena) che nonostante i suoi problemi continuo ad amare.Dopo un viaggio in Giappone ho avuto la stessa reazione di Antonio ma mi sono reso conto che il problema è l’Italia intera e non solo la mia città,finchè ne avrò la forza cercherò di fare qualcosa …quando mi sarò stufato me ne andrò… ammazzatevi quindi allo stadio e lasciate che ci prendano per il culo dal parlamento se tanto vi piace lamentarvi dei problemi che voi stessi non cercate di risolvere.
    un abbraccio tutto italiano

  291. E uno dei più alti tassi di suicidi al mondo, l’hai visto?

    1. avanti così e li raggiungiamo stai tranquillo, e come ha scritto qualcuno sopra “quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”
      http://www.lastampa.it/2013/04/29/economia/suicidi-per-cause-economiche-LaAkNAUn4sIymID97Cha0J/pagina.html

  292. Hai descritto la città più pallosa del mondo, poi hai raccontato il fatto delle “Mabboro” e finalmente mi so fatto due risate. A me l’ordine e la precisione non interessano quando c’è la vitalità, certo sarebbe importantissimo essere più ecologici, questo sì, ma poi ad ogni popolo la sua personalità.

  293. Il discorso che i rifiuti pericolosi del nord sono stati nascosti al sud è vero, però diciamo che quest’offerta viene fatta alle ditte del nord proprio da chi abita queste terre. Il solito egoismo , ognuno pensa sempre al proprio orticello. Poi non bisogna generalizzare troppo parlando del sud, Napoli è particolare, per lavoro sono stato due mesi a Palermo e sinceramente m’ha fatto una buonissima impressione, una città sicura e della Puglia ho un ricordo altrettanto piacevole. In Campania ci sarà tanta storia ma per fare un’esempio sono stato alla Reggia di Caserta due volte nell’arco di dieci anni e l’ho sempre trovata chiusa, solo il parco ho potuto visitare. Non si pretendono servizi elvetici ma suvvia un minimo dai

  294. leggere il tuo post rafforza la mia voglia di scappare dall’Italia. Per me che ho vissuto un bel po’ all’estero, la nostalgia dell’Italia mi ha fregato. La prox volta (spero capiti) spero di rimanere e morire all’estero. Ha ragione un tizio che scrive che è la mentalità italiana ad avere permesso tutto ciò. Bravo

  295. L’ha ribloggato su paolarosati.

  296. ma non capite che le piste ciclabili e i gate dei bus se li sono fatti coi nostri soldi? ma non avete ancora capito perchè è caduto il muro di berlino, perchè è finita la guerra fredda e perchè esiste l’europa unita?
    E’ evidente che la politica nazionale, con i suoi addentelati, come mafia, camorra e ‘ndrangheta, è un’estensione di gruppi di poteri forti che hanno deciso a tavolino che il mediterraneo deve essere tagliato fuori dalle rotte su cui circola il potere. Noi gli serviamo come discarica, sacco da cui arraffare i voti, fondo monetario. L’europa sta ricapitalizzando, sta ri-accumulando il capitale primitivo (marx) e lo sta prendendo direttamente dalle nostre tasche, con la complicità dei ladri al governo. Hai voglia a dire “è colpa dei napoletani”. Voi chi accusereste? Il derubato o il ladro? purtroppo c’è da dire che qui non c’è neanche la coscienza del derubato di essere tale.

  297. Sono stanco di sentire i miei concittadini intervistati dopo un omicidio o una rapina sanguinaria … o dopo l’ennesimo rogo di rifiuti tossici…recitare la solita canzoncina “…qua o guvierno adda piglià provvedimenti..”.

    E’ tempo che i “provvedimenti” siano presi da tutti!
    Nelle urne non continuando a votare quelli che si fanno rappresentare da parenti di boss dei casalesi…oppure per strada segnalando reati ed inciviltà varie agli organi competenti…negli uffici di ogni specie pretendendo che funzionino come devono ed eventualmente segnalando (in prima persona) le inefficienze…nei rapporti commerciali pretendendo ricevute fiscali ed abilitazioni professionali…

    Se aspettate che faccia tutto il demagistris di turno…non meritate una città migliore!

  298. Avatar accantoalcamino
    accantoalcamino

    L’ha ribloggato su Accantoalcamino's Blog.

  299. Stoccolma l’ho vista anche io e concordo con “il saper vivere” riscontrato da lei. Ma si vada a fare un giro a Lione per esempio! ….è molto ma molto più sporca di Napoli! insomma ci sono cose brutte e cose belle in ogni luogo della terra. Certamente l’Italia (e non solo Napoli) sono tra i paesi che offrono condizioni logistiche di bassissimo livello a chi ci vive: troppe chiacchiere, immobilità sociale, disoccupazione, assenza di meritocrazia etc..etc… Ma ci sono posti peggiori!! e se viaggi tanto ne vedi!
    Un emigrato

  300. Avatar Alberto Francesco
    Alberto Francesco

    Signor Menna, capito sotto questo articolo perché qualcuno che lo ha letto lo ha postato sulla propria bacheca di facebook.
    Credo sia troppo facile scrivere qualcosa del genere, sinceramente.
    La esorto a provare ad andare in altri esteri, come il Benin o il Burkina Faso, e a ragionare sulle nozioni di civiltà, progresso e umanità.
    Può forse smentire il fatto che in Svezia fare colazione al Bar costi quanto una cena per una persona in pizzeria (con bibita, crocchè, coperto e servizio inclusi)?
    E’ possibile sopravvivere nella civilissima Stoccolma con 5-7 Euro al giorno? Non mi risulta.

    Ecco, vede, forse ci sentiremmo meno angosciati e tristi se capissimo che il progresso riguarda l’umanità tutta – 7 miliardi di persone – e che, se esistesse una classifica di questi miliardi, saremmo ampiamente in zona Champion’s…magari nei preliminari.

    Purtroppo il modello nel quale siamo cresciuti (la crescita economica) ci fa vedere sempre a chi sta meglio e non a chi sta peggio.
    E ci fa dimenticare che se tutti i 7 miliardi volessero vivere come quelli che stanno meglio, servirebbero 20 pianeti.

    E’ deludente vedere che questa mentalità sia ancora tanto diffusa.
    Le zavorre che ci portiamo dietro rispetto ad un reale salto evolutivo (e per reale intendo sempre di tutti e 7 i miliardi di persone) manco ce lo immaginiamo quanto grandi siano.
    Ma cose come quella che ha scritto lei, ne fanno intuire la dimensione.

    Saluti
    Alberto F. Sanci

    1. Ancora continuiamo a sottovalutare la densità degli abitanti su chilometroquadrato…..per cortesia signor Menna…se vogliamo paragonare Napoli con altre città facciamolo tenendo presente come primissimo dato gli abitanti su km2……se vede le altre città che hanno questo dato uguale a Napoli altro che preliminari di champions..siamo già ai quarti.

  301. Volete sapere qual è la cosa che personalmente mi piace meno di Napoli e dei Napoletani? Non tanto che sia uno dei luoghi più degradati e corrotti d’Italia, quello ci può stare, si può sempre sperare di rimboccarsi le maniche e risolvere il problema, ma il voler nascondere la testa sotto la sabbia, il continuare a ripetersi ‘eh, sì, però Napoli resta comunque la città più bella del mondo’. Mi da fastidio perché è lo stesso che succede a livello nazionale, solo che a Napoli il paradosso è ancora più evidente. Napoletani (ed Italiani): svegliatevi. Napoli è bella ma NON E’ la città più bella del mondo. Forse quando ci saremo disillusi anche su questo fronte cominceremo ad andare un po’ meno fieri di noi stessi e delle cose che hanno fatto i nostri antenati e cercheremo di fare qualcosa noi.
    O forse cadremo nell’indifferenza più totale.
    Forse.

  302. Avatar parrucchieri fluis
    parrucchieri fluis

    non sono latini, sono anglosassoni come educazione e crescita sociale.non sono stati dominati dal mondo intero ,ma hanno dominato.hanno uno stato sociale che li ha fatto ragionare. Hanno la pressione fiscale più alta d’europa.sono gestiti perche non hanno fantasia creativa oltre quelle piccole cose che fanno.vedi tecnologia telefonica e trattamento del baccalà.hanno il tasso di suicidi più alto d’europa.sono il popoplo più depresso d’europa il sole che da loro batte poco crea nell’individuo una mancanza di enzimi per l’organismo in poche parole è stessa la natura che ti uccide.Per tutte le altre cose che hai visto e ti sei meravigliato,ti consiglio di non viaggiare molto perchè altrimenti ti chiudi in casa e non esci più.No siamo a Napoli in Italia è radicato tutto quello che vedi e che vivi perchè non ci sarà mai quello che dice:da adesso si cambia.perchè si chiederà ma perchè devo iniziare propio io .Ti auguro di sopravvivere anche tu come tutti noi altri.VIVA L’ITALIA

  303. Sicuramente ti avranno già nominata Bergamo..vieni qui e troverai i pullman in orario, puliti e gente educata. Spazzatura sulla strada zero =) Insomma tante città del nord sono così e sono molto fiera di abitare un posto dove la gente ti fa sentire e stare bene 🙂

    Un caro saluto, xx

  304. mah, dubito che Lione sia peggio di Napoli, poi mi fa ridere il discorso che c’è tanta storia e bla bla bla. La verità è che la maleducazione di molti (non di tutti) rovina tutto. L’anno scorso hanno beccato un gestore di un bar o stabilimento balneare sito vicino la grotta azzurra di Capri gettarne all’interno bottiglie e munnezza varia, della serie senza parole. Quel posto che porta turisti anche a ‘sto cretino dovrebbe in primis essere preservato proprio da chi lavora nel turismo…Io abito in Romagna , non c’è bisogno di andare a Stoccolma, la sanità qua funziona abbastanza bene, certo, non è linda e pulita come la Svezia ma di sicuro è decorosa e noi romagnoli non siamo dei tristi musoni che mancano di calore e umanità.

    1. Anch’ io vivo in Romagna, e, dopo una pessima ma spero solo personale parentesi professionale di breve durata in Toscana, spero anche di tornarci a lavorare (campo sanitario). Forse meno flessibili e variegati di noi meridionali, meno arguti e fantasiosi, ma certamente più rigorosi, sistematizzati e previdenti. Pro e contro ovunque e comunque, ma per come si è ridotta negli ultimi anni la nostra città probabilmente più pro a loro favore e più contro a nostro svantaggio…AHIME’

  305. E carissimi miei compaesani, sapete qual’ è la cosa ancor più straziante? Che più ci si rassegna alla insanabilità di Napoli andandosene lontano per riscattarsi o semplicemente per ritemprarsi, e più si avverte una morbosa ed inspiegabile malinconia…

    1. Concordo, c’è un bel documentario a riguardo (“Vedi Napoli e poi muori”) che parla anche di questa malinconia/quasi senso di colpa per averla abbandonata che, di certo, porto con me

  306. Una sera a Napoli a Fuorigrotta scendo per telefonare dall’ottavo piano dove abitavo in affitto. Ebbene si, era il tempo della cabina telefonica sotto casa. Era la cabina di fronte la discesa del pulman dei calciatori per entrare al San Paolo. Era il tempo di Maradona. Era inverno, scendevo di solito sempre un po’ piu tardi per trovarla libera. Ma quella sera, nonostante l’ora già tarda, era occupata. C’era un uomo sulla quarantina che telefonava. Dalle urla si intuiva che era la fine di un amore importante. Era una telefonata burrascosa, urlava e urlava. Le 22.30…. le 23.00 … le 23.30…. la cabina non si liberava. Ogni tanto facevo cenno indicando l’orologio ma il tipo mi ignorava completamente. Verso mezzanotte la telefonatà finì. Nello scambiarci di posto nella cabina, vedendolo lacrimare mi venne di dire na mezza frase tipo: “Su dai, sono cose che possono capitare nella vita”. Non dissi altro. L’uomo iniziò a parlare, si vedeva che stava malissimo e… e… praticamente mi raccontò tutta la sua vita e questa grande storia d’amore… di questa ragazza che conobbe in vacanza in calabria, di cosa combinò per conquistarla, etc etc etc etc… Ci salutammo all’alba con un abbraccio. Un abbraccio caloroso con uno perfetto sconosciuto.
    Una cosa del genere a Stoccolma non sarebbe mai successa.

  307. MA IN TRE GIORNI NON SI PUO’ GIUDICARE E CONOSCERE UNA CITTA’!!! CHI E’ LEI PER IRONIZZARE SU PERSONE CHE NEANCHE CONOSCE (NONOSTANTE IL CONTRABBANDO SIA ILLEGALE)…E’ FACILE DIRE “DI PIU’ NON HO VOLUTO SAPERE” LE CONVIENE, NON FACCIO IL DISCORSO ITALIANO MA SOLO DI NAPOLI. SI GIRI INTORNO E TRASCORRA PIU’ TEMPO NELLA SUA TERRA (SEMPRE SE LA RITIENE TALE) E VEDRA’ CHE VIAGGERA’ DI MENO PERCHE’ SCOPRIRA’ DI VIVERE NELLA CITTA’ CHE HA CIVILIZZATO L’ITALIA E L’EUROPA!! PUO’ AVERE TUTTE LE SUE RAGIONI A RIGUARDO DEI TRENI IN ORARIO, “LA CARTA A TERRA” I PANNELLI SUI TETTI, IL SUSSURRARE….TUTTO GIUSTO MA LO DICA AI TORINESI MILANESI O ROMANI CHE NON DEVONO VIAGGIARE!!! NOI NAPOLETANI LO FACCIAMO CON LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE UN GRANDE POPOLO E SE CI RITROVIAMO MENO RILASSATI E TRANQUILLI E’ PERCHE’ SIAMO ANNESSI AD UNA NAZIONE DI MERDA!!

  308. Quindi non pensi mai di venire a Caracas-Venezuela, perché si preferisce rimanere in Napoli-Italia 😦

  309. Intanto nella civilissima Stoccolma…………

    er la terza notte consecutiva, le fiamme hanno illuminato a giorno le periferie di Stoccolma. Centinaia di giovani si sono infatti riversati nelle strade dei sobborghi della capitale svedese, lanciando pietre contro la polizia, incendiando decine di auto e dando l’assalto ad alcuni edifici pubblici, tra cui un centro culturale. I disordini sono iniziati nel quartiere di Husby e hanno preso le mosse dall’uccisione di un individuo armato di machete da parte della polizia: si tratta di un’area in cui l’80% della popolazione è composto da rifugiati e immigrati di prima o seconda generazione, provenienti soprattutto da Turchia, Libano, Siria, Somalia. Il timore delle autorità svedesi è che possa ripetersi uno scenario simile a quello francese del 2005, quando le banlieue parigine furono messe a ferro e fuoco per settimane da migliaia di giovani, soprattutto immigrati.

    E dire che la Svezia è stata storicamente considerata un’isola felice, sia dal punto di vista economico-sociale che da quello dell’accoglienza degli stranieri: è il secondo Paese occidentale per numero di rifugiati in rapporto alla popolazione ed ha costituito per decenni uno degli esempi classici di “socialdemocrazia scandinava”, caratterizzata da un generosissimo sistema di welfare. Ancora oggi, nonostante siano state progressivamente ridotte dai governi di centro-destra in carica dal 2006, le tutele sociali sono piuttosto soddisfacenti, anche per gli stranieri, che continuano a fruire gratuitamente di assistenza sanitaria e scolarizzazione.

    La crisi economica che ha investito l’Europa negli ultimi anni, tuttavia, ha colpito, sebbene solo di riflesso, anche il Paese scandinavo: il tasso di disoccupazione, pur inferiore alla media continentale, è cresciuto, gravando in particolare sui più giovani e sugli immigrati, tradizionalmente impiegati in lavori scarsamente qualificati. Tutto questo ha evidentemente reso rovente la situazione sociale in alcune aree del Paese, specie nelle periferie “ghetto” delle grandi città, fino all’esplosione di tre notti fa.

    La sensazione, però, è che la crisi economica non basti per spiegare gli ultimi avvenimenti. Al di là della facciata, anche la Svezia soffre di gravi problemi d’integrazione delle comunità straniere presenti sul proprio territorio: prova ne sia che nel 2010 il partito anti-immigrati dei Democratici Svedesi è entrato per la prima volta in Parlamento, raccogliendo quasi il 6% dei consensi e incentrando la propria campagna elettorale sul fallimento del modello multiculturale. Si trattava di un primo campanello dall’allarme, che ora trova una preoccupante corrispondenza in queste migliaia di giovani stranieri o di origine straniera, per i quali la guerriglia urbana pare costituire l’unico sbocco per fare giustizia della propria condizione di marginalità economica e sociale. Evidentemente non bastano i sussidi di disoccupazione, per quanto generosi, a supplire alla mancanza del lavoro come strumento di costruzione della propria identità personale; così come non basta un pacchetto di diritti sociali a integrare stranieri sradicati dalle loro culture d’origine in una terra in cui gli stessi autoctoni soffrono l’atomizzazione e che ha rinnegato qualsiasi retaggio della propria storia e della propria civiltà. Questa è, forse, la lezione che possiamo trarre dalla Svezia “sazia e disperata” (oggi un po’ meno sazia di prima, per la verità).

  310. Avatar Carlo Bartiromo
    Carlo Bartiromo

    LEGGE DELLA COMPENSAZIONE?
    Caro Antonio, io, invece, ho visto:
    – tanti miei concittadini che ancora oggi portano, coperto da un “antigienico” panno, un piatto caldo alla vecchietta del basso accanto che non è più autonoma;
    – un vecchietto che l’altra settimana è svenuto in vico San Liborio e che a momenti ci lasciava le penne perché soffocato da una decina di persone che in tutte le maniere cercavano di rianimarlo (ho dovuto sudare per convincerli a non toccarlo ed aspettare un medico passante, prontamente intervenuto);
    – tre signori abitanti in vico Pisanelli, i quali dopo essersi offerti di farmi da guida gratuita del decumano superiore, mi hanno anche pregato di accettare un caffè;
    – ed a proposito di caffè, forse non sai caro Antonio (o forse rimuovi queste cose per coerenza descrittiva) che la “mia” città è forse l’unica al mondo dove in tanti bar vengono lasciati caffè da offrire alla prima persona bisognosa (O’ cafè lasciat’).
    Potrei continuare all’infinito, raccontandoti dei (purtroppo) numerosissimi casi di stranieri che, dopo essere stati violentemente “scippati” e ricoverati in ospedale, chiedono di restarci qualche giorno in più – nonostante la fatiscenza degli stessi – perché non hanno mai toccato tanto amore e solidarietà umana in vita loro.
    Come potremmo chiamare tutto ciò? Legge della compensazione?
    Napoli si fa odiare ed amare nello stesso momento, e probabilmente è la metafora della vita, che per essere apprezzata ha bisogno di essere osservata non soltanto con la mente, ma anche (e forse soprattutto) con il cuore.
    Carlo Bartiromo

    1. Quindi dobbiamo tenerci degrado, abbandono, disservizi, sporcizia, incuria, violenza, inciviltà diffusa, furbizia, trasporti pubblici distrutti, cultura devastata, ambiente inquinato, bellezza deturpata, criminalità e camorra per compensazione al buon cuore di qualcuno, che lascia il caffè sospeso. Io preferirei più civiltà e meno buonismo. Ma é solo il mio punto di vista.

      1. Avatar Carlo Bartiromo
        Carlo Bartiromo

        Vedo che non hai afferrato il concetto oppure fai finta di non averlo colto. Non credo di aver detto che mi stanno bene tutte le gravissime disfunzioni che hai sottolineato, tanto è vero che sono il fondatore e presidente di un movimento pro-infanzia (pernapoli) che combatte da quasi trent’anni queste disfunzioni, anche se con pochissimi mezzi, essendo rigidamente apartitico ed aconfessionale e perciò tagliato automaticamente fuori dagli aiuti istituzionali (vedi sul WEB il servizio video “Comune di Napoli Progetto Octopus” che parla del mio metodo didattico “Chiavi di lettura”, che è finalizzato proprio a questo); ho semplicemente detto che Napoli è una realtà molto più complessa di quella che hai asetticamente “contabilizzata”, sbagliandone, secondo il mio modesto parere, completamente l’analisi.

      2. Io credo che tu non abbia colto il senso del mio post. Io parlo di civiltà, di servizi, di organizzazione della vita collettiva, di rispetto degli altri, di tutela mancata della cittá, di subcultura della sopraffazione, che ci hanno ridotti a vivere nel degrado. Che é oggettivo, é sotto gli occhi di chiunque li tenga aperti, e ben poco, per quanto mi riguarda, tutto questo viene mitigato dal “cuore buono” di qualcuno che porta il brodino alla vecchia.
        Un brodino in meno e più civiltà collettiva, e meno alibi: magari cominciamo a cambiare.

    2. Ti dirò, a causa della crisi che imperversa in questi anni, e che al Sud picchia più pesantemente che al Nord e genera frustrazione e repressione, la proverbiale umanità napoletana ha lasciato il posto ad una notevole aggressività, che non si manifesta più solo al volante.
      Quanto scrivi è generalmente vero, ma da anni non lo riscontro più di persona. Vedo solo tanta gente caricata a molla, e pronta ad esplodere per un nulla.

  311. Avatar Carlo Bartiromo
    Carlo Bartiromo

    Vedo che questo brodino dato alla vecchia bisognosa ti ha particolarmente colpito!
    Comunque, scherzi a parte, evidentemente sto iniziando ad avere qualche battuta a vuoto come espositore di concetti, nonostante utilizzi con gli adulti lo stesso semplice linguaggio che utilizzo con i miei alunni di elementari, che mi comprendono perfettamente.
    Ed allora, come ultimo tentativo, utilizzerò la tecnica della metafora, paragonando Napoli ad una famiglia nella quale non funziona praticamente nulla.
    Il componente “distruttivo” si limita a sviscerare e sottolineare queste disfunzioni, invitando la parte “buona” della famiglia a tirarsene fuori; il componente “costruttivo”, invece, dopo aver fatto la stessa operazione, magari infierendo (per amore) ancora di più del “distruttivo” su tali disfunzioni, si sforza di trovare in tale famiglia una componente positiva dalla quale ripartire, ed io, non scoprendo l’acqua calda (come non l’hai scoperta tu nella tua ricca e brillante enumerazione) ho individuato nella immutata generosità dei miei concittadini (quello che tu stucchevolmente chiami “cuore buono”), questa base di partenza.

    1. Ok. Ma sono 100 anni almeno che siamo sui blocchi di partenza. Immobili. Anzi, andiamo indietro. Forse qualcosa non funziona. Io mi farei venire qualche dubbio. Ma capisco che l’autoconsolazione sia indispensabile alla sopravvivenza. In qualche modo la famiglia deve andare avanti. Mettere la testa sotto la sabbia é umano. Sempre meglio che cambiare. É il nostro pregio, e il peggiore dei nostri difetti. Ci tiene in vita, come fossimo morti.

  312. Avatar Carlo Bartiromo
    Carlo Bartiromo

    Ti consiglierei che prima di usare frasi fatte come “autoconsolazione”, “mettere la testa sotto la sabbia” e via dicendo, con chi stai dialogando (perché in questo momento tu stai dialogando con me e non con un napoletano astratto e standard) da buon “giornalista attento”, ti rileggessi quelle poche ma credo esaustive ed intellegibili righe che parlano del mio impegno trentennale proprio su questi problemi che ho ben presenti giorno per giorno e che sono anche più vecchi di un secolo.
    Io infatti, nel mio piccolissimo, lavoro esattamente sulla mente delle nuove generazioni per combattere la sottocultura che alimenta alla grande la camorra.

    1. Non dubito del tuo impegno. Giudico autoconsolatorio quel ragionamento sul “cuore buono” che dovrebbe compensare le nefandezze, e che dentro di me non compensa nulla perché troppa é l’amarezza di vedere la mia cittá ridotta cosí.
      Non giudico la tua persona. Non mi permetterei.

  313. Avatar Carlo Bartiromo
    Carlo Bartiromo

    Da buon giornalista avresti dovuto capire che il titolo del mio primo intervento (Legge della compensazione?) era una trasparente quanto innocente provocazione, in quanto in quello stesso primo intervento e nei successivi ho chiarito molto bene (o speravo di averlo fatto) che il tuo tanto amato “cuore buono” non compensa proprio niente.
    La proverbiale carica d’umanità dei napoletani (che, ovviamente, come tutte le cose può anche essere rimessa in discussione) la ipotizzo soltanto come la base su cui fondare una parvenza di rinascita dopo secoli di buio, e non la compensazione della situazione stessa.
    Adesso spero di non avere più niente da chiarirti, perlomeno riguardo ciò che t’ho scritto fin’ora, altrimenti quello che doveva essere uno snello scambio d’opinioni rischia di appesantirsi insopportabilmente.

  314. 1978……. http://www.youtube.com/watch?v=ArTpNj0hasI

    non cambierà mai niente finchè non manderemo a casa questa barca di ladri e al posto loro inserire persone “PER BENE” (fidatevi ancora esistono anche in Italia)!!!!! Sperando in giorni migliori!!!!

  315. Avatar La voce nel buio
    La voce nel buio

    Leggendo questo articolo ho per l’ennesima volta appreso che siamo sempre perennemente indietro, però come esistono dei pro in altri stati più ordinati di noi, esistono anche dei contro, non bisogna solo elogiare, perchè la medaglia ha sempre due facce. La cosa che mi fa pensare è che bisognerebbe prendere seriamente esempio dal fatto che gli altri stati siano più civili di noi nel gestirsi e si trova molto meno menefreghismo rispetto a noi. Qui si parla di politici, di politica in generale, e si addossano perennemente le colpe dei fallimenti dell’Italia ai politici, ma se ci si pensa bene, sono esseri umani come noi, con pregi e difetti, ma con una differenza, sono Italiani, e sapete dove sta la piccola differenza che si legge fra le righe? la differenza è che l’Italiano non pensa agli altri ma a se, non siamo un popolo unito, non lo siamo mai stati e mai lo saremo, ci sono sempre persone che fanno le lotte fra nord e sud ed è già una cosa stupida e incredibile allo stesso tempo. Voglio dire, ma a cosa serve litigare fra di noi, cercare di fregare noi stessi e fare a gara l’uno contro l’altro? siamo sulla stessa maledettissima barca e se l’Italia va a fondo, ci si va tutti. Io definisco l’Italiano, un vigliacco, una pecora, ignorante e vittima del suo stesso sistema, e quindi siccome è ignorante e governato in modo molto semplice e facile da una politica falsa e corrotta; l’italiano si batte se gli cambiano le impostazioni di facebook, l’italiano fa le gare agli incroci ai semafori, l’italiano cerca di fregarti le precedenze per strada e di fare il furbetto in macchina, e il bello è che combatte anche per tutte queste boiate. L’italiano dovrebbe scendere in piazza, non per se, ma anche per qualcuno che non può farlo e vorrebbe farlo, e per tutelare non i suoi di diritti, ma anche quelli del suo popolo. L’italiano dovrebbe protestare se alzano il costo della benzina, dovrebbe protestare contro una politica corrotta, e nullafacente, l’italiano dovrebbe fare le proteste contro tutte le invasioni di extracomunitari (premetto non sono razzista, ma sono troppi!!), l’italiano dovrebbe protestare per la situazione lavoro, ma per tante altre cose seriamente importanti DEVE protestare. Chiediamoci, ma invece cosa fa l’italiano? vive la gioranta da pecora, si lamenta che il lavoro va male, ma alla fine, tutti a farsi i cavoli loro e sta bene a tutti. Quindi che dire? ci sono popolazioni più civili di noi? ottimo, perchè loro rimangono civili, si evolvono, producono benessere, ricerca, producono sicurezza, producono molte altre cose in svariati campi, e non cercano di fregarsi tra di loro, ma…noi??? Io ce l’ho con l’Italia perchè prima eravamo un paese stupendo, poi ci siamo degradati e siamo diventati ridicoli e ci siamo coperti di ridicolo in europa e ci siamo fatti ridere dietro abbastanza non credete? Mi piacerebbe vedere un tasso di civiltà più alto anche da noi, dove posso sapere che se un giorno avrò un figlio o una figlia, posso farlo o farla crescere in un posto dove può ammirare le nostre radici dove può ammirare una civiltà in evoluzione. Ah una cosa per ultima, ma non ultima di fatto, noi non produciamo più niente di utile, e spendo due parole per il campo della ricerca. In Italia non facciamo neanche più la ricerca scientifica, perchè i soldi se li sono mangiati e la ricerca è il fondamento di tutto il nostro progresso. In Italia ogni cosa è in funzione del dio danaro, noi ci odiamo a vicenda per il dio danaro, noi distruggiamo per il dio danaro, noi inquiniamo per il dio danaro, ecc ecc. Volete un paese più civile come gli altri, con più pregi che difetti? bene l’Italiano scenda in piazza, ma per davvero non su facebook. Leggere che la gente soffre di nostralgia o critica il sistema politico è inutile se nessuno fa niente per cambiare le cose. Io non mi interesso più di politica perchè la democrazia è una tirannia mascherata da libertà, come diceva Pirandello, e essendo molti a governare pensano solo ad accontentare se stessi. La domanda che faccio e poi chiudo è: tu Italiano a pancia piena ti preoccupi degli altri? attenti alla risposta perchè potreste trovare il fondamento stesso della politica italiana.

  316. I NAPOLETANI NON DEVONO VIAGGIARE
    Oggettivamente si può fare meglio e di più. Tuttavia molti commenti fanno pensare che tutta la colpa è dei napoletani, ma vi assicuro che io stesso, tutti i giorni, e tanti altri napoletani come me, orgogliosi di esserlo, fanno la guerra a difesa della città. Come potete giudicare una città che fino a solo 160 fa era la terza d’Europa e principale meta del Tour culturale senza collegare a questo l’unità d’Italia che di fatto ha messo il Mezzogiorno in stato di sudditanza a favore del Nord d’Italia. Come può essersi trasformato, in un secolo e mezzo l’ex Regno delle Due Sicilie, dov’è nata la raccolta differenziata, in territorio di nessuno. Per favore dovreste leggere la storia e non solo quella falsa e romanzata dei testi scolastici, ma anche quella vera che piano piano riprende luce da quegli scritti che taluni definiscono “letteratura minore”. Una città capitale di una nazione che di recente il giornalista torinese Gianni Oliva definisce “Un Regno che fu Grande” è stata oltraggiata più volte in questi anni, e con essa il resto del Mezzogiorno.
    Non potendo riscrivere in questo commento la Storia ed i fatti realmente accaduti e documentati, devo però far rilevare che all’epoca le Officine di Pietrarsa, la maggiore industria meccanica esistente nell’Italia unita, che precedentemente costruiva carrozze ferroviarie per il Regno che in Italia aveva inaugurato le Ferrovie, fu smantellata ed i macchinari portati a Genova per togliere concorrenza e dare vigore all’Ansaldo ben più modesta azienda del Nord. Anche i Cantieri di Castellammare che erano i più evoluti, dove tra l’altro è stata costruita la nave scuola Amerigo Vespucci, vanto della nostra marineria, dovettero subire riduzioni di commesse a favore dei Cantieri di Genova. Più di recente, e siamo negli anni ’90, in nome di una maggiore severità di gestione, è stato fatto fallire il glorioso Banco di Napoli, avevano commesso il delitto di aver prestato danaro senza sufficienti garanzie. Per quanto mi risulta quel danaro è rientrato, ma intanto il Banco di Napoli era stato ceduto all’Istituto San Paolo di Torino che lo pagò tre soldi! Fu una punizione esemplare per i napoletani che dovevano imparare a gestire meglio le banche. Infatti, di lì a poco, anche il Banco di Sicilia cambierà padrone. Tutta questa rigidità non è stata applicata quando, di recente, stava per fallire la Banca della Lega Nord e, successivamente, il Monte dei Paschi di Siena. Per salvare queste banche sono stati chiesti sacrifici agli italiani tutti, quindi anche ai meridionali, ma quando c’era da salvare il Banco di Napoli e poi il Banco di Sicilia nessuno ha pensato di farlo, il Governo dell’epoca non ha messo un solo centesimo di lira a favore di queste banche del Sud, consegnandole a quelle del Nord per pochi spiccioli! Nel tempo la Cirio, le Cotoniere Meridionali, i Cantieri Navali napoletani e tante altre aziende del sud, sono state lasciate languire nelle loro difficoltà mentre dal Nord arrivavano Tir di prodotti che via via soppiantavano le produzioni locali. Oggi le Banche si rifinanziano, si sollecitano aiuti alle Imprese. Il dubbio è forte : ma vuoi vedere che sono sempre stati adottati due pesi e due misure?
    Già sento qualcuno che interviene accusandoci di avere la camorra e la mafia. Devo prevenirlo facendogli notare che Garibaldi, non è questa la sede per fare le considerazioni che pure ci vorrebbero, entrò a Napoli spalleggiato da quello che era considerato il maggiore tra i camorristi della città Tore ‘e Criscienz.
    A Palermo, Garibaldi vi entrò spalleggiato da Liborio Romano. Quindi la camorra e la mafia accrebbero la loro potenza all’epoca dell’Unità d’Italia, in un patto scellerato tra Stato e Delinquenza per sedare il popolo in rivolta. La delinquenza, trasformatasi poi in criminalità organizzata, è servita allo Stato anche per scrollarsi delle proprie responsabilità. Un Governo ed uno Stato degni di definirsi tali non accusano un territorio di avere la camorra e la mafia, la combattono!
    Tornando ai giorni d’oggi, la camorra è stata chiamata a favorire le Aziende del Nord che se ne sono servite per smaltire a minor costo i rifiuti delle loro produzioni, trasferendole al Sud, dove la camorra, meno onerosa, avrebbe poi provveduto a smaltirla, anzi ad occultarla sotto terreni agricoli fertili, provocando immani danni alle popolazioni locali. Un patto criminale che ha coinvolto camorristi ed industriali del nord, i quali dovrebbero essere denunziati e giudicati per i loro oltraggi al territorio ed alle persone (oggi si parla di malattie diffuse anche tra bambini).
    Io cittadino del Nord non giudicherei una città ed un popolo sopraffatto dalle ingiustizie, anzi invocherei
    la bonifica delle terre inquinate dalle loro aziende di cui “anch’io mi sentirei responsabile”.
    Fatte le opportune premesse, devo dire che vivo a Napoli, cerco di contribuire nel mio piccolo al miglioramento della città e, credo che anche questa nuova Amministrazione stia operando per ottenere, dopo tanto scempio, risultati migliori.
    Lo scorso anno, di ritorno da un viaggio in Spagna, dove avevo goduto di una buona ospitalità ed avevo conosciuto nuove persone e luoghi, nel momento in cui la nave si avvicinava al porto, mi ha preso una forte emozione, rivedendo “la cartolina di Napoli”, il golfo ed alle spalle il Vesuvio che lo sormontava, ho pianto dalla gioia, ho capito quanto amavo la mia città e che non l’avrei mai lasciata!

    1. Ancora non si capisce il concetto basico , se si pagano le tasse , tu stato devi per forza di cose dare servizi e assistenza, invece se si votano mafiosi et compagnia i soldi delle tasse spariscono e cosi esce fuori il fenomeno Italia, fatto di gente che non sa perche nel suo paese le cose stiano cosi. Tutti abituati a delegare e cosi il delegato si fa i cazzi suoi e a voi non vi rimane che rimpiangere il sole di italia e cosi si tenta di mettere il sole in lattina per venderlo agli stranieri, e’una pena come e’ stato ridotto il mio povero paese con la complicita di chi ci vive, non ce l’ho con i napoletani ma con il menefrghismo che in Italia e’ ben rapresentato, in nome di un cinismo senza fine. E’ molto semplice servizi in cambio delle tasse, non tasse in cambio di servizi che non esistono, il resto e’ solo folclore. I napoletani dovrebbero viaggiare di piu e farsi sentire di piu, che colpa ha uno se e’ nato a napoli?

    2. Ma sai lì stavi a Stoccolma………..adesso sei a Napoli, cambia tutto ……..ogni cosa al suo posto e c’è un tempo per ogni cosa. Non voglio fare il moralista ma ci sono i pro e i contro dappertutto. Ognuno faccia il suo, al resto non sta a noi giudicare c’è un Ente Supremo che sa bene regolare ste cose.

    3. Grazie Pino.
      Prendo nota.
      Avrei mille pro e mille contro da scrivere, ma mi limito, per ora, a metabolizzare quel che hai scritto.

    4. Avatar massimo pacilio
      massimo pacilio

      Beato te che riesci ancora a provare certi sentimenti! Io ho lasciato Napoli nel ’68 e ci sono ritornato di tanto in tranto a trovare mia madre. Certo mi commuovo anche io pensando alla Napoli degli anni 50 e 60 ma tornarci a vivere … mai!!!! Napoli è veramente l’emblema di questo povero Paese Italia che non ha più futuro.

  317. Avatar bastachecestaosole
    bastachecestaosole

    Bravo Antonio,complimenti.Purtroppo se il sud “d’Italia” e napoli in particolare e’ ridotto così è colpa delle mary di turno.

  318. In pratica sta svezia è una palla colossale….chi ha scritto forse voleva elogiarla e criticare il modo di vivere in italia…ma secondo me il risultato è il contrario….e poi ricordiamoci che in svezia c’è un tasso di suicidi altissimo…chissà come mai…forse proprio per quello che c’è scritto sopra..un paese si perfetto ma senza colori e stimoli…guarda l’italia e ti viene un sorriso così *————————————-*

  319. Trovo questo articolo abbastanza scadente. E non perché punti il dito sui problemi di Napoli (fatto sacrosanto e che spesso non viene affrontato proprio per timore che venga subito tacciato di “razzismo”. Ma perché scritto con miope particolarismo senza una minima visione del quadro d’insieme, e vado a spiegarmi ovviamente.
    Passi la questione dell’immondizie, non c’è giustificazione. Sul parcheggio selvaggio, già porre la questione ha molto meno senso: tutta l’Italia ha fatto una scelta che puntava sul trasporto privato piuttosto che su quello pubblico a livello urbano. Inoltre Napoli è una città sovraffollata, le città scandinave a confronto sono spopolate: Stoccolma ha una popolazione di poco inferiore a quella del capoluogo campano, ma con un’area urbana superiore di circa sei volte.
    Vorrei poi sapere, tranne pochissime aree (in cui peraltro sono state realizzate – e abbondantemente contestate, pur se per altri motivi) a Napoli, la città dei vicoli per eccellenza, dove si vorrebbero realizzare piste ciclabili plausibili, senza abbattere interi quartieri ed edificarli da capo.
    I trasporti pubblici. Parliamone.
    C’è una piccola, grande verità che il critico improvvisato (non che voglia accusare chi ha scritto l’articolo di essere impreparato in generale, ma sulla questione lo è per forza di cose) tende a ignorare: la capillarità. Premesso che ovviamente in certi paesi si offre un servizio qualitativamente superiore a livello di strutture e condizioni dei mezzi di trasporto stessi, ovunque tranne che in Campania (anche nelle altre regioni italiane) i mezzi di trasporto sono puntuali, a volte come orologi svizzeri. Ma utili nei centri urbani, completamente inutili per spostamenti più ampi, anche solo di poco. In Campania è invece virtualmente raggiungere qualsiasi comune, senza spostamenti a piedi significativi. La puntualità e la capillarità, per evidenza, tendono ad escludersi, dato che più ampi e variegati sono i tragitti da percorrere, maggiori sono gli “imprevisti” in cui un mezzo pubblico tende a incappare. Notare anche che la struttura urbanistica storica di Napoli mal si adatta a vetture di dimensioni considerevoli, altro fattore determinante.
    Sulla gente. Encomiabile la tranquillità e il rispetto della pace altrui nei luoghi pubblici; io sono un amante del silenzio, non mi piace la folla, non mi piace la confusione. Eppure, è arcinoto (non credo ci sia bisogno di chiamare testimonianze dirette in causa) che alla dilagante caoticità del modo di fare napoletano prima, campano poi e più in generale meridionale (anche italiano, se vogliamo sottolineare il paragone con altre culture europee, ma poi il discorso si farebbe antropologicamente complesso), si accompagni una franchezza , un’apertura e una disponibilità che non esistono nel resto del mondo. E’ bello avere a che fare con gente cortese ed educata, e personalmente è probabile che lo preferirei, ma è bene anche ricordarsi che sistemi culturali che privilegiano questo stile comportamentale, prevedono anche un ampio distacco, una scarsissima empatia (esistono studi piuttosto ampi in merito, se non ci si volesse affidare ai luoghi comuni). Va bene magnificare la compitezza di un popolo, ribadisco che io stesso la prediligerei se mi trovassi a dover scegliere; non va bene citarla senza il rovescio della medaglia, se ci si propone un’analisi. Per corroborare questa tesi, basti notare il tasso di suicidi divulgato dall’OMS: sono dati relativi al 2011, non sono aggiornatissimi ma credo siano paradossalmente più attendibili di dati attuali, dove in Italia la media è “falsata” da una crisi finanziaria che non ha a che vedere con lo stile di vita, che viene messo in discussione. La Svezia è al 23imo posto, l’Italia al 64imo. Insomma, se stiamo a parlare di qualità della vita sociale, io qualche domanda in più me la porrei.
    Sull’ecosostenibilità dell’ambiente urbano, ahimè poco da dire: per Napoli e per quasi tutta l’Italia, è un tasto dolente (ricordiamo che comparire nei telegiornali non ha reso Napoli la città peggiore in Italia da questo punto di vista, così come per la sanità e i trasporti, nonostante i mass media promuovano con molto vigore quest’immagine). E’ bene però anche ricordare che le strutture private (che alimentano la maggior parte di questo sistema virtuoso) hanno dei costi iniziali, o di start up quando si parli di imprese, elevatissimi. La Svezia ha un tenore di vita molto alto, e la formula del socialismo scandinavo ancora tiene a sufficienza da coprire la maggior parte delle spese delle famiglie. Quindi sì: Napoli e l’Italia in generale hanno un pessimo rapporto con l’ecosostenibilità. Ma porre un paragone con uno stato “ricco” significa non avere idea di come quest’ultima si realizzi, nella pratica.
    Tirando le conclusioni. La Svezia è un magnifico posto. Un modello, da molti punti di vista. Subirne la fascinazione senza cognizione di causa, soprattutto sulla base del gusto personale (in cui, ironicamente, credo che io e l’autore dell’articolo siamo relativamente affini), è più che plausibile. Proporre una disamina pubblica che pretenda oggettività sulla base di questi elementi, è imperdonabile – è una forma di disinformazione, presumibilmente non volontaria, ma dettata da mancanza di conoscenze adeguate. E’ un pericolo, in poche parole.
    Se mi fosse consentito di offrire un consiglio, suggerirei di studiare. E, perché no, di passeggiare per Napoli, cercando di rendersi conto che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” (che lo so, è una citazione abbastanza decontestualizzata, ma rende l’idea).

    1. Chi ha parlato di oggettività? E’ un blog, non una rivista di sociologia. Con un post riporto impressioni personali dopo un viaggio. Non è difficile da capire, no?

      1. L’oggettività dovrebbe cercare di essere un requisito nella comunicazione, non nell’accademia. Tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma questo comporta il dovere di essere preparati. Le sue saranno osservazioni personali, ma sono profondamente superficiali (sì, mi diverte l’ossimoro). Che chiunque abbia un minimo di coscienza sociale (e non mi si venga a dire che l’obiettivo di questo post non sia la divulgazione) scrive le proprie impressioni, e verifica che queste abbiano un riscontro.
        Noto ad ogni modo che con la scusa della soggettività, non ha risposto neanche a una delle osservazioni che ho mosso al suo (rigorosamente a mio parere scadente e mistificatorio) scritto.

      2. Non ho nulla da dire sul suo commento. Lo trovo completamente fuori fuoco. Non ha capito. E non ha capito di non aver capito. Pazienza.

      3. I commenti spariscono, spero sia un problema della piattaforma di supporto facilmente risolvibile, giacché il commento è ampiamente a fuoco – molto più del post originario in sè. Provi a rileggere quanto ho scritto: lei non ha capito. E non ha capito di non aver capito (citazione NON d’autore). Ma non si preoccupi: glielo spiegherò, non sono altrettanto arrendevole.
        Il suo “articolo” ha impressioni comprensibili, intenti quasi nobili, realizzazione risibile: propone paragoni irrealizzabili. Quindi il supposto scopo di smuovere la coscienza civica (e non si dica che non c’è questo scopo perchè, altrimenti, la sua sarebbe critica pour parler e la sua figura, a mio parere, si coprirebbe di ridicolo) viene a mancare. Se vuole un consiglio: prima di arrogarsi il diritto di tutti di lasciare la propria opinione in rete, si documenti, studi, e soltanto dopo scriva la propria impressione. Vedrà che in quel caso le sue conclusioni non saranno inattaccabili, ma almeno saranno ragionate, sensate e argomentabili – oltre che socialmente, magari, utili, e non dannose quanto e forse più dei problemi che lei stesso “denuncia” (mi passi le virgolette, e me ne passi tante).

      4. Ok, la prossima volta studio e mi preparo. Grazie per l’attenzione.

  320. L’Italia e l’Itaglia e tutti i problemi dell’Itaglia a Napoli sono un concentrato.

  321. Vi dirò di più, i napolecani non contenti dello schifo e della distruzione che hanno per anni portato nelle loro città, hanno iniziato a invadere Salerno, poi Paestum, Agropoli, Acciaroli, Marina di Camerota e la Costiera, e ovunque hanno piantato piede hanno devastato e sporcato come uno sciame di locuste. Un popolo che non lavora ma che è tutto in ferie e sapete perchè? Rubano, non lavorano. I venditori ambulanti a Salerno? Napoletani. Parcheggiatori? Napoletani. Hai un negozio di ricambi per auto? Puoi chiudere perché da li arriva l’impensabile e a 4 soldi ma da dove arriva? Le fabbriche di Battipaglia? Invase dall’agro/nocerino/sarnese. Li riconosci dall’invadenza, dalla cazzinculeria, da quel falso cuore che serve solo ad imbonire la gente per interessi vari, da un dialetto ormai stantio fatto di gente che nemmeno si sforza a parlare italiano. Noi del sud abbiamo arricchito il piemonte col nostro sangue, il sud nel 1900 contava il doppio delle entrate dell’intero paese. Ci hanno violentati, ucciso i nostri avi nei campi in piemonte dove li deportavano, hanno saccheggiato e trucidato mezzo Benevento, costretto milioni di persone a cercare fortuna in america e ci hanno chiamati briganti. Fieri di esserlo. Per tutta risposta cosa facciamo? Distruggiamo, deprediamo, ci rendiamo ridicoli, ci appecorinizziamo, ci accontentiamo… e festeggiamo pure l’Unità fieri di quei Bersaglieri che hanno violentato le nostre terre. Siamo un popolo di merda. P.s. chi dice che Napoli è la più bella al mondo e bla bla bla è mai uscito fuori dai propi confini? Ah già avete il mare e il sole, ridicoli…

  322. Non prendertela, ma nel leggerti mi sono reso conto che probabilmente hai viaggiato troppo poco e, quando hai visitato la Svezia, non ti sei reso conto che lì, in Svezia dico, non resisteresti un mese senza voler tornare a Napoli!
    Detto ciò,. tutti i servizi (stazioni degli autobus, autobus e bagni pubblici puliti,, educazione, etc) che hai elencato li trovi tranquillamente anche in qualsiasi città della Spagna, non c’è bisogno mica di allungarsi lassù per sostenere la superiorità dei popoli nordici!

  323. Non è una questione di “Napoli” ma dell’Italia intera. Nei miei sempre troppo pochi viaggi all’estero, ad eccezione di quelli verso mete culturalmente analoghe all’Italia, ho sempre avuto la medesima sensazione descritta. In particolare ancora ricordo Berlino, così organizzata, pulita, funzionale….quasi noiosa ! L’Italia e gli italiani hanno grandi risorse e grandi capacità ma purtroppo non riusciamo proprio ad emanciparsi da quell’individualismo che ci pervade, in tutto. Così chi diventa “politico”, invece di sentire addosso la responsabilità del suo ruolo, approfitta della sua posizione di potere per favorire parenti ed amici. E così a cascata, fino ad arrivare al semplice capoufficio che asseconda il dipendente fedele. E’ così, “siamo italiani” verrebbe da dire. E la classe politica è solo lo specchio fedele del nostro Paese.

  324. Di Napoli ho un ricordo fugace da vacanziera, non rammento la ricorrenza, ma c’era molta polizia in giro, la piazza Plebiscito pulita, i baristi gentili e sorridenti. Peccato per le visite frettolose ai monumenti, ma ricordo con piacere il monastero di Santa Chiara. Uno choc la lugubre salita alla funicolare e ritorno (mancavano gli spiccioli), poi la circumvesuviana da smaltire chiacchierando con ragazze simpatiche. Il rientro in Hotel vicino alla stazione, a piedi, accompagnati da una ventina di bei cani randagi, allegri anche loro. Distribuivo biscotti agli educati cani di nessuno. Il resto è conoscenza indiretta di napoletani trasferiti e cronaca. Il cambiamento nasce dalla cultura e dal confronto, costruendo legalità.
    Complimenti Antonio per il tuo articolo.

  325. ONO STANCO DI ASCOLTARE QUESTE CAZZATE, CMQ 2 DATI X TUTTI. STOCCOLMA -Popolazione: 871.952 (31 dic 2011)
    Area: 6.519 km² – NAPOLI – Napoli 960.593 abitanti,
    Area: 117,3 km² –
    IL RESTO DEL LAVORO FATELO VOI, I NUMERI NON MENTONO MAI. ANDATE A CERCARE I NUMERI SUL REDDITO PRO CAPITE, SUL NUMERO DI CONTI CORRENTI E SUL VALORE MEDIO DI CONTI CORRENTI. SULLA TASSAZIONE SVEDESE E QUELLA ITALIANA. SENZA CONSIDERARE CHE A NAPOLI Và PARAGONATA LA CITTà METROPOLITANA, QUINDI HINTERLAND INCLUSO, CON LA CITTà METROPOLITANA DI STOCCOLMA, CHE PRATICAMENTE NON ESISTE, SONO TUTTI BOSCHI FUORI STOCCOLMA.

  326. napoli come la spezia come una qualsiasi altra città della “nostra” italia…… non per niente appena mio figlio finsice la scuola superiore vendo tuitto in italia mi trasferisco in corsica a spendere i soldi guadagnati in una vita di lavoro (dei miei genitori) e vado in cul@ a questa italia di mmerd…..

  327. Stoccolma, città impeccabile, sito d’arte, turismo a go-go residenza del Re, parlamento e governo…..ma se guardiamo un po’ più in là?? In Svezia ci sono bordelli dove al posto delle donne/trans/gay ci sono animali che vengono legati e violentati, tutto legale dice la legge se l’animale è consenziente, un cane consenziente, legato, costretto ad avere rapporti…?? C’è qualcosa che non torna, ma sì, in compenso non ci sono randagi per le strade, bello, e alcuni privati affittano i loro animali per guadagnare qualcosa, a Napoli per campare si vendono sigarette di contrabbando, meglio Napoli allora, W i napoletani!! MA CHE PAESE PULITO Stoccolma!!! CIVILISSIMO!! L’arcivescovo di Stoccolma denunciato per pedofilia, ARRIDAIE!!! Noi a Napoli abbiamo l’immondizia, si, ma se il nostro cervello si sfoglia a fare la riciclata e poi il camion fa un solo carico perché dare la colpa ai napoletani?? Perché? Sono i sistemi che non funzionano perché si va avanti con raccomandazione e favoritismi, colpa dei napoletani??

  328. “Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.” Questa frase riassume tutta la differenza fra noi e loro (e molti altri popoli). Il nostro individualismo estremo unito al convincimento che fregare il prossimo sia cosa buona è giusta, ci sta portando alla rovina.

  329. Napoli è una splendida città.
    Il problema sono i napoletani (o almeno, un buon 70% di loro).

  330. Uno dei punti di forza degli italiani e’ quello di riuscire a scaricare la colpa dei propri problemi sugli altri senza assumersene la responsabilita’. Da molti dei vostri commenti si riflette a pieno questo carattere da “scarica barile”. Smettiamola di dare la colpa ai politici! Loro di sicuro non si meritano il nostro amore ma i primi a dover cambiare mentalita’ dovremmo essere noi. In fondo se ci fanno incazzare con inutili promesse a loro non fa ne caldo e ne freddo, almeno finche’ continuano ad entrargli i soldi in tasca

  331. Non solo i napoletani tutti noi italiani…o potremmo viaggiare e imparare…si lo so pura utopia

  332. Ho letto molti, ma non tutti, dei commenti lasciati: alcuni arrabbiati, altri romantici, altri ancora che descrivono aspetti estremamente diversi dello stesso soggetto, Napoli appunto. Nasco al Nord, in Brianza dove da sempre si vive lavorando a testa bassa per produrre e anch’io ho seguito questo destino. Poi me ne sono andato in Liguria dove continuando a lavorare ho scoperto che lo si può fare godendosi anche uno spazio x se stessi, al mare o rilassandoTi di tanto in tanto e cmq di più di quanto facevo prima. Credo che in là con l’età andrò a vivere ancora + a sud, magari proprio a Napoli ( o in Puglia, terra d’origine di mia madre). Nel frattempo mi è capitato di girare un po’ l’Europa e gli States (NewYork in particolare). Ho quasi 50 anni e mi sono fatto un’idea di come siamo noi italiani, di quanto siamo diversi tra noi prima che tra gli europei e gli americani (senza parlare degli asiatici o africani che non hanno nemmeno lo stesso background culturale nostro). Ma quella stessa diversità è ciò che ci rende unici anche proprio agli occhi degli stranieri, nel bene e nel male….
    Non possiamo definirci un popolo omogeneo (forse lo siamo stati fino alla fine del sacro romano impero) e ci appelliamo (l storia lo insegna) a uomini che ci trattano da pecoroni (quali siamo, sempre pronti a dire “si” purchè si sia sempre dalla parte del vincitore) che propongono soluzioni miracolose, salvo poi appenderle ad una corda se il vento cambia per nuove promesse (magari a seguito di condizioni disperate). Non abbiamo dunque il senso del collettivo, il senso dello stato, il senso del bene comune che in Italia interpretiamo così: se il bene è di tutti allora ne faccio quello che voglio x mio interesse!
    Nel resto del mondo se da un lato ci invidiano il ns. saper stare a galla sempre e cmq, dall’altro ci deridono come amministratori incapaci di gestire lo stato tanto nella macro economia (quella che dovrebbe essere gestita e “pilotata” dal Governo e dai grandi (?) centri di potere economico), che nella micro economia (quella che ognuno di noi dovrebbe saper gestire in casa propria: dal risparmio x i libri di scuola; allo straordinario fatto da dipendente x poter fare una sorpresa, un regalo in + alla propria moglie una volta all’anno)! E invece cosa facciamo? Evadiamo il + possibile le tasse, dall’ IVA all’ IRPEF ma non per sopravvivere magari accantonando quel poco che si riesce, ma per avere i soldi da spendere per comprare il prossimo IPHONE!!! (chiedeteVi a questo proposito perchè in Germania costa il 30% in meno che in Italia?).
    Siamo un popolo senza storia comune; Un popolo che ha annesso il sud con violenze di stato perpretate in nome di una unità che forse è sulla carta; un popolo che in 150 di storia non ha saputo approfittare di qualche momento di economia trainante per costruirsi il futuro e che invece ha fatto di tutto per mettersi in tasca illecitamente i soldi da bruciare giorno per giorno arrivando infine a farci dubitare sul futuro x i ns. figli che, quando va bene, educhiamo al rispetto dell’ altro e al lavoro x la conquista dei propri obiettivi, ma che nella + parte dei casi sono abituati a trovarsi sempre “La pappa pronta” non solo a 15 anni ma anche a 20, 25, 30 incapaci di anche soltanto immaginare un futuro … senza orizzonte… senza terreno sotto i piedi….!!!
    Sarebbe ora che in Europa, almeno in Europa, ci preparassimo a entrare davvero dalla porta principale a sederci nel salotto buono dove alla pari parlare senza soggezioni con i ns. partner di un futuro comune. Ma per farlo dobbiamo prima cambiare noi, il ns. atteggiamento con il prossimo (non solo in senso cristiano x chi crede), il nostro modo di rapportarci con le istituzioni pretendendo dai ns. rappresentanti nella misura in cui noi sappiamo dimostrare di saper dare agli altri! Ce ne sarebbe così da dire ……
    Viva Napoli; Viva l’Italia, l’Europa, la Terra… Viva L’ UOMO!

  333. davanti a certe scelte c’è da fermarsi e riflettere; vorresti le strade pulite, il verde pubblico ben curato i mezzi pubblici in orario, gli amministratori coscienziosi oppure; poter parcheggiare l’auto dove ti fa comodo, poter abusare dei luoghi pubblici, godere di impunità, costruire abusivamente, giustificare e godere degli effetti immediati della corruzione ??? L’italiano ha già fatto le proprie scelte, inutile menarla con le magnificenze altrui…

  334. mi chiedo perché nessuno reagisce a questo?
    Cava Papa: Il lago al veleno dell’agro nolano. Rifiutarsi.it

  335. pur essendo un fan delle citta’ nord europee…non posso fare a meno di constatare che detengono il record di suicidi, specialmente nelle fascia adolescenziale. non sara’ che tanta civilta’ opprima l’anima e la creativita’? non lo so…ma la coperta della vita e’ piccola, se ti copri il culo la pancia resta all’aria!

  336. Bravo, e ora prova a viverci a Stoccolma e poi forse capirai perché c’è il più alto tasso di suicidi, perché la gente si ubriaca fino a stordirsi perché è l’unico modo per sentirsi vivi. Se l’alternativa è la monnezza preferisco quella ad una non-vita da zombi. Io ci ho vissuto in quei paesi, per questo apprezzo di più l’Italia, malgrado tutti i suoi difetti. Cerca di vedere i lati positivi della tua città, sono certa che se cerchi li troverai e uscirai a testa alta. Meno vittimismo e meno autodenigrazione farebbero un gran bene a questa nazione.

  337. Non chiedetevi cosa la politica possa fare per voi , ma voi cosa potete fare per voi stessi, purtroppo il malvezzo di noi italiani e’ sempre quello che la colpa e’ sempre degli altri , e’ piu’ facile guardare la pagliuzza nell’occhio dell’ altro che la trave nel proprio .

  338. Si dovrebbe rifare tutta L`Italia, forse con un nuovo Garibaldi?

  339. Salve, si confermo, ho visto anche io tutto ciò, ed un po in tutto il mondo è la normalitá, ma in Svezia è il top, lavorare in un’azienda dove ovunque c’è qualcosa che ti ricorda il rispetto, l’umiltà ma soprattutto la salvaguardia dell’ambiente credo sia l’esempio lampante di come lo abbiano ormai nel DNA. Noi itaiani mai potremo raggiungere tale livelli, solo formando le nuove generazioni dalla scuola e dalla famiglia potremmo dare un futuro simile ai nostri figli. Attualmente siamo il popolo che pensa individualmente, triste ma è la realtà!!!!

  340. Avatar Edoardo Federici
    Edoardo Federici

    L’ha ribloggato su Circolo Culturale Orbetellano "G. Mariotti"e ha commentato:
    Vorrei pubblicare il tuo articolo sul nostro blog. Complimenti bella ironia.

  341. Non è questione di Napoli o Roma ….. il problema è l’Italia con noi italioti!

    Mio figlio ha solo 11 anni: ogni santo giorno gli ripeto la stessa frase ……. STUDIA E POI DA GRANDE VAI VIA, ALL’ESTERO.

  342. Solo a me è sembrata una boutade, un racconto di fantasia per stimolare il dibattito sulla questione “inciviltà”? In tre giorni l’autore ha avuto modo di vedere le industrie del riciclo, lo stoccaggio dei rifiuti, gli impianti geotermici, quelli fotovoltaici, di irrigazione, ha studiato i tassi di criminalità, il linguaggio del corpo e l’antropologia del popolo scandinavo? E’ giusto rimproverarci gli errori (che sono tanti!) ma, francamente, mi pare un po’ gratuito attaccare una popolazione per scrivere un bel racconto e marciarci su una questione ben più complessa.
    Mi domando che se emigrassero tutti quelli che si lamentano – senza fare nulla di utile – preferendo l’estero, non fosse possibile, una volta popolata la città di sole persone coerenti, fare qualche passo avanti.

  343. Stoccolma non l’ho mai vista, ma ho visto molti arrivare da Stoccolma (e non solo) a Napoli e restare talmente ammaliati e affascinati da mettere in dubbio perfino il viaggio di rientro verso quel mondo così perfetto, almeno da come è descritto in quest’articolo…

  344. ogni uno ha la sua idea, ogni uno vuol vedere quello che gli fa comodo, ma a me fa veramente schifo guardarmi intorno e vedere tutto lurido, manca senso civico, ai miei tempi lo insegnavano a scuola, oggi tutti si sentono in diritto di dire, fare, lordare il pianeta terra, insegnate ai vostri figli rispettare poche ma importantissime regole del vivere civile, ammesso che sappiate cosa sono, troppi laureati ignoranti, saranno pure colti nelle materie che hanno studiato, ma completamente ignoranti per quanto riguarda l’educazione e il rispetto per persone, cose e animali.

  345. Napoli non cambierà mai. C’è un male radicato …è nel dna nostro purtroppo. Il napoletano medio di oggi è ben lontano dagli uomini di cultura che dominarono l europa anni fa. Il napoletano d oggi legge i giornali sportivi sperando che il nuovo acquisto “higuain” faccia vincere una banale squadra di calcio…perchè il napoletano medio di oggi crede che il calcio cambi qualcosa a livello sociale…ed in effetti è così…peggiora l individuo e distoglie dai problemi seri. Quindi ci resta il Napoli calcio ,la camorra , la signora del “vico” che grida con un linguaggio incomprensibile … abbiamo perso il mare..grazie alla cattiva gestione dei depuratori…e abbiamo reso le città invivibili grazie a gestioni assurde da parte dei comuni…c resta tutto questo..ah…e il sole…fortunatamente quello non possiamo e non possono rovinarlo.. e in cuor mio so che quando smetterà di splendere il sole…non sarà rimasto nulla a questa città come al resto del mondo

  346. Bella scoperta. Che razza di paragone, la Svezia è un paese ricco di risorse che fruttano un mare di soldi, non ha l’ euro, ha una densità abitativa di 9.5 milioni di abitanti dispersi su una superfice una volta e mezza la nostra, noi qua siamo 65, milioni clandestini compresi, su una terra che a parte un poco di agricoltura ed un poco di turismo non offre niente e che a causa dell’ euro sono antieconomici per chi viene da fuori e men che meno per chi sta dentro che si è visto segare della metà il potere di acquisto dopo l’ abbandono della lira. Gli effetti dei comportamenti antisociali vengono amplificati esponenzialmente dalla sovrappopolazione, dal menefreghismo delle istituzioni e dalle incazzature del popolo che è al limite della sopportazione. Gli incivili stanno dovunque, a Calcutta come a Parigi e come a Zurigo, la differenza è che altrove i cumuli di monnezza vengono rimossi indipendentemente da chi è stato a creare il problema, qui non solo se ne fregano ma non sono neanche psicologi da prendere per il culo senza farsene accorgere, il cittadino onesto e civile, non parliamo del secchio di lota, socialmente irrecuperabile, perchè dovrebbe fare la raccolta DIFFERENZIATA se la notte si affaccia e vede caricare il contenuto delle campane in maniera INDIFFERENZIATA sopra un unico camion? Umanamente reagisce in vari modi che spaziano dal massimo di buttare la monnezza dalla finestra fino al minimo di mettere tutto mischiato nel sacco nero dell’ indifferenziato.

  347. 3 giorni e paragoni il “mondo” al tuo paese? hmm m sembrano un po’ pochini .. magari se ci vivessi in un posto straniero riusciresti a trovare anche del negativo … come in tutte le parti del mondo.. TUTTE nessuna esclusa…. te lo dico perché io vivo all’estero (USA)! Cmq, il punto e’ sempre quello: che fai Tu per il tuo paese?

  348. Tutto perfetto in Svezia.. a parte il tasso di suicidi giovanili e le centrali nucleari… ma piantiamola di prendere come esempio il resto d´Europa.. vediamo il positivo solo fuori casa invece di migliorare la nostra… ho vissuto per parecchio all´estero.. ma se cominciassimo a migliorare le cose nel nostro Paese..sarebbe molto meglio che parlare.

  349. Bel pezzo, ma avevo già applaudito al titolo.

  350. Come ti capisco… sono tornata a casa da Stoccolma da 2 giorni e sono ancora un po’ in crisi…!

  351. Vivo da molti anni in nord Europa anche se non ho mai visitato Stoccolma.

    Certe cose funzionano e funzionano bene, altri aspetti mi paiono come balucinanti illusioni di chi una città la vive con gli occhi del turista.

    In Svezia, come altrove, non è tutto oro ciò che luccica, così come Napoli non è soltanto pizza e mandolino

  352. Sono stato a Napoli una settimana intera, da amici, 20 anni fa, l’ho girata tutta, dalle zone bene alle zone basse…mi dicono che ora è peggiorata. Non ci vivrei nemmeno un giorno in quella città

  353. si sa che in italia non ci sono esseri umani ma bestie (italiani e stranieri) e non esiste lo stato se non per colpire i nemici politici che ledono le oligarchie privilegiate di mafia-politica-finanza…
    non ci lamentiamo, l’italia è morta da tempo

  354. Sono stata in vacanza a Bressanone-Brixen in sud tirolo e non c’è una cartaccia per strada la gente parla sottovoce tutti ti salutano ti fanno lo scontrino ecc ecc… e siamo in Italia anche se è una regione autonoma, come la sicilia che invece è sommersa dall’immondizia e dagli animali randagi e ammalati per la strada… credo che la differenza non sia nord/sud o estero/italia ma il modo di pensare delle persone, l’essere comunità prima che comune, pensare alle nuove generazioni e non solo a riempirsi la pancia…

  355. Condivido pienamente l’analisi di Pino Bismuto. Noi siamo figli della nostra storia ed è in essa che vanno cercate alcune caratteristiche del nostro modo di essere e della società in cui viviamo.
    La storia d’Italia dei libri scolastici, quella scritta dai vincitori per intenderci, non dice che l’aggressione, con il beneplacito e l’appoggio della Francia e dell’Inghilterra, condotta dai Savoia contro il Regno delle Due Sicilie per appropriarsi delle ricchezze da esso possedute, ha generato una guerra civile che ha prodotto oltre 100.000 morti. Di questa guerra civile nei libri di scuola non c’è traccia. Il popolo del Sud è stato martoriato, vessato, sistematicamente derubato, in nome del popolo italiano da un re che parlava francese.
    Non c’è troppo da meravigliarsi se nella cultura meridionale resiste ancora la diffidenza verso lo stato e le istituzioni.
    Con la Repubblica lo sfruttamento del nord verso il sud è continuato, sia pure con modalità differenti e più gravi. Con la scusa di finanziare la trasformazione della società, infatti, lo stato ha alimentato quelle parti della società che meno avevano interesse al cambiamento e all’emancipazione del Mezzogiorno.
    Vorrei chiedere ad Antonio Menna , senza alcun intento polemico, con quali rifiuti vengono alimentati gli inceneritori di Stoccolma. Un sistema di raccolta differenziata che produce 300.000 tonnellate l’anno di rifiuti da bruciare è un sistema che non funziona. Con buona pace dell’efficienza nordica. Nell’incivile Italia esistono realtà dove si ricicla il 100% dei rifiuti e ciò vuol dire che l’opzione rifiuti zero è tecnicamente realizzabile. Se a Stoccolma non l’hanno realizzata non vuol dire che sono tecnologicamente arretrati ma, più semplicemente, che il malaffare esiste anche là.
    E se il malaffare esiste vuol dire anche che i civilissimi cittadini svedesi o dormono o sono complici. Esattamente, a dispetto delle apparenze, come da noi.
    Antonio é un entusiasta degli impianti di produzione di biogas. Se avrà il tempo e la voglia di approfondire la parte tecnica della faccenda scoprirà due cose che generalmente nessuno sospetta. La prima è che per la produzione del biogas non servono solo i rifiuti ma è necessario immettere pure dei vegetali (dalle nostre si usa molto il mais) per la cui produzione è necessaria energia. Facendo il calcolo dell’input di energia e quello dell’output si scopre che la quantità di energia immessa nel sistema è maggiore di quella in uscita. Ergo, gli impianti di biogas si fanno per i contributi e per fare gli interessi dei produttori degli impianti (che, in Italia come in Svezia, a quanto pare, elargiscono sostanziose bustarelle ai decisori politici).
    L’impianto di biogas produce, oltre al metano, anche un digestato che è inquinato da botulino e da altri batteri anaerobi patologici per l’uomo e per gli animali di allevamento.
    Penso che impedire ai napoletani di andare a Stoccolma sia un errore tanto grave come quello di scoraggiare gli svedesi a venire a Napoli. Perchè ciascuno ha molto da imparare e da insegnare all’altro.

  356. Sono un napoletano che da molti anni vive in TRENTINO.
    Certo Stoccolma sarà impareggiabile, ma anche qui non è che le cose siano molto peggiori … c’è molto ordine, pulizia e civiltà … e se ti comporti bene sono quasi più calorosi di noi meridionali … e soprattutto si aiutano e ti aiutano, non a caso tantissimi sono nel volontariato e nelle associazioni.
    Per il resto scuole, ospedali, strade etc ottime … sarà che li gestiscono direttamente loro (e non lo Stato) e con i loro soldi delle loro tasse … e quindi c’è responsabilizzazione …
    Poi intendiamoci, qualche magagna e difetto c’è pure qua, ma sono cose da ridere rispetto a Napoli o Palermo.

    Comunque mai scelta fù più felice quando mi sono trasferito qui ! e al diavolo il sole … c’è anche qui e cmq per il freddo basta coprirsi e poi la neve è bellissima …

  357. Io da casalinga credo che dove esiste malcontento, non ci sarà mai perfezione. Poi è molto facile comparare due realtà tante lontano dove la vita è terribilmente disparata… Napoli è caos ,Napoli è scippo ,Napoli è spazzatura non curanza del bene comune, ma chi ha mai provato a contrastare, chi butta il sacchetto fuori dal bidone, o al limite raccoglierlo e metterlo nel bidone senza parlare…
    Si bell’articolo, ma avrei gradito vere soluzioni e non continua condanna anche se non Napoletana ,ma sempre campana soluzioni reali, no parole e demerito come i politicanti oppressori…
    MT

  358. caro antonio, e te lo dico da romano che viaggia, del resto come te, in quelle lande, sarebbe sufficiente che ci ricordassimo tutti, al momento di votare, di queste esperienze fatte. il fatto e’ che in quei posti, lo status di cittadino mette in condizione di pretendere servizi a fronte dell’ alta pressione fiscale cui e’ soggetta ad esempio, la svezia. qui siamo troppo impegnati ad inciuciare con il politico di turno per andare appresso a promesse di impieghi come netturbini o tecnici dell’ enel durante il periodo elettorale per poi cercare di raccogliere qualche briciola lasciata dagli eletti. occorre una visione di insieme di noi cittadini, in quanto italiani. immagina che immenso bacino di ricchezza sarebbero le nostre città (la mia e la tua in particolar modo…) se fossimo in grado di agire come agiscono quei signori, nel rispetto delle regole. a me l’ italia per questo fa schifo, tant’ e’ che a volte riesco persino a condividere le deliranti affermazioni dei leghisti…mi viene da capirli perché mentre loro provano ad imporre lassù un sistema ordinato ( e per la verità in qualche caso ci riescono) noi quaggiù non ne vogliamo proprio sapere. e’ senza dubbio un fatto culturale, anzi, di assenza di cultura. per questo ripongo e mie uniche speranze (forse le ultime) nell’ operato del M5S, anche se secondo me noi italiani non abbiamo ancora capito di che burrone si tratti se non se ne riesce a venir fuori. sarò catastrofico ma secondo me la situazione italiana dei prossimi 15 anni dirà se torneremo al feudalesimo oppure ci dovremo allineare a quanto fatto dai paesi del nors europa, che non necessariamente debbono essere unione europea. Viva l’ Italia, abbasso gli italiani.

  359. Ciao, io vivo a Stoccolma. Arrivando da una città italiana l’impatto è sicuramente forte, confermo, anche se poi dopo qualche anno l’illusione passa e le magagne vengono fuori. Non é tutt’oro quel che luccica…
    Ma il tuo discorso è chiaro, e validissimo. Volevo solo aggiungere una cosa per chiudere il cerchio. Sai da chi la comperiamo, parte di quella spazzatura da bruciare di cui parli? Esatto, proprio da Napoli.

    Cari saluti,

  360. Napoli città bellissima e gente cordiale, sorridente e solare.
    Questo è un cliché, per giunta odioso. Napoli potrebbe essere una città bellissima se non fosse per i napoletani. Così come Roma è una città orrenda per colpa dei romani.
    Smettetela di insultare chi è andato via da questo paese, perché voi rimanendo qui non state cambiando assolutamente nulla, sebbene vi gonfiate il petto a ogni piè sospinto.
    Anche altre città hanno i loro difetti, Stoccolma in primis. Ma se dobbiamo parlare di senso civico fermatevi tutti un secondo.

  361. L’ Italia non ha speranza. Bisogna andarsene. E basta.

    1. letto approvato e sottoscritto.

  362. Però poi mi spieghi perché Stoccolma ha la più alta percentuale di suicidi in Europa ?

  363. e se vi dicessi che io, Napoletana all’estero, ho nostalgia delle cartaccie e della signora che vende le sigarette di contrabbando?? voi tutti lo sapete, napoli è come un bimbo malato! lo si ama ancora di piu’ di uno normale!!!

  364. Tutto dipende cosa volete fare voi!
    Io sono nata in Scandinavia e vissuto pure per tanto tempo. Sono arrivata in Italia, se si si può dire per caso/sbaglio , ma mi è piaciuta e cosi sono rimasta e non cambierei nemmeno 1 giorno. Voglio dire .. Cambiare non è solo POLITICA .. Cambiare dovete cambiare voi!! Ogni uno deve fare la sua parte , pensare anche dei altri. Quello che sta fuori casa è anche la vostra roba, dovete tenere cura anche quella avete pagato voi!..
    Perché tutto alla fine funziona in paesi nordici, perché c’è il rispetto per altri, Se te lavori bene e non fai perdere il mio tempo lo faccio uguale io .
    RISPETTO, una parola grossa, ma vale tutto. Insegnate i vostri figli il rispetto, cosi anche per loro sarà poi molto più facile.

  365. Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.”
    Penso che questa frase sia la più importante di tuutto l’articolo.

  366. Napoli è una città stupenda, generosa e accogliente, anche un immigrato si sente un cittadino, integrato e mai discriminato, forse proprio per quella “umanità” che nelle città così efficienti e burocratizzate manca…chissà. So solo che a Napoli non ti senti mai sola, trovi sempre qualcuno che ti tende una mano, in mezzo alle nuvole trovi sempre uno spiraglio di sole che illumina la tua esistenza. per me non è poco! Se metti la storia e la bellezza unica del paessaggio ti sembra di vivere in un sogno, è tutto così poetico…scendere una scala e rivedere le scene di un film, entrare in un palazzo e respirare le gesta di un passato eroico, camminare nei vicoli del centro e guardare le mille botteghe colorate, la gente che lavora cantando, i mille bar e l’odore inconfondibile del caffè, gli scugnizzi che si divertono con niente o calcialdo un pallone in qualche piccolo spazio liberato, guardare il belvedere di San Martino, o di Mergellina e pensare che vorresti morire in posto così bello! Come si fa a non amarla questa città! Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di vivere in un posto così perchè penso che è davvero come il Paradiso anche se come affermava Goethe è abitato da diavoli…..per fortuna ci sono anche molti angeli…forse mi esprimo così perchè io ne ho incontrati molti?

  367. Avatar gaetano brancaccio
    gaetano brancaccio

    http://italian.ruvr.ru/2013_05_25/Esperto-svedese-sui-disordini-di-strada-nei-sobborghi-di-Stoccolma/
    a parte il fatto che i problemi stanno dappertutto..dalle nostre parti un poco più ma non per la qualità della gente. Vorrei la certezza delle pene affinche chi trasgredisca paghi la sua colpa. Vorrei vedere se poi man mano non si ripulisse quel sudiciume che rovina la vita alla gente più bella del mondo. Napoletani, Italiani.

  368. Bellissimo articolo, che regala uno spaccato di vita estera e napoletana.
    Ovviamente all’estero non è tutto rose e fiori, ma noi italiani amiamo farci del male.
    Abbiamo un Paese che tra monumenti, palazzi, spiagge, monti e via dicendo potrebbe vivere solo di turismo ed invece fottiamo puntualmente il turista di turno, meravigliandoci poi se fanno le guide anti scippo per Roma.
    Bestemmiamo con i padroni che lasciano a terra i bisognini dei loro cani, ma quando finiamo una sigaretta o mangiamo una caramella, buttiamo subito a terra mozzicone e carta.
    Critichiamo i politici come se una forza invisibile li avesse messi li, ma alle elezioni o li rivotiamo o peggio non andiamo a votare, facendogli ancor più un favore perchè così devono convincere meno fessi.
    Insomma parliamo sempre male della nostra bellissima Italia, ma concretamente non ci siamo mai impegnati a farla diventare una Nazione migliore.
    Ecco perchè oggi ci troviamo in questo mare di guano 😦

  369. Ma ancora a dare la colpa ai politici?
    La mentalita’ degli italiani deve cambiare, se l’individuo cambia il mondo intorno cambia di sicuro!!!
    Ho i miei dubbi..o lo si fa tutti insieme o i risultati non si vedranno mai.
    buona giornata

  370. Bell’articolo, complimenti. Io cambierei solo il titolo in “gli scemi non devono viaggiare”.

  371. Dare la colpa ai politici significa continuare ad accusare gli altri, cioè quello che si è sempre fatto. Non cambierete mai così. Al nord abbiamo altri problemi e sento molte persone accusare terzi (politici, extracomunitari, comunisti, fascisti….) e poi se vedi le scelte che compiono queste persone e come si comportano, sono proprio queste ad essere in prima parte responsabili, ogniuno mette un pezzetto. La mafia forse sta arrivando anche qui e vedo già molti “terronofobi” “sud-schifati” fregarsene. Date la colpa ai politici, date la colpa alle mafie, ma chi ha votato quei politici e chi accetta le mafie?

  372. Avatar Wolfgang Achtner
    Wolfgang Achtner

    A suo tempo, lessi quest’articolo bello e tragico quando l’hai pubblicato su FB all’inizio di gennaio. Noto con piacere che molte persone hanno capito lo spirito del tuo articolo. Purtroppo, mi permetto di notare, a differenza di quel che succede in quasi tutti gli altri paesi europei, in Italia (e non solo a Napoli) i cambiamenti positivi sono troppo pochi e molto spesso per fare qualcosa che altrove richiederebbe poche ore, qui ci vogliono decenni.

    Ho notato anche che la maggior parte delle critiche – come sempre del resto quando si critica anche in senso costruttivo qualsiasi aspetto dell’Italia – rientra piu’ o meno in queste 3 tipologie.

    a) il rifiuto della critica: “Chi ci frega della realta’, a Napoli abbiamo il mare piu’ bello del mondo”;
    b) tutto il mondo e’ paese: “Napoli sara’ sporca e caotica ma gli svedesi sono tristi e bevono”;
    c) perche’ non te ne vai? “Se non ti piace Napoli, invece di criticarla, vattene a vivere in Svezia”.

  373. io ti scrivo da Brescia, e Stoccolma è vicino a Sorrento. Bisognerebbe (io tra i primi) crederci. Bellissimo post! 🙂

  374. basta con sta storia di “Napoli una delle più belle città del mondo”!!! (casualmente solo i napoletani la pensano così) Solo in Italia, Firenze Venezia e Roma sono meglio, figuriamoci nel resto del mondo! In europa, città che danno 1000 anni luce di paga a Napoli, per citarne veramente poche: Londra, Parigi, Vienna, Praga, Amsterdam, Dublino… E in america/sud America? New York, Miami, Rio de Janeiro… Per non parlare del resto del mondo, Tokyo, Città del Capo, SIdney… Ma non scherziamo dai

  375. Condivido ogni parola, ma sono anche cosciente del fatto che, finché ogni italiano, continuerà a parlare di napoletani, milanesi, calabresi, piemontesi, l’Italia, in quanto nazione, sarà solo un’utopia. Questa é, a mio avviso, la prima grande svolta che gli abitanti di questo paese dovrebbero affrontare: la costruzione di un’identità nazionale. Finché si continuerà a parlare di appartenenza a una specifica regione, città, e mai all’Italia come patrimonio di una collettività partecipe, continueranno a esistere lavatrici arrugginite ai margini delle strade, scarichi industriali che defluiscono a mare, spazzatura nelle spiagge, musei che chiudono, Pompei che crolla, gente che ha lo yacht ma evade il fisco. Quanti altri sfregi a un paese ricchissimo, pieno di storia e di bellezze naturali, dobbiamo infliggere? Perché i problemi non sono solo di Napoli o dei napoletani ma di tutte le città d’Italia, da Aosta a Canicattì, e di tutti gli italiani, anche di quelli che preferiscono chiamarsi nordici o meridionali, bergamaschi o palermitani.

  376. […] E’ possibile una Napoli più pulita? ordinata? o addirittura ecologica? Un invito a riflettere rivolto ai napoletani giunge dal blog dello scrittore e giornalista di Potenza, napoletano di adozione, Antonio Menna. Il suo pensiero critico ed ironico, che aveva già spopolato in rete qualche tempo fa, quando nel 2011 lo scrittore aveva postato sul suo blog uno scritto intitolato “Se Steve Jobs fosse nato in provincia di Napoli“, divenuto in seguito un libro, ritorna a suscitare scalpore. Questa volta si tratta di un elogio a Stoccolma, seguito dal gusto amaro del ritorno a Napoli. La nostra città, annoverata da alcuni come tra le più belle del mondo, avrebbe molto da apprendere da realtà già presenti e sviluppate in altre zone del mondo. Ma la situazione potrebbe cambiare per Napoli? Salirà mai al potere qualcuno, di destra, sinistra o centro, in grado di produrre una svolta per la nostra città? E quale è il ruolo dei cittadini in tutto questo? Per il momento ci limitiamo a riportare il pensiero di Antonio Menna, citando nella sua interezza l’articolo pubblicato sul sito del suo blog https://antoniomenna.wordpress.com/2013/01/14/i-napoletani-non-devono-viaggiare/: […]

  377. sono del bangladesh! quelli che ha visto a roma vendere gli ombrelli. sono del bangladesh. per il resto concordo su tutto!!!!

  378. Siamo certi che l’uomo era in cerca di tanta precisione e regole?

  379. “Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio”. questa frase mi ha terrorizzata. davvero sognamo un mondo dove ognuno se ne sta zitto nel suo cubetto?
    è interessante come in tre giorni non si possa assolutamente capire una città, mio fratello invece che in Svezia c’è vissuto 20 anni e sa cosa vuol dire vedere il sole per 4ore al giorno, che sa cos’è il nucleare non suggerirebbe a nessuno di imitare i paesi scandinavi, certo l’immondizia a Napoli è un bel problema, ma non credete che il problema sia a priori? quando il tuo televisore non funziona più e lo butti, che sia per strada o che sia nella ditta specializzata allo smaltimento, ricordati che hai inquinato allo stesso modo solo che, se se lo porta via la ditta, tu te ne dimentichi e ” occhio non vede cuore non duole” se invece resta per mesi,o anni sul vialetto di casa tua a ricordarti quanto sei stato stronzo a comprare, buttare un televisore allora brucia vero? La differenza è che Napoli ti sbatte in faccia ogni giorno la verità, mentre a Stoccolma sono talmente depressi che non hanno nemmeno più la forza di urlare al dirimpettaio ” oh ce l’hai na sigaretta ?”

  380. Il tuo post è espressione della differenza fondamentale tra nord e sud. Non so se la vita nel nord è più miserabile o meno rispetto al sud, ma dovremmo ci copiare il buono, soprattutto la responsabilità per l’ambiente. Mi è piaciuto il tuo articolo. Vorrei condividere quello che ho scritto l’anno scorso su questo tema (in spagnolo) http://entreelsueloyelcielo.wordpress.com/2012/04/29/un-poco-de-sur/

  381. L’ha ribloggato su racconti di vita (non pienamente) vissutae ha commentato:
    ..Di più non ho voluto sapere…

  382. […] Ecco l’articolo, la cui versione originale si trova qui, sul blog di Antonio Menna. […]

  383. Amo l’Italia e da Napoletana amo anche un po’ di sano chiasso e gioia ma vivo al Nord e per la maggior parte comunque all’estero ove passo il tempo a chiedermi perché noi non possiamo essere meglio di così. Noi siamo l’Italia dovremmo riprendercela!

  384. sono un sardo
    a parte amare la mia terra perche natia di tutto il resto facci volentieri a meno
    vivo da un anno in thailandia (bangkok )e prima sono stato 5 anni in Australia(Perth)
    rientro per un breve periodo in italia(volontariamente scritto in minuscolo)per problemi familiari e vado a napoli per un test di inglese che si teneva in questa citta(con molta gente di merda)
    in una piazza presidiata da centinaia di poliziotti(piazza garibaldi) vengo rapinato di 100 euro tolti fuori per pagare una bibita al chioschetto e nessuno dei poliziotti a 100 metri da me
    inseguo i ladri che imboccano una via dove 2 pattuglie sostavano per un intervento un poliziotto si gira e mi fermo sperando sia intenzionato a fare il suo dovere le spiego velocemente l’accaduto e nel frattempo i due si dileguano perche non è bastato dire quei due mi hanno rapinato
    mi dice che devo andare alla stazione che è il posto piu vicino al luogo della rapina e che magari sanno chi e il rapinatore in base alle foto segnaletiche
    non sto li a raccontarvi le idiozie che mi sono sentito dire da tutori dell’ordine del tipo
    ma perche si è fermato li che è un posto mal frequentato e ha tolto fuori 100 euro?
    e altre stronzate
    io ora vivo lontano da tutta la merda di tutta italia
    e ne sono felice
    ps Bangkok è una delle citta più popolose al mondo ed è più pulita di napoli
    perfino le bancarelle fanno piu bella figura
    almeno qui sono poveri con dignità
    fottetevi italianotti

  385. somo stato 13 giorni a londra ho cercato con malizia qualche panchina rotta ci ho messo tutta la buona volontà ne avessi trovata una … ho cercato dei graffiti sui muri ho preso un centinaio di metro e bus ne avessi trovato uno mah sarò stato sfortunato e poi parliamoci chiaro vedessi che pulizia per le strade mi sembrava di stare a napoli per cercare un po’ di mommezza …. non serve abbiamo bisogno di un dittatore con l palle che ci guidi come dei bambini solo cosi possiamo cambiare non pensiamo solo a noi stessi di quello che ci irconda non ci frega niente

  386. Avatar maria teresa d'emilio
    maria teresa d’emilio

    sono in vacanza, in un paese della costa abruzzese…stanno qui vicino, nella casa di fronte…sono le tre e vorrei fare una pennichella…ci provo…ma quelli si parlano dalle finestre da un piano all’altro..neanche li capisco..i bambini urlano a squarciagola…sembra li abbiano abbandonati chiusi iu una gabbia…ma uno è libero e palleggia con il pallone sul muro….allora vado lì, chiamo la madre e le dico che quella è l’ora di riposo per la gente civile e se è in grado di calmare quelle bestie scalmanate…..mi risponde che neanche lei la motte riesce a dormire!!!! Avete vinto!!!

  387. Avatar Rosanna Costabile
    Rosanna Costabile

    vale soprattutto per noi del sud….. basta spostarsi di qualche centinaio di km verso nord est o ovest, non dico che sembra Svezia ma un pochino la sensazione di ALTRO MONDO la avverti, però….. un però c’è sempre, vuoi mettere il sapore che hanno le nostre limonate fresche, l’anguria a mezzanotte, il brusio della gente così “sai ca nun si sulo” come diceva il grande Pino Daniele, Stoccolma sarà bellissima, civilissima, ordinatissima e vivibilissima, un paradiso insomma ma è FREDDISSIMA, e non intendo climaticamente

  388. Io sono romano e non di Napoli. Ho avuto la grande fortuna di poter viaggiare molto e ho vissuto in
    America del nord del sud; anche molta Europa e credo di poter dare una “giusta” opinione su Napoli.
    Vero, verissimo, tanti difetti e tante cose da riparare; ma caro Antonio Menna, se ami molto fare confronti
    dovresti farli da tutti i lati non trovi? quelli brutti e quelli belli. Non faro`una polemica, ma ti invito a fare
    una riflessione: lo sai che il più alto tasso di suicidi di giovani adolescenti lo troviamo in questi paradisi
    del nord? Ciao e informati meglio!
    Sandro

  389. Napoli come Stoccolma, probabilmente, inguaribilmente più allegra e inevitabilmente più chiassosa, ma forse più umana e civile; e sicuramente più solare, se avesse avuto modo di svilupparsi secondo vocazioni naturali e non avesse subito le predazioni e l’impoverimento economico e civile imposti dai Sabaudi e dalle alleanze di potere allora stabilite tra Stato, baronie locali e crimine organizzato. Le vicende del presente si spiegano alla luce di eventi anche remoti, ma determinanti nel tracciare la mappa genetica dei comportamenti socio-culturali.

  390. io vorrei che tutti fossimo orgogliosi della nostra città in maniera attiva e che quindi facessimo qualcosa anche minima ma ogni giorno per migliorarla, senza però dare la colpa agli altri, perchè la colpa dello “status quo” risiede in ognuno di noi. Sono certo che Napoli non diventerà mai come Stoccolma ma certamente sarebbe in tutte le sue sfaccettature la vera Napoli, quella di Eduardo – Totò – Caruso etc…..
    Forza Napoli ….!!!
    Paolo – Tarvisio (UD)

  391. vivo in grecia (rodi) da 6 mesi.
    i napoletani viaggiando almeno si rendono conto di tutto questo, i greci hanno un retaggio culturale così a culo che manco capirebbero quello che vedrebbero al di fuori del loro folle porcile a cielo aperto.
    non faccio esempi perchè ci vorrebbero dei tomi stile signore degli anelli. qua la carenza del sapere è su tutti i fronti. civilizzazione, senso del prossimo, ecologico, energetico, rispetto per l’ambiente e gli animali, cultura per il rinnovabile e la sana produzione, onestà verso se stessi e la collettività. insomma.. è uno sfacelo.
    ragazzi, ci sono ancora intere popolazioni che stanno indietro di secoli a livello di civilizzazione, consapevolezza, sana educazione.
    la vedo dura..

  392. Bene la civiltà ma per il principio di conservazione della massa bruciare 300kTon di immondizia “in centro” non è una bella idea. Che poi Stoccolma arrivi prima di Napoli ad avere una strategia a rifiuti zero è altamente probabile. Ma fino ad allora meglio non bruciare nulla…

  393. Avatar Maria De Giovanni
    Maria De Giovanni

    Non c’è commento da fare. Tutto ciò fa tanto male e deprime profondamente.

  394. forse è l’opposto: tutti i napoletani dovrebbero viaggiare per rendersi conto di come potrebbe essere migliore la loro vita se si comportassero in un certo modo e se esigessero dai loro rappresentanti eletti l’implementazione di certe soluzioni.

  395. Oggettivamente è vero. Nei post che ho letto si colpevolizzano i politici, i delinquenti. Tuttavia credo che quello che è stato descritto sia soltanto EDUCAZIONE (quella non ce la insegnano i politici, né le autorità).
    Siamo noi che non facciamo la differenziata, siamo noi che lasciamo l’auto fuori dal luogo deputato al parcheggio, siamo noi che cerchiamo le sigarette di contrabbando, siamo noi che urliamo al ristorante, per strada, a volte senza usare il citofono (e non solo a Napoli naturalmente), siamo noi che partecipiamo alle manifestazioni a volte violente contro la TAV (e per lo più neppure sappiamo perchè visto che regolarmente prendiamo il treno che non uccide nessuno), siamo noi che amiamo la maleducazione verso i deboli ecc ecc ecc. SIAMO NOI – NOI DOBBIAMO CAMBIARE SENZA CERCARE SCUSE ED IL SOLITO “SCARICA BARILE”
    ALL’ITALIANA. W L’ITALIA

  396. Caro Antonio, ho letto con grande attenzione il tuo articolo e ti confesso che lo trovo cosi vicino alle mie stesse sensazioni che ho provato in occasione del mio recente viaggio a Stoccolma da pensare quasi ad una telepatia.
    Mi piace la leggerezza con cui hai trattato il pur grave problema del sentirsi ‘esuli’ nella propria terra, come camus ne ‘lo straniero’.
    Che dirti? A noi minoranza ( un tempo credevo maggioranza) silenziosa non resta che , come da tempo grido nei miei libri, un dignitoso ‘fujitevenne’
    Un caro saluto
    Arnolfo

  397. DOPO AVER GIA’ SCRITTO UNA PRIMA RISPOSTA , ANDANDO AVANTI A LEGGERE ALTRE MISSIVE, MI VIENE DA SCRIVERE DELLE CONSIDERAZIONI CHE NON HO TROVATO DETTE FINO AD ORA. OGNUNO DICE E’ MEGLIO QUA’ O LA’, NON E’ TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA ECC., MA VOGLIAMO METTERE AL PRIMO POSTO DI UNA SCELTA, L’INDIVIDUALITA’ PERSONALE. MI SPIEGO MEGLIO…O ALMENO SPERO .POICHE’ NON PER TUTTI SONO PRIMARIE LE STESSE COSE, OCCORRE PRIMA INDIVIDUARE I PRO E I CONTRO E LE PROPRIE ESIGENZE E POI SI PUO’ DIRE MALE O BENE. CIOE’, PER ESEMPIO, FACCIO IL CASO MIO, SE IO SONO UN FREDDOLOSO CHE GIA’ A NAPOLI MI BECCO MOLTI RAFFREDDORI ALL’ANNO, POSSO MAI PENSARE DI ANDARMENE AL NORD? POTREI TROVARE ANCHE TUTTI I SERVIZI EFFICIENTI , MA NON USCIREI MAI DI CASA. ALTRO ES. IO SONO UN COMUNICATIVO E COMPAGNONE E MI PIACE STARE ANCHE CON CHI CONOSCO LA PRIMA VOLTA,E A PELLE LO INVITO A CASA A MANGIARE, AD APRIRCI A STARE INSIEME COME AMICI E MI ASPETTO DI RICEVERE ALTRETTANTA DISPONIBILITA ‘ ECC. E IO CHE FACCIO,? ME NE VADO AL NORD (ITALIA O ESTERO ) PER SCAMBIARE AL MASSIMO GLI AUGURI DI NATALE E POI OGNUNO A CASA SUA !!! UN NAPOLETANO NON PUO’,NE MORIREBBE, FORSE SE PARLIAMO PROVENIENTE DI QUALCHE ALTRA CITTA’, PIU’ SI PUO’ ADATTARE. POI ALTRE CONSIDERAZIONI: DI CHE ETA’ PARLIAMO, DI CHE PARTE DI NAPOLI,( PERCHE’ CI SONO ZONE E PAESI SQUALLIDISSIMI ) CHE AFFRONTI HA DOVUTO SUBIRE, QUANTI PARENTI E AMICI LASCEREBBE,ECC. QUINDI LE VALUTAZIONI CHE POI ANDIAMO A FARE RISENTONO DI UN INSIEME DI SOGGETTIVITA’ CHE VARIANO DA PERSONA A PERSONA. E’ EMBLEMATICO QUESTO ESEMPIO.: DA RAGAZZO I PIU’ SI DIVERTIVANO AD ANDARE IN DISCOTECA, VEDENDO CHE I MIEI COMPAGNI – AMICI NE RIMANEVANO APPAGATI, MI LASCIAVO TRASCINARE ANCH’IO, MA POICHE’ ERA DIFFICILE COMUNICARE NEL FRASTUONO, A ME NON DICEVA MOLTO, ANZI. ALLORA CAPII CHE OGNUNO DEVE SCEGLIERE CIO’ CHE PER LUI E’ PIU’ VALIDO, SENZA FARSI INFLUENZARE DA SCELTE DI MASSA. ALLA TOTO’…….E HO DETTO TUTTO

  398. Forse tre giorni sono un po’ pochini per farsi un’idea completa che tenga conto dei pro e dei contro di una città o un paese. Sono di Roma e riconosco ampiamente tutti i difetti della mia città, ma ho vissuto all’estero in vari luoghi (anche molto diversi tra loro, compresa Stoccolma) abbastanza a lungo per arrivare alla conclusione che El Dorado non esiste. Esistono i compromessi, esiste il gusto personale, esiste il tentativo di riprodurre buone pratiche in casa propria riadattandole al nuovo contesto e via dicendo.Quello che NON SEMPRE esiste è il “questo è meglio o peggio” e tre giorni per comprendere ciò che è diverso sono, a parer mio, come ho già detto, un po’pochini.

  399. Perché prendiamo come termine di paragone Paesi e realtà tanto distanti? Se non siamo capaci di fare distinzioni e ci innamoriamo di quei posti restiamoci, ma evitiamo di fare i soliti discorsi qualunquisti da anziano rimbambito in autobus affollato. Perché badiamo sempre alla spazzatura per le strade e al chiasso della gente come se fossero quelli i veri problemi? Ci sono cose ben peggiori e quelle andrebbero combattute. A noi non interessa una sala d’aspetto per i viaggiatori in autobus, qui non ce n’è bisogno, non fa freddo come a Stoccolma. A noi interesserebbe soltanto che ci fosse un pizzico di onestà nella gente, a cominciare da chi critica questa città.

  400. Sono stata a Stoccolma per il mio viaggio di nozze e sono rimasta affascinata dalla bellezza, dall’ordine, dall’organizzazione e dal rispetto. Sono stata anche a Napoli molti anni fa e ho buttato giù queste righe, per chi avesse voglia di leggere.

    Ricordi di Napoli

    A lui avevo detto che per prima cosa volevo comprare le sigarette: “Così mi tolgo il pensiero”. “Non c’è problema, a Napoli si trovano, a Napoli si trova tutto” e mentre lo diceva gli brillavano gli occhi come se stesse parlando di sua madre. Prima che partissi mio padre si era raccomandato: “ Non tornare senza sigarette”. In tutta Italia c’era lo sciopero dei tabaccai che durava da giorni e i fumatori erano come impazziti. Mia zia Carla era persino andata a bussare alla porta di un suo vecchio compagno delle elementari, che si era ricordata improvvisamente che suo padre faceva il tabaccaio e lui le aveva aperto la porta e se l’era trovata davanti, con la faccia smunta e la mano tesa. “Mi dispiace ma io non fumo”, si era sentita rispondere. Ed era tornata a casa. Ai suoi occhi io rappresentavo l’unica speranza. “Se riesci prendine una stecca anche per me”, mi aveva sussurrato con aria supplice come si mendica un bacio a un bambino. Dovete sapere che a Napoli i contrabbandieri di sigarette, o meglio le loro mogli, se ne stanno a loro agio come le rane in mezzo alle foglie bagnate dalla rugiada, e le trovi in ogni angolo di strada con la loro cassetta di legno e la loro merce in bella mostra, a darsi arie da gran dame. “Eccone una laggiù, vai fatti onore”. È una vecchina con la bocca che sembra una finestra dove il vento ci passa attraverso e se ne sta su un muretto di sassi, grigio come la sua faccia. “Attenta a non farti fregare, devi far finta di essere napoletana”. Mi tremano un po’ le mani, mi sento emozionata come se mi trovassi a recitare in un film e ho preso il mio ruolo molto sul serio. “Mi raccomando l’accento, è importante”. E io come una brava scolara mi avvicino alla vecchia signora, la contrabbandiera, e seguo per filo e per segno il maestro: “Tenete Merìt?”. La vecchia mi guarda senza battere un ciglio e mi allunga una stecca: “Fanno ventimila lire”. Io guardo la mia bella stecca e penso che sono stata proprio brava. Lui mi guarda raggiante, e io mi sento promossa, come se avessi appena superato un esame. Ci eravamo conosciuti in Spagna diversi mesi prima, poi lui era venuto a trovarmi a Cagliari e ci eravamo innamorati. E adesso io ero lì, in quella città rumorosa intrappolata nel traffico dentro una Fiat cinquecento con le auto che andavano veloci e i semafori che se ne stavano negli angoli a sbattere i loro grandi occhi nel tentativo di farsi notare, ma nessuno ci faceva caso al colore. E tutti suonavano il clacson e io mi sentivo felice come non mai. E guardavo la mia stecca, come un bottino prezioso.
    A pranzo siamo andati in una pizzeria con i tavoli di pietra senza tovaglia e l’aranciata in bottiglie di vetro come non se ne vedevano più da tempo e le persone si infilavano nei nostri discorsi come se fosse la cosa più normale al mondo. “E adesso dopo la pizza, ci vuole il caffè!”. E allora siamo andati in un caffè minuscolo con i muri pietra bianca, elegante, dove si respirava un’atmosfera d’altri tempi e c’era odore di cioccolato e di cannella e di anice. Lì ho gustato un caffè che così buono non l’ho mai più bevuto. Poi mi ha portato in un parco con le strade in salita dove c’erano tante auto con i finestrini rivestiti di carta di giornale. “Qui si viene a incartare” mi aveva detto con un risolino, con il tono di chi si sente orgoglioso di far parte di una città dove la fantasia ci piove da ogni parte. “Ma tu non sei il genere di ragazza con cui si va a incartare” aveva aggiunto serio. E allora mi aveva portato a casa sua e la credenza della cucina era piena di santini e in bagno c’erano gli asciugamani di lino ricamati. Quella notte avevamo dormito in camere separate perché c’erano anche i suoi genitori che già dormivano ma era meglio che dormissimo separati almeno per quella sera perché tanto l’indomani loro sarebbero partiti presto.
    Di mattina sono stata svegliata dai rintocchi delle campane e da un vociare di gente che arrivava dalla strada e le voci arrivavano fino al mio letto come un rumore fitto, come se qualcuno avesse lasciato uno stereo acceso. Quando siamo scesi per strada continuavo a sentirle alte quelle voci e indistinte, era come se parlassero in coro. “Ci devi fare l’orecchio, come nelle canzoni, poi è facilissimo”.
    “Adesso ti porto a vedere la vera Napoli”. E mi ha portato nei quartieri spagnoli. Ricordo che il cielo quella mattina era di un azzurro profondo, abbagliante come le sensazioni che provavo, stretta su quella motocicletta con le mani nelle sue tasche. E lì che ho visto la vera Napoli, non quella degli stereotipi e delle inquadrature tradizionali, ma una Napoli libera di esistere, stupenda nel moltiplicarsi delle voci e dei volti dei bambini. E poi quando il cielo ha cominciato a scurirsi siamo saliti in alto fino a una strada di cui ho dimenticato il nome. A spiare l’isola di Capri. “Sembra una donna addormentata”. E i suoi occhi brillavano come luci che non puoi spegnere. E io lì a guardare il profilo placido di questa sconosciuta che restava sospesa sulla linea dritta del mare.

    1. Questa è la città tipo paesotto dove ogni quartiere fa parte di un puzzle…..che si chiama Napoli……che cercano in tutti i modi di non farlo mai venire bene ….il puzzle…ma da lontano a guardarlo il puzzle….ti batte il cuore ….si questa è Napoli.

  401. Vivo all’estero, vicino Londra.
    Condivido pienamente il pensiero dell’autore dell’articolo, ma non limiterei tale descrizione alla città’ di Napoli mentre lo estenderei a tutta l’Italia.
    Non sono molti gli Italiani che amano il loro paese abbastanza da dare e fare qualcosa in più per renderlo migliore. Sicuramente la situazione peggiora decisamente a causa dei politici vecchi e nuovi che sono tutto fumo e niente arrosto ma suvvia, non siamo ipocriti, noi cittadini abbiamo gran parte di colpa.
    Siamo noi a cercare di fregare il prossimo ad ogni occasione, a non condividere col vicino, parente o conoscente, a non aiutare gli altri per non avere fastidi, a non spendere due minuti per ascoltare chi ha bisogno di sfogarsi perché abbiamo troppa fretta. Siamo troppo presi da noi stessi per pensare agli altri e al nostro paese.
    Va da se’ che questa e’ la mia umile opinione, l’opinione di una che ha vissuto in diverse parti d’Italia e in diverse parti d’Europa. Cio’ detto vorrei precisare che ovviamente ci sono eccezioni ovunque.

    Mokitta

    1. Monica, io vivo all’estero e a me sembra veramente il contrario.

      Gli italiani sono altruisti come e più di altri popoli europei – anche e soprattutto perchè all’estero gli abitanti possono contare su uno stato sociale funzionante, mentre in Italia nulla è garantito.

      Io non ho mai cercato di fregare nessuno, nè in Italia nè fuori.

  402. nel’67 sono andato in U.S ho frequentato la NYU .Sono tornato in italia dopo un anno perchè mi avevano detto di una” riforma sanitaria” .Ho fatto carriera in Italia (non a napoli) sto ancora apettando la riforma sanitaria

  403. GGGRANDE!!!
    Tutto verO!!!!

  404. Sono di origine siciliane, vivo dal 1982 in Toscana e ho appena trascorso una vacanza in Cilento. Nonostante conservi ancora il ricordo della vita al sud, la mia permanenza in quella zona mi ha letteralmente traumatizzato.
    Sono d’accoro con chi afferma che la realtà di Napoli è molto complessa e che fare un’analisi attraverso un articolo risulta quanto meno riduttivo, ma potrei dire la stessa cosa della Sicilia, terra in cui sono nata. E probabilmente anche un calabrese direbbe cose simili della sua Calabria. E così via …
    Il fatto è che anche l’alibi della complessità (storica, culturale, sociale, ecc.) ormai è davvero insufficiente a giustificare ciò che accade certi usi e certi costumi.
    Non dico che sia semplice risolvere questi problemi, ma semplicemente che continuare a scaricare il barile delle responsabilità su qualcun altro serve solo a rimandarne la soluzione e a peggiorarli. In fondo lo Stato siamo noi, la città che abitiamo è un po’ lo specchio di come siamo, come la nostra casa, come i vestiti che portiamo. Basta, quindi, lamentarsi perché qualcuno ci ha abbandonati…forse i primi siamo stati proprio noi!

  405. Napoli è la punta dell’iceberg Italia. Io vivo in Germania da qualche tempo e sono orgoglioso di essere italiano, ma penso anche che la società italiana sia ormai un malato terminale che avvelena di tossine quella che era una bellissima terra e che ora è una distesa di scempi paesaggistici, immondizia e troppi “cittadini” menefreghisti e incivili.

  406. è un racconto triste… ma…. quante colpe abbiamo noi singoli cittadini di questo .. non vedo , non sento , non parlo?? :lol:)

  407. Bell’articolo. pero’ credo che bisognerebbe fare un passo avanti e cioe’ non limitarsi sempre a denunciare il presente e lamentarsi ma piuttosto individuare soluzioni.

    Lamentarsi dei politici e dello stato e’ una giustificazione troppo facile, i politici sono lo specchio dei nostri comportamenti.
    E’ chiaro che Napoli ha dei problemi sociali ed economici molto pesanti ma molti dei comportamenti che spesso vengono lamentati sono dovuti a mancanza di senso civico; il fatto di gettare le cartacce per terra o di passare col rosso o di comprare le sigarette di contrabbando si risolverebbe subito, basterebbe che la gente smettesse di fare queste cose.

    Lo stato puo’ aiutare fino ad un certo punto, ma non si puo’ pretendere che esso risolva tutti i problemi della citta’ senza che non ci sia un “motu proprio” dei cittadini per cambiare le cose.
    Un mio amico di Napoli dice che ” una legge io la rispetto solo se e’ giusta” e secondo me questa frase sintetizza la visione della cosa pubblica da parte di molti Napoletani, che poi potrebbe essere esteso a buona parte dell’Italia intendiamoci, e cioe’ che in sostanza ognuno interpreta la legge a modo suo allo scopo poi di fare come gli pare.

    Io vivo in Imghilterra da molti anni e qui come in tante altri paesi Europei avanzati ogni norma di comportmento che sia accettata dal punto di vist legale o morale la si segue, senza se e senza ma.
    Colui/colei che viola le norme rischia grosso qui da noi per due motivi, primo perche’ la gente ti guarda storto se ti comporti in maniera non adeguata e secondo perche’ se violi la legge e ti pescano vai a finire dritto in tribunale senza passare dal via.
    In Italia invece, almeno fino a qualche anno fa, mi sembra che fregare lo stato, ad esempio evadendo le tasse, era motivo di vanto.
    La differenza e’ tutta qui, ma e’ una grande differenza !

    Comunque vorrei spezzare una lancia in favore di Napoli, molti dimenticano che le cose non sono sempre andate cosi’; nel 1800 Napoli era una delle capitali culturali ed economiche dell’Europa insiema a Parigi e Londra; purtroppo i Savoia, con l’unificazione, hanno smantellato il tessuto industriale della citta’ e hanno dato il via al suo dissesto. Ma cio’ non significa che comunque il passato non possa tornare.

    Anche perche’ Napoli potrebbe avere un grosso potenziale sia industriale sia turistico, in Inghilterra ad esempio solo i piu’ acculturati, conoscono la Campania come destinazione turistica.

    Fabrizio.

  408. io sono in asutralia da 8 mesi … per un gap year e direi che provo le tue sensazioni giornalmente

  409. a bologna è così dagli anni sessanta siete voi che napoletani che siete in ritardo cronico

  410. hai visto tutte queste cose certo e non ti sei accorto che non c’era nient’ altro da vedere? vivo in Olanda da 6 anni e quando passeggio, tutto ‘e tranquillo e pulito e organizzato, ma ho la sensazione di camminare in un paese finto: dove sono i bei meonumenti e tutta l’ architettura che abbiamo in Italia? Prendo il treno tutte le mattine e la maggior parte delle persone parla al telefono, tutto fuorche’ tranquillo. Credo che la tua visione cambierebbe se invece di passare le vancanze all’ estero, provassi a viverci per un periodo piu’ lungo di 2 anni. Viva l’ Italia e gli italiani (che non sono tutti ladri e maleducati)

  411. a proposito, se riesci a vedere la BBC, guardati questo programma http://www.bbc.co.uk/programmes/b011f8m5 e scoprirari che i fqalsi non sono un’esclusiva italiana

  412. Mi spiace che tu dia questa immagine della tua città… È veramente già troppo triste quando ci criticano gli altri. Ma sentire queste cose da un napoletano fa ancora più male. Non so in che zona vivi. Ma Napoli non è tutta così.. Certo sono tante le cose che non vanno, per carità! Ma anche a Napoli ci sono zone in cui fanno la differenziata porta a porta, e se vai al parco virgiliAno non vedi ne carte a terra ne pallini sugli alberi, come anche in floridiana o al bosco. La nostra metropolitana è tra le piu belle del mondo. le piste ciclabili stanno pian piano prendendo piede anche qui! Ci sono tante Napoli, e non è bello rappresentarla pubblicamente solo attraverso quella più grigia.. Così non fai altro che “sputtanarlA”, inibendo i turisti a conoscere la nostra meraviglia! È controproducente per la quella che è anche la tua città!!

  413. che abita a Materdei. Alcune cose sono cambiate, devo dire la verità ma nel complesso Napoli è un posto dove il tempo sembra essersi fermato forse per quello che è messa sempre sotto discussione. Mio padre mi dice sempre che ci sono due Napoli, quella bene e quella male. Ed è un dato di fatto. Aveva ragione Giorgio Bocca quando diceva che a Napoli esiste ancora la plebe. Quello che non capisco è che questa si rivolta contro la sua stessa città dandone un cattivo esempio a turisti che vengono a trascorrere le vacanze. Sei vai al Vomero con la metro è come stare a Stoccolma ma se vai, come ho fatto io, con il 140 a Posillipo ti metti le mani nei capelli. Ragazzini di 14 15 anni che invadano come gli Unni con Attila, che insultano i passeggeri e l’autista e che non pagano manco il biglietto e con telefonini con musica a palla dei neomelodici. La mia buona anima di zia diceva ( non se vero ) che l’origine del termine “cafone” voleva dire “ca fune” ovvero che i delinquenti venivano trascinati con la fune al collo. Sarebbe un buon rimedio ancora adesso.

  414. Errore di trascrizione. Non ho inserito all’inizio “Ho trascorso dieci giorni da mio padre che abita a Materdei ecc. ecc…”

  415. Concordo in parte, ma penso che ci siano dei punti piuttosto discutibili, in primis quando parla dell’ordine delle persone nel parlare a bassa voce ed avere gesti composti: sono caratteristiche che rendono un paese migliore? vogliamo forse dice che la vitalità di un popolo, l’espansività ed il genio siano discriminanti? NON nego che Napoli, come altre grandi città italiane, abbia dei gravissimi problemi di gestione della cosa pubblica però sicuramente scrivere un articolo in cui si spara a zero e starsene chiusi in casa non cambierà la situazione! E’ proprio per questo che dobbiamo viaggiare…uscire, scoprire e poi tornare nel nostro paese più capaci di prima e fare del nostro know how bene collettivo! Quindi stimerei se il sig. Menna dopo aver detto cose piuttosto ovvie facesse tesoro delle sue scoperte e provasse, magari nel suo piccolo poi chissà, ad applicarle a favore della collettivà…si, proprio come decanta facciano nei paesi scandinavi!

    1. Magari lo faccio, Ilaria, no?

      1. Sig. Menna se lo fa ne sono molto felice, però da come ha concluso l’articolo era deducibile il contrario!
        Io sono Napoletana, ma vivo spesso all’estero, anche per lunghi periodi non classificabili come turismo e un pò come funziona in Europa lo vedo. Nonostante ciò penso che l’Italia, e Napoli, abbiamo delle specificità che fanno il nostro territorio meraviglioso e che spesso sistemi che possono sembrare, a primo acchito, impeccabili mostrano solo nel quotidiano le loro lacune più gravi.
        Proviamo a pensare all’italianità come un valore aggiunto; per rialzarci è necessario guardare a cosa abbiamo in più e non cosa ci manca (il che è sempre buono e giusto saper fare)!
        Cordiali saluti

      2. Io penso, invece, che sia necessaria una profonda autocritica per produrre un cambiamento.

      3. (replica al commento:22 agosto 2013 alle 22:59
        Io penso, invece, che sia necessaria una profonda autocritica per produrre un cambiamento.)
        Non ho detto che non è necessaria l’autocritica, tutt’altro! Nel primo post invitavo la gente a viaggiare per conoscere e migliorare, volevo però sottolineare che anche il nostro popolo ha delle virtù che andrebbero messe in risalto, punti di partenza per migliorare…
        Anche questo suo articolo e relativi commenti dimostrano, nel loro piccolo, che l’Italia non è un cumulo di menefreghisti e disfattisti, ma al contrario esiste una società viva e attiva che ha voglia ricrescere!
        Se l’autocritica dovesse sfociare in attività concrete per la città conti pure su di me,
        Cordiali saluti

  416. basta con questa storia che noi c’abbiamo il sole e l’allegria. Ha rotto il c…
    FACCIAMO SEMPLICEMENTE SCHIFO e dobbiamo semplicemente stare a testa bassa cercando di migliorare e copiare quello che fanno nei posti più civili. FINE.

  417. Si tratta ovviamente di una tua opinione soggettiva, ma perché mai un napoletano non dovrebbe mai viaggiare? Anzi, Napoli città di porto è forse tra le più cosmopolite in Italia e i napoletani sono forse tra gli italiani che viaggiano di più (anche se solitamente solo per ragioni di lavoro). Le comparazioni sono necessarie e anche se ti sorprenderà, non tutti potrebbero arrivare alle tue conclusioni. Io non sono napoletano, ho viaggiato parecchio nella mia vita anche in contesti molto diversi da quelli europei. Sono stato qualche anno fa a Stoccolma e di recente ho visto per la prima volta Napoli.Stoccolma mi lasciò un impressione abbastanza neutrale, mi sembrò la solita città nordica anche se magari con qualche bellezza architettonica in più, La prima cosa che invece ho fatto dopo aver visitato Napoli è stato vedere qualche master universitario per veder di studiare e vivere lì. Sono io pazzo? Non penso proprio, odio il distaccamento e l’alienazione delle città nordiche, mi piace andare in un bar per prendere un caffè e parlare di calciomercato. Mi piace andare in piazza centrale ed essere inebriato dall’odore e dal rumore delle bancherelle. Mi piace camminare per strada e vedere folle di gente. Mi piace anche confrontarmi con chi tenta di fregarti: è un allenamento costante utilissimo quando si viaggia in alcune zone del mondo. Per questo motivo un napoletano, e un italiano in genere, dovrebbe viaggiare: almeno per capire in quale tipo di società gli piacerebbe vivere, alpiù per apprezzare maggiormente la propria terra d’origine, che aldilà di tutto, rimane straordinaria al mondo.

  418. Ho vissuto qualche anno a Vienna e da quando sono tornata la rimpiango. I Viennesi e la loro ospitalità ma non solo, la civiltà molto più diffusa rispetto all’Italia. Ci sono anche lì homeless ma anche tantissime associazioni che cercano di aiutarli, ci sono i rifiuti per terra ma non è così normale come qui in Italia e vengono puliti nel giro di qualche ora.
    Un’estate è stata ammodernata la linea del tram sotto casa ed è arrivata una comunicazione della Città di Vienna avvisando per tempo quali lavori sarebbero stati eseguiti e per quanto tempo con un numero verde dedicato per qualsiasi problema; proprio in quel periodo sono tornata a trovare i miei che si sono trovati bloccati in casa propria all’improvviso una mattina per il rifacimento dell’asfalto della strada pubblica (per inciso una settimana dopo lo stavano disfando per dei lavori al di sotto del manto stradale, lasciamo perdere).
    Per non parlare del lavoro, lavoravo in un studio legale e quando mi hanno detto la media massima mai raggiunta da un processo mi sono vergognata di dire che da noi durano anche più di 20 anni. Da loro 4.
    Una praticante avvocato pagata una parte dallo stato ed na parte dal datore di lavoro per legge, in Italia puoi morire di fame ma per diventare avvocato devi per forza lavorare ed essere sfruttato – leggere tante ore e zero soldi – dal tuo dominus.
    Sono tornata in Italia ed ho cambiato lavoro.
    E poi?
    Concerti e manifestazioni culturali gratuite, autobus e taxi a tutte le ore (la notte girano poche auto perché se bevi non guidi),isole ecologiche interrate, raccolta differenziata condominio per condominio…
    Potrei continuare ma mi sembra inutile.
    Sono Italiana, fiera della storia e delle bellezze italiane ma questo non basta.
    E’ inutile lamentarsi dei politici, della gente, del vicino ecc. se poi si trovano i posti per disabili sempre occupati da auto di persone normali, se “il cestino è pieno? vabbé buttiamo la carta lo stesso e se cade pazienza”, se pulisci il tuo ufficio che è a livello del marciapiede e la mattina dopo trovi lattine di birra vuote e carte sul tappeto d’ingresso quando esattamente di fronte esiste l’area ecologica differenziata, se chiedi gentilmente all’ausiliare della sosta che amabilmente fuma e chiacchiera col collega esattamente davanti alla porta dell’ufficio e ti senti rispondere “il caldo eh?”, o ancora manifestazione in piazza e la piazza rimane lurida per giorni.
    L’ultima?
    Sono felicemente incinta e non riesco a trovare un ospedale in zona che offra quello che si richiedere per un parto naturale: a prescindere dalle volontà delle donne troppe strutture impongono cesarei (più pratici e veloci perchè si programmano),epistiomi e posizioni di travaglio che non sono quelle naturali (vedi lettino che poco ha di naturale). I punti di eccellenza vengono chiusi ed accorpati con il risultato di non garantire più servizi ottimali.
    Bisogna tirarsi sù le maniche e lavorare, tenere pulito il proprio pezzo, portarsi le immondizie a casa quando non c’è il cestino, colpevolizzare i politici è troppo semplice. Chi li ha eletti?
    Scusate lo sfogo ma non sopporto che si lamenta e non fa nulla per cambiare.

  419. Non è un problema dei napoletani…ma degli italiani in genere!!!!
    Purtroppo siamo un popolo di incivili che diffamiamo la nostra terra e non facciamo nulla x migliorarla!!!!

  420. Reblogged this on Manduriagibsons' Blog and commented:
    I wish all my friends could understand enough Italian to get this. It s superb but true.

  421. meno cretinate!
    chi dice che in nord europa hanno le tasse altissime non sa di che parla. le tasse PIU’ ALTE DEL MONDO le abbiamo noi. non c’è solo l’imposta sul reddito, ci sono centinaia di imposte indirette e balzelli nascosti. ormai le tasse in italia colpiscono sia ceti abbienti che non abbienti (in cui mi ci metto io) in percentuali che vanno dal 65% all’ 85%.
    per avere indietro cosa? cos’ha un commerciante o un piccolo artigiano che si vede costretto a chiudere? magari perchè vanta crediti nei confronti della pubblica amministrazione o verso altri clienti, non li ha ricevuti, ma le tasse le deve pagare lo stesso? ve lo dico io cosa gli resta. nulla.
    stiamo a finanziare un baraccone/leviatano di parassiti, dove in primis ci sono i nostri politici, e in fondo alla catena ci sono dipendenti di comuni da 300 abitanti che passano la giornata al bar e si lamentano anche che devono lavorare se gli chiedi un documento.
    abbiamo un pachiderma burocratico che serve solo a finanziare se stesso.
    e allora di cosa parliamo? stanno facendo un vespaio per togliere l’imu e alla fine le cambieranno soltanto il nome con un’altra tassa. però intanto con la scusa di togliere l’imu (che cambierà solo nome) hanno aumentato il costo delle marche da bollo.
    l’italia è spacciata. punto e basta. fallirà e la gente proverà la fame vera. solo allora, forse, capiremo dove bisogna smettere di sprecare e finanziare sacche enormi di parassitismo.
    ma non sarà indolore.
    io credo che la vita è una sola. chi se ne va fa benissimo.
    io resto solo per motivi affettivi, perchè mia moglie non se la sente di andarsene. altrimenti sarei già andato.

  422. Nessun italiano dovrebbe viaggiare, soprattutto noi del sud! Se ti va leggi quello che ho scritto io su Copenhagen, un punto ancora più su di Stoccolma!
    http://www.terraemadre.com/2013/08/09/copenhagen-quando-lecologia-e-di-casa/

  423. CONSIGLIO: Vai in una qualsiasi città del centro/nord … e dico … non sarà Stoccolma … ma c’è una bella differenza, non abbiamo lavatrici per strada e bla bla bla. Anzi no spe … restate tutti dove siete e imparate/insegnate l’educazione civica ai vostri figli, vedrete che le cose miglioreranno.

  424. Avatar Gianluigi Fontanella
    Gianluigi Fontanella

    Possono avere tutto…l’asfalto profumato, la metro che spacca il secondo, la spazzatura invisibile…ma non avranno mai le nostre giornate di sole, la nostra ospitalità, l’allegria, uscire di casa e non sentirsi mai soli. Purtroppo la perfezione non esiste..i contro devono esserci per forza come in tutte le cose, io mi tengo stretto i PRO.

  425. Caro Antonio,
    io ho avuto le tue stesse sensazioni tutte ritornando a Roma da un paese che, su carta, sembrerebbe avere una crisi molto piu grave della nostra:la Spagna. Ebbene, anche nelle periferie industriali, nei piccoli paesi di contadini, tutto era semplicemente perfetto, perfino il manto autostradale che veniva rifatto ogni notte (ripeto ogni notte), non un rifiuto sul suolo, non un calcinaccio fuori posto, ordine, pulizia totale , strutture pubbliche perfette, servizi efficienti e puntuali, più o meno le stesse cose che hai visto tu…
    questo piu o meno ti da l’idea di come vengono sprecate le nostre tasse (o quante ne vengano evase, fai tu).

    Ps: sono d’accordo con chi dice che la pulizia di una città dipende dalla civiltà dei suoi cittadini, ma dopo un sabato sera spagnolo, verso le 5-6 della mattina troverete le strade letteralmente ricoperte di bottiglie, taniche ,bicchieri di kalimotxo,sangria eccetera… però non dovete perdere tempo perchè tempo un’ora e la nettezza urbana si porta via tutto….

  426. sono un’italiana di Milano, ho vissuto per 10 anni in Israele dove criticavo la sporcizia e la maleducazione, soprattutto dei giovani, paragonandola all’Italia che era pulita e ordinata. Ora, sono oramai tornata da 28 anno la situazione è rovesciata: in Israele hanno imparato a tenere le strade pulite mentre in Italia nord e sud la sporcizia dilaga, sembra di vivere in una pattumiera a cielo aperto. Facciamo fatica a tenerci i il pacchetto di sigarette finito o qualsiasi altra cosa abbiamo in mano fino ad arrivare a casa e buttarli nella spazzatura. Sono stata quest’anno per la prima volta nel Salento e meraviglia delle meraviglie una pulizia ineccepibile: questa dipende solo da noi proviamo a cominciare da lì. Cominciamo anche ad educare i nostri figli ad avere rispetto per la propria città e non solo, ricordo che la cartella di mio figlio sembrava una pattumiera perchè non si buttano le cose per terra ma si raccolgono in tasca, in borsa o in cartella per poi disfarsene alla prima occasione. Amo l’Italia e per questo sono tornata ma mi fa soffrire vederla così bistrattata!.

  427. Io vivo all’estero, in Svezia, a nord di Stoccolma (Uppsala). Ho abitato in Italia per anni, e alla fine ho lasciato perdere perchè tengo famiglia. Qui vivo felice e consapevole dei pregi e difetti della vita da emigrante.

    A leggere gli articoli come questo, sembra sempre che il turista italiano che risiede all’estero per qualche giorno presupponga un qualche tipo di superiorità genetica della popolazione locale – grazie alla quale tutto magicamente funziona, mentre invece in Italia tutto fa schifo eccetera eccetera. Ovviamente questo è comodo, perchè un difetto genetico è irrimediabile – “che ci vuoi fare?”.

    Sapete qual’è il segreto invece? Primo: i controlli. Chi sbaglia paga sicuramente le conseguenze, nella misura appropriata e subito. Secondo: seguire la legge conviene, sia perchè gli effetti benefici della legalità sono percepiti, sia perchè i benefici di una violazione sono minimi – la legge è fatta per le persone, non per gli avvocati.

    Confrontate questi due punti con l’Italia, un paese dalle potenzialità incredibili, ma fatto – da sempre – per i capricci dei potenti di turno, ai quali la gente si adegua per campare.

  428. Ci sono un sacco di cose a Napoli che non trovi a Stoccolma, in primis il clima e il cibo; e probabilmente anche le amicizie che puoi fare a Napoli sono piu’ belle. Non esiste un posto perfetto ma fortunatamente oggi puoi scegliere dove vivere.

  429. che bella Napoli…almeno conserva ancora un’anima’
    Saluti, Daniela

  430. Sono appena tornata da monaco di Baviera. Sono rimasta di stucco quando ho chiesto se poi fatto il check in si poteva trovare un posto per fumare. Niente problemi. All’ interno trovavi le zone fumatori con gli aspiratori, ti davano caffè, cappuccino o cioccolata gratis nelle macchinette poste li accanto e pure il giornale gratis. Fuori dalle stazioni e metro’ trovavi due persone per chiedere le informazioni sulle vie che cercavi, autobus e metro in perfetto orario, polizia ovunque. Per contro il costo della vita al di sopra delle nostre possibilità. Ma Angela sicuramente tratta bene i suoi concittadini

  431. A 23 anni ho avuto il privilegio di aver viaggiato per mezza Europa e sono stato anche a Stoccolma e Napoli. L’articolo sbaglia su un punto fondamentale, mischia più livelli di discussione, non distinguendo politica e cultura. La Svezia ha una politica ambientale ed ecosostenibile, in Italia ci sono le ecomafie e i governi invece di chiudere le industrie inquinanti da decenni, es Ilva, le fanno restare aperte e in più puntano su energie dannose, invece che sulle rinnovabili.

    Passiamo al punto fondamentale, ovvero la cultura. In Svezia c’è un rispetto per l’ambiente che per la maggioranza degli ITALIANI, non solo dei napoletani, è sconosciuta.
    Resta il fatto però, che l’incuria che ho visto a Napoli, e nelle campagne del casertano, sono a livelli vergognosi. Quando ho visto ad Aversa, una persona comunque vecchia, oltre i 70, gettare a terra una carta, come se fosse un atto dovuto, ho capito che il problema lì è tutto culturale. Mia nonna, 91enne non si permetterebbe mai di gettare a terra una carta, se qualcuno la getta, si abbassa lei a tirarla e butttarla.

    Quando cammino per la via del Duomo a Napoli, e vedo in mezzo alla strada la TAZZA di un CESSO, non il coperchio, capirei, ma il resto…. c’è qualcosa che non funziona. E francamente quello non è colpa solo dei politici, è una questione di cultura dell’incuria.

    Cosa c’entri poi il calore dei Napoletani o della gente del sud con tutto ciò, non è dato sapere.
    A Napoli ho trovato gente gentile e calorosa, e gente super antipatica, come può accadere ovunque.
    Resta il fatto che a me Napoli è piaciuta, molto più interessante di Stoccolma, dal punto di vista storico-culturale, piena di chiese e costruzioni legati ad un passato ricco e variegato.

    Secondo me se tutti i Napoletani iniziassero a vedere la propria terra non solo come luogo dove stare, ma anche ad un “gioiello” da pulire e curare, le cose cambierebbero.

  432. Fammi capire, questo è solo un problema di Napoli?
    Non mi sembra: ho viaggiato molto, anche in Italia e i disagi ci sono ovunque.
    Anche l’estero non è da meno, si tutto è più organizzato, ma tu parli di una città (stoccolma) che ha una filosofia ed una cultura opposta a quella mediterranea.
    Vai a fare un giro in spagna o in portogallo, sicuramente più organizzate rispetto a noi, ma i problemi ci sono anche li.
    Ciò non toglie che abbiano un fascino disarmante, così come Napoli.
    Io quando torno qui vado ad ammirare il golfo che, nonostante sia un paesaggio ricorrente, mi lascia sempre senza fiato.
    Ok, a Napoli eliminerei metà (se non tre quarti) della popolazione, ma per favore non confondiamo la lana con la seta!
    C’è anche gente che fa bene qui, ma è comunque gente che scappa, mentre gli zulù restano e conquistano la nostra bella città!!
    Invece di criticare, perchè non facciamo qualcosa di costruttivo?

    1. Chi ti dice che non lo facciamo?

  433. Il miglior proverbio per descrivere un italiano:”Predicano bene ma razzolano malissimo”
    Sveglia!!!!ma quale politici e politici!!!basta scusse del cazzo!!!sono i cittadini che devono cambiare il
    Proprio stato!!!

  434. Si ok …due cose sono vere in questo post. 1) lo stato delle cose a Stoccolma 2)la continua, irrefrenabile, ormai insopportabile abitudine dei napoletani a lamentarsi solamente. Non c’è uno di questi araldi del piagnucolare che sappia, oltre a infangare la propria città, o la propria nazione (perchè il sud altro non è l’amplificatore del vizio italiano), contribuendo a ingigantire dei difetti che ci sono (e che dunque non fraintendetemi non vanno negati), che un bel giorno si sveglii e decida di vedere come stanno le cose facendo uno sforzo un tantino più consistente che leggere la cronaca locale/nazionale davanti ad un cornetto al cioccolato. Il massimo dello sforzo, quella parentesi concessa tra un “è tutto un magna magna” e un “tant stamm a napule” è andare a votare. Poi per chi votare, troppo spesso è anche una domanda che ci dimentichiamo di farci. Voto ed è già tanto che non scelgo a cazzo chi votare. Peccano che non mi diano un rimborso spese per aver dedicato 10 minuti a questa attività. Come no!
    Poi dei tanti millemila modi per contribuire a migliorare la coscienza civica della propria città che non sia scrivere e lamentarsi (su Facebook o sul blog, che fa pure figo), vengono eclissati. Non pretendo la rivoluzione, sia chiaro, ma di fronte a questo continuo e ormai vuoto pianto greco, chiederei di sentirsi più cittadini. Scegliete voi il modo: volete iscrivervi a un partito, volete fare associazionismo,volontariato, volete fare petizioni popolari. Volete semplicemente ribellarvi a compatti al malcostume del condomine che non fa la differenziata o del controllore di autobus che fa la pausa troppo lunga, o del vigile urbano che tollera il parcheggiatore abusivo. Fatelo!!! Agite!!!
    E non state solo a lamentarvi e puntare il dito contro il prossimo, che oggi si chiama cuozzo, domani ragazzo difficile, poi c’è la camorra che è un evergreen, oppure, che oggi è ancor più di moda, contro il politico brutto e cattivo. Oppure contro la casta: avrete applausi a scena aperta. Chiedetevi nel vostro intimo: cosa faccio concretamente per migliorare la mia città/ il mio paese? Se avete difficoltà a trovare un risposta…abbiate il buon gusto di stare zitti.
    PS: niente di personale con l’autore del blog, ma di questa retorica di sottofondo non ne posso più 😉

    1. Napoli è piena di gente impegnata. In politica, nel sociale, nella cultura. E scrivere é parte dell’impegno.

      1. Gente impegnata a pensare come fottere il prossimo e non fare un cazzo.

  435. Io vivo da anni in Australia, paese che oltre ai pregi elencati nell’articolo vanta anche un clima fantastico ed un’economia robustissima.

    Perchè si vive bene qui o in Svezia? Come qualcuno ha fatto notare, perchè chi sbaglia paga, ed i controlli sono efficienti. A partire dalla polizia che indaga (ed arresta i responsabili) per un banale atto di piccolo vandalismo fino ad uno dei membri della Corte Suprema che finisce in galera per aver dichiarato il falso nel tentativo di non pagare una multa per eccesso di velocità.

  436. Ehhh… ma così spari sulla Croce Rossa… 🙂 Hai paragonato una città del nord Europa con Napoli, ma da questo paragone ne esce devastata anche Milano (dove vivo) e ne uscirebbe devastata ogni altra città italiana. Il nostro enorme problema è che in Italia ci sono un sacco di Italiani.
    L’Italia, che qualcuno dice essere una delle culle della civlità, è stato l’unico Paese europeo che negli ultimi 300 anni (quindi storia recente) ad essere stato dominato da altri Paesi. Parlo della storia precedente alla unità d’Italia, quando siamo stati dominati dagli Spagnoli, dai Francesi, dagli Austroungarici. Mentre Francia, Germania, Spagna e tutti gli altri Paesi europei erano già delle nazioni unite, noi avevamo signorotti locali che litigavano tra di loro, repubbliche marinare che si facevano la guerra.

    Da questa storia è nato il presente, dove gli Italiani sanno pensare solo a se stessi, prima di ogni cosa c’è “io”, cosa che non avviene in altri Paesi. Per l’Italiano la “cosa pubblica” è qualcosa che non avendo un padrone vuole dire che non è di nessuno, quindi la può usare come gli pare, se vuole la può anche devastare, tanto non è di nessuno. Per il resto dei cittadini europei quando c’è qualcosa di pubblico vuole dire che è una cosa che in piccola parte è anche loro, e se ne hanno bisogno la usano con cura, poiché è anche loro, ma poi la rendono in modo che anche gli altri la possano usare.

    Quando in Europa viene fatta una legge ingiusta, scendono in piazza le persone che ne sono colpite, per chiedere dei cambiamenti. E li ottengono. Se avviene in Italia, tutti pronti a lamentarsi, a cliccare su “mi piace” sulle proteste di Facebook, ma se gli chiedi di protestare, la prima cosa che dicono è “tanto so come cavarmela” e poi “protestare non serve a niente”.

    Ma se gli chiedi quale sia stata l’ultima protesta di piazza fatta a proposito di uno specifico obiettivo che non ha avuto risultati, non sapranno risponderti… non ce ne sono mai state. Siamo in un Paese in cui, quando c’era l’obbligo di leva, i soldati venivano mandati in caserme lontane dalle loro città di residenza per essere sicuri che nel caso fosse stato necessario usare l’esercito per reprimere una manifestazione, questi non si facessero problemi a sparare sulla gente, dato che non erano loro concittadini.

    Quindi ora non meravigliamoci che negli altri Paesi le cose vanno in modo diverso… stiamo raccogliendo i frutti di una semina durata tre secoli.

  437. Beh, scrivere è parte dell’impegno sicuramente. Farlo con delle premesse errate o comunque con superficialità, è dannoso quanto un’amministrazione (a livello politico) inadeguata. Ho scritto un commento molto articolato e argomentato, punto per punto, che contesta quest’analisi per la sua superficialità e le sue conclusioni a dir poco frettolose, pur mantenendo termini garbati e senza criticare a priori l’articolo, ma anzi sottolineando quando lo trovo sensato (prospettiva critica che, purtroppo, l’articolo stesso non mantiene). Però mi dice che è ancora in attesa di moderazione…

  438. Non sono napoletano, non sono mai venuto a Napoli, ho 52 e sono del centro Italia, sposato da 22anni (merito un encomio, no?), ho un figlio 18enne che sta per iniziare l’università. Che dire… dal mio punto di vista, ormai sono rassegnato, non vedo (per me e mia moglie) alternative di miglioramento. La politica non è stata mai il mio forte ma per un semplice motivo: vedo i politici soltanto come iene affamate in cerca di prede in un deserto (Stato, Regione, Provincia, Comune o Comunità che sia) abitato da spauracchi che cercano di sopravvivere, controllati a distanza da quei pochi personaggi che vivono nell’ombra ma sanno come muoversi per avere la meglio su tutto; per fare comunque la bella vita alle spalle di noi comuni mortali. Napoli è l’esempio estremo di quanto succede quasi ovunque; poche città in questo Paese si distinguono per avere una qualità della vita migliore ma mai e poi mai minimamente paragonabile ad una città come Stoccolma. Anche nella città che primeggia nelle classifiche – io, in ogni caso, le ritengo assolutamente di convenienza – della c.d. “qualità della vita”, sotto sotto, c’è del marcio! è nella natura umana del popolo italiano cercare di fregare il prossimo per stare meglio. Anche se ai nostri figli insegniamo il miglior modo di vivere non arriveremo mai neanche ad avvicinarci al modus vivendi dei paesi nordici (Svezia in testa).
    Chi ci governa ed amministra è della nostra stessa razza quindi… c’è l’ha nel sangue il concetto del mors tua vita mea. Ergo: peggiore è la condizione di vita del ceto medio, meglio sta il ceto alto. Io la vedo così.
    Per mio figlio spero che possa esprimere il meglio di se (lo dico a malincuore ma è necessario) fuori da questa nazione, al di là dei confini di stato, oltre le Alpi, via, fuori, all’estero, nei Paesi civilizzati. Piangerò, piangeremo, il giorno che (spero) accadrà ma non si può fare altrimenti.
    Questa Nazione non merita più niente. L’hanno ridotta una pezza da piedi, uno zerbino per l’Europa. Esultiamo solo quando vinciamo qualche partita di calcio… per il resto merd…. per tutti. I ricchi (ladroni e approfittatori) continueranno a vivere sempre meglio, noi poveri (in senso lato) sempre più affamati.
    Sputare nel piatto dove si mangia non è bello ma se il cibo è avariato e puzza… Voi che fareste??????
    Basta con VIVA L’ITALIA, viva di che? Morta, sì!
    Quando un Presidente del Consiglio, di questi tempi, quando la situazione è così da anni ed è sempre più peggiorata nel corso degli stessi dice che “bisogna pensare a risolvere il problema della disoccupazione giovanile”… non merita nessun commento.
    Menna racconta di terminal per autobus a livello di aeroporti… me se qui in Italia non sono capaci (o meglio lo sarebbero eccome se fossero delle persone oneste) di costruire una qualsiasi opera pubblica, dalla semplice fontanella al ponte sullo stretto di Messina, se non passano secoli e dopo aver speso 10 volte tanto quanto era stato preventivato – e ci credo! paga quello, paga quell’altro, intasco io intaschi tu… – , un terminal con le porte girevoli e tabelloni luminosi non lo abbiamo visto e non lo vedremo mai e poi mai. Fermo restando che quelle rarissime volte che qualcosa è stato creato (magari dopo un’attesa lunghissima) poi ci sono i soliti pezzi di m… che sfasciano tutto e nessuno vede mai niente.
    Forse sono uscito un po’ fuori tema, ma lasciatemi sfogare un pochino che proprio non ce la faccio più.
    Chiudo dicendovi un’ultima cosa di me: per cercare di stare un po’ meglio, sapete che faccio quando sono a casa e guardo la tv? Mi vedo i cartoni animati !!!!!! poi litigo con mia moglie che vuole vedere le notizie!
    Notizie di che??? Di come veniamo abilmente fregati quotidianamente??? Di quel politico che ruba, di quello che evade le tasse, di quello che si arricchisce alle nostre spalle e la fa sempre franca ??? Di omicidi, di morte in genere ??? di tutto quanto cerca di distrarti dai veri problemi ??? di starlette da 4 soldi con tette e culi perfetti ??? ma andata afareinc…………………… meglio i cartoni animati… that’s all folks!

  439. Leggo quante scemenze la gente scrive senza sapere.

    1) non sono la Svezia e la Danimarca i paesi con “le tasse più alte del mondo”. Ma è lItalia.
    in Italia sono oltre il 53%. In Svezia (dove vivo) il 47%. In Danimarca il 49%.
    Guardate che cosa si ottiene in cambio per quello che si paga, in italia e in Scandinavia e poi venitemi a dire.
    Ditemi se in Italia avete:
    – autostrade gratuite
    – libri scolastici gratuiti
    – università gratuita
    – assegno infantile mensile PER TUTTI fino ai 18 anni
    – paternità e maternità (pagate all’85% dello stipendio) OBBLIGATORIE (perché forse nonl o sapete ma i figli sono di tutti e due i genitori, non solo della madre);

    2) ” Stoccolma è la capitale dei suicidi”. Questa è fantastica. Si trasforma la vecchia notizia (basata su statistiche vere degli anni 60/70) dove in Svezia (non Stoccolma) c’era la percentuale più alta di suicidi.
    Poi c’e stato il Giappone. Adesso, se guardate le statistiche, ci sono i paesi dell’est, l’Italia, la Grecia. etc
    Però a volte, invece di fare autocritica, si preferisce tirare sempre fuori scuse per dire che alal fine è meglio rotolarsi nel fango e digiunare piuttosto che vivere da persone civili.

    3) Appena uno critica qualcosa viene additato come traditore, sputa nel piatto dove mangia etc.
    non è forse che se si critica lo si fa per amore del proprio Paese? non e’ nascondendo i difetti che si cambiano le cose, ma facendo vedere che i problemi ci sono, magari esagerando, magari facendo paragoni esagerati, ma lo si fa solo per portare i problemi alla luce. Come chi criticava Saviano che diceva che la mafia era al nord o che parla male di Napoli….

    Consiglio una cosa: si può essere d’accordo o meno, ma informatevi sempre prima di partire con le frasi fatte o slogan con occhi bendati “meglio Napoli con i suoi difetti che sti svedesi noiosi” viva Napule!” o “l’autore di questo blog dovrebbe amare di più la sua terra invece di criticarla….”

    1. Premetto: sono in una associazione per la tutela dei diritti dei motociclisti, simile ad altre che ci sono in Europa. Anche in Svezia esiste una associazione simile, si chiama SMC “Sveriges MotorCyklister”. Uno potrebbe dire “ma con il clima che hanno, come fanno ad andare in moto?”.
      Beh… magari ci andranno tre mesi all’anno, ma tra le associazioni europee è quella con il maggior numero di associati: sono circa 65.000.
      In Svezia esiste anche il motoclub Moto Guzzi più grosso di Europa. E questo nelle situazioni che conosco.
      Posso immaginare cosa possa essere in tutto il resto…

      Un concetto di solidarietà, di spirito di corpo, di unità che in Italia è totalmente sconosciuto. Ed è stato con la mia attività nella associazione di cui ho parlato prima che mi sono reso conto, con disgusto, di come ragionano gli Italiani. E quando mi devo raffrontare con gli altri rappresentanti di associazioni simili alla mia di altre nazioni europee, vi assicuro che mi vergogno di essere Italiano.

  440. alla fine danno sempre colpa ai politici.. e che il mi istruttore di protezione civile mi ha detto “basta che tutti si puliscano il vialetto e siamo tutti protezione civile” bah piangono piangono e piangono

  441. Venite in Friuli Venezia Giulia. Io sono di Pordenone, raccolta porta a porta da 10 anni, zero malavita, zero problemi con gli immigrati, il mare a 40 minuti e la montagna (le Alpi) a 50, Venezia a meno di 1 ora di treno, e Trieste (altra splendida città ex-asburgica) a meno di 2. Se poi uno ha soldi e tempo la Croazia è a 2 ore di macchina, e l’Austria anche. Qui il verde pubblico è ben curato, c’è silenzio e la gente in media è ben educata e rispettosa.
    Certo il rovescio della medaglia c’è anche qui: essendo una piccola città mancano gli stimoli di una metropoli, ci sono telecamere ovunque (in centro storico, agli incroci, nelle strade, nei parchi pubblici, etc) e quindi non puoi fare quello che vuoi, perchè ti mandano la multa a casa, e se non la paghi ti bussa la Polizia di Stato alla porta. Però il vivere civile comporta il sottomettersi ad un’autorità. E questa autorità è la legge.

    Io ho vissuto a Pordenone mia città natale, a Trieste (5 anni di università), a Roma (per lavoro), a Cracovia (per lavoro). Sono stato per lavoro però in quasi tutte le maggiori città europee( Barcellona, Milano, Londra, Parigi, Berlino, Amsterdam, Bruxelles, Copenhagen, Stoccolma, Anversa, Amburgo, Varsavia etc..) e devo dire che in Friuli Venezia Giulia, se si accetta di starsene in un luogo tutto sommato poco popolato, si spende poco e si vive bene. Si dice che l’Italia finisca a Mestre (VE), non so se è vero, ma qui è un bel mix tra Mitteleuropa e Italia.

    1. Cito: <>
      Più che rovescio della medaglia è il dritto direi. Se così non fosse Trieste sarebbe come tante città (grandi e piccole) in mano alla malavita.
      Come del resto osservi anche tu il vivere civile è (anche ed in buona parte) il rispetto della legge.

  442. nessuno che accenna al problema della camorra però. Napoli avrà tanti problemi, i politici l’inciviltà, l’abbandono delle istituzioni… ma ha anche la malavita organizzata. Un sub-strato di criminalità che regola e controlla lo smaltimento dei rifiuti, le decisioni della politica, la vita pubblica. La Camorra è un cancro che affligge quella terra, la inquina, la sfrutta e la stupra della sua bellezza. E come a Napoli così ovunque ci siano esseri umani senza scrupoli che corrompono, rubano e disonorano il proprio paese. In Italia c’è tanta ignoranza, in posti come Napoli questo si vede: se si spiegasse alle persone i vantaggi di tenere pulito il proprio mondo, se ai bambini venisse insegnato dalle famiglie prima, dalle scuole poi, il rispetto per gli altri e per l’ambiente, se coloro che infrangono la legge venissero puniti, e non solo, se venissero derisi, e additati come le figure negative che in realtà sono, anziché esaltarli come eroi popolari, o peggio, lodandone la furbizia, allora la mentalità cambierebbe.
    Ho vissuto all’estero, ho viaggiato, ho visto altri paesi e il modo in cui funzionano. L’italia potrebbe vivere di cultura e turismo. Dovremmo essere il museo a cielo aperto del mondo. E’ un bel sogno. Certo, le chiacchiere non fanno avverare i sogni, li rimandano e li fanno diventare piccoli. E più si chiacchiera, più sognare ci sembra sciocco…. rimbocchiamoci le maniche invece, debelliamo le mafie, portiamo cultura e manteniamo le promesse, e sicuramente tutti ne beneficeremo.

  443. E poi ci meravigliamo che l’Italia dai primi posti turistici al mondo e’ scesa al decimo, bypassata anche dalla Corea?!!…

  444. Non ho letto tutti i commenti, quindi non so se ripeto quello di qualcuno; leggendo attentamente quello che è scritto nel testo mi chiedo: e se invitassimo i governanti di Stoccolma a governarci, saremmo preparati a tale educazione? Se ce tutto questo di sicuro non c’è la “MAFIA” a dirigere determinate cose ( politici compresi) Dunque concludo dicendo, se noi queste cose le vediamo tutti i giorni e non le possiamo denunciare perché tutti debbono “CAMPARE” perché ci meravigliamo quando in un altro paese tutto funziona alla perfezione????

  445. Un proverbio dice” L’albero si drizza da piccolo” Pensiamo ai nostri figli diamo un esempio, come comportarci con le cose di tutti. L’educazione è una gran bella cosa, è solo questione di educazione. Nel paese( al nord) e nel condominio dove abito ci sono dei Napoletani e si vede subito da come tengono i balconi, da come sporcano le scale i posti macchina. Come faccio a dirlo? Perché quando sono in vacanza ci si accorge.

  446. Ho letto alcuni commenti di persone che affermano di vivere in Inghilterra e che lì “tutto funziona perfettamente”. Ora, avendo anch’io vissuto 8 anni a Londra mi sono posta le seguenti domande:
    1. questa persone vivono REALMENTE in Inghilterra?
    2. sono incondizionatamente esterofili oppure si sono fatti influenzare dalla convinzione dei British di essere superiori al resto dell’umanità, al punto da non notare i disservizi, i ritardi, la maleducazione e l’arroganza degli impiegati pubblici, già decantata da Shakespeare nel suo celeberrimo monologo?
    3. hanno mai avuto a che fare con la sanità pubblica, la famigerata NHS che persino i più nazionalisti degli inglesi iniziano a criticare, dopo che sono emersi i centinaia di casi di morti e danni permanenti dovuti alla malasanità? Sono mai stati ricoverati nelle corsie miste degli ospedali pubblici dove una dozzina di pazienti di entrambi i sessi condividono la camerata, l’infermiera e l’unico bagno?
    4. hanno mai viaggiato con i “commuters” in un treno regionale? Quei treni sozzi luridi che vengono cancellati senza preavviso e non sostituiti da corse di pullman, quando non deragliano?
    5. si sono mai trovati a Trafalgar Square o Piccadilly Circus all’uscita dei pub e assistito al triste spettacolo degli adolescenti che cadono per strada come birilli, ubriachi o fatti, o vomitano l’anima lungo i marciapiedi?
    6. hanno mai dovuto far frequentare la scuola pubblica ai propri figli, in classi di 40 e oltre alunni, chiedendosi ogni giorno se sarebbero tornati sani e salvi a casa perché i metal detector all’entrata non sono granché rassicuranti e le denunce di ragazze violentate in bagno e di giovani accoltellati dai compagni non lasciano proprio ben sperare?
    7. Molti di questi problemi riguardano anche Stoccolma, non vissuta da turista naturalmente. Considerando poi che la sanità pubblica svedese (23°), secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è peggiore di quella inglese (18°) consiglierei a Menna di evitare di farsi curare a Stoccolma se decide di trasferirsi lì.
    8. Ah, per chi non lo sapesse: SANITÀ ITALIANA 2° AL MONDO PER CAPACITÀ E QUALITÀ DI ASSISTENZA. LO HA RILEVATO L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ nell’indagine che ha messo a confronto sistemi sanitari di 191 paesi, tra cui: Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Germania.

    Vi consiglio di guardare questi video, ne resterete sorpresi:

  447. chi viene da Napoli è abituato a questo ed altro…e non si meraviglia più di nulla…

  448. […] voglia di non viaggiare per non dover tastare con mano al nostro ritorno a Genova, Roma o a Napoli la […]

  449. Peccato che solo Napoli fa più abitanti di tutta la Svezia..

  450. non è solo Napoli se può consolare, nell’insieme da nord a sud siamo ancora un popolo lontano nell’attuare quello che una volta veniva chiamato semplicemente educazione civica

  451. Leggo di gente che vive e LAVORA all’estero e definisce quello come “esilio”.
    Avete la fortuna di starvene all’estero e vi lamentate come dei bambini.
    Nessuno vi forza a stare fuori dall’Italia. Ah nn c’è lavoro? Ah c’è criminalità? Allora statevene all’estero e ringraziate il Padreterno o chi volete, per la meravigliosa possibilità che avete, di stare fuori dall’Italia.
    Ho vissuto a Sydney per 2 anni, e ora sono a Singapore da un anno e mezzo, e non credo di aver mai parlato bene dell’Italia. È un paese di merda, è morto, non ha più speranze. È un paese in mano alla mafia.
    Quando sento di gente che critica Singapore perché è un Paese troppo rigido, io rispondo che se ci fossero la metà delle leggi che ci sono qui e che venissero applicate come qui, l’Italia sarebbe un paese pulito, sicuro e la feccia dell’umanità sarebbe già in carcere o meglio ancora giustiziata (qui abbiamo fustigazione e pena di morte per impiccagione).
    Sicuramente riceverò delle critiche per il mio commento, ma vi ricordo che ognuno è libero di commentare come meglio crede, in base soprattutto dell’esperienza estera.
    Napoli, a mio parere il cancro dell’Italia.
    Saluti.

    1. E il Nord Italia è il cancro della Campania, visto che le belle fabbrichette del Nord, in collaborazione con la camorra sversano illegalmente i rifiuti tossici nella Terra dei fuochi, creando il più alto tasso in Italia di tumori e malformazioni…lei è un ipocrita…la palla al piede dell’Italia, è il Nord Italia, non il Sud, chi vuole capire lo capisca, altrimenti si ammazzi…del resto al Nord si suicidano tutti…quindi…sembra sia una pratica molto comune in quelle zone…

  452. Io vivo a londra da 10 anni e viaggio tantissimo per il mio lavoro e credetemi ragazzi una citta come napoli non esiste al mondo giuro.

  453. Purtroppo è l’assuefazione a ciò che è stato, che ci porta ad “abituarci” anche a ciò che non condividiamo. Dovremmo tutti avere la possibilità di guardare fuori, di essere consapevoli di ciò che c’è, esiste e non è fantasia, una condizione di vita dignitosa, rispettosa di se stessi e degli altri ma soprattutto del mondo che ci accoglie e ci sostiene e che, nonostante tutto, continua a non tradirci e a sopravvivere.
    Rimanere ‘incollati’ al nostro piccolo mondo, ai nostri averi, alle nostre consuetudini ci rende schiavi, egoisti, ignoranti, prepotenti; ci illudiamo che rimanere ‘attaccati’ alle nostre piccole cose, al potere di controllare il territorio con arroganza e menefreghismo, sia il modo migliore per essere ri-conosciuti ed apprezzati; tutto ciò, invece, crea sofferenza, violenza, guerre e non è altro che lo specchio di realtà, di persone che invece sono di fatto prive di capacità interiori, di terreno fertile e, di fatto, non si valutano abbastanza per essere semplicemente se stessi senza essere arroganti e indifferenti al mondo che li sostiene e li accoglie.
    Basterebbe iniziare da ciascuno di noi, nelle piccole cose familiari, giornaliere, individuali. Questi comportamenti che partono dalla base sono quelli che più velocemente portano alla condivisione, ad essere replicati e diffusi. Ci vuole coraggio per cambiare, ci vuole determinazione e consapevolezza che è giusto così ed è ‘semplicemente’ bello!

  454. Sine verba….
    un mondo a sé, un sogno..comunque non solo Napoli è così, anche Milano non scherza….

  455. PER FARE DI NAPOLI UNA SVEZIA , BISOGNA AVERE SERVIZI ADEGUATI E PER QUESTO CI VOGLIONO GLI EURO , MA SE QUASI NESSUNO PAGA LE TASSE COME SI PAGANO GLI OPERATORI COMUNALI E NON . POI OTTIMIZZIAMO LE RISORSE IN MODO SEVERO.

  456. Ho letto per caso il tuo post, il link riportato su fb da un’amica…ed ero a Stoccolma, quando la curiosità mi ha spinto a leggere…condivisibile, in ogni aspetto, una città che senti subito “tua”, stesse sensazioni…allora ti rendi conto che l’uomo può se vuole…ma in Italia si vuole? o almeno chi davvero lo vuole?
    Ci consoliamo dicendo che siamo accoglienti e calorosi…ho trovato accoglienza, sorrisi e disponibilità anche a Stoccolma…nonostante la difficoltà a comunicare in italiano…mi trovo d’accordo con chi dice che questi modi di essere e fare dipendono da noi soprattutto, dal nostro essere civili…pensare in modo civile…
    una cosa anche ho sentito di quella città…una città costruita per essere al servizio dell’uomo e non il contrario come da noi…invischiati in una burocrazia folle…
    noi italiani siamo ostaggio delle nostre città…impossibili da vivere…
    ho visto convivere tante persone di mondi diversi, ma forse nessuno pensa di dover imporre il proprio modo di essere o di vivere come succede da noi…tutti rispettano ciò che è il modo di vivere della Svezia, le loro leggi…
    al ritorno in Italia ti chiedi cosa puoi fare tu materialmente per riuscire a vivere in un luogo civile, in questo momento forse niente…ti senti le mani legate, ti senti senza soluzione…vedi uno Stato che viaggia senza il suo popolo…uno Stato che annega se stesso…

    lella

  457. L’ha ribloggato su Voglio scrivere in silenzioe ha commentato:
    ………………………… ………………………………… …………………………………

  458. Ho provato lo stesso sentimento quando sono andata a Friburgo a fare visita a mia nipote. Lei è andata in quella felice città per studio e non è mai più tornata. Ora aspetta un bimbo che nascerà in novembre. Quale gesto d’amore potrebbe essere più grande che mettere al mondo un figlio in una città che gli assicuri un futuro radioso?
    Questo ho pensato nei miei giorni a Friburgo: avrei potuto regalare alle mie figlie un futuro felice… invece no, le ho fatte nascere e crescere in Italia.

  459. Secondo me, ai Napoletani NON CONVIENE VIAGGIARE!

    E Vero!…a Napoli purtroppo si assistono a fenomeni come televisori guasti per strada, materassi dismessi sui marciapiedi, lavatrici arrugginite lungo gli assi stradali, cicche e cartacce per strada…e tutte le altre cose giustamente citate dal Nostro Amico che ha avuto la pessima idea di andare a Stoccolma.

    Però, non ci dimentichiamo che tutta la Svezia, che ha una superficie di 450.000 Kmq (Una volta e mezzo quella dell’Italia), ha una popolazione di poco più di 9.500,000 con una densità di popolazione media di 20 ab. Per Kmq.
    Di questi 9.500.000, circa 750.000 vivono a Stoccolma, che ha una densità di 307 ab. Per Kmq.

    In Italia abbiamo una popolazione di circa 60.000.000 di abitanti con una densità di 198 ab. Per Kmq (Nove volte quella della Svezia) ed a Napoli ne vivono circa 1.000.000 (Densità 8.058 AB. per Kmq….dico 8.058…Ventisei volte quella di Stoccolma).
    Per non parlare poi della densità di Casavatore (12.200 x Kmq), di Portici (12.200), di San Giorgio a Cremano (10.970) ..ecc.
    Lascio a voi immaginare come sia ENORMEMENTE più facile amministrare una Stoccolma anziché una Napoli (E paesi della Provincia). Prova ne è che se ci spostiamo in paesini come Agerola (379 ab. x Kmq) o Roccarainola (252 ab. x Kmq), troviamo strade pulite, posti dove parcheggiare, funzionari comunali molto più disponibili ed in genere servizi più efficienti nonostante le modeste disponibilità economiche.

    Però, se paghiamo qualche disagio in termini di vivibilità, di contro, abbiamo l’enorme vantaggio di vivere in un posto UNICO AL MONDO!

    Ma dove lo trova al mondo un altro posto che possa vantare almeno Tremila Anni Di Storia (STORIA Vera ed ININTERROTTA) con insediamenti altamente civilizzati a cominciare da popolazioni esistenti prima della fondazione di Partenope (IX-VIII Secolo A.C.) Per passare poi a Palepolis ed infine a Neapolis, per arrivare poi a più recenti fatti storici che vedono Napoli Capitale Del Regno delle due Sicilie? (Chiunque lo voglia può farsi un po’ di cultura semplicemente smanacciando sulla tastiera del PC)
    Popoli dediti alla Filosofia, alla Pittura, alla Scultura, alla Poesia ed a tutte le altre forme di Arte, già all’epoca in cui i popoli nordici appena avevano imparato ad accendere il fuoco ed ancora vivevano nelle grotte e rincorrevano animali selvatici per procurarsi qualche proteina.

    Quella Storia, che ha lasciato ai Napoletani un’eredità Artistica e Culturale che TUTTI GLI ALTRI POPOLI del mondo non possono fare altro che invidiarci! (Per me Napoli è un “Enorme Museo Aperto e Gratuito”

    Ma dove lo trovi al mondo un posto che ha dato i natali alle più eccellenti menti mondiali in ambito Filosofico, Artistico, Teatrale, Economico, Industriale…e chi più ne ha più ne metta? (Ne cito solo alcuni a caso: R.Viviani; G.L. Bernini; G.Bruno; L.Bovio; L. Giordano; L. Settembrini; D. Cimaro-sa…seguiti da uno sterminato elenco di altri personaggi illustri, per arrivare poi ai De Filippo, ai De Curtis (Totò); ai Troisi…ecc.

    Tutti personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia d’Italia e del Mondo intero.

    Ma dove lo trovi un altro posto al mondo che vanta delle bellezze naturali così sfavillanti da essere da molti definito “Il più bel posto al mondo” ? (Costiera Sorrentina, Positano, Capri, Ischia, Procida, Golfo di Pozzuoli ecc.)

    …e poi… vuoi mettere la VITA che c’è a Napoli?

    Veramente vi piacerebbe viaggiare in un autobus dove tutti si parlano bisbigliando, senza sbracciarsi, muovendosi con lentezza (proprio come quando si va ad un funerale)?

    Veramente vi piacerebbe vivere in una città silenziosa, senza bancarelle, senza traffico, con poca gente per strada?…(Mi viene in mente una favola che mi raccontava mia nonna, dove l’ORCO doveva mangiare una fanciulla del paese e tutti gli abitanti erano tristi e silenziosi).

    …e poi…quel bel casino che c’è per strada, chi grida, chi cerca di passarti avanti nella fila alla Posta, chi ti sorpassa a destra, i motorini che sbucano da tutte le parti… ed alla fine un bel “STRUNZ, LET A NANZ!” risolve tutto specialmente se accompagnato da qualche “CHITAMMUORT!”

    Cito un testo circa il numero dei suicidi dal Corriere della Sera:
    Secondo i dati della ricerca si tolgono la vita più gli uomini delle donne, con picchi che vanno nelle fasce di età tra i 15 e i 24 anni e tra i 25 e 34 anni.
    In Europa il numero di casi di suicidi varia profondamente da un paese all’altro. I cittadini meno esposti sembrano essere quelli che vivono nei paesi mediterranei. I dati pubblicati nel 2004 dalla Commissione europea (sui decessi per suicidio avvenuti nel 1999) mostrano che in Grecia, Portogallo e Italia c’erano meno di 10 casi di suicidi di uomini – e meno della metà per le donne – ogni 100.000 persone. La Spagna seguiva da vicino. L’INCIDENZA DEI SUICIDI È INVECE PARTICOLARMENTE INQUIETANTE NEL NORD DELL’EUROPA. in Lituania nello stesso periodo 77 uomini e 12 donne su 100.000 persone avevano deciso di togliersi la vita. Altri tassi alti vengono segnalati in Estonia, Lettonia, Ungheria, Slovenia e Finlandia. Il nord Europa conosce però alcune eccezioni. Nel Regno Unito, che rispecchia la situazione spagnola, si muore meno per suicidio che in Austria, Francia, Germania e nel piccolo Lussemburgo.

    MA NON E MEGLIO NAPOLI (E PROVINCIA)?

  460. Espatrio, unica soluzione.

  461. Anche io mi chiamo Lorenzo e vivo ancora in Italia. Se da oggi stesso avessimo una classe politica seria, un governo stabile e corretto, un paese pulito senza nessuno che lo deturpi con brutte costruzioni e sporcizia, zero mafia e camorra e una una popolazione fatta di italiani di onesti e sobri, ci vorrebbero almeno 10 anni per riacquistare la fiducia del mondo intero. Parola di un viaggiatore che gira tutto il mondo. Sono stanco di sentirmi commentare da tutti che l’Italia è in declino, che certi politici vanno solo a donnacce, che abbiamo la mafia, che in italia se ne approfittano dei turisti stranieri, ecc ecc. Cara bella Italia stai andando allo sfacelo. La crisi? Se questa è la crisi la maggiorparte di noi italiani se la meritiano. Prepariamoci. Nei prossimi anni potrà andare solo peggio.

  462. ho vissuto un anno a Stoccolma e il luccichio da civiltà del progresso ti svanisce in un mese, se hai i sensi. I “benefici” elencati ,sia nell’articolo che nei commenti, sono parzialmente veri -per mia esperienza- ed ovviamente questo ha un prezzo, che personalmente reputo troppo alto.
    Per avere una civiltà del genere è necessaria un abnegazione collettiva alle regole che sfiora l’incapacità individuale di valutare le situazioni; e questo si riprone in altri ambiti, essendo questo sedimentato come struttura psitica.
    Il propulsore è un’egotismo collettivo per la propria civiltà, che infine rende una carenza di umanità mai provata prima: i rapporti interpenersonali sembrano etensioni di quelli sui social network, la malattia cronica degli smartphone è ancora piu dilagata che da noi -con assenza di senso critico o ironia sulla questione-, la semplice diversità umana -oltre che individuale ma anche degli stati d’animo espressi- è delegata all’apparire, se non sai lo svedese sei costretto a relazioni ancora più mozzate di quelle che hanno tra di loro.
    Propporre tali esempi in Italia oltre ad essere improbabile è anche dannoso, perchè è da folli scorporare l’olistica della società umana in questa o quella regola da dare.

    Per i bisognosi della retorica propositiva: alcune delle cose elencate su Napoli -ad esempio- sarebbero state evitate se fosse stata fatta una corretta struttura urbanistica nelgi ultimi disgraziatissimi 60-70 anni. Questo dell’urbanistica è uno dei problemi centrali delle città italiane, spesso trascurato del tutto.

  463. […] fila, con dentro un impiegato gentile che mi spiegava le cose in inglese. Ieri per caso ho letto questo in rete, le impressioni di un napoletano che ha trascorso un fine settimana a Stoccolma. Ecco, io […]

  464. Non c’ è dubbio che la situazione in Italia non sia delle migliori. Ma invece che lamentarsi e andarsene dovremmo prendere questa consapevolezza come punto di partenza per migliorarci, per costruire qualcosa… Certo non è facile. I problemi sono molti e non si risolvono semplicemente e in poco tempo. Però non possiamo estraniarci dal nostro paese… Dando la colpa ai politici (tra l’ altro da noi eletti) o ad altri italiani. Siamo tutti italiani e nel bene o nel male dovremmo stare uniti per cercare di migliorare la situazione. E’ facile far le valigie e andare… Io stessa ho vissuto qualche anno all’ estero, e sono state delle esperienze bellissime e indimenticabili. Ed ammetto che la vita è totalmente diversa… Ma le mie origini sono italiane, mi sento italiana… E voglio credere che ci sia ancora qualcosa di buono. Qualcosa di salvabile…

  465. L’articolo è carino, ma dalle risposte emerge il “frazionamento” d’opinione tipico italiano che è una causa della nostra ingovernabilità. Ovviamente la diversità delle risposte deriva dalle differenti storie di ciascuno, risultato a loro volta di scelte tra quello che si ha nel paese d’origine e quello che si può trovare altrove. E le condizioni iniziali, l’audacia e le aspirazioni variano da persona a persona. Il dibattito si sarebbe svolto in maniera identica anche 30 anni fa. Ma ora le cose sono cambiate, e in peggio per l’Italia. Quindi è inutile parlare ora del confronto con la Svezia riguardo ai suicidi http://it.wikipedia.org/wiki/File:Self-inflicted_injuries_world_map_-_Death_-_WHO2004.svg sapendo l’influenza che ha la luce, peraltro anche l’Italia ultimamente non se la cava tanto bene in questa statistica. Inutile parlare della burocrazia napoleonica, quando ne esistono di ben più antiche e dannose. Ma soprattutto iniziamo a relativizzare in ns. punto di vista. E’ normale essere innamorati della città nella quale si nasce, chi ha viaggiato per il mondo sa che è difficile trovare abitanti che non nutrano un profondo amore per la cultura che li ha generati. Ne sono imbevuti e sempre accettati quando tornano dai loro conterranei. Al contrario molti immigrati non riusciranno mai ad essere accettati al 100%, e costituiranno enclaves. Esistono anche allegre compagnie svedesi, tedesche; non tutti i popoli del nord sono seri, semmai è difficile diventare dei loro. Altre affermazioni fatte nei post che credo da relativizzare sono sull’unicità della ns. millenaria cultura. Ho trovato cinesi che tacciavano la nostra civiltà di essere troppo recente, egiziani e indiani con il complesso di superiorità quanto ad antichità delle tradizioni, ragazze turche che a Istambul dimenticavano di ammettere parlando della loro “città più bella del mondo” che da giovani giravano libere…ma con la guardia del corpo. Allora in una discussione si deve filtrare il lato emotivo per capire le differenze positive degli altri Paesi. E’ ovvio che NON esistono Paesi che sono migliori in TUTTI gli aspetti rispetto al nostro, ma il vero problema che mentre il resto del mondo avanza (con i + e i – del capitalismo), l’Italia è in lento declino. Non se ne accorge solo chi non ha mai messo il piede fuori Italia o che va all’estero con il paraocchi. Questo declino a sua volta non significa che per tutti andrà male, solo per chi non ha grossi santi in paradiso; aumenteranno i conflitti interni e diminuiranno i servizi. Certo con una densità come quella Italiana (per alcuni post il vero problema) mi spiego solo in parte come la Norvegia possa realizzare infiniti tunnel sotto il mare mentre noi per un ponte sullo stretto spendiamo cifre astronomiche per decenni senza poi costruirlo. Siamo un Paese tenuto diviso da secoli prima geograficamente da uno stato pontificio, poi per categorie da una classe politica. Il confronto più corretto rimane quello con la Spagna. Chi l’ha vista sotto Franco e oggi sa che ha fatto passi da gigante recuperando, bolla immobiliare a parte, quel divario accumulato ai tempi del BOOM ITALIANO. Invece i vichinghi e i barbari germanici non erano pacifici, avevano un grande senso della collettività, ma potevano scontrarsi individualmente se volevano, l’esito della contesa era giudice, chi perdeva moriva. Ma le contese da stadio Pompei contro Nocera potevano avere eguali conseguenze, solo le idee di giustizia e collettività rimangono più sottotono da noi negli ultimi 2000 anni. Noi italiani non saremo mai popoli scandinavi, ma se continua la crisi dovremmo trarre spunto dalla loro organizzazione, l’unico modo oggi per affrontare ” l’inverno economico” senza dover vedere aumentare troppo il divario tra chi sta bene e chi no.

  466. Ma allora la domanda é semplice: perché tornare? Chi ha la sensibilitá di capire le differenze tra Napoli e i Paesi civili nel mondo e, soprattutto, sa che in cuor suo potrebbe adattarsi a quel modo di vivere, come fa a chiudere gli occhi e obbligarsi ad una vita difficile, in cui ogni giorno é fatto di battaglie, di rinunce, di amarezza? Il mondo é grande e la vita é troppo preziosa per poter essere sprecata in questo modo.

  467. dovevamo pretendere questo… e non le raccomandazioni, il piacere….
    Meritavamo anche noi questo!!!!!!

  468. Ma in quel posto sapere perché va così bene? Perche non ci sono Italiani! Semplice…. La nostra rovina siamo noi e non 1000 deputati ladri… Ma 60.000.000 di Italiani che danno la colpa sempre agli altri!

  469. Avatar Pasqualino Costanzo
    Pasqualino Costanzo

    Hai visto napoli fra 20/30 anni. Se ci abituassimo, almeno noi che ci indigniamo, ad essere meno brontoloni è più perseveranti nel dare l’esempio, forse tra 10 anni ci riusciamo.

  470. Non voglio fare razzismo, ma se fossi passato prima al nord come in bassa Emilia Romagna e poi in bassa Lombardia o Piemonte per poi andare all’estero il trauma sarebbe stato meno traumatico… solo al Sud c’è un degrado e un menefreghismo del “bene pubblico” così accentuato (con ciò non vuol dire che al nord manchi. c’è ma è nettamente inferiore!!).
    Ma la cosa che più mi diverte a parte il “chiudersi a riccio” dl protagonista e non cercare di iniziare nel suo angolo di mondo, sono i commenti.
    Colpa dei politici: ma è la gente che rende così le citta, è la gente che grida “INFAME!” alle forze dell’ordine solo quando gli fa comodo, è la gente che crea discariche a cielo aperto, è la gente che evade le tasse che potrebbero essere utili per creare servizi… non sono i politici!
    Tornare all’estero e rimanerci: gente che propone una cosa del genere dovrebbe davvero farlo! Andarsene dall’Italia pechè è gente inutile per rimettere a posto questo paese che ha distrutto! Il problema è che poi torna in Italia perchè all’estero non possono fare quel che gli tira il culo!

    Mi fate ridere tutti, tranne l’autore che ha aperto gli occhi finalmente, ma pultroppo non fa un cazzo per mettere in atto!

    1. Siete talmente civili che accettate di buon grado le infiltrazioni camorristiche, mafiose e delle ‘ndrine nelle vostre terre, ad ogni vertice…tanto civili da consentire lo sversamento dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi, così da causare il più alto tasso di malformazioni e morti schiattati per tumore. Poi vivete così bene nel Nord da suicidarvi un giorno sì e l’altro pure. Lei è un’ipocrita della peggior specie…e il degrado più assoluto esiste anche nelle vostre periferie, così come il problema della droga, dell’alcool, e della mancanza di sicurezza…la saluto, buona vita…e si vergogni per la sua ignoranza, propria di chi non ha fatto nemmeno la terza elementare!

  471. Salve, ho letto solo parte dei commenti quindi chiedo scusa se, magari, ripeto qualcosa gia’ scritto.

    Volevo in particolar modo replicare ad un commento fatto su quanto costi stare in Svezia.
    La ragazza che ha postato il commento ha pienamente ragione. Il costo della vita e’ incredibilmente alto (io personalmente vivo in Norvegia, dove tutto e’ anche piu’ caro!), ma quello che non e’ stato evidenziato e’ che i salari sono proporzionati.
    Nella citta’ in cui vivo un litro e mezzo di succo di arancia costa sui 10€, il pane 3/4€ per mezzo chilo, una pinta di birra locale costa minimo 59 corone norvegesi, cioe’ 8€, nei locali deifiniti “per studenti”. La carne neanche ne voglio parlare! Ho in affitto un appartamento (da sola) che mi costa quanto e piu’ del salario che avevo a Roma. Prendere un taxi per l’ aeroporto di giorno e in settimana costa 45/50€ per 20 minuti di strada. Ci sono i bus che funzionano bene (anche se capitano ritardi e disservizi) e l’ abbonamento costa 94€ al mese, singolo biglietto per un’ ora e mezza 3€, stesso biglietto, ma per il notturno 8,13€.
    In poche parole, tutto costa tanto, ma il salario e’ proporzionato e ti permette di vivere bene. Molto bene.

    E poi, vorrei far notare che una bottiglietta di acqua a Roma la puoi pagare anche 4€!

    E per chi dice che all’ estero non sono calorosi e socievoli, posso confermare che vi sbagliate. Appena trasferita, tutti i colleghi si sono dati da fare per farmi sentire accettata. Ho trovato parecchi amici e, piu’ in generale, se ho mai avuto bisogno di un aiuto, ho sempre trovato qualcuno disposto ad aiutarmi con il sorriso. Non fanno gli “amiconi” dall’ inizio, ma se si instaura un rapporto di amicizia, allora hai trovato un amico per la vita.

    Ogni posto ha i suoi vantaggi e le sue disgrazie. Anche in Norvegia ci sono parecchie cose che ritengo stupide per come sono strutturate, tipo servizio sanitario. Non esiste la perfezione, ma nel mio piccolo ritengo la mia nuova casa “bellissima e perfetta per me”.

  472. I napoletani non devono viaggiare
    Ho fatto un errore madornale……..
    così inizia il testo dell’articolo, a mio parere nulla di più sbagliato, il titolo poteva essere “i napoletani devono viaggiare, meglio ancora gli Italiani. questo avrebbe dato più senso a quello che è stato scritto successivamente. Io sono un Napoletano, sono fiero di esserlo pur non vivendo a Napoli. La colpa di tutto questo scempio Nazionale è solo degli italiani. più di 2000 anni fa abbiamo esportato la ” Civiltà ” nel nord Europa, oggi in Italia si sono persi i Valori fondamentali della Civiltà e questo ci viene contestato da tutta l’Europa. Purtroppo, ci viene comodo prendercela con i Politici, dimenticandoci che li abbiamo messi noi in quel posto a governare. Quello che rende civile un Paese è il senso di responsabilità che si ha nei confronti della proprietà Pubblica e Privata. Viaggiate, Viaggiate e Viaggiate e vi accorgerete che dove funziona tutto e dove tutto è pulito e splendente, il cittadino è il primo che rispetta le regole e soprattutto le fa rispettare.
    Il vero problema siamo NOI!!!!
    un Napoletano che vive altrove.

  473. Seè vero che il cittadino rispetta le regole in altri paesi non necessariamente in Europa è perchè tu napoletano o uomo del sud non poi sfuggire a quello che si chiama Bon vivere e civilta della persona perche semmai non lo capisci, ti arriva una bella multa salata a casa o dovunque ti trovi, che sia in autobus, che sia in un divieto di sosta, se nnon sei “civile” o magari non ti va di farlo, te lo insegnano facendotela pagare per l’errore commesso , che se tu lo commettessi a Napoli quell’errore non ci sono controlli, non ci sono sorveglianze e quindi “la nave cammina e la fava si cuoce” direbbe un napoletano. Detto questo noi siamo e diventiamo lo specchio dei corrotti politici che noi stessi abbiamo votato…e cmq come ha detto qlcno , ma il presidente della repubblica non lo votiamo noi è vero, il capo del governo non lo votianìmo noi è vero, ma è pur vero che se votiamo, ipotizzo, la destra, perchè al momento ci è concesso solo questo tipo di diritto al voto, e se la destra ci ha dato un cattivo esempio in una prima fase, noi quegli stessi politici li RIVOTIAMO ma allora di che parliamo se i primi a non voler cambiare siamo noi?
    La verità è che Napoli potrebbe essere al di sopra di ogni nazione e di ogni regione parlando nel nostro piccolo, se solo facesse rispettare ogni regola, senza trovare escamotage di ogni tipo pur di evadere una penalità presa, e cosi facendo, le amministrazioni avrebbero piu entrate e magari, faccio un esempio, la spazzatura, non arriverebbe ad essere tassata cosi in modo esagerato a napoli solo perche gli altri non pagano equindi ogni cosa andrebbe rispettata, si farebbe cassa, si avrebbero dei servizi, e quindi alla fine andremmo nel regno Finlandese a raccontare qlcs di noi e non a dire sono arrivata in un altro Mondo andando all’estero perche queste cose noi sce le sogniamo.. .

  474. Direi che gli italiani in generale non dovrebbero viaggiare, perché sono fantozziani nella loro ammirazione per lo straniero, davvero patetici. Notano tutto quello che funziona meglio all’estero, fanno continuamente confronti sentendosi inferiori. Sembrano degli adolescenti pieni di complessi agli occhi dei quali i compagni appaiono tutti più belli, più intelligenti, più eleganti, dalla vita perfetta. Finché non imparano ad accettarsi e a volersi bene.

    1. Nulla vieta di essere cittadini modello, ed allo stesso tempo constatare l’inesistente senso civico e la furberia di buona parte della propria popolazione. Sono gli estremi (AKA predicare bene e razzolare male, o avere il prosciutto sugli occhi), a far male.

  475. Tutti i commenti scritti fino ad ora e da me letti hanno ragione! Il guaio é che nulla cambia, o meglio non ci diamo da fare a sufficienza per cambiare le cose. Se noi italiani fossimo un po’ meno egoisti, più altruisti verso il nostro prossimo, meno individualisti (in due non si è d’accordo in tre già si litiga) saremmo sicuramente più democratici. La democrazia semplicisticamente è cercare di vivere al meglio senza infastidire gli altri e questo purtroppo noi italiani non l’abbiamo ancora imparato. L’ordine, la pulizia e le regole del buon vivere, partono dall’infanzia; se ognuno di noi con ogni suo gesto, ogni pensiero riflettesse su questo, non ci sarebbero cartacce sulle strade ne cicche di sigarette ovunque e la raccolta differenziata non sarebbe un obbligo ma un dovere e un orgoglio personale. Purtroppo il senso civico non si insegna, è nel nostro DNA e noi Italiani ne abbiamo pochino. Anch’io amo l’Italia, pure io ho viaggiato molto e francamente ho sempre trovato pregi e difetti ovunque, questo però non significa maltrattare così la nostra Nazione. Se è vero che abbiamo il più bel sole del mondo, Napoli e la Sicilia, nonché il Salento e le Alpi e tralascio il resto, per quale motivo, visto che non siamo né stupidi ne analfabeti non incominciamo dal principio; ognuno pensi agli altri italiani prima che a se stesso a partire dai politici che sono quelli che per primi l’hanno dimenticato e tutto il resto viene da se.
    Direi però che se gli Italiani fossero così Svizzeri o così Svedesi forse non sarebbero così simpatici quindi direi applichiamoci al 50%, sarebbe già un successone.

  476. Ho visto nominare più Napoli qui che in una cartina geografica dell’italia letta più volte.
    Discutere su cosa sia meglio o peggio è sterile al massimo. Personalmente leggendo il post del blog e diversi commenti mi tremavano le gambe dalla voglia di prendere e andarmene.Sparire di qui, vedere un po’ il mondo e ascoltare persone diverse. I luoghi comuni li odio a morte, sia quelli tipici inerenti l’italiano, sia quelli riguardanti il nord europa e paesi limitrofi.
    Io con un bel “chissenefrega” un bel pensierino ce lo farei. Ne vale la nostra vita, nessuno ci da un premio se siamo rimasti diligenti a casa nostra, a difendere qualcosa che ci hanno portato via da una vita. Noi abbiamo il mondo, come esseri umani, non solo l’Italia.

  477. […] mio conterraneo, pubblicò sul suo blog un post in cui sosteneva, in toni ironico-sarcastici, che i napoletani non devono viaggiare. L’articolo mi colpì molto, un po’ come può fare un pugno allo stomaco sferrato da un […]

  478. Imparare a volersi bene? Rivalutare i nostri difetti? Mentre Telecom è stata appena comperata dagli spagnoli, e ogni mese un brand italiano è stato comperato da paesi straneri? (.. non rispondete con Marchionne/chrysler) o Luxottica… Ci stiamo giocando l’Italia costruita negli anni ’60, che forse non era un posto malvagio dove vivere, o cmq non molto distante degli altri paesi europei. Nel frattempo il mondo si è globalizzato e i paesi che partivano da zero hanno potuto impostare le loro strutture sociali e produttive su basi più razionali e meno clientelistiche delle ns. Ovviamente non hanno il ns welfare assistenzialismo e culutra, ma intanto noi compriamo i loro prodotti (anche con nostri marchi), e non produciamo niente. Del resto la terra che inizia a menar vanto degli “illustri figli del passato”, per di più molti di valore locale, è sulla via del tramonto. Senza nulla voler togliere a quello che nella sua globalità (e solo dalle alpi alla Sicilia) è stato fino a cent’anni fa il più Bel Paese.

  479. L’ha ribloggato su Verba Volante ha commentato:
    L’autore è napoletano

  480. Esattamente come le mamme non devono portare i bambini in Francia!

  481. Cambierei il titolo:
    Gli italiani non devono viaggiare!

  482. Salve, mi piacerebbe pubblicare questo post (ovviamente con link alla fonte) su Oggi Espatrio. Posso farlo?

    1. Non c’è problema, fai pure.

  483. Parlare male di Napoli, come Palermo o altre città del sud si fa presto, ma le nostre fin dall’inizio dei secoli sono state terre di conquiste e ladronerie. La cultura del latino del sud si è formata con un’idea distorta della legalità, infatti, ha subito e continua a subire soprusi e oggi con la crisi ancora di più.
    Comunque non andiamo fuori tema; l’Italia tutta, non è in regola con i parametri UE per quanto riguarda la raccolta differenziata, così comuni come Napoli o Palermo ne approfittano e non fanno quasi niente per adeguarsi, Il cittadino ha la sola colpa di essere stato educato male dai genitori e dalla classe politica che fino ad oggi li ha governati.
    Sperare che le cose cambino è un’utopia, Governo Centrale e comuni sono tutti in deficit, la popolazione prostrata, non paga le tasse e che potrebbero se ne guardano bene dal farlo.
    Non gettare cartacce, mozziconi di sigarette, lattine e immondizie di vario genere per strada sono compiti d’ogni cittadino, chi si sottrae è soltanto un maleducato.

  484. bha! un pò hai esagerato, cmq sei solo stato in un posto senza Camorra. Qui la camorra è ovunque al governo, alla regione e per strada e nella forma mentis di rassegnazione e di silenzio. Perchè non cominci a denunciare la signora delle sigarette invece di chiuderti in casa, chi si fa sempre i fatti suoi spesso campa 100 anni ma li campa male. DENUNCIARE DENUNCIARE DENUNCIARE, anche in anonimato ma DENUNCIARE non lamentarsi.

    1. Avatar antonio squillace
      antonio squillace

      🙂

  485. Salve.
    Sono alla ricerca di una informazione e, pur non sapendo se è qui il posto giusto, tento. Qualcuno sa dirmi qualcosa di più preciso sulla famosa risposta di Eduardo De Filippo (.„Fujitevenne ’a Napule!”)? Mi occorrerebbe sapere più precisamente QUANDO (almeno il decennio) fu data; e se ci sono delle fonti scritte che posso consultare. So che è diventata una specie di proverbio o risposta standard (un po’ come la sua “nuttata”) ma vorrei ricostruire le circostanze in cui fu detta, a partire dal momento storico. Ringrazio tutti coloro che leggeranno questa richiesta di aiuto e soprattutto il blog che la ospita. …..A proposito: anch’io sono stato a Stoccolma; e condivido in pieno.

    1. ciao, ho letto in giro che questa dichiarazione di Eduardo è riportata in questo libro: Giuseppe Tortora, Il risveglio della ragione. Quarant’anni di narrativa a Napoli, 1953-1993, Avagliano, 1994.

      1. Mille grazie per la celere risposta e l’indicazione.

  486. Avatar antonio squillace
    antonio squillace

    dal blog di Marco Esposito:
    Caro Antonio so che la Svezia ha 20 abitanti per chilometro quadrato. L’Italia 200. Napoli 8.000. Quando in Svezia vivranno non 9 milioni ma 3,6 miliardi di persone vedremo se riuscirà a tenere lo standard di Napoli e se saprà dove mettere i televisori usati. In ogni caso per trovare il 90% delle cose descritte bastava andare e a Capri e non a Stoccolma.

    1. Ma anche ad Avellino (diciamo). Il problema é Napoli. Ma é tutta colpa della densitá se si abbandonano i materassi vecchi a Via Toledo.

  487. più autolesionista di questo !! “::: l’ottuso autolesionismo nazionale di chi per anni ha infangato l’immagine di Napoli senza capire che così infangava l’Italia agli occhi del mondo.”
    http://angeloxg1.wordpress.com/2011/10/25/pregiudizi_napoli/#comment-2548

  488. Dopo aver passato ben 3, dicasi TRE, giorni a Stoccolma ha stabilito che quella è una città perfetta, perché ha la piste ciclabili, (e vorrei sapere cosa se ne farebbe delle piste ciclabili sulle salite e discese di Napoli) e si è vergognato della sua città. Un grande osservatore e un grande patriota, non ci sono dubbi, di quelli che farebbero meglio ad emigrare all’estero, farsi naturalizzare e dimenticare che siano mai stati italiani (per il bene degli altri italiani).

    1. Non mi vergogno della mia città, mi vergogno di come è ridotta. Anche grazie a chi preferisce non vedere per oscure ragioni patriottiche (?).

  489. Beh…quanto è vero…e non c’è bisogno di andare nemmeno cosi lontano come Stoccolma!

  490. Cara Alessandra, anche io sono di Castellammare di Stabia. Sono d’accordissimo con te. Vivo a Zurigo in Svizzera e ogni volta che torno a C/Mare rimango di stucco per il dagrado. La C/Mare di una volta non esiste piu’. Dove sono i Stabiesi di una volta? Quelli che ci tenevano alla loro Città !!

  491. Leggendo questo brano ho ripensato a tutte le cose provate quando mi sono trasferita la prima volta in una graziosa cittadina inglese… La prima volta nel traffico (ordinato e silenzioso) quando mi fecero segnali con gli abbaglianti ho pensato: e che ho fatto? Volevano farmi passare…Io sono di Palermo, anche Palermo e` bella, ma la bellezza non e` tutto nella vita. Io pero` non mi sento in esilio…

  492. Perché cambiare i nostri politici ? loro ci vogliono bene …. ci fanno sognare ……….

  493. Avatar Andrea Guglielmi
    Andrea Guglielmi

    Hai ragione. Ma Stoccolma, perfetta, civile, ecologica… non ha un millesimo della storia, della cultura, dei panorami, dei costumi di Napoli.

  494. Che tristezza.. Io napoletana sogno la Svezia.. E ho già vissuto in Germania, conosco la civiltà di cui parli tu. E niente, i napoletani sono tarati e ottusi… Finché non si eliminano ignoranza, camorra e politici corrotti non cambierà nulla.

  495. Ho visitato Napoli per la prima volta la scorsa settimana e mi sono stupita nel trovarla pulita e ordinata; bidoni per la raccolta differenziata ovunque, traffico disciplinato, stazioni metro bellissime.
    Una città pulsante, colorata, ricca di umanità e di calore.
    Straordinario il lavoro che deve esserci stato dietro l’apertura al pubblico della Napoli sotterranea, del museo archeologico stracolmo di opere ineguagliabili, sicuramente uno dei più interessanti al mondo. E poi Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, il Palazzo Reale….
    E di tutte le meraviglie artistiche, culturali e paesaggistiche che possiede questa meravigliosa città la gente, grazie al solito disfattismo italico, ricorda solo la munnezza e il muro crollato a Pompei!
    Ma quando gli italiani saranno in grado di vedere il bicchiere stracolmo che hanno invece di invidiare i bicchierini mezzi vuoti delle altre nazioni?!
    Vi rendete conto del male che fate alla vostra città e al vostro paese con articoli e commenti diffamanti come questo? Sapete quanti stranieri – e anche italiani – non vengono a Napoli perché temono di contrarre il colera e/o di essere rapinati o uccisi ad ogni angolo di strada? Non sto esagerando, forse non immaginate quante persone lo pensano davvero a causa della pubblicità negativa che viene fatta a questa città. Anzi, parlerei di un vero e proprio terrorismo psicologico che respinge e spaventa potenziali visitatori, equiparando Napoli quasi ad una zona di guerra dove chi viene lo fa a proprio rischio e pericolo.
    Possibile che non riusciate a capire il danno non solo all’immagine ma anche all’economia che arrecate all’intera nazione lamentandovi e recriminando per ogni disservizio? Perché gli articoli scritti in Italia vengono ripresi e tradotti dai giornalisti stranieri che non vedono l’ora di poter sparlare dell’Italia, paese invidiato – sì, invidiato – per le sue bellezze, la sua cultura, la sua genialità, la capacità di conciliare il progresso con una qualità di vita ancora a misura d’uomo.
    Credete davvero che gli altri paesi siano perfetti? Pensate davvero di poterli giudicare trascorrendo pochi giorni in una città, senza ovviamente visitarne le periferie degradate (che ci sono ovunque, anche a Copenaghen e Stoccolma), senza considerare che tutti gli altri cittadini del mondo, compresi i giornalisti, ci tengono a preservare l’immagine della propria patria e a presentarla nel miglior modo possibile, nascondendone spesso le brutture e le disfunzioni per non renderle visibili e quindi criticabili?
    Anche un bambino capisce che la reputazione di un paese si ripercuote su ogni suo cittadino e che, quindi, denigrarla ingiustamente agli occhi del mondo è un atto autodistruttivo.

  496. Che la Svezia sia una nazione super civile la sappiamo tutti , ma che tu ancora vedi persone vendere sigarette di contrabbando nelle case non ci credo. Ma in che quartiere di Napoli vivi ????

    1. Vivo ai Quartieri Spagnoli ma questo post è del gennaio 2013, tre anni e otto mesi fa. Te ne sei accorto prima di commentare?

      1. Pare che avessi detto 30 anni fa 🙂

  497. Avatar Annamaria D'Atri
    Annamaria D’Atri

    Caro Antonio ho letto con attenzione la tua lettera e mi sono riconosciuta in ogni tua parola. Ho vissuto anni a Napoli crescendo i miei 2 figli e non abbandonando la città neanche quando io marito é andato a lavorare al nord.i dicevo se se ne vanno i migliori che ne sarà di questa povera città
    Così ho svolto laia missione di docente contribuendo per quel che potevo alla formazione di centinaia di ragazzi
    Poi i miei figli con la mortre nel cuore sono andati a lavorare al nord ed ho potuto constatare la civiltà la dignità di chi fa anche lavori non qualificatissimi insomma una qualità di vita diversa ed abbiamo deciso di lasciare Napoli
    Ora che ho tanto tempo libero mi chiedo; cosa possiamo fare noi napoletani emigrati per migliorate la nostra città. Penso che la riqualificazione cominci dallo stroncare ogni forma di illegalità senza paura. Istituire una task forza di educatori che tengano a scuola tutti i minori a rischio evitando che stiano in giro per strada
    Non dobbiamo perdere la speranza anche se noi non vedremo i risultati cominciamo a lavorare dai più piccoli.

  498. ..si ma io le ‘mabboro mobbide’ di contrabbando non le ho davvero mai viste…

  499. Eh no… il napoletano è diventato così.. proprio perché non viaggia… proprio perché è chiuso in questo mondo parallelo.. dove credono che le strade, gli edifici, la storia, il mare, anche una semplice stazione non appartenga a loro.. quindi si può sporcare, i graffiti si possono fare, il mare inquinare.. le assicuro che non bisogna spostarsi a Stoccolma per vedere tutto ciò.. Vado a Firenze… vada a Rimini… vada in Puglia… vada a Venezia… vada a Lecce.. ad Ostuni.. ad Aosta.. giri un po l’Italia è si renderà conto..di quanto sia bella pulita, civile, puntuale, ecologica..
    Noi abbiamo il paese più ricco di storia al mondo!! L’America, la Francia se la sognano!
    Potremmo campare solo di quello.. ma purtroppo siamo semplicemente un ammasso di ignoranti.

  500. Avatar Fabrizio Maria Esposito
    Fabrizio Maria Esposito

    Io forse parlo un po’ ingenuamente. Da napoletano in questo momento all’estero tornero’ a breve nella mia città e, sebbene con un po’ di tristezza, anche contento di farlo. I problemi ci sono, inutile negare l’evidenza, né chiaramente li risolviamo dall’oggi al domani. Vedo pero’ che ci sono anche dei segnali di miglioramento rispetto al passato: c’è una maggiore consapevolezza della nostra città, moltissime sono le associazioni che a livello di quartiere si battono per ottenere dei risultati almeno discreti. Anche se purtroppo molto spesso si fallisce, spesso le associazioni e i cittadini continuano a provare e provare, finché questa mia splendida città non sarà scevra del marchio di infamia che si porta dietro. Cinque anni non saranno sufficienti, ma credo anche che se non continuiamo, nel nostro piccolo, a combattere in ogni modo possibile, i risultati non li avremo neanche tra 100 anni. E’ dura, è tosta (sono il primo a dirlo) ma penso anche che, se non otteniamo grandi risultati oggi, dobbiamo ottenerli domani per i nostri posteri (come fecero i nostri nonni durante la guerra). Andate all’estero, formatevi, acquisite nuove conoscenze e competenze da portare qui! Ovviamente è una cosa che dico ogni giorno anche a me stesso 😉

  501. Avatar Annafiora de gennaro
    Annafiora de gennaro

    Tranquillo amico di Napoli. ..Io sto a Livorno da quando andavo alle elementari…E ti.posso garantire ..che anch’io. .Quando rientro dai miei viaggi provo le stesse tue sensazioni…Nel sud sono accentuate ..Ci sono stata…Ci provengo..ma fatte certe eccezion nel nord. Italia ( vedi Trentino. .Veneto. .Friuli. .).Il nostro paese è davvero tutto da rivedere…Da ripulire…Soprattutto EDUCARE!!!

  502. Antonio Menna insieme ai napoletani ci aggiungerei i romani, i siciliani, ecc. la lista è lunga…anzi come ci chiamo all’estero gli “italians”😓

  503. Hai sbagliato periodo amico mio, ci dovevi andare quando c’era mezzo metro di neve, temperature glaciali, e indossavi mutande termiche. Ci dovevi stare qualche mese per poter cibarti di cibo totalmente insapore e per ipotecarti la casa per comprare il pomodoro importato da Napoli. Dovevi fittare casa e quando finivi il sale provare a bussare dal tuo vicino per chiedergli 2 grammi di sale, col beep che ti apriva la porta o che ti aiutava, o che ti chiedeva se prendevi il caffe’ , la gente li’ e’ fredda sembrano automi! Trasferisciti un anno intero li’ e poi vedi che darai ragione al checco zalone della situazione. Saluti

    1. sei un po’ distratto, caro. Il post è di gennaio del 2013, ci sono stato proprio a gennaio. Certo, la neve. Ma la gente cordiale esiste ovunque, anche lì. Come qui esiste quella scortese. Non voglio trasferirmi lì. Se lo volessi, lo farei. Vorrei solo che la mia città diventasse un po’ più vivibile e civile.

  504. Senza nascondere i problemi, non sono napoletano e neanche svedese, ma ho avuto la fortuna di conoscere entrambe le città.
    Solo un colpo in testa mi farebbe preferire Stoccolma a Napoli.
    Nonostante tutto, la bella Partenope resta uno dei posti più belli al mondo.
    In quanto agli svedesi, stanno sempre in silenzio perché se aprono bocca gli si può ghiacciate il cervello 🙂
    A parte le battute, stiamo parlando di 2 realtà diverse, e se proprio devo dirla tutta, negli ultimi 10.000 anni Stoccolma può essere più civile da 40/50 anni, ma Napoli resta superiore da quasi ogni punto di vista.
    Poi Stoccolma, noiosissima.

    1. Il punto di quel post non era Stoccolma ma Napoli. Cioè, per la precisione, la qualità dei servizi e la civiltà dei comportamenti nella nostra città. Ne usciamo a pezzi dal confronto con moltissime realtà occidentali. Poi ci consoliamo con il paesaggio, la pizza fritta, il cuore grande. Ma aspettare un autobus 50 minuti o buttare i materassi per strada è da terzo mondo. Dobbiamo dircelo.

      1. E diciamocelo pure, è il prezzo da pagare, anche di una democrazia corrotta.
        Pazienza se aspettiamo 30 o 40 minuti per un mezzo pubblico, cosa che in verità proprio a Napoli è in netto miglioramento, basta adeguarsi e cercare di essere migliori.
        Detto tutto questo, hai provato mai a confrontare i redditi pro-capite delle 2 città? Qualcuno più su ti scrisse, bastava andare a Capri. Ecco, io non vorrei che un certo modo di sentirsi buoni cittadini sia legato al proprio status economico e sociale. La cosa si riscontra anche in nette differenze tra quartieri della stessa città, cosa che accade anche a Palermo.
        Reddito=Benessere, e di conseguenza comportamento adeguato.
        Se fosse così, le ragioni di Napoli vanno cercate altrove, in chi ha deciso che la città non faccia mai un salto di qualità, ma anzi resti soggiogata dalla delinquenza organizzata e dal malaffare.

      2. È una vita che la colpa è sempre di qualcun altro. A me sembra un alibi. Che peraltro si trascina da secoli.

      3. Non è un alibi, la camorra, per esempio, che è esplosa con l’unità d’Italia, non è certamente utile ai napoletani. Basterebbero un paio di mesi per farne un ricordo, ma non è mai stato fatto veramente nulla per annientarla.
        Altro esempio: investire nei trasporti ferroviari al 98,8% da Roma in su è una precisa scelta, una volontà. E di questi esempi se ne trovano diversi in ogni settore.
        Non sono sicuramente i napoletani a creare un sistema sbagliato, ma è un sistema sbagliato a fare in modo che Napoli, e in generale il meridione, resti soffocato.
        Guarda, se proprio NON vogliamo parlare di specifica volontà quanto meno manca un tangibile senso di contagio del benessere da parte di chi sta meglio, o almeno di collaborazione per fare in modo che i problemi vengano meno.
        Io, comunque, resto dell’idea che è tutto fatto NON in maniera colposa (e reiterata), perché solo questo [ahime!] permette il controllo del popolo. Un popolo che non ha bisogno è libero.
        Saluti

  505. Il napoletano non deve viaggiare anche per un altro motivo: non serve confermare lo stereotipo che tutto il mondo già ha di noi.
    Abito a Monaco di Baviera e, nei voli, gli unici che danno fastidio sono i miei amati compaesani.
    Sentite a me, tenetevi o golf e o mandulin, e restare a Napoli.

  506. Capisco lo stupore ma poi prova a pensare che è uno dei paesi con il più alto numero di suicidi.

  507. Articolo stupendo. Forse Napoli è una città simbolo dei mal costumi italiani, ma il presente articolo si può tranquillamente estendere a tutta l’Italia…

  508. Proposta (utopia?)

    Nel nostro paese compiere un azione illegale – sostare sul marciapiede o in doppia fila, attraversare fuori delle strisce, fumare nelle corsie degli ospedali, gettare rifiuti per strada, venir meno (anche solo un poco) ai doveri d’ufficio o della propria competenza professionale (controllo dell’attività dei subordinati, controllo del rispetto dei contratti ecc.), realizzare un opera edilizia abusiva ecc. – è spesso considerato un merito dell’intraprendenza o dell’intelligenza (furberia) o quanto meno comportamento “normale”.Questa illegalità diffusa, sia pur leggera, è il terreno di cultura della criminalità pesante. 

    Le analisi dell’illegalità generalizzata, specie in alcune regioni del Sud come la Campania, sono quotidianamente richiamate fino alla noia da uomini politici, da esponenti della Magistratura, da opinion leader. Ma nessun rimedio concreto si intravede attuato o proposto se non la repressione postuma della Giustizia, inevitabilmente insufficiente.
    Infatti quando la devianza è maggioritaria rispetto alla norma, essa è incontrollabile. E allora? Per uscirne, occorre ribaltare la proporzione dei devianti rispetto ai regolari, riducendo il rapporto a un valore-obiettivo a medio termine, pari a quello della media europea.

    Vista la vastità del fenomeno, ormai storico, ritengo, che per iniziativa di qualche leader giusto, lo Stato, le Regioni, gli Enti locali abbiano a deliberare congiuntamente, con stanziamento di adeguati fondi, un PIANO STRATEGICO NAZIONALE PLURIENNALE per la civilizzazione degli incivili (5 – 10 anni) diretto ad elevare il livello di informazione e di etica a cominciare da quello delle elite colte (tessuto di professionisti, di docenti, di responsabili degli Uffici pubblici e privati). Alla sua base vi è il principio che la legalità e il rispetto dell’ambiente convengono a tutti, cioè sono un affare per ciascuno.

    Tale piano di civilizzazione, con un apparato comunicativo e pubblicitario straordinario, dovrebbe coinvolgere a livello capillare:
    – le scuole di ogni ordine e grado;
    – le università;
    – gli ordini professionali di ogni settore;
    – i sindacati di ogni categoria;
    – le associazioni, comprese quelle dei consumatori;
    – la classe politica;
    e arruolare un esercito di consulenti, magari cercandoli in Svizzera o nei paesi del Nord Europa. Le azioni e gli effetti del piano dovrebbero essere monitorati fino alla conclusione. Il suo fallimento non è auspicabile.

  509. Avatar Gustavo Di Napoli
    Gustavo Di Napoli

    L’Italia è la più bella nazione del mondo, abitata dai peggiori scostumati del nostro pianeta…

  510. Sono completamente d’accordo con te..
    Ho vissuto la stessa identica cosa
    Forza e coraggio

Scrivi una risposta a enzo Cancella risposta