I napoletani non devono viaggiare

Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato.

L’errore, in realtà, è ancora più grave. Non sono andato ad “un estero qualunque”. Ho fatto tre ore di aereo e sono sbarcato a Stoccolma.

Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock.

Lì non buttano i televisori guasti per strada. Non ci sono materassi dismessi sui marciapiedi. Non ho visto lavatrici arrugginite lungo gli assi stradali. Non c’erano cartacce, cicche, cartoni, supersantos negli alberi. Non c’erano banchetti di sigarette, dvd falsi, mercanzia varia. Non c’era merce esposta per strada che ti costringe a camminare tra le auto. Non c’erano auto parcheggiate sui marciapiedi.

Non ho visto un solo vigile urbano. Non ce n’era bisogno. Ho visto le piste ciclabili. Quelle vere, non quelle disegnate.

Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà. Entro e trovo un tabellone luminoso. Numeri, orari, linee. Poi panchine, poltrone, reception e biglietterie. Trovo la mia notizia, chiara, in inglese, su un tabellone e faccio per uscire. Io, che quando a Roma o a Napoli vedo una pensilina, mi emoziono, ero convinto che assunta l’informazione, dovessi andarmi a trovare il mio pullman all’esterno.

No.

Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman.

Che, ovviamente, è partito in orario perfetto.

E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio.

Ho visto la gente stare insieme senza disturbare gli altri. Ho visto le persone dirsi le cose sussurrando, a bassa voce, senza sbracciarsi. Ho visto file ordinate e pazienti. Ho visto tutti i tassisti col Pos, e tutti i negozi chiederti di pagare con carta di credito, please. Ho visto un barista inseguirmi per darmi lo scontrino. Ho visto una città quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, con fonti rinnovabili e alternative. Una città con i riscaldamenti sempre accesi, e alimentati quasi per intero dalla termodistruzione di 300mila tonnellate di rifiuti l’anno in centro, e niente tumori o comitati popolari con il teschio sugli striscioni, con biomasse e biogas usati anche per far viaggiare gli autobus.

Ho visto la città più ecologica al mondo. Non ho visto cassonetti, netturbini, discariche, isole ecologiche, depositi di ecoballe, e nemmeno orrende campane per la differenziata. Non c’è bisogno. Si raccoglie palazzo per palazzo. Differenziare conviene. Le imprese fanno a gara a comprare plastica, carta, vetro, e danno molti soldi ai condomini, che vendendo i materiali si pagano i costi di gestione.

Gli scarichi, per lo più, finiscono in enormi cisterne nel sottosuolo, dove vengono trattati e poi riutilizzati come energia per cucine a gas. Quelli depurati e limpidi alimentano il mare.

Ho visto pannelli solari su ogni palazzo, in una città senza sole, ed enormi vetrate senza tende, per raccogliere tutta la luce, e farne energia. Ho visto recuperare l’acqua piovana e fare irrigazione anche solo per le piante di finestra.

Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.

Ho visto una città rilassata, pacifica, organizzata, mite. Ho visto un altrove dove le cose diventano possibili.

Poi sono tornato in Italia. Prima a Roma, assediato dai filippini che mi volevano vendere un ombrello alla stazione Termini, dove l’autobus mi ha lasciato a duecento metri dal terminal, che ho fatto sotto la pioggia, scivolando sui sanpietrini sconnessi, schivando gli ambulanti, rischiando di finire sotto una macchina perchè sono sceso dal marciapiede dov’era parcheggiata un’altra macchina.

Poi, a notte quasi fonda, sono arrivato a Napoli. Ho preso un taxi. Ho tenuto gli occhi chiusi. Sono salito a casa.

Da quel momento non sono più uscito.

Non ho il coraggio.

Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o cazzo al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava.

Di più non ho voluto sapere.

864 pensieri riguardo “I napoletani non devono viaggiare”

  1. Ho letto questo brano e, per un attimo, mi sono detto: «queste sono le cose che, nella città in cui hanno le radici, le mie figlie devono cercare di costruire insieme ad altri bambini», ma poi ho visto i nostri politici al telegiornale che parlano…parlano…parlano… e mi sono chiesto: «ma nel Paese in cui le mie figlie (e tantissimi altri bambini) hanno le radici (e tanti sogni da far avverare) avranno mai l’occasione di cambiare lo stato delle cose?».

    1. L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
      Antonio Gramsci

    2. purtroppo no, non ci sono più occasioni per nesuno grazie a questi politici…e i nuovi hanno solo parolone ma sono solo fumo

      1. Cara Margherita, non concordo, la colpa e` dei Napoletani che non hanno a cuore la propria citta` ( chiaro che non tutti) , poi di conseguenza il politico ci mette del suo, tanto perche` fare qualcosa per la collettivita` , quando la stessa collettivita` non fa nulla per loro stessi…??? Io a 32 anni ho lasciato Napoli con la morte nel cuore 10 anni di esilio al nord-Italia e poi via lall`estero , oggi vivo la mia vita dignitosamente, anche se a distanza combattendo per una Napoli migliore, trasmettendo la mia esperienza a chi sta ancora in quella bellissima citta`, ma non AMATA. Un forte abbraccio da un Napoletano in esilio (voluto)

      2. …I “politici” non sono nient’altro che lo specchio della popolazione…la colpa è nostra non solo dei “politici”…

      3. …finché le colpe saranno di “altri”: politici, amministratori, burocrazie varie, non andremo da nessuna parte. Chi compra le sigarette di contrabbando? I politici? Chi butta le cartacce per terra? Gli amministratori? Io vivo a Torino, e l’altra sera mentre guardavo le stelle a prendere il fresco sul balcone ho visto il volo di una cicca da un piano alto…
        Allora: assumiamoci le nostre responsabilità, l’illegalità è dentro di noi, nelle piccole cose quotidiane, quando non chiediamo lo scontrino, quando passiamo col rosso, quando ce ne fottiamo del prossimo perché il “prossimo” non è un altro come noi, ma solo quello che viene dopo!

      4. Daniele, indipendentemente dal fatto che l’italiano di Vincenzo sia più o meno forbito, la realtà è che ha perfettamente ragione.

      5. Non sono solo i politici, quelle persone che buttano carta plastica o altro per strada? dove la mettiamo…..
        siamo i primi noi con la nostra ignoranza a rovinare la terra dove viviamo e poi in aggiunta tutte le ruberie e la corruzzione e la mafia, insomma un paese di merda.

      6. Ecco lo attendevo ansiosamente, è arrivato L’ITALIOTA:

        “daniele scrive:
        19 agosto 2013 alle 20:57
        Vincenzo, comincia ad imparare l’ italiano se ami la tua città.”

      7. …..sempre a prendercela coi politici!!!! Bella scusa……mai la colpa a noi italiani che facciamo schifo!!!!

    3. loro non devono cambiare niente, devono vivere quello che noi gli lasciamo, se sono cose belle ci ringrazieranno. IMPEGNAMOCI DI PIU’ PER UN MONDO MIGLIORE. Grazie Gesu’.

      1. loro non devono cambiare niente, belle cose gli insegni, come noi, come tutti dobbiamo combattere per avere una vita dignitosa e un vivere civile in un contesto ed ambiente civile

    4. è colpa sì dei politici, ma anche del senso civico quasi o totalmente assente di moltissimi italiani. La colpa sta al 50 e 50… se poi quegli stessi politici in tanti li rivotano…………..

      1. 50 e 50 per quanto mi riguarda si può tardurre in 100 e 100, non è una mezza colpa a testa, ma la completa di entrambi.
        In quest’ottica ovviamente si salva chi ci prova, ma non chi sta li a guardare senza far nulla.

      2. i politici del sud, sono gli stessi del nord, sono dACCORDO con chi dice che la colpa è nostra, dei napoletani che non hanno il senso di appartenenza per la propria terra, permettendo così di non rispettarla anche per chi viene a visitarla, perché ormai è IDEA COMUNE NEL MONDO CHE A NAPOLI TUTTO SI PUO’.. SE NO SI CAMBIA IL MODO DI PENSARE E LA CULTURA, PER NAPOLI NON CI SARA’ SPERANZA DI MIGLIORARE.. LA COSA PIU’ GRAVE E’ CHE NESSUNO SEMBRA RENDERSENE CONTO .. SI VIVE ORAMAI NELLA RASSEGNAZIONE IN TUTTI I SENSI………

    5. Vivo all’estero. A Parigi per la precisione, da ormai un anno quindi credo di essermi fatto un’idea abbastanza chiara.
      La città è splendida, ci sono tutte le cose che elenchi. Anzi potrei aggiungerne ancora mille per le quali l’Italia è un po’indietro.
      Ma trovare i cartelli con le vie ad un incrocio è spesso ardua impresa.
      La burocrazia è peggio della nostra.
      La raccolta differenziata non sanno cosa sia.
      Sui mezzi pubblici parlano a bassa voce o non parlan ma sono delle BESTIE.
      Ci sono senzatetto ubriaconi ad ogni angolo.
      Insomma… Sparare a zero cosi’ è troppo facile.
      Quando poi mi parli del discutere agitando le braccia come se fosse una cosa negativa francamente a me manca molto vederlo.
      Sono milanese di nascita.
      Non conosco Napoli ma non baratterei neanche per 5 secondi il calore ed il sole che c’è nella gente el Sud Italia con l’incapcità cronica a divertirsi che hanno quasi ovunque in Europa, fuori dal nostro meraviglioso Paese.
      MAI. Da quando vivo all’estero sono ancora piu’ orgoglioso di essere italiano.

      1. Il Suo commento mi riempie il cuore di gioia! Se la pensassero tutti come Lei saremmo un Paese molto più bello e soprattutto unito!

      2. bellissimo il tuo commento….napoli e’ da secoli in contraddizione con se’ stessa….ma forse per questo unica….un conto e’ passarci e restarci un po’ in citta’ nordiche,un conto e’ viverci.La vita nn e’ fatta solo di regole…orari….schemi….andate andate….poi ne riparliamo o voi napoletani che amate tanto il nordeuropa…..vedrete che poi dopo un po’ cambierete idea!!!

      3. Condivido, Oscar! E, se me lo permettete, chiedete ad un italiano (di Novara per esempio), che ha sposato una svedese ed abita da trent’anni ad Uppsala, se va tutto così bene come è capitato ad Antonio-da-perfetto-turista…e poi ditemi!
        Mauro

      4. GRANDE. IO DEL SUD CONCORDO CON UN MILANESE , Città IN CUI GIà NON VIVREI . FIGURIAMOCI OLTRE.

      5. Sì, consoliamoci con la solita vecchia stucchevole baggianata: vivamo im un inferno ma siamo tanto simpatici… Guardi, io vengo volentieri a fare la settimana di vacanze in Italia, ma poi come qualità della vita e dei servizi offerti (tralasciando il trattamento economico) me ne torno tanto volentieri a lavorare e vivere a Berlino… Comunque sì, siamo più simpatici…

      6. La risposta tipica dell’italiano medio(cre): “che importa se tutto va male, almeno noi siamo calorosi”.
        Sai che me ne frega, a parte che non siamo calorosi ma rumorosi e che spesso ci trattiamo a pesci in faccia a seconda del quartiere in cui abitiamo, il calore umano sarebbe un valore aggiunto in un paese civile non il motore trainante di un carrozzone che ormai nemmeno fa finta di tirare avanti. Io vorrei avere la certezza di poter lavorare, avere una casa, costruirmi una famiglia, poter uscire di casa senza dover camminare tra gli scarafaggi… il calore italiano ve lo potete tenere, vi servirà quando vi venderanno la prossima patacca con un bel sorriso.

      7. il sole della gente del sud, è un sole che ormai non riscalda più ma brucia… sono di Castellammare di stabia, provincia di napoli, versante costiera sorrentina…la mia città è stata depauperata, straziata, dall’ignoranza dei cittadini, dalla vigliaccheria dei politici, e distrutta dal tumore più grande del mondo che si chiama”CAMORRA”… Era una città piena di risorse naturali, 28 sorgenti di acque diverse, mare, montagna…nelle mani di una civiltà diversa superava Montecarlo, nelle mani di gente ingrata ed ignorate è una città fallita sommersa dall’inquinamento e con tasso molto alto di malati e morti di tumore di tutte l’età.
        Sono falliti i cantieri navali, perchè le ditte subappaltatrici erano gestite da gente di merda, la stessa gente che è riuscita ad entrare nell’organico dei cantieri…quindi su 100 dipendenti, solo 30 lavoravano, gli altri facevano la ricotta, (come si dice qui), perchè o appartenevano a uno, o appartenevano ad un’altro ecc.. così si è arrivata alla chiusura, per lavori sbagliati, commesse consegnate in ritardo, materiale che veniva rubato ecc…Per le terme il discorso è uguale, il più grande scandalo? è che quelli che erano addetti alle pulizie te li ritrovavi dopo un pò come terapista nella sala fanghi…… Penso in nessun’altra parte del mondo ci sia così tanta ingratitudine ed ignoranza. E’ finita l’epoca della pizza bella e mandolino, sole e gente di cuore…qui siamo nella forte Apache che racconta Siani negli anni ottanta, questo è il risultato degli anni ottanta! La gente vive nella rabbia e non ha più rispetto nè per se stessi nè per gli altri.

      8. ….. è bello parlare senza conoscere i fatti…… vieni a Napoli….. oppure in Sicilia (sono caduto dalla padella alla brace)…… dopo 30 minuti scapperai con le lacrime agli occhi e prenderai il primo aereo per scappare dalle persone che reputi bestie o cercherai gli ubriaconi all’angolo della strada…. ho paura per i miei figli. Cerco di fargli capire il senso civico e l’amore per il posto in cui vivi….. ma è una causa persa perchè mentre stai spiegando la civiltà a tuo figlio quello davanti a te ha appena lanciato un pannolino o una bottiglia di vetro dal finestrino dell’auto in movimento. Le bestie sono al Sud!!!!! Civicamente parlando…… ma il vero paradosso è che queste stesse bestie quando vanno a Torino o Como….. diventano pulitoni….. e pure schizzinosi…. QUESTI PORCI!!!!!

      9. Non sono Napoletano, e posso anche essere d’accordo su tutto quello che hai scritto Oscar… Napoli è una bella città, la gente che la popola è simpatica, divertente, cordiale… direi anche chiassosa delle volte, ma fa parte dello spirito della città! Ma pensa, immagina una Napoli simpatica e viva, come ora, ma pulita come la Stoccolma del nostro amico che l’ha visitata.. Diverrebbe un gioiello, per l’italia, e per il mondo intero.
        Mi sembra che un fattore non escluda l’altro, quindi perché non darci da fare per migliorare la bella Napoli? Lo si può fare già dal piccolo, dalla sigaretta buttata in giro, dai sacchi buttati a caso, dal cercare di rispettare le regole e gli altri.
        Napoletani! Non accontentatevi!

      10. Dalla mia esperienza concordo. Però credo che ognuno debba riuscire a trovare le proprie amicizie nel luogo in cui si sposta. Io vivo all’ estero, in Danimarca per la precisione… Lavorando e trovandomi in una città piccola, trovo difficoltà ad uscire la sera e farmi eventuali amici nativi… ma ho precedentemente consciuto vari danesi e credimi, si divertono pure loro e sono molto cordiali.

      11. Io vivo a Bruxelles da più di due anni e stavo per scrivere il tuo stesso commento, grazie!

        Terrone di nascita, mi sono trasferito a Brx per lavoro, e ci vivo bene per carità: molte le cose che funzionano, abbastanza anche quelle che non vanno.

        Aggiungo 2 cose al tuo commento:
        1- Odio letteralmente quelli che, in Italia, quando scoprono che vivo all’estero mi dicono: “Eh, si là è tutta un’altra cosa,la le cose funzionano blablabla..” questa è una rozzissima approssimazione! Io mi limito a dire “Ne meglio ne peggio, diverso” ma in cuor mio penso “appunto….. L’Italia è nata cosa”.

        2- Brx conta un numero spropositato di italiani e ogni volta che sono in un supermercato imprecando perché non trovo la ricotta salata o qualche prodotto italiano c’è sempre qualcuno che con gli occhi pieni di malinconia mi dice “Bello mio, noi stiamo lontani ci dobbiamo accontentare…”
        ..e tipicamente chiedo da “quanto è che stai qua?” e lui “da 35 anni ormai”.
        Dopo 35 anni dice ancora “noi stiamo lontani”.

        Sì noi italiani che viviamo all’estero siamo quelli che difendono più di tutti l’Italia, e non lo facciamo perché siamo convinti che sia il miglior posto al mondo… ma perché alla fine “noi che stiamo lontani” vediamo più chiaramente che la nostra cara Italia con tutti i sui difetti…. tanto male non è.

        Gian, orgoglioso di essere italiano.

      12. Vivo a Parigi da 23 anni, e non la vedo cosi’.
        La burocrazia e’ stata inventata qui, da Napoleone. E’ pesante, lenta, ma efficace. Dopo un mese dalla mia domanda (via mail) mi hanno ridato i soldi delle tasse pagate in piu’ 3 anni prima, per un mio errore. Senza interessi, si sono quasi scusati. Ma li ho avuti indietro.
        Ci sono senzatetto ubriaconi e tutto un mondo di umani da aiutare perché su 2,2 milioni di abitanti ( intramuros) ci sono 400mila volontari per aiutarli, dalla distribuzione dei pasti caldi ( gratuiti) all’aiuto per i compiti per i bambini. Nel mio quartiere, si usano alcuni spazi della scuola elementare la sera per insegnare francese alle famiglie di immigrati che non lo parlano.
        Qui esiste la CMU, la Copertura Medica Universale, e la RSA, 500 euro mensili per chi non ha nessuna risorsa.
        Le mie esperienze in ospedale sono sempre state umanamente e medicalmente ineccepibili, per me come per mio figlio di 7 anni.
        Il sindaco Delanoe ha fatto dei piccoli miracoli a misura di cittadino con le piste ciclabili, il potenziamento dei mezzi pubblici, del verde cittadino, rinnovo di spazi come Place de la Rpublique e Les Halles, l’acqua pubblica di nuovo distribuita dal comune e non in gestione a privati, e i soldi guadagnati hanno permesso di non aumentare alcune tasse locali.

        Io sono orgogliosa di essere Italiana per la cltura del mio paese, la sua storia, le sue bellezze e la sua cucina che condividiamo con il resto del mondo. E’ facile pero’ essere orgogliosi di essere Italiani vivendo all’estero.

      13. Sei una gran persona Oscar. Mi spiace che non sia mai venuto dalle ns. parti ma sono sicuro che non te ne pentiresti, Con tutti i problemi che viviamo quotidianamente, ti assicuro che la gioia e il calore che trasmette il sud non lo troverai da nessun’altra parte nel mondo, eccetto alcune zone del sudamerica. E poi, la cosa tra le più belle? Che anche se viaggi da solo dalle nostre parti, non sei mai solo…

      14. Mi viene da chiedere “perchè sei a Parigi allora?” come mai, il tuo paese non offre possibilità di lavoro? ti sei innamorato e hai lasciato la tua cara Italia per amore di una donna (o di un uomo)? La tua famiglia si è trasferita? Perchè non sei rimasto in questa FANTASTICA NAZIONE dove si va avanti solo se si è raccomandati o se si è figli di “qualcuno”? visto che apprezzi così tanto l’Italia è molto nobile che tu l’abbia lasciata e stia da un anno in Francia…te ne sei andato aspettando che le cose cambino? la coerenza delle persone è meravigliosa… ma di che mi meraviglio in fondo? certo che a tutti manca casa quando si è lontani, indubbiamente, ma il nostro paese, così com’è, fa veramente SCHIFO! non si può aprire un attività se si è giovani a meno che non si abbiano le spalle coperte, vuoi perchè non si hanno le risorse necessarie, vuoi perchè la burocrazia è talmente una montagna insormontabile! (sicuramente anche in francia sarà così, ma non lo so). per mettere da parte un po’ di soldi devi ammazzarti di lavoro per una vita, senza riuscire probabilmente a realizzarti, per favore, siamo onesti con noi stessi, il nostro problema è che non VOGLIAMO assolutamente muovere il culo per fare qualcosa (ma in fondo cosa fare?) tanto NESSUNO ci ascolterà mai, lo STATO (o chi per lui) è troppo occupato a cercare di salvare la compagnia di bandiera nazionale, o la FIAT, o peggio!!! una MPS in bancarotta!!! (4 miliardi, se non erro, sono stati “finanziati”) STIAMO SCHERZANDO? le piccole imprese, gli artigiani ecc? chi salverà loro? vabbè ma chi se ne frega…I lavoratori dipendenti? chi li salverà? chi darà loro lavoro?di chi è la colpa se le aziende non assumono più a tempo indeterminato? i ricercatori? l’università? la Sanità? i trasporti pubblici? continuiamo????
        In giappone il ministro dei trasporti pubblici anni fa fece le sue scuse alla nazione perchè IL TOTALE DEL RITARDO DEI TRENI IN UN ANNO ERA PARI 6 MINUTI?? possibile? se il disastro di Fukushima fosse accaduto qua da noi, adesso staremo ancora piangendoci addosso!!! Siamo un popolo sottomesso allo stato, alla polizia, alle leggi, ALLE BANCHE!!!!!! tutti vorrebbero una vita migliore, di conseguenza EMIGRANO!! in qualsiasi altro stato c’è almeno una cosa che funziona! poi esempi quali Stoccolma, Tokyo, Sydney, Oslo sono gli estremi da cui bisognerebbe prendere spunto!!
        Ok abbiamo il Sole, la gente è cordiale, divertente….. ma stiamo veramente bene???
        mi spiace ma da Popolo di Poeti e Navigatori siamo diventati il popolo dei giullari, sfaticati e grassi mai sazi, le menti più brillanti scappano e chi è senza scrupoli con un po’ di intelligenza governa il gregge rimasto in italia….Anch’io sono orgoglioso di essere Italiano, sia molto chiaro questo, ma lo sono SOLO finchè parlo con uno straniero…mi dispiace ma a 29 anni penso che l’italia stia sprofondando in un baratro, senza luce e senza possibilità di risalita. Non c’è NESSUNO con onestà, potere e amor di patria tali da salire al governo e prenderne le redini e anche se mai un arrivasse gli taglierebbero le gambe molto prima che possa essere anche solo un problema marginale… chi ci salverà? noi? “NOI” non siamo in grado di UNIRCI, siamo bravi solo a chiacchierare e a lamentarci!! e questo mio post ne è un’altra dimostrazione! L’odio che molti di noi hanno dentro viene sfogato solo così, sul web, in un blog, in un video su Youtube, con gli amici al bar, a tavola con la famiglia…. il giorno dopo, ci si alza alle 5, si va a prendere il treno (che al 90% sarà in ritardo e affollatissimo di persone) e si va a lavorare a 200 km da casa per tornare la sera e trovarsi, moglie, figli, bollette, mutuo, assicurazione, bollo (nel migliore dei casi) sul tavolino e, insieme alla cena, ci si fa un bel bicchiere di vino.
        bella per voi….

      15. Anch’io la penso come Oscar, tutto molto preciso si ma il cuore italiano è sempre il più onesto non c’è niente da dire 1/1 palla al centro ridiamoci su va’!!!

      16. In questo momento sono ad Uppsala (70 km a nord di Stoccolma) ed è la mia seconda volta in Scandinavia, da 2 anni vivo felicemente a Napoli. è vero che ad un primo sguardo superficiale sembra che tutto funzioni, ma non è esattamente così, ovvero a quale “prezzo”? io ora sto in un hotel dove per 100 euro al notte ho una stanza singola, che è più piccola del ripostiglio di casa dei miei in Puglia, dormirò una settimana in meno di 6 metri quadri, senza finestra e compreso il bagno! Naturalmente avevo kiesto una stanza con finestra, non vista Vesuvio, ma almeno vera. Ho reclamato e mi è stato risposto che un ablò sigillato sulla porta per loro è una finestra sul corridoio, e siccome gli svedesi sono pignoli, non mi cambieranno stanza anche se sono disposta a pagare di più. ho pagato una bottiglietta d’acqua 29 corone, cioè 3,34 euro, le scritte nelle stazioni ferroviarie, ad esempio, non sn in inglese e lo svedese non è proprio una lingua di cui masticare facilmente i termini base. A Napoli alla stessa cifra avrei avuto una stanza tra le 3 e le 4 stelle e Napoli è una delle città più belle del mondo, una capitale, Uppsala non proprio.
        il treno aeroporto – Uppsala, 18 minuti di viaggio è venuto 38 euro (perché ho approfittato dello sconto a/r!!!) preferisco i ritardi di trenitalia e pagare Foggia-Bari 125 km 8,40 euro.
        Insomma sarà pure che un turista si sente un po’ spaesato sull’alibus di Capodichino, però male che vada ha speso 3 euro…
        viaggio molto per lavoro e vivo a Napoli per scelta (al centro storico) e ormai qualche idea chiara ce l’ho.
        A Bruxelles hai tutti i servizi che desideri (a parte che a giugno ho trovato piramidi di buste di immondizia in ogni dove) ,a hanno una tassazione elevatissima, noi saremmo disposti?
        A Parigi anche il biglietto dell’autobus lo paghi con il bancomat e se offri dei contanti ti guardano come un malavitoso, ma noi riusciremmo a fare a meno del “se me li dai in contanti ti faccio lo sconto”?
        il problema non è Napoli o o sedicenti paesi-paradiso, ma gli uomini.
        Napoli esiste da sempre e con tutte le anomalie non è mai implosa, perché vive di vita propria, basterebbe non peggiorarle la vita con ztl senza criterio, piste ciclabili su pavimentazioni pericolose già con le scarpe da trekking ecc.

      17. Io sono messicano e abito a Guadalajara, ma quando ero al liceo, ho fatto un anno sabatico in Italia, precisamente al nord, tra Milano e la Svizzera, ma ho conosciuto tanto il vostro paese. Da quel tempo, torno ogni due anni per fare le vacanze, per ricordare gli amici e vedere il bel paese.
        Conosco bene la Spagna, la Francia, la Svizzera e conosco molti tedeschi…. Di tutto quello che ho conosciuto, Io amo l’Italia, così bella, la gente così gentile. L’Italia #1 !!!! Poi la Spagna!! E poi il resto… 😉
        Purtroppo in Messico abbiamo i nostri problemi che paragonandoli con quelli dell’Italia, mi sembra che siamo quasi fratelli, abbiamo gli stessi problemi e in qualche posti, la violenza è uguale.
        Comunque, io amo l’Italia e dovresti essere orgogliosi per il vostro modo di essere (non parlo della violenza, e della mafia). Le ragioni per le quali torno in Italia ogni due anni e per il calore della gente, la vostra cultura latina è bellissima!!! Lo dice uno straniero 😉

      18. Parigi credo sia un caso a parte, soprattutto viverla da italiano. Li non siamo ben visti e l’accoglienza parigina non è che sia al top, è una città multietnica con una grande influenza africana. MA se partiamo dalla svizzera e andiamo verso nord europa la situazione cambia. Si è vero abbiamo un clima invidiabile, ma quando si torna da questi viaggi non si può che provare un rammarico enorme! Civiltà, questa sconosciuta… e chi prende le difese di Napoli non ha capito il senso del racconto e non ha mai provato quello di cui lui parla. Andate a Stoccolma, Goteborg, ma anche in Norvegia, Germania, Belgio ecc… poi mi dite!
        (PS: Ti invito a farti dei giri un pò più a sud Italia)

      19. Sono in parte d’accordo con il tuo commento. Per scelte personali risiedo anch’io all’estero e, mi capita di viaggiare, sempre per lavoro. Fuori non è tutto oro quel luccica come si suole dire, anche se conosco Stoccolma e posso dirti che effettivamente è una città meravigliosa ma ti fa rabbia pensare che basterebbe poco, davvero poco per cominciare a migliorare un Paese ricco di potenzialità quale è il nostro. Invece alla fine vedo un popolo a cui non interessa più essere un popolo e a cui frega ancora meno della propria Nazione. I politici, che sono lo specchio del paese, sono miopi, del tutto incapaci a fronteggiare la situazione in cui attualmente l’Italia si trova e non credo nemmeno che abbiano bene capito cosa sta succedendo. Ci sono delle eccezioni, tra la popolazione e voglio sperare anche in qualche politico ma allo stato attuale delle cose? Sono pieno di amarezza e rabbia… ma sempre orgoglioso di essere Italiano.

      20. Abito da più di un anno all’estero anch’io e ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto è bella la mia Napoli!

      21. In europa non sanno divertirsi? ragazzo mio ma dove vivi… tu non vivi a parigi.. al massimo ti guardi la tv…

      22. Oscar ….., tutta questa manfrina, tutto questo orgoglio italiano e poi vivi all’estero ? Ti piace vincere facile eh ? Torna a giocare in Italia e poi ci risentiamo …..

      23. Incapacita’ cronica di divertirsi??? Io vivo all’estero da 11 anni e ho viaggiato molto e ti garantisco che in genere la gente di altre nazioni si diverte MOLTO di piu’ che noi italiani e a TUTTE le eta’. In Italia tanta gente sembra avere la puzza sotto il naso pure per divertirsi e per quanto riguarda il ‘calore’ italiano, boh, io trovo invece molto menefreghismo. Adoro l’Italia ma non so se tornerei, ormai stare all’estero mi ha viziato: gente che fa la coda in riga, come si deve, gente che ti aiuta a portare le valige, SEMPRE, sconosciuti che ti salutano, strade pulite, vicini rispettosi, automobilisti che si fermano a far passare la gente sulle strisce pedonali, rispetto delle cose altrui…..potrei continuare per ore…

      24. Oscar per quello che hai detto meriti l’oscar!Anche io ho viaggiato tantissimo e soltanto NAPOLI mi ha trasmesso calore ed emozione!

      25. Io non farei alcun paragone… semplicemente inviterei al senso civico e civile del bene pubblico e privato e porterei rispetto. Dando esempio positivo tutti possiamo cambiare… E ora di non stare più a guardare!

      26. Vivo da 12 anni a Francoforte ma vengo dalla provincia di Varese, so bene cosa manchi a chi proviene dall’area del Mediterraneo. Ma ad essere sincero, preferisco una burocrazia affidabile, la differenziata che si fa da noi, i mezzi pubblici che salvo situazioni particolari funzionano decisamente bene. Preferisco avere un lavoro retribuito in maniera conforme alle mie competenze. Preferisco un Paese dove c’é spazio per gli stranieri se sanno darsi da fare, e dove non servono particolari entrature o contatti per ottenere il dovuto. L’Europa è varia, ci sono tante sfumature, l’Italia è un Paese incivile, almeno nelle grandi città. Rinuncio al sole di Napoli, di Roma, di Palermo, e al calore della gente del sud, perché il calore a cercarlo lo riesco a trovare tranquillamente pure qui, anche se manifestato diversamente. E non posso sentirmi orgoglioso di essere italiano, perché non ha nessun senso essere orgogliosi di appartanere ad un Paese piuttosto che ad un altro: è un puro caso. Sono orgoglioso di essere però uno straniero molto apprezzato che è riuscito a trovare la sua strada, senza troppe nostalgie, ma con una identità che va al di là del luogo di provenienza.

      27. Talmente fiero di esserlo che sei fuggito all’estero…. Notevole esempio di quanto ami il tuo paese,bravo!

      28. “l’incapacità cronica a divertirsi che hanno quasi ovunque in Europa”
        Vai in Spagna.. poi mi dici se non sono capaci di divertirsi.
        Hanno anche il Pos nei taxi, e tante cose come a Stoccolma oltre al il Sole il mare, la bella gente.. il sapersi divertire.
        Ballano e mangiano. Noi solo mangiamo.
        E non te ne venire con la storia che in Spagna c’e la crisi.. perchè quella fa paura piú in Italia che in altri paesi d’Europa

      29. Parigi non è Stoccolma, quindi il confronto è del tutto inappropriato. Bisogna guardare al meglio perchè il peggio ci sarà sempre…

      30. In un anno sei riuscito a capire ed esprimere in poche righe l’essenza di essere un italiano emigrato.

      31. Concordo pienamente. Vedere gente che non parla, o che sussurra, o che sta seduta come delle mummie, fa venire i brividi. Sembra gente senz’anima. Anch’io ho vissuto a Parigi (93-94) e sono scappato per le stesse ragioni che dice lei.

    6. da emigrante non posso non essere daccordo,me ne sono andato da Napoli per questo, però mi pare che Antonio sia stato troppo poco a Stoccolma e dunque che non abbia visto la quantitá di giovani ubriachi e molesti nel fne settimana che non ti permettono di avere una qualsiasi altra forma di socialità, che non conoscono nessuna modalità di vera comunicazione con l’altro, né tanto meno che abbia letto le statistiche sui suicidi nei paesi scandinavi …. insomma non sono tutte rose …

      1. ….. sicuramente in tre giorni avrà visto solo rose e fiori…… io Stoccolma non la conosco ma conosco la realtà di Napoli e di una buona parte del sud…… ripeto pur non conoscendo Stoccolma mi permetto di dire che sicuramente è più civile di Napoli e di tutto il resto da Roma in giù……

      2. Dici la verità, sono d’accordo ma non si può negare che il primo impatto con la Svezia, ed in particolare con Stoccolma non possa che lasciare stupite le persone che vengono da contesti diversi. Certo, l’Eden non lo posseggono nemmeno loro e tutti i problemi citati sono veri ma il punto è che al di là dei problemi sociali di cui possono soffrire, esiste anche un’amministrazione efficiente, ben organizzata, non perfetta ma capace comunque di erogare servizi di alto livello. Anche da noi in Italia ci sono i giovani molesti, tra cui l’uso di alcool e droghe è in continua crescita, direi che c’è anche un generale abbassamento dell’educazione e del rispetto delle nuove generazioni, che appaiono piuttosto disinteressate alle conseguenze che le loro azioni possono avere sugli altri. Da noi c’è chi si suicida perché ha paura di non riuscire più a pagare gli operai della propria azienda o il mutuo di casa. Non sono tutte rose in Svezia ma non significa che non abbiamo da imparare da loro o tanto meno che sia del tutto ingiustificato lo stupore che l’autore dell’articolo ha provato recandovisi.

      3. sono stato a Parigi quest’anno e un po’ mi sono vergognato di essere italiano, ammirando l’alto livello di ricettività e l’organizzazione dei francesi. è anche vero però che…è difficile ‘fare confronti’ tra città e nazioni. l’italia è italia, stoccolma è stoccolma, napoli è napoli. il disagio, l’insoddisfazione che proviamo è dovuta non alle differenze con gli altri popoli europei ma la verità è: STIAMO ESAGERANDO!! tutta la corruzione che volete ma… come può un cittadino di un qualsiasi popolo civile e quindi multietcnico europeo concepire che un ministro possa chiamare orango un altro ministro di colore, senza dimettersi dopo averlo fatto??? ma stiamo scherzando?? ho visto alcuni sketch di un comico francese che parlava degli italiani… decisamente la nostra immagine è un po’ ..sbiadita (e non per colpa di uno solo)

    7. I politici li votiamo noi , caro Gianni. E disertiamo pure le urne! Oltre a questo un Paese è fatto dai cittadini e dal senso civico che questi hanno , i politici sono la conseguenza. Ti ricordi Wanna Marchi ? dicevano che fosse – e non v’è dubbio alcuno – una truffatrice. Vendeva i sassi del Po come amuleti scacciasfiga.
      Ora chiediti una cosa : come ha fatto a truffarne tanti ? Ecco , i politici stanno a Wanna Marchi , come gli Italiani stanno ai clienti della Marchi . Siamo lì sempre ad attendere un Superuomo salvifico e che metta tutto a posto. Noi stiamo sempre ad attendere , capito il problema qual’è? E ci guardiamo bene dal cercare di fare pulizia e rendere le cose migliori nel nostro piccolo. Siamo pigri mentalmente e dei miserabili nell’animo. Tutti allo stadio! Tutti per le strade ad esultare se vince la nazionale ai mondiali!
      …e poi? Dov’è che siamo? Dov’è tutto quell’orgoglio nazionale lì ? Dove va a finire ? Nel pensare di essere i più furbi passando davanti a tutte le file che troviamo ? ( in auto , in posta , al mercato ) Nel farci corrompere in ogni livello della società civile ? Nel buttare cartacce e bottiglie in PET dall’auto in corsa ?
      Perchè caro Gianni , siamo quelli lì sai? Siamo quelli che il Mondo termina con il nostro culo e non ci fotte niente del prossimo a meno che quel prossimo lì , ci debba qualcosa.
      Politici , dici? Certo , ma è solo il 50% del problema.

      1. Hai ragione da vendere Emanuele e mi piacerebbe sapere che sei giovane e non, come me ormai vecchio e deluso. Mi piacerebbe scoprire che di persone giovani in possesso di capacità critica e voglia di mettersi in gioco ne siano restate un numero sufficiente per non considerarli specie in via di estinzione.
        Guardarsi in giro è e rimane comunque un esercizio da non sottovalutare.
        Nella nostra epoca è meglio considerarsi figli di una cultura piuttosto che di una regione geografica: chi se ne frega se i confini non coincidono più con le definizioni?

      2. Assolutamente d accordo. E facciamola un po’ di sana autocritica ! E ricominciamo da li!

      3. mai stata cosi’ in sintonia di pensiero con qualc’uno hai ragione manuele io sono di napoli, ci vivo e ci lavoro ma la mencanza di senso civico di questo paese che amo, mi fa’ desiderare di scappare……mai visto un popolo amarsi cosi’ poco.

      4. per me tu hai centrato il problema! E’ vero che all’estero , in molte cose, sono organizzati meglio, ma è anche perchè è il popolo,in primis, ad essere più accorto e attento alle regole!!!!! Qui il Comune in primavera mette i fiori per le aiuole nelle strade, le fioriere davanti ai negozi, per non far parcheggiare le macchine, ma dopo un pò ,sono tutte secche, perchè neanche il negozio, che ce l’ha davanti , si prende la briga di innaffiare, e così diventa un cestino per la spazzatura……….quindi credo, che la colpa dell’ Italia caotica, prima di tutto siamo noi……..

      5. Hai scritto proprio bene Manuele! Ci lamentiamo di tutto e di tutti ma quando abbiamo la possibilità di cambiare le cose partendo dalle più piccole e le più fattibili, come chiedere lo scontrino, la ricevuta e non pagare in nero!! Ci trasformiamo e vogliamo essere i furbetti di turno anche noi! Cominciamo a spostare le piccole pietre se vogliamo spostare la montagna! Diceva un vecchio proverbio cinese ! E cominciamo a dare noi per prima l’esempio! Rispettando le regole, rispettando il prossimo, rispettando il nostro paese!! Senza omertà e demagogia!

      6. Vedo che condividiamo un pensiero di fondo comune: non si può puntare sempre il dito contro la classe dirigente; la classe dirigente, fino a prova contraria, la legittimiamo noi. La corruzione ad ogni livello della società Italiana che denunci è il grande male del nostro Paese. Ci siamo venduti l’anima per il nostro piccolo torna conto, perché ci sentivamo tutti più furbi degli altri ed in culo a quello che succede al tuo vicino. Il gioco però dopo un po’ ti si ritorce contro è la dimostrazione è quanto sta accadendo in questi giorni in Patria.

      1. e dimmi come li scegli senza le preferenze ? e’ una presa in giro per i cittadini ? se poi ti riferisci ” nella scelta ” alla lista che ti piace……e’ questo il dilemma……ogni testa e’ un tribunale

      2. …vero, ma…stavo facendo una riflessione. Le tre figure più potenti in Italia sono 3: Il presidente della Repubblica (Napolitano), il presidente del consiglio del ministri (Letta) e il governatore di Banca d’Italia (Visco). …io non ho avuto modo di eleggerne alcuno di essi…voi?

    8. il problema dei napoletani, che la maggior parte è felice di come stanno le cose, forse hanno capito l’essenza della vita, a loro gli basta poco per essere felici. Infatti coloro che criticano la loro città sono le persone con più cultura che hanno perso questa semplicità e sono pesci fuori d’acqua.

      1. Un conto è la semplicità, un conto è l’inciviltà.

        Se per te è “semplicità” parcheggiare sui marciapiedi o far si che le strade sembrino un’unica, grande discarica..beh, te la lascio volentieri sinceramente.

      2. “Di ogni città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad ogni tua domanda”!
        ITALO CALVINO

      3. Guarda che se una persona sia più colta non significa che debba per forza perdere la semplicità, anzi… la perdita della semplicità la vedo di più nelle persone che hanno tanti soldi.

    9. A cosa serve dare la colpa ai politici quando TU per primo non ti metti a cercare di cambiare le cose?
      Questi politici sono una merda? Tu sei migliore? Fantastico: allora inizia TU a lavorare per cambiare le cose. Entraci in politica, preni il posto di quei maiali che NOI abbiamo eletto per mancanza di meglio e CAMBIA le cose.
      Altrimenti tieniti i meterassi per strada.

    10. bastava fermarsi in Scozia… lì ho visto covare una oystercatcher/gallinella di mare le sue uova al sicuro in un parcheggio all’ingresso del castello di Fyvie: era il 2007 e sotto casa mia, Anzio,imperava la monnezza…

    11. PURTROPPO NOI ITALIANI,IN PARTICOLAR MODO MERIDIONALI,INCOLPIAMO COME ALIBI SUPREMOI POLITICI…MA ESSI NON VENGONO DA MARTE,SONO FIGLI DELLE NOSTRE TERRE E NOI CORREI DELLE LORO COLPE..”ogni popolo ha i governanti che si merita,il karma negativo delle nostre omissioni!!!”

    12. Lo stato delle cose cambia..quando iniziamo noi a cambiare….quando nonostante tutto..non ci si arrende..solo perchè lo fanno tutti….Io lo spero con tutto il cuore che questa umanità..si possa riprendere !!..E tutto vero quello che ho letto….ma guarda caso lì esiste il tasso più alto di suicidi.. e di depressi.allora..cosa è che manca ‘..Ilcuore…Evviva la nostra terra ..riportiamola a galla..facciamola rspirare..ossigeno per le nuove generazioni ! Maria

    13. purtroppo ne le tue figlie e nemmeno i miei nipoti riusciranno a cambiare qualcosa…………………almeno ke incominciamo noi a ………menar le mani

    14. Sì, ce la faremo! Ma i bambini, tali atteggiamenti corretti, li devono imparare dagli adulti.
      “Si chacun fais un pas tout le monde avancera”, “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.”(Gandhi)

    15. Ciao Gianni,
      C’è un’iniziativa bellissima che potrai prendere per aiutare le tue filgie: insegnare, educare, insistere ed insistere sempre di più a mentalizzarle che esistono cose migliori di quello che ci offre il nostro sistema corrotto.
      La raccolta differenziata, una guida in auto coscenziosa, il rispetto per gli altri e per i luoghi che necessitano di quiete, gli spazi liberi dal fumo. La pratica di uno sport sano e salutare, amare il verde ecc… Tutto questo puoi farlo tu in ogni luogo. Liberarle dall’ignoranza è una cosa che puoi fare tu e che ti renderà orgoglioso nei loro confronti.
      Non aspettate che siano “gli altri”, l’iniziativa deve essere presa già dal nucleo familiare!

    16. E’ vero. E’ tutto vero. Ma io trovo Napoli …. Napoli. I Napoletani invece dovrebbero viaggiare di piu’ . rendersi un po’ piu’ conto. . . e forse qualche piccola cosuccia va rivista per carita’ .

    17. Trovo post un trionfo di luoghi comuni. Vivo a Londra, dove da ex residente in Italia apprezzo moltissimo la qualità dei servizi e il fatto che tutto funzioni (e immagino che a Stoccolma sia ancora meglio). Detto questo sono stato a Napoli per lavoro un week end di Luglio. Ovviamente non ho visto che il centro storico e poco altro. Me ne sono innamorato! Voglio tornare. Ho preso un taxi la sera, ed ho pagato con carta. Mi hanno fatto lo scontrino ovunque, senza che lo chiedessi. Se lasciavo la mancia, mi offrivano il caffè (che é molto più buono di quello londinese a un terzo del prezzo). Quando avevo bisogno di un’informazione, chiedevo, ottenendo uno scambio di battute che mi ha regalato sempre un sorriso. Paradossalmente, il colore dell’ultimo paragrafo (quello delle “mabboro”) é proprio la ricchezza e la bellezza della sua città. Quanti, pensando a Napoli oggi, pensano alla Cappella di San Severo o al Monastero di Santa Chiara (che mi hanno tolto il respiro) e quanti, invece, alla monnezza? Le differenze fra gli Italiani tutti (basta con questo razzismo verso i Napoletani) e i popoli scandinavi sono culturali, quindi abissali, e non le colmeranno certo leggi ad hoc. La presa di coscienza individuale, quando e se avverrà a un livello tale da cambiare la realtà, sarà un bel regalo verso noi stessi. Certo. Ma fossi in lei avrei anche un po’ di amore per quello che sono qui ed ora, per il colore e il genio partenopeo, per il patrimonio culturale immenso e dimenticato a fronte dei luoghi comuni di cui sopra. A Napoli c’é la camorra. In Norvegia Breivik ha ammazzato 69 ragazzi e gli hanno dato 20 anni di carcere. Cose per noi inspiegabili: siamo molto diversi. La nostra bellezza risiede (anche) in questo.

      1. Caro Rosario Morabito, quello che scrive lei è per me l’esempio del motivo per cui questo paese non ce la farà mai. Pieno zeppo di gente che come lei vive all’estero ma poi a parole dice di amare Napoli. Già caro Morabito, molti andrebbero Napoli se come lei ci venissero a fare un week end all’anno. Anzi, a fare da turista un paio di giorni creda a me sono belle le città di mezzo mondo. Trovo anch’io come l’autore del blog che sia il suo commento l’apoteosi del luogo comune e – ahimè – dell’italianità. Di quel male tutto nostro che azzera l’umiltà e il senso del dovere. Di quell’ipocrisia per cui Stoccolma è bella ma troppi suicidi (che non centrano una minchia con l’organizzazione sociale ma con alti elementi climatici e antropologici qui troppo lunghi da argomentare). Londra bella (c’ho vissuto ma non lo rifarei se potessi…) ma troppi ubriachi nei pub, mentre i nostri giovani qui in Veneto li vedo tutti sobri il sabato sera giocare a carte in veranda… Ma diamine finiamola! Siamo il peggior paese d’Europa per evasione fiscale, il peggiore d’Europa per classe dirigente, il peggiore d’Europa per prospettive economiche, il peggiore in Europa (e secondo al mondo forse) per debito pubblico… Non parliamo dell’inquinamento, della gestione rifiuti di Napoli andata in mondovisione, di un presidente del consiglio che va con le minorenni e lo sanno anche al polo sud ormai… Io personalmente provo solo tanta vergogna. Altro che la tipica boria italiana… 😦

      2. Ma Daniele, mi scusi, é così grave subire il fascino culturale ed estetico di un luogo? A Napoli c’é una street art pazzesca. Qualcuno ne parla? non mi pare. Io non ho menzionato alcun suicidio, ne alcun ubriaco nei pub inglesi, tantomeno i giovani in Veneto. Mi confonde con altri discorsi da bar che ha sentito, o forse era distratto nel leggermi. Fossi in lei cercherei altrove “il motivo per cui questo paese non ce la farà mai”. Io ho scritto questo, se ha orecchie per intendere: “La presa di coscienza individuale, quando e se avverrà a un livello tale da cambiare la realtà, sarà un bel regalo verso noi stessi. Certo. Ma fossi in lei avrei anche un po’ di amore per quello che sono qui ed ora”. Cordialità.

    18. Quindi il problema è lo Stato non chi lo compone è chi vota i politici. L’uovo e la gallina.. Se voglio un uovo sono la gallina ma se voglio la gallina sono l’uovo. Peccato che comprendendo che la gallina viene dall’uovo e viceversa le cose andarebbero a posto da sole

    19. Vi scrivo da San Benedetto del Tronto,dove molti di voi sono in vacanza…. Ho un bambino piccolo che un giorno non ha piu’ trovato la sua busta a pois con tutti i suoi giochi ,roba di poco sicuramente. La borsa era custodita in una cabina insieme ai giochi di altri bambini . Quella borsa non c’e’ piu’… perché ,come ha detto il bagnino, l’hanno presa i Napoletani,quelli sono fatti cosi’….condividere ci mancherebbe,ma rubare a un bimbo .Mentre passeggiavo sentivo una donna milanese che diceva: e purtroppo sono vicina ai napoletani…questi prima erano 2,poi 5,poi 20…e se non sto attenta mi prendono pure il mio ombrellone…eh ma ieri gliel’ho dette quattro a questi signori!!! Ecco questa e’ la Vs. immagine…che peccato!! Non e’ solo colpa dei politici…la colpa e’ dei genitori,della scuola , della tv…E non solo per “i napoletani” che ti passano avanti nelle file con scuse “inventate” solo per poi andarsi a fumar una sigaretta…

    20. Purtroppo Napoli è una città martoriata da sempre. Una grande speculazione per camorra e politica. Lo stato delle cose può cambiare quando sarà annientata l’attuale classe politica ed i suoi agganci camorristici. Per questo ci vuole solo un nuovo diluvio universale.

    21. Sono daccordo con il tuo stupore,ma credo che nessun italiano possa permettersi il lusso di viaggiare anche se alcuni si riempiono la bocca della loro civilta proprio mentre sputano cattiverie addosso agli altri(DI SOLITO addosso ai NAPOLETANI).

    22. Perchè scaricare il dovere di costruire qualcosa sulle tue figlie e gli altri bambini? Comincia a farlo tu per loro! Se ogni generazione non ci mette del suo e aspetta che sia la successiva a muoversi siamo messi proprio male..

    23. …e vabbe hai visto un po di cose che abbiamo visto un po tutti noi napoletani (e cittadini del sud italia) che siamo andati fuori napoli, anche solo al centro nord. Cosa vuoi dirci di nuovo con questa pagina del tuo blog ?

    24. Ancora la corsa a dare la colpa agli altri ( allo stato, ai politici, alla camorra ecc ecc. )
      ANCORA NON ABBIAMO CAPITO CHE E’ PROPRIO QUESTA MENTALITA’ DI MERDA che fa si che “mi faccio i cazzi miei” o “io sono piu furbo” o “aggio a campà” ecc. la vera causa del degrado??
      Vogliamo o no darci da fare e incazzarci con chi è disonesto e ipocrita?
      Se non si agisce e ci si lamenta sempre degli “altri” , da questa FOGNA chiamata italia non se ne uscirà mai . E per colpa vostra!!

    25. Politici? i politici c’entrano poco. E’ la mentalità di merda che abbiamo quì che è sbagliata.
      Ogni popolo ha i politici che si merita e questa monnezza al potere è un estratto della società spazzatura in cui viviamo.

    26. è solo un altra realta alla fine son educati come noi ma vivendo una vita diversa son diversi , ma credo che in fondo in fondo non ci sia differenza cercano ed inseguono il sogno di tutti ! una vita degna di essere vissuta indipendentemente dall’estrazione sociale o scuola ……………..

  2. he dire? E’ tutto vero, scritto magistralmente, da par suo, dal bravo Antonio Menna Ma la cosa più tragica è che se ne parli ai noivecentomila e rotti abitanti di Napoli troverai due milioni di persone che sono d’accordo con te, ma il giorno dopo tutti quanti continueranno a comportarsi allo stesso modo di prima, se non peggio! Non c’è proprio speranza per Napoli?

    1. ……………..non solo per napoli…….per l’itaglia intera……Vi sta bene cosi’…appunto io da circa 5 anni sono scappato…..

      1. bravo, prima di scappare hai imparato l’itaGLIano o ti sei portato dietro l’ignoranza di borgata per farci fare brutta figura? Ciao Max..

      2. Scappi dall’ itaglia ?!? Ne son felice. Non posso tollerare chi vuol cambiare il Mondo ma non sa nemmeno scrivere il nome del proprio Paese.

      3. ..a Lele sparo nun te mica passato per la capa che magari ha scritto itaglia di proposito… magari per far invidia a un vero itagliano come te… frtatello d’itaglia…

      4. vi sta bene? beh io almeno provo a fare qualcosa te sei scappato, bello dire che nn cambia se nemmeno ci si prova!! forse quando avrò 40 anni scapperò anche io ma per i prossimi 15anni voglio provare a cambiare qualcosa xke i miei figli li voglio far nascere nel paese più bello del mondo e non sarà ne la mafia ne lo stato a impedirmelo

      5. caro Max, per gli itaglioti è più importante scrivere correttamente l’itagliano che guardare in faccia la realtà. Anchio sono scappato 5 anni fa, magari ora l’itaglano l’ho scrivo male ma parlo col mondo intero in Inglish

      6. Sei appena scappato dall’Italia e già la scrivi con la <>?
        Teniamo presente che noi siamo invasi da extra comunitari che “aiutano” a sporcare, ad urlare, a deturpare…mentre il Nord Europa non li vuole e non li ha!

      7. Scusate ma Max non è ignorante. Ha scritto a proposito “itaglia” in minuscolo e con la gl. Termine esistente nella “Nonenciclopedia” usato nel linguaggio sopratutto di anticonformisti. Sapevo già di questa parola da quando andavo all’elementari… che ho fatto in una scuola sperduta di Marano… Non a Milano, Bologna o Padova…

      8. Eh si, scrivere itaGlia è un vezzo che hanno molti nostri compatrioti all’estero quando, in qualche modo vogliono mettere alla berlina, spinti spesso dal risentimento e dalla delusione, i vizi del Bel Paese. Confesso che a me, nei momenti di maggior amarezza, scappa un “la solita italietta di mmmerda”, con tre m a sottolineare lo scorno 🙂 Però non odio l’Italia e non posso odiare i miei compatrioti anche se certi loro atteggiamenti mi feriscono.
        Ciao Alessandro, fai bene a lottare. Non so in quali modi o ambiti però rispetto la tua decisione. Io faccio parte di quel gruppo di persone che ad un certo punto si è arreso e se ne è andato. Capisco che per qualcuno io possa essere un codardo e forse lo sono ma più guardo la situazione e più mi dico che l’Italia, quella con la I maiuscola, quella di generazioni a cui furono chiesti veramente in sacrificio lacrime e sangue, quella sul cui altere sono state immolate intere famiglie pur di permetterne l’esistenza oggi è morta e in avanzato stato di decomposizione. La putrescenza è arrivata ovunque, corrompendo qualsiasi cosa e quanto rimane è l’eco di un’agonia frutto di problemi che ci portiamo dietro da anni prima che si attuasse l’unità del Paese. C’è chi ha provato, utilizzando le proprie capacità intellettive e la propria passione, a correggere questi problemi ma l’effetto non è mai stato quello sperato. La nostra classe dirigente si è sempre rivelata essere miope, poco attenta al contesto geo-politico e con un senso della storia molto limitato, o quanto meno nella maggior parte dei casi e nel maggior numero degli individui che la compongono. Per varie ragioni il livello di competenze degli amministratori nei vari settori della vita pubblica è andata scemando, così come la nostra capacità di far fronte ai problemi e a situazioni critiche. Come popolo siamo lo spettro di quello che eravamo e soprattutto di quello che avremmo dovuto essere. A tuo figlio auguro di cuore ogni bene. Gli auguro di realizzare nella vita i suoi desideri ed i suoi sogni. Gli auguro un futuro migliore di quello che attualmente si prospetta. A te auguro di non perdere mai la speranza, qualunque sia la decisione che prenderai in futuro.

      9. si però si scrive Italia, non Itaglia……caz, tutto il mondo è paese, ma in certi paesi manca la scuola a quanto pare, ah scusa la squola cosi ci intendiamo

    2. Ma come vi permettete? l’unica speranza che ha Napoli è che gente come voi la smetta di vituperarla, diffamarla e considerarla peggio del terzo mondo!! Gl’incivili purtroppo vivono in ogni dove, non solo a Napoli, con la differenza però che questa città è tra le più belle al mondo e non merita di essere trattata in questo modo e con questi toni compassionevoli e denigratori e soprattutto che voi facciate di tutta l’erba un fascio!

      1. ecco brava, continua così … Napule tre cose tene belle, o sole a pizza e e sfuglietelle… ncoppe jamme jà.
        Guardarsi attorno per capire dove si vive e fare dei raffronti, al netto dei luoghi comuni, è solo utile.
        Ma forse hai ragione: alla fine va tutto bene no? Tanto Forza Napoli che vincendo lo scudetto e diventa la città più importante d’ Italia!!! Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

      2. considerarla peggio del terzo mondo???cara signora, Napoli e’ terzo,quarto,quinto mondo!Ho vissuto per 60 anni a Napoli,sono napoletano, ora vivo in Canada e ho viaggiato tanto, e ho visto citta’ bellissime “E “civili.Se proprio vuole difenderla questa Napoli, dica che siamo stanchi di combattere ogni minuto con l’arroganza,l’incivilta’,la violenza soprattutto di quelli che vendono le mabboro dal balcone di casa.Siamo stanchi di politici corrotti e ladri, di promesse,di belle parole che restano tali.Siamo stanchi anche della pizza e della sfogliatella (che fanno altrettanto bene in tanti posti del mondo) e anche della sua “bellezza” che ormai si intuisce solamente,qualche voltaqua e la’. .Siamo stanchi di combattere,e cerchiamo solo di sopravvivere.Sono 65 anni che sento le stesse cose e non vedo niente di cambiato.Ho cercato,mi sono sforzato,ho insegnato a Scampia volutamente,ho fatto volontariato,lotte sociali,e compagnia bella,ma hanno vinto loro,quelli delle mabboro.E me ne sono andato e sono contento.

      3. Allora si dessero da fare per risolvere i problemi della monnezza e del degrado….sono decenni che non vengono risolti ….

      4. finche’ ci saranno persone come te che si sentono offese xke viene denigrata la propria citta’ e nn si aprono gli occhi …. l’italia farà sempre + schifo …. !!! Mi vuoi dire che Napoli è una città vivibile se non abiti in centro o non sei un “protetto”? ….. per favore….!!

      5. Cara Mary Lei non è di Napoli, oppure non abita a Napoli, o ancora, Lei vede Napoli solo da una cartolina. Io abito e lavoro in periferia di Napoli e mi confronto ogni giorno con questa città. Per amor di dio, ci sono tante persone dal profondo senso civico che lottano per affermare un principio di civiltà, ma non possiamo nascondere che ce ne sono altrettanti che ogni giorno si impegnano per il perfetto opposto.

      6. Tra le più belle al mondo? Questo giudizio non può basarsi solo sulla bellezza dei tanti monumenti (chiusi) esistenti, perché la città, oltre ad essere sporca e poco efficiente, è di uno squallore tale che mi viene voglia di emigrare ogni volta che ci passeggio

      7. Meno male Mary,che tristezza leggere di questi “concittadini”schifati della loro città..Io sono orgogliosamente napoetana.e sono stata anch’io a Stoccolma. Non solo…ho viaggiato in Europa in lungo e in largo e anche fuori dal continente,e nonostante i meravigliosi posti che ho visto ,mi è sempre mancata la mia Napoli..i colori ,le voci,l’umanità..uscire di casa e immergersi nella vitalità di una città in cui non ti senti mai solo..Bella Stoccolma,bella anche Helsinki..ma non ci andrei a vivere non lo sopporterei..per cui mio caro signore,come vede non siamo tutti uguali noi napoletani,molti di noi conoscono il resto del mondo e nonostante ciò continuano ad amare la propria terra e soprattutto la Storia di questa…mi chiedo perchè ,invece di chiudersi in casa per non vedere , non si trasferisce,magari nella “civile”scandinavia..però stia attento:non tutto ciò che luccica(almeno quando c’è la luce)è oro.

      8. basta con questa frase “la citta piu bella del mondo” ci sono altre migliaia di cose piu importanti che guardare una foto con il vesuvio sullo sfondo. E bastaaaa

      9. ma finiscila tu di dire ste cavolate. Le persone di Napoli purtroppo hanno poco chiaro il concetto di civiltà e quindi la città ne risente. Sistemate i cervelli e magari la smetteranno di prendervi smepre di mira come esempio negativo!

      10. scusa…io non sono di Napoli ma mi permetto una riflessione che non vuole essere un giudizio. Che c’entra la bellezza di una citta’ con quello che puo’ esserci invece di marcio al suo interno? e’ come dire che non bisogna permettersi di giudicare uno spacciatore se ha un aspetto fisico da modello…

      11. Napoli sarà anche la più bella città del mondo, ma ricoperta di monnezza perde parecchio, credimi. Invece di offendersi ogni volta sarebbe il caso invece di chiedersi: PERCHE’ ALL’ESTERO RIESCONO AD ESSERE CIVILI E DA NOI NO? Cosa abbiamo/facciamo di sbagliato? Mettiamoci un pò in discussione e piantiamola ogni volta di fare gli offesi e di dire: “La mia città è la più bella e guai a chi la tocca!”. Questi moti di orgoglio italico stanno a zero. Facciamo pena come paese, è ora di ammetterlo anche a noi stessi.

      12. Mary, l’estate scorsa sono andato in vacanza in Sicilia, e sono passato per Napoli, dove mi sono fermato un pomeriggio. Come puoi dire che questo post vitupera e diffama Napoli, quando non fa altro che descrivere la realtà dei fatti? Il punto è che probabilmente la maggior parte delle persone che vivono a Napoli si è assuefatta a Napoli, e non si rende più conto di qual è l’impressione che ne ha uno che capita là per caso. Non ho pregiudizi, e, avendo vissuto per due mesi in Scandinavia, non credo che Stoccolma sia l’unica alternativa sensata a Napoli – ma la città che ho trovato è… terrificante! E fino a che non iniziamo a dirlo senza paura di essere considerati retrogradi, razzisti, leghisti, i problemi di Napoli non verranno mai risolti! Tutto quello che nelle altre città è considerato folle, o almeno sbagliato, a Napoli è diventato una regola perfettamente accettata…

      13. TI do ragione fino a un certo punto: io ho viaggiato parecchio e sono stata anche in Finlandia per la quale potrei fare la stessa descrizione qui proposta per Stoccolma. Hai ragione, è brutto e triste denigrare una bellissima città come Napoli (specie se è la tua città natale) in questo modo, ma è anche vero che questa è la realtà che viviamo tutti i giorni (e io sono della zona Pignasecca dove l’altro giorno, tanto per fare un esempio fra tanti, delle bambine hanno cercato di dare un’ombrellata in testa ad una mia amica, alle dieci e mezza di sera, mentre erano su un motorino. Due undicenni senza casco..). Napoli è bella, ricca di cultura e di luoghi di una magia e un fascino incredibili ma quello che è descritto in questo articolo è tristemente vero e io personalmente da napoletana quale sono, cerco di fare del bene nel mio piccolo a partire dalle cose più semplici; quello che voglio dire è che questo articolo va preso anche in modo “positivo” nel senso che, per quanto possa essere denigratorio, mostra altri esempi di civiltà e deve aiutare a far rendere conto a chi non vede altra realtà se non quella che vive qui, che esiste anche altro e che si può migliorare, senza scappare! Oppure andare via e tornare per portare delle migliorie in un secondo momento… E inoltre, è anche diciamo naturale, volersi esprimere in questo modo dopo aver passato un pò di tempo in un posto totalmente diverso… e posso dire che per me fu lo stesso perciò non lo biasimo totalmente.

      14. Napoli è la città più bella del mondo: ma a un uomo sulla soglia dei 50, che ha visto progressivamente peggiorare le condizioni della città pur impegnandosi a migliorarle con un lodevole senso civico, quanta voglia viene di continuare a “lottare coi mulini a vento” che ben “conosciamo”?

      15. Hai ragione May, perchè in realtà il problema di Napoli (e dell’Italia intera)… è il traffico. 😉

      16. guarda che tutto il sud e’ cosi. Anzi tutta l’Italia e’ cosi. Te lo dice uno che ha vissuto:
        – 16 anni vicino Como
        – 3 anni a pescara
        – 3 anni Lecce
        – 1 Anno Lucca
        – 5 anni Amsterdam.

        Fidati, quello che si dice qui e’ TUTTO VERO. In tutta Italia.

        E smettetela di fare quelli che si scandalizzano. Muovete il sedere e cercate di cambiare il mondo in cui vivete.
        Ipocriti!

      17. Ma bella che? Io a Napoli ci vengo una volta a settimana per lavoro, e sono felicissimo quando vado via. Come dico sempre a mia moglie, Napoli è bellissima, di notte. Via Toledo, il cuore di Napoli, è un letamaio, la piazzetta appena costruita, quella su cui affaccia la BNL di Via Toledo, è più sporca di un porcile, cicche, mozziconi, cartacce, tutte lì, a fare bella mostra di se. Dire che Napoli è la città più bella del mondo, dimenticando che tantissimi napoletani mancano totalmente di senso civico, è una bestemmia. C’è tanto lavoro da fare, e bisogna farlo, senza crogiolarsi su ciò che resta dei fasti di un passato che non esiste più.

      18. e bbasta con questa retorica della città piu’ bella del mondo ! Lo era forse ai tempi di Ghoete ! Ora è stata rovinata dalla mafia con la complicita’ dei Napoletani che si voltano (giustamente) dall’altra parte… perche’ hanno paura, perche’ non vogliono problemi, perche’ lo Stato che dovrebbe difenderli e’ infiltrato di camorristi e mafiosi ai massimi livelli istituzionali. Ci vogliono Duecento anni di istruzione forzata per far capire ai Napoletani come si campa. O due anni di Stato vero, non di camorristi vestiti da politici.

      19. Non mi sembra ci sia nulla di offensivo nell’articolo, è solo una lucida analisi dei fatti e un raffronto tra le due città.
        Una cosa al volo, veloce: vai a Stoccolma e trovami una buca nell’asfalto. Buona ricerca

      20. Concordo in pieno, sembra che tutto il marcio dell’Italia sia a Napoli, quando dovunque si vive più o meno allo stesso modo…parla una che si è trasferita dalla Campania alla Lombardia e vi assicuro che nessuna delle cose scritte in questo articolo e riferite a Stoccolma, esiste qui…a Milano (e, invece, moltissime cose attribuite solo alla città di Napoli, esistono anche qui!).

      21. Napoli è bella- nessuno può dire il contrario- ma i napoletani sono da quarto mondo perchè il terzo ci ha già superati da tempo-ci sono interi quartieri che andrebbero circondati dal filo spinato- usare toni compassionevoli non aiuta e nemmeno quelli denigratori….occorre solo tempo ….forse fra 400-500 anni Napoli ed i napoletani cambieranno- AUGURI!

      22. a mary , io da napoletano ti dico, altrettanto, che c’è gente come te che crede ancora alle favole e alla bellezza, lo diciamo a voce alta che Napoli come Roma e per certi versi anche Milano è invivibile, non so il tuo caso, ma spesso chi parla come te è perchè non ha mai messo il naso fuori dal proprio circondariato.
        Ovvio che non si fa di tutta un’erba un fascio, ma le percentuali sono da migliorare un bel po’.
        Se la gente avesse a che fare con qualche svedese e/o norvegese e/o tedesco e/o svizzero e/o un qualsiasi europeo della UE capirebbe cos’è la vera civiltà, che per molti è una perfetta sconosciuta.
        Saluti

      23. No mi dispiace, gli incivili vivono in ogni dove ma Napoli è un altro mondo. Non può essere negato, il problema è esattamente questo vostro orgoglio: E’ bello che siate fieri della vostra città ma è ipocrita che lo dimostriate sempre e solo sparando le solite quattro frasi es. “Napoli è la più bella, non come voi polentoni che vivete al freddo” “la gente è ospitale e gioviale” ecc. ecc.
        Napoli è stupenda, io la adoro ma vi comportate come poveri babbuini incivili, non tutti ma una grossa maggioranza.

      24. Cara Mary, svegliati anche tu con noi.
        Finche’ si continua a giustificare tutto non ne usciremo vivi.

      25. certo…povera napoli vituperata da tutti…Napoli l’ho visitata e vissuta tante volte…e per un turista, da fuori, non c’è niente a Napoli che valga la pena di vedere, se sull’altro piatto della bilancia c’è la paura di girare soli, di essere scippati, di vedere, ovunque malcostume, maleducazione e inciviltà…

      26. Senti, gli incivili sono dappertutto, vero. E’ questione di numeri e di civiltà e cultura. Sta di fatto che qui (varesotto) di merda in giro per strada se ne vede “un po’”, ma tutte le volte che scendo a Caserta (e Napoli) per lavoro, mi sembra di stare in una cazzo di bidonville. tanta è la merda che voi buttate in giro distruggendo frutteti, viali e quant’altro.

      27. Brava, continua a foderarti gli ochi di prosciutto e a far finta che tutto vada bene e che certe cose di napoli “son tutte invenzioni” e non cambierà mai nulla….
        Un po’ di obiettività non farebbe male…
        Ricordatevi che i mille luoghi comuni su Napoli sono nati per un motivo, non così…. e quando tutti i napoletani cominceranno a riconoscerlo magari cambierà qualcosa

      28. Mary, pur rispettando la tua opinione, e pur riconoscendo a Napoli una bellezza fuori dal comune ed una ricchezza culturale e storica che ha ben pochi paragoni nel mondo, ammetterai che quanto meno accadono cose bizzarre entro i suoi confini, e nei suoi dintorni. Che ogni città del mondo ed ogni Nazione soffra della sua buona dose di problemi nessuno lo mette in dubbio ma ci deve essere un motivo, o quanto meno un fondo di verità, se non c’è una persona in Italia, e tante altre all’estero, che non considerano Napoli un modello di efficienza o tanto meno la città più sicura del mondo. Io sono originario di Roma, ci ho vissuto anni meravigliosi e credimi, la amo follemente ma pur considerandola una delle città più belle del mondo, con tanti meravigliosi aspetti positivi, non posso inalberarmi se qualcuno mi venisse a dire che è una città divenuta “invivibile”. La mia città ormai è allo sbando, passata di mano in mano ad uomini incapaci di amministrarla degnamente ed i miei concittadini sono decisamente incapaci di riprendere in mano la situazione.
        M dispiace, Mary. Napoli ha condiviso lo stesso fato della mia città. Tutte quelle storie sulla criminalità, gli ambulanti ed il malcostume dei suoi abitanti sono vere, senza nulla togliere alle tante e brave oneste persone che la abitano o alla sua bellezza.

    3. Chi gli dà ragione è perchè crede in queste parole e il giorno dopo si comporterà come sempre:da persona CIVILE!!!Ci siamo anche noi civili qui a Napoli e credimi ne siamo la maggioranza e ci fa veramente tanto male leggere queste cose,tristi ma purtroppo vere.Beh speranze per Napoli io non ne vedo ma mi auguro che le persone possano col tempo capire che hanno una ricchezza enorme e che devono saperla sfruttare.Napoli…quanto sei bella,ma quanto sei abbandonata dal mondo.Tutti ti insultano,nessuno però ti aiuta.Ai media conviene far vedere il peggio di Napoli….il cosi chiamato ‘terzo mondo’…Napoli è fascino,maleducazione,inciviltà,è saper vivere,è saper accogliere gli altri,è delinquenza,è la pizza,la sfogliatella,è anche ‘munnezza’…Napoli è come altre città.Non ha nulla in più,nulla in meno!!!

    4. Purtroppo penso che la tua domanda riferita solo a Napoli sia da estendere all’intero Paese Italia..ci sarà speranza per l’Italia e gli Italiani che sperano, ancora e sempre, in un futuro VERAMENTE migliore..e che avrebbero tante proposte e idee da portare avanti e condividere anche con la rappresentanza politica di oggi..

  3. Anche io domenica sono tornata da Stoccolma dopo una decina di giorni là. Dall’aeroporto di Napoli ho corso sotto la pioggia per prendere l’Alibus che mi ha lasciato nel mezzo del degrado più totale di Piazza Garibaldi, a 200 pericolosissimi metri dalla stazione. Come al solito ho preso a cuore la sorte di turisti pieni di trolley fatti sbarcare in mezzo alla strada, tra bancarelle abusivi, cartelloni abusivi, giocatori di tre carte e cumuli di spazzatura senza riuscire a capire in che direzione sia la stazione. Sono scesa alla stazione della Vesuviana, ho fatto storie con quello della biglietteria perché non aveva il cambio di 20 e io ero tenuta a pagare il biglietto con “moneta contata”. Ho aspettato 45 l’arrivo della Vesuviana e quando è arrivata ho pensato che in fondo ero stata fortunata. E mi sono chiesta perché fossi tornata….
    La risposta è che vorrei continuare a lavorare qui. Ma fanno di tutto per rendermelo quanto più complicato possibile…

  4. Se ti può essere di conforto, Stoccolma ha dato le stesse sensazioni a me e non sono napoletano, sono di Bari

    (scherzi a parte, è una città che mi ha “illuminato” e mi ha resto molto triste tornare a casa)

    1. Idem. Io ci andai nel 2004, in moto, da solo. Splendida.

      E poi se ci mettiamo di mezzo l’argomento “bellezza femminile” c’è da andar fuori di testa, anche se a mio avviso Napoli è un posto pieno di donne bellissime (se solo non fossero così napoletane…)

  5. Che devo dire io che sono cresciuta all’estero poco lontano da Napoli.. eh perchè Stoccolma è lontano ma la Svizzera è vicina … un tiro di schioppo, anche se è la Svizzera tedesca, e dove sono cresciuta io ero a 15 minuti dalla Germania. Eppure già 40 anni fa gli italiani e anche i napoletani si comportavano in modo civile in questa terra straniera .. come ancora oggi. Non si chiassava negli autobus, nei locali, nei condimini ne tantomeno alle feste. Mai si gettava una carta a terra, non dal finestrino della macchina, mai la spazzatura fuori orario e le bottiglie di vetro si lavavano prima di portarle nei punti di raccolta. Chissà per quale beffardo motivo, gli stessi italiani e napoletani appena tornato sul luogo natio, riprendono a comportarsi da selvaggi. Aggiungo i NAPOLETANI, perchè nello specifico mi da immenso dolore vedere come in particolare a Napoli (città che amo profondamente) è tutto un ….tu levi il quadro e io levo il chiodo…. e questo ad iniziare dalle Amministrazioni per finire al popolo ecc.ecc… Ma stiamo compiendo un enorme sacrilegio che Napoli non merita.. e non capisco perchè nessuno, ma proprio nessuno si riesca ad attivare per sensibilizzare lo sviluppo di questo nostro patrimonio che è Napoli… e non si faccia una vera campagna di educazione civica per il rispetto della nostra città e dei suoi cittadini.

    1. La campagna di sensibilizzazione non servirebbe a molto.Purtroppo se leggi la storia di Napoli ti accorgerai che non c’è differenza tra le epoche e le persone:non importa chi sia,francesi,spagnoli,Berlusconi,Savoia,monarchia,repubblica;siamo sempre stati trattati come animali e adesso questo siamo ANIMALI.Il cambiamento deve partire dall’alto.Qualcuno deve darmi la possibilità di vivere da “cristiano” e io mi trasformerò in una persona civile.Ovviamente è un’utopia.Fatti un pò il conto di quanti secoli avrebbe bisogno questo processo contro tutti i secoli in cui ci hanno trattato male e continuano a farlo.Io vivo a Londra e sto bene qui,ma qualcosa dentro di me è morto da quando me ne sono andata.Quella è la mia casa,la mia terra,la mia gente e la mia lingua.Non c’è soluzione a tutto ciò perchè è troppo radicato in noi:la sfiducia e il pensare che non ci meritiamo niente,perchè niente ci hanno mai dato affinchè potessimo comportarci bene,ci porta ad essere bestie.E questo è un processo che riguarda tutti i popoli sottomessi.Un esempio a caso sono i sudamericani,con una terra favolosa ma che non hanno nè cielo da vedere,nè terra da camminare e quindi si appigliano a calcio,rituali,santi e madonne varie.E non sono tutti uno stinco di santo!Proprio come noi.E’ un destino comune a tutti i popoli maltrattati.

      1. cara marianna credo che il senso giusto sia nelle tue parole anche io vivo tra bologna e la spagna e la penso cosi’, ma i tre anni che ho passato a napoli dal 2008 al 2011m avevano ridato a me stesso, il vero Gerry con le sue radici amicizie fine settimana ad ischia ed ebbene si anche schivare tutto cio’ che trovi per strada, o il palcoscenico in cui ti vieni a trovare vivendo tutti i gg in una citta’ che e’ unica al mondo anche per questo….ma alla fine se stessi e gli eventi ti portano a rotornare lontano, se hai voglia di realizzare qualcosa che purtroppo nella nostra citta’ non ci e’ permesso….

      2. concordo in pieno con te Marianna io vivo a Manchester (England} da 27 anni e ti capisco perfettamente.

      3. il Cambiamento parte sempre dal basso…non dall’alto. Purtoppo l’ingoranza che c’è non permette un cambiamento di massa.

      4. Finché si pensa che la soluzione debba arrivare dall’alto, e non dai singoli cittadini, il problema di Napoli non verrà mai risolto – perché il problema di Napoli è proprio continuare a credere nell’alibi che la colpa è degli altri! Il senso civico, il rispetto e l’amore per la città in cui si vive… si deve partire da là.

      5. Finalmente, una risposta decente!!! Di una città bisogna conoscerne la storia, le dominazioni. E’ assurdo leggersi la descrizione di Stoccolma, Berlino Praga o chi per esso, anche perché oggi viaggiamo tutti. Il senso civico il napoletano lo ha, tant’è che si adegua appena mette piede fuori casa. Personalmente ogni paio di giorni, sono costretta a fare pulizia nella borsa, non butto una carta a terra neanche se circondata da “munnezza” ,rimango io, sia all’estero che nella mia città, cosa che non fanno loro quando vengono a farci visita, e giuro, l’ho visto con i miei occhi. Non sono d’accordo sul fatto che non basterebbero secoli, per far cambiare le cose, Le solite lagnanze rivolte ai politici, è vero sono peggio della “munnezza” ma li eleggiamo noi!!! e poi… l’esagerazione nel descrivere in maniera negativa la propria città, questa è la vera vergogna, (non vedo un contrabbandiere di sigarette da almeno 10 anni). Perciò, facciamo meno chiacchiere, e più fatti, il napoletano, non ha nulla da invidiare e chiunque di noi si allontana, ne avverte continuamente la mancanza.

      6. sbagliato , il cambiamento deve partire dal basso , dignita ed amor proprio non si impongono , cominciamo tutti a non buttare spazzatura per le strade ,a non pretendere sempre che siano gli altri a fare . Se ognuno di noi (nel nostro piccolo ) si comporta civilmente potremo anche dire al nostro vicino di fare altrettanto. Non aspettiamo la manna dal cielo , non aspettiamo che siano sempre gli altri a dirci o a fare cio’ che potremmo fare noi. Non vi pare ??????????????

    2. permettetemi di lasciarvi la mia piccola e personale esperienza: io vivo a Scampia e quello che piu mi sconvolge non è la guerra camorristica (perchè quella bene o male se la fanno tra di loro, lotte di comando su un territorio o per lo spaccio e tanto altro ancora, purtroppo), bensì mi sconvolge il fatto che la gente (che pur deve fare i conti con questa realtà camorristica che è sempre in agguato, vedi i poveri commercianti che devono pagare il pizzo ecc), non dico tutti ma è la maggioranza, vuole rimanere immersa nella propria mediocrità, nella propria ignoranza, immersa nei propri turpiloqui, nella loro impresentabilità, cioè li riconosci subito che il livello è basso, bassissimo. Ho frequentato l’oratorio del rione Don Guanella e posso raccontarvi scene aberranti di ragazzine che prendevano per i capelli le compagne e le prendevano a ginocchiate sulla bocca…ebbi i brividi quel giorno! Ragazzine la cui massma aspirazione è farsi mettere incinte a 13 anni e campare con gli assegni sociali per ragazze madri….ho visto fare tantissimi gruppi estivi (grest) sulla legalità, sull’ambiente, sull’educazione civica…i bambini si scocciano proprio di applicarsi, sono inghiottiti dalla loro realtà familiare, che la domenica pomeriggio li porta al parco giochi e dai finestrini si vedono sti bambini lanciare di tutto, dai fazzoletti per soffiarsi il naso alle carte dei gelati….purtroppo possiamo difenderci Napoli come vogliamo, ma io vedo che nessuno vuole fare niente per migliorarsi, ovviamente e per fortuna non siamo tutti cosi…ma l’erba cattiva a Napoli non muore mai…spesso ho pensato a cosa si potesse fare, ma gli sforzi di educare le nuove generazioni sono sempre risultati vani!Purtroppo è un cane che si morde la coda, è un vortice da cui difficilmente usciremo mai

    1. Credo che sia la consuetudine tipicamente nordica di mettere sul davanzale il candelabro dell’avvento (che sostituisce o completa il calendario dell’avvento, quello che vendono anche qui alla Lidl e che contiene i cioccolatini per i bambini). Le candele del candelabro vengono accese 1 per ogni settimana che precede il Natale. Una volta erano candele vere ora spesso si tratta di candelabri con lampadine a forma di fiammella in cima a finte candele che si accendono con una normale presa elettrica.

  6. Hai ragione,complimenti per il racconto,quanti anni hai??potrebbe valere la pena di lasciare per sempre questa città ??tanti auguri

  7. Io abito a Salerno ed in occasione del Giffoni Film Festival la scorsa estate ho ospitato a casa mia una ragazza svedese per dieci giorni,la durata del festival.Notai subito che era sbalordita guardandosi attorno quando camminavamo per la città,certo,le piaceva perchè era molto diversa da Stoccolma e dalle tipiche città svedesi,il clima caldo e le mattine soleggiate con mare blu la affascinavano ma era sorpresa ogni volta che vedeva delle persone sul motorino senza casco,le macchine sui marciapiedi e quando salivamo in macchina le veniva automatico allacciare immediatamente la cintura.Okay,si faceva non so quante canne e non riusciva a capire metà di quello che dicevo per questo,ma era civile.Addirittura la ragazza bielorussa che ospitai due anni fa era disgustata dall’odore sgradevole che a volte si sentiva lungo la strada dove abito(è il centro storico e invece di valorizzarlo lo mettono da parte,lo rendono ancora peggiore,a partire da chi ci abita.ci sono strade sconnesse,la gente butta per terra le cose senza curarsene,non raccolgono i rifiuti dei cani ed inoltre le macchine sono anche qui!!dove le strade sono strettissime e fanno sfigurare tantissimo queste strade antiche già rovinate..)Qui facciamo la raccolta differenziata tutti quanti il problema,almeno nel mio quartiere è che l’immondizia si lascia sotto il portone fino a quando non la vengono a ritirare e quindi puzza,sporca ed è brutta da vedere,per non parlare degli stranieri che vanno a buttare la loro immondizia accanto ai contenitori dei nostri condomini e resta lì perchè mica loro fanno la differenziata ed i netturbini mica la raccolgono.
    Hai completamente ragione..io più che mettermi una giornata a pulire tutta la mia strada non so cosa potrei fare,il sindaco sembra sordo e la gente non cambia mica mentalità..

  8. …al supermercato le bottiglie di birre, di vetro e di plastica trasformarsi in bollini da scaricare dalla spesa…

  9. Da Milano un ammirato: SONO D’ACCORDO!!! Perché quello che hai (ti do del tu, son sicuramente più vecchio) scritto si applica anche a Milano! E sono disposto a prendere per un orecchio chiunque dica il contrario, e a fargli fare un tour guidato!
    Grazie
    max

    1. sono milanese, trasferita nei boschi a 80 km da Milano, e concordo pienamente con Max: Milano sarà un po’ (ma poco) meglio di Napoli (che peraltro è splendida), ma in quanto a civiltà siamo lontanissimi anche noi, ne è lontano l’intero Paese e purtroppo non vedo luce alla fine del tunnel…

      1. anche io abito a Milano, e sono di Cagliari. Per molte cose la riflessione è applicabile anche alla mia isola… ma Milano, non dimentichiamolo, è strapiena di meridionali che si sono trasferiti negli ultimi decenni. E i milanesi doc che conosco, che hanno una certa età, non certo adolescenti, ricordano Milano come Stoccolma, prima dell’invasioneòòò

    2. bisogna dire però che un sacco di “milanesi” ora fa di cognome Esposito, Gargiulo ecc.. o si chiama Salvatore, Ciro ecc…

  10. 12 anni fa ho fatto un viaggio di lavoro in Canada a cui ne sono seguiti molti altri. Quando i viaggi sono finiti non ce l’ho fatta a restare in Italia. Sono quasi 7 anni che vivo a Toronto e credo sia stato il più bel regalo che ho fatto a me stesso in tutta la mia vita. Capisco benissimo la meraviglia provocata da una città che funziona. La prima volta che ho visto fare la fila a una fermata dell’autobus sono rimasto a bocca aperta. Forse Toronto non è perfetta come Stoccolma, ma per me è ormai CASA.

    1. Premetto di essere Beneventano. Non vogliamo proprio accettare la realtà. Sono stato semplicemente in Trentino e passeggiavo per strada con i miei bambini. Mi avvicino (mi avvicino soltanto) alle strisce pedonali per attraversare e le macchine si sono fermate. I miei bambini, incuriositi: “Papà, perché le macchine si sono fermate?”

  11. Io continuo ad incontrare gente che mi accusa di essere un vigliacco perché sono andato via, di essere un esterofilo quando vanto la normalità di un posto nel nord della Francia… Credo che invece il napoletano dovrebbe viaggiare per rendersi conto che la normalità non è quella che si vive a Napoli, anzi… e smetterla con l’alibi del “tanto è dappertutto cosi”.
    Non lo è.
    Grazie per l’articolo e a presto!

  12. E’ dal 2006 che visito periodicamente la Svezia. Quando la gente incredula mi chiede “ma che ci vai a fare ogni volta?!” la mia risposta è sempre la stessa: vado a respirare una boccata di civiltà. Ogni volta (ci torno una media di 2 volte l’anno) scopro cose nuove, cose belle e la voglia di far parte di quel mondo aumenta sempre di piu’.

  13. Reblogged this on Sabryx and commented:
    Bellissimo articolo di Antonio Menna che ha come scenario uno molto simile (oserei dire migliore) alla città in cui vivo: Reggio Calabria.

  14. io ho avuto la forza di andare via…
    era il 2 marzo del 2009.
    Il giorno piu’ importante della mia vita.
    Una scelta che rifarei tutti i giorni.
    Perche’ arrivi al punto che cominci a desiderare una normalita’ che non hai mai avuto.
    E quando la trovi,è da pazzi,da suicidio tornare indietro.
    Fatelo ragazzi.
    Fatelo se,come me,non vi rassegnate al compromesso.
    Si perche’ vivere a Napoli vuol dire accettare tutti i giorni compromessi su compromessi in nome di un quieto vivere che poi nemmeno hai.
    Credetemi: è dura ma tutti possono farcela.
    Un saluto a tutti
    Luca

  15. Bellissimo articolo,ma vi siete mai chiesti come mai in Svezia ci sono molto ma mooolto più acoolisti che in Italia? Non tutti apprezzano la società per la sua civiltà e perché funziona. A qualcuno manca anche il sole, il calore. Questo ve lo dice una tedesca che da tanti anni vive (felice ma anche soffrendo) in Italia.

    1. certo più ubriaconi più sucidi ma vi rendete conto che sembrate la volpe con l’uva e’ bella si ma ci sono gli ubriachi in un paese che si puo chiamare civile nn potete pensare di trovare il degrado la rassegnazione ad essere usurpati da qullo più furbo di voi non si puo combattere per un paese che combatte contro di te e il problema non sono i politici il problema serio del nostro sgangherato paese e’ che siamo tutti ben lontani da quel concetto luminoso che e’ la legalita’ perché se oggi sei fregato domani sarai tu a fregare questo e’ l’italiano e non cambierà mai in fondo sta bene a tutti e i politici rispecchiano esattamente il popolo che li ha votati NOI SIAMO CAPRE governati da capre ……

  16. Caro napoletano che viaggi, hai detto bene: a Stoccolma ognuno si prende cura di un tassello collettivo. Appresa la lezione scandinava, hai fatto lo stesso nella tua città? Hai per esempio denunciato la signora che vende Marlboro di contrabbando, la quale non aiuta l’interesse collettivo di Napoli?

    1. Ci sono tre tipi d’intelligenza: l’intelligenza umana, l’intelligenza animale e l’intelligenza militare.
      Aldous Huxley

    2. Bravo Corrado. Sono proprio quelli che piu’ si indignano e” raccontano” riempiendosi la bocca, a non fare altro! A questo punto, sai cosa dico? Se non avete voglia e coraggio , ogni giorno , di far qualcosa mettendo il vostro piccolo tassello,
      andatevene a…ll’estero; coloro che tentano di costruire anche poco poco , piano piano non sentiranno la vostra mancanza e soprattutto le vostre lamentele disfattiste !

      1. Fatti non parole……come si risolvono i problemi di Napoli e di Roma….? Soluzioni….non parole…..cosa proponi?…..
        Chi se ne va’ ha perso una battaglia ma contro i muri di gomma, i politici a tutti i livelli pensano solo al loro tornaconto, forse qualche eccezione ci sarà, e se ne fregano delle città del degrado etc… vedi i tanti batman che vengono fuori ogni giorno…non c’è stata pianificazione, lungimiranza il tutto viene gestito alla giornata….per ogni progetto e relativa realizzazione la prima domanda:
        quanto ce se magna???
        Per vostra informazione Tokyo circa 27 mln di abitanti con la periferia si sta congiungendo con Yokohama e supererà i 39 miln ….mi chiedo ma come fanno a gestire la monnezza di quasi 40 milioni ??????’

    3. bravo Corrado! E’ proprio questo il problema: tutti che guardano l’erba del vicino e non curano l’erba di casa propria! Tuttavia, ha ragione Menna quando sostiene che in Svezia é tutto perfetto…….sembra tutto perfetto! Sembra…….infatti, il tasso dei suicidi é molto ma molto più alto di quello in Italia, segno che la depressione in quelle latitudini impazza. E non parliamo degli alcolisti…….cominciano il venerdì sera e non sono sobri fino a domenica sera!!! Segno che a loro la loro perfezione non piace molto. Io sono cresciuta in Svizzera tedesca e posso confermare che tutto, quasi tutto , funziona alla perfezione……compreso i napoletani che abitano lì !!! Dunque , cosa é che fa la differenza?

      1. Cara Rina,
        leggendo la frase “””il tasso dei suicidi é molto ma molto più alto di quello in Italia, segno che la depressione in quelle latitudini impazza. E non parliamo degli alcolisti…….cominciano il venerdì sera e non sono sobri fino a domenica sera!!! Segno che a loro la loro perfezione non piace molto”””
        non posso che provare un po’ di tristezza. Se proprio vogliamo parlare di luoghi comuni e di guardare anche a casa propria, tutti questi OMICIDI che ci sono qua? A queste latitudini la gente non impazzisce? Ahh che cattivi i nordici che si suicidano, meglio uccidere gli altri come in Italia vero? 🙂 E i ragazzi che si ubriacano in discoteca ogni week-end e poi fanno gli incidenti? Ah no ma gli scandinavi son degli ubriaconi!!! Se sanno di alzare il gomito quella sera si mettono sicuramente in strada anche loro, ma coi TAXI.

    4. Mi piace, accusi lui di non aver denunciato la signora che vende le Malboro contrabbandate. Natualmente non hai pensato al fatto che essendo a Napoli la cosa potrebbe essere più controproducente che altro? No, certo, se denunci qualcosa di illegale non ti succede nulla, figuriamoci.

    5. Bene continuo io la storia: decide di denunciare la signora e va in polizia. Lì trova un sacco di gente indaffarata e già trovare qualcuno con cui parlare è difficile. Finalmente trova qualcuno e gli spiega la situazione, tuttavia si sente strano perché il poliziotto lo guarda come se fosse un alieno. Alla fine esce dal commissariato ma si sente ancora più nauseato: il poliziotto gli ha detto che hanno cose più importanti a cui pensare e che tanto anche se arrestano la signora ci sarà qualcun altro a prendere il suo posto.

      Benvenuti a Napoli, ipocriti, corrado primo su tutti!

      1. grande Pasquale! Mi sembra un film con Toto’ :-Curnuto e mazziato!- eheh! Per me andare a Napoli è come andare al cinema ed …entrare nel film. Ho la sensazione che, a Napoli, non ci si và, ma ci si entra. …e mi succede ogni volta che ci vado…FLOOOP… e ci entro. Divento un personaggio della città. vivo nel film. Punto!! — p.s.:-ipocrita a Corrado…non direi! Corrado stuzzica, incita, stimola, anima, e, sopratutto, alimenta la discussione.

    6. Ha mai provato a intervenire a Napoli durante uno scippo? se uno di questi delinquenti ti guarda e ti dice: co te facimme ‘e cunti n’ata vota…(con te facciamo i conti un’altra volta), lei interverrebbe di nuovo, ben sapendo che non sara’ piu’ tranquillo? o si aspetta che la polizia le metta un presidio sotto casa?o che la signora delle mabboro le dia la sua solidarieta’ o chiami il 113 se la vede in difficolta’ ?

    7. Non fare il l professore…visto che non funziona nulla, tantomeno le istituzioni, si sarebbe trovato il figlio della signora fuori la porta con una pistola oppure le 4 ruote dell’auto bucate…svegliati fenomeno, non sei a wonderland….

  17. L’Italia… è il paese più avanzato… del terzo mondo. Lo è da anni e le cose stanno peggiorando. Purtroppo gli italiani sono campanilisti… l’Italia è bella, lì fa schifo, li si mangia male, li non ci sono opere d’arte, lì. Ma dove???

    Come chi dice che gli inglesi sono sporchi. Fatevi un giro nei bagni pubblici di Londra o di qualsiasi altra città inglese..la metrò, le stazioni. Poi guardatevi Roma, Milano o altre città italiane.

    Gli ospedali? Eh, ma da noi la sanità è gratis!!! Certo, gratis se puoi aspettare 6 mesi per una TAC che comunque ti viene a costare 40 euro di ticket.

  18. Non sono riuscito a leggere tutto l’articolo, sei offensivo verso le tue radici non cogliendo ciò che di speciale c’è nella tua cultura. Ti meriti un bel luogo comune che possa riassumere tutto quello che ho letto, l’erba del vicino è sempre più verde! Vivi all’estero per un po’ e forse, se avrai fortuna, capirai che in ogni posto ci sono i pro ed i contro.
    Ma tu vedi questo, bastano tre giorni a Stoccolma per insultare millenni di cultura, che manco coglie, pur essendo sua

    1. ..io sono appena rientrato da Budapest…. la sensazione è stata la stessa!!! .. Il fatto è che ci consideriamo civili.. e magari ci offendiamo pure se ci dicono che facciamo SCHIFO!!!

    2. Luca concordo pienamente con te! ma putroppo l’italiano medio DEVE denigrare sempre delle sue origini e sputare continuamente nel piatto in cui mangia, senza però apportare il benchè minimo contributo positivo a ciò di cui tanto si lamenta!

      1. Chi ingenuamente sostiene che invece che lamentarsi basta dare il proprio piccolo contributo, probabilmente non ha mai provato e non sa di cosa parla.
        Io ho provato, e più di una volta, a denunciare problemi piccoli e non alle autorità; mai una volta è servito a nulla.
        Allora si può parlare di contributo, quando poi non c’è alcuna conseguenza?
        Magari scrivere un articolo come questo ha invece più effetto di cento frustranti chiacchierate coi carabinieri, magari apre gli occhi a qualcuno che non ha viaggiato, o non l’ha fatto nel modo giusto, magari qualcuno noterà un po’ di più le inciviltà che è abituato a vedere.
        Forse non sputiamo ancora abbastanza nel piatto in cui mangiamo, visto che gli altri continuano a mangiare.

      2. L’italiano medio mangia e rimangia lo stesso piatto anche se fa schifo, una minoranza di italiani sopra la media ci sputano in quel piatto perchè evidentemente hanno capito che fa schifo.

    3. Cosa c’entra insultare la cultura del proprio paese con lo stigmatizzare un problema? Che in Italia manchi il senso civico è un fatto. Perché dovete sempre offendervi e fingere che il problema non esista? Come mai da NApoli scappano tutti e si lamentano tutti? Vogliamo forse negarlo? Offenditi con chi trascura la città, con la giunta comunale che non riesce a risolvere i problemi…offenditi con chi la schiaccia di sporcizia e delinquenza. Invece no…ti stai ad incazzare con chi ne evidenzia i limiti. Tutto sommato ve la meritate una città così. contenti voi…

    4. Sono di Ct e vivo da 5 anni a Stoccolma…nessuna nostalgia stai sicuro!
      Dopo aver ricevuto una bella truffa da un lestofante della “Ct bene “e la seconda dallo stato che non protegge le persone oneste…avevo 2 scelte, o aspettare che il truffatore mi attraversasse davanti per stirarlo con la macchina (visto che legalmente non ho potuto fare valere le mie ragioni e questo fa ancora più male), o cercare un posto civile dove vivere. Ho aspettato un po’ di mesi con rabbia omicida nella speranza di poter schiacciare quella merda di persona, ma fortunatamente per entrambi non è successo. Una notte di gennaio ho caricato la macchina e sono partito per Stoccolma, all’arrivo avevom più o meno le ultime 300€ in tasca, ci sono arrivato al pelo. Mi sono reinventato un mestiere ed ho ricominciato a vivere, dopo 2 anni ho comprato la MIA CASA con alle spalle un bosco e di fronte un laghetto di acqua potabile, un auto nuova e conosciuto la vera civiltà.
      Non rinnego le mie origini, la mia cultura, i profumi, gli insegnamenti della mia famiglia, i miei amici più cari, il barocco ed il mare siciliano… preferisco farne tesoro e magari quando conosco qualche svedese o marocchino che vive qui o persone provenienti da altre parti del mondo che non mi dicono “aha Sicilia mafia” appena dico di essere siciliano, ne approfitto per iniziare un dialogo e raccontare loro quello che i telegiornali non raccontano.
      La vita è una sola, si può combattere per una causa persa rimanendo poveri e pazzi nella ragione o voltare pagina e decidere di vivere. I pro e contro ci sono anche qui come in tutto il mondo, in questo hai ragione, ma i contro che ci sono qui per me sono acqua fresca perché non toccano minimamente la mia persona…poi gli alcolizzati ci sono ovunque, i suicidi ed omicidi, la droga e le rapine anche, tutto il mondo è paese.
      Vivere in un paese Civile, dove i politici sono i primi a dare il buon esempio andando a lavorare con i mezzi pubblici o in bicicletta, dove la corruzione ed i furbi sono al minimo, caro Luca credimi, porta solo vantaggi, ti fa crescere e ti fa capire che gli italiani non siamo migliori di nessun altro, anzi abbiamo tantissimo da imparare.

    5. già con il fatto che tu non sia riuscito a leggere tutto l’articolo ti meriti un bell’appellativo di italiano ignorante, pigro, saccente e parli anche a vanvera visto che commenti senza esserti prima informato…e purtroppo molti italiani sono come te!

    6. Millenni di cultura seppelliti sotto tonnellate di menefreghismo. Siamo il paese con più monumenti artistici al mondo, abbiamo luoghi stupendi dal punto di vista naturalistico, diversificati sia per clima che per altitudine, abbiamo una terra fertile e verde capace di sostenere colture di tipo diversissimo, sia al nord che al sud, abbiamo un tesoro tra le mani, e cosa facciamo? Lo distruggiamo. In continuazione. Lo diamo per scontato. Non facciamo altro che cercare modi nuovi per cancellare tutto ciò che di buono ha il nostro paese. Questo è quello che sta cercando di dire Antonio con il suo articolo. Se non lo hai capito, Luca, allora non hai capito proprio un cazzo.

    7. E’ solo onesto e obiettivo…
      Continua pure a vivere nella tua isola di spazzatura felice, i secoli di cultura non passano di certo a racogliere la tua monnezza…

  19. Bell’articolo. Mi hai fatto viaggiare con la mente, sono stato con te a Stoccolma e ho vissuto l’angoscia di dover rientrare in questa Italia che non va.

    Presto partirò per lande migliori. Non avevo mai considerato Stoccolma, ci darò un occhio. Grazie davvero.

    Buona fortuna! 🙂

  20. Il 22 Aprile 2011 ho portato via dal Italia il mio marito, siamo andati in Canada (io sono Russa). Tutti ci dicevano: ma dove andate, al estero italiani sono trattati peggio dei “negri” (scusate la parola), ma morirete bla-bla-bla. Marito era stressato per un mese intero prima della partenza: famiglia diceva: “e cosi che abbandoni la famiglia”, mi quasi odiavano. Ed adesso: viviamo nella citta’ bellissima (Vancouver), citta’ molto pulita e sistemata. Tutti 2 abbiamo lavori molto buoni, abbiamo messo soldi da parte, siamo sposati (prima di partire eravamo fidanzati). Va bene tutto: e’ come un paradiso. La sua famiglia sta trasferendo da noi piano-piano ^_^
    Si, abbiamo abbandonato l’Italia… ma purtroppo non si puo’ vivere piu’ li. Mi dispiace tanto… per noi, giovani, chi non ha la famiglia ricca, non c’e la speranza. Guardo le notizie e non posso nemmeno spiegare, quanto mi dispiace. 😦

    1. Salve Kat, il tuo commento mi ha incuriosito. Io sono anni che cerco di andarmene in America ma ho sempre trovato ostacoli, la famiglia…, gli amici…, i siti con versioni discordanti… ti chiedo.. “come è stato?”, è stato semplice trovare lavoro ?

      1. No, non e’ facile. Io sono arrivata a Chicago 17 anni fa con tanta voglia di studiare e tutti i miei documenti tradotti per iscrivermi allUniversita’. Non mi hanno voluto, ma io non ho mollato, ho trovato delle connessioni che mi hanno fatto accedere alla Loyola University a Chicago, ho lavorato come cameriera, domestica, bartender, e poi finalmente hocambiato il mio diploma da Infermiera italiana con la licenza di praticare americana. Non e’ facile assolutamente, ma non e’ pensando a chi lasci che ti costruisci il futuro. Io me ne sono andata che ancora in Italia non c’era l’e-mail, FB, o Skipe. Ora se lo fai, ma devi essere pronta a rimboccarti le maniche e a fare tanti sacrifici, senza vendere la tua dignita’ o il tuo corpo. Gli amici e la famiglia se non hai una vita non possono aiutarti, la tua vita te la devi fare da sola. Io l’ho fatto, e’ stata dura, ma sono felice e quando vengo in Italia mi vergogno e non ho piu’ sensi di colpa!

  21. Forse una voce fuori dal coro……però prima un paio di premesse. È tutto reale quanto detto di Stoccolma, tanto è vero che oramai da anni penso che se dessimo “in gestione” la Regione Campania ad una giunta svedese, norvegese o danese funzionerebbe benissimo. E poi dopo l’esperimento darei in gestione il governo dell’Italia tutta. Ovviamente è un sogno, ma funzionerebbe di certo anche perché l’italiano in generale e il meridionale in particolare se gestito funziona bene. Basti pensare ai tanti meridionali che al nord o all’estero si distinguono in meglio rispetto alla media. Fatte le premesse e ritornando alla cronaca dei tre giorni a Stoccolma, direi che per trovare qualcosa di molto diverso da Napoli bastano meno ore di aereo o poche ore di auto. All’estero é certamente meglio. Noi ci adagiamo, siamo mediamente menefreghisti e sopratutto siamo abituati a fregare il prossimo. Con queste abitudini potremmo avere anche tutte le leggi del mondo e tutto rimarrebbe uguale. È dalla base che dobbiamo cambiare, dai nostri bambini, e ci vorranno comunque anni. Ma è dalle piccole cose che dobbiamo partire. I nostri politici non sono altro che i nostri rappresentanti e come noi tendono ad approfittare, a fregare il prossimo ecc. ecc. Giusto per consolarci infine voglio sottolineare che nei paesi scandinavi c’è il più alto tasso di suicidi, vorrà dire qualcosa? Provate ad aver bisogno di una mano lì o in Germania ad esempio, rischiate di restare delusi. In sostanza abbiamo veramente delle potenzialità immense e un cuore grande, dobbiamo solo cambiare qualcosina giorno per giorno. Io ci sto provando e resto speso deluso, ma da solo non ce la posso fare!

    1. Anche la Regione Calabria andrebbe data in appalto non agli svedesi, ma semplicemente ai gestori della Riviera Romagnola: farebbe turismo a più non posso per 12 mesi all’anno! Clima stupendo, mare stupendo, ottima cucina, gente cordiale, ma……il massimo che sanno fare è il canovaccio “laurea umanistica-concorso pubblico-e via ad insegnare da qualche altra parte”…..non c’è iniziativa, tutto lasciato andare in malora (ad eccezione della bellissima Soverato) e soprattutto “attendendo che tutto piova dal cielo”. Passività ASSOLUTA. E poi, la colpa è sempre della ‘drangheta, dei “nordisti cattivi”, etc. Al paese di mia moglie (Amantea, tirreno) la “stagione turistica” dura un pao di settimane in Agosto. Ma vi pare possibile?

    2. Hai scritto con il cuore…dovrebbe essere come dici tu….iniziare ognuno per conto proprio senza lasciarsi scoraggiare…del resto che scelta c’è? mica tutti possiamo lasciare e andare all’estero.

  22. HO MIA FIGLIA CHE VIVE A VIENNA,HA UN NEGOZIO DI ARTICOLI PER LA DANZA,HA GIRATO MEZZO MONDO DALLA RUSSIA ALL AMERICA ,PARLA E SCRIVE CINQUE LINGUE..MAAAAAAAAAAAAAAAA OGNI QUATTRO MESI VIENE COLTA DA NAPOLITANETA ACUTA..COSE ..BHE NON SI SA ANCORA è QUALCOSA CHE LA SPINGE A MIGRARE VERSO LA CITTA DOVE è NATA E VISSUTA PER SOLI 18 ANNI.OGNI VOLTA CHE TORNA DALLA CITTA PIU VIVIBILE DEL MONDO VIENNA DOVE NON CI SONO CINESI DOVE TUTTO è PERFETTO…………..MI DICE ….MA NAPULE E NATA COSA…PERCHE MI CHIEDO MA ALLORA NON BASTA LA PERFEZIONE.E CONCLUDO CARO MENNA NON BASTANO TRE GIORNI, PER FARE UN QUADRO COSI NERO. PS IO HO ANCHE UN NEGOZIO NEI QUARTIERI SPAGNOLI IN VIA NARDONES, LA SIGNORA SOPRA IL MIO NEGOZIO CONTINUA DA QUATTRO ANNI AD OSCURARCI CON LENZUOLI E COPERTE …IO FACCIO FINTA CHEè NA COSA CARATERISTICA…. FAI PURE TU COSI…BRUNO

  23. Allora non sono solo. Credevo di essere il diverso, quello che non gli sta mai bene niente. Scusate se mi è rimasto l’unico gettone per potermi giocare la partita della vita e non voglio sprecarlo. Scusate se anche io. come quest’uomo. “purtroppo” ho visto di meglio e non riesco a farmene una ragione.E’ un sollievo iniziare la giornata così.

    1. Hai ragione gli italiani dovrebbero viaggiare di piu. Sono una napoletana da 40 anni in australia ogni 2 anni sono in italia ( napoletana come me con le radici Ben piantate nel partenopeo sono poche) ero a napoli a luglio e non vi nascondo oggi ho detto basta le mie vacanze le faro’ non in europa piu’ ma in altre nazioni diamo la colpa al governo quellli li abbiamo eletti noi!! .la colpa e nostra . tante le volte che ho visto imondizia per le strade e nessuno ha fatto niente nei negozi si spinge per le strade non si rispetta il traffico napoletani non leccatevi le ferite muovetevi a fare di napoli la citta di40 anni fa Bella ridente e piena di vita non sono arrabiata con nessuno solo cercate di mandare via gli stranieri che lavorano da voi e mandano I soldi nelle loro terre

    1. Cara Elisa si vede che in Svezia non ci sei mai stata, neanch’io se per questo, ma ho vissuto in Svizzera, in Germania, in Austria, e sono stata in Olanda, in Ungheria e in Thailandia e ti posso assicurare che i paesi nordici sono decisamente meglio organizzati che Ferrara, Vicenza, Bolzano, Trento, Parma, Pistoia (io vivo a Trento dove ci sono tantissime cose che non vanno e di cui non si parla quasi mai). L’Italia è davvero un vero schifo, soprattutto la giustizia lo è, dove stiamo tornando indietro peggio che al Medioevo. Forse sei una delle poche fortunate che vivono ancora nella bambagia e quindi non vivi sulla tua pelle i disagi, i disordini, le continue ingiustizie, la povertà, la discriminazione, ma secondo me l’ Italia è veramente tutta da rifare…..

    2. Sono d’accordo con ELISA…le città che ha citato, e potrei aggiungerne altre, che pur non essendo all’altezza di Stoccolma, Oslo, Copenaghen o altre del nord Europa, offrono al turista e ai suoi abitanti un modus vivendi molto più civile che non altre parti del paese! E’ questione di cultura. E non se la prendano coloro che si battono per migliorare le loro città, non ce la possono fare da soli! Se un padre parcheggia il suo SUV sul marciapiede o lascia l’immondizia sulla spiaggia, i figli a loro volta si comporteranno così. Al nord se lordi le spiagge, e cito Jesolo o Riccione, qualcuno di sicuro ti rincorre e ti redarguisce con forza! Nelle località che ho citato il mare non è certo bello, ma si può sdrairsi sulla sabbia senza timore di sporcarsi con l’avanzo di cibarie! E’ un peccato che il meraviglioso mare del sud, patrimonio di tutti, venga oltraggiato da consuetudini aberranti!

  24. se la normalità è un miraggio è colpa delle persone normali.
    Antonio, ogni volta che ti leggo vorrei averlo scritto io il tuo pezzo. Grande

  25. Francamente abitando a Bolzano non ho bisogno di andare in Svezia per vedere quando descritto sopra,posso rimanere in Italia,nella mia cittá.

    1. ma Bolzano è quella simpatica provincia autonoma il cui presidente Aloisi Durnwalder è indagato per peculato, ovvero per essersi chiavato nelle tasche un milione e trecentomila euro di soldi pubblici? di’ piuttosto che non hai bisogno di andare a Napoli, visto che fetenti e gente di sfaccimma stanno pure dalle tue parti…

  26. Risposta a Bruno: ti sminuisci Bruno. Tua figlia viene a ritrovare la famiglia e non necessariamente Napoli, se voi viveste a Bergamo avrebbe la bergamite acute, se voi viveste a Firenze, la firenzite acuta. Gli mancate voi….i suoi amici…il calore della sua famiglia. Provate a togliere tutto questo da Napoli, e col cavolo che ci viene!

  27. Stoccolma effettivamente è scioccante; quelle volte che ci sono stato, anche la Germania mi pareva un monnezzaio.

  28. da loro sicuramente nn c’e’ mafia camorra ndrangheta radicata da secoli noi purtroppo soffiamo di questo cancro da secoli una brutta eredita’ non trovi?che fare ?bhe come molti sanno, combattere con omerta’ ed ignoranza viene difficile, quindi vediamo una bombetta nucleare potrebbe essere un idea? non mi piace molto,oppure ognuno di noi sa come fare ma non fa abbastanza per cambiare. basta arrivare a telese terme dove differenziata etc etc funzionano perche’ messe come priorita’ da parte delle istituzioni le nostre vanno a rilento portiamo un po’ di pazienza.

  29. Emiliana nel pezzo non si parla di giustizia e di povertá ma di educazione,piste ciclabili,pannnelli solari,niente sigarette di contrabbando etc etc.. Per questo basta l’Alto Adige,e se é per questo io ho girato tutta Europa e ti assicuro che ad esempio in Gran Bretagna su molti aspetti stan molto peggio di noi.Poi non ho la follia di dire che la Svezia non ci é superiore ma francamente non ne rimasi cosí stupita quando ci andai..forse perché vengo da un posto che pur ampiamente migliorabile é giá civile.
    Nella bambagia? Mah..lavoro in un hotel,non sto male ma mi faccio il mazzo.
    P.s. Quando andai a Napoli negli anni 90 mi sembró Calcutta..

    1. la giustizia e la povertà sono estramemente connesse con quello che dici tu. Non si tratta di compartimenti stagni, o credi veramente che la gente nasca cattiva solo perchè gli piace esserlo ? Ci saranno anche quelli, non dico di no. Ma l’underground è importante. La dove ci sono infrastrutture che funzionano bene c’è meno ingiustizia e meno povertà, non lo sai ?
      In Gran Bretagna non sono mai stata quindi vado sulla fiducia, idem per Napoli. Anche se i napoletani mi stanno tanto simpatici. Ho amici nel Galles e nella Scozia che quindi mi danno una certa idea antibritannica. Scusa per la bambagia….visto che ti fai il mazzo.
      Ma l’ultima volta che sono stata a Bolzano ho dovuto rispondere in tedesco per non farmi gratuitamente insultare da un commerciante cittadino. Quindi tanto moderni e multiculti non sono.

      1. Sig Emiliana non è che i trentini sianno sempre tutti simpatici sopratutto quelli di lingua tedesca, ma deve sapere che nella nostra mania di italianità o nel nome del popolo italiano che io non approvo molto come modo di fare e di aver gestito la nascita di questo paese ,questo popolo ha subito molti torti ed angherie da questo paese per cui non bisogna parlar loro di multiculturalità quando questo paese di principio non lo e stato nei loro confronti e tanto meno nei confronti di tutti gli altri popoli italiani. perquanto riguarda il popolo svedese non vi è nulla da dire ,se non che sono un unico popolo un unico modo di pensare ed agire, ciò che noi non siamo e mai saremo, proprio per come la nascita del nostro paese ,a castrato i propri popoli che costituivano questo paese riducendoli in una specie di schiavitu per creare quello che è ora il popolo italiano privo spesso di ogni senso civile arraffone qualunquista non rispettoso delle leggi ecc ecc tutto ciò in modo variabile da nord a sud meno male che le buone qualità in parte si sono salvate e sono diverse bisognerebbe sapersele gestire in modo profiquo. Io non penso mai di essere meglio di un’altro o di essere inferiore semmai ponso solo di migliorare mè stesso per far fare bella figura al mio paese cio che molto spesso girando per ilmondo non ho notato in molti italiani

  30. Umbra ma vissuta in Svizzera…ma che avremo noi italiani da essere cosi caotici….e atipici……ma sappiamo imparare e di conseguenza anche mettere in pratica …tutto quello che ci scuote in fondo è dentro di noi….

  31. ….napoli è anche questo, se non ci sta’ bene basta fare un biglietto di sola andata……………………………

    1. Quelli che dicono “Napoli è anche questo, se non ci sta’ bene basta fare un biglietto di sola andata” non amano la citta’; bisogna essere critici, altrimenti vuol dire che vi sta bene la camorra e tutti i mali. Beh, io a malincuore il biglietto me lo son fatto e adesso dopo tre anni sono felice nel paese meno corrotto del mondo: la Finlandia.

      1. Vivo anche io in Finlandia, da soli tre mesi però! 🙂

        complimenti all’autore dell’articolo, assolutamente condivisibile!

  32. E’ proprio una concezione, anche culturale, diversa di “bene/luogo pubblico”. Nei paesi nordici tale concezione tende a identificare un luogo pubblico (da una strada a una piazza ecc) come un “bene di tutti”. In Italia la percezione di luogo pubblico assomiglia, secondo me, di piu’ a qualcosa che “non e’ di nessuno”. Pensateci, cambia totalmente il modo di comportarsi nei confronti di tale bene o luogo. Se identifico il parchetto sotto casa come un bene di tutti, e’ anche mio e cosi’ come non butto una lattina vuota nel salone di casa mia non lo faccio nemmeno nel parco. Me ne prendo cura quindi. Ma se identifico un luogo pubblico come “di nessuno” automaticamente non me ne frega niente. Butto a terra le cose, sporco e cosi’ via, non e’ affar mio. E questa percezione, poi, la si trasferisce ai propri figli.
    La domanda e’, come si fa a cambiare tale concezione?
    Non aspettiamoci un intervento da parte dello Stato, il cui Parlamento per il momento sembra piu’ una sala ricreazione di un asilo. Il cambiamento deve partire da noi.
    Io ci provo, voi?

    1. facevo l’insegnante (a Napoli).Durante una visita al centro storico un ragazzino (scuola media) butta a terra la lattina della coca cola. Lo riprendo e gli chiedo:ma a casa tua fai cosi? e lui mi risponde: No, mamma’ mi piglia a schiaffi…ma questa non e’ casa mia,che me ne importa?Forse uno schiaffone a volte ci vorrebbe….ma chi lo da? lo Stato?

  33. Invece di scrivere le solite ovvietà sarebbe bello scrivere progetti di cambiamenti. E poi il 90% del mondo funziona pure peggio di Napoli, la maggior parte delle persone del mondo muore di fame. La civiltà svedese è una meta, rimboccatevi le maniche e benvenuti nel mondo

    1. La solita storia di sempre. Ovvietà, certo, ma comunque vere. Napoli è una città invivibile, speciale, piena di storia, piena di persone meravigliose (la mia intera, meravigliosa famiglia) ma invivibile, dove si è schiavi del compromesso, dove chi SOGNA un futuro migliore è costretto a restare nel basso. Una città senza opportunità, dove ogni due e tre si affaccia l’ennesimo genio del laboratorio culturale per far risalire la città, ignorando che è inutile qualunque tentativo di emancipazione delle nuove generazioni se mancano soldi, lavoro e diritti. Ma queste sono chiacchiere inutili, perché vediamo sempre i soliti, i pessimi galli che dicono che Napoli è il meglio alla fine, o che tutto il mondo ha problemi, o che chi emigra è un vigliacco.

      Eppure, seppure ora io stia soggiornando all’estero per un lasso di tempo finito, non ho intenzione di continuare a stare nella bellissima città che lentamente cerca di ucciderti, non ho intenzione di continuare a farmi il sangue amaro per combattere i mulini a vento. E se non potete capire questo sentimento di rabbia che si prova, questo senso di impotenza nato dal sognare semplicemente una vita dignitosa, abbiate la decenza di stare zitti. Io di sentirmi chiamare vigliacco ne ho le scatole piene, se vado via è anche per poter tornare quel paio di volte l’anno per poterla amare senza pensieri. Beati voi che sopportate, io proprio non ci riesco. Però sono napoletano nel sangue e nulla lo potrà cambiare.

      1. Chi chiama vigliacco un emigrante è davvero stupido e tanto tanto! 😉 andare a vivere all’estero non è facile, ricominciare da zero altrove, col peso dei pregiudizi che ci portiamo dietro grazie alla fama dei connazionali è davvero dura, altro che vigliacchi, meritiamo la medaglia al valor civile -.-

  34. ANTO.. MI HAI CONVINTO,..VENDO TUTTI I MIE NEGOZI E VADO VIA MA TU DICO TU MI PUOI ASSICURARE CHE SE VADO IN ..SVEZIA…LA TUTTO OK…NO PERCHE SAI TRE GIORNI SON POCHINI PER UN GIUDIZIO …… E SE POI MI SENTO UN VIGLIACCO ,PERCHE HO LASCIATO TUTTO E TUTTI..AIUTAMI BY BRUNO

  35. la butto giù così..ma non è che nel 2013 è un po obsoleto parlare di regioni, di nazioni, in un contesto di convergenza verso ogni cosa e di globalizzazione?? io mi sento cittadino d’europa e anche del mondo..è un limite dal mio punto di vista vivere ancora nell’ottica di confini così piccoli, molto stile retrò anni 50

    1. Beh, si, viviamo ormai in un mondo globalizzato. Siamo nell’UE, dalla quale recepiamo le direttive (beh….oddio…sapete quante sanzioni paghiamo per il ritardo nel recepire le direttive dell’UE?? vabeh…)…i confini si sono ampliati cosi’ come parte delle legislazioni nazionali. Siamo cittadini italiani e cittadini dell’Unione Europea…per carita’, ma qual e` il link tra questo discorso e cio’ che ha scritto l’autore di questo blog? Le singole culture permangono, gli stili di vita permangono, il nostro Governo e’ solo il nostro…

      1. volevo solo esprimere il mio disappunto per chi nei commenti precedenti parlava – nel 2013 – di tradimento della propria città se uno si sposta da un’altra parte,addirittura anche nell’ambito della stessa nazione 🙂

  36. Vivo a Stoccolma da quattro anni e mezzo e tutto ciö che l’autore descrive nel suo articolo é vero, verissimo. Mi ci sono trasferito a Stoccolma per lo stesso motivo. Peró non é tutto oro quel che luccica. Certo rimane un bel metallo luccicoso, ma anche Stoccolma e la Svezia hanno i loro problemi, che sono diversi da quelli di Napoli, ma che pur sempre esistono.

  37. ma perchè tutto questo disfattismo,perchè non dici che alla stazione centrale ci sono i lavori in corso per la linea 1,e quando saranno terminati ( a breve tempo 2013 ) sarà il fiore all’occhiello della città. altra bugia l’alibus ferma sotto la pensilinea dell’aereoporto e non devi farti il bagno per prenderlo,altra bugia ci sono le biglietterie automatiche dove ti danno pure il resto. vero che napoli è una città tanto bella quanto difficile ,ma non ha bisogno dei commenti negativi di pseudo napoletani.

    1. Non dico che devi capire quello che ho scritto perché per te sarebbe troppo, ma almeno leggi prima di commentare: si parla dell’aeroporto di Roma e della stazione Termini.

  38. Sono tornata poco più di 2 mesi fa da Stoccolma e mi sono venuti i brividi e il magone leggendo. Non vedo l’ora di partire ..e non tornare più.

  39. Avendo avuto ben modo di osservare altre realtà (sono di origine inglese), alla fine posso dire che quando si dice che, aldilà del sole, del mare, del cibo, ecc. in Italia, per molte cose, si continua a vivere meglio… certo, si lavora peggio, si guadagna meno, i servizi sono quello che sono, la politica è uno schifo, ecc. ma nel momento in cui si ignora l’aspetto “pubblico” e ci si concentra sulla sfera privata, allora lì le cose cambiano: in Inghilterra, ad esempio, è vero che la famiglia non conta, come è vero che si è fondamentalmente da soli e non si può davvero contare su una comunità che ti aiuta (si sposta tutto l’onere allo Stato, con pro e contro), inoltre in generale la vita in Inghilterra si sviluppa in modo diverso, il commercio è tutto improntato verso la grande distribuzione e la “catena”, si è circondati da pubblicità… insomma, davvero come si dice, non è tutto oro quel che luccica, e se è vero che, come ho detto, si lavora peggio e si guadagna meno, e i servizi fanno schifo e così via, è anche vero che è una cosa alla quale ci si adatta (lavoro, soldi e servizi non sono tutto nella vita, del resto…). Altrimenti non si spiega perchè molti inglesi (di mezza età) decidono di venirsene in Italia, comprano tipicamente una casa in campagna o in un piccolo centro (a prezzi MOLTO più bassi… perchè il costo della vita, in Inghilterra come a Stoccolma, è, ehm, “rilevante”), se la ristrutturano, magari aprono un b&b e finiscono per stabilirsi qua: proprio l’altro giorno ne stavo parlando con questi inglesi di Manchester che hanno fatto PRECISAMENTE tutto ciò, e perchè l’hanno fatto? “il tempo, il cibo, ma anche perchè in Inghilterra le cose vanno sempre peggio, e si vive meglio qua”. OK, qui si parlava di Stoccolma, ma molte delle cose che son state dette (ad es. sulla puntualità, la qualità dei servizi) si possono benissimo applicare alla Gran Bretagna. Un’ultima cosa: nei paesi nordici mi è parso che si tenda ad avere molta cura del pubblico… ma si finisce ad avere ben poca cura del privato (andate in molte case inglesi…), qua tende ad essere il contrario e ciò non fa altro che sottolineare che, semplicemente, per vivere bene in Italia devi vivere come un italiano (poche speranze nel pubblico, molta “famiglia”, molto arrangiarsi, molto fare da sè, anche molto orticello purtroppo).

    Alla fine comunque, per come è impostata la cultura globale odierna, è pure naturale che ci sia un certo “rimescolamento”, quindi bene così, l’italiano, specie giovane, che vuole affermarsi e vuole sicurezza si trasferirà in Svezia lontano da casa, lo svedese o l’inglese che uno stile di vita più rilassato, e in un certo senso più “inclusivo”, verrà in Italia, poi chiaro che se sia uno che l’altro si spostano senza minimamente integrarsi nella cultura di destinazione, è un altro paio di maniche…

    Chiaramente, la cosa migliore sarebbe riuscire a coniugare i due stili di vita, ma si capisce anche che è qualcosa di difficile, se non impossibile, e ci vuole comunque tempo… dopo anni di “scambi globali”, si spera, un po’ del buono che si vede altrove si potrà importare qui.

    PS: la cultura dell’orticello e della famiglia che impera in Italia a me NON piace, la trovo personalmente limitante, anzi, anche opprimente, ma semplicemente io sono destinato a trovare ciò che cerco altrove, e la cosa mi sta bene (anche se so che per molte cose mi ritroverò scontento)… trovo stupido lamentarsi, quando si ha la possibilità di emigrare, oppure al contrario, di cercare di migliorare attivamente ciò che c’è qua, piuttosto che lamentarsi e scrivere articoli di blog polemici.

    PS2: poi uno comunque vede che l’America, lo stato più potente del mondo – per adesso, e probabilmente non per molto ancora 😉 – su molti aspetti è messa molto peggio di qualsiasi stato dell’Europa Occidentale, anche da un punto di vista sociale e di mentalità, e ci si rincuora nel fatto che c’è chi sta peggio di noi 😀

    1. Mi piace quello che hai scritto. Io sono genovese, e il nostro Centro Storico è quasi dappertutto civile, cerchiamo di far funzionare la città meglio che sia possibile, non sempre ci riusciamo, ma ci proviamo sempre. Io adoro Genova. Sono europea, certo, ma adoro la laicità di Genova.

    2. Penso non si possa assolutamente paragonare un inglese che compra una casa in campagna per godersi la vecchiaia con un italiano che nasce in una città dove viene derubato, truffato, dove lo stato protegge i delinquenti e non le vittime, dove ti strozzano con tasse e burocrazia se apri un’ attività in proprio, dove ognuno fa disonestamente i propri comodi danneggiando i pochi onesti che rispettano le regole, dove il lavoro è un miraggio.

    3. Io sono stato negli USA, proprio nella Grande Mela, e l’impressione che ne ho ricavato è di “cose fatte al massimo tanti anni fa” ma poi lasciate decadere (tipo aeroporto JFK: una vera schifezza) e soprattutto di “Altissima tecnologia, cose stratosferiche…..ma solo per pochi” Ossia: i ricchi, veramente ricchi, godono di “chicche” impensabili, mentre la gente comune vive come e anzi peggio che da noi. Un esempio? Tempo fa, ho fatto consulenza per Balloon (la catena di negozi) e dovevamo provare l’assistenza remota con Tivoli Remote Control ai pc delle filiali in USA. Situate a Palm Beach ed a Tampa, ossia non propriamente “nella povera America rurale”. Ebbene, non c’è stato verso di avere l’ADSL, in quelle due località……….

    4. Io sono cresciuta tra Londra e Bruxelles e posso confermare quello che hai detto, tornando in Italia mi è sembrato di iniziare finalmente a vivere, niente più booze-up night per gli adolescenti che si ubriacavano il sabato sera fino a stordirsi, l’unico modo in quei paesi per sentirsi vivi. In quanto a Stoccolma non credo sia perfetta come sembra. Il turista vede il centro della città, ma anche chi viene a Napoli la trova vivibile e bellissima, visitando solo il centro. Ma mi chiedo se l’autore ha provato ad andare nei sobborghi dormitori di Stoccolma? https://www.youtube.com/watch?v=Pmf_YfJmnis

  40. Come capisco,io perfino quando sono tornata da Istambul ho visto come noi siamo anche più incivili dei “turchi”

  41. Fabio :
    volevo solo esprimere il mio disappunto per chi nei commenti precedenti parlava – nel 2013 – di tradimento della propria città se uno si sposta da un’altra parte,addirittura anche nell’ambito della stessa nazione

    ahhhhh, scusa 😉 Hai ragione, ma quale tradimento, si chiama “istinto di sopravvivenza” 😀 Anch’io mi trovo all’estero al momento, in verita’ questo e’ il mio ultimo giorno di internship e poi si ritorna in Italia, che nonostante tutto mi manca e dove, probabilmente, non trovero’ mai un lavoro. No scherzo, non siamo disfattisti. … … …
    Comunque, cittadini d’europa si, cittadini del mondo un po’ meno…prova a trasferirti in Australia, e’ un incubo…! Non gliene frega a nessuno se vuoi andare li’ a lavorare, sono molto chiusi, per ottenere il Visto ho sentito dire che devi fare mille peripezie e avere un po’ di fortuna. Per esempio, sei un medico e vuoi trasferirsti in Australia? Alla dogana ti fermano, ti chiedono, e se in quel momento a livello nazionale non hanno bisogno di medici non ti fanno entrare.

  42. Antonio, dai che se non ci fosse Napoli non potremmo giocare a “nota le differenze”! 😉 E poi che noia se anche qui fosse così, tutto preciso, tutto ordinato, tutto perfetto e tutto in silenzio…

  43. Anche io sono napoletano ed amo Napoli, vi racconto la mia storiella vera: lavoravo in una industria americana nei pressi di Napoli e mi capito’ di lavorare con uno svizzero, lavoravamo presso la ditta americana e lui aveva preso alloggio a Napoli e veniva in ditta con l’auto presa a noleggio. Per il pranzo lo portavo, essendo lui ospite, fuori e mangiavamo in qualche ristorante nei pressi della ditta. Si instaurò con lui un clima di amicizia oltre che di lavoro e ad un certo punto gli chiesi, con un pò di timore, come si trovasse a Napoli temendo sia la vita cittadina che il traffico caotico che ben conoscevo e lui “Benissimo, posso fare a Napoli tutto ciò che non posso fare in Svizzera: parcheggio in tripla fila, passo con il rosso, vado nei sensi unici contro mano, posso suonare il clacson quando voglio, da questo punto di vista è una città meravigliosa, mi sento libero!….”

  44. …come ti capisco! anche io provo la stessa sensazione ogni volta che torno da un viaggio all’estero,mi sembra di vivere nella giungla!
    Da anni ormai corteggio l’idea di trasferirmi all’estero,Londra mi attira tanto ma il suo meteo no…consigli?

  45. Beh che dire, siamo in un paese che va a pezzi, grazie però ai nostri politici e grazie anche ad alcuni concittadini nel caso di Napoli, siamo impotenti di fronte a tutto questo, nessuno vorrebbe andarsene da questa città e nemmeno da questo paese, ma abbiamo la consapevolezza che non facendolo non vivremmo mai in una civile comunità…
    Hai ragione, quando viaggi e torni a Napoli rimango sempre demoralizzato nel vedere una città stupendissima, ma con una gestione a dir poco a pezzi…

  46. Clorinda,scusa ma i turchi sono molto piú civili dei partenopei,e considera che Istanbul ha 6 volte gli abitanti di Napoli…

  47. TI CAPISCO BENE,30 ANNI Fà HO VISSUTO IN OLANDA PER 4 ANNI….!! OGNI VOLTA CHE VENIVO A NAPOLI…IMMAGINA UN PO’ TU…??

  48. Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un napoletano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato. Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock.Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman.
    Che, ovviamente, è partito in orario perfetto.
    E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio. Una tristezza infinita… non c’erano supersantos tra i rami degli alberi ne’ bancarelle che riempivano la strada di colori, non c’era quel viavai caotico e stupendo di persone di ogni razza, non si udivano voci di bambini in strada e sul pullman la gente non parlava fra loro dando spesso un finale divertente alla più banale delle corse in autobus e se pur seduti l’uno al fianco dell’altro erano distanti miglia e miglia e per strada non c’era l’odore del caffè, della pizza, del mare… e non c’erano monumenti importantissimi ogni dieci metri al centro storico e nemmeno voglio nominare il pesaggio… poi per fortuna sono tornato a Napoli!!!!

    1. Emiliano hai interpretato benissimo quello che avrei voluto dire anche io… Ho vissuto 14 anni nella civilissima, pulitissima, funzionantissima Londra, ci sono rimasto perche’ non avevo alternative di lavoro a Napoli, ma quando queste si sono presentate non mi e’ sembrato vero di lasciare quella terra dove non conoscono cosa sia il calore umano, dove la loro civilta’ ed educazione celano indifferenza e freddezza verso il prossimo, e’ tutto bello in facciata ma basta viverci per scoprirne la miseria che si cela alle spalle. Sono tre mesi che sono tornato a Napoli, sono rifiorito, il rumore? il gesticolare? le grida della gente? Vita, Vita , Vita!!!! Ho ritrovato il gusto della frutta e della verdura, del caffe’ si’ del caffe’!!! la pizza, il sole che ti scalda la pelle, il mare, il nostro mare… Se mai qualche pazzo dovesse offrirmi il triplo di stipendio e propormi di tornare a Londra gli direi… Avviat’ tu, je te raggiungo…

    2. E perchè mai il calore, la socievolezza, il mare e tutte le cose belle che descrivi devono sempre essere considerate “al posto di” civiltà, educazione, rispetto e legalità? Dove sta scritto che non si possano avere entrambe le cose? E’ con questa mentalità (eh ma qui abbiamo il mare e siamo simpatici) che non andremo da nessuna parte.

  49. Bravo! Ho vissuto per poco tempo in Svezia e la permanenza in quei luoghi pieni di civiltà ha risvegliato in me gli stessi sentimenti che anche tu hai provato. Per tutti coloro che hanno criticato questo intervento dico solo una cosa: andate in Svezia. Andate, vivete e vedete con i vostri occhi cosa significa un paese che funziona, cosa significa “vivere bene”. Finché non l’avrete fatto concedetevi il piacere del dubbio perché, credetemi, bastano anche meno di 3 giorni per rendersi conto delle differenze.
    Come tutti affermate in ogni luogo ci sono pro e contro. Questi pro e contro assumono importanza diversa in base al vostro carattere, ai vostri interessi e alle vostre attività: certamente non andrete in Svezia per cercare il mare, le spiagge e il sole! (anche se ho visto spiagge bellissime e un mare emozionante)
    La Svezia ha molti difetti: poca luce e tanto freddo, energia anche nucleare, distanze enormi, prezzi più alti ecc.., ma ha anche molti pregi: pulizia, ordine, tranquillità, disponibilità da parte delle persone (si, proprio come in italia, stupiti?), servizi gratuiti e all’avanguardia nelle tecnologie, burocrazia rapida ed efficiente ecc..
    A seconda del vostro carattere e delle vostre attività, una volta visitata la Svezia (o altri paesi con altri pregi e difetti che vi si confacciano), potreste rendervi conto di quanto lì voi potreste vivere meglio che in Italia. Quindi non giudicate un’offesa le affermazioni del caro Antonio, poiché potreste scoprirvi a pensare le stesse cose, una volta sperimentate le sensazioni di cui noi vi parliamo in prima persona. In Svezia o in un altro stato, quello che preferite voi, non fa differenza.
    La differenza la fa il riflettere su ciò che non va qui, a casa nostra, e, come giustamente dice qualcuno di voi, la più grande differenza la fa il NON girarsi dall’altra parte quando vediamo qualcosa che non va; e non nascondersi dietro la scusa “tanto fanno tutti così” perché, vi assicuriamo in tanti, che non è vero.
    Un saluto a tutti.

  50. Da polacca residente nella periferia di Roma vorrei aggiungere che gli unici motivi che mi trattengono qui sono: mio marito (e indirettamente il suo contratto di lavoro a tempo indeterminato), tempo e cibo. Un po’ anche l’enorme patrimonio culturale che voi italiani possedete, ma questa grandissima eredità purtroppo viene sempre più spesso trascurata, da voi stessi. Se non per queste “cose” sarei già partita a cercare dei posti migliori. Però, finché sto qui, cerco di fare tutto quello che posso per cambiare la mia piccola realtà quotidiana. Lo voglio fare per i nostri futuri figli che probabilmente dovranno crescere in Italia. Amare il proprio paese significa anche vedere tutti i suoi vizi senza accettarli, ma ciò non dovrebbe essere il punto d’arrivo ma di partenza! Accorgersi di questi difetti dovrebbe essere una spinta per far migliorare la situazione! C’è qualcosa che non ti piace nella tua città? cambialo perché puoi farlo! Certo, ci vuole coraggio e determinazione, ma è possibile! è un’ovvietà ma vale la pena ricordarla: se ognuno di noi facesse qualcosa, invece di lamentarsi/lasciar perdere/chiudere gli occhi/partire senza provarci, si starebbe ogni giorno meglio di prima!

    1. …e aggiungo: “lamentarsi è come stare sulla sedia a dondolo: ti da qualcosa da fare ma non ti porta da nessuna parte”.

  51. olivietta (@olivietta) :
    Bravo! Ho vissuto per poco tempo in Svezia e la permanenza in quei luoghi pieni di civiltà ha risvegliato in me gli stessi sentimenti che anche tu hai provato. Per tutti coloro che hanno criticato questo intervento dico solo una cosa: andate in Svezia. Andate, vivete e vedete con i vostri occhi cosa significa un paese che funziona, cosa significa “vivere bene”. Finché non l’avrete fatto concedetevi il piacere del dubbio perché, credetemi, bastano anche meno di 3 giorni per rendersi conto delle differenze.
    Come tutti affermate in ogni luogo ci sono pro e contro. Questi pro e contro assumono importanza diversa in base al vostro carattere, ai vostri interessi e alle vostre attività: certamente non andrete in Svezia per cercare il mare, le spiagge e il sole! (anche se ho visto spiagge bellissime e un mare emozionante)
    La Svezia ha molti difetti: poca luce e tanto freddo, energia anche nucleare, distanze enormi, prezzi più alti ecc.., ma ha anche molti pregi: pulizia, ordine, tranquillità, disponibilità da parte delle persone (si, proprio come in italia, stupiti?), servizi gratuiti e all’avanguardia nelle tecnologie, burocrazia rapida ed efficiente ecc..
    A seconda del vostro carattere e delle vostre attività, una volta visitata la Svezia (o altri paesi con altri pregi e difetti che vi si confacciano), potreste rendervi conto di quanto lì voi potreste vivere meglio che in Italia. Quindi non giudicate un’offesa le affermazioni del caro Antonio, poiché potreste scoprirvi a pensare le stesse cose, una volta sperimentate le sensazioni di cui noi vi parliamo in prima persona. In Svezia o in un altro stato, quello che preferite voi, non fa differenza.
    La differenza la fa il riflettere su ciò che non va qui, a casa nostra, e, come giustamente dice qualcuno di voi, la più grande differenza la fa il NON girarsi dall’altra parte quando vediamo qualcosa che non va; e non nascondersi dietro la scusa “tanto fanno tutti così” perché, vi assicuriamo in tanti, che non è vero.
    Un saluto a tutti.

    credo proprio che tu abbia colto nel segno..ognuno di noi è più o meno diverso dagli altri, ed ognuno di noi da valore a certe cose piuttosto che ad altre, ed ovviamente ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro..non si può generalizzare dicendo “è meglio vivere qui piuttosto che qui”, dal momento che c’è chi ha come priorità vivere in una città all’avanguardia che gli permette di realizzarsi con più facilità nel lavoro,ecceccecc.. e chi invece non rinuncerebbe per niente al mondo ad altri aspetti unici o quasi di una città come Napoli, come ricordava Emiliano.. questione di priorità..e si può fare una classifica universale delle priorità? Credo proprio di no! Si potrà vedere un giorno una Napoli un pochetto più swedish su certi aspetti? Ad oggi non sbrocco di ottimismo 😀 ma spero di si, almeno per i miei pro-pronipoti.

  52. Hai scoperto l’acqua calda.
    Parli di cose legate ad una civiltà che non esiste in TUTTA Italia e non solo a Napoli.
    Invece dovremmo viaggiare molto di più per capire come si vive in una città che funziona e tornare alle nostre case consapevoli che la nostra è una sopravvivenza e fare qualcosa per migliorare la nostra vita. Napoletnai e non.
    Ma si sa, gli italiani tutti, sono un popolo di menefreghisti che lasciano correre su tante cose, governati da una classe politica che non permetterebba mai lo sviluppo civile ed economico delle altre città perchè significherebbe investire denaro pubblico in riqualificazione, strutture, servizi. Ma si sa, i soldi pubblici sono servono per ingrassare le tasche dei vari uomini di potere e lacchè annessi.

    1. maurizio :
      Hai scoperto l’acqua calda.
      Parli di cose legate ad una civiltà che non esiste in TUTTA Italia e non solo a Napoli.
      Invece dovremmo viaggiare molto di più per capire come si vive in una città che funziona e tornare alle nostre case consapevoli che la nostra è una sopravvivenza e fare qualcosa per migliorare la nostra vita. Napoletnai e non.
      Ma si sa, gli italiani tutti, sono un popolo di menefreghisti che lasciano correre su tante cose, governati da una classe politica che non permetterebba mai lo sviluppo civile ed economico delle altre città perchè significherebbe investire denaro pubblico in riqualificazione, strutture, servizi. Ma si sa, i soldi pubblici sono servono per ingrassare le tasche dei vari uomini di potere e lacchè annessi.

      mah..negare che c’è un abisso tra centro-nord e sud in qsto paese m sembra poco onesto (parlo di determinati aspetti che non c’è bisogno di ricordare).

    1. In quei 10 giorni all’anno hai conosciuto anche i giapponesi e tutto il loro background sociale? Quanto gli costa, in termini di personalità e carattere individuale, tutta la civiltà, tutto l’ordine e tutta la pulizia che hai visto?

  53. Bell’articolo. E quando si parla del fatto che l’Italia non abbia abbastanza tolleranza nei confronti degli immigrati clandestini, be….ne ha fin troppa! Per questo è l’unico paese dove nella grandi città non si riesce a fare 10 metri senza che immigrati ambulanti cerchino di venderti qualcosa con troppa insistenza.

    1. Caterina, il problema non sono gli immigrati, ma come lo Stato fronteggia la questione “immigrazione”. In Olanda, ad esempio, di immigrati clandestini se ne possono contare sulle dita di una mano. E ci sono tantissimi immigrati, ma proprio tanti.
      E, se una persona vive in Italia da clandestino, dimmi un po’ com’è che può lavorare onestamente senza cercare di rifilarti borse di dubbia provenienza per strada (borse che, tra l’altro, vengono comprate da tantissimi cittadini italiani)? E’ un po’ come lamentarsi della Cina che ci frega il lavoro con tutti i capi mal fatti e più economici. Però intanto una grande maggioranza preferisce spendere meno e si compra le maglie fabbricate in Cina. Il cane che si morde la coda.

      1. una volta ero a new york e improvvisamente si mise a piovere. ho comprato un ombrello da un venditore ambulante immigrato e dopo avergli detto di essere italiana, mi disse che anche lui un tempo aveva vissuto in italia come immigrato clandestino e mi disse “come stavo bene in italia, qui invece la polizia è troppo severa con me”. A ny di immigrati clandestini se ne vedono ben pochi, sicuramente meno che in italia. Penso quindi che l’Italia sia troppo concessiva con l’immigrazione.

      2. Esatto, il problema non è causato dal clandestino che ti vende borse per strada, ma dal fatto che in Italia non c’è alcuna regolamentazione seria a riguardo e tutti fanno i porci comodi. Ma poi, in fondo, sta bene un po’ a tutti. La gente si lamenta, ma comunque si compra l’ombrello dal venditore ambulante perché costa di meno. La gente si lamenta, ma comunque fanno lavorare loro, ovviamente a nero, perché sottopagati. Di nuovo, il cane che si morde la coda.

  54. Io viaggio per lavoro e comprendo molto bene il peso dele tue parole, ho imparato a vivere a Napoli a modo mio, frequentando solo parti pulite della città, creandomi quasi una realtà che non esiste, a volte provo a riderci quando mi trovo in situazioni che solo Napoli puo offrire, altre volte provo a evidenziare le cose belle, o le cose che solo un napoletano può offrirti come la calorosità, ma questo non basta per decidere di crearsi un futuro a napoli, io non so bene che ne sarà del mio futuro, ma una cosa è certa , non sarà in Italia.

  55. Non ho letto tutte le risposte, ma quelle che ho letto sono sufficienti per farmi un’idea.

    Sono Napoletana emigrata in Olanda. Contenta della scelta fatta? Si. L’Aja è una città migliore di Napoli? Per tanti aspetti si, ma per tanti altri no.
    Io consiglierei a tutti di vivere in un posto, prima di fare un paragone scontato.
    E’ vero, ci sono tanti aspetti dell’Europa del Nord che Napoli si sogna. Il governo copre economicamente i disoccupati, ci sono sussidi per gli asili alle famiglie con un certo reddito, l’educazione scolastica è permessa a TUTTI, pulizia, organizzazione, quasi totale legalità.
    Però Napoli ha un’anima che tanti Paesi si sognano. Cammini per strada e c’è storia, la gente sorride nonostante tutto ed il vicino è pronto a darti una mano anche se ha più problemi di te. Queste cose non le vedi facilmente in giro. Qui in Olanda no, almeno.

    Per fare una sintesi del mio pensiero, Napoli andrebbe cambiata. Ma da chi se non da noi? Perché in Olanda mi viene da buttare una cicca di sigaretta nel cestino e a Napoli no? Perché a Napoli siamo abituati così e difficilmente cambiamo quando “le cose vanno così, da sempre”.
    Quindi, prima di giudicare una città difficile come Napoli, facciamoci un bell’esamino di coscienza e sentiamoci responsabili. Tutti. In fondo Napoli sarebbe davvero la città più bella del mondo se non fosse vissuta e governata da Napoletani. Me inclusa.

    E, in merito alla risposta di Bruno Mazzola, ho la piena certezza che la figlia non vede l’ora di tornare a Napoli non solo per la famiglia e gli amici. Quello che ti dà Napoli solo poche città sanno dartelo. A me manca sempre da morire e, al di là della famiglia, degli amici, quando torno sono sempre felicissima perché rivedo lei, la città che chiamerò sempre casa.

    1. Cara Valentina con tutta la bellezza di Napoli, con il calore della sua gente, con gli amici, coi familiari… Tu torneresti dall’Olanda a vivere a Napoli? A vivere eh! No a fare la turista o vivere di rendita… Perché allora tutte le città vanno bene. Io credo che non torneresti. E questa è la risposta più importante. Una due volte all’anno una settimana a trovare amici e parenti. Certo, bellissimo. Perché sai che dopo te ne torni in un paese “normale” come l’Olanda dove te e i tuoi figli avrete opportunità, un futuro, una pensione. Un saluto.
      Daniele (che si sta attrezzando per scappare dal un tempo ricco e opulento nord est).

  56. Napoli è cosi perchè ci sono persone che vogliono che sia cosi…le persone che ci dovrebberò governare e guidare nell’avere una città da favola non se ne fregano. Non c’è bisogno di andare a Stoccolma per trovare tutto bello e perfetto. A poco più di cento chilometri da Napoli c’e la provicia di Salerno e non parlo di solo Salerno città ma di tutta la provincia che è un sogno.

  57. Ho visto una persona che è andata a fare un viaggio e ha scoperto……l’acqua calda. Napoli è questa. Ma non è solo Napoli è la cultura italiana che è questa, non Napoli. La nostra città non c’entra niente. quello che vedi a nApoli sono le stesse cose che vedi altrove, magari in forma diversa.

  58. perdonami se scrivo un commento senza aver letto per intero l’articolo…
    ho dato una velocissima lettura, un rigo si ed un paio no… non è corretto farlo ma sopratutto non è corretto esprimere una considerazione su un testo non compreso.
    Sono diversi minuti che sto riflettendo se scrivere, se leggere o leggere i commenti, il problema è che sono infastidito (non me ne volere) non dal tuo articolo ma dai commenti e dall’idea che la maggioranza delle persone che leggerà, penserà solo che è giusto andarsene da questa città senza comprendere che la rovina di questa città sono proprio loro. Colpa loro perché non hanno la mente aperta (la mente si apre indipendentemente dalla possibilità/occasione di viaggiare) e sempre colpa loro perché alla prima occasione concreta, abbandonano la città per poi subito parlarne male ma sopratutto sentendosi “illuminati” rispetto a chi resta a Napoli perché loro ora “vivono e non sopravvivono”… beh, forse la soluzione ai problemi di Napoli si potrebbe trovare regalando viaggi all’estero a questi soggetti, che ne pensi? 🙂

    1. Gianluca, io non me ne sono mai andato. Continuo a vivere qui. Evidentemente il mio legame con l’Italia, e con Napoli, è profondo. Tuttavia mi resta la rabbia per le cose che vedo. E questa rabbia sale quando viaggio in certi Paesi. Sale perché mi accorgo che cose che qui sembrano impossibili, altrove si fanno facilmente. Vorrei una Napoli più civile. E quando la vedo sprofondare nel degrado, l’amarezza, e la rabbia, sono insopportabili.
      In fondo di questo si tratta.

      1. d’accordo con tutto quello che hai scritto (non vorrei che prima non fosse stato chiaro)… però, un’ultima domanda: “leggendo i commenti, un po’ di rabbia non ti viene in egual misura?”

      2. Ho imparato che i commenti che viaggiano sul web sono un mondo particolare. C’è gente di tutti i tipi. C’è chi capisce quello che scrivi, ed è d’accordo, e condivide; c’è chi capisce quello che scrivi ma non condivide, e lo spiega con educazione e con argomenti validi, forti, significativi.
        E poi c’è chi non capisce. Legge e non capisce. Non ce la fa. Non coglie proprio il senso di quello che scrivi. Capisce proprio una cosa per un’altra. In genere chi non capisce è anche molto maleducato, ed è esso stesso il male che dice di criticare, ma non se ne rende conto.
        Per fortuna, almeno tra i lettori di questo blog, sono una minoranza. Ma ci sono. Io li ignoro perché non c’è altro modo.

  59. Articoli del genere, pur scritti magistralmente, sono sempre fini a sé stessi.
    Mi fa pensare al “terronismo”, quella mentalità da complessati e “figli spuri” che non serve assolutamente a niente.
    Parlare dei problemi (gravi e noti) è una cosa.
    Comportarsi da “perdenti nati” è un’altra.

  60. Io non sono andato a Stoccolma nè a Parigi nè a Berlino e penso che non mi verrà mai il desiderio di andarci; io non sto bene qui ma non ce la farei mai a tornare ; ma qui ho tutti coloro che amo e non li potrei mai lasciare se non dimenticandoli e un napoletano non lo fa,
    Carlo

    1. Anche io sono stato per una settimana in olanda. Molto spesso penso di andarmene da questo paese, quando vedi che non funziona niente, quando esci da lavoro e trovi la macchina graffiata, quando aspetti ore ed ore i bus che non passano, quando vedi l’inciviltà di certa gente e l’indifferenza delle amministrazioni, quando per fare una qualsiasi banalità ad un ufficio pubblico devi perdere ore e se vuoi lavorare ti devi accontentare di essere sfruttato e di non avere nessuna tutela. Quando penso a tutto questo mi metterei in macchina e me ne andrei lontano, ma poi subentra quel qualcosa che questa città ti dà: quel clima di allegria e di felicità, la gente sempre positiva anche se subissata da problemi, i colori, la storia, le code nel traffico, i discorsi fatti nel pulman, il rumore, la confusione, le lenzuola stese 🙂 e la signora che chiama dal balcone la eagazza del panificio per farsi metttere il pane nel panaro.
      Ormai io la prendo così, quando c’è traffico colgo l’occasione per guardarmi intorno, la confusione e la “teatralità” della gente mi mettono allegria, quando ci vivi tutti i giorni ci fai l’abitudine e cerchi di cogliere solo il meglio di quello che la città puó darti.
      Napoli, come tutte le città, ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Logisticamente siamo ai limiti del vivibile ma tra tutte le cose che non vanno ci sono anche tante cose belle che ti trattengono qui.
      Da persona precisa e civile moltissime cose mi fanno rabbia ma ormai ho imparato a riderci sù(quando possibile) e a non farmi il sangue amaro.
      Da napoletano ammetto anche che certa gente è inqualificabile ma non è neanche giusto fare di tutta l’erba un fascio. Come organizzazione siamo mooolto indietro ma il “calore” che sento qui non riesco a sentirlo altrove anche se so che difficilmente questa città e questo paese mi darà un futuro dignitoso.

  61. Vengo anch’io da Napoli, sono stata 4 mesi in Svezia e sono sconvolta almeno quanto te. Quando ho raccontato a mia madre com’era fatta una scuola lei ha quasi pianto, e mi ha chiesto scusa per non avermi fatta nascere lì. Ma sai cosa? Un po’ sono grata a Napoli (e soprattutto alla sua università “L’Orientale”) perché, anche se me lo sarei risparmiato volentieri, ho imparato a cavarmela nelle situazioni più assurde, a gestire lo stress, il che mi aiuterà ad apprezzare meglio la calma e la tranquillità che mi aspettano in Svezia, dove la gente si stressa e si fa prendere dal panico se qualcuno non rispetta una coda! Credo che aver conosciuto Napoli mi farà solo sentire di più la pace dei sensi che ne ricaverò, senza scambiarla per noia. 🙂

  62. Non serve andare in Norvegia per vedere un po di civilta´ , basta superare il confine italiano. Svizzera Austria Germania

  63. mah trovo questo commento molto banale e stereotipato,probabilmente in cerca di nuovo dell’effetto passaparola sulla rete e non. non c’è dubbio,Stoccolma è una città decisamente più organizzata e civile di Napoli e dell’Italia in generale,ma una cosa è andarci da turista,una cosa è viverci,magari a lungo.
    io non l’ho fatto a Stoccolma,ma vicino,e vi assicuro che poi con tutta la civiltà che vi può essere,piano piano si cambia idea,specialmente quando devi convivere con un inverno lungo 6 mesi,grigio e freddo (il sole non lo vedi quasi mai) quando il carattere e la socialità della gente è quella che c’è,quando l’alcolismo è una piaga sociale gravissima,quando i prodotti della tua terra te li sogni,o li paghi un occhio della testa,e tante altre piccole e grandi cose che ti fanno capire che poi vivere a Napoli può avere i suoi vantaggi,e anche belli grossi. infatti fateci caso,la gente della Scandinavia,Russia,nord europa in genere,da ottobre a marzo non fa altro che attendere il momento di prendere un aereo e andare al sud,Egitto Turchia Italia Spagna ecc. per riscaldarsi un pò

    comunque…..chi ama la propria città,e terra,non la denigra giusto per,ma la critica con spirito propositivo. chi dice agli altri “fujtevenne” non fa assolutamente il bene di Napoli,chi è già andato via e sa solo denigrare Napoli,dicendo di “aver fatto benissimo” è solo un egoista,e se Napoli va sempre peggio la colpa è anche un pò sua.
    anche io sono stato spesso fuori per lavoro,per costrizione e non per scelta,e ancora oggi passo 9 mesi fuori e 3 a Napoli,ma torno SEMPRE,non denigro la mia città,la critico in maniera costruttiva e cerco comunque di fare il mio dovere di cittadino per migliorarla,in vari modi
    non urlate “fujtevenne!” urlate piuttosto “facciamo qualcosa,tutti,per una Napoli migliore!”

  64. Sarebbe da dire che in Svezia sono una decina di milioni, ma poi trovandomi a Madrid per lavoro e che le cose sono come le descrivi a Stoccolma dico che non c’entra un bel niente.

  65. bella Stoccolma ,perfetta ,pulita .ecologica ma come ci si sente soli!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao viva Napoli e i quartieri spagnoli!!!!!!!!!!!!!!!!!

  66. salve. io sono napoletana e vivo ad arezzo e vi posso assicurare che noi abbiamo un cuore enorme non abbiamo solo immondizia qui salvando 2 0 3 persone sono freddissimi e razzisti . una volta sono caduta e nessuno mi a aiutata e con questo vi o detto tutto non guardate i nostri modi e vero ce qualcosa chew non và nel nostro paese mà cè di peggio ogni paese a le sue cose io quando scendo non salirei piu ….. x il calore che emaniamo e x la cattiveria che cè qui non cè paragone napoli e napoli

    1. @martina
      Se cadevi con l’acca forse qualcuno ti aiutava. No non ci hai detto tutto, manca sempre l’acca. Si c’è di peggio ma senz’acca è ancora peggio. Scusa Martina ma tu prendi la ascensore per andare a Napoli? Va tutto bene ma, anche io sono napoletano, e il calore lo emana solo la mia stufa… A Napoli, tanto calore, soprattutto quando ti scippano e strusci per terra sull’asfalto…

      1. @enzo mi hai fatto piangere dal ridere…comunque, non capisco i commenti “contro” il pezzo di Antonio, pura constatazione dei fatti, e soprattutto non capisco perché l’ordine e la civiltà dovrebbero essere in antitesi con il calore umano e la simpatia…dove sta scritto che si elidano l’un l’altro? si può benissimo essere spiritosi e godersi un’ottima pizza napoletana differenziando la spazzatura e rispettando le code…

      2. Grande Federica, la stessa cosa che ho scritto io praticamente 🙂
        Per alcune persone la “simpatia” italiana giustifica tutto… mah!

    2. A parte l’ estrema analfabetizzazione che già han sottolineato, vorrei farti notare che a Napoli fan finta di niente anche quando sparano in testa a una persona in mezzo alla strada!!

  67. Tutto vero. Questo è il primo impatto che si ha quando si arriva in Svezia e in generale in Nord Europa. Però non tutto ciò che luccica è oro. La Svezia ha il più alto tasso di suicidi e di divorzi d’Europa; l’alcolismo è una piaga spaventosa e la depressione colpisce migliaia di persone, con percentuale più elevate rispetto all’Italia. Hanno costruito una società sicuramente più funzionale e avanzata rispetto alla nostra, ma purtroppo anche loro vivono forti contraddizioni. Poi non credo che si possa trasformare Napoli, o l’Italia in generale, come la Svezia. Ogni nazione ha le sue peculiarità positive e negative che siano. Certo, possiamo sicuramente apprendere i lati positivi della loro cultura. Buona serata

  68. La realtà è che siamo un popolo di viziati, ogni periferia vive il disagio dell’abbandono, smettiamo di lamentarci e proponiamo un sistema serio, siate sempre da esempio per gli altri, diffondete il perbenismo e intromettiamoci meno nei fatti degli altri e più sulla cosa pubblica.

  69. Tutto vero, ma qualcuno mi spiega l’ alto numero di suicidi e disturbi psichiatrici che colpiscono queste perfette società?

  70. io vivo a Monte di Procida da noi si fa la differenziata da oltre 10 anni non c’è immondizia ci viene presa porta a porta immondizia per strada difficile i parcheggi ci sono ora ne hanno fatto anche un’altro nuovo nuovo 😀 il mare c’è il porto pure gli incivili poco e niente è rarissimo trovare immondizia per strada,poi da un paio di anni il paese e pieno di telecamere comunali e la criminalità si può dire che non esiste…i commerciarti ci tengono a darti lo scontrino e bhe sui i tetti ora stanno installando tutti pannelli solari c’è il verde e da un paio di anni abbiamo un palazzetto dello sport poi un ‘area all’aperto con campo di calcetto e campo di basket e parco giochi per i bambini tutto custodito e anche un laboratorio teatrale dove vengono fatte le recite di varie associazioni e infine tra qualche anno in costruzione ci sarà un piccolo alberghetto e un piccolo cinema e poi Monte di Procida è in provincia di Napoli precisamente nell’area flegrea di fronte vediamo tutte le isole Procida,Ischia,Capri ecc 🙂 ed è solo a mezz’ora di auto da te circa quando vuoi un pò di civiltà passa pure da noi 😀 😀 😀

  71. Il discorso di Roy Batty alla fine di Blade Runner è meno toccante di questo. E’ da tanto che penso che dovrei vivere in nord Europa e non è escluso che prima o poi lo faccia!

  72. se da un lato riconosco l’unicità della mia città e sono orgoglioso delle mie orgini, dall’altro non capisco come così parecchia gente non riesca proprio ad immaginare che ci possa essere ed accettare che c’è anche gente che baratterebbe tutta la vita quelo che ha qui, la solarità della gente, il mare e il clima, i botti e cenoni di natale/capodanno, il cibo ecc..
    con un posto dove è 500 volte più possibile realizzarsi, dove ad ogni ora del giorno può prendere mezzi che funzionano bene, dove la gente è meno ignorante e ci sono meno scimmie, dove una buona fetta della gente non parla sempre e solo del napoli e sta dalla mattina alla sera fuori al bar, dove tutto funziona bene, ci sono eventi belli tutti i giorni, vengono a suonare non solo cantanti neomelodici, c’è molta meno gente che la mattina si sveglia pensando a come fregarti, no parkeggiatori abusivi, molto più cosmopolita..
    e senza essere considerato un traditore solo perchè esprime onestamente il suo punto di vista. Ognuno va dove jepareeeeeee..ed è giusto che vada dove sta meglio, senza che per questo debba essere considerato un traditore della patria come molti di voi dite..senz’altro non sono questi la rovina d napoli, ma ben altro

  73. Antonio Menna, sarcasticamente e amaramente, ci inviti a non viaggiare per non soffrire torvandoci costretti a far confronti .. Io aggiungo: a quale tipo di napoletano rivolgi l’invito ? – La maggioranza dei naponapo, se li vuoi punire , li mandi a Stoccolma o a Singapore, ma anche a Roma… I napoletani, purtroppo, viaggiano e molto pure, ma senza spirito di apprendimento e di edificazione civica o morale. Se son borghesi eticamente puliti ( una minoranza), soffrono come te e ‘shkiàttano ‘ncuorp’ per la frustrazione, aspettano inermi, derelitti dalla società e rassegati la fine di tutto chiudendosi nell’hortus conclusus della cuTTura, della familia, del vagheggiamento di sani principii politici ed etici mai visti applicati in tutta la loro vita [ ogni tanto si illudono con certi personaggi politici bluff cui affidano le loro misere vite napoletane]..o scappano, coltivandosi all’estero per non esser fatti fuori in patria dai conterranei nel lavoro ecc. Se sono borghesi laidi, come, credo,la massa della categoria, specialmente se hanno ruoli di potere politico amministrativo in città o sono professionisti, se ne fottono di quanto vedono all’estero, ne godono come si può godere di una giostra mirabolante al luna park Disneyworld convinti intimamente che l’unica vera realtà non sia quella del paese e città esteri visitati ma la nostra e quindi fanno spallucce. Se sono della plebe sanguinaria, devastatrice e cammurrista sbeffeggiano e cercano di scassare quel che vedono o ridurre l’habitat estero all ‘habitat di cui vanno fieri da secoli ..cioè quel che si vede a Porta Capuana, la Veterinaria, la Sanità, i Quartieri, Secondigliano , Pianura e Soccavo e chi piu ne ha piu ne metta ..ne combinano tali e tante in una quantità e qualità sufficiente da metterci ‘o scuorno ‘ncuoll a tuttu quant per il resto dei nostri secoli e farci portare ‘a mala annummenata. I Napoletani possono pur viaggiare, tanto resteranno sempre rinchiusi dentro se stessi, nella la loro mentalità tribale — > http://it.wikipedia.org/wiki/Familismo_amorale

    Non ti preoccupà , Anto’, il 99% dei Napoletani non soffrono quando vanno oltre il Garigliano, se no non si sarebbero ridotti nello stato in cui sono …soffri tu e pochi altri, ma LORO, no.

    ***
    ” Napoli è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e, così, di lasciarsi morire»

    ” Io so questo che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. È un rifiuto sorto dal cuore della collettività contro cui non c’è niente da fare. Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all’ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili ed incorruttibili alla modernità ”

    Pier Paolo Pasolini, 1975

  74. faccaimo così andiamo tutti a stoccolma loro schifati scapperanno e verranno qui al sud, si rimettono le cose apposto e poi rifacciamo al contrario che ne dite potrebbe funzionare?

  75. Io sono figlio di un italiano e di un’americana. Ho avuto modo di viaggiare in Europa e negli altri continenti, quasi sempre per lavoro.
    Anche io ho visto le città che funzionano, la gente in fila e il silenzio in metro o sul bus. Troppo silenzio a volte. E mi ci ero trasferito, a Londra, per vivere e respirare qualcosa di diverso, di pulito, di funzionante. Poi però non facevo altro che pensare a Napoli. La domenica la passavo su Skype con i miei parenti mentre cucinavano il ragù o si preparavano ad andare a vedere la partita. Io raccontavo di un sole sempre grigio e invece giù da loro era tutt’altra storia. E poi c’era il mare. Quello che quando hai la luna storta o la cosidetta “uallera” ti fa passare ogni male e ti accende da dentro semplicemente guardandolo. Napoli è imperfetta, è piena di cinesi e di extracomunitari, bancarelle e malavita, e a me non sta bene, ma un giorno, non troppo lontano questa città sarà come la tua stoccolma. Come Londra. Perchè altrimenti verrà rasa al suolo dai suoi stessi abitanti e non ci sarà scampo per nessuno. Napoli merita il nostro sostegno, cercando di essere persone per bene.
    Il resto verrà da sè.
    Il discorso lavoro è diverso. Visto che quanon ce n’è ho deciso proprio di andarmene a Londra. Sinceramente attendo le elezioni, voglio vedere che succede. Dopodichè deciderò.

    E poi… a Stoccolma non potresti mai sentire qualcuno dire: “agg vist nu rummor” 😀

  76. ho visto, ho fatto e ho detto … tutti bravi ma poi ? tutti, nessuno escluso, trovato il proprio orticello da coltivare lasciano che gli altri pensino al resto … tutti bravi a viaggiare e far notare ciò che non va bene … tutt vero, per carità … ma troppo facile …

    1. Ma puo’ questa esser usata come scusante? Voglio dire: se una persona butta la cicca a terra dipende dalla densita’ di popolazione?

  77. Secessione Napoli deve tornare Capitale.
    Pensate come stavamo nel 1861 (terza città D’Europa) e pensate come siamo ridotti adesso, lo Stato Italiano ha bisogno di aree degradate dove reperire Manodopera (per le aziende del Nord) rifornire Prodotti (su 100 euro di spesa di una famiglia merdidionale solo 6 restano al Meridione) Inviare scarti della lavorazione Industriale 8pensate rifuiti tossici).
    Quello che deve cambiare p la mentalità coloniale inculcata da 150 anni, la cultura assistenzialista etc etc.
    Per fare questo: CULTURA – CULTURA
    ricordate fanno più paura i libri che le armi

  78. Avrei voluto vedere stoccolma, me ne avevano parlato bene, dopo la tua descrizione mi è passata la voglia, preferisco stare a napoli, una delle città piú belle del mondo esattamente così come è invece di andare a visitare un rendering!

  79. Io invece penso che i napoletani … anzi tutti gli italiani dovrebbero viaggiare e vedere paesi come questi, vergognarsi e prendere esempio: insieme si possono raggiungere grandi obiettivi, anche quello di cambiare la mentalità a tutti!

  80. martina perchè se cadi qui a napoli qualcuno ti aiuta?? se sei sul bus e sei incinta o anziana qualcuno ti fa sedere?? Certo che i napoletani so forti… so peggio delle tre scimmiette quando stanno nella loro città, quando poi ne escono notano tutto e additano tutto e tutti. per non parlare poi di quando un tizio si presenta loro come un amico di quelli del sistema… anzichè schifarlo se lo fanno amico e magari lo invitano pure a pranzo.

  81. Bla bla bla,si parla sempre,si sa sempre e solo parlare ma poi quando è il momento di fare qualcosa si sta con le mani in mano. Stoccolma è bella,nessuno ti vieta d’andarci a vivere.
    Però poi a Napoli non tornarci quando ti mancherà del calore umano,a quel punto la città non avrà bisogno di te.

  82. …Anke io sono di NApoli (provincia però) e v assicuro ke nn c vuole ke andiamo a stoccolma o in giro per l’europa per notare questa differenza…Basta salire su di 800 km circa trento,Bolzano e dintorni e anke li sembra un’altro mondo al di fuori della realtà.Io sono stata li x 5 mesi e vi assicuro tornare a casa e abituarmi allo schifo (riguardo a tutto) che c’è qua..e stato difficile!!ed io ke a Napoli volevo attraversare sulle strisce pedonali con la convinzione che gli automobilisti si fermano,come succedeva a Bolzano…..siiiiiii qui se t vedono sulle strisce corrono ankora di piu!!!Quanto stiamo rovinati

  83. Apprezzabile relazione-commento; conosco abbastanza Stoccolma, e la Svezia in genere, per le mie frequenti viste ed esperienze professionali e concordo con quanto riportato, ma…,a fronte di tanto,profondo senso civico ed organizzazione funzionale,quanta mancanza di “calore umano”!!! Vedere i traghetti mastodontici,pieni in ogni ordine di cabine e posti,affollati di “Individui” che li utilizzano solo per ubriacarsi “liberamente” durante il week end (notoriamente proibito durante la settimana…) per “riempire” la devastante solitudine…,mi fa apprezzare ed amare il “vociare” dei tanti Napoletani che NON vivono solo di contrabbando o malaffare…Con rispetto e cordialità.Michele Morace

  84. Insomma, vivo a Madrid da 10 anni e non la paragoneri in niante a Stoccolma

    salvatore :
    Sarebbe da dire che in Svezia sono una decina di milioni, ma poi trovandomi a Madrid per lavoro e che le cose sono come le descrivi a Stoccolma dico che non c’entra un bel niente.

  85. Sono napoletano, zona Museo Nazionale, ed ho vissuto a Stoccolma 34 anni. Ora sono tornato in Italia, ma solo perché la Svezia mi paga la pensione…certo se avessi dovuto lavorare, allora sarei rimasto a Stoccolma oppure in un altro paese. Voi napoletani rimasti a Napoli, voi che mai avete lasciato la nostra bella cittá, voi non sapete dove siete! Voi semplicemente non sapete dove siete,…. ovvero sapete dove siete ma non sapete cosa vi state perdendo. Napoli é ancora nel medioevo. Come l’ho lasciata 40 anni fá cosí l’ho ritrovata, forse peggiorata dall’arrivo tra l’altro dei computer che negli uffici danno l’impressione di essere “aggiornati”, di essere moderni, al pari di altre nazioni! Quando sento che negli uffici pubblici ancora la gente si da ancora il “Voi” o il “Lei”, allora capisco che Napoli (o forse gli Italiani in genere) sono ancora nell’era “feudale”, …il concetto detona ancora… una differenza tra te e me….cosa che non esiste a Stoccolma. Se si mantiene in vita questa differenza, si mantine in vita tutto un sistema antiquato piramidale che solo danneggia la societá. La Svezia é un paese moderno ma non confondete il termine moderno con il termine “civile”. Sono due cose differenti. Il genere umano non é civile ed alcuni paesi sono moderni altri no. Gli svedesi non sono stupidi come gli italiani e gli italiani non sono efficienti come gli svedesi. Bisognerebbe mettere i politici svedesi a guidare l’Italia e i politici italiani a guidare la Svezia dove sarebbero costretti dai cittadini a non rubare. I napoletani non hanno la coscienza sociale…sono individualisti e per loro é una vergogna avere la stessa opinione di un altro e poi sono le persone piú fifone del mondo….il “…ma che ce ne fotte!” é il modo napoletano per dire: ” mi caco addosso dalla paura”…e se lo mette in c…ulo da solo!.

  86. ho vissuto in germania i primi 10 anni della mia vita, poi la famiglia è tornata alle origini a Napoli…..ho 38 anni e non sono mai cambiata, non ho mai gettato volontariamente o involontariamente un carta a terra, faccio da 10 anni la raccolta indifferenziata, fregandomene di chi mi dice- che la fai a fare tanto gettano tutto insieme – e prima che facessero la raccolta “porta a porta” facevo chilometri alla ricerca di un isola ecologica. ho fatto fatica a far cambiare atteggiamento ad amici e parenti ad educare i miei figli. il napoletano vuole che le cose cambino dall’alto, ha bisogno di sentirsi guidato da regole che poi non rispetta. Napoli è di chi ci vive!! il cambiamento dobbiamo iniziare a farlo noi e a coinvolgere gli altri, solo rispettandoci saremo rispettati. iniziamo dalle piccole cose, insegniamo ai ns figli il rispetto delle regole il senso civico e il miglioramento si vedrà!!!

  87. L’apoteosi dei luoghi comuni. Ma fatemi capire….anche se andate a Nuova Dehli, El Cairo, Singapore, Hong Kong, Tasmania, Vietnam, e in tutto il resto del mondo con reddito procapite inferiore ai 500000 euro/anno, vi lagnate? Piuttosto che non dover viaggiare. Non sapete..viaggiare. Le città non sono paragonabili così come è assurdo paragonare una città nordica di un territorio demograficamente spopolato e di recente comparsa a…..città con 2000 secoli di storia del bacino Mediterraneo. Si tratta di differenze antropologiche, culturali, storiche che la storia millenaria ha segnato. La civiltà non si costruisce con i confronti. Chi paragona, lo fa senza tener conto delle cause culturali che hanno determinato le differenze. E il classico “turista” che pretende il caffè e la pasta anche nel bel mezzo della foresta Amazzonica.

  88. Si ma non hai visto “nu rummor”!
    Scherzi a parte è tutto molto “tristemente” vero, ma noi possiamo fare molto

  89. Ciao
    Anche se non vi conosco lascio volentieri un commento. Abito a Stoccolma da 13 anni e accetto tutto quello che dite per quanto riguarda la notevole differenza della densita’ di popolazione, il fatto che anche qui ci sono problemi sociali come l’alcolismo, i divorzi, etc. e infine la “freddezza” delle persone. Ok. Pero’ soltanto il pensiero di poter lasciare “liberi” i bambini per la strada senza la paura che vengano messi sotto dalle macchine, molestati o addirittura portati via, il senso civico e responsabile della gente che dopo aver bevuto 2 bicchieri di vino prende il taxi o va a piedi, il fatto di vivere in mezzo a gente “comunque” onesta che non cerca di fregarti o aggirarti, e tante altre cose ( mi ci vorrebbe una giornata), beh’ sono disposta a dire arrivederci al sole e a mettermi la tuta da sci per 3 mesi, parlo meno sulla metropolitana e poi magari a casa metto Billy Idol e canto a tutto fiato con i miei figli, ma sopratutto pago le tasse felicemente perche’ so che i servizi funzionano e che i miei figli potranno vivere in una societa’ civile.
    Poi io l’ho sempre detto: va bene che qui fa freddo, perche’ se in Svezia ci fosse il clima del Sud Europa si trasferirebbero tutti qui e avremo gli stessi problemi di cui tutti si lamentano

  90. Tutto giusto e molto bello, ma le ottime cose di Stoccolma di cui parla, non solo mancano a Napoli ma a qualsiasi cittá d’Italia. Alcune così distanti dal nostro sistema incancrenito da mazzette e raccomandazioni e politici corrotti da sembrare quasi utopia. La verità è che certi paesi hanno cominciato a vivere e adottare certe soluzioni decine e decine di anni fa, non hanno deciso da un giorno all’altro come leggo, in molti vorrebbero fare o si aspetterebbero. Certo, prima o poi si dovrà pur cominciare, ma in questi paesi ci sono anche lati negativi a parte l’evidente civiltà nel gestire la cosa pubblica…. D’altra parte la Svezia è uno dei paesi con il più alto tasso di suicidi tra i giovani, al mondo. I’unica cosa che non mi è proprio piaciuta del pezzo, è il finale sul contrabbando in stile “Ieri, oggi, domani”. Onestamente non vedo una “bancarella” o una stecca di contrabbando a Napoli da anni.

  91. non ti do torto, ma ti suggerisco di trascorrere all’estero qualcosa in piu’ di 3 giorni: non e’ tutto oro quello che luccica, o almeno non sempre!

  92. Ho letto tutto di un fiato l’articolo..e non potevo esimermi dal lasciare un commento…mi sono trasferito a Londra da circa 3 mesi,una decisione presa tanto velocemente quanto con sicurezza…è da un pò che tutti mi chiedono:ma allora non torni più a Napoli?la mia risposta…è NO!ho letto TUTTI i commenti,con molti mi trovo assolutamente d’accordo(sopratutto con quello di Fabio(#136),con altri tutt’altro,e allora provo a dire la mia…io amo Napoli,con tutte le mie forze,non l’ho mai e mai la rinnegherò…pensate che ogni giorno nel ristorante dove lavoro sono costretto a spiegare a spagnoli,francesi,inglesi e tanti altri che la mia città non è pericolosa(pensano che possano spararti e rapinarti appena vi ci metti piede),ma che invece è una delle più meravigliose che esistano sulla faccia della terra..che mi ha forgiato,dato tanto,fatto crescere e donato la personale consapevolezza che abbiamo una marcia in più sotto tanti aspetti….detto questo cmq…ho letto di tradimenti,vigliaccheria,nostalgia di mare,sole,cibo,del “folklore” dei “vasci” e tanto altro… ma dico io….SVEGLIA!!!!!!!!Che razza di ragionamenti sono??Credo che non si viva di questo,non si può creare una famiglia e un futuro in una terra che sta andando allo sbando…popolata da politici che fanno la bella vita sulle spalle della povera gente e da persone che se FOTTONO letteralmente di tutto(ma che contemporaneamente si riempiono la bocca di retorica)…un giorno di cosa vivrò??del “calore” della gente di Napoli???per cortesia…ma che poi scusate..io ho visto soltanto maleducazione,ignoranza e voglia di mettertelo in quel posto in tanti anni passati lì…stando qui mi sono ricreduto sugli inglesi..magari saranno snob e freddini,ma perlomeno ti trattano con rispetto,cordialità e professionalità negli ambienti di lavoro….qui ci sono tanti problemi(la perfezione non esiste),ma almeno c’è la civiltà,possibilità di realizzarsi,tutto VA COME DOVREBBE ANDARE….la vita è una sola,e francamente non voglio sprecarla nella speranza che forse un giorno vedrò Napoli cambiata…lo spero dal profondo del mio cuore,ma intanto preferisco Londra,con il suo clima gelido,le metro affollate,la multietnicità(un punto di forza a mio avviso),il cibo a volte imbarazzante(anche questo è un punto abbastanza discutibile;certo qua la mozzarella di bufala non la trovo,e una vera pizza napoletana la pago 7£,ma pazienza);credo che parlare di oggettività sia sbagliato:come già detto da qualcuno nei commenti sopra,è tutta una questione di priorità e carattere…per ognuno la stessa cosa può essere negativa e stressante,per un altra persona invece qualcosa di appagante…dunque tutto è relazionato al modo di essere di ciascuno di noi…un ultima cosa:sono sempre più convinto che la maggior parte dei napoletani che ci accusano di…tradimento,non abbiano MAI viaggiato,e non hanno la minima idea di quello che c’è “là fuori”..quindi provassero l’esperienza di stare fuori prima di parlare e fare paragoni….

  93. …sai quale e ‘ il fatto ? .. che mentre leggevo condividevo pure … pensavo allo schok inverso di uno straniero che arriva a Napoli .. mi arrabbio sempre perche’ nella mia testa vedo possibili per la citta’ cose che forse in realta’ non lo sono … non riesco a fare davvero i conti col degrado in cui versa … che e’ un degrado sociale profondo …
    pero’ mentre leggevo .. dentro avvertivo un dispiacere , e’ un dispiacere che avverto sempre quando sento tutte le considerazioni giustissime che si fanno su quella che io sento la mia citta’, mia nel senso che sono io stessa , me,…. ho vissuto a ny 7 anni a londra 3, vivo a milano e da oramai 23 anni non vivo a napoli …. ho attraversato varie fasi .. quando partiii ero una ragazza e non mi rendevo conto che non ci sarebbero mai piu’ state le condizioni per tornare … con gli occhi di fuori ho imparato ad adorarla ..lo so e’ invivibile , non ci si puo’ lavorare e sta pure peggiorando invece di migliorare .. ma tutto l’ ordine e l’ efficienza non compensano il modo in cui ti avvolge nonostante tutte le miserie ……..e’ vero moto che ognuno da’ piu’ o meno valore a certe cose …..

  94. ….ma se iniziassimo a cambiare noi non credete che di conseguenza anche il “politico” di turno non avrebbe spazio e modo per fare quello che fa?!

  95. Io vivo in Spagna da due anni…sono napoletano e sempre lo saro’ e credo che l’Andalusia dove vivo sia un giusto compromesso tra Stoccolma e Napoli..ordinata,pulita e civile pero allegra, viva e colorata allo stesso tempo…sono felicissimo qui’.

  96. Ciao,
    ho lasciato in precedenza un commento sintetico, ma rileggendolo mi sono reso conto che forse non è sufficientemente comprensibile. Premetto che ho provato una sensazione simile a quella descritta da te molte volte, tornando da Parigi, Barcellona, Valencia, Monaco, Berlino, Stoccolma, Milano, Budapest, Berna, Vienna e tante altre. Forse la frase più significativa del tuo post è proprio questa:

    “Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo”

    Cosa che noi napoletani sistematicamente non facciamo nella nostra vita quotidiana.
    Non lo facciamo quando parcheggiamo un attimo in seconda fila, passiamo col rosso, accettiamo l’estorsione del parcheggiatore abusivo, ottieniamo grazie ad un amico una cosa che ci spetta di diritto, ottiene grazie ad un amico una cosa che non ci spetta, compriamo le sigarette di contrabbando, accettiamo di non ricevere la ricevuta fiscale, prendiamo un mezzo pubblico senza biglietto, votiamo tizio per fare un favore o per sperare in un favore, non raccogliamo la cacca del cane, scavalchiamo la fila, buttiamo la cicca a terra, compriamo il dvd falso, usiamo un motorino alterato, o senza caso o in due o più, o comunque siamo conniventi con una forma di illegalità.
    Ogni volta che che un napoletano non si prende cura di un tassello di interesse collettivo, la distanza tra Napoli e Stoccolma aumenta un po’.

    Quindi, la responsabilià di questa distanza è almeno in parte del singolo, cioè di ciascuno di noi napoletani. E mi domando se tu, oltre che constatare e misurare questa distanza, condividi questo punto di vista e quindi ti ho provocatoriamente chiesto se hai denunciato la contrabbandiera.

    1. Scusatemi, ma che c’entrano i suicidi??? Perche’ cerchiamo in tutti i modi di trovare delle cose negative a casa degli altri? D’altronde chi si suicida e’ perche’ ha dei problemi molto seri con se stesso e non devono per forza essere rapportati alla societa’ nella quale vive…E poi i suicidi c’erano negli anni 70 e 80, ora il tasso e’ molto piu’ basso.

  97. Una domanda per tutti quelli che sono andati via da Napoli.
    Come avete fatto? tutto così all’improvviso? a che età?..,ho 20 anni e voglio andarevia da qua…

  98. Non si dovrebbero utilizzare esperienze soggettive per spiegare situazioni collettive e complesse, ci sta il giudizio personale ma va presentato per quello che è. Questo è il principale motivo per cui discorsi del genere nascono col piede sbagliato e spesso non portano a nulla di nuovo rispetto al classico scontro tra i “fuori si sta meglio” e i “dobbiamo amare la nostra terra comunque”.

  99. Antonio, piacere di conoscerti. Non te la faccio lunga, anch’io pur abitando più a Nord (Livorno) provo sensazioni simili alle tue lavorando col piede un po’ qui un po’ su (Londra). Oltremodo sentendomi a casa sia “qui” che “su”. Aggiungo solo, per mio modo di sentire, che il problema non è il casino e non sono le strade puzzolenti o sconnesse. Perchè basterebbe relativamente poco per rimetterle a posto. La sensazione vera di tristezza che mi prende ogni volta che rimetto piede sul suolo natio non è quello che vedo ma quello che percepisco. Cioè una sensazione di eterno adattamento, di compromesso al ribasso infinito che ti fa scivolare giù ma lentamente, senza farsene accorgere per chi non guarda fuori. Anzi, ti dirò, molti si rifiutano di guardare all’esterno di questo loro mondo, per non rischiare di percepire il movimento, come quando in treno aspetti di partire col tuo localino con 20 min di ritardo e accanto hai il Frecciarossa che si mette in moto con cortese beffardaggine. A Livorno alzano le spalle e dicono “Tanto ci s’ha il mare!” e tutto si sistema. Poi arriva la fame è si dà la colpa a Roma. E tutto si ri-sistema. A parte me. Il mare è la mia vita, ma a queste condizioni costa troppo. Poi ai bambini, che già stanno diventando ragazzini che dirò?

  100. Dal mio punto di vista una città come Stoccolma ed altre capitali del nord non possono essere paragonate alla realtà che viviamo qui al sud. Vado ogni anno a Stoccolma e so bene come si vive. Nel nostro piccolo, nei gesti quotidiani potremmo contribuire a far crescere una civiltà perduta.

    Inviato da iPhone

  101. Ho vissuto a Napoli per ben 25 anni, gran parte della mia vita. Non nasco lontana da lì , solo 70 km più a nord. Leggevo di tutti quelli che si lamentano del fatto che nessuno fa nulla per cambiare le cose: io nel mio piccolo ho tentato. Ho cominciato a fare la differenziata alla fine degli anni 90, non ho mai usato l’auto per gli spostamenti all’interno della città e nonostante la mia stazza (1,55 per poco più di 50 kg) ogni volta che mi accorgevo di qualche situazione losca (borseggio, razzissimo, molestie etc etc) sono sempre intervenuta. Risultato? Mi sono travata a dover sempre GIUSTIFICARE il mio comportamento. La prima cosa che si può pensare in questo caso è che io mi trovassi al cospetto delle persone definite più grette, invece no, si trattava del classico borghese medio, istruito (???) con tanto di bella casa e morale da sfoggiare. Ho dovuto ogni volta spiegare il perchè mi ostinassi con la raccolta differenziata senza però esser stata capace di far capire loro quanto sia importante.Ho cercato di far capire quanto fosse stupido usare l’auto per prima bloccarsi nel traffico e poi impazzire per trovare un parcheggio e quanto fosse dispendioso tutto ciò considerando, poi, che molto più velocemento e con un costo nettamente inferiore si potesse ottenere di giungere nello stesso luogo con i mezzi pubblici, peccato che questi siano considerati così poco cool! Non vi dico quando ho denunciato oppure ho preso le difese di qualcuno: ma tu i fatti tuoi nun ti sai fà? Questo la gente comune. Quando dei malviventi, invece, mi hanno minacciata , tipo su un autobus, dopo che avevo avvisato il soggetto in questione del tentato borseggio, vi posso assicurare che tutti i presenti si son girati dall’altra parte.
    Si troverà sempre spazzatura in ogni dove perchè nessuno vuole fare il proprio dovere, troppo impegno, si troveranno sempre macchine parcheggiate in ogni dove perchè fare qualche passo in più a piedi è troppo faticoso e poco chic(e poi si spendono fior di quattrini per andare in palestra), si comprerà sempre dagli abusivi perchè conviene o dai ricettatori perchè conviene ancor di più, si giocherà a far i furbi con le assicurazioni o altro perchè si è troppo figli di buona donna. Peccato che gran parte dei napoletani, della gente del sud, della gente italica non abbia mai capito che tutto ciò che ora par essere risparmio di tempo di fatica e di soldi ha un suo costo e che non solo si paga ma si paga con interessi amari.
    Non vivo più a Napoli da un anno, ci torno frequentemente, ci sono stata lunedì e sebbene lì ho vissuto i miei migliori anni, non mi manca neanche un pò. Ed è triste perchè una città come Napoli dovrebbe commuoverti solo a vederla avvicinarsi all’orizzonte.

  102. Imparate a fare qualcosa per Napoli e scoprite Napoli,prima di scoprire il Mondo e criticare la vostra città!

    1. non so se hai letto con attenzione l’articolo, ma chi l’ha scritto ci è nato e vissuto a Napoli quindi presumo che la conosca.

  103. non vedo dove sia il dramma delle malboro con la r o con la l, anche i giapponesi non hanno la r, infatti quando in italiano dicono parola, pronunciano palola . è nommale.. fuori dallo scherzo la verità è che Napoli ( ma ora tutta l’Italia) è da decenni fuori controllo, perché nessuno la controlla, e se uno ci pensa forse non esiste luogo al mondo, dove in quasi totale mancanza di controllo da parte delle istuzioni nazionali e locali si riesce a vivere uno straccio di convivenza civile.. vorrei vedere cosa accadrebbe se nella civilissima Stoccolma, impovvisamente i vigili urbani non multassero più chi sporca, che magari non vedono i parcheggiatori abusivi, dove il comune non prende provvedimenti contro chi lascia rifiuti ingombranti per strada, dove passare con il rosso è considerato normale, come lo è stato qui per decenni, e nessuno interviene. etc etc.. quanto tempo passerebbe prima che i civilissimi Svedesi risolverebbero le loro questioni con la violenza? E del resto se Napoli e l’Italia non diventa un paese civile non dipende anche da noi che ci siamo nati?

  104. Ho letto tra i commenti, “gli incivili si trovano ovunque”., e non posso che concordare al 100% !
    CARISSIMO Sign. Menna, lo sa cosa le dico? che ogni qualvolta mi reco all’estero non vedo l’ora di tornare a Napoli, vedere il Vesuvio e passeggiare sul lungomare. Sicuramente Napoli non è solo questo, esiste il fulcro nero, ma non per questo è da discriminare un popolo.
    Non so se lei ha mai avuto opportunità di andare a Barcellona, in Costa Azzurra, in Grecia, Francia,..e via dicendo…ma gli incivili ci sono anche lì…
    Purtroppo è il cattivo esempio che porta tutti a fare la stessa cosa: lanciare i rifiuti per strada
    Viaggiare allarga la mente.

  105. bello, bel post, coinvolgente, ma non sono d’accordo. Per avere quel cambiamento tanto desiderato bisogna dare l’esempio, uscire e fare qualcosa di buono per questa città tanto incivile, che però è la città di tutti, restare per creare, per innovare, per creare impresa, per creare lavoro, avendo tanta pazienza perché risultati si potranno vedere solo nel lungo termine e solo se ci sarà la volontà da parte dei “civili” di poter fare qualcosa per il proprio territorio. Non scrolliamoci sempre di responsabilità restando chiusi nelle nostre menti “civili” perché in questo modo non otterremo mai il paradiso che desideriamo. Forse dobbiamo iniziare a “combattere” per quello che vogliamo.

  106. NON AVEVO MAI LETTO ALCUN SUO SCRITTO!VERAMENTE BRAVISSIMO!SONO REALMENTE RITORNATO IN SVEZIA DA DOVE MANCO DA DIECI ANNI ASSIEME A CARISSIMI AMICI DI VIAGGIO CON UN ACCOMPAGNATORE MAGNIFICO!
    MI AUGURO CHE CON IL TEMPO E CON UNA SEMPRE MAGGIORE EFFICIENTE ORGANIZZAZIONE MUNICIPALE SI POSSANO CAMBIARE NOTEVOLMENTE LE CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA NOSTRA BELLA NAPOLI CHE SPERIAMO DIVENTI SEMPRE PIU’ VIVIBILE ED ACCOGLIENTE!MI SCRIVA SEMPRE CORTESEMENTE AL MIO IDIRIZZO DI POSTA ELETRONICA O SU FB, MI FARA’ SEMPRE PIACERE LEGGERLA!CORDIALMENTE, Gennaro Pierro.

  107. Complimenti Antonio,

    hai scritto in maniera straordinarimente chiara e comprensibile cio’ che da decenni tante persone come il sottoscritto, come Giorgio Bocca e innumerevoli altri, che amano o hanno amato Napoli, hanno cercato di spiegare e cioe’ che i problemi di Napoli dipendono in larga misura dai napletani e che le giustificazioni (che pure ci sono) come la disoccupazione e l’ignoranza sono soltanto delle aggravanti e non le cause principali dell’inaccettabile degrado di questa bellissima citta’.

    Ma proprio perche’ sono convinto che una parte dei napoletani sia responsabile della situazione attuale posso sperare e voler credere che sia possibile educarli e convincerli a comportarsi in modo diverso. Tuttavia, dato che Napoli si trova in Italia e che gli abitanti di questo paese siano abitualmente refrattari ai cambiamenti, temo che questo cambiamento non abbia a realizzarsi mai.

  108. Secondo me è un po’ da str***i questo pensiero (lo scritto qua sopra).
    Se si va all’estero e si vede che determinate cose ci sono e funzionano non ci si deve stupire ma lo si deve importare. Come si pensa di cambiare il nostro Paese se ci paragoniamo agli altri e poi diciamo “ma il nostra Paese è peggio”. Il nostro Paese lo facciamo noi, con sudore e sangue. Ci si deve lavorare. Se ognuno di noi facesse anche solo la differenziata invece di butttare tutto nel nero pensando “tanto non serve a un ca**o” già sarebbe un gran cambiamento xk a quel punto le aziende potrebbe sfruttare i nostri rifiuti reciclati. Xk se c’è anche solo un stron*o che nella plastica ci mette la carta le aziende perdono tutto il prodotto da reciclare ed è per questo che non pagano chi gli da il materiale. Cominciamo dal piccolo, ricicliamo, facciamoci sentire, teniamo puliti i luoghi pubblici, non facciamo i pescivendoli per parlare con una persona a 2m da noi.

    Il problema non è l’Italia ma ALCUNI Italiani.

  109. 😀 Ma mica devi per forza andare a Stoccolma. Altre citta, sparse sul Pianetahanno caratteristiche più o meno simili, Napoli è Napoli, L’Italia intera è l’Italia ed ai napoletani ed agli Italiano piace così com’è; Tant’è che in tantissimi si affanno a mantenerla così.
    Che vuoi fare, metterti contro tutti? Perderesti!

  110. “Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”.
    Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.”
    Erri De Luca

  111. Non mi piace, lo trovo riduttivo, così ovvio e mancante di una parte importante della vita che sono i sentimenti, le radici e il riconoscersi!! Le persone “fastidiose” che qui chiedono le sigarette di contrabbando li’ saranno gli ubriaconi alle sette del pomeriggio, e poi c’e’ la storia dell’invasione musulmana che non vuole condividere la cultura ma occupare un territorio mandando a quel paese centinaia di anni di tradizioni e cultura…e….altri problemini! Sappiamo che il napoletano e’ folcloristico (difetto che ha fatto nascere qui alcuni tra i piu’grandi artisti!!) ovvio che ci trasciniamo ogni giorno con una città sporca e senza mezzi pubblici in un Italia che sta cadendo a pezzi calpestando la dignità della persona, ma è riduttivo guardare soltanto quello che di meglio c’è in un altro paese chiudendo gli occhi e vergognandosi! Che discorso e’! Se non abbiamo il tasso di suicidi e di alcolismo e di aborti che hanno nel nord Europa forse e’ perché, nonostante tutti i nostri disservizi, alle nostre schifose fermate dell’autobus le persone sono proprio meno “silenziose e ordinate”(metafora!)….insomma non credo (parlando per esperienza vissuta!) che esista il posto perfetto, ma forse a volte bisogna guardare oltre e aggiungere…aggiungere e….aggiungere…e proprio in un momento in cui ce n’è più bisogno, perché abbiamo una grande storia alle spalle e l’età contemporanea non ci rende giustizia…quindi conquistiamola positivamente e attivamente questa giustizia negata!

  112. sono andato via e poi sono tornato …. e mi sono fatto un’ idea di Napoli :::
    Napoli è una bellissima donna distesa sulla costa , tra la penisola sorrentina e i campi flegrei . Molti l’ammirano e la desiderano, alcuni la stuprano , altri l’ amano in silenzio , certi voglio coprirle le parti intime ma solo i suoi figli i nativi napoletani l’accettano così come è , e godono quando Lei apre gli occhi al mattino mentre il sole appare da dietro il Vesuvio e accarezzano la morbidezza della sua pelle salata. E. M.

  113. Sicuramente storicamente i napoletani e la classe politica che hanno espresso specialmente in quest’ ultimo secolo hanno responsabilità enormi nello “scatafacio” e nella disorganizzazione totale di questa città “che nonostante tutto resta una città meravigliosa che attira visitatori e ammirazione da tutto mondo …e che tutti ci invidiano svedesi compresi.
    In ogni caso non mi sembra corretto paragonare l’ amministrazione di due città che hanno lo stesso numero di abitanti di cui una è la capitale di uno stato che è oggettivamente il migliore e storicamente il meglio organizzato del mondo occidentale.
    Pur avendo circa stesso circa lo stesso numero di abitanti in un kmq di Stoccolma vivono circa 307 abitanti contro 8157 che devono vivere a Napoli.
    Stoccolma è una città di concezione moderna fondata nel 1200. Napoli fu “ concepita “ nel VII secolo a.C. e il suo centro storica è sviluppato ancora su quelle tracce urbanistiche .
    In ogni caso pare che nonostante tutto…..i poveri napoletani siano più felici degli abitanti di Stoccolma se consideriamo l’alto grado di suicidi e di alcolizzati che esprime quella città.
    Certo per Napoli sarebbe meglio che i propri cittadini invece di andare all’ estero a fare paragoni assurdi si rimboccassero le maniche e operassero praticamente alla rinascita organizzativa della propria città , per il resto sono tutte chiacchiere….” ‘A vocca è ‘nu bello strumento: sape accurdà ‘u ‘bbuono e ‘u malamente”.
    Poi se Napoli è così invivibile perché non trasferite a Stoccolma……così su quel povero autobus sgangherato che passa forse saremo più comodi…..e meno oppressi.

  114. Tristemente vero. Purtroppo con il cuore in lacrime bisogna riconoscere che la mia Napoli oggi e purtroppo anche per l’immediato domani non ha le premesse per cambiare. Aggiungo però che l’Italia intera non si avvicina nemmeno lontanamente alla civiltà scandinava. L’arroganza, la prepotenza e quella non cultura di credere di essere più furbi quindi di fregare il prossimo è insita nel nostro DNA e ci vorranno generazioni intere e tanta buona volontà per arrivare a quel grado di civiltà che ci possa consentire di definirci persone intelligentemente civili

    1. Non so in quale parte di Napoli tu viva, ma tutta questa disperazione nel futuro non la vedo.Io vedo persone che stanno cambiando, una cultura che cresce e situazioni che migliorano… il tutto considerando una città da 1 milione di abitanti che fino a trenta anni fa vivevano ancora nel mito de “il cammorista”. Un pò di sano ottimismo è il primo passo per invertire la rotta. Basta con questi piagnistei, gli articoli che parlano male di Napoli oramai si sprecano. a furia di sputar nel pozzo prima o poi ci si trova l’acqua,Napoli è piena di brava gente. ed è bellissima. I mezzi pubblici fanno schifo pure a new York però gli americani se la difendono con i denti la loro città , noi invece le sputiamo sempre addosso.

  115. …è tutto tristemente vero!! quando ci si allontana da napoli,o ancor piu dall’italia ci si accorge di quanto lunga sia la differenza tra i paesi del nord e quest’italia x quanto amata!,la si è resa invivibile ! TRUFFATORI,GOVERNANTI LADRI E ARRIVISTI,imbroglioni della peggior specie!!!ma quale civiltàààààà!!!!!!!!!!! la MONNEZZA di napoli in “MANO ” a “chi” sta??? i napoletani onesti sono solo vittime,e per amor di “cittadinanza” sono pronti a difendere la propria città….certi che sia la piu bella del mondo!!!! il che è vero ma è INVIVIBILEEE….e purtroppo, ancora in tanti,credono di star bene,abituati alla sudditanza……

    sono napoletana e vivo in un altra città!gigliola

  116. Tutto molto bello e condivisibile, ancora più acuito dal confronto della situazione di Napoli a STOCCOLMA, una città meravigliosa ed esempio europeo su diversi campi.

    Ora mi chiedo se ci saranno su questo blog anche post che parlano di un giornalismo al quale interessa sempre mettere in evidenza i problemi, che fanno molta più notizia, rispetto al resto; che quando c’è un omicidio in Campania, diventa Napoli, quando c’è un eccellenza di qualche genere, diventa il paesino sconosciuto senza nemmeno nominare la provincia.

    Perché a me, pare, che Antonio come Saviano oramai aprano la bocca solo per spalare merda, e di muovere un dito se ne lavino abbastanza le mani. Le iniziative dei cittadini perbene, il lungomare liberato, il tentativo di esportare l’eccellenza culinaria ed altro, non contano, nevvero?

    Io, che faccio almeno 10 viaggi intercontinentali l’anno e ho visto posti ancora più belli di Stoccolma, la penso leggermente in maniera differente, e magari muovo il culo, nel mio piccolo, per fare qualcosa. Perché chi è innamorato davvero di una cosa, fa di tutto per farla sua e migliorarla, gli altri dovrebbero solo levarsi dalle palle (in fondo siamo un Mondo Globale) e magari, cortesemente, evitare di aprire la bocca.

    1. Roberto Saviano, Roberto De Simone, l’Espresso. Nel mio minuscolo, anche io. Tutti nemici della rivoluzione, tutti nemici del popolo, tutti nemici di Napoli. Ma fatemi il piacere. Dovremmo fare la par condicio dei temi. Un racconto buono e uno cattivo. Così pareggiamo. Ridicoli. Cose che non si sentono da nessuna parte al mondo. Napoli è bellissima non per merito nostro, ma nel degrado per colpa nostra. Rendetevene conto. I problemi non si risolvono nascondendoli ma parlandone. È il senso critico che fa crescere le comunità. Non l’omertà e le manipolazioni, e nemmeno la retorica del positivo. Io mi rimbocco le maniche tutti i giorni facendo il mio dovere di cittadino. Ed esercitando il senso critico penso di dare un contributo anche maggiore di chi propone stereotipi consumati, ad uso del potere. Del resto, dai tempi di Lauro, il potere in questa città non vuole ostacoli e considera chi critica un nemico. Ce ne faremo una ragione.

  117. purtroppo anche io che non son di Napoli provo lo stesso senso di vergongna per il mio (Bel) Paese ogni volta che vado all’estero. Ma, vi assicuro, non c’è bisogno di andare a Stoccolma. Basta anche Praga,Barcellona o Lisbona…

  118. In pratica lei in questo articolo dice che non dobbiamo viaggiare perché altrimenti ci rendiamo conto delle enormi differenze di vivibilità? Io penso che sia proprio questo il motivo per cui dobbiamo viaggiare. Si dice infastidito dal filippino che vende gli ombrelli a Roma Termini o dagli ambulanti di Piazza Garibaldi, come se non fossero solo esseri umani che cercano di sopravvivere. Io sono stato in Spagna e anche li nei centri storici trovi l’accattone che ti vuole vendere la “cerveza” (nel migliore dei casi) tutto il mondo è paese, tra l’altro Napoli sarà anche invivibile ma non è Bogotà, non è Caracas o tante altre città cinquanta volte più invivibili di Napoli. il problema della nostra città sono proprio persone come voi che sanno solo parlare male e screditare la propria terra ma fanno ben poco per cambiarla. Non ho mai visto un americano dire che gli americani non devono viaggiare perché altrimenti vedono la differenza tra Stoccolma e St. Louis o tra Vienna e New Orleans.

  119. Sono stato ad Amsterdam una delle cittadine più civilizzate in Europa, in una sola sera mi hanno fermato almeno 20 persone tra africani e indiani, mi volevano vendere Cocaina. Non saranno gli ombrelli dei filippini alla stazione di Roma, ma cazzo parliamodi coca non ombrelli. Ho visto sottrarre un portafoglio ad un mio amico in un negozio…ho visto un eccellente servizio tramviario, ma ho avuto paura delle biciclette per strada. Ho visto un topo in un mc donalds, ho visto i commessi non importarsene nemmeno quando è entrato nelle cucine, ho visto turisti sbalorditi fargli foto. Ho visto picchiare ubriaconi fuori ai locali. Ho riso vedendo il vigile mettere le multe alle bici in divieto di sosta XD. Sono NAPOLETANO e mi piace viaggiare. Posso dire che comprerò sempre in anticipo il biglietto di ritorno….

  120. È tutto bello e condivisibile ciò che hai scritto, ma non so se per un solo attimo hai riflettuto che una società così bene descritta da te, a conti fatti, potrebbe essere l’isola di Bengodi che ogni essere umano desidera, auspica e cerca nella propria vita. Al netto del funzionamento perfetto dei servizi, tutto il resto appare di un grigiore e di una tristezza senza fine.

  121. Ottimo articolo… ‘Foto’ straordinariamente realista, squarcio di una realtà ahimè risaputa…. i problemi ci sono e affondano le radici nella realtà storica, come qualcuno ha giustamente sottolineato…. Ma il popolo napoletano è unico, la filosofia del tarallucci e vino non è ne esportabile ne comparabile… Personalmente sono rimasto qua per un’unica ragione: semplicemente mi rifiuto di darla vinta a “sta maniàt è fetiènt” (manipolo di delinquenti, per chi non capisce il napoletano) e, per rispondere a qualcun’altro che sottovaluta la rilevanza del calcio a napoli, Fozza Napoli non è per gli undici che rincorrono una stupida sfera… è ‘quaccosa’ di piu… è per me(e w dio magari per me soltanto!!), la prova oggettiva che non siamo (solo)ANIMALI, che non sappiamo fare solo la pizza e le sfugliatelle… Insigne non mi verrà a togliere la munnezza da sotto casa, hmasik non creerà magicamente posti di lavoro, mazzarri non salverà napoli da sè stessa… Ma questa è l’unica cosa che funziona qua ed io, se permettete, me la tengo stretta….. Con la pazienza della formichina, ogni giorno, un cm alla volta questa citta cambierà faccia

  122. la conoscenza é potere, la critica costruzione, il confronto crescita…menomale che esistono quelli come te, Antonio, significa che ancora un lumicino di speranza c’è, per noi Italioti…avrai sempre la mia stima.

  123. Ho vissuto la stessa esperienza traumatica nel lontano 1987, sempllicemente spostandomi da Napoli a Perugia e Bologna per lavoro. Durante il viaggio di ritorno in treno, mentre vedevo il paesaggio cambiare sotto i miei occhi, piangevo di rabbia.Allora mi vennero alla mente le parole del grande Eduardo: “Fujitevenne a Napule!” “Fugggite da Napoli”. E così ho fatto.

  124. Mi è sembrato di leggere i miei pensieri trascritti da un altro…c’è poco da aggiungere!
    Leggo commenti di persone che si dicono in disaccordo e parlano di denunce ed omertà, di contributi personali, di coraggio…altri addirittura indignati, perché guai a chi gli tocca “a’ cartulina”!
    Ebbene, non conosco la storia personale degli altri, ma conosco la mia.
    Sono stato all’estero, in un paese più civile del nostro…inutile specificare quale, visto che poche città al mondo possono essere messe peggio della città della Pizza.
    Ho lasciato un ottimo lavoro (in realtà una cazzata, ma pagato immeritatamente bene)…..sarà stato il richiamo delle radici, la voglia di costruire qualcosa qui (perché è qui che sono nato ed in ogni caso qui verrò a morire), la voglia di dare quel famoso contributo, il ragionamento che se ce ne andiamo tutti come potrà mai rinascere….tant’è, ho deciso di tornare.
    Ci ho messo tre anni per capire quanto fosse stata disperatamente insensata la mia scelta, ma da quando l’ho realizzato ed ho avuto il coraggio di ammetterlo a me stesso, non ho più smesso di pentirmene…quindi, prima di tirare in ballo il coraggio, l’inattività ed i contributi è bene che ognuno si renda conto che questa città (e l’Italia intera di cui è la punta dell’iceberg) muore giorno dopo giorno in un’agonia che non finirà mai.
    P.S. il paragone con Stoccolma direi che è anche eccessivo…basta poco più di un’ora di volo: Barcelona.

  125. I napoletani devono viaggiare eccome! Soltanto con lo scambio reciproco fra i popoli si cresce ed evolve. Basta piangersi addosso: tutto è pensabile diversamente e migliorabile. Perciò rimbocchiamoci le maniche e smettiamola di fare i napoletani autolesionisti!

  126. Bel post, stessa esperienza nei molteplici viaggi.
    Aggiungo, che nei paesi nordici la maggioranza della popolazione si è lasciata dietro le divinità medioevali quali cristianesimo ed islam, e che la religione non influenza in nessun modo la politica, questo non è il fulcro della questione ma è un tassello fondamentale per un paese moderno e sociale.

    E`questione di razza, c`è poco da girarci intorno.
    I Vichinghi furono I primi a scoprire il continente Americano (non Colombo), e furono coloro che risollevarono l`Europa dopo la caduta dell`impero romano e le varie pesti medioevali.
    Un popolo forte, serio ed organizzato, con le sue credenze pagane come Odino, Thor etc.. che si è lasciato alle spalle in nome del progresso e del BENE COMUNE.

    Il popolo più simile a quello scandinavo è quello canadese, pacifico, perlopiù ateo, poi i giapponesi, in parte i cinesi, tedeschi, francesi ed olandesi e stati del nord degli US con varie eccezioni.

    I popoli di origini spagnole come Italiani, spagnoli e sudamericani sono un popolo violento, che ama fottere il prossimo per propria avidità, superstiziosissimo/bigotto e perlopiù scansafatiche, e lo dice la storia oltre ad essere evidente ad occhio critico.

    Più sale il livello di superstizione e religione e più il popolo vive male ed è ignorante e sottosviluppato.
    Bible Belt USA da Florida a New Mexico, Centro e Sud America, Europa del sud, Africa (loro malgrado) e manco a dirlo, I medioevali paesi islamici teocratici.

  127. Devo dire che sono sconcertato da tutto questo parlare, talvolta fine a se stesso, dei difetti, (sembra ci siano solo quelli), di Napoli.
    Penso che lo scritto con cui si apre questo post, sia confezionato molto bene. Ovviamente non dice tutta la verità. Come non la dicono tutti quelli che sono intervenuti. E, molto probabilmente, non vi riuscirò nemmeno io. Ognuno dice la sua dal suo punto di vista, più o meno rispettabile, verità.
    Però, la verità vera, a mio avviso, è che non esiste una società perfetta.
    Ci sono posti dove si vive meglio, per alcune caratteristiche, ed altri peggio.
    E’ una questione culturale che affonda le radici in epoche lontane.
    Ciò non vuol dire che non si possa migliorare, ma pretendere di cambiarla completamente vuol dire credere in una utopia.
    Quello che è certo, è che, se si vuole quanto meno, fare dei tentativi, val la pena di scriverne, senza per questo essere accusati di palarne solo, per l’appunto.
    Ognuno se può, deve fare il possibile per fare anche il più piccolo passo verso una società più civile. Anche solo parlarne, va bene.
    La mia Napoli io l’ho vissuta completamente, fino a 31 anni poi, mi sono spostato prima a Caserta, (certamente più vivibile), e poi vicino a Milano.
    Inutile dire quanto il cambiamento sia stato notevole, per me come per la mia famiglia.
    Ad oggi sono 17 anni che vivo in Lombardia e mi fa male sentir denigrare la mia bellissima città.
    Vorrei una volta tanto che ci fosse più obiettività e meno autolesionismo, riconoscendo le cose buone che pure a Napoli ci sono.
    Tanto per fare un piccolo esempio, saltando le bellezze naturali e monumentali, voglio citare il cuore e la grande generosità del popolo napoletano.
    Almeno nella sua stragrande maggioranza.
    Le mele marce, credetemi, sono poche.
    Armando

  128. io solo dico una cosa reduce da 12 anni a Madrid, tutto questo solo e accaduto in spagna sono napoletano, appena arrivato mi aprono la macchina distrutta in 12 anni mi hanno aperto la macchina se non erro 15 volte 4 rapine tra cui una a mano armata, senza parlare dei servizi pubblici, e potrei dirne tante altre, e il divertente che mi dicevano a napoletano camorra ladri pericoloso, in 28 anni a napoli mai una rapina ne una macchina rubata ne moto quindi e bello fare il turista e giudicare in tre giorni in tutto il mondo ci sono problemi sociali quartieri brutti e belli……………poi ogni chiaramente dice la sua, ed io amo la spagna con tutto quello che mi hanno fatto quindi ………………..tutto e relativo un saluto

  129. Onestamente, e senza polemica, trovo il tutto retorico, stucchevole e scontato. Ah, anche inutile. Né più né meno che dire che tenimm o’ sole e o’ mandolino quindi chissenefrega dell’abusivo. Intanto il paragone con Stoccolma è di quelli da “grazie al …”. Penso che qualunque Newyorkese, Londinese, Milanese o Pechinese (bau) che torna da Stoccolma, dopo da le capate nel muro.
    Ho un po’ di difficoltà ad accettare questo tipo di critiche da chi, sopraffatto dallo sconforto, si chiude in casa per non vedere. Vogliamo anche metterci una mano sulla fronte e lasciarci svenire? Dopo tutto la teatralità è uno dei nostri tratti distintivi.
    Piangiamoci addosso un altro po’, ci ha fatto tanto bene fino ad ora…Ma non dovremmo essere noi, il cambiamento che vogliamo vedere avvenire nel mondo?

    1. Mah. Vedere i problemi é piangersi addosso? Per me vedere e segnalare i problemi è il primo passo per risolverli. Poi c’è chi preferisce dire che va tutto bene. Buon per lui. Mettete la testa sotto la sabbia e vivete felici, che ti devo dire?
      Stoccolma? Lì sono andato e di quella ho parlato. Appena vado a Madrid parlo di Madrid. Questo è un post, non un saggio di sociologia.

      1. caro antonio, io sono d accordo con certi concetti da te espressi…però io non vivendo lì e non conoscendo a fondo i problemi interni ai comuni ed alle province, non posso esprimermi oltre ad un certo punto…sicuro è che la città è in degrado totale nonstante le sue potenzialità siano abnormi e non vengano sfruttate….io penso( ripeto però è un pensiero senza prove non avendoci vissuto) che non è solamente colpa delle persone che vivono lì ma del paese stesso che non tutela una zona importantissima come quella…vdendo che le persone non sono in grado oppure semplicemente non sanno come fare per cambiare la situazione lo stato dovrebbe tassativamente intervenire e procedere con lapulizia delle città….negli altri stati europei non si sarebbe mai arrivati ad una situazione del genere perchè non gli sarebbe stato permesso….sono convinta che molte persone sono stufe di vivere in quelle condizioni, magari cercando nel loro piccolo di migliorarle….il problema più grave è che i vertici politici ne han parlato solamente quando la situazione era stata segnalata dall’europa…ma una volta calmate le acque, è caduto tutto nel dimenticatoio….sembra come se a nessuno importasse, come se ilproblema non ci fosse….e allora io ti chiedo, è colpa solamente del napoletano che continua a vivere inquele condizioni oppure è anche colpa del paese intero per non aver aiutato una parte del nostro stesso paese????a me sembra che tutti si limitino a parlarne ma i fatti????in ogni caso non si tratta si Napoli, l’intero paese ha una visione distorta su moltissime cose…perchè, parliamoci chiaro,non è che al nord italia le cose funzionino benissimo, le mele marce ci sono pure li ed anche tante….secondo me dovremmo aprire un pò dipiù le nostre menti, non giudicare sempre il prossimo in base alla provenienza o all orientamento politico o sessuale o cose simili, bisogna unire le forze per migliorare il paese dal nord al sud….perchè è tutta italia e merita la stessa attenzione ovunque…ed io credo che proprio viaggiando e vedendo che si puo fare diversamente che le nostre menti iniziano a vedere altre opzioni….non bisogna combattere solo ed esclusivamente per la prorpia città o regione….bisogna immedesimarsi anche in coloro che la vivono perggio e cercare di proporre soluzioni, come de si trattasse della nostra città…anche perchè a napoli ti fannosentire come se fossi a casa, nonstante vieni dal nord…

  130. Non cambieremo mai nulla!
    Vivo a Milano da 7 anni. Pochi giorni fa ho litigato con un autista di autobus, ad Avellino, mia città di origine.
    Gli ho fatto notare un disservizio, ma lui mi ha trattato come un rompicoglioni. Dopo dieci minuti di discussione, nonostante l’appoggio degli altri viaggiatori, non sono riuscito a convincere l’ottuso autista delle mie ragioni. Allora, spinto dallo sconforto, mi è scappato un “tutto questo, a Milano, non l’ho mai visto accadere”. La risposta dell’autista è stata: “allora tornatene a Milano”.
    E’ così… Non riusciremo mai a cambiare nulla! Chi vuole migliorare le cose viene visto come un rompiscatole ed un intruso, in uno stato di generale inciviltà che, purtroppo, a molti nostri concittadini piace e a comodo.

  131. Cè poco da commentare tutto questo mi fa piangere,ma scappare non serve cominciamo a dare esempio tutti quanti!

  132. Vivo in Lombardia da 12 anni dopo 28 anni di Napoli……Solo x i primi mesi sono stata depressa e mi mancava la mia città……ma da 5 anni non ci torno nemmeno più per Vacanze o Week end……quando vai via dal Sud xchè ti stanno strette le troppe cose che non funzionano è difficile che si possa tornare indietro…ma la maggior parte della gente del Sud sta bene come sta e si lamenta aspettando che qualcuno faccia qualcosa…..

  133. io a Napoli ci sono stata non più tardi di un mese fa e tutte ste tragedie non le ho viste. Ho visto la periferia malsana e insalubre che esistein tante altre città come Roma o Milano o Torino. Non è che se cammini per piazza del Plebiscito ci sono le lavatrici rotte ad ogni angolo e i napoletani sono persone come le altre, chi è onesto è onesto, chi non lo è, non lo è ma ciò prescinde da dove uno viva, basta pensare che se uno legge che a Roma i sorci bazzicano per strada perchè i rifiuti ristagnano giorni pensa alla peste del 1348 e invece non credo che sia così o almeno nn è così ovunque. Ci sono sempre dei distinguo da fare su questi sensazionalismi. Le cose non vanno bene non solo a Napoli ma in molte altre città. solo che se uno dice che a Napoli ci sono tonnellate di rifiuti per via, gli si crede subito. La verità ha sempre bisogno di essere onorata con un pizzico di onestà. Di certo lei sig Menna ha detto la sua opinione che rispetto. Mi rammento di quando vivevo a Brescia e la mia città, che è L’Aquila, mi sembrava il terzo mondo del quarto mondo. Oggi poi in cui tutti credono che a L’Aquila le cose siano belle e funzionino, post sisma, questa beffa è ancora più grade ma io non mi arrendo per cambiare questo stato di cose. E’ l’Italia che va rifatta da capo a piedi, ma sto parlando di mentalità non di posti. Perchè Napoli come Roma o come Torino o Brescia o Palermo sono posti assai belli. Ma sono i nostri luoghi, cambiare sta a noi

    1. hihihi….scusa se sorrido ma holasciato sopra un commento senza finire di leggerli tutti e notocon grande piacere che ci sono persone che la pensano sattamente come me….

  134. crudele ma puntuale. e soprattutto, realistica analisi. mi permetto di allargare il concetto: gli italiani non devono viaggiare..

  135. La Speranza c’e’ , sta’ nella consapevolezza, basta rileggere Matilde Serao o Annamaria Ortese, l’anarchico monarchico che e’ nel napoletano si sta’ autodistruggendo . Tutti i bambini di oggi sicuramente saranno adulti migliori, diamogli nu’ poco e tiempo a sti’ criature, a Cuba come al Cairo come in tutti i sud del mondo il caos e’ temperamento.il benessere nun se accatta al supermercato e non succede a caso bisogna impegnarsi nu poco perono.

  136. cristina barberis :
    io a Napoli ci sono stata non più tardi di un mese fa e tutte ste tragedie non le ho viste. Ho visto la periferia malsana e insalubre che esistein tante altre città come Roma o Milano o Torino. Non è che se cammini per piazza del Plebiscito ci sono le lavatrici rotte ad ogni angolo e i napoletani sono persone come le altre, chi è onesto è onesto, chi non lo è, non lo è ma ciò prescinde da dove uno viva, basta pensare che se uno legge che a Roma i sorci bazzicano per strada perchè i rifiuti ristagnano giorni pensa alla peste del 1348 e invece non credo che sia così o almeno nn è così ovunque. Ci sono sempre dei distinguo da fare su questi sensazionalismi. Le cose non vanno bene non solo a Napoli ma in molte altre città. solo che se uno dice che a Napoli ci sono tonnellate di rifiuti per via, gli si crede subito. La verità ha sempre bisogno di essere onorata con un pizzico di onestà. Di certo lei sig Menna ha detto la sua opinione che rispetto. Mi rammento di quando vivevo a Brescia e la mia città, che è L’Aquila, mi sembrava il terzo mondo del quarto mondo. Oggi poi in cui tutti credono che a L’Aquila le cose siano belle e funzionino, post sisma, questa beffa è ancora più grade ma io non mi arrendo per cambiare questo stato di cose. E’ l’Italia che va rifatta da capo a piedi, ma sto parlando di mentalità non di posti. Perchè Napoli come Roma o come Torino o Brescia o Palermo sono posti assai belli. Ma sono i nostri luoghi, cambiare sta a noi

    senza voler negare i problemi che affliggono un po tutta la nazione..mi sembra poco onesto non riconoscere che c’è una netta differenza tra sud e centro-nord in questo paese..insomma..ma che volete paragonare napoli a milano o roma? (non mi sembra giusto il paragone con l’quila o perugia, che sono paesotti a confronto)..ma ad oggi (e per vari motivi storici) non è possibile fare questo paragone, spiacente..forse napoli ci arriverà tra 50 anni a quello stato..addirittura ho sentito di gente che la paragona a madrid, barcellona.. facciamo i seri.. 😀

  137. la cosa più bella di di questa lettera è ” Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o cazzo al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava. “… finalmente vita !umanità !

    1. buonasera, per cortesia, gradirei la limitazione dei Vs.commenti che, pur essendo graditi, intasano notevolmente la mia posta elettronica utile per motivi diversi.Grazie e cordiali saluti.

  138. a napoli, ma anche in provincia, si dovrebbe pretendere di ottenere servizi ed infrastrutture pari a quelle che servono quelle città così da voi descritte e definite civili. pretendere termovalorizzatori o simili che siano il prodotto più recente della tecnologia moderna, mi limito solo a questo esempio, e domando : quanto costa un ecomostro come quello di acerra ? quanti ci hanno “mangiato”? quanto sarebbe costato quello sito nel centro di stoccolma, ma anche di monaco di baviera, che non produce tumori o rivolte di cittadini antimonnezza, ma addirittura ricchezza?

  139. DEPRESSIONE POST SCANDINAVIA
    La prima volta che visitai la Scandinavia al ritorno fu uno choc e i
    commenti furono:”La prossima volta sarebbe meglio visitare Il Cairo, così tutto ci apparirebbe perfetto e bellissimo quì a Napoli”.
    Vedo che nei commenti c’è qualcuno che se la prende come offesa personale verso Napoli, riguardo questo articolo.
    Napoli è e resterà per sempre una città bellissima, ma la vivibilità e la civiltà è un’altra cosa.
    Io sono innamorata dei paesi scandinavi, sin da piccola, e quando poi ho avuto la possibilità di visitarli l’impatto è stato fortissimo.
    E’ facile cadere nella retorica più stantia, ma penso fermamente che neppure tra mille anni quì sarà possibile raggiungere quei livelli. E’ qualcosa di profondo insito in ogni cittadino, sono quelle regole etiche e morali, che purtroppo molto spesso per noi appaiono ridicole, tanto noi abbiamo il sole e l’allegria!

    Ora tutte le volte che torno da un viaggio in Scandinavia, so quello che mi aspetta: io la chiamo Depressione Post Scandinavia, l’ultima volta mi è durata un mese, ma nonostante tutto non smetterò mai di desiderare di ritornarci.
    Comunque complimenti per il blog.

  140. sarebbe bello vedere da noi quello che ha visto Antonio Menna a Stoccolma, esaltato dal calore degli italiani….ma qui in Italia (non solo a Napoli) non si fa così….gli interessi personali non coincidono mai con quelli della collettività…..

  141. Napoletani, siamo un popolo di pirati all’arrembaggio! Siamo indisciplinati e insubordinati. Abbiamo saccheggiato le cabine telefoniche, abbiamo scritto sui cartelli stradali, imbrattiamo monumenti e mura, gettiamo nel mare e per le strade ogni genere di rifiuto, borseggiamo nei bus e nei tram, intasiamo le strade di auto che andrebbero demolite, facciamo a botte per un parcheggio auto, imitiamo e pezzottiamo le grandi firme, usiamo i caschi sui motorini solo per scippare le persone, ci fingiamo invalidi per rubare al “governo ladro”! Mi fermo qui per decenza e chiedo a voi se è ancora possibile fare qualcosa per cambiare noi stessi e diventare più responsabili prima per noi stessi e poi per gli altri.

  142. Io credo invece che tutti i Napoletani DEVONO viaggiare. “La vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte”, scriveva un antico poeta persiano. Viaggiare apre la mente, ti migliora anche come persona perchè ogni volta è una nuova scoperta ed un accrescimento. E non intendo il semplice visitare musei o cattedrali quanto il contatto con nuove realtà, nuove tradizioni, nuove persone. Niente a che vedere con vacanze in villaggi turistici o similari. Intendo il viaggio come scoperta, come confronto, come stupore. “Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.” (Alexandra David-Néel)

  143. SONO NAPOLETANO E NE SONO FELICE(MA CON RISERVA)NON VOLER ACCETTARE I PROBLEMI DI NAPOLI,è FARE COME LO STRUZZO,METTERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA.LA NAPOLI STEREOTIPA E CARTOLINARA,O MARE,A PIZZA E A SFUGLIATELLA,MI HANNO SCOCCIATO.NAPOLI BELLA COME UNA MASSAIA CIALTRONA,CHE TIENE PULITA LA CASA NASCONDENDO LA POLVERE SOTTO I TAPPETI.AL MALCOSTUME DILAGANTE,SI UNISCE UNA CLASSE POLITICA DECISAMENTE RIDICOLA.SI SONO SUCCEDUTI SINDACI E GIUNTE DA PAURE.FUORI GLI ATTRIBUTI,E TOGLIAMOCI I VELI DAGLI OCCHI.FORZA NAPOLI,SPORTIVA E NO.

  144. “Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.”
    Noi cosa facciamo a questo riguardo a parte sospirare guardando città europee più evolute?

  145. Non commento, non ci riesco….. vorrei ma non posso illudermi, e forse neanche i nostri figli oggi giovani come lo eravamo noi prima di loro…..

  146. Gianluca :
    forse la soluzione ai problemi di Napoli si potrebbe trovare regalando viaggi all’estero

    come ho detto più su non è facile andarsene 😉 e non è facile prendere le distanze da chi è rimasto, qui all’estero siamo tutti italiani, casinisti e imbroglioni, non colgono affatto la mitica differenza nord-sud, né la diverse provenienze regionali, se glielo si spiega ti guardano come se fossi alieno, siamo solo italiani, uguali a voi che siete rimasti, dunque volete migliorare, invece di invitare altri a partire? 🙂

  147. Bakunin :
    Bla bla bla,si parla sempre,si sa sempre e solo parlare ma poi quando è il momento di fare qualcosa si sta con le mani in mano. Stoccolma è bella,nessuno ti vieta d’andarci a vivere.
    Però poi a Napoli non tornarci quando ti mancherà del calore umano,a quel punto la città non avrà bisogno di te.

    la fiera dell’ovvio :S

  148. Pingback: I Am Style
  149. Complimenti per la lettera. La condivido in ogni sua parte, soprattutto quando descrivi il ritorno a Napoli. Un sarcasmo tutto partenopeo. Gli unici capaci di ridere sul tragico. Perché di tragedia si tratta quando l’illegalità diffusa e l’inciviltà regna sovrana. E’ da più di trent’anni che vivo in una città del Nord-Italia, non è Stoccolma, ma ti assicuro neanche Napoli e provincia. Ognuno di noi, nel suo piccolo, potrebbe fare la sua piccola parte imparando a rispettare l’altro, la cosa pubblica. Facendo valere le proprie ragioni, denunciando i soprusi ai media, alle autorità, almeno quelli più macroscopici .
    Insegnare ai propri figli il rispetto delle regole, ad amare la democrazia. In una parola ad essere dei cittadini e non più sudditi di un manipolo di politici corrotti e di luridi camorristi che hanno distrutto la nostra città e continuano a farlo indisturbati grazie alla negligenza dello Stato e al silenzio omertoso dei cosiddetti cittadini perbene. Quanto a me il lavoro mi ha portato via da quelle terre, ma non è riuscito a fare altrettanto con il mio accento che con orgoglio esibisco ai nordici, per dimostrare che Napoli è fatta anche e soprattutto da persone civili.

  150. Maurizio e che vuoi commentare dovremmo avere solo il coraggio di scappare, e solo assurdo queste realtà purtroppo li vivo ogni giorno . Ciao caro

  151. Credo che il Signor Silvio non abbia capito granchè del testo e che non abbia colto l’ironia delle parole. Complimenti all’autore… in poche righe ha fotografato la realtà. Il resto d’Europa vive ciò che per noi è un’utopia… Chi non vede è cieco, chi non ammette mente… L’Italia è il peggio dell’Europa e il Meridione è il peggio dell’Italia… S.O.S.

  152. Io la amo anche così la mia Napoli,vorrei certo che il senso civico prendesse la meglio sulla diseducazione ma no,Napoli non la cambio e non invidio nessun altro.

  153. Ho condiviso il tuo articolo sulla mia bacheca facebook, perchè sono napoletana e mi trovo daccordo con il tuo punto di vista. Di contro però c’è da dire che,avendo diversi amici svedesi, uno di loro ha letto questo articolo e ha commentato ” Sounds like Stockholm is The Town to live in…
    Unfortunately we do need the police and the busses aren’t always on time (especially not now in the winter…).
    And I’ve been to Bella Napoli twice and I’d love to go back! ”
    Questo solo per dovere di cronaca 😉

  154. E invece, imperfetti come siamo, ci mettiamo pure un bel po’ di chilometri nelle gambe. Sopravviviamo a Brixton, al Bairro Alto, agli Hutong di Pechino, a Sukhumvit Road, all’incrocio di Shibuya, all’Escadaria Selarón. E forse torniamo pure, o forse no.

  155. Sono una signora di una certa eta’ che ha vissuto per quasi 40 anni in Italia, dagli anni ’60 in poi…. Vi dico come era Milano allora: come la Svizzera. Ci ero andata per lavoro verso fine anni ’60, venendo da una Roma caotica dove vivevo, ed ero stupefatta. Negli anni ’80 poi a Napoli mi hanno quasi ammazzata perché mi ero fermata ad un semaforo rosso!!!! E mi dicevo, prima o poi la cultura del Nord verra’ a Sud. E’ successo il contrario…. E quando 20 anni fa anche a Roma la gente iniziava a bruciare i semafori, una volta quasi travolgendomi, mi sono detta che era ora di andarmene. Io amo l’Italia, ho tantissimi amici carissimi, ma purtroppo vige la legge della piramide: la gente civile e’ solo la punta, per questo non cambiera’ niente per molto tempo. L’educazione deve venire dal basso, e data gia’ negli asili nido, ma il governo deve mettere a disposizione gli strumenti per invogliare il popolino a migliorare. Finché c’e’ gente al governo o vicino (!!!) che insegna come si fa a truffare, vedo poca possibilita’ di un cambiamento su larga scala. Sono sempre le iniziative di gente in gamba che fanno o farebbero la differenza…. Forse la generazione prossima, viaggiata, studiata all’estero, potrebbe essere la speranza. Forza, ragazzi!

  156. Giulio :
    Forse una voce fuori dal coro……però prima un paio di premesse. È tutto reale quanto detto di Stoccolma, tanto è vero che oramai da anni penso che se dessimo “in gestione” la Regione Campania ad una giunta svedese, norvegese o danese funzionerebbe benissimo…

    Eh no caro Giulio. E´proprio questo l´errore comune: il modello svedese funziona in Svezia. Andare a vivere all´estero non é proprio così facile, non basta comprare un biglietto di sola andata.
    Lo svedese ha un senso comune più forte di quello personale, prima di vedersi come individuo pensa a cosa sarebbe meglio per la società.
    Noi italiani siamo individualisti, opportunisti, egoisti, ma anche tanto intelligenti da saperci abituare a sistemi migliori, a diventare ruote di un meccanismo ben sincronizzato, siamo capaci di utilizzare quella spinta alla sopravvivenza cittadina in un sistema in cui ci é facile aver successo.
    Allora il mio consiglio é di smetterla di adulare ed idealizzare, ma non difendiamo un´Italia che non esiste. Siate CORAGGIOSI, espatriate!

  157. Leggo tutto questo…. e penso al momento in cui mi chiedono: “di dove sei?”; ed io non vedo l’ora di rispondere: NAPOLI!!!

    1. e non te ne devi vergonare…io vengo dalla croazia,vivo in una città del nord italia…o visitato napoli e pompei e le ho trovate meravigliose comelo sono anche le persone…m hanno fatta sentire come se fossi a casa mia,,,ed io hossoggiornatosolamente due settimane…m hannoconsigliato dove andare, cosa visitare, dove andare a mangiare…sinceramente,non ho mai trovato persone cosi calorose al nord come al sud, sopratutto da roma in giu…e l italia non sarebbe italia senza il bellissimo sud on la sua storia le sue spiagge i suoi odori….io sono dell’ opinione che chi riesce dovrebbe restare giu u provare a migliorare la situazione…se poi non vede vie d uscita è libero d’espatrare…ma dove trovi tante meraviglie a pochissimi km le une dalle altre????un salutone al bellissimo sud

  158. la stessa cosa che ho provato io qualche anno fa di ritorno da Berlino…….. Napoli città splendida, è la mia città e le voglio bene ma come disse il Grande Eduardo: fujtevenne!!!!

  159. La Svezia è lontanissima.Basterebbe venire su ,in prov. di Varese,e trovi tutti quei requisiti di cui ti sei meravigliato.Però concordo con altri:Napoli è unica e irripetibile e non cambierà mai.Venirci da turista è una grande emozione.Altra cosa è viverci

  160. Paragonare Napoli a Stoccolma e trarne le conclusioni che ne ha tratte il blogger è da ignoranti…..allora che dovremmo pensare che gli africani sono peggiori di noi…? fatemi capire

    1. Paragonare Napoli a Stoccolma e trarne conclusioni è da persone coraggiose che si METTONO IN DISCUSSIONE. Cosa c’entra che in Africa stanno peggio o son peggiori? Perché Gigi sposti il problema da un’altra parte? Mi pare un modo un pò vigliacco di rispondere. Un pò come i nostri politici che se gli dici che hanno rubato ti rispondono: “Embè? lo fanno tutti e altri lo fanno di più”. Perché dobbiamo sempre guardare al peggio e non al meglio? Perché ogni volta dobbiamo fare spallucce e fare gli offesi invece di dire: potremmo raggiungere il livello degli Svedesi o dei tedeschi, potremo almeno PROVARCI? Sai perché? Perché non c’è il coraggio. Allora continuiamo a illuderci che Napoli/Roma…sono città perfette e le più belle nel mondo. Ma l’odore di merda si continuerà a sentire, statene certi.

  161. Studio ingegneria elettronica.
    A metà liceo, capii che Napoli è una città che non mi avrebbe dato un futuro.
    Non vedo l’ora di andarmene da Napoli per avere un lavoro che non sia “a nero”.

    P.S.:Napoli è una bella città. Sono i napoletani che sbagliano (nel bene e, soprattutto, nel male)

  162. Forse e’ stato un brutto sogno o quella citta e’ una di quelle extraterrestri? Purtroppo c’e’ ed e’ quel filone chiamato in questo caso “Stoccolma” che ogni cittadino intelligente dovrebbe seguire, ma dato che lassu’ al governo hanno altri interessi noi peggioreremo sempre piu’. Speriamo bene per i nostri figli o meglio per i nipoti. Saluti.

  163. Condivido in pieno le parole di Antonio, ciò che ha visto a Stoccolma è la realtà purtroppo per NOI che risulta esattamente il CONTRARIO di ciò che è l’Italia. Siamo indietro come civiltà e tutto il resto da loro circa 50 anni. Speriamo di avvicinarci a loro.

  164. Sono italiana, di Roma, sposata con svedese, ma abbiamo sempre abitato in provincia di Roma. Da 2 mesi sono qui in Svezia, stabile, e credetemi non ho voglia di tornare in Italia. Sto imparando la lingua, su internet, e funziona. Io abito al sud della Svezia, un piccolo posto, dove non manca nulla. Nevica? Passa lo spazzaneve e lo spargi ghiaia se ghiaccia. L´anno scorso e´nevicato a Roma e dintorni, siamo tutti rimasti bloccati.
    Qui e´una realta´diversa, anche se non mancano i loro problemi , ma sono civili! E c´e´il rispetto per la ” persona”, cosa che da noi si e´dimenticata.

  165. I napoletani che non amano la loro cittá, é meglio se si trasferiscono

    Ho fatto un errore madornale,leggere questo articolo. Non mi dilungherò nel commento perché non ho tempo e sinceramente perché dovrei scrivere cosí tante cose che non ho spazio a sufficienza. Ho visto una cittá che amo alla follia,gente solare,odore di mare,odore di serenitá,odore di vita. Ho visto una cittá in cui voglio vivere,una cittá che mi rende felice,una cittá dalla quale non riesco a star lontana. Una cittá che mi riempie il cuore,che mi da il sorriso e che malgrado i suoi difetti resta la piú bella in assoluto al mondo. Ho visto Napoli,ed ogni volta che sto lí é come se fosse la prima. Amo Napoli e amo i napoletani che ne vanno orgogliosi!!!!

    1. Siamo tutti orgogliosi delle cose belle. Ci fanno schifo quelle brutte. Che tu non vedi. Apri gli occhi. Se vuoi tenerli chiusi trasferisciti tu. Non ci serve la gente che non vuole cambiare.

  166. Io direi il contrario di ciò che è scritto nel titolo: dovrebbero viaggiare tutti i napoletani, nessuno escluso per potersi rendere conto di avere una coscienza individuale e collettiva…per percepire la differenza, per cominciare a trovare il senso del civico che è in ogni napoletano, nascosto da qualche parte ma c’è!!!
    A questo punto però sorge un problema: per quanto mi riguarda io ho acquisito il senso del civico, il senso dell’appartenenza grazie all’educazione ricevuta e forse è proprio per questo che a malincuore voglio andarmene da questa città…
    Flavia, 22 anni, Quarto (Na).

  167. grazie a tutti….ognuno mi ha arricchito a suo modo….:) volevo salutarvi con una citazione….”Il mondo cambia col tuo esempio, non con la tua opinione; siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo”

  168. Purtroppo questo è un paese morto… i pochi che nutrono ancora la speranza di un miglioramento sono solidi pilastri piantati nell’argilla…. non c’è via di scampo , l’italiano si crede il furbo della situazione , il più brillante , l’irreprensibile….. e ancora in tanti anni non ha capito che è questo che lo rende l’artefice della distruzione di una stupenda nazione, io ho viaggiato abbastanza, mi sono sempre scontrato con realtà diverse , ma sempre MIGLIORI della nostra… l’unico posto che mi ha fatto sentire a casa è stata città del messico, mi ricordo ancora oggi i brividi che ho provato nel vedere questa città lontana km e km che altro non è che la trasposizione in larga scala di una città come la mia , l’ho eliminata dalle mie mete future..
    Sono dell’idea che i pochi italiani che si sentono parte dell’Europa dovrebbero farsi forti e abbandonare questo paese, io spero di avere l’occasione e la forza per farlo.. A conti fatti questo paese non mi ha dato NIENTE , quello che ho ottenuto e che sto cercando di ottenere mi sta costando sudore , salute e lacrime… e mi si stanno consumando le dita per rimanerci attaccato e non perderlo per strada.

  169. Napoletana che ha ripartito equamente gli anni della sua vita tra Napoli, Olanda, Milano, Napoli e ora di nuovo Olanda. Mi spiace tanto che alcuni napoletani (e non tutti, chiarisco) continuino a voler mettere la testa sotto la sabbia come struzzi, negando realtà, rassegnandosi al fato, perdendo in competitività, innovazione, civiltà, opportunità e quant’altro.

    Mi rivolgo a quei commentatori dell’articolo che si sono sentiti piccati ed offesi.

    Non è detto che per essere caldi, accoglienti, generosi e simpatici come sono i napoletani, bisogna anche essere incivili. Sono da poco tornata da Napoli dopo un soggiorno di quasi un anno (rientrandovi dopo 25 anni) e spesso ho visto sotto casa mia cassonetti della spazzatura vuoti mentre al loro fianco c’erano sacchetti aperti, tv, e quant’altro. Questo di mattina, non la sera quando i cassonetti sono stracolmi. Non ci si prende nemmeno la briga di alzare il braccio. A Napoli esiste l’ASIA per la raccolta di rifiuti di grosse dimensioni, ma non tutti ne fanno uso (pur essendo gratis!)

    Ho pulito con i miei figli giardinetti pubblici pieni di rifiuti di ogni genere. C’erano cestini per rifiuti ovunque, vuoti o semivuoti, ma il prato era disseminato di lattine vuote, cartacce, cibo per gatti, bottiglie di plastica. La gente ci ha visto raccogliere per ore tutti i rifiuti, ma nessuno si è alzato per dare una mano.

    Si cammina per la strada storditi da gente che si accanisce a suonare il clacson con tanta disinvoltura, senza rendersi conto che: 1. Non risolve nessun problema al traffico cittadino 2. Che è causa di un inquinamento acustico che va ad aggiungersi agli inquinamenti vivisi ed olfattivi che la città offre a profusione. 3. Che i rumori sono causa di forti stress!

    Si vive ancora di raccomandazione, dell’essere amico di… del ritardo agli appuntamenti, sella mancanza di rispetto per gli altri, dell’imbroglio, dell’aspirazione al posto fisso, perché se no che si fa?

    No, no, no, non tutto e sempre deve venire dall’alto, anche se capisco che alcuni problemi sono veramente di difficile soluzione, continuo a credere che la nostra volontà individuale e collettiva possa essere più forte dei tanti problemi che affliggono questa città. Problemi economici, politici ma anche etici e morali.

    Allora, cari miei concittadini, saremo anche affettuosi, avremo una buona cucina, sole, mare e sfogliatelle, ma occorre che ci si rimbocchi anche le maniche per il bene nostro bene, dei nostri figli e dei nostri concittadini.

    Noi che viviamo al Nord, dove tutto è perfetto, dal punto di vista sociale, organizzativo, politico, stiamo mesi al buio, con neve, vento e pioggia. Credetemi non è bello. Ci manca Napoli con la sua allegria, il mare e le isole e il calore dei napoletani, ci mancano il basilico fresco, i pomodori dolcissimi, il pesce appena pescato, il caffè e tutte le cose belle.

    Non gettate questa città, amatela, ma sul serio, come amate i vostri figli e la vostra casa. Datele lustro e dignità, tenetela pulita, non solo dai rifiuti e dall’inquinamento acustico, datele un futuro, rendetela competitiva ed attraente per i turisti. Siate onesti con loro, curate il luoghi di cui più andate fieri (musei, biblioteche, chiese, ecc.) con istruzioni chiare e in inglese, sorridete allo straniero che, oltre ad essere una fonte di guadagno, è una persona che si interessa a voi e alla vostra civiltà, trattatelo bene e vedrete che nessuno scriverà più cose negative sulla vostra (nostra) amata città.

  170. Ciao Antonio, sono napoletana ma ho vissuto 13 anni a Bergamo, 3 a Milano e ora vivo a Vienna. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto negli ultimi anni per lavoro, dalla Cina alla Russia, America e in tutta Europa e di realtà ne ho viste parecchie. Le differenze esistono anche in Italia senza andare all’estero! Confronta un pò Napoli con Bergamo, Trento o Bolzano! Io ho da poco avviato la mia attività e mi occupo di recruiting e placement di ingegneri italiani interessati a opportunità di lavoro all’estero e ti posso dire sto ricevendo davvero un sacco di application di giovani napoletani: profili brillanti di ragazzi in gamba alla ricerca di un futuro migliore. Non voglio favorire la fuga dei cervelli, ma i giovani hanno bisogno di vivere, di crescere, di mettersi in gioco, di sfide e opportunità e se l’Italia non è in grado di offrirle.. bene, le si cerca altrove, evviva la flessibilità! Magari con la speranza un giorno di tornare alle tanto amate origini..

  171. Anche se romano, e quindi “geneticamente” portato ad odiare napoli, ti dirò una cosa: è l’italiano medio il vero problema, e non solo il napoletano. e fare questa affermazione costa caro. Insultare Roma, la mia Roma, non mi è facile, ma il vero problema è in tutta l’Italia, da nord a sud. Certo, il sud sta messo peggio del nord, ma sono stato a Milano per mesi, a Genova, a Padova e a Verona, e lì, sebbene in forma minore, la monnezza è tanta, meno di Napoli, ma tanta comunque. Più di quanto un paese civile dovrebbe dimostrare.
    E ti ringrazio per il disegno che mi hai fatto di Stoccolma. Dovevo andarci, non ci son riuscito, ma ora farò di tutto per andarci.
    Grazie.

  172. Purtroppo e sempre quella minoranza ke rovina sempre tutto e ci mostra al mondo intero un popolo di m…. Attualmente sono in australia dall altra parte del mondo Le differnze ci sono ma cio ke vedo da lontano ke il mio popolo la mia gente ha smesso di credere nelle piccole cose anke in un futuro personale perche oramai quella piccola minoranza ci sta togliendo tutto anke la voglia di credere e di sperare, forse e inutile criticare e parlare di spazzatura o di carta a terra e di autobus ke nn arrivano
    dico solo torniamo a credere nelle cose e prendiamoci quello ke e’ nostro.

  173. Qualcuno prima di tutto mi spieaghi perchè ci sono persone che debbano essere GENETICAMENTE predisposte ad odiare Napoli. Detto ciò, sono napoletano ed il problema serio di questa città è la disorganizzazione imperante nella quale un quarto della cittadinanza sguazza senza ritegno, un altro quarto se ne è abituata ed un altro quarto quando può ne approfitta. LE persone che lavorano e provano a rendere normale una città che non lo è sono tante ma purtroppo ciò che salta all’occhio sono le assurdità quotidiane che una grande città come Napoli non dovrebbe vivere. Anche io ho viaggiato molto e non è per campanilismo che vi dico che la situazione è simile a Napoli anche in altre grandi città italiane. La differenza la senti a ragion veduta nel momento in cui passi il confine e ti trovi in altri stati… aver visitato città come Madrid, Dublino, Parigi, Londra, Liverpool e via discorrendo, mi ha fatto capire quanto stiamo indietro rispetto a tutto il resto dell’Europa. E non vi parlo delle cazzate che la tv ed i giornali ci propinano tutti i giorni ma del vivere quotidiano, di quelle piccole cose delle quali avrebbe bisogno un normale cittadino che la mattina si alza per andare al lavoro e che invece dalle mie parti, ma diciamo anche dalle nostre parti, è semplice utopia… Non parlate solo della monnezza (che tra l’altro ho vistro e stravisto in altre decine di città italiane) e di quello che volete sentirvi dire. Il marcio in Italia ed a Napoli sta nelle amministrazioni che per anni hanno stuprato un paese intero dalle potenzialità immense ma sempre inespresse…

  174. Napoli è vera ed è viva…. poi è anche bellissima soprattutto vista dal mare . Noi rimarremo qui per cambiare le cose che vanno cambiate, non lasceremo che muoia come il resto del mondo.

  175. …ho avvertito spesso questa sensazione al ritorno di qualche viaggio.. e allora io direi che i Napoletani e anche tutto il resto del sud Italia DOVREBBE VIAGGIRE e magari fare visite guidate per far comprendere come si puo’ vivere ….CIVILMENTE. ma se soloun sogno.

  176. consiglio ad Antonio Menna di scrivere il prossimo blog dopo un bel viaggio a Calcutta…cosi’ ci tira un po’ su.

  177. Che ti devo dire andiamo tutti a vivere li??? Però ripensandoci a parte l’efficienza che vita piatta … Noi credo dopo un po’ ci annoieremmo !!!!!

  178. si è vero è stato esattamente quello che ho provato pure io. Napoletana che proprio per questi stessi motivi ha deciso di lasciare, con tanti sacrifici, la propria città per un’altra più civile ed educata. La mia scelta è stata Londra.
    L’ho amata per questo sin dal primo momento. Il massimo della civiltà e della libertà (che non significa “libertà di fregare il prossimo” ma di rispettare ogni tipo di diversità) . Anche qui non si urla mai, si discute, si aspetta il bus che al massimo può fare 10 minuti di ritardo e gli addetti si scusano per questo.
    Sono cinque anni che vivo a Londra, che non sono tantissimi ma nemmeno pochi, ma abbastanza da dire di conoscere questa società bene, vedendola con gli occhi di chi ci la vive da dentro, ma al tempo stesso ne è estranea. Ebbene, è una società di apparenze. Rispettano gli altri perchè non vogliono avere le rogne del confronto o di un litigio, sono civilissimi nel rispettare gli altri perchè alla fine non hanno una propria personalità, ma alla fine sono razzisti, vuoti e si attaccano alle tecnologie per essere più “felici”, ti parlano solo di money & lavoro, non sanno cosa significhi stare insieme agli amici o alla famiglia senza ubriacarsi, studiano a scuola come se fosse un quiz, non conoscono niente di storia, religione o filosofia, ma pensano di essere i migliori in tutto.
    Noi, invece, sappiamo vivere, mangiare, stare insieme, amare. Il nostro problema è la mentalità.
    Una mentalità purtroppo colpisce tanto le persone “per bene” quanto i delinquenti. Perchè se cambiassimo solo questo ameremmo di più la nostra città e non ci sconvolgeremmo cosi tanto quando viaggiamo. E’ il luogo comune più antico di questo mondo ma è vero: siamo noi napoletani a rovinare la nostra città.
    Io adoro Napoli, come non mai, ma ogni volta che torno ogni cosa mi innervosisce, il traffico, la gente che si lamenta, il menefreghismo più assoluto. E ogni volta vedo una città abbandonata a se stessa. E torno sempre più amareggiata e triste come non mi appartenesse più.
    Per questo quando qualcuno mi dice “come sei stata coraggiosa a partire tu sola soletta” io rispondo: “No, non sono io quella coraggiosa, sono quelli che rimangono ad essere i veri eroi”.

  179. Non è vero che sono solo i napoletani delle “Mabboro” ad essere la rovina della città, loro sono solo il risultato del permissivismo, che si ha quanto le istituzioni non svolgono il proprio lavoro.
    1) Se lo spazzino che ha la sua zona predefinita, la fa una volta a settimana (anche in svizzera vedremmo qualche carta a terra)

    2) Se i vigili urbani perdono solo tempo a dirigere il traffico, e sono iper permissivi con quelli che parcheggiano “5 minut” in doppia fila ( anche in Austria probabilmente si creerebbe un minimo di caos)

    3) Se il comune non vernicia più le strisce da anni e la gente è obbligata ad attraversare a cazzo di cane…….(anche nella Svezia del Nord ci sarebbero dei piccoli rallentamenti)

    4) Se la polizia municipale, la finanza e altri, al posto di combattere i venditori ambulanti (prendendosi i cd e le cinture per loro) oppure i parcheggiatori abusivi (parcheggiando gratis le loro auto) cosa fanno????? ( Anche i a Lussemburgo nascerebbe il parcheggiatore se nessuno gli dicesse nulla)

    5) Se ancora non esistono ovunque le campane del vetro, cassonetti per carta, e plastica , è normale che a qualcuno possa passare la voglia di gettare la plastica a 100 metri dalla carta e viceversa…..( Anche nel paese più civile del mondo ci sarebbe una cattiva funzionalità della differenziata)

    6) Se le linee degli autobus vengono soppresse perchè l’ANM non ha i soldi per pagare le scorte ogni giorno, sopprimendo la corsa alla prima assenza del titolare ( La colpa è dei napoletani? E di quelli delle Mabboro? non credo.)

    7) La gente che si droga e che fuma , sa sempre dove andare a prendere la droga……Adesso mi chiedo (porco CAZZO) è possibile che ci sono pattuglie della municipale , dei carabinieri , della finanza, che passano giornate intere (porco CAZZO) davanti ad un fosso che si è aperto a via Marina o in altre (fottutissime strade di merda)….perchè queste (fottutissime) volanti non fanno di piantone nelle piazze di spaccio?????????????????????? (Anche a città del vaticano senza un fottutissimo controllo FISSO (F I S S O) ci sarebbe una piazza di spaccio.

    8) Se le strade sono piene di fossi è colpa dei napoletani???? Napoli è una città collinare , quando piove si creano dei FIUMI…..se i nostri avi fossero ancora vivi, ci avrebbero pensato loro ad eliminare il pavè , i ciottoli e tante altre cazzate, (invece noi li manteniamo per non intaccare la storicità) maaaaaahhhhhhhhhhh………nel 2013 non dovrebbero proprio più esistere queste cosa inutili.

    Conclusioni…….
    Non vivo più a Napoli, proprio perchè ho viaggiato molto, ed ogni volta che ritornavo per me era un trauma. Napoli ogni giorno è una battaglia, e la vita già è una battaglia in se, anche se vivi in Svezia.
    Però è giusto sottolineare come tutti i problemi che esistono a Napoli siano solo e sempre colpa di chi dovrebbe controllare , vigilare, M A N U T E N E R E….
    Basta non aggiungo altro

    1. è proprio ciò che ho dettopure io….queste persone hanno bisogno di aiuto ma è come se tutti chiudessero gli occhi,,,,hanno bisogno delle istituzioni ma gli sta bene cosi….il mezzoggiorno è la parte più bella d’italia e lo stan facendo morire….

  180. Che dire, triste ma reale. Per questo sono nato all’estero. A voi italiani piace essere masochisti no? Vedete la differenza all’estero no? Allora perchè non fate niente? Vuol dire che vi piace

  181. Il Problema in tutto questo non e` Napoli, ma solo gli abitanti che l`hanno rovinata,bisognerebbe mandare tutti a vivere in un altro Paese, lasciarli li per un Anno e poi riportarli indietro( solo per vedere se funziona) :))Io amo Napoli, pero` mi piange il cuore vederla cosi combinata male! Ormai ho lasciato il mio Paese da tanti Anni, e la munnezza aumenta sempre di piu`( io parlo di gente munnezza!) Complimenti a quelli che sono rimasti, siete coraggiosi!

  182. Probabilmente tutti i Napoletani che hanno commentato indignati non hanno colto il messaggio dell’autore. Non è ne Napoli ne Roma (citata anch’essa) il problema, ma l’Italia.
    Gran parte di quanto scritto dall’autore vale anche per città del Nord o del Centro Italia.
    Nessuna regge il confronto perchè, semplicemente, siamo rimasti qualche decennio indietro rispetto a una parte dell’Europa. Forse un modello cosi “asettico” da noi è assolutamente impensabile, e concordo con alcuni … tutto sommato, chi lo vorrebbe? Ma tra la totale asetticità e la setticemia che c’è oggi in Italia (passatemi il paragone medico) ci dovrà pur essere una benedetta via di mezzo: o no?

      1. Quindi voi dite che non esiste una differenza molto marcata tra la vivibilità di Benevento/Avellino/Salerno contro Rimini/Ravenna/Bologna?
        Con questo voglio dire che se anche una Bologna è rimasta un decennio dietro, Napoli è rimasta almeno 2 decenni dietro. ( il doppio). Saluti.

  183. Forse a Napoli e Roma la situazione è più evidente, forse lo è in tutte le grandi città, ma credo che il titolo del post non vada bene.. Lo correggerei in “Un Italiano non dovrebbe viaggiare”

  184. Ho letto prima questo articolo, poi quello dedicato ai commenti (Due o tre cose da dire). Che dire? Io sottoscrivo ogni tua singola parola. Sono napoletano e, nonostante il mio amore verso una città che potrebbe essere tra le migliori al mondo, non posso non notare il degrado. E chi continua a difenderla a spada tratta non fa altro che peggiorare la situazione: i problemi vanno affrontati e risolti, ognuno di noi si rimbocchi le maniche e contribuisca in qualche modo a rendere questa città migliore.
    Anche io ho vissuto un’esperienza simile alla tua: sono stato a Londra per ben tre volte. Neanche ti dico. La cosa più divertente è che noi napoletani rispettiamo le altre città come se fossero nostre e poi trattiamo Napoli come se fosse una cartaccia da bruciare. E’ per questo che ogni volta che compiamo un gesto che possa rovinare la nostra città dobbiamo pensare 3 secondi, a cosa faremmo se fossimo a Londra o Stoccolma, e poi agire di conseguenza. Non è normale che riusciamo altrove ad essere perfetti cittadini e poi non riusciamo a fare lo stesso a Napoli. Questo è quello che provo a fare io ogni giorno, sperando che tante altre persone la pensino in questo modo. Possiamo e dobbiamo cambiare.

  185. È vero, sicuramente all’estero tutto funziona meglio che da noi. anche in Svezia però non è tutto rose e fiori…io ho visto gente del posto lì buttare a terra scatole vuote di pop corn e lattine con la massima disinvoltura e, dopo un acquazzone improvviso togliere le scarpe bagnate e sedersi nei bus accavallando i piedi infangati sui sedili imbotiti che son rimasti sporchi nei giorni a seguire. vero è che c’è ordine al di là di questi episodi e molta civiltà dal punto di vista del riciclo e dell’ordine pubblico. La vera meraviglia è recarsi in città dell’est Europa, ritenuto inferiore rispetto al lato occidentale…lì ho visto ordine, pulizia, educazione ed efficienza dei servizi pubblici come non avrei nemmeno immaginato. Paesi come la Polonia ad esempio, sono molto più avanti di noi. Un cambiamento da noi è d’obbligo ma risulterà difficile finchè non si comincia dai piccoli gesti quotidiani da parte di ognuno di noi (io, nel mio piccolo faccio tutto quanto umanamente possibile)…ma occorre ci siano anche i dovuti controlli atti a far rispettare le regole perchè, purtroppo, non tutti hanno una coscienza sociale!

  186. Rispondete a questa domanda.
    Si possono mai paragonare Napoli e Stoccolma?
    No perchè io vedo un dato allarmante, che è un fortissimo indice in materia di tenore di vita.
    Ed è questo:
    Superfice
    Napoli 117 km2 – Stoccolma 216 km2 ( stoccolma è il doppio di Napoli)

    Abitanti
    Napoli 960mila – Stoccolma 843 mila ( Napoli è la metà di Stoccolma e ha più abitanti)

    Abitanti per km2 (questo è il dato più importante)
    Napoli 8 mila persone per km2 – Stoccolma 4 mila abitanti x km2

    E nonostante ciò c’è chi dice che a Stoccolma non sono tutte rose e fiori.

    Provate ad immaginare cosa sarebbe Stoccolma, con tutta l’educazione che possono avere gli svedesi, se vivessero tutti e 843mila in mezza città…..provate ad immaginare e fatemi sapere….sarebbe caos generale secondo me. Voi che dite?

    Non voglio criticare ne salvare nessuno, è solo un dato di fatto che fa riflettere.

    1. Napoli non sarà mai Stoccolma, è chiaro. Ma solo perché abbiamo il doppio degli abitanti sulla metà del territorio dobbiamo accettare di non avere la benzina negli autobus, di non avere un servizio di spazzamento decente delle strade, di guidare come nei rally, di vivere nel disordine e nel degrado? Non credo.

      1. No, infatti se vedi il mio primo post , sono il primo a vergognarmi dell’indecenza delle istituzioni. Però immaginate una Napoli con la metà della popolazione……eh eh…..allora?Come sarebbe? (Se a via marina ora ci sono 200 auto, ce ne sarebbero solo 100) ……Non voglio dare una giustificazione a tutto lo schifo che si vede a Napoli, ma voglio dire solo che se funzionasse tutto bene a Napoli, saremmo un esempio mondiale di buona gestione cittadina.
        Ricordo che questa densità di popolazione pari ad 8 mila persone per km2 è un dato davvero che dovrebbe far pensare, siccome tutti sanno che se metti 7 svizzeri in un mq pure finisce che si menano o si ammazzano.ed urlano.
        Faccio un esempio delle città che hanno la stessa densità, poi stà a voi fare le valutazioni
        Bangalore (india) 8.231
        Yokohama (japan) 8.414
        seguono la vivibilissima SAO PAOLO e l’emblema della vivibilità INSTANBUL……
        Se poi ci aggiungi la CAMORRA la frittata è bella che fatta. Andando via da Napoli facciamo un bene a noi stessi e alla città, questa è l’unica vera arma ( funzionante ) che abbiamo.

  187. Napoli, puttana, può vivere solo in un bordello….peccato che nessuno si è accorto che è anche regina e come tale dovrebbe vivere a palazzo!

  188. non è solo napoli, è l’ italia, forse sarebbe sufficiente dare in comodato per dieci anni la città a svedesi, la sistemerebbero e ci guadagnerebbero anche, vista la meraviglia che è. purtroppo ho la sensazione che sia una guerra persa

  189. Per mia “sfortuna” sono stato alcune volte in Scandinavia e per altra mia “sfortuna” non sono mai stato a Napoli. Vero tutto quello che volete. Io tirerei fuori delle questioni semplicemente fisiche, specificamente termodinamiche, per spiegare la cosa.

    Tutta questa differenza tra svedesi e italiani io la spiegherei semplicemente così: con la legge di Van Der Waals. Gli svedesi occupano un territorio con una densità abitativa di 20 abitanti/kmq, gli italiani sono messi a 202 abitanti/kmq, a Napoli probabilmente molto di più, forse la zona più densamente popolata d’Italia.
    In più considerate il fatto che gli italiani ricevono dall’esterno, prevalentemente dal sole, una quantità di calore molto superiore, quindi l’eccitazione subita delle molecole (del cervello) è decisamente superiore.

    Tutto il resto si spiega di conseguenza (caos, attriti, malumori, furberie, malcostume, scaltrezza, malavita, scarso amore, inciviltà e tutto quello che volete). Però tutta questa eccitazione molecolare che subiscono da sempre gli italici ha prodotto una quantità di talenti, di eccellenze, di patrimonio artistico e culturale che gli scandinavi se lo sognano. Ovviamente pagando il prezzo di tanta disonestà subita dalla maggioranza, dai più.

    Concludendo, con una vena un po’ polemica, per il livello di tecnologia che abbiamo (compresa l’energia nucleare), vivere probabilmente a latitudini scandinave con le densità abitative che hanno loro è l’optimum per l’umanità. Solo che gli scandinavi se ne guardano bene dal far entrare chiunque nel loro paese…

  190. Che paragone banale… Napoli-Stoccolma. sembra uscito da un film di Luciano Salce fine anni 70. Napoli è un capolavoro di storia e umanità. La cultura degradata e il paesaggio umano anomico che descrivi non sono propri solo di Napoli ma della doppia morale italiana. Il dialogo finale del tuo scritto, si potrebbe ascoltare, mutatis mutandis, nella toilette
    del Parlamento italiano.

  191. “E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio.” Posso essere d’accordo sul resto, ma personalmente amo i colori e i suoni di questa città, per non parlare dei profumi. In ogni angolo c’è odore di cibo, di buon cibo. Le voci non ti fanno sentire mai solo. In metro o in autobus preferivo ascoltare la gente piuttosto che mettere le cuffiette per sentire la musica. E poi il modo di parlare, il voler trovare qualcosa di positivo sempre e comunque, la teatralità innata di questo popolo… proprio la voce, a Napoli, non la toglierei mai, sai che tristezza!

  192. IO NON VOGLIO ANDARE VIA DA NAPOLI!
    Il problema principale a mio avviso è proprio questo che tenterò di spiegare con una metafora: una famiglia vive in una casa in affitto ma non vede l’ora di andare via perchè non gradisce il quartiere, il condominio, i condomini etc.. Sa quindi che un giorno alla prima occasione andrà via. Come tratterà secondo voi questa casa sapendo di dovere andare via? Si prenderà cura della casa? Tinteggerà le pareti ormai ingiallite? Sostituirà l’impianto elettrico in corto?
    Sicuramente no, lascerà che tutto si degradi in attesa di andare via. Ecco amici, il problema principale è proprio questo. Finchè tutti si lamenteranno perchè vorranno andare via da Napoli, nessuno si prenderà cura della propria città e tutto continuerà a peggiorare.
    Napoli va amata e trattata come la propria casa di proprietà di cui si è innamorati.
    Se tutte le persone che sono andate via fossero rimaste qui, con l’amore per la propria città forse oggi avremmo avuto insieme la forza di cambiare qualcosa, perchè alla fine ad andarsene via sono sempre quelli che avrebbero potuto avere qualcosa di importante da dare.

    1. Ricordati però che la famiglia che vuole andare via, un impianto elettrico nuovo l’ha avuto, una parete bella tinteggiata l’ha avuta….un auto nuova l’ha avuta….e di cose buone prima di pensare di andare via le avrà fatte….siccome non si nasce con questo pensiero…..e a cosa sono serviti? A far capire che è tutto inutile…..io lo ripeto da anni, ma non pendetemi per un traditore perché è un dati di fatto e non un mio pensiero…ovvero…..non ci sino riusciti i nostri nonni (gente con le palle) come possiamo riuscirci noi Nell era degli iphone e dei capelli fonati?

  193. bello, pungente e fai riflettere. Complimenti, lo sto rileggendo. NAPOLETANI, SVEGLIATEVI!!!! E VIAGGIATE….

    1. scusate, sostituisco la parola “NAPOLETANI” con “ITALIANI” …conoscere il Mondo per confrontarsi e migliorare è una cosa che devono fare tutti.

  194. Povera Napoli, poveri napoletani. Viaggiare e conoscere, bello, interessante, meraviglioso. Ma, conoscete i vostri genitori, i vostri fratelli e sorelle, ed i progenitori? Conoscete i vostri luoghi? Conoscete il prima, il durante, per poter comprendere compiutamente l’oggi e progettare il dopo? Dove e come vi documentate? Con gli spot, gli sceneggiati (fiction), con gli articoli del NYT, del Daily News, del Corriere e della Stampa? Vi siete mai posti il problema di cosa è la legalità e di cosa è la giustizia? Quali differenze vi sono tra questi due etimi? Per Napoli cosa scegliereste la legalità o la giustizia? Per voi ed i vostri affetti cosa scegliereste, di essere legali o giusti? Avete ottime e pregevoli qualità, all’estero “funzionate”, qui no, perchè? Migliaia, centinaia di migliaia di voi lavorano all’estero, bravi. Cosa siete? Come siete? Non m’interessa, quello che mi “stuzzica” è perchè lo siete? Perchè avete avuto genitori, nonni che vi hanno trasferito quelle qualità che oggi detenete. Perchè avete avuto insegnanti che vi hanno dato e voi avete preso. Perchè siete il risultato e la sedimentazione di quelle “mentalità” che vi fanno quello che siete, belle e preparate persone, ma non lo riconoscete, lo denigrate. Infamando le vostre origini, mortificate i sacrifici, i dolori, le gioie di chi vi ha preceduto, di chi imperterrito ha continuato a vivere in un ambiente “ostile”, volutamente reso tale. Non vi accorgete che siete un “capitale” formato e costruito qui, e che tanti sacrifici e risorse impegnate vanno a sviluppare e progredire “gratuitamente” altre realtà, che nulla hanno investito su di voi. Questi i fatti, il resto è un bel romanzo utile a perpetuare queste rapine. Donne e uomini di queste terre hanno realizzato giardini su montagne anguste, irte ed aspre, con i terrazzamenti. Lo si può fare ancora, di nuovo. Gli strumenti di oggi possono permettervi di lavorare e progredire da qui. Bisogna però che lo vogliate e crediate con forza e immaginazione. E’ la vostra mentalità a dover essere cambiata, prima ne prenderete consapevolezza e prima s’inizierà a risalire la china.

  195. Dico solo questo….sono stato a Stoccolma 2 anni fa….e per la prima volta in quasi 40 anni di vita mi hanno rubato il portafogli…..40 anni vissuti interamente a Napoli!

  196. Prima di parlare viaggiate e vivete altre realtà…anche per mio padre Salerno é la città più bella del mondo…ma senza mai uscire da salerno…la conoscenza é libertà. Se conoscete altre realtà sarete in grado di fare delle scelte giuste.

  197. Caro Antonio,
    Il tuo racconto particolareggiato mi ha fatto venire la pelle d’oca e, mentre leggevo, immaginavo Stoccolma e la paragonavo involontariamente con Napoli e con molte altre città italiane.
    Ma non per l’immondizia o le mille altre cose che non funzionano, bensì per le emozioni, per il carattere della gente, per i paesaggi, per il sole.
    Credo che sforzandoci un po’, tutti insieme ed ognuno nel proprio piccolo, noi italiani possiamo fare grandi cose, anche più degli svedesi.
    E questo anche grazie ad un semplice ma toccante racconto come il tuo.

  198. Io penso che non si può mettere tutti d’accordo. Chi vuole andare lontano dalle proprie radici vada pure, ma non denigri chi resta. Chi resta è di gran lunga più coraggioso di chi parte e non merita di essere screditato.

    1. Restare non significa però chiudere gli occhi sui problemi. Restare non significa non fare nulla per cambiare la situazione.
      A parte il fatto che viaggiare non significa necessariamente voler “andare via per sempre”: io ho avuto la fortuna di aver viaggiato molto finora nella mia breve vita, eppure ciononostante non vedo l’ora ogni volta di tornare a Bergamo e vedere lo splendido (e sconosciuto ai più, aggiungerei con un pizzico di campanilismo) profilo della città che amo stagliato contro il cielo. Anzi: viaggiare permette di amare ancora di più le proprie radici. Io ogni volta che vado voglio anche tornare.
      Quello che però non capisco è come mai si prenda un dato di fatto – la disorganizzazione e la mala gestione italiane – come un insulto personale: se c’è il problema della spazzatura, se c’è il problema dei mezzi perennemente in ritardo (sì, confermo, sono problemi che ci sono anche in Lombardia) o dell’incuria del patrimonio storico e pubblico, mica posso offendermi se qualcuno lo dice. Né rifiutare l’idea nascondendosi dietro la retorica del “Tal dei Tali è la città più bella del mondo” elimina i problemi. Anzi.
      Sono convinta che l’Italia sia davvero il posto più bello del mondo: perché unisce alla storia e ai paesaggi un calore umano che non si trovano altrove nel mondo. E allora, perchè siamo noi italiani i primi a violentarne la bellezza? D’accordo, la colpa è anche dei politici, delle istituzioni, eccetera, ma perché non la finiamo di scaricare sempre la colpa su qualcun altro e iniziamo invece a darci da fare, ciascuno nel suo piccolo? Sarà anche una visione ingenua del mondo, ma a me le storie del “dovrebbero prima iniziare gli altri” e “anche a stoccolma buttano le carte per terra” sembrano solo una scusa. Iniziamo noi, non gettando la cartaccia, facendo quel piccolo sforzo di civiltà di fare la raccolta differenziata anche se è scomoda, magari imparando quei metodi di class action o reclamo comunitario contro i ritardi dei mezzi o i disservizi, eccetera, invece di restare sempre a guardare, pretendere e lagnarci ciascuno nel suo minuscolo e asfittico orticello egoista.

    2. Coraggioso?? Senza palle, altro che coraggioso!

      Ci vuole un coraggio così a mollare tutto, prendere le proprie cose e partire.
      Dire che è coraggioso avere la me*da al livello del collo e rimanerci volentieri prendendosela con quelli che, riusciti ad uscirne, ti guardano e ti dicono che stai messo male è ridicolo..aggiungiamoci che qui tanti si offendono se gli si fa notare la loro situazione(di “me*da fino al collo”, non solo metaforicamente).

      Svegliati.

  199. Ti dirò, sono andato ad Amsterdam e non ho rimpianto Napoli, sono andato ad Atene e non ho rimpianto Napoli….c’è sempre chi è piu terrone di te……!Fare i soldi parlando male della città in cui si vive senza fare nulla per migliorarla lo trovo alquanto facile.

    1. I camorristi hanno detto le stesse cose di Saviano (che ha fatto i soldi parlando male di Napoli). Antonio Menna, come Saviano, non ha parlato male di Napoli: ha descritto impietosamente la situazione reale. Se poi ci ha guadagnato qualcosa buon per lui: è uno scrittore il suo lavoro merita di essere ricompensato.

  200. non capirò mai la vostra mentalità, qualcuno almeno prova a fare un quadro oggettivo della situazione, primo passo per un cambiamento, e viene additato come un traditore, e poi la solita storia “ci hanno abbandonato”,” nessuno ci aiuta”, ma cosa siete infermi? chi dovrebbe aiutarvi? gli svedesi? tirate fuori un po’ di orgoglio e basta con sti luoghi comuni dietro cui nascondere le vostre mancanze

  201. e basta con questo sole e il mare e la pasta non si vive solo di quello e non possiamo continuare a rifugiarci dietro a queste 4 cose per dire che l’italia è bella!! xk la pasta la imparano a fare anche gli altri, e non siamo gli unici ad avere un bel mare nè il sole nè paesaggi mozzafiato e tantomeno storia.. non basta vivere di rendita il turismo insegna, bisogna iniziare a tutelare il nostro patrimonio e offrire qualcosa in piu, servizi, civiltà e anche cose innovative. ormai la spagna la francia e pure le città del nord ci superano xk sanno valorizzare quel poco che hanno e offrire servizi e innovazione!
    Cari difensori del clima mediterraneo e bla bla bla, vi potrete vantare del sole e del mare ma ripeto non siete gli unici ad averlo e soprattutto vanno bene per una vacanza, ma la felicità la serenità il benessere che mi hanno dato certe città del nord dipendono da tutt’altro!
    e per quanto mi riguarda chi lascia il paese non è vigliacco è solo furbo ha capito tutto! la vita è mia me la godo non la vado a rovinare in un posto che non dà futuro solo per vari patemi d’animo e sentimentalismi vari!

  202. una volta ho chiesto ad una nordica, il perchè si fosse trasferita a Napoli dall’ efficientissima Germania. Risposta: si tutto bene organizzato da noi, così tanto, che so già da oggi come vivrò i prossimi 50anni. A Napoli mi sento VIVA, esco la mattina e non so manco se e come ritorno a casa. Poi ognuno è libero di scegliere.

    1. Forse è la stessa tedesca che conosco io e che, dopo più di 20 anni a Napoli, se n’è tornata in Germania perché sotto il Vesuvio non riusciva più a campare.

  203. Mi spiace per altri, ma hai detto cose sacrosante. Chi va all’estero, vede sulla propria pelle cosa pensano in Spagna, Belgio ecc sugli italiani. Non sono visti bene, altro che ammirati! Caciaroni,volgari e maleducati, e esperienze come la tua ne danno la conferma. Purtroppo i maggior responsabili sono i cafoni che vengono dal sud che gettano m..da alla purtroppo minoranza civile. Mio padre di Napoli me lo dice sempre che quando salì al nord tramite un concorso si vergognava dei suoi stessi concittadini che gettavano fango alla città.

  204. Sono figlia di italiani all’estero… Sono tornata in Italia ogni 2-3 anni da quando ero piccola. Ho sposato un figlio di italiani. I miei figli (seconda generazione in Canada) parlano italiano. Tutto per dire che, per l’Italia, ci tengo.
    Abito adesso Montreal, sono anche vissuta per tanti anni a Vancouver. Sono considerate due citta’ “civili” secondo gli standard internazionali. Be’, vi diro’ che mai ci siamo sentiti accettati come “essere umani” che a Napoli, dopo averci passato due mesi per lavoro. Certo, Napoli e’ incasinatissima, e ha i suoi milioni di problemi, pero’ in questo casino, c’e’ un contatto umano che non abbiamo mai ritrovato da nessuna parte. In fatti, piu’ la citta’ e’ “civile”, piu’ e’ fredda. Certo, Vancouver e’ ordinata e pulita, ma mio figlio non poteva parlare ad alta voce nella strada perche’ le gente usciva di casa per dirmi che disturbava in pieno giorno; i ristoranti chiudono la sera alle dieci. E sapete, anche a Vancouver, nel 2009, non hanno raccolto l’immondizia per 4 mesi… e si, anche li! Certo, Montreal e’ civile, ma quando si invita la gente si riportano a casa il resto del cibo condiviso. Che se ne dica, anche se circa il 50% della popolazione della citta’ e’ straniera, c’e’ sempre una preferenza per i “locali” quando si deve dare un lavoro. E certo, il mio nome da figlia di immigrante non e’ “locale”… E che dire della storia… Montreal a quasi (non ancora) 400 anni e Vancouver solo circa 150…
    Ecco, i problemi, come i vantaggi, ci sono dapertutto… a Napoli, come altrove. Sono solo a livelli vari. Ognuno deve decidere che cosa puo’ accettare e che cosa deve lasciare…

  205. Io invece penso che ogni napoletano dovrebbe viaggiare. Deve imparare a vedere nuove realtà, nuovi modi d’essere. Deve vedere la civiltà per poi essere civile, deve vedere la pulizia per far scaturire in sé l’idea di non sporcare. Deve vedere…..

  206. I napoletani non dovrebbero viaggiare… proprio quello che ho pensato quando sono stato a Copenhagen. E per le stesse ragioni che hai esposto. Ognuno fa il proprio tassello di bene comune, mentre qui ognuno campa alla giornata ignorando che esiste anche un domani in cui sconterà tutto.

    1. Tu sei una persona per bene, della Napoli bene. Purtoppo io a Brescia ho incontrato sola la feccia che danno solo disonore alla città, gente che va in trasferta a rubare i rolex e i portafogli nelle sagre di paese, gente che ha il coltello a serramanico nelle scarpe. Non sai quante volte si sono meravigliati che la mia famiglia era per bene e che mio padre fosse un lavoratore stakanovista con il senso dello Stato. Speriamo che le nuove leve ne prendino esempio come ne prendino da te

  207. vivendo da 5 anni a nord ho invece moooolto rivalutato il sud!! La civiltà non è solo strade pulite, raccolta differenziata, auto ben posteggiate etc. è ance umanità, cultura popolare, tradizioni, vivacità mentale, straordinarie capacità artistiche e musicali, passione, altruismo, senso della famiglia, senso dell’amicizia, educazione, rispetto degli altri etc. mi dispiace ma io preferisco trovare un po’ di disordine e avere un po’ di calore ed umanità che tutte le cose elencate qui sopra. Ho salvato la vita a ben due vecchietti abbandonati a nord e sono rimasti di sasso (non pensavano potesse esistere gente così). Quindi ricordiamoci anche di queste cose anche se ora sembra che non vadano più tanto di moda.

  208. Napoletani che amano la loro città..BENE!! Basta che ve ne state lì a casa vostra e non provate a venire al nord!!

  209. Che fastidio I commenti (mi riferisco a quello di mary) con I soliti luoghi comuni (e’ la piu bella citta al mondo come vi permettete!!), non vivere nascosta dietro le spalle dei tuoi antenati che hanno reso la citta’ bella perche gli italini contemporanei la bellezza delle citta’ italiane la stanno distruggeno, e visto che tutti parlano sempre di questa bellezza sarebbe anche ‘bello’ mantenerle belle e modernizzarle. Le critiche fanno solo bene, magari is prendessero idee dalle altre citta’ come stoccolma e magari queste idee fossere abbracciate da tutti. Ma il problema che is e’ cosi’ abituati all’illegalita’ e le cose fatte all’arrangiata, ci is nasconde dietro il folklore delle urla e della maleducazione, della superficialita’ e dell’illegalita’ giornaliera da borgata. Mi e’ piaciuto questo articolo, non per le critiche di roma e napoli, ma per le belle idee che portate da stoccolma. Chissa’ prima o poi… Non bisogna perdere la speranza e la forza di volonta’.

    1. Grazie, Ale. Era esattamente questo il senso che volevo dare. Fatte tutte le debite differenze di clima, densità, eccetera, se ci sono posti dove si può, perchè non si dovrebbe potere anche qui da noi? Questo è il senso. Non si vede cosa c’entri la bellezza, o il parlar male della propria città, o il fare soldi eccetera. Purtroppo alcuni, per fortuna non molti, sono avviluppati in una sorta di delirio da frustrazione, di permalosità sociale. Sono proprio quelli che, magari, la sera buttano la tv guasta per strada.

  210. Vivo a Copenhagen da due anni. Ho una fidanzata danese e conosco perfettamente lingua e cultura del posto.Sono stato negli USA un anno intero,a Boston. Vengo dal Sud e conosco dal vivo le problematiche di Napoli. Qui il concetto non è: Napoli è bella, Napoli fa schifo, Napoli si civilizzerà o no. Qui bisogna solo dire che il concetto di civiltà è un concetto oggettivo, e il fatto che le popolazioni nordiche lo applichino in maniera più efficiente degli italiani è, di conseguenza, un dato oggettivo. Ammetterlo non è sbagliato nè offensivo nei confronti di Napoli, è solo la realtà dei fatti. Detto questo, generalizzare il “napoletano” e denigrare l’Italia sono cose che mi fanno, scusate la parola, schifo. L’Italia può essere un posto migliore ed io darò la mia vita per migliorarla, anche solo un diecimillesimo di quello che è oggi. Siamo un grande popolo, e ce la faremo, ne sono certo. Per tutti coloro che non hanno speranza ma che soprattutto odiano l’Italia e gli italiani pur avendo la mia stessa nazionalità, vi prego, non dite in giro che siete italiani, dite direttamente che provenite dal vostro paese “adottivo” o che siete alieni venuti dallo spazio. Facendo quello che fate peggiorate solo la situazione, ma soprattutto date un’immagine all’estero del nostro popolo che non corrisponde a realtà. Gli italiani per chiamarsi così devono amare il nostro Paese e devono sentirsi in obbligo di renderlo un posto migliore, a prescindere da come appaia oggi. Non tornateci più, non dite al mondo che siete italiani, non parlate più la nostra lingua e non insegnate la nostra cultura. Di voi l’ITALIA e gli ITALIANI non ne hanno bisogno.

  211. …Trovo,per fortuna,anche molti commenti sensati ad es.(non ricordo chi lo ha scritto),quello in cui,chi scriveva non capiva perche’si tende a considerare antitetiche,le 2″virtu'”:la civilta’(..educazione,serieta’,lealta’,puntualita’,efficienza ecc.)con il “calore umano”(spesso da noi si traduce in invadenza,un vecchio detto recita “A cunferenza e’padrona da mala crianza!”(con le dovute eccezioni s’intende)..P.S:
    Beato quel lettore che riesce a trovare divertente stare in mezzo al traffico,lo invidio…

  212. Geometra partito da Napoli per il Canada nel 1967 e mai pentito di essere andato via! Oggi 2013 vedo tanti bravi ed intelligenti giovani seguire la stessa strada, sono napoletani, milanesi, genovesi, sardi. Pieni di talenti, pieni di educazione e pronti a fare qualsiasi lavoro purchè possano costruirsi un futuro. Nel guardarli per me è come rivivere quei giorni lontani quando da solo, lontano da Napoli tristemente tornavo a Via Caracciolo, a Posillipo sperando che un giorno sarei potuto tornare!
    Ma quando si mette da un lato di una bilancia il cielo, il mare e il sole e dall’altra l’orgoglio di avere un lavoro, la soddisfazione di poter creare una carriera ed il pane sulla tavola, allora la bilancia si inclina solo da un lato. I giovani continuano ad andare via dall’Italia in cerca di un futuro!!!

    1. E non è una bella cosa…ognuno dovrebbe avere la possibilità di lavorare nel posto dove è cresciuto…un paese che consente l’emigrazione ha seri problemi…adesso pure i milanesi e i settentrionali conoscono il dramma dell’emigrazione? Bene, se lo meritano, visto che per decenni il Nord Italia ha sfruttato il Sud in maniera criminale…

  213. Noi abbiamo ciò che ci meritiamo , si parla tanto di meritocrazia, dunque è giusto così.!! I politici che ci governano sono quelli che abbiamo votato; E’ evidente che la maggior parte degli italiani governerebbero esattamente come quelli che sono al parlamento, altrimenti farebbero qualcosa per cambiare.In questo momento poi, noi Maranesi nello specifico siamo lo specchio dell’Italia,spero per noi che non si vada ancora più in basso!( anche se personalmente ho sempre constatato che al peggio non c’è mai limite)

  214. Io invece direi che DEVONO viaggiare eccome! Almeno così si renderanno conto della civiltà e la bellezza di altre città.

  215. Altra cosa da dire, i Napoletani amano, adorano, venerano la loro città, ma allora PERCHE’ non la mantengono anche pulita?? Con la spazzatura in giro, di bellezza se ne vede poca..

    1. La stessa cosa vale per le città del Nord Italia che non sono sicuramente tenute molto meglio…Milano, Venezia, Torino, Genova, non sono sicuramente città dove pullula la perfezione…scippi, rapine, omicidi, delinquenza, degrado, droga, alcool, evasione fiscali, prostituzione, mafia, camorra e ‘ndrangheta, le trovi anche lì in quantità industriale, solo vi fate forti del fatto che non fanno notizia le vostre schifose nefandezze…ipocriti!

  216. Premetto che non sono napoletano ma conosco molto bene Napoli perché l’ho frequentata per lavoro . La cosa che disturba di più è la criminalità ma credo che in realtà Napoli è bella così . L’allegria che si respira per le strade ,il caos del traffico ,il chiasso della gente è vita , quello che tu trovi bello per me è un grigiore mortale !

  217. caro amico , mio malgrado devo fare una correzione al tuo riassunto , al quanto veritiero , innanzitutto cambiare il titolo, sarebbe più corretto (gli italiani non devono viaggiare) vedi tra tutti i passaggi che hai fatto ne hai dimenticato qualcuno importante , in Italia ci sono persone di 80 anni che vengono arrestate perchè rubano un pezzo di pane , li a stoccolma non ce ne bisogno , ci sono sussidi per tutti e insieme ai doveri anche tanti DIRITTI , quelli che oramai in Italia non ci sono più da decenni , arrestano le vecchiette che non possono mangiare , ma lasciano liberi personaggi come batman , robin e company che rubano miliardi di euro sotto gli occhi di tutti LIBERA-MENTE !

    1. Ragazzi oggi non esistono più i napoletani e gli italiani….siamo liberi di viaggiare e stabilirci dove meglio crediamo…Irlanda e Svezia o altro e saremo accolti sempre bene ovunque a Napoli molte cose non funzionano perché lo stato ci ha abbandonati…e accadrebbe lo stesso in qualsiasi paese….di napoletani che viaggiano ce ne sono miliardi….e ce ne saranno. Siamo in Europa ciò significa che possiamo andare dive vogliamo…tanto Napoli resterà sempre così , nn poniamoci il problema e viviamo dove meglio ci troviamo, ls vita è troppo breve

      1. Come ho scritto precedentemente, in tutta l’Italia c’è una realtà diversa da quella di Stoccolma (o anche di altre città estere)…Vivo a Milano, non ho visto edifici illuminati con all’interno le poltrone e i gate per gli autobus, che non sono puntuali, come non lo sono i treni della metropolitana…vedo spazzatura, mozziconi di sigarette e cartacce dovunque, auto parcheggiate sui marciapiedi, vigili e carabinieri che parcheggiano sulle strisce pedonali e vanno a prendersi il caffè…
        Perché scrivere che i napoletani non devono viaggiare? Allora non deve viaggiare nessun italiano…

  218. io per questo vivo in Irlanda…. la mia ragazza è svedese, a settembre la porterò a vedere napoli…. non so se essere felice o preoccupato di ciò….

    1. Preoccupato? Non esageriamo, se la tua ragazza si spaventerà di vedere da dove vieni in un mondo che è flagellato da guerre e paesi in piena crisi….significa che sono gli svedesi che non possono assolutamente viaggiare, se non nelle nazioni a loro confinanti.

      1. Avete davvero rotto col paragonare due città diverse….li ripeto…Stoccolma è il doppio di Napoli e ha la metà degli abitanti…..quindi….Stoccolma è. Napoli di domenica. Tutto funziona e c’è li spazio per fare tutto
        ..posti auto, vigili efficienti, no traffici. Autobus in orario…..immaginate il doppio della popolazione a Stoccolma, il doppio delle auto e il doppio insomma fi tutto…..avremmo…..disoccupazione…doppie file..inquinamento, corruzione e altro….s i a m o t r o p p i …e cmq ancora riusciamo a viverla bene o male….gli svedesi al nostro posto si sarebbero suicidati immediatamente…gente che se scoppia una guerra so e primm a muri

  219. per Haters Gonna Hate. Io personalmente non sono napoletano ma non mi serve di certo essere tale per difendere una splendida città e il grande popolo napoletano (non sono meschinamente campanilista come altri…). Rassegnati noi centro meridionali andiamo dove ci pare non abbiamo certo bisogno del tuo benestare chiaro? L’Italia è unita e continuerà ad esserlo solo pochi illusi leghisti non hanno ancora capito che la lega sfrutta questo loro desiderio irrealizzabile per avere solo i loro voti….poveri ingenui. Poi un consiglio a chi dice “ma perché non la tengono pulita” ebbene si vede che non conoscete la storia meridionale. La mafia detiene il controllo dell’immondizia essa è frutto della mancata accettazione dell’unità d’Italia da parte dei meridionali che infatti, da tale unione, ricevettero solo miseria e tasse (un po’ come sta succedendo all’Italia ora visto che siamo il sud dell’Europa) al sud mentre in centro e il nord fu incredibilmente favorito! Vi sembra giusto? Inoltre il nord è stato creato da quelli del sud che sono andati a lavorare nelle fabbriche. Chi ha il coraggio di mettersi contro la mafia? Solo lo stato può farlo ma spesso esso è assente!. Io se fossi in voi mi vergognerei 1) di parlare senza cognizione di causa (storica) 2) secondo di parlare solo secondo beceri stereotipi leghisti. Tempo al tempo….chi di spada ferisce di spada perisce ora anche il nord Italia è sotto scacco della Germania e anche voi siete ormai considerati sud Europa!

  220. 5 anni fa, per motivi lavorativi di mio padre, ci siamo trasferiti a Napoli da una cittadina in provincia di Venezia. Scherzosamente papè ci aveva detto che l’impatto sarebbe stato piuttosto forte ma non mi sarei mai aspettata un tale cambiamento. Oltre al fatto che non eravamo abituati a vivere in una città così grande, non sono mai riuscita ad ambientarmi. Non capivo la metà di quello che le persone dicevano, non solo gli anziani, ma anche i ragazzi con cui mi sono trovata a scuola.Anche al nord si parla dialetto, ma in ambiente scolastico si tende ad evitare! Nonostante le persone fossero molto più aperte e solari,cosa che sicuramente ho apprezzato, tendevano ad essere anche più volgari, gli insulti volavano come farfalle e risse erano all’ordine del giorno. Gli edifici scolastici erano sporchi e malridotti, i muri, i banchi e le sedie completamente rovinati e scritti. Ho passato due anni terribili, due anni in cui non sono riuscita a prendere la corriera in orario una sola volta, non ho mai ricevuto uno scontrino e sono stata scippata sette volte in pieno giorno. Il fetore d’immondizia è un’altra cosa a cui non sono riuscita ad abituarmi, soprattutto d’estate. L’inciviltà delle persone era massima e cosa più grave, nessuno si rendeva conto che sputare la cicca per terra, buttare i fazzoletti per strada e quant’altro era segno di cattiva educazione.
    Nel complesso la mia impressione è stata una delle più negative, quando sono tornata a casa ho perso un anno di scuola per recuperare tutto il programma non svolto. Neppure il mare mi manca, con le spiaggie sovraffollate e sporche, rumorose e piene di ambulanti. MI spiace solo per coloro che ci abitano da sempre e insistono a dire che Napoli è la città più bella del mondo. Napoli potrebbe tornare bella solo se ci abitasse un altro popolo!

  221. io ho girato il mondo e commenti e’ inutile farne.Ok la Svezia e’ quel che e’,ma c’e’ di peggio al mondo se si vuol fare un confronto tra Italia e Svezia. Una piccola nota pero !!! (che i delinquenti vivono bene sempre li dove c’e’ la buona gente )

  222. Innanzitutto mi preme dire che è un articolo veramente ben fatto e Vorrei dire la mia sul tema affrontato.Anzitutto premetto che sono Napoletano e me ne vanto(sia chiaro,mi vanto di essere nato in una città con un’importanza storico/culturale elevata nonchè paesaggi mozzafiato ma non delle persone che la abitano(almeno in larga parte).Qualcuno citava la differenza di densità demografica tra stoccolma e Napoli ma è solo una scusa per giustficare la totale mancanza di fondamentali da parte di una grossisima percentuale di napoletani visto che alla fine di tutto è quello il problema principale di questa tanto bella quanto vituperata città.Se ci fossero gli svedesi(nello stesso rapporto quantità/densità demografica)certamente Na